“La sindrome
del vero credente merita uno studio scientifico. Cos'è
che costringe una persona, al di là della ragione, a credere all'incredibile?
Come può un individuo, altrimenti sano, diventare così innamorato di una
fantasia, di un'impostura, che anche quando questa venga smascherata alla luce
del giorno egli continui ad aggrapparvisi addirittura, ad aggrapparvisi ancor
più strenuamente?” (M. Lamar Keene)
La sindrome del vero credente (o sindrome del credino) è un informale e retorico termine creato da M. Lamar Keene nel suo libro The Psychic Mafia. Keene coniò il termine in riferimento a persone che continuavano a credere in eventi o fenomeni paranormali anche dopo avergli svelato che non erano nient’altro che un imbroglio. Keene lo considerava essere una dissonanza cognitiva ovvero quello stato in cui coesistono simultaneamente due o più contrastanti cognizioni (idee, credenze, valori, reazioni emozionali). In condizioni normali un individuo si trova in difficoltà discriminante ed elaborativa qualora sia messo davanti alla mancata evidenza dei fatti di ciò che sostiene, cercando automaticamente di eliminare o ridurre tale dissonanza a causa del disagio psicologico che essa comporta. Il credino è un caso a parte, perchè apparentemente non prova nessun disagio: egli infatti vive la propria dissonanza con 'nonchalance', come se niente fosse in quanto completamente ignaro. Il modo in cui il credino compensa tale dissonanza è attraverso l'attivazione di vari processi intellettivi. Il credino infatti sviluppa automaticamente una particolare giustificata volontà, guidata dalle sue convinzioni e mirata a ridurre inconsapevolmente suddetta dissonanza. Questi processi sono l’alterazione delle condizioni esistenti, l’aggiunta di nuove condizioni per creare un costante sistema di credo e alternativamente il ridurre e sminuire l’importanza o il valore degli elementi dissonanti fino alla loro completa cancellazione, il tutto facendo finta di niente. Il credino riesce addirittura a spingersi oltre: nella sua testa, infatti, le contraddizioni vengono manipolate in modo da tramutarsi nella conferma delle propire convinzioni.
La sindrome del vero credente (o sindrome del credino) è un informale e retorico termine creato da M. Lamar Keene nel suo libro The Psychic Mafia. Keene coniò il termine in riferimento a persone che continuavano a credere in eventi o fenomeni paranormali anche dopo avergli svelato che non erano nient’altro che un imbroglio. Keene lo considerava essere una dissonanza cognitiva ovvero quello stato in cui coesistono simultaneamente due o più contrastanti cognizioni (idee, credenze, valori, reazioni emozionali). In condizioni normali un individuo si trova in difficoltà discriminante ed elaborativa qualora sia messo davanti alla mancata evidenza dei fatti di ciò che sostiene, cercando automaticamente di eliminare o ridurre tale dissonanza a causa del disagio psicologico che essa comporta. Il credino è un caso a parte, perchè apparentemente non prova nessun disagio: egli infatti vive la propria dissonanza con 'nonchalance', come se niente fosse in quanto completamente ignaro. Il modo in cui il credino compensa tale dissonanza è attraverso l'attivazione di vari processi intellettivi. Il credino infatti sviluppa automaticamente una particolare giustificata volontà, guidata dalle sue convinzioni e mirata a ridurre inconsapevolmente suddetta dissonanza. Questi processi sono l’alterazione delle condizioni esistenti, l’aggiunta di nuove condizioni per creare un costante sistema di credo e alternativamente il ridurre e sminuire l’importanza o il valore degli elementi dissonanti fino alla loro completa cancellazione, il tutto facendo finta di niente. Il credino riesce addirittura a spingersi oltre: nella sua testa, infatti, le contraddizioni vengono manipolate in modo da tramutarsi nella conferma delle propire convinzioni.
Negli esempi riportati nel libro di
Keene, nonostante i ciarlatani avessero ammesso apertamente la loro frode, le
persone sottoposte all’esperimento credevano ancora che questi ultimi fossero
genuini. "Sapevo quanto facile fosse far credere una bugia alle
persone" scrive Keene, "ma non mi aspettavo che le stesse persone,
messe di fronte alla bugia rivelata, continuassero a sceglierla al posto della verità.”
Nessun ammontare di prove, non importa quanto evidenti potrà mai convincere un
credino del contrario. Nel suo caso specifico la prova da lui impugnata è
l’evidente mancanza di prove. Il credino pensa che il fatto che una cosa non
possa essere dimostrata scientificamente non significa che essa non esista. Per dimostrare che qualcosa non esiste, (dimostrare un negativo) è
ovviamente superfluo ma per lui conprova il fatto che possa invece esistere.
La mancanza di prove e di qualsiasi dimostrata evidenza non è abbastanza per
smuovere il credino dalla sua fede cieca.
Il pensiero del credino è di tipo
psicotico, ed è un pensiero estremamente cristallizzato.
Egli osserva il mondo con una aspettativa fissa e, con ossessione, cerca solamente di confermarla. Non verrà persuaso ad abbandonare la sua idea evitando ogni tipo di ragionamento logico, a meno che non vi riesca a trovare qualcosa che confermi in qualche aspetto o dettaglio la sua prefissata idea originale.
Il credino, in generale, sembra non ignorare le informazioni; ma al contrario le esamina con attenzione, ma anche con straordinario pregiudizio, eliminando cosa non sia importante per sue supposizioni e aggrappandosi a tutto ciò che le confermi. Ignorare ed eliminare tutto quello che non conferma le sue presupposizioni è un processo attivo ed intenzionale. Infatti partendo dal presupposto che tutto ciò che non convalida la sua idea sia “pura apparenza” il credino arriva al cuore della materia, alla verità nascosta per poi sostenere che questa ‘verità’ (come prvisto) è esattamente quello che si aspettava sin dal principio. Questa ‘deformazione faziosa’ è una tendenza, dove si predilige a favorire e a creare informazioni che confermano credenze e ipotesi. La raccolta e la memorizzazione delle informazioni viene effettuata in maniera selettiva o settaria. Il credino tende a interpretare fatti neutrali in modo da sostenere la propria posizione. La ricerca, l’interpretazione e la memoria tendenziosi spiegano l’atteggiamento di radicalizzazione del credino, la perseveranza nel credo (quando le convinzioni persistono anche dopo essersi rivelate come infondate) e la correlazione illusoria (quando si percepisce falsamente un’associazione tra due eventi o situazioni) Attività preferita dal credino è quella di credere di osservare una casistica numerica o un fatto all'apparenza anomali ma incredibilmente significativi: più si autocondiziona a vedere un certo numero o una certa cosa, più la sua mente lo vede dapertutto.
Egli osserva il mondo con una aspettativa fissa e, con ossessione, cerca solamente di confermarla. Non verrà persuaso ad abbandonare la sua idea evitando ogni tipo di ragionamento logico, a meno che non vi riesca a trovare qualcosa che confermi in qualche aspetto o dettaglio la sua prefissata idea originale.
Il credino, in generale, sembra non ignorare le informazioni; ma al contrario le esamina con attenzione, ma anche con straordinario pregiudizio, eliminando cosa non sia importante per sue supposizioni e aggrappandosi a tutto ciò che le confermi. Ignorare ed eliminare tutto quello che non conferma le sue presupposizioni è un processo attivo ed intenzionale. Infatti partendo dal presupposto che tutto ciò che non convalida la sua idea sia “pura apparenza” il credino arriva al cuore della materia, alla verità nascosta per poi sostenere che questa ‘verità’ (come prvisto) è esattamente quello che si aspettava sin dal principio. Questa ‘deformazione faziosa’ è una tendenza, dove si predilige a favorire e a creare informazioni che confermano credenze e ipotesi. La raccolta e la memorizzazione delle informazioni viene effettuata in maniera selettiva o settaria. Il credino tende a interpretare fatti neutrali in modo da sostenere la propria posizione. La ricerca, l’interpretazione e la memoria tendenziosi spiegano l’atteggiamento di radicalizzazione del credino, la perseveranza nel credo (quando le convinzioni persistono anche dopo essersi rivelate come infondate) e la correlazione illusoria (quando si percepisce falsamente un’associazione tra due eventi o situazioni) Attività preferita dal credino è quella di credere di osservare una casistica numerica o un fatto all'apparenza anomali ma incredibilmente significativi: più si autocondiziona a vedere un certo numero o una certa cosa, più la sua mente lo vede dapertutto.
Il diniego totale (denial) è uno stato di rifiuto (ovvero l’essere incapace di
ammettere, non voler ammettere la realtà) a cui il credino è costretto a
ricorrere, è un meccanismo specifico della sua mente immatura,
poichè in conflitto con l’abilità di affrontare la realtà e di imparare da
essa. Il ‘denial’ è l’affermare che una provata affermazione non
sia vera: un vero e proprio meccanismo di difesa che innesca la rinuncia
e l’insistente rifiuto all’accettazione malgrado la presenza (l’assenza)
di prove schiaccianti, lasciando il soggetto in uno stato di oblio, o di
‘ignara inconsapevolezza’. Uno dei motivi per cui si instaurano questi meccanismi di difesa è perché
al credino viene a mancare il cruciale supporto del pensiero critico (o analisi critica),
ovvero quel tipo di pensare riflessivo e ragionevole rivolto a decidere a cosa
credere o a cosa fare in base all’evidenzadei fatti. Per il credino l’unica certezza è l’ipotesi. Queste fissazioni,
queste ingannevoli manie sono il risultato del credere con assoluta certezza in
assunti immaginari senza il supporto di alcuna prova. Queste fissazioni
(delusions) sono patologiche e sono il risultato di un difettoso processo
mentale. (un'esempio eclatante è l'affermazione che l'Olocausto non sia accaduto, anche se in questo caso l'asserzione è più che altro il frutto, oltre che della mancanza di raziocinio, di un inutile e nocivo sensazionalismo infantile)
“Il bisogno di credere in false meraviglie a volte supera non
solo la logica ma, apparentemente, anche la salute mentale.” (cit.)
Ogni credo spirituale è come un virus del pensiero, un parassita mentale che aiuta e spinge il soggetto a credere che qualcosa sia vero o giusto o virtuoso in base alla sola inamovibile convinzione e non sull’evidenza contraria dei fatti. Questa mania del ‘mistero’ ed il crogiolarsi nella sua isolubilità può anche risultare in comportamenti aggressivi verso chi mette in dubbio suddetta convinzione. La condizione anomala della mente in cui il credino vive questi sintomi di bizzarre manie e illusioni (Delusional Disorder) è un disturbo che si manifesta in lui senza la presenza di eclatanti allucinazioni o senza mostrare alcun apparente disturbo mentale o umorale rilevante. Una persona affetta da tale patologia sembrerebbe funzionare perfettamente nella vita quotidiana, senza presentare segni evidenti di un comportamento alterato (a parte le suddette manie).
Ogni credo spirituale è come un virus del pensiero, un parassita mentale che aiuta e spinge il soggetto a credere che qualcosa sia vero o giusto o virtuoso in base alla sola inamovibile convinzione e non sull’evidenza contraria dei fatti. Questa mania del ‘mistero’ ed il crogiolarsi nella sua isolubilità può anche risultare in comportamenti aggressivi verso chi mette in dubbio suddetta convinzione. La condizione anomala della mente in cui il credino vive questi sintomi di bizzarre manie e illusioni (Delusional Disorder) è un disturbo che si manifesta in lui senza la presenza di eclatanti allucinazioni o senza mostrare alcun apparente disturbo mentale o umorale rilevante. Una persona affetta da tale patologia sembrerebbe funzionare perfettamente nella vita quotidiana, senza presentare segni evidenti di un comportamento alterato (a parte le suddette manie).
La psicosi del credino è un’espressione
di una severa alterazione dell'equilibrio psichico dove l'esame di realtà' viene irrimediabilmente compromesso, e si manifesta con frequente assenza di discernimento, e ripetuta presenza
di disturbi del pensiero, deliri e visioni. I deliri sono quelle idee o
gruppi di idee che non corrispondono alla realtà, ma che vengono sostenute o
credute con assoluto convincimento derivante da un anormale errore di giudizio.
Il delirio è spesso a contenuto stravagante ed è impermeabile alla critica. Il delirio, per essere
diagnosticato come tale, deve essere fermamente sostenuto dal soggetto
delirante e assolutamente immodificabile anche se la realtà e gli altri
soggetti ne dimostrano la falsità. Per il credino è un gioco da ragazzi. Il
delirio del credino non viene considerato dal soggetto come patologico, perché,
in totale assenza di critica, esso è assolutamente uguale alle altre idee. I
contenuti dei suoi deliri possono essere di grandezza, controllo, religione, relazione, persecuzione.
La sintomatologia di questi disturbi è rivelata da alterazioni del flusso ideativo fino all'incoerenza; alterazioni dei nessi associativi, come la complicata sostituzione logico-semantica (ovvero un’argomentazione falsa nella forma perchè dovuta ad un errore logico inconsapevole); risposte collegate ad una domanda in modo obliquo oppure completamente scollegate (le proverbiali risposte di traverso, i salti di palo in frasca). La formulazione delle idee risulta prevalentemente vaneggiante con eccessi di spunti interpretativi.
La sintomatologia di questi disturbi è rivelata da alterazioni del flusso ideativo fino all'incoerenza; alterazioni dei nessi associativi, come la complicata sostituzione logico-semantica (ovvero un’argomentazione falsa nella forma perchè dovuta ad un errore logico inconsapevole); risposte collegate ad una domanda in modo obliquo oppure completamente scollegate (le proverbiali risposte di traverso, i salti di palo in frasca). La formulazione delle idee risulta prevalentemente vaneggiante con eccessi di spunti interpretativi.
La mania del credino è una sindrome di
eccitamento (psico) affettivo interiore, caratterizzata
dall'esaltazione morbosa, pervasiva, protratta ed altrimenti ingiustificata, di
sentimenti vitali ed emozioni, scaturite dall’identificazione con la propria
immaginazione. Nel disturbo bipolare del credino l’episodio maniacale è delineato da un periodo definito di umore anormalmente e
persistentemente elevato ed espansivo. Durante tale periodo i seguenti sintomi
sono persistenti e presenti a un livello significativo:
1) Autostima ipertrofica o grandiosità,
di ottimismo e di facilità nel perseguimento dei propri obiettivi, che
sottendono sentimenti di sicurezza e di potenza, spesso clamorosamente
ostentati. (Lo stato di superbia
patologica del credino si manifesta auto-definendosi a un livello superiore
della ”vita”, del "normale", egli è più sveglio ed è benedetto da una conoscenza elitaria,
circoscritta a pochi credini appunto)
2) Diminuito bisogno di sonno. (Lo stato
di veglia, ovvero il terzo stato o elevato stato di consapevolezza è il
costante stato in cui il credino ‘senza sonno’ crede di vivere la sua giornata.)
