Seb Pearce: «Tempo addietro, durante una vera e
propria abbuffata di video dedicati a discussioni filosofiche, mi imbattei in
due dibattiti a cui aveva partecipato Deepak Chopra. Non lo avevo mai visto parlare prima di allora, lo conoscevo soltanto di nome dai dozzinali libri di self-help. Quello che mi sorprese fu il suo atteggiamento
infantile e il suo compiacimento. Interrompeva e parlava sopra agli altri
partecipanti continuamente, solo per tirare frecciatine e cercare di avere l'ultima
parola invece di portare in tavola argomentazioni solide. Accadde anche che se la prese oltremodo quando
Sam Harris fece notare di come nessuno degli intervenuti al dibattito fosse qualificato per parlare di fisica quantistica - quantum è una delle sue parole preferite - e si vantò dicendo di
essere il più qualificato essendo dottore in medicina. Era chiaro che
quest'uomo non era abituato ad essere messo alla prova. Ma la cosa che mi colpì
di più fu la sua padronanza del dizionario del "woo" (abbreviazione di "woo-woo", ovvero frescacce
spirituali, per coloro fuori dalla scena degli scettici). Questo termine abbraccia le pseudo-scienze, il pensiero New Age, l'opinabile medicina alternativa e
tutte le altre cose che puzzano di fregatura.»
«La cosa triste» continua Pearce «è che
se avessi ascoltato questo tipo di fesserie a 18 anni, quando ero giovane,
scientificamente impreparato e spiritualmente frustrato, ci sarei sicuramente
cascato con tutte le scarpe. Le assurdità New-Age sono così piene di speranza, di meraviglie e di idee impressionanti che desideri fortemente che siano vere - e per le persone che si sentono inermi, questo conta di più del verificare se
sia vero o meno, o che sia solo l'espediente di un ciarlatano per vendere
qualche libro. Una volta che il
pregiudizio trova conferma, si ha abboccato all'amo. Così, dopo qualche ora di
assurdità e sentendomi estremamente irritato dagli applausi, mi venne un'idea...»
«Gente come Harris, Shermer e Dawkins si
prendono cura dell'aspetto razionale delle cose nella guerra contro le
frescacce spirituali. Ascoltano pazientemente questo farfugliare per
dilaniare diligentemente pezzo per pezzo ogni falsa credenza. Per gente incline al pensiero logico senza
alcun interesse riguardo a queste panzane tutto ciò è ottimo. Ma per tutti gli
altri? Qualche volta c'è un modo diverso per togliere la testa dalle nuvole e le
mani dei mistificatori dalle proprie tasche. Basta solo avere un vago sentore
che queste dottrina che uno difende, finanzia, e adora, dopo tutto, forse non
è altro che una sciocchezza. Se ben usata, la derisione può essere più persuasiva della ragione. Questo lo dico perché ancora ventenne per me personalmente costituì il
campanello d'allarme.
Così, seduto ad ascoltare questi dibattiti, pensai: "Tutto
questo sembra una sequenza casuale di termini. Scommetto che posso scrivere un
codice che possa generarlo automaticamente." Non era solo un progetto
divertente, ma anche un buon modo di provare di quanto sia facile produrre
sciocchezze convincenti. È utile osservare che sono i giochetti linguistici insieme
alle emozioni ad attirare la gente verso questa roba.
Cominciai a scribacchiare una lista di termini New-Age in voga, schemi di
frasi cliché con ogni tipo di parola che mi veniva in mente che fosse
avvolta da un alone di baggianata: quantum,
crescita, matrix, percorso, potenziale, sviluppo...
...E fu così che nacque il Generatore di Fregnacce New-Age.
Basta cliccare e la verità
si manifesterà.
Fate Click sul bottone
"Reionize Electrons" situato in
alto per generare un'intera pagina di bubbole New-Age. A ogni click, una nuova pagina.
Grazie a tutti coloro che hanno
condiviso il link, che hanno commentato, che mi hanno seguito su
Facebook e che hanno fatto donazioni. Grazie anche a coloro che ci hanno
bloggato sopra e che hanno creato varianti.