3) Maggiore loquacità del solito, oppure
continua spinta a parlare. (La logorrea da lavoro su di sé spinge il credino a
parlarne incessantemente nell’intento di convincersi della sua esistenza e
dei suoi conseguenti, presunti, invisibili risultati oltre ogni ormai dissipato dubbio)
4) Fuga delle idee o esperienza
soggettiva che i pensieri si succedano rapidamente. Le immagini fermentano, le parole
premono per definirsi, i ricordi affluiscono incessanti, i contenuti di
coscienza scorrono e si accavallano. Il soggetto segue con affanno il pensiero
che fugge, non ne è più padrone ma diviene succube degli automatismi dei suoi
preconcetti. Si affollano immagini, memorie, e si dispiegano in serie futili e
disordinati. Il pensiero non crea più, ha la sostanza del sogno, vaga, divide e
confonde il suo corso, l’attività psichica ruota a vuoto. (In pratica le idee e i pensieri
autonomi, stanchi di essere ignorati, scappano dalla mente del credino
lasciando così un enorme spazio vuoto a disposizione per la fantasia indotta
dagli ammaestramenti spirituali)
5) Aumento dell'attività finalizzata
(sociale, lavorativa, scolastica o sessuale). L’assoluta compulsiva
concentrazione nel momento (attenzione divisa o presenza) induce il credino ad un
comportamento ossessivo nelle sue attività. Le funzioni del credino non
sono affatto inibite. L’ipersessualità, infatti, è spesso un disturbo
psicologico e comportamentale morboso degli addestratori spirituali.
6) Depressione. (Di fronte
all’inesistenza di risultati pratici il credino si trova al cospetto della
realizzazione del fallimento. Essendo questa un’opzione a priori inaccettata per cui non reale,
l’insoddisfazione latente si traduce in un repentino ritorno alla
rinvigorita credenza originale e di conseguenza al punto '1' entrando in un circolo vizioso
senza fine)
Uno strumento di cura del disturbo
bipolare è la psicoeducazione, rivolta non tanto all'eliminazione di un deficit
impossibile da colmare, ma alla prevenzione e al rafforzamento delle
competenze del paziente o senso di legittimazione. La non comprensione della
propria follia tende ad aggravare il decorso dei disturbi psichiatrici del
credino, dal momento che, al malessere causato dagli stessi sintomi della
malattia, si aggiunge il malessere derivante dal non sentirsi capito e giudicato dagli
altri in aggiunta alla totale presunta comprensione di che cosa stia accadendo veramente.
Da qui a entrare in una setta il passo è breve, sicuro e veloce.
Il successo di una qualsiasi terapia
infatti è direttamente correlato alla disponibilità del credino, che nella
completa totalità dei casi rifiuta le cure in quanto non riconosce di essere
malato. La psicosi provoca nel credino una notevole alterazione della
personalità, egli non ha alcuna coscienza di essere ammalato e sistematicamente si
meraviglia al pensiero che possa avere bisogno di terapia. Semmai saranno gli altri ad averne bisogno. In effetti non
si conosce una cura definitiva per il disturbo bipolare del credino. Tuttavia
tale condizione può essere tenuta sotto controllo in sette spirituali, circoli
esoterici e scuole iniziatiche limitando sempre più il contatto con l’esterno
facilitando il credino a condurre una vita artificiosa, ma tuttavia ‘normale’ e ‘produttiva’
al loro interno. Se prolungato, il trattamento settario sviluppa una
sempre maggiore inadeguatezza e inidoneità del soggetto a funzionare in
maniera normale nella vita sociale rendendo la sua permanenza all'interno sempre più incrollabile, proficua e duratura.
La follia del credino può sfociare nel disturbo di personalità multipla (Dissociative Identity Disorder (DID), o Multiple Personality Disorder (MPD), un disturbo mentale caratterizzato da almeno due distinte e durature identità o stati di personalità dissociata che controllano alternativamente il comportamento del soggetto e che sono accompagnate da disturbi qualitativi di memoria per importanti informazioni non spiegabili dalla ordinaria smemorataggine (le paramnesie, che sono costituiti da deformazioni dei ricordi come falsi riconoscimenti - si crede di ricordare e di riconoscere l’accadimento di un fatto - e le confabulazioni o racconti e rievocazioni di suddetti fatti mai accaduti ma costrutiti dalla propria fantasia. Es: uno scienziato può vantare un processo mentale critico e analitico e allo stesso tempo convivere col credino che è in lui che ignora il principio di non contraddizione)
La follia del credino può sfociare nel disturbo di personalità multipla (Dissociative Identity Disorder (DID), o Multiple Personality Disorder (MPD), un disturbo mentale caratterizzato da almeno due distinte e durature identità o stati di personalità dissociata che controllano alternativamente il comportamento del soggetto e che sono accompagnate da disturbi qualitativi di memoria per importanti informazioni non spiegabili dalla ordinaria smemorataggine (le paramnesie, che sono costituiti da deformazioni dei ricordi come falsi riconoscimenti - si crede di ricordare e di riconoscere l’accadimento di un fatto - e le confabulazioni o racconti e rievocazioni di suddetti fatti mai accaduti ma costrutiti dalla propria fantasia. Es: uno scienziato può vantare un processo mentale critico e analitico e allo stesso tempo convivere col credino che è in lui che ignora il principio di non contraddizione)
Queste personalità psicopatiche possono essere:
1) Ipertimiche: soggetti vivaci,
ottimisti, con alta opinione delle proprie possibilità, molto attivi e imprudenti,
litigiosi.
2) Inquiete: soggetti insicuri di se
stessi, timidi, dubbiosi, timorosi delle responsabilità, ipersensibili,
pignoli; talora arroganti e prepotenti per nascondere timidezza e timori.
3) Fanatiche: soggetti dominati da idee
spesso assurde per le quali lottano per tutta la vita; quindi litigiosi,
combattivi ma anche solo fanatici tranquilli che però non rinunciano mai alle
idee fisse.
4) Bisognose di farsi valere: vanitosi, eccentrici, spinti
dall’ossessione di “far sempre bella figura”, badando più alla forma che alla
sostanza; grandi bugiardi, pervasi dalla smania del successo e pronti a tutto
pur di raggiungerlo.
5) Esplosive: individui collerici, violenti, prepotenti, impulsivi,
attaccabrighe.
6) Atipici: soggetti freddi, aridi, senza amici; senza senso della fedeltà, del pudore, dell’onore, figli del lavoro interiore e portabandiera del distacco.
6) Atipici: soggetti freddi, aridi, senza amici; senza senso della fedeltà, del pudore, dell’onore, figli del lavoro interiore e portabandiera del distacco.
Non c’è credino che, esaminato bene, non sia
schizofrenico. Anche la schizofrenia del credino indica una classe di disturbi caratterizzati dalla compromissione del
cosiddetto "esame di realtà" da parte del soggetto. A questa classe
appartengono quadri sintomatici e tipi di personalità anche molto diversi fra
loro, estremamente variabili per gravità e decorso. La schizofrenia si caratterizza, secondo
la tradizione medica, per due tipi di sintomi.
Sintomi
positivi: sono comportamenti o esperienze del
soggetto "in più" rispetto all'esperienza e al comportamento
dell'individuo normale (idee fisse, deliri, miraggi e il disturbo del pensiero).
Sintomi
negativi: sono chiamati così quelli che sono
diminuzione, declino o scomparsa di alcune capacità o esperienze normali del
soggetto. Possono includere inadeguatezza nel comportamento della persona,
distacco emotivo o assenza di emozioni, povertà dilinguaggio e di funzioni
comunicative e incapacità di concentrazione.
La schizofrenia colpisce in media più
frequentemente soggetti nella tarda adolescenza e nella prima fase dell'età
adulta. Più che una crisi esistenziale, infatti, quella del credino è una crisi
adolescenziale, una ribellione verso le istituzioni che lo intimano al crescere
e un rifiuto della realtà che lo intima alla stessa cosa.
Fra i disturbi della forma del pensiero del credino vi sono anche
l’Accelerazione: ovvero l’aumento della velocità
associativa, e l’aumento della produzione verbale (ogni accadimento ha un
messaggio esoterico rivelato solo a lui e solo da lui ragionevolmente pontificato). Il Deragliamento: perdere il filo del
discorso passando da un argomento all'altro (più che altro il passare oltre con
nonchalance ignorando le proprie contraddizioni). L’Illogicità (no comment). I Neologismi: utilizzo di termini coniati ex novo per indicare
concetti del tutto personali o inventati (pratica prediletta dal credino e dal
suo ammaestratore, dettata dalla necessità di verbalizzare la propria conoscenza più avanzata)
Il disturbo (o nevrosi) da depersonalizzazione rappresenta una tipica
patologia della sindrome del credino. Essa è una forma grave di dissociazione cronica in cui i suoi processi
psichici si disconnettono dal rimanente sistema psicologico. Esso è
caratterizzato da sentimenti di estraneità da sé accompagnati dalla sensazione
di guardarsi dall’esterno. Paradossalmente
il credino lo considera essere l’espressione del vero sé. L’esperienza di essere fuori dal corpo,
di non riconoscere la propria immagine riflessa, di provare un senso di
distacco dalle proprie emozioni; la sensazione di guardare un film su se
stessi; la sensazione di essere diviso tra un una parte partecipante ed una che
osserva; un profondo senso di irrealtà; fino all’allarmante presenza di
dialoghi interattivi con entità immaginarie sono le forme più diffuse della
depersonalizzazione del credino. Egli la
chiama “esperienza” e rappresenta il fiore all'occhiello della sua follia poiché simboleggia la prova inconfutabile di ciò in cui
crede. Di solito questo
disturbo svolge la funzione di un meccanismo di difesa che protegge il soggetto
da un evento traumatico di natura reale. (Forse la causa, il seme responsabile dello sbocciare del popolarissmo virus del pensiero e parassita mentale che è l'invenzione spirituale) Nella dissociazione del credino si viene
a creare una scissione, così che i contenuti mentali esistono in una serie di
coscienze parallele. In lui il ricordo del
Sé immaginario deve infatti essere per forza dissociato perché non può esistere e coesistere con il Sé della vita quotidiana.
I disturbi della percezione del credino sono rappresentati da rare allucinazioni,
ovvero percezioni senza oggetto, che possono essere sia uditive che visive e che si possono manifestare anche senza l'uso e l'abuso di sostanze stupefacenti. Infatti nel caso del credino le sostanze non
c’entrano: la convinzione materializza l’illusione.
Come disse Keene: “Nessuna logica può demolire una fede
consciamente basata su una menzogna.”
Caro Smoderatore, hai esaudito il mio desiderio di fondare le mie ipotesi su una base autorevole. Concordo su tutto e mi riservo di rileggerlo domani con calma.
RispondiEliminaPuoi speigarmi meglio cosa intendi per deragliamento e neologismo, citati alla fine tra i disturbi della forma del pensiero?
L'argomento è stato trattato in modo da risultare di estrema utilità per tutti: aspiranti credini, credini, ed ex credini.
Spero che la maggior parte di essi abbiano la fortuna di capitare in questo blog e leggere attentamente questo post.
Buonanotte.
tu in quale categoria sei? credina, credina o credina? La tua attenzione sta sempre qui. L'ex-credino è uno che si interessa ad altre cose (sicuramente più divertenti) e non più alle cose credine, ma la tua attenzione è sempre qui.
RispondiEliminaFirmato, un credino.
Caro francesco il fatto che io non mi sia mai autodefinita mi fa pensare che tu abbia dedotto la mia categoria di appartenenza che, non interessando minimamente a me, perchè mai dovrebbe interessare a te?
RispondiEliminaperché sei una credina. Facendoti la stessa domanda che faccio a me stesso dico: cosa ci fai qui?
RispondiEliminaRispondo rubando la saggezza ai maestri che hanno plasmato l'immaginario pseudospirutuale dei giorni nostri: smetti di fare domande!
RispondiEliminaTanto evitare quanto vincere la solitudine sono egualmente futili; per quanto ci si sforzi di sopprimerla o di trascurarla, il dolore, il problema sono sempre presenti; deponiamo il libro che stavamo leggendo (o il blog), ed ecco, la solitudine è in noi.
RispondiElimina(Jiddu Krishnamurti)
Caro smoderatore potresti approfondire la questione dell'ipersessualità degli addestratori spirituali che posso testimoniare non essere una leggenda metropolitana.
RispondiEliminaGrazie per questo post.
A presto.
Sarah D.D. la frequenza e la intensita' dei tuoi post su di un blog cosi improduttivo in termini di "realtà",è alquanto inquietante.
RispondiEliminaImpiegare risorse in termini di tempo,elaborazione di risposte,usura del mezzo informatico per ottenere in cambio solo diatribe virtuali denota un disturbo anancastico.
Il tuo comportamento ripetitivo presenta manifestazioni caratterizzate da scrupolosità, auto ed etero-controllo pedantesco, rigidità,regolarità, puntualità e moralità eccessive. Questo disturbo esprime, solitamente, una forma protettiva da possibili dissociazioni della personalità e si evidenzia nella mancanza di libertà nell'espressione reale della propria natura.
O forse scrivi mossa da un narcisismo egodistonico che ti porta a fare cio' che non e' nei reali bisogni della tua persona?
Orari di invio dei messaggi di Sarah:
01:54
14:49
15:08
20:04
...aspettate e solo su questo articolo...
ma che vita di merda fai?
ma lavori o non fai un cazzo tutto il giorno?..che l'italia va a rotoli anche per la improduttivita' di gente come te..lo sai o non lo sai?
Ti ricordo che nell'ipotesi remota che tu abbia qualcosa di interessante da dire, devi PER FAVORE NON POSTARE COME "ANONIMO", TROVARTI UN 'NICK' (UNO SOLO) E NON FIRMARTI COL NOME DI UN ALTRO UTENTE.
EliminaI COMMENTI CONTENENTI INFANTILI OSCENITÁ E COMMENT SPAMMING VERRANNO ELIMINATI.
Smoderatore che delusione!!
RispondiEliminaAppropriarsi della farina altrui in questa maniera..ma non lo potevi scrivere un'articolo tutto tuo invece di copia-incollare pezzi di shapiro,di tesi in pdf reperibili in rete,di nazional-popolari wikipedie.Hai cambiato qualcosina ogni tanto e sostituito le terminologie di riferimento psichiatriche con la parola-jolly "credino" pur di dare leggittimita' scientifica al "tuo" scritto decontestuallizzando e alterando di fatto...propio come fanno i credini nella loro deliroide autoreferenzialita' dove ogni cosa e' derivata dalla loro idea-fissa che crea un mosaico "seeempreee" coerente.
E no!! Mo la cazzata l'hai fatta squalificandoti anche tu come ciarlatano-paraculo eh!!
Sei un guru di credini in negativo-fotografico..mi hai deluso veramente.
Sei stato molto ingenuo.Il tuo narcisismo e il tuo arrivismo borghese-intelletualoide questa volta ti ha tradito.
Il metallo bisogna saperlo battere non basta dare due colpi sull'incudine e fissare in acqua..per non parlare poi delle leghe,li ci vuole l'esatta proporzione di metalli altrimenti il manufatto si spezza.
Che dire..proprio un principiante!!
E non ti permettere di censurare questo commento,sii uomo!!
Notare, prego, gli orari di risposta dell'anonimo qui sopra: non ci dorme più....
EliminaCerto che questo blog dà tanto fastidio!
Oppure si trova in America....Chissà
EliminaAnonimo di Maglie (concedimelo soltanto per differenziarti da altri Anonimi):
Eliminacome potrei censurarti: se ci fosse la moderazione non vedrei l’ora di correre a pubbblicarti. Mi compiaccio di averti deluso perché, come sottolinei, non potrei (non sarei in grado) e non devo inventarmi nulla riguardo a una fattuale condizione psichica quale la Sindrome del Credino che è in giro fin dagli albori della civiltà in quanto antica come l’uomo stesso. Il fatto di aver adottato un approccio scrupolosamente scientifico, a parte ribadire la comicità della follia del credino, non ha altra velleità che fare 2+2 collegando tale reale follia con esistenti disfunzioni psicologiche. Per il credino la matematica è un’opinione quindi è ovvio che per lui i conti non tornano. Come puoi vedere tu invece non hai deluso affatto, sia per non esserti scelto un nick, ma più che altro per aver reso un buon servigio.
Dalla singolare analogia del lavoro sui metalli non mi sorprenderebbe che tu possa essere un 'alchimista' o un 'trasmutatore' della schiera dei “senza senno” del Conte Brizzi.
A proposito della filippica con cui hai sancito “la frequenza e la intensita' dei tuoi post su di un blog cosi improduttivo in termini di "realtà",è alquanto inquietante.
Impiegare risorse in termini di tempo,elaborazione di risposte,usura del mezzo informatico per ottenere in cambio solo diatribe virtuali denota un disturbo anancastico [...] ma che vita di merda fai?” ecc. ecc.
Vorrei evidenziare il fatto che, a parte essere sempre tu, hai aperto pagine del blog 26 volte per un totale di 57 minuti distribuiti tra le 8.15 di sabato sera e le 3.20 di mattina... beh, almeno oggi è Domenica e non sei dovuto andare a scuola.
Quindi, sii vero credino, segui il tuo esempio e torna a frequentare con intensità questo blog così deludente e improduttivo.
Annoto gli insulti continui e costanti che fai a tutti gli utenti... bravo smoderatore... molto bravo.... complimenti. Ti approfitti del fatto che qui ci sono molte persone assai più evolute di me che non ti rispondono a tono eh?
EliminaContinui a chiamare cretini tutti quelli che scrivono qui dentro. Dovresti soltanto vergognarti!
Ahahahahahah povero idiota io lavoro per un azienda che si occupa di virus-marketing ahahahahaha e'd'obbligo lo studio di un credino come te per implementare strategie,soprattutto nell'ambito del "marketig-esperienziale"...tu invece apri i blog gratis..quanto ti e' costato in termini di tempo questo? e in termini di riduzione di neuroni ahahahahaha sei un principiante.Non mi occupo di alchimia ,mi occupo di tutto quello che puo' servire al mio lavoro.Ogni report che faccio alle aziende crea valore,tu invece di che ti occupi di retro-ingegneria della improduttivita'? ahahhaahahhaha l'intelletualoide copia-incolla ahahaha....ne devi fare di strada o forse ne hai gia' fatta tanta senza pero' capire un cazzo non e' vero?
RispondiEliminaComunque adesso ti lascio che devo andare a studiare un altro "soggettone" come te,precisamente un rilievo antropocibernetico a distanza.
Mi raccomando la prossima volta fallo meglio l'articolo che la vena creativa ti sta venendo meno...a furia di masticare Junk-science.
Il principe De Curtis direbbe:"Si informi,Lei si deve informare, Lei e' un credino! " ahahahhahaa
Eccitato!!!
EliminaDai facciamo pace...ormai siamo diventati una bella comitiva io,tu,francesco,aldebaran e sarah..potremmo uscire a prenderci una pizza tutti insieme,magari sarah potrebbe portare anche qualche amica sua...andare a un bellissimo ristorantino a posillipo,spesso sono a milano per lavoro.E' una trattoria tipica siciliana si chiama "Liberte' Egalite' Fraternite'"..paghiamo alla romana tanto sarah non si offende che e' femminista tanto.
RispondiEliminaO.K.? Fammi sapere ciao
Ma io direi invece che puoi continuare a fare le tue analisi, visto che sei qui per "LAVORO", e a quanto pare ti PAGANO PURE, mentre noi ce la chiaccheriamo di cose che riguardano i credini.
EliminaTanto il "FARE ANALISI" per la tua azienda non implica che tu debba contribuire al blog.
Buon "LAVORO" .
Si mi piacciono le ragazze che non me la danno subito,ti faro' una corte serrata,ti sentirai al centro dell'attenzione,apprezzerai le nuove fantasie che affioreranno e poi ti abbandonero' per qualche bella stangona russa ahahahahahahahah
EliminaRodolfo Lavandino
Ah ma vedi che sei uno di noi, sei un credino pure tu. Ci avrei giurato!!!
Eliminaper questo articolo....
RispondiEliminaNon posso scrivere quello che mi ha fatto questo articolo, perche mi e passato per la mente e se ne andato. Ogni tanto ritorna.
Mi chiedo cosa ritorna senza il mio permesso, e mi accorgo che e' l'impressione emotiva che l'articolo mi ha dato. Non tanto lo scritto, ma la reazione emotiva ad uno scritto con uno tono serio e una presunta "analisi scientifica".
So che mentre scrivo o parlo, sono costretto a mentire. Non posso fare altro che mentire. Tutto cio che dico e' menzogna. quindi tutto cio' che che leggo e' menzogna. Ahime! leggo con la stessa mente.
Un po' di tempo fa ho incontrato una ragazza.... Mi ha parlato di un suo amico e di notte gli alieni lo rapiscono, dice che nonostante questa sua cosa (considerata dalla medicina convenzionale o dal luogo comune "schizzofrenia")lui sta bene... Mi ha chiesto:
- come posso aiutarlo?
Se lui li vede, allora esistono.- Ecco la risposta.
Tutto cio' che io vedo, o dico, e' vero fino a prova contraria e prove contrarie non ce ne saranno mai!
Fino a prova contraria, le chiacchere stanno a... zero!
EliminaSei un mito!! Non so se lo sai ma ti hanno anche citato nel blog visione alchemica!!!
RispondiEliminaLa cosa assurda è che stai diventando un guru mentre cerchi di distruggerli!:-)
A quando un tuo seminario di 2 giorni a 700 euro?
Sto studiando il tuo caso.... Continua così!:-D
Fabio
Caro Fabio non studiare troppo perche' quei pochi neuroni che ti sono rimasti potrebbero risentirne...lascia lo studio alle persone qualificate.
EliminaSmoderatore tecnicamente non e' un guru ma un gate-keeper..tu per esempio sei un gregario,un mediano buona posizione in mezzo al campo ma visione di gioco assente.
I seminari da 700 euro ,quasi sempre esentasse,i workshops via e-mail e le cagate varie invece fino a prova contraria sono prerogativa appunto dei rappresentanti dell'anello mancante dell'evoluzione e cioe'dei Primates Exitialis.
Non date fastidio a Sarah D.D. e allo Smoderatore che sono amici ormai amici miei e non fate i gelosi e gli offesi...ognuno esprime le sue opinioni
Liberte' Egalite' Fraternite'
attento Fabio...o allo Smoderatore potrebbe venirgli in mente di sputtanare se stesso nel prossimo articolo, sarebbe anche molto divertente, avrebbe un grande senso dell'umorismo.
RispondiEliminaFra tutti i credenti che ho conosciuto preferirei di certo i cattolici,essendo più coerenti in ciò che credono.
RispondiEliminaPer ciò che concerne la new-age,fra tutti i guru,shamani e maestri,il ciarlatano più fantastico di tutti è....Smoderatore,perchè li supera tutti.
Non sò se abbia già fondato una sua religione,percè penso che questo blog sia già uno slancio di vocazione per lui.
E' ammirevole di come si sia sforzato di andare aldilà delle credenze,e improvvisamente ripiombarne in un'altra.
Colui che andò aldilà della razionalità e del senno,molto bravo a esporre la sua filosofia,non vi pare?
La sua esperienza dopotutto è molto istruttiva per chi si è perso nelle lande della new-age,perciò lasciatevi guidare dal suo insegnamento.
Sono convinto che sè non avrebbe messo a disposizione di tutti la sua liberatoria esperienza molta gente qui sarebbe spacciata.
Cosa è questo post sulla sindrome del credino,mi spiegate?
Mi sà tanto un'auto-biografia di Smoderatore,ma non vuole ammetterlo perchè è timido.
Molto spassosa l'idea di presentare in maniera impeccabile la sua biografia.
Penso che qualcuno si sia convinto di aver trovato la libertà e di essere libero,al punto da voler indicare il percorso agli altri.
Ho tanto l'impressione che qualche d'uno sia caduto dalla padella alla brace,buttando tempo e denaro.
Riflettete gente e affidatevi alla chiesa,periodi duri
e mi sapresti spiegare per quale motivo ci si dovrebbe affidare alla chiesa? E poi sono un pò indeciso a quale santuario o madonna dovrei far visita? Si sà che le madonne non sono tutte uguali...poi spetta cazzarola ci sono pure i santi ai quali votarsi....ma sei sicuro che la tua sia una religione pure non panteista?
EliminaFVI
Dovrei parlare a qualcuno ma non so più a quale Anonimo rispondere....Per piacere potreste prendere in considerazione l'invito di Smody e postare scegliendo un nome/url? Così si perderebbe meno tempo a leggere gli interventi, grazie.
EliminaPer ora rispondo alla domanda di FVI "perché ci si dovrebbe affidare alla Chiesa".
Per come la vedo io vale la stessa ragione per la quale molti continuano a votare Berlusconi....Li stanno sottovalutando, io invece comincio a pensare che si tratti di cittadini onesti e intelligenti che, magari non credono alle promesse, ma hanno la certezza che Berlusconi non è lì per fare soldi come tutti gli altri.
E la Chiesa è molto ricca di suo e non ti chiede bigliettoni per il workshop come questi turbanti morti di fame.
Ma è anche vero che per gli imbecilli vale di più ciò che costa di più....
Ciao Osvaldo ma secondo te Zeman e' l'allenatore giusto per la Roma?
RispondiEliminaHo un dubbio sulla definizione di credino. Anzi ti suggerìsco un test per sapere se si è credini da mettere sul blog. Ma allora un qualunque fedele di qualsiasi religione risulta credino? Solo i materialisti non sono credini?
RispondiEliminaMario
"allora un qualunque fedele di qualsiasi religione risulta credino?"
Eliminacertamente
"Solo i materialisti non sono credini?"
i materialisti come li chiami tu possono essere credini quanto gli altri.
"Anzi ti suggerisco un test per sapere se si è credini da mettere sul blog"
non ce n'è bisogno, sicuramente tu sei un credino.
...la domanda sorge spontanea...chi allora non è credino?
Diciamo che la vita è così com'è e se ne frega dei tuoi desideri di come dovrebbe essere, delle tue opinioni personali su cosa sia giusto o sbagliato o delle tue convinzioni visto che continuerà ad essere così com'è.
"
RispondiEliminaDiciamo che la vita è così com'è e se ne frega dei tuoi desideri di come dovrebbe essere, delle tue opinioni personali su cosa sia giusto o sbagliato o delle tue convinzioni visto che continuerà ad essere così com'è."
Mah...Francesco..Quanto sei zen!!! Mi sà che non si sfugge dalla definizione di credino...come vedi anche tu hai una tua personale credenza sulla vita!!
Mi sa che per non essere credini bisogna essere o animali o dio...Ho paura di chiederti a cosa tu ti senta più vicino...:)
Mario
Zen non zen poco importano le tue particolari descrizioni.
RispondiEliminaSe ti rubano la macchina, puoi dimenarti, lamentarti, arrabbiarti, prenderla con filosofia, gioiere, ma la macchina te l'hanno rubata comunque! Puoi credere che sia Gesù o Satana ad averlo voluto ma la macchina te l'hanno rubata comunque. Puoi pensare che sia giusto o che sia sbagliato ma la macchina te l'hanno rubata comunque. Puoi accettarlo o non accettarlo non cambia che te l'hanno rubata. Non avere paura a chiederlo, io non mi sento vicino a niente, semplicemente perché qualunque cosa io creda rimango così come sono. Però mi incuriosisce il tuo credinismo così riservato.
Prendiamo per buono il concetto che chiunque abbia una fede in qualcosa di sopranaturale sia un credino.
RispondiEliminaIn questo caso si salvano solo i materialisti.
Pur non essendo affatto d'accordo con l'assunto di base preferisco di gran lunga un mondo di materialisti ad uno di incauti apprendisti stregoni che così per sentito dire si trovano a confrontarsi con forze che non conoscono e non sono in grado di padroneggiare, fossero anche solo forze psichiche.
Sono d'accordo con quello che dice questa signora che da come parla credo abbia tanta esperienza alle spalle e non solo in termini di anni,meglio un mondo di materialisti che di esaltati spirituali.
RispondiEliminaHo passto circa 2 anni in una famosissima setta americana,di ben noto nome che non faccio,e vi posso assicurare che non si puo' padroneggiare la situazione perche' le dinamiche del gruppo sono potentissime.Io per fortuna aveva una forza diciamo nervosa ,di nervi saldi intendo ,superiore alla media e' sono uscito in tempo.
Fate attenzione e mi rivolgo ai piu' giovani come questi due ragazzi qui sopra che parlano di zen..mario e francesco non vi fate abbindolare dai nomi esotici non perdete tempo dietro a queste cose che non servono a niente..DIVERTITEVI che siete ragazzi!!
C.L.
ciao anonimo, una sera ho visto uno speciale di un'ora su Jonestown...per chi non sapesse cosa è successo
Eliminahttp://it.wikipedia.org/wiki/Jonestown_%28Guyana%29
trovo sempre pazzesco fin dove può spingersi la follia dei credini, beh però la legge di darwin in compenso funziona egregiamente
FVI
Hai ragionissimo CL, andatevi a divertire, alla mia età dovrei andare a divertirmi, scopare come un matto o meglio ancora iniziare a costruire qualcosa nella mia vita, hai ragione. Peccato che il malessere esiste, esiste anche quello molto poco divertente che ti inizia a complicare un po la vita. Certo ci si perde facilmente nelle illusioni di felicità attraverso le tecniche magiche, sono d'accordo. Ma il fatto è che adesso è così, faccio quel che posso per vedere cosa crea questo malessere, ma adesso comunque è così, se io l'accetto o non l'accetto la situazione adesso così com'è non cambia comunque. La situazione è così accettarlo o meno poco importa perché è comunque così com'è. Ma se non accetto la situazione per quella che è chi sarà a soffrire io o la situazione? Posso dirmi che sarebbe meglio se fosse in un altro modo, certo, ma sarebbe alquanto inutile oltre che stupido. Ecco quindi che intorno al marasma dei mille fraintendimenti e alla confusione che gira intorno al mondo della spiritualità quello che ho imparato è stato questo. E' inutile voler fuggire dalla situazione, è inutile volerla cambiare perché tanto adesso è così com'è e non accettarla crea sofferenza inutile. E' ovvio che a livello pratico faccio qualcosa per cambiare sarei stupido altrimenti, ma non mi rimane altra scelta che accettare le cose così come sono adesso perché qualsiasi sia il mio atteggiamento interiore la situazione adesso è così com'è. Non ho altra scelta che permettere alla realtà che vivo adesso di essere così com'è altrimenti soffrirei e inizierei a cercare qualche via di fuga e le sette sono le più affascinanti. Tanto alla realtà non importa quali sono i miei desideri, le mie aspettative, le mie opinioni, non importa, sono io che devo adattarmi a lei, non lei a me. Stare male senza soffrire è questo che ho imparato dai nomi esotici. Divertitevi che siete ragazzi, volentieri, lo farei volentieri.