Per coloro che si sono offesi: non vi preoccupate. Questa è
soltanto una manifestazione digitale dell'infinito che si prende in giro da
solo per mezzo di pulsazioni quantiche di energia. Ma poi... chi è
l'"io" che si è offeso?»
N.d.S. Purtroppo il sito è in Inglese, ma spero che questo non sia un
ostacolo insormontabile per poter gustare questa chicca.
Una cosa che accomuna questi pseudoscienziati-ciarlatani è che prima si dichiarano uomini di scienza, studiosi, ricercatori, ecc poi vanno contro la scienza stessa accusandola di essere una "casta" e di non accettare le loro idee non perchè sono sbagliate ma perchè troppo rivoluzionarie e sconvolgenti
RispondiEliminaE' un'ulteriore e comica dimostrazione di come le frasi (proposizioni) della spiritualità spesso sono pseudo-proposizioni: hanno la struttura di frasi con un significato, ma, ad un'analisi un po' più approfondita, sono prive di senso, perché i termini usati non hanno un chiaro significato.
RispondiEliminaMeritevole di attenzione mi pare domandarsi chi è l'"io" che si è offeso. Può essere l'”io” con il quale ci siamo identificati. In questo caso l' “io spirituale”. L' “io”che si ritiene risvegliato e non vuole essere messo in discussione, come ogni identità fittizia. Questo “io” può essere anche quello “creato” con un lavoro sulla propria immagine idealizzata (quello che nelle scuole di quarta via è chiamato ritratto immaginario di se stessi). Spesso, in queste scuole, si ha solo una sostituzione della propria immagine idealizzata con un'altra altrettanto fittizia....
Se volete farvi quattro risate restando sul tema vi consiglio di vedere questo video e i successivi (sono 7 in totale):https://www.youtube.com/watch?v=nKf9IRAflOU
RispondiEliminaLa Fisica Quantistica è la fisica delle possibilità, dove queste ultime vengono immediatamente trasformate in certezza; è il tanto agognato anello mancante tra spiritualità e scienza... È la sciemenza!
EliminaWhat the Bleep!?
La parte migliore dei video sono i commenti.....
EliminaNon tutti i fisici quantistici sono uguali. Nel video indicato sotto, Battiato racconta un incontro con una fisica quantistica, al termine della quale conclude : “se voi non siete in grado di leggere i miei pensieri, andate a fare in culo!”
https://www.youtube.com/watch?v=9kJ4bsDCWoY
mah come ogni post questo signore , non dice mai nulla ne di serio ne tanto meno di faceto , si esprime solo per luoghi comuni ,la sua vita è consolata dal fatto di sapere che 2 + 2 fa 4 , se si va fuori da questo schema molto riduttivo entra in crisi! , solo tante parole messe in fila seguendo ormai il suo schema obsoleto che viene retto solo dalla sua convinzione di aver detto qualcosa. parla di logica ma la sua è solo ovvietà , parla di razionalità ma la sua è solo ottusità perchè nemmeno fa lo sforzo di porsi al di la della superficie , poi prendere delle parole che hanno un senso e dire "ah beh sono tutte minchiate" è troppo comodo. io fossi in questo signore chiuderei il blog ed eventualmente l'aprirei quando posso argomentare in modo serio delle critiche che vanno contro. ma che siano almeno critiche sue e non luoghi comuni forniti dalla logica.
RispondiEliminabuona serata.
Ludovico
Mah, Ludovico,
EliminaQuesto signore è d'accordo: quando si parla di spiritualità non si dice mai nulla.
Anche questo signore pensa che sarebbe meglio chiudere il blog e riaprirlo solo nel momento in cui potesse argomentare in modo serio con delle sue critiche che vanno contro, ma lui sa che questo sarebbe seguire la logica nella sua ovvietà, sarebbe usare lo stesso schema obsoleto di razionalità ottusa.
Questo signore invece seguirà la logica di lasciare il blog aperto fintanto che ci saranno credini in giro mossi dal fastidio di dover venire fin qui a difendere a spada tratta il loro illogico prurito...