RispondiEliminaScusa Francesco se mi permetto toni confidenziali ma perche'sei cosi pessimista e bada bene che l'ottimismo e' condizione non inventata da nessun guru ma tutt'al piu' cavalcata in funzione strumentale..sei giovane divertiti,tu dici lo farei volentieri ma perche' cosa ti e' di ostacolo? Sto leggendo piano piano alcuni articoli e annessi commenti e il quadro che risulta e',non da parte del moderatore o da parte tua per esempio,di un tragico partitismo ognuno chiuso nei suoi castelli..di sabbia..,ma credo che la testimonianza sia di maggior aiuto e tu o chi altro fareste un ottimo servizio raccontando nei fatti salienti,perche' una storia insegna piu' di mille teorie..raccontare come si e' arrivati in contatto con tale o tal'altro gruppo,come erano strutturate le attivita',i rapporti di amicizia che rimanevano,l'economia di sostentamento del gruppo,perche' le resistenze ad uscire..sarebbe d'aiuto agli altri e a voi in funzione catartica...perdonami un'immagine forte,ma quando uno e' pieno di merxx,e con questo mi riferisco a una brutta esperienza e non a qualcosa di intrinseco alla persona,uno devo liberarsi raccontarsi..tu hai in mano una storia itinerante per gli altri,puoi offrire un supporto logico a chi legge e magari brancola nelle "teorie a priori"..puoi comunicare qualcosa di importante e poi chissa' ti senti sicuramente meglio.
RispondiEliminaC.L.
Non scusarti, mi piacciono i toni confidenziali. Sei tu che vedi nelle mie parole un pessimismo, io non sono pessimista, pessimista è chi attribuisce alla realtà un valore negativo, io ho semplicemente detto che è così com'è, le mie valutazioni sulla realtà, se sia giusta o sbagliata, positiva o negativa, bene o male non cambiano la realtà che continua ad essere esattamente così com'è. Quello che mi impedisce di divertirmi è una cosa chiamata depressione. Per molto tempo l'ho vissuta come una cosa negativa dalla quale dovevo assolutamente liberarmi e questo mi faceva soffrire. Adesso non sto tanto a sindacare su quello che sia, semplicemente accetto tutti i sintomi che la depressione porta, apatia, isolamento, tono dell'umore basso, non cerco di fuggire da essi. Questo vuol dire che dentro di me non lotto e quindi c'è pace. Può sembrare assurdo, sto male ma sto in pace, non la pace che si intende tipo rilassamento, benessere, la pace di cui parlo io è assenza di conflitto interiore, assenza di desiderio di fuggire da questa condizione, assenza di desiderio di liberarsi. Ecco perché non prendo in considerazione il tuo consiglio "quando uno è pieno di merda deve liberarsi raccontandosi". Il tentativo di liberarsi è sofferenza. Accettare la situazione così com'è vuol dire assenza di desiderio di voler arrivare nel futuro in cui la situazione sarà diversa, è questo che si intende quando si parla di presente, non essere cosciente di ogni respiro, suono, movimento ecc... Se non stai tentando di raggiungere qualcosa o scappare da qualcos'altro vivi il presente. Se non credi che ti realizzerai domani vivi il presente e non c'è assolutamente nulla da dover realizzare. Ovviamente mi rendo conto che non è sano stare così ma comunque sia è così adesso. Faccio una terapia di gruppo e dopo tante delusioni ho trovato due persone veramente brave che mi stanno aiutando molto. Ma ciò che mi sta aiutando è il mio atteggiamento, non dipendo dalla terapia, non mi aspetto nulla semplicemente perché se tutto rimasse così com'è non potrei fare altro che accettarlo e quindi non me ne farei un problema. Io non sono della stessa parrocchia dello Smoderatore e di tanti disillusi che fanno esagerazioni sulle sette, forse io ho vissuto una situazione diversa, ma comunque per me il problema è l'atteggiamento con cui ci si approccia a tali pratiche o filosofie non delle pratiche o filosofie in se. Conosco molte persone che si sono avvicinate a queste cose in maniera intelligente, come ne conosco altrettante (me compreso) che si sono rovinate con tali pratiche fantasticando chissà che e di solito sono persone problematiche in partenza. Non condivido comunque il credere a concetti solo perché l'ha detto qualche presunto illuminato e non potrei più frequentare i centri yoga perché non condivido il loro pensiero. Ma a parte l'ingenuità di credere a qualcosa, molte persone sono serene e vivono tranquillamente, non grazie alle tecniche, non grazie alle filosofie, semplicemente perché sono persone come tutte le altre che sanno prendere la vita con leggerezza e che si approcciano a tali pratiche con intelligenza, prendono quello che c'è da prendere e non si fanno tante illusioni e non ne fanno una ragione di vita. A me non interessano le sette, a me interessano le persone e perché si perdono nelle illusioni. Parlare, parlare, parlare, è un altro sollievo temporaneo, l'unica pace è l'assenza di conflitto con la realtà che è sempre così com'è adesso, nessun desiderio di fuggire o raggiungere e questo lo devo in gran parte a Krishnamurti, che sicuramente sarà un ciarlatano imbroglione, ma io ho trovato le sue parole di estrema utilità.
RispondiEliminaCaro Francesco permettimi un intervento su quanto hai detto.
RispondiEliminaIl primo passo per cominciare a star bene è tatuarti sulla fronte questa frase che tu stesso hai elaborato così ogni volta che ti guardi allo specchio te la ricordi:
"Non condivido comunque il credere a concetti solo perché l'ha detto qualche presunto illuminato ".
te lo dico con gran forza perchè questo mantra che ti ripeti all'infinito che "la vita è così com'è e non puoi fare altro che accettarla" è proprio la perla di saggezza che i guru, saggi, esperti contemporanei ci propinano continuamente.
Mi aspetto che il passo successivo sia : visto che è il pensiero la causa della sofferenza dell'essere umano, lobotomizziamolo!
Ora capirai anche tu che quando uno sta male - non essendo la condizione naturale di un essere vivente - tende a tornare alla situazione di equilibrio. quindi il far finta di non essere in conflitto per arrivare alla calma interiore è in realtà un enorme conflitto.
devi sapere che la situazione in cui ti trovi oggi ha una causa (che paradossalmente potrebbe proprio essere lo Yoga ma non è così importante sapere quale sia) ed una soluzione (ed è DECISIVO sapere che c'è).
Quindi non ti sto dicendo che devi metterti ad uscire e divertirti o peggio ancora a fare sesso compulsivo (che è pure quella una patologia) come rimedio alla depressione, ma devi cominciare a metabolizzare l'idea che è una fase momentanea di passaggio e non è la vita così com'è.
Non prendere MAI per oro colato quello che ti viene propinato e nel caso specifico te lo dico perchè chi ha elaborato e propagato la teoria dell'accettazione in occidente NON ha mai accettato la propria vita così com'era e per cambiarla ha fatto cose inimmaginabili, lecite e non (soprattutto NON)!!!
Sarah oggi ho bevuto un succo di frutta Yoga e' l'ho trovato rinfrescante slurp
EliminaAlain De Longhi
Cara Sarah D.D., Etty & Company, conoscendo la tua compulsione a commentare (assomiglia molto alla mia) non avevo dubbi sul fatto che ti saresti permessa di intervenire e mi fa piacere avere compagnia.
Elimina"devi cominciare a metabolizzare l'idea che è una fase momentanea di passaggio e non è la vita così com'è"
Tutto è di passaggio, anche noi siamo di passaggio, non cambia comunque il fatto che adesso la depressione c'è. Questo passaggio dura da quasi sei anni, prima mi chiedevo spesso: quando finirà? Non accettavo la depressione e mi chiedevo quando sarebbe arrivato quel futuro immaginato dove mi vedevo libero dal male oscuro. Che sia un periodo di passaggio o meno non cambia il fatto che la realtà adesso è questa, e visto che questo passaggio è adesso e che anch'esso fa parte della realtà ribadisco il concetto che adesso è la vita così com'è.
"la causa potrebbe proprio essere lo Yoga"
Lo yoga, o meglio tutto il sistema di pensiero intorno allo yoga, ha solo amplificato la patologia. So che ti piace pensare che tutti i mali vengono dal mondo della spiritualità così da confermarti le tue convinzioni ma come ti ho già detto sei chiusa nel tuo mondo di illusioni al contrario che rinforzi ad ogni commento che scrivi.
"quindi il far finta di non essere in conflitto per arrivare alla calma interiore è in realtà un enorme conflitto"
Sono d'accordo, il fare finta di non essere conflitto non è non essere in conflitto.
"il pensiero è la causa della sofferenza dell'essere umano"
sono d'accordo. Se per pensiero intendiamo la mente che si oppone alla realtà sono d'accordo. Se rifiuto la realtà perché i miei desideri di come dovrebbe essere entrano in contrasto soffro. Se la realtà non asseconda le aspettative a cui tanto mi ero attaccato soffro. Se la realtà non è come vorrei soffro. Se desidero fuggire dalla realtà così com'è adesso soffro. Se non mi accontento della realtà sono insoddisfatto adesso e speranzoso per il futuro. Se invece intendiamo una mente sgombra dai pensieri allora è poco auspicabile per un essere umano visto che è lo stato dei cadaveri.
"te lo dico con gran forza perché questo mantra che ti ripeti all'infinito che la vita è così com'è e non puoi fare altro che accettarla è proprio la perla di saggezza che i guru, saggi, esperti contemporanei ci propinano continuamente"
EliminaIo non ho mai detto che tutto quello che dicono è sbagliato, questo lo dici tu, ormai hai i prosciutti dell'indottrinamento anti-spirituale davanti agli occhi e non vedi una cosa così ovvia come che la realtà è così com'è adesso e che tu puoi farci quello che vuoi ma rimane così com'è di momento in momento in costante cambiamento. Guardi un quadro, può piacerti o non piacerti, il quadro rimane sempre lo stesso, è così com'è, ne brutto, ne bello, i colori, le forme, sono così come sono sia che tu lo reputi bello o brutto, intelligente o stupido, la realtà del quadro rimane la stessa. Così come se ti sfasciano un vetro della macchina, puoi reagire come vuoi, puoi accettarlo oppure no, questo non cambia il fatto che il vetro della tua macchina è rotto. Magari pensi che è un momento di passaggio, certo nessuno ti impedisce di andare a farlo riparare, ma comunque quel momento rimane così com'è, il vetro te l'hanno sfasciato, se lo accetti almeno non soffri tu, il vetro di certo non si interessa se tu accetti o non accetti il fatto. E' fin troppo ovvio che il problema non è mai la situazione ma i miei pensieri che si oppongono alla situazione. E visto che sei innamorata dello Smoderatore, lui sa di cosa sto parlando.
...Se veramente ci accettassimo così come siamo, se accettassimo la vita così com'è, e accettassimo le cose così come sono allora perché desiderare di percorrere un sentiero alternativo, che ci porta dove ciò che è non-è, e viceversa?...
"Non prendere MAI per oro colato quello che ti viene propinato e nel caso specifico te lo dico perché chi ha elaborato e propagato la teoria dell'accettazione in occidente NON ha mai accettato la propria vita così com'era e per cambiarla ha fatto cose inimmaginabili, lecite e non (soprattutto NON)"
non ti preoccupare, non prendo per oro colato le tue parole, è fin troppo ovvia la domanda, come fai a saperlo? Non è che te lo stai solo immaginando? Non è che le tue immagini sono solo il frutto delle tue convinzioni? E' ovvio che chi parla di accettazione come una teoria non ha la più pallida idea di cosa sia. Del resto vuoi continuare a chiudere gli occhi perché sei convinta che ogni parola esce dalla bocca di uno etichettato come Guru sia merda colata, io di certo non mi sforzerò per farti cambiare idea.
Francesco...Sarah c'e' l'ha con lo Yoga perche' non gli hanno mai insegnato la slurpasana...alla fine la lingua sempre batte dove il clito ride
EliminaAlain De Longhi
sai che mi chiedo veramente cosa di spinge a scrivere puttanate così ossessivamente? Di certo non te la passi bene, mi dispiace di averti dato dello stupido, non deve essere facile per te.
EliminaCaro Francesco visto la mia compulsione a rispondere, ti rispondo.
Eliminasei anni in compagnia del "male oscuiro" sono davvero troppi almeno teoricamente, poi praticamente c'è chi fa del proprio status un alibi per non vivere la vita che gli spetta e senza starebbe peggio , per quanto possa sembrare paradossale.
Ora non ti resta che fare una prova: testa su te stesso se l'accettazione della vita così com'è nel qui e ora, con la tua depressione, ti fa sentire nel tuo stato naturale di essere umano.
La questione dell'accettazione è :
se sei nato con certe caratteristiche devi averne rispetto (quindi no interventi di chirurgia estetica, no cambi di sesso, no cercare di modificare la propria natura innata), ma se ad un tratto della tua vita è intervenuto un disturbo che ha alterato il tuo stato biologico non ci può essere accettazione perchè il tuo corpo tenderà naturalmente a tornare allo stato di benessere.
" So che ti piace pensare che tutti i mali vengono dal mondo della spiritualità "
si nella mia visione è così e anche nella visione dei guru che propinano la via dell'accettazione come rimendio, ma di certo non condividiamo gli assunti di base.
mi fermo qui per non dilungarmi, se ho omesso di commentare qualcosa di importante fammelo notare. per quanto mi riguarda credo di aver esaurito l'argomento.
a presto.
"guru che propinano la via dell'accettazione come rimedio"
EliminaL'accettazione non è una via e non è un rimedio.
Non si può praticare l'accettazione perché non ha senso. La pratica è finalizzata a qualcosa, un obbiettivo da raggiungere, che è l'esatto opposto di accettare le cose così come sono. Soffrire significa voler evadere la realtà. Tra accettare e rassegnarsi c'è differenza. La realtà non guarda in faccia a nessuno o l'accetti così com'è o soffri, ossia desideri raggiungere una realtà diversa da quella che è adesso. Cosa puoi accettare? solo quello che c'è. E cos'è che c'è? solo quello che c'è adesso. Questo non vuol dire cadere inermi e arrendersi alle cose così come sono. Viviamo in un mondo tremendamente ingiusto e stupido, dobbiamo rassegnarci al fatto che ormai è così? No, ma entrarci in conflitto e farlo diventare un problema è dannoso solo per me, perché il mio conflitto interiore non cambierà affatto la realtà che continua ad essere quella che è. Le mie opinioni, che sia terribilmente ingiusto e stupido, non cambiano di una virgola il mondo. L'accettazione non è un rimedio perché non cambia le cose. Se muore qualcuno a te caro nulla potrà riportarlo indietro, ci sarà dolore, soffrire vuol dire tentare di evitare quel dolore, accettarlo significa guardarlo negli occhi. Credi che io sia felice a stare nella condizione in cui mi trovo? credi che non stia facendo niente? Ma non ha alcun senso entrarci in conflitto, sarebbe peggio solo per me, la situazione è così com'è adesso o l'accetto o tenterò di evaderla, il che significa sofferenza. E' difficile esprime quello che voglio dire, inizio a pensare che sia inutile.
"per quanto mi riguarda credo di aver esaurito l'argomento"
Quando esauriremo tutti gli argomenti credo che non saremo più credini. Ovviamente non esauriranno mai a meno che non svanisca il desiderio di parlarne.
Ciao cara.
Prancesco ma perche' quando si parla di fica t'incazzi sempre ehehehehehe
EliminaLa Voce della Vucciria
forse perché è sempre stata la cosa più assente nella mia vita.
EliminaScusa Anonimo, Yogi Klis There, Liberté-Egalité-Fraternité, Rodolfo Lavandino, C.L. (spero di non aver dimenticato nessuno), se mi permetto.
RispondiEliminaCiao Smody tu puoi permetterti tutto o quasi eheheheeheheh
RispondiEliminaFacciamo una pausa OT,che cosa delle prossime elezioni ti sei fatto gia' un'idea?
Facciamo anche un po' di pollitica no?..o sempre a badare alle chiacchere..
Friberte' Legalite' Aternite'
Scusate se torno sulla definizione di credino... Vi prometto che è l'ultima volta :) (cercherò di essere breve)
RispondiEliminaIl credino è la definizione che mancava al mio vocabolario per definire "credere con grande entusiasmo in concetti, dogmi o assunti..ect ect.." (come da copertina del blog)ma non posso mettere in un calderone unico il classico newagiano che mangia solo tofu e yoga e si fà il bidet con l'aloe vera e peggio ancora fà quello che gli dice un guru con una persona a qui (a volte)capita di pensare a qulcosa di sopranaturale... (dai non dite quelle volte sei credino.)
Il credino è nel mio immaginario quello con cui non si può discutere, che non mette in discussione neanche per un momento le sue convinzioni...in questo senso anche per un materialista calzerebbe bene...Per concludere non posso inserire nella stessa definizione un seguace di Tolle con Albert Einstein o Gandhi che avevano delle concezioni dell'universo non prive di rimandi sopranaturali.
Mario.
perché ti interessa definire il concetto di credino? Una volta definito tale concetto cosa avrai ottenuto?
EliminaVa be' mo' che centra che tiri fuori Alberto e Gandhuccio nostro per legittimare le tue tesi usandoli come testimonial pubblicitari di un certo spessore...se e' per questo poi anche hitler aveva concezioni dell'universo con rimandi al soprannaturale eppure di credini che gli sono andati dietro c'e' ne sono stati molti,come dici giustamente tu non si puo inserire nella stessa definizione tutti perche' "ogni mondo e' paese" tra gli spiritualisti come tra i materialisti.Quello che non hai capito di queste discussioni e' che si tenta abilmente,tramite le "cancellazioni ipotestuali",di coordinare il pensiero dei lettori.Quanto questo processo sia pianificato consapevolmente o sia reazione naturale tra portatori sani di virus-mentali,e' gia' di piu' difficile interpretazione.
RispondiEliminaRiguardo al tuo voler ritornare in OT,avendo giudicato il riferimento alla pollitica come un maldestro tentativo di trollaggio,devo dire che al contrario si potrebbe finalmente dare un tratto piu' ampio e profondo alla discussione introducendo il discorso dei gruppi spirituali utilizzati come strumento di penetrazione culturale a fini di destabilizzazione di un aggregato sociale come puo' essere uno stato.E' chiaro che non tutti i casi sono riferibili a procedure formalizzate di destabilizzazione,ma comunque il fenomeno guruaggesco moderno nasce sicuramente in ambienti "tecnici" abituati a manovre sociali di una certa finezza.
Un segnale della presenza di queste manovre coperte per esempio sono certi monoideismi assunti a slogan come "proprio lo Yoga e' la causa del tuo malessere" etc etc. e tanti altri framings del filone delle "astrazioni selettive" che Sarah usa molto spesso.
Alain De Longhi
Come direbbe un mio amico: -troppo comodo.....sto divano!-
RispondiElimina-Le parole escono dal divano?- gli chiesi.
-No- mi rispose.
Visto che continuate a seguire queste filosofie ho ormai una opinione piuttosto negativa di voi.
RispondiEliminaMi potreste spiegare per quale motivo non dovreste seguire la Chiesa?Perchè rifiutate di recitare il santo rosario e di ricercare la verità in Gesù Cristo?
I tempi sono vicini,sono duri.
Più si fà buio e più cè speranza che venga la luce,l'alba di un nuovo giorno.
Le scritture profettizzarono l'arrivo del messia,infatti eccovi arrivato sotto le spoglie di Sergey Torop.
Questa umile incarnazione del signore verrà osannato e infangato dalla gente,e questo sta già incominciando a dividere gli ipocriti dagli eletti che seguiranno la sua verità!
Questo meraviglioso maestro è venuto per salvarci,a unire le religioni sotto un solo nome GEOVA,unire tutti i popoli e le nazioni sotto quest'unica bandiera,a Proclamare l'ordine di un Nuovo Mondo.
Beati coloro che hanno occhi per vedere
Ho trovato questo "scritto"
RispondiEliminaSiccome credo nella pertinenza....buon divertimento.
COME MISURARE I PROPRI PROGRESSI
Tratto da "Meditéscionne for beghinnas"
Fissare la propria mente su di un oggetto unico per dodici secondi si chiama concentrazione o dhaâranâ.
Fissare la propria mente su di un oggetto unico per due minuti e mezzo si chiama meditazione o dhyâna
Fissare la propria mente su di un oggetto unico per mezz'ora si chiama transe o samâdhi.
Fissare la propria mente su di un oggetto unico aldilà i mezz'ora si chiama coma e bisogna chiamare subito il 118.
altroanonimo
RispondiEliminasiete dei pajacci anonmi pajacci pajjaccia
Per chi ancora non l'avesse saputo,dò il triste annuncio della dimisssione del santo Pontefice Ratzinger.
RispondiEliminaCome disse lui stesso il giogo da lui portato era troppo opprimente,l'incarico era troppo pesante per i periodi bui che stiamo percorrendo.Lascia il suo umile incarico perchè umiliato dal suo popolo,nessuno volle ascoltare le sue ammonizioni.Come il Cristo,che fù umiliato e percosso da tutti perchè promuoveva la santità e la devozione,così fù anche per il Papa.
Non sapete,come il Papa si sia dato da fare,insieme a Monti e Napolitano a promuovere i nostri dirittti e ripristinare il Paese,annunciò con gran orgoglio insieme a Napolitano l'avvenire dell'ordine di un nuovo Mondo,unito e in pace,nella preziosa responsabilità delle nostre autorità e guidati dall'amorevole guida di nostro Signore.La bibbia proclamò anche questo,l'istaurazione di tutti i regni,anche sè sarà dura per noi possiamo sperare nel Signore.
Con la fede di nostro Signore e la santità della Vergine Maria confidiamo con fede che il nostro Salvatore porterà equilibrio frà le nazioni e l'avvenire di un futuro Pontefice per riprendere le redini della Chiesa.
Amen
messggio per lo smoderatore:
RispondiEliminacaro Smoderatore, la trattazione del credino non può essere completa senza prendere in esame la nuova vera religione dei nostri tempi: la psicoterapia, la psicanalisi e la psichiatria.
Religione che si vanta immotivatamente di avere basi scientifiche.
ho letto un trattato molto ben fatto sulla questione che potrebbe dare lo spunto ad un prossimo post. te lo consiglio: il mito della psicoterapia di Thomas Szasz.
A presto.
Sarah D.D.
"Religione che si vanta immotivatamente di avere basi scientifiche"
EliminaIl seguace è colui che ascoltando o leggendo...ripete ciò che ascolta o legge.
Anche io vorrei esprimere un mio desiderio: UG. Krishnamurti.
RispondiEliminabuonasera a tutti,
RispondiEliminaHo bisogno di un consiglio possibilmente da un testimone di Geova che conosce abbastanza bene la Bibbia.
volevo sapere se un ex testimone di Geova battezzato perdesse la verginità, potrebbe ritornare testimone e quale sono le conseguenze?
TdG che conoscono.....quale Bibbia??
Elimina. I Testimoni di Geova usano una traduzione corrotta della Bibbia.
La "Traduzione del Nuovo Mondo" creata dai Testimoni di Geova è una maldestra traduzione che nessuno studioso greco serio riconoscerebbe. La loro traduzione è stata alterata in modo da adattarsi alle eresie insegnate. Ad esempio, la parola greca allos, che significa "altro", non appare nel testo originale greco di Colossesi 1:16,17, eppure è stata inserita quattro volte nella traduzione dei Testimoni di Geova, in modo da far apparire Cristo come parte della creazione, e rispecchiare quindi la loro dottrina secondo la quale Cristo è un figlio creato, un altro dio. "...Perché per mezzo di Lui tutte le altre cose furono create". Questo e dozzine di altri passaggi rendono la Traduzione del Nuovo Mondo una parodia dell'autentica Parola di Dio.
per ritornare alla domanda:che tu sia cattolico,TdG,o Protestante,battezzato o no davanti a Dio hai peccato.
Non riesco a capirti bene, ma provo a risponderti.
EliminaSe è un ex tdG battezzato può essere in tre condizioni:
1- Dissociato
2- Disassociato
3- Inattivo
1 e 2 - Prima che possa essere riassociato, la sua condizione di cuore deve cambiare radicalmente. La persona deve riconoscere la gravità del peccato commesso e il biasimo che ha recato su Geova e sulla congregazione. Deve pentirsi, chiedere sinceramente perdono a Dio in preghiera e conformarsi alle sue giuste norme. Quando chiede di essere riassociato, il peccatore dovrebbe essere in grado di dimostrare che si è pentito e che sta compiendo “opere degne di pentimento”. — Atti 26:20.
3- In questo caso il cristiano viene aiutato a riprendersi nell'attività spirituale, se necessario dovrà rifare uno studio biblico e dimostrare di mettere in pratica i principi cristiani.
Se un ex tdG ha commesso dei peccati che riconosce davanti a Geova Dio, deve parlarne con gli anziani che valuteranno la cosa in preghiera e prenderanno i dovuti amorevoli provvedimenti.
Ti invito (se sei tu altrimenti chi è il soggetto in causa) a contattare gli anziani della tua precedente congregazione in modo da esporgli la volontà a essere riassociato.
Conseguenze? Solo positive: (Luca 15:4-10) ...“Chi è fra voi l’uomo che, avendo cento pecore, se ne smarrisce una non lascia le novantanove nel deserto e non va in cerca della smarrita finché non la trovi? 5 E, trovatala, se la mette sulle spalle, rallegrandosi. 6 E giunto a casa, raduna gli amici e i vicini, dicendo loro: ‘Rallegratevi con me, perché ho trovato la mia pecora che era smarrita’. 7 Vi dico che così ci sarà più gioia in cielo per un peccatore che si pente che per novantanove giusti che non hanno bisogno di pentirsi. 8 “O quale donna che ha dieci dramme, se smarrisce una dramma, non accende una lampada e spazza la casa e la cerca attentamente finché non la trovi? 9 E, trovatala, raduna le amiche e le vicine, dicendo: ‘Rallegratevi con me, perché ho trovato la dramma che avevo smarrito’. 10 Così, vi dico, c’è gioia fra gli angeli di Dio per un peccatore che si pente”.
Rispondo a quel signore che dice che usiamo una traduzione corrotta della Bibbia e desidererei che mi indicasse per favore il nome di una traduzione non corrotta, mi fa una cortesia?
EliminaQuesto si che è un vero parlare da Maestro! la domanda dubitativa funzionale al far cader la certezza è roba del calibro di Gurdjeff. era giusto farlo notare.
EliminaChiunque desidera servire Dio come testimone di Geova, sia che esso sia un nuovo componente o che esso sia un disassociato che vuole rientrare, deve cominciare a vivere secondo le norme di Dio. I peccati fatti in passato quando non si era testimone di Geova non influenzeranno affatto sulla loro relazione con Dio e con i fratelli spirituali. Ciò che Geova vede è come la persona sta vivendo al momento e l'ubbidienza che mostra verso i suoi comandi.
RispondiEliminaQuali sono le conseguenze se un testimone di Geova pentito ritorna dopo aver peccato perdendo la verginità? Gesù disse: "...c’è gioia fra gli angeli di Dio per un peccatore che si pente." (Luca 15:10) Come gli angeli anche noi condividiamo questo sincero interesse per chi vuole ritornare, tale persona sarà ben accolta e l'unico pensiero che deve avere è`quello di rafforzarsi spiritualmente e stabilire di nuovo un'intima relazione con Dio.
Pare che certa gente abbia fatto la fila per tre volte quando il buon Dio ha distribuito la stupidità.
RispondiEliminadedicata ad Alessio, Antonio ed Anonimo, che poi sono una persona sola.
Francesco,a parte che ormai mi è indubbia la sua stupidità,ma...guardando i suoi commenti deduco che lei vive,mangia,caca e dorme su questo blog 24 su 24 hihhi
EliminaMa una vita se l'ha può fare o è ancora intendo a rimpiangere il suo inferno personale?
Alessio, Antonio, Anonimo, G.enius, Osvaldo Colaroma, Telodoio IlBrasil e non so nemmeno io quanti altri..dammi del tu per favore.
EliminaLa stupidità a volte può essere davvero riposante; e non mi riferisco solo a quella altrui…guardando i miei commenti deduce bene che vivo su questo blog, proprio come lei egregio signor G.enius.
Ma con chi sta parlando?E' solo oggi che ho scoperto questo blog,e dando un'occhiata generale vedo ovunque i suoi commenti,cerca di dispreggiare tutti.Rintracciando sui motori di ricerca l'argomento sui tdg ho trovato questa pagina e mi sono sentito in dovere di rispondere ad Alessio,che non riesce a comprendere ancora alcune norme morali all'interno della sua congregazione,ma lei non sà neanche di cosa stiamo parlando,perciò stia in disparte ed eviti di impicciarsi in ciò che non comprende.
RispondiEliminafino a prova contraria, Alessio, Antonio, Anonimo, G.enius, Giorgio-TheBoss, Osvaldo Colaroma, Telodoio IlBrasil, e non so nemmeno io quanti altri, il credino è lei non io.
Elimina
RispondiEliminaCiao Smoderatore,
se mi permetti, voglio postare un ragionamento di un filosofo tedesco sul "problema" dell'autocoscienza e la fenomenologia dove tutti ci troviamo.
Rinnovo i miei complimenti per il blog.
Ciao, alla prossima
DAVIDE
"L'uomo è qualcosa di essente.