Ahhhhh... I luoghi comuni della logica!
Ludovico,
RispondiEliminapotresti fare cortesemente un esempio esplicativo di come si potrebbe “argomentare in modo serio delle critiche che vanno contro. ma che siano almeno critiche e non luoghi comuni forniti dalla logica”? Naturalmente tu lo faresti a sostegno delle tue tesi.
ma guarda Smoderatore , se il tuo problema è catalogare gli argomenti per cosi dire "spirituali" come il nulla è un conto, sarebbe la tua opinione rispettabile ma pur sempre un opinione anche se molto discutibile sebbene rientra nella tua libertà di pensiero , ma poi pensiero libero da cosa?. ma nel tuo caso la cosa imbarazzante è che vuoi argomentare quello che per te è il nulla con supposizioni che sono nulle, , per il semplice fatto che tu non hai una prova tangibile di cose che per loro stessa caratteristica vanno al di la di queste famigerate prove che vai tanto cercando! non ci sono strumenti per poter dimostrare qualcosa , quindi che si fa?
RispondiEliminaConcordo con te semmai sull'aspetto pacchiano con la quale in certi ambienti o meglio certe persone trattano questi argomenti perchè è vero che si sfiora il ridicolo la superstizione e il dogma . ma non per questo si può buttare il bambino con tutta l'acqua sporca . sebbene difficile sarebbe più opportuno fare una cernita e affrontare l'argomento con onestà . però se poi è tutta una cosa inutile..... è anche inutile scrivere dei post ;)
Ludovico
ps = buon 2015
Blog come questo hanno la loro utilità perché almeno ti permettono di vedere la stessa cosa da un altro punto di vista. Allo stesso tempo, fra le righe, si ipotizza usando altri codici interpretativi. Allora, in completa assenza di luoghi comuni forniti dalla logica, un blog come questo dà fastidio e mette disagio e va contestato nel disaccordo, perché quello che pare di leggere tra le righe è un messaggio che cerca di dire: "Siamo solo un cumulo di materia e che la vita si può semplificare in un 2+ 2 = 4".
EliminaLa cosa che trovo divertente è argomentare il nulla col nulla. Dimostrare onestà quando si parla di nulla è, in primis, considerarlo tale, senza attribuirgli alcuna qualità.
Non c'è alcuna prova tangibile di cose che per loro stessa caratteristica vanno in modo tangibile al di là di queste famigerate prove. Non ci sono strumenti per poter dimostrare qualcosa, ma ci sono coloro che cercando hanno trovato che quel nulla è in realtà qualcosa, e che vengono fin qui (in codesto loco a loro dedicato) a rappresentarne la prova.
Pensiero libero da cosa?
In tutta onestà: dal pensare che esista un bambino e che non possa essere buttato via insieme a tutta l'acqua sporca... E insieme al senso di colpa creato da una qualsivoglia prestabilita moralità.
Quindi che si fa?
Non saprei... Forse si può cominciare col non prendere le cose per scontate, non prenderle sul serio e prenderle a ridere.
x ExAnonimo
RispondiEliminaho risposto alla tua osservazione tra le righe a smoderatore
cmq io penso una cosa molto semplice
se una cosa mi interessa ci credo e la sento mi viene naturale sostenerla approfondirla capire i pro ed i contro non abboccare a tutto come se fosse la verità definitiva quindi di conseguenza con un indagine e a proposito devo dire che blog come questo hanno la loro utilità perchè almeno ti permettono di vedere la stessa cosa da un altro punto di vista .
però se una cosa non mi interessa non posso supporre tesi su quelli che per me sono "gli asini che volano" capisci cosa voglio dire?
quindi passo avanti e non mi dedico più di tanto
sarebbe interessante sapere perchè fa questo , cosa spinge smoderatore a mandare avanti il suo blog? per aprire gli occhi a tanti sfigati che si appigliano a quella che è la spiritualità per riempire la loro vita mediocre? e quindi un budda sul comodino un incenso di dior nel soggiorno un sorriso ed un namastè e la vita anzi l'universo sotto forma di postalmarket ti riempie di gioia? lo fa per questo?