In quanto tale appartiene all'interno dell'essere come la pietra, l'albero e l'aquila.
Appartenere, quì, significa ancora essere inserito nell'essere.
Ma ciò che distingue l'uomo consiste nel fatto che egli, essendo l'essere che pensa, è posto di fronte all'essere, resta riferito a esso e gli corrisponde.
L'uomo è in senso proprio questo rapporto di corrispondenza ed è soltanto questo.
Soltanto non significa quì una limitazione, bensì un'eccedenza."
(Martin Heidegger - Identità e differenza)
Una volta ho incontrato un uomo saggio, tutta la sua filosofia stava nel non averne alcuna.
EliminaPrancesco di la verita' che i tubi per la purificazione non te li sei messi solo nel naso..qualche clisterino te lo sei fatto è vero?...nostalgia della fase anale?
EliminaYogi Klis Theree
Premetto che sto facendo una domanda intellettuale, che sotto sotto nasconde il desiderio di capire utile solo a dare continuità a questa vana ricerca. Ma direi che me ne frego allegramente ed esprimo i miei dubbi.
RispondiEliminaA livello intellettuale comprendo perfettamente che guardo e sperimento la realtà attraverso la conoscenza che ho di tale realtà. Questa conoscenza è stata inserita nel mio cervello attraverso l'educazione e le esperienze. Così quando vedo il colore giallo, vedo soprattutto la conoscenza che mi è stata insegnata. Come posso dividere un colore da un altro se non attraverso la conoscenza che mi è stata inserita di che cosa sia il giallo? Oppure posso guardare mia madre senza la conoscenza che lei sia mia madre, posso guardare mia madre senza l'immagine che ho di lei proveniente da tutta la memoria con i ricordi e le mie valutazioni basate sui parametri con i quali sono stato condizionato e i quali hanno nel tempo costruito e raffinato un immagine di chi o cosa sia madre? Posso guardare ogni cosa senza la conoscenza che mi è stata inserita delle cose? Cosa divide la tastiera dal tavolo se non la conoscenza stessa di che cosa sia una tastiera e di che cosa sia un tavolo? In definitiva posso guardare le cose come se fosse la prima volta che le sto guardando?
Premettendo che la conoscenza è indispensabile per la comunicazione, tutte queste pippe mentali sono il punto saliente di tutti coloro che sono considerati illuminati. Tutti danno grande importanza a questo fatto proprio perché l'io è la conoscenza stessa nella sua incessante attività di confermare sempre se stessa. A questo punto mi chiedo, capisco e vedo che è così ma è possibile veramente sperimentare la realtà senza la conoscenza? Oppure la realtà non può essere sperimentata se non attraverso la conoscenza? In qualunque modo, cosa cambierebbe nella vita quotidiana, vedere o non vedere questo fatto cambia qualcosa? Non è che si tratta solo di capire una cosa poi assolutamente inutile nella vita di tutti i giorni? Sembra quasi una curiosità da scrivere su un settimanale del tipo...lo sapevi che guardi la conoscenza che hai delle cose e non le cose? Ma poi cambi pagina e già ti sei scordato cosa hai letto. Quello che mi chiedo è un altro modo per continuare a filosofeggiare? Non vedo quale posso essere l'utilità di una tal cosa, non cambierebbe nulla della mia vita, cosa vuol dire vedere le cose come se fosse la prima volta? E' possibile una cosa del genere? Non ho risposte, ne si ne no. Da una parte dico si, perché sono stato condizionato a credere così e a sperare che sia così per trovare qualcosa che vada al di là (e questa è la mia parte credina), dall'altra dico che è inutile farsi queste pippe mentali e scordarmi completamente di essermi interessato a queste cose, ritornare a pensare e vivere come persona normale. Ma questo aspetto della conoscenza è quello che mi affascina di più, che in qualche modo rappresenta l'unico filo di continuità di questa ricerca. Tagliare anche questo filo è l'unica cosa sana da fare, ma adesso non è così, adesso continua. Quindi sono curioso di sapere cosa pensate in merito.
Solo un pazzo scriverebbe cose così,e questa è la concreta prova che sei un credtino.Dai su ammettilo che ti mancano ancora quelle fasi anali sperimentati tempo addietro eh?A furia di ficcarti nel naso acqua e sale mi vien da ridere.
EliminaAbbiamo ormai capito che sei in astinenza sessuale,la scajola non la fiuti manco da vicino ormai he he he
Forse ciò che hai bisogno è un bel slurphasana da Sara D.D.,di quelli che sà fare solo lei.
Yogi Klis Theree
smoderatore non cancellare di nuovo questo messaggio, così gli continui a dare attenzioni, lascialo parlare, prima o poi si stuferà a non riceve più alcun tipo di attenzioni.
EliminaL'ho cancellato per sbaglio, e l'ho ripubblicato.
EliminaFrancesco, a livello intellettuale hai conoscenza di sperimentare la realtà attraverso la conoscenza, e hai conoscenza che a livello intellettuale hai conoscenza di sperimentare la realtà attraverso la conoscenza, e a livelo cognitivo hai conoscenza... e via, e via...
EliminaPuoi guardare il giallo, tua madre, la tastiera e il tavolo come se fosse la prima volta, la seconda, sempre diversa, sempre la stessa o anche l’ultima, ma è poi possibile veramente sperimentare la realtà senza la conoscenza? Oppure la realtà non può essere sperimentata se non attraverso la conoscenza? (Che tutte queste pippe mentali siano il punto saliente di tutte queste pippe mentali?) La risposta ce l’hai: da una parte è in un modo, perché sei stato condizionato a credere così, dall'altra è in un altro modo perché è inutile farti questi discorsi e scordarti completamente di esserti interessato a queste cose, per ritornare a pensare e vivere come persona “normale”. Se questo è l’aspetto della conoscenza che ti affascina di più, puoi continuare questa vana ricerca ritornarnando alla conoscenza di fregartene allegramente e continuare ad esprimere i tuoi dubbi, oppure seguire le parole di chi, riguardo a certe fasi e pratiche, suggerisce di averne profonda conoscenza personale.
caro francesco cercherò di dirti come la penso in modo succinto. Sta menata del "condizionamento" mi ha proprio stancata. non ne posso più di sentirla... allora direi di fare una distinzione.
Eliminada che siamo stati calati in questa realtà materiale ci sono stati dati anche gli strumenti per viverci ossia i 5 sensi. oltre a questi c'è stato fornito una sorta di decodificatore (il cervello) per esperire quello che ci accade. quindi dire che il giallo è giallo non è frutto di condizionamento ma è la conoscenza di un codice che ti consente di decodificare la realtà. questo per gli ambiti oggettivi (ossia per cose misurabili, verificabili e dimostrabili). le cose un pò cambiano nelle dimensioni soggettive dove effettivamente bello/brutto, simpatico/antipatico, facile/difficile sono variabili facilmente condizionabili e che dipendono molto dall'approccio che si ha con la realtà e con se stessi. ma il vero punto del condizionamento sta (rimanendo in tema con questo blog) nella dimensione invisibile. in quella dimensione per intenderci dove la "dualità" non esiste, la separazione non esiste, tutto è UNO. Questa dimensione potrà anche esistere, ma rivendico l'onestà intellettuale di affermare a gran voce che non fa parte della mia esperienza e di molti (se non tutti) di quelli che ne parlano. Per me il bene e il male esistono così come esistono il giallo e il verde. sarebbe già una gran cosa se invece di recitare la parte degli illuminati ripetendo a pappagallo cose trite e ritrite che non hanno nessun riscontro, si parlasse SOLO di quello che fa parte della propria esperienza. e se non sei illuminato tanto meglio. per te e per gli altri!
Un saluto anche al sosia virtuale del mio compagno scemo delle elementari (Yogi Klis Theree ).
a presto Sarah D.D.
"da che siamo stati calati in questa realtà materiale"
Eliminaquesto è un condizionamento che se pur trito e ritrito, tu non ne sai nulla, da chi o cosa sei stata calata nella realtà materiale? Chi ti ha detto una cosa del genere? e perché la ripeti? La realtà materiale...come se esistesse un altra realtà oltre quella materiale.
"Per me il bene e il male esistono così come esistono il giallo e il verde"
Per te il bene e il male esistono perché qualcuno te ne ha parlato, così come il giallo e il verde. Perché uccidere una persona è male? Per me uccidere una persona è uccidere una persona. Chi ci ha messo in testa che tutto questo è malvagio? Per me chi uccide una persona sta male, ma non per questo credo che sia male uccidere una persona, non penso questo semplicemente perché: chi ha deciso cosa è bene e cosa è male? Le religioni e la società, e noi guardiamo ciò che accade attraverso quello che ci hanno insegnato. Se nessuno ci avesse mai parlato del bene o del male noi non lo vedremmo, vedremmo solo le cose per quello che sono, uccidere una persona è uccidere una persona, e non sto dicendo che non si dovrebbe fare qualcosa per impedirlo.
"le cose un po cambiano nelle dimensioni soggettive dove effettivamente bello/brutto, simpatico/antipatico, facile/difficile sono variabili"
Non cambia assolutamente nulla, perché le nostre opinioni non cambiano la realtà. Posso dire che una cosa è bella o brutta, ma la cosa in se non cambia, rimane esattamente la stessa. Così dire che una cosa è difficile o facile non rende la cosa diversa da quella che è.
"Questa dimensione potrà anche esistere, ma rivendico l'onestà intellettuale di affermare a gran voce che non fa parte della mia esperienza e di molti (se non tutti) di quelli che ne parlano."
Il fatto che tu creda o non creda che esista non preclude il fatto che tu forse stia continuando a cercare qualcosa. Secondo me non è tanto il fatto di credere o no, ma più importante è il fatto che dobbiamo smettere di cercare qualcosa e sperare di trovarla domani. Che sia la felicità, la pace, l'amore, l'altruismo, qualcosa che vada al di là o qualcosa che ci faccia sentire realizzati poco importa, è la ricerca stessa che deve finire, il desiderio di trovare o capire, perché il desiderio stesso è quello che ci allontana dal presente così com'è. Anche io per onestà intellettuale devo dire che ho sempre la sensazione di aspettare che accada qualcosa che (arrivando al nocciolo del desiderio fondamentale) mi renda felice. Alcuni dicono che questo desiderio è l'io che è interessato solo a perpetuare se stesso, quindi a continuare a cercare e su questo devo dire che pur non sapendone nulla per conto mio, trovo reale il fatto che aspettare che succeda qualcosa domani è l'unica cosa che può allontanarmi dalla realtà che è ora.
Francesco, capisco che ti piaccia il modus del reimpasto delle parlole (scritte in questo caso) col fine di dimostrare che quanto detto sia confutabile. ed in effetti lo è. la logica grammaticale (retorica) si presta infatti a rendere autorevole l'oratore più carismatico. però ascoltare con l'intento di capire cosa c'è dietro l'estetica delle parole non ti farebbe male.
Eliminadire che siamo calati in questa realtà materiale non è condizionamento è sinonimo di :siamo nati sul pianeta terra e siamo dotati dei 5 sensi per viverci. credo che questa sia una verità inconfutabile.
Ora che tu attacchi col pippone che bene e male sono condizionamenti e uccidere è semplicemente uccidere e non è per forza un bene e un male mi preoccupa moltissimo perchè è il frutto dell'azzeramento delle coscenze perpetrato da queste nuove filosofie pseudospirituali che sono inaccettabili da qualsiasi essere vivente di intelligenza media.
Certo che se la tua coscienza è arrivata al punto da non saper più distinguere cos'è bene da cos'è male di certo non sarai più nemmeno in grado di distinguere tra felicità ed infelicità. a questo punto la tua ricerca può anche concludersi e il tuo problema è risolto!
Chiudo sottolineando che sto famoso "presente", sto tanto agoniato "qui e ora", altro non è che la sommatoria di tutto il tuo passato orientato in base alle aspettative che hai sul futuro, e che in realtà non esiste esattamente come non esiste il passato e non esiste il futuro.
cari saluti.
Ah scusa dimenticavo. dici:
Elimina"La realtà materiale...come se esistesse un altra realtà oltre quella materiale."
benissimo, patiamo da qui: esiste solo la realtà materiale. perciò in questa realtà materiale sappi che esistono gli opposti, esiste la dualità, esiste la separazione. la non dualità, l'essere al di sopra del bene e del male (e bla, bla, bla) in questa realtà NON ESISTE perciò ti chiederei la cortesia di non parlarne più!
Rinnovo i saluti.
hai ragione un po su tutto, soprattutto quando dici...se non sai più distinguere cos'è bene da cos'è male di certo non sarai più nemmeno in grado di distinguere tra felicità ed infelicità e a questo punto la tua ricerca può anche concludersi e il tuo problema è risolto! verissimmo.
EliminaPassato che si proietta nel futuro...certamente ma io non do al presente connotazioni magiche, io intendo il presente come la fine di quell'attesa che succeda qualcosa domani che mi faccia iniziare a vivere veramente. E' sempre silente, nascosta ma presente quest'attesa di qualcosa che mi faccia vivere, che mi faccia essere felice o sentirmi realizzato (e i condizionamenti che ho in testa mi stanno dicendo...ma c'è veramente un io che si può realizzare? cosa c'è da realizzare?) comunque sia sento sempre quest'attesa che si potrebbe definire speranza e questa deve terminare non perché trovo quello che spero ma semplicemente perché smetto di cercare senza aver trovato nulla. Non sto cercando nulla di magico e di spirituale, ma dentro di me ho la sensazione che adesso non sto vivendo e che domani inizierò a vivere veramente. Quella sensazione che sembra dire: adesso no, domani spero di si è la ricerca stessa.
Esistono gli opposti, esiste la dualità, esiste la separazione, si ma nella nostra testa non nella realtà, chi ha separato la felicità dall'infelicità se non la conoscenza, l'idea, il concetto che abbiamo di felicità ed infelicità? Che poi capire questo non sia di alcuna utilità a livello pratico, almeno per me, questo non lo metto in dubbio.
Ancora SEGHE,SEGHE MENTALI a mai finire,avete superato la soglia del credino standard...
EliminaMa non cè nessuno qui a dirvi a che punto siete arrivati,non vi è alcun psicanalista che controlla ciò che scrivete, diagnosticare i gravi disturbi che manifestate nel fare questo genere di commenti compulsivi su argomentazioni non solo inutili,ma addirittura pazzesche.
La gente normale,leggendo ciò che scrivete,ha la voglia matta di strapparsi i capelli con tutti i peli del petto!
Se siete in questo blog siete dei credini,punto.
Andate a fare la gente normale invece di piangervi addosso.
Saludos
un saluto anche a te, c'è del vero in quello che dici.
EliminaCiao Francesco,
EliminaSarah D.D. è molto saggia, ha risposto in modo inequivocabile. Io aggiungo solo la mia banalissima idea: inutile tentare di conoscere la realtà perché fra un nanosecondo sarà cambiata, come le persone che abbiamo davanti, come me, come te. Noi non siamo più quelli di un secondo fa...
Un po' come il principio di indeterminazione di Heisenberg....
Perché sprecare il tempo in queste elucubrazioni? Andiamo a riempirci gli occhi di meraviglie se le cose serie che dobbiamo affrontare ce lo permettono.....
Ciao Aldebaran, sono d'accordo!
EliminaBuon primo giorno di primavera anche a te.
Ciao, blog interessante il tuo.
RispondiEliminaMi farebbe piacere leggere una tua opinione/analisi sulla mindfulness.
Grazie anticipatamente.
Ciao
Se non lo hai già fatto leggi:
Eliminahttp://ilcredino.blogspot.com/2011/10/advaita-il-non-dualismo.html
http://ilcredino.blogspot.com/2012/01/l-attimo-fuggito.html
Prego.
Passo e saluto tutti! Altre volte non l'ho Fatto!!!
RispondiEliminaSe prendi una brano musicale e lo ascolti. Ti rendi conto di sentire la musica. Affascinante!
Quel brano e stato composto da un'autore che ha utilizzato uno strumento, Le note sono state create da altri per dare un'ordine musicale, Lo strumento e stato creato da un,altra persona ancora per riprodurre un suono.
Anche non conoscendo la "storia della musica" posso sentire la "musica"... il passato prima di me, la crea in me. Solo nel momento il cui io ascolto, saro il musicista, il creatore dello strumento e ed il mio mp3(con tutti i suoi predecessori)
Siccome devo pensare tutto questo in un'attimo, e non posso, prima ascolto la musica e poi ci penso, dopo. Cosi tutto pensera a me.
Un saluto con salto/capriola/e un altro salto.
OH mio Dio! Il mal di testa!!!!
anche io mi facevo di lsd qualche anno fa, ti capisco.
EliminaSmoderatore, per caso qualche automa spirituale ha bucato i circuiti astrali e ti è venuto a rubare dentro casa? Perché hai rimesso il codice di conferma per appurare che non sono robot? Mi stai dando del robot? guardo che sono suscettibile su questo fatto...non ci scherzare.
RispondiEliminaSolo spam... nulla di personale.
Elimina"Cos'è che costringe una persona, al di là della ragione, a credere all'incredibile?"...
RispondiEliminaNon credibile non significa non vero, o sbaglio?
Non vorrei aver frainteso la frase.
Non troppo tempo fa si riteneva 'incredibile' far volare qualcosa che non fosse un aquilone o un uccello.....qualcuno ci credeva fortunatamente e oggi esistono gli aerei. Un po' di tempo fa si riteneva 'incredibile' che la terra fosse non piatta..... ecc.
Spero che esista sempre qualcuno, in ogni epoca, che non ritiene incredibili o impossibili i propri sogni e faccia di tutto per realizzarli.....
Credere all'incredibile è indispensabile per chi voglia realizzare qualcosa che ancora non esiste, fare cose che ancora non sono state fatte, spingersi oltre ai limiti conosciuti, ed è cosa buona se è frutto di una spinta interna (che si può chiamare intuizione, lampo di genio, sogno ....). La cosa gravissima invece è credere all'incredibile di qualcun altro giusto per convincere ed autoconvincersi di essere prossimi all'illuminazione.
Eliminabuona serata.
prossimi all'illuminazione? sentiamo lo smoderatore cosa ne pensa...
EliminaCrodino Watson
...a me non è comunque spiaciuto, perché la costante ricerca di qualcosa che dia significato alla vita offre comunque lo spunto per migliorare se stessi. Non sarò "risvegliato", ma ho comunque avuto occasione di crescere come persona, di diventare più tollerante, mentalmente più aperto, di essere più concentrato sul qui ed ora, ecc. ecc
Smoderatore
Punto primo : NON DEMORDERE, NON E' UN CASO CHE TU SIA ARRIVATO QUI. (cosa volevi lasciar intendere?)
Punto secondo: il significato che stai cercando di dare alla vita è inventato, fittizio. Si cresce comunque e si diventa diversi: pensa che anch’io prima ero tollerante e aperto.
...o anche...
Crodino Watson
Qui non capisco se ti riferisci a me o a te... perchè, senza offesa, ma sotto sotto s'intuisce molto bene a che genere di "credino" appartieni tu... appartieni alla categoria degli "ex-credini" della sottocategoria "frustrati o rinunciatari", cioè a quella sottocategoria a cui appartengono quelli che in passato sono stati "credini" e hanno cercato qualche forma di "risveglio", "illuminazione" o "verità superiore" e che non riuscendovi hanno bisogno di convincere (l'esigenza di convincere gli altri nasconde sempre l'esigenza di convincere se stessi di qualcosa) che se non ci sono riusciti loro allora non esiste alcun possibile "risveglio" o "verità" o "illuminazione": sono tutte bufale.
Smoderatore
Se uno è un ex-qualcosa non è più quel qualcosa, ma capisco che vedi le cose con la prospettiva surreale e dai punti di vista ipotetici . E poi, CHI TI HA DETTO CHE NON CI SIA RIUSCITO? (semplice umorismo?)
Smoderatore quando dici arrivato fin qui a cosa ti riferisci? Non demordere a far cosa? Cos'è questo qui? questo blog è come la cima della montagna? Tu stai tendendo un braccio per portare le persone sulla cima di questa montagna? Nessuno mi ha detto se ci sei riuscito o no, quindi per non fare brutte figure se me lo chiedono, tu ci sei riuscito?
P.S. non demordere.
Per me 'illuminazione' è quella cosa che consuma tanti Kw in casa e grava sul mio povero stipendio.
EliminaIn un commento precedente chiedevo opinioni/analisi sulla mindfulness ma i due articoli indicati nella risposta non mi convincono. Ciò che volevo innescare con la richiesta era semplicemente il far riflettere sul fatto che del vero e 'scientificamente provato' nelle tecniche di meditazione c'è.
anche nelle droghe c'è del vero e del scientificamente provato, ma le esperienze rimangono esperienze, non hanno alcuna importanza. Le tecniche di meditazione producono esperienze, chi vuole toccare con mano basta che provi, ma anche le droghe producono esperienze molto più intense di quelle prodotte da queste tecniche. Del vero e scientificamente provato c'è, ma dipende, provato cosa? E' scientificamente provato che la meditazione ti rende una persona meravigliosa, pacifica, amorevole, altruista, consapevole, impavida, per arrivare alla conclusione...è scientificamente provato che le tecniche producono persone felici, realizzate altrimenti illuminate? Io conosco chi insegna e chi pratica, posso affermare che queste tecniche non portano a nulla di tutto questo. Come fai a sapere che funzionano se ne per te, ne per altri, ne per chi lo insegna ha funzionato? Come fanno ad essere così sicuri che sia la strada giusta? E' fede, qualcuno ti da la speranza che sia così alla quale tu credi con gioia, qualcuno ti ha appena detto che per essere felice puoi fare qualcosa...meraviglioso. E' un commercio, a parte l'affarismo danaroso, c'è quello psicologico, ti dicono che puoi comprarti la felicità, il nirvana con l'impegno, con lo sforzo, con la meditazione. E' semplicemente un mercato, ma mentre vai al mercato paghi e hai in cambio i broccoletti, in quello spirituale (oltre a pagare) paghi con l'impegno, con la disciplina e hai in cambio solo la speranza, a casa torni sempre a mani vuote credendo che saranno piene domani. La disciplina è ammirevole, chi ha disciplina secondo me può raggiungere qualsiasi obbiettivo concreto, io sono proprio l'opposto. Ma credere che la disciplina possa comprare la felicità, l'amore e la pace questa è una menzogna.
Elimina- 'anche nelle droghe c'è del vero e del scientificamente provato,'... è vero ma paragonare le droghe alla meditazione mi sembra un po' eccessivo.
Elimina- 'Del vero e scientificamente provato c'è, ma dipende, provato cosa?'... la meditazione riduce lo stress. Lo stress può essere misurato e quindi la sua riduzione.
- 'è scientificamente provato che le tecniche producono persone felici, realizzate altrimenti illuminate?'....la felicità è qualcosa di soggettivo e difficilmente definibile. La serenità è oggettiva. La mindfulness ti rende sereno.
- 'Come fai a sapere che funzionano se ne per te, ne per altri, ne per chi lo insegna ha funzionato?'.... io so che se faccio 100 addominali al giorno per tanto tempo porto il mio addome ad essere scolpito e ben definito. Se non lo faccio avrò per sempre il pancione. Lo stesso vale per la meditazione.
- 'Come fanno ad essere così sicuri che sia la strada giusta? E' fede,'... la mindfulness non è fede. Ci sono studi seri che ne documentano i numerosi effetti benefici. Niente credi, magie o cose del genere.
- 'E' un commercio,'...'E' semplicemente un mercato,'
...si è vero. Basta però sapere che esiste il mago o il santone di turno che toglie il malocchio e basta evitarlo. Cioè basta non essere 'cretini' più che 'credini'.
- 'La disciplina è ammirevole,'.... la disciplina è come la doccia, bisogna praticarla spesso. (il concetto non è mio ma mi piace).
- 'Ma credere che la disciplina possa comprare la felicità, l'amore e la pace questa è una menzogna.'....
io personalmente non cerco la felicità.... non so nemmeno definirla. La serenità e il suo opposto (pippe mentali, preoccupazioni, ansie, rimorsi, rimpianti, ecc.) li conosco e credo che tutti li conoscano. Ciò che cerco (cavolo sono un ricercatore) è la riduzione/eliminazione delle pippe mentali (di cui sopra in parentesi) e un po' di disciplina nella mente.
Un saluto
" La mindfulness ti rende sereno"
Eliminaforse non è stato uno stregone col cappello a punta e le stelle disegnate ma guarda caso anche tu pensi di poter comprare la serenità con la mindfulness (che la chiami serenità o felicità non mi sembra tanto differente). E' divertente perché per quanto ogni credino difenda la propria tecnica e possa affermare con gran voce di aver ottenuto dei risultati, guarda caso, questi non bastano mai. Sono sempre straordinari questi risultati ma guarda un po se ne vogliono sempre di più. Quando finirà questo voler più risultati? te lo sei mai chiesto? Che lo chiami risultato, felicità, serenità, riduzione del pensiero o pippe mentali è la stessa cosa. Se la mindfulness ti avesse reso veramente sereno, allora adesso vivresti beatamente senza perché già saresti sereno, ma invece continui e vieni qui a difenderla, quindi non ci credo. Se pensi che hai bisogno della mindfulness per essere sereno, allora sei solo un tossico di mindfullness, perché la mindfullness come tutte le tecniche producono esperienze di benessere così come le droghe.
"Se non lo faccio avrò per sempre il pancione. Lo stesso vale per la meditazione"
Qua questa è una tua idea, forse hai contratto la paura del credino di rimanere senza il suo cucciotto che usa come stampella alla vita, ossia la propria tecnica preferita. Se smettessi tutto di botto cosa succederebbe?
"Ci sono studi seri che ne documentano i numerosi effetti benefici. Niente credi, magie o cose del genere"
Ma se non ci sono credi, perché sei venuto qui a difendere il tuo? Hai il credo che la mindfulness sia una tecnica per raggiungere la serenità (addirittura oggettiva) ma in realtà il tuo è solo un credo altrimenti se fosse veramente così avresti smesso di praticarla e saresti sereno oggettivamente. Ma il credino usa le tecniche come goccie di valium o come delle droghe con il credo che più goccie possano a lungo andare ridurre l'incessante movimento del pensiero senza chiedersi mai se quel desiderio stesso di raggiungere la riduzione del pensiero non sia esso stesso un pensiero in continuo movimento, ossia una pippa mentale.
"Ciò che cerco è la riduzione/eliminazione delle pippe mentali"
peccato che è proprio il cercare la pippa mentale più malata.
Un saluto anche a te.
- Non ho credi. 'Grazie a dio sono agnostico' :-)
Elimina- Non difendo nulla, ne discuto.... anche inutilmente.
- Serenità oggettiva.... come da vocabolario treccani (http://www.treccani.it/vocabolario/sereno/), cioè assenza di turbamento,ecc.
- Non pratico la mindfulness. Ne ho letto da poco qualcosa (libri di autori qualificati: medici, ricercatori e professori universitari). Persone che studiano e sperimentano con metodo scientifico e quindi mi fido abbastanza perché sembrerebbe valida. Come mi fido di un medico che mi dice che per combattere il colesterolo devo smetterla di ingurgitare tutto ciò che è grasso sulla faccia della terra... mi sembra che l'abbiano provato.
- Non ho mai smesso di praticare la mindfulness perché non ho mai cominciato. Mentre per gli addominali ho smesso e ora ho la pancia. :-)
- 'in realtà il tuo è solo un credo altrimenti se fosse veramente così avresti smesso di praticarla e saresti sereno oggettivamente'. Non l'ho mai praticata e quindi non ho smesso.... Però so che la doccia mi rende pulito e affinché la cosa funzioni davvero la devo fare spesso..... quindi se smetto di farla mi ritrovo puzzolente. Anche se ci sono quelli che non la pensano così e la fanno solo nei giorni di festa :-)
- 'Hai il credo che la mindfulness sia una tecnica per raggiungere la serenità (addirittura oggettiva)'...
Non è un credo. Qualcuno lo ha dimostrato scientificamente. Dimostrato che cosa? Che lo stress ci fa star male; che lo stress si misura; che lo stress ha delle cause; che eliminando le cause ci guadagniamo in salute; che un modo per eliminare le cause è la mindfulness. Se poi è una bufala verrà fuori. Magari scoprissero che il grasso non fa male ne sarei contentissimo.... lardo di colonnata a gogo.
PS: sembra che prendiate troppo seriamente questa storia del credinismo....quasi come un credo :-)....'Io credo fermamente in M. Lamar Keene' :-)
Ha ha ha ha ha.
Saluti
Rocco
Ciao Francesco e ciao Rocco (e ciao smoderatore ). mi intrometto nella vs conversazione per dire che non so assolutamente nulla di mindfulness e nemmeno ne voglio sapere. ma deduco dal nome che sia una di quelle tecniche autodeificanti, di potenziamento mentale.
Eliminasono d'accordo con Francesco che si tratta di sistemi sicuramente efficaci perchè, come le droghe e gli psicofarmaci, agiscono sul sistema neurovegetativo rilasciando sostanze dopanti in grado di produrre, nei più esperti, stati alterati di coscienza (che in molti scambiano per esperienze mistiche). Stesso meccanismo dello yoga (che il mio amico Kliss there sostiene, A RAGIONE,che abbia in antipatia ....).
Per ridurre la pippa mentale c'è un modo infallibile: intanto riconoscerla. e quando arriva dirle (chiamandola pure per nome) Pippa da oggi ho deciso di non crederti più. torna pure quando vuoi, travestiti, camuffati, fai quello che ti pare ma ho imparato a riconoscerti e a non crederti. E poi visto che è arrivata la primavera tante belle passeggiate all'aria aperta mandano Pippa &co. a scegliersi un altro ospite.
Buona Primavera a tutti.
Ciao Sarah. Ne sai più di quanto credi della mindfulness.
Elimina'Per ridurre la pippa mentale c'è un modo infallibile: intanto riconoscerla. e quando arriva dirle (chiamandola pure per nome) Pippa da oggi ho deciso di non crederti più. torna pure quando vuoi, travestiti, camuffati, fai quello che ti pare ma ho imparato a riconoscerti e a non crederti.'
L'hai in parte descritta tu stessa e anche bene direi.
Ciao
Scusa Sarah, una piccola aggiunta.
Elimina'....stati alterati di coscienza (che in molti scambiano per esperienze mistiche)'.... è tutto il contrario. Non parlo per esperienza ma riferisco ciò che ho capito o mi è sembrato di capire da quanto ho letto. Non è uno stato alterato di coscienza ma è maggiore attenzione alla realtà cercando di usare il meno possibile i preconcetti che abbiamo nei confronti di questa.
" La serenità è oggettiva. La mindfulness ti rende sereno"
EliminaLa testatina del blog enuncia: Credino, persona colpita da stupidità fulminante causata dal credere con grande entusiasmo in concetti, dogmi o assunti in base alla sola convinzione personale o alla sola autorità di chi ha enunciato tali concetti o assunti.
Se il credino per eccellenza, parli di cose che non hai mai provato, non ne sai nulla, se non quello che ti sei bevuto leggendo o ascoltando qualche professorone.
Così vieni qui a difendere un qualcosa che ti sta affascinando solo con la teoria e dire:
"Ciò che volevo innescare con la richiesta era semplicemente il far riflettere sul fatto che del vero e 'scientificamente provato' nelle tecniche di meditazione c'è."
Io vorrei farti riflettere che, appunto perché non hai mai praticato, non ne sai assolutamente nulla se non quello che hai letto, che è diventato il tuo credo.
"La mindfulness ti rende sereno"
Ma come fai a dirlo se nemmeno l'hai mai provato? Non è che stai solo ripetendo cose che hai letto di cui tu per conto tuo non ne sai nulla? Affermare ciò che non si conosce ma che si è sentito solo dire da altri non credi sia la stessa cosa del mentire?
"Ci sono studi seri che ne documentano i numerosi effetti benefici. Niente credi..."
Ma ti rendi conto che tu hai il credo su quello che hai letto di questi libri?
"maggiore attenzione alla realtà cercando di usare il meno possibile i preconcetti che abbiamo nei confronti di questa."
Ma tu ti sei già creato il preconcetto che la mindfullnes rende sereni, senza che per conto tuo ne sai nulla, il preconcetto è nato perché ti sei bevuto tutto quello che hai letto su tale pratica.
"Serenità oggettiva.... come da vocabolario treccani (http://www.treccani.it/vocabolario/sereno/), cioè assenza di turbamento,ecc."
Pensi che mi stai introducendo ad un concetto nuovo? Ci ho sbattuto la testa per conto mio su questa assenza di turbamento e ti dico che il desiderio stesso di voler raggiungere questo stato è di per se un turbamento.
"e quando arriva dirle (chiamandola pure per nome) Pippa da oggi ho deciso di non crederti più"
Ma non vedi che ci sono due persone in te? Una che guarda la pippa mentale e la pippa mentale che viene guardata. Ma allora sei matto, non hai bisogno della mindfullness ma di uno psichiatra. Come è possibile? E' come parlare a se stessi, un pensiero guarda un altro pensiero e dice all'altro di andarsene perché non è reale, e l'altro pensiero che sta guardando la pippa mentale invece? Questa è schizofrenia non è mindfullness.
"Come è possibile? E' come parlare a se stessi, un pensiero guarda un altro pensiero e dice all'altro di andarsene perché non è reale"
EliminaVisto in quest'ottica allora non esistono le pippe mentali. esistono i pensieri. neutri. senza distinzione di pensieri positivi o negativi, potenzianti o penalizzanti. nessuna dualità. solo pensieri.
a questo punto mi tocca ripetere che il problema in questo momento è automaticamente risolto.
Le pippe mentali NON ESISTONO!!
buona serata.
E' probabile che tu abbia ragione. Senza nessuna velata ironia.
RispondiEliminaE' probabile che siano tutte cagate.
L'unica cosa che non mi torna è il concetto che lasci passare che non bisogna fidarsi mai di ciò che si legge sui libri. Non penso sia vero in assoluto, basti pensare a ciò che si è studiati sui libri di scuola, dell'università ecc. Ogni informazione messa a disposizione degli altri porta con se un certo grado di attendibilità che ci aiuta a valutarne la veridicità.
Affermazioni fatte da uno scienziato, che ha dedicato parte della sua vita ad un qualsiasi argomento, valgono per me più di quelle fatte dal vicino di casa che sullo stesso argomento non sa una beata mazza. Se poi non possiamo fidarci di nessuno siamo inguaiati.
Ancora una piccola cosa e poi concludo.
Perchè innalzare i toni nel modo che hai fatto tu in una semplice discussione come la nostra. Mi hai dato del matto senza conoscermi il che fa capire il tuo grado di intelligenza. Hai fatto una diagnosi di schizofrenia (non hai aggiunto la tipologia, è catatonica, paranoica o ebefrenica? :-).... sei uno psichiatra?
Può darsi che lo sia schizofrenico.... provvederò. :-)
Spero che questi post non vengano cancellati in modo che chi giunge qui, per caso o volontariamente, capisca un po' in anticipo con chi ha a che fare.
Saluti
Rocco
perché devi prendere sul serio quello che dico? Guarda do una mano a chi legge questo blog a capire con chi hanno a che fare: Ehi ragazzi io sono pazzo, credino e stupido, ha ragione rocco, dategli retta!
EliminaDetto questo, io non volevo intendere che sono tutte stupidaggini o tutte cose serie, io sto dicendo solo che non si può dire nulla fino a che non lo si sa per conto proprio. Un conto sono le nozioni scientifiche, non ascoltare gli altri ci porta solo a capire le cose molto più lentamente. Un altra cosa è parlare di temi che potremmo definire spirituali come il raggiungimento di uno stato senza turbamento attraverso nozioni scientifiche. C'è un certo Gregg Braden che va in giro a fare conferenze sulla mente di Dio. Lui dice di essere uno scienziato. Ma il fatto è che le persone che le ascoltano vogliono credere a quello che dice, e quindi si convincono che quello che dice è vero perché scientifico, ma in realtà loro non sanno minimamente quello che sta dicendo, solo perché usa parole come Entanglement quantistico si convincono che sanno di cosa parla e che questo dovrebbe spiegare in fine l'esistenza di Dio e il fatto che siamo tutti connessi, ma appena escono dalla conferenza queste rimangono solo nozioni che non servono a nulla nella vita quotidiana. Così anche tu hai letto senza nemmeno praticare e già ti sei convinto che la mindfullness sia il mezzo per raggiungere una serenità oggettiva e questo è il tuo credo. Non sto dicendo che sono tutte stronzate, sto dicendo che già pensi di saperne qualcosa solo perché credi ciecamente in ciò che hai letto sulla sola base dell'autorità che ha enunciato tali concetti mentre tu per conto tu non ne sai nulla. Vai e prova e poi ritorna e rendici partecipi. Pensare di alla mindfullnes non serve a nulla, praticala e poi raccontaci cose tue e non dei professori scientificamente affermati.
Credo che la tua sia una schizofrenia credinoide...te lo dice un grafico!
Un saluto anche a te.
Ehi.....!
EliminaQuando dicevo "io sto dicendo solo.....", che mi succedeva?
Certo, non era l'affetto di un LSD.
Esiste "UNA SOLA COSA" a questo mondo che puo' essere fatta senza fede? PER quanto MI sembra, NO!
RispondiEliminaIl respiro e' un concetto, non solo la parola, ma persino la manifestazione del senso stesso ( il famoso contatto dell'aria sul naso)
MA senza fede COME fai a RI-CONOSCERLO?
Stai zitto PAZZOIDE
RispondiEliminaPer quando riguarda le tue chiacchiere stanno a ZERO
Dalla tua risposta, .... il risultato!
RispondiEliminaSono certo che conosci il significato di Pazzoide(anche maiuscolo).
Attenzione ad usare parole, come "stai zitto..." Emerge qualcosa (ma che cazz... questo credino?) che richiama ai verbi modali o servili(parola sulla quale ti invito a riflettere prudentemente) essi sono:volere,potere,dovere.
Ti prego di non lasciarti usare da quelle parole!
Abbi fede!Qualunqhe cosa tu penserai dopo questo, lo farai per essa!
dal libro di Eric Fromm "I cosiddetti sani - la patologia della normalita'" in cui trae il suo spunto di riflessione da dal racconto di Herbert George Wells "Il paese dei ciechi": un giovane, smarritosi in Malesia [sic: in Wells, sulle Ande ecuadoriane. N.d.T.], incontra una tribù dove da molte generazioni tutti gli individui sono affetti da cecità congenita. Il giovane invece, per sua «sfortuna», ci vede: e così tutti diffidano di lui.
RispondiEliminaTra gli altri, persino medici esperti diagnosticano la sua malattia
come una strana e fino ad allora ignota affezione del volto, causa di ogni sorta di fenomeni bizzarri e patologici:"Queste strane cose chiamate occhi, che esistono per formare nel volto una lieve e piacevole depressione, in lui sono malate di modo che gli disturbano il cervello. Sono molto dilatate, hanno le ciglia con palpebre che si muovono; di conseguenza, il suo cervello è in uno stato costante d'irritazione e di distrazione".
Strano effetto questa fede!
ahahahahahah! E' davvero interessante leggere i vostri i commenti, ci sono gli spiritualisti, che si basano sull' intuito per capire la realtà, i materialisti che si basano sui sensi e la ragione e chi invece resta imparziale come Francesco che è una via di mezzo, molto zen. Mi domando se vi siate accorti di quanto sia stupido ed inutile dibattere su certi argomenti: come potete decidere quale sia la logica giusta? Dal momento che la conoscenza non avrà mai limiti, qualsiasi affermazione è totalmente campata per aria, ma il materialista di turno avrebbe da dire anche su questo e io troverei un' altra risposta e così via all' infinito! Capite? Siamo tutti dei "credini"!
RispondiEliminaGià Osamu, il punto è proprio quanto siano stupidi ed inutili certi argomenti. Fuori di sé il credino meditabondo vede spiritualisti, materialisti, zen, ma se ne separa usando lo stesso metro, dal momento che la conoscenza non avrà mai limiti.
EliminaIl credino troverebbe sempre un'altra risposta campata per aria su qualcosa campato per aria, ma sempre con la giusta logica, è ovvio.
Per cui, egli non può che portare tutto al suo livello: "siamo tutti dei credini"... Mal comune, nessun gaudio.
Su molti aspetti do ragione a questo articolo, ma invito a considerare il fatto che siamo tutti credini, nel senso che anche pensare alla cena di stasera è una credenza, niente ci assicura che arriveremo a stasera.. tuttavia se pensassimo la realtà come è da un certo punto di vista, cioè che in qualsiasi momento tutto può cambiare senza che noi abbiamo il minimo controllo a riguardo, impazziremmo dalla paura, dall'incertezza. Quindi la nostra vita è intrisa di fede. Mi piace abbastanza il modo di approcciarsi alla psiche Junghiano, cioè di intendere quello che succede come prodotto dell'inconscio e infatti faccio così. Jung stesso era fuori come un balcone, il Libro Rosso è emanazione dei suoi contenuti psichici in forma di entità,gli Junghiani lo trovano di valore inestimabile.. mah.. quando leggo Jung non mi sogno minimamente di considerare vero tutto quel che dice, per me è una persona che ha capito certe cose, non altre e di sicuro non ha avuto una vita esemplare.
RispondiEliminaPenso che la salvezza dalle credenze sia la flessibilità, il mantenere un senso critico e saper mettere in discussione le cose che ci vengono dette. Se io leggo quello che dice che so.. Osho o chiunque altro e trovo qualcosa che per me è vero, che mi piace, che in quel momento mi corrisponde, mi arricchisce non sono una credina.. se però vendo tutti i miei beni e mi trasferisco in una comune.. beh ecco, diciamo che il senso critico è andato in vacanza.. allo stesso modo, se per me quella frase è vera ma siccome l'ha detta Osho non la voglio considerare, beh anche questo è in parte fanatico, se vogliamo. E' inglobare tutto o rifiutare tutto, estremo allo stesso modo. Credo che l'essere umano però abbia questa tendenza, si sente dire qualcosa, ci sembra bello, in qualche modo ci risuona ed ecco che prendiamo in blocco tutto il pacchetto, se era vero quello è vero anche il resto.. e se quella persona ha detto una cosa così bella allora è superiore a me e la devo seguire.. tutto questo provoca danni immensi. Appena sentiamo che c'è qualcosa che stride, siamo così stupidi che ci mettiamo noi in discussione pur di aderire perfettamente a ciò che crediamo.
Personalmente per me Dio esiste, esiste un senso, un'entità, un mondo spirituale, però non posso dire che sia vero, potrebbe essere un'alterazione della mia mente, posso dire che io sento così, che è il mio modo. Non so, questo è per dire come mi approccio io al mondo spirituale e psichico, lo osservo, nello stesso modo faccio con qualunque filosofia o similari io venga in contatto. Osservo ciò che la mia mente partorisce, con meraviglia, come posso osservare un gatto che gioca o cose simili. Mi affascina.
Elena
Ciao Elena,
EliminaGrazie dei commenti anche quelli sul post di Iddu.
Pensare alla cena di stasera come a una certezza è una credenza, perché niente ci assicura che arriveremo a stasera. Se pensassimo la realtà come è da un certo punto di vista, cioè che in qualsiasi momento tutto può cambiare senza che noi abbiamo il minimo controllo a riguardo, non è detto che impazziremmo dalla paura, dall'incertezza, ma prenderemmo semplicemente le cose per quelle che sono. La nostra vita è intrisa di fede quando per non impazzire dalla paura e dall'incertezza ci si rinchiude in immaginarie realtà altenative. La salvezza dalle credenze è mantenere un senso critico, il senso dell'umorismo e saper mettere in discussione le cose che ci vengono dette e quelle che ci diciamo. C'è così tanto materiale per rimanere affascinati ogni momento della nostra vita senza dover per altro ricorrere a Dio o al mondo spirituale.
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RispondiEliminaAffermare che un credente è un cretino è un atteggiamento razzista che dissemina discriminazione e odio.
RispondiEliminaBuon giorno. Lavoro in una palestra dove purtroppo sono circondato da questi inetti mentali di credini pseudo spirituali di merda... Ogni giorno li vedo girare con questa aria di superiorità, sempre pronti a guardarti dall'alto verso il basso, sempre pronti a giudicarti... Perfetto, io mi son rotto il cazzo, comincio a rompere dei crani, con le mie stesse mani, davvero non scherzo. Poi quando ho spappolato la loro testa con la mazza da Baseball gli dico: -'una volta che sarai reincarnato ricordati di non rompere il cazzo, potresti incontrarmi di nuovo'-.
RispondiEliminaAMEN! Questo post è oro. Guardiamo in faccia la realtà: a gente come noi, Smoderatore, da fastidio il dilagare di questo "virus mentale", e a ragion veduta! Quanto ti capisco.. Come si può restare indifferenti davanti all'umanità che butta la sua salute mentale dietro queste cose?
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