oppure perchè lui è stato ingannato da qualcosa o qualcuno ed ora non ricorda più bene? ci sono anche tante persone come me che sono neutrali sicuramente affascinate da questi argomenti ma che però non frequentano questa o quella scuola io per esempio non faccio parte di nessuna setta non ho ne guri ne canguri ne santoni ne satanassi . semplicemente trovo gradevoli questi argomenti anche se noto anche io talune anomalie :)
spero di averti risposto!
ciao e buon 2015 anche a te
namastè o estatè scegli tu :)
Ciao Ludovico,
Eliminaanch'io, come te, non faccio parte, né ho mai fatto parte di alcuna scuola o gruppo. Come te, ritengo utile questo Blog come possibile altro punto di vista. In fondo è un “luogo” aperto: ognuno può contestare, argomentare, smontare le tesi dello smoderatore, ecc.
Sul perché lo smoderatore faccia tutto questo, sarà meglio lui a risponderti. Le sue argomentazioni, comunque, sono frutto di molti anni di pratiche in ambito delle scuole di quarta via. Quindi sono critiche a ragion veduta e non aprioristiche. In altre parole sa di cosa parla.
Da parte mia posso dire che certamente questo Blog segue una via del “filosofare col martello”, ma, come è detto nel Post, oltre all'aspetto “razionale delle cose nella guerra contro le frescacce spirituali”, la “derisione può essere più persuasiva della ragione”.
Del resto di anomalie in questo campo ne noto molte anch'io. Ma ciò deriva proprio dal fatto che nel mondo spirituale si afferma di poter fare a meno delle prove, della verifica, aprendo in tal modo un baratro in cui tutto è possibile e niente è come sembra. Ti cito qualche anomalia:
- spesso si svolge un lavoro psicologico mascherato da lavoro spirituale (senza essere psicologi o psicoterapeuti di professione), non valutando le possibili, e a volte tragiche, conseguenze di quel tipo di lavoro;
- si scambiano risultati di ordine psicologico con una non meglio specificata “evoluzione spirituale” (che non significa un bel niente, ma suona tanto bene!);
- non ci si attiene ai princìpi che si affermano o si trasgrediscono palesemente, usando l'escamotage spirituale (diciamo pure furberia) di non doverli rispettare perché i maestri in questione sono (o meglio sarebbero) su un “piano spirituale” più elevato oppure seguono deliberatamente la “via del biasimo”;
- si inducono, con pratiche varie, stati alterati di coscienza spacciati per accesso a piani o dimensioni spirituali superiori...
- si afferma che sono possibili conoscenze o poteri superiori, ma poi non se ne fornisce la prova (per es. in questo video Battiato afferma, tra le altre perle spirituali, che “una cosa che tu vedi al microscopio c'è gente che la vede ad occhio nudo...”
https://www.youtube.com/watch?v=vt8Zy_D4Lyc&spfreload=10
Buon anno!!
P.s. Se ti interessa la mia concezione di “argomentare in modo critico” su questi temi, puoi leggerti l'ultimo mio commento sul post “Vignette”.
Ciao ExAnonimo
Eliminaparto dal tuo intervento sul post delle vignette , tu riusciresti a svitare una vite con una chiave inglese? (ovviamente no)
Secondo me la spiritualità è da intendere come una cassetta degli attrezzi che ti offre degli strumenti che se contestualizzati nella maniera più idonea possono portare a qualcosa , viceversa è come usare un cacciavite 12 per una vite da 10, la rovini anzi se poi usi un cacciavite 10 non funge più. . Per questo il tuo esempio riguardo determinate pratiche ha un seguito ed un senso se viene usato con criterio .Ed il criterio qual'è ? quello di assumersi la propria responsabilità. e in cosa consiste la propria responsabilità? Consiste nel sapere che non si può scherzare con qualcosa di serio perchè poi alla fine si parla della nostra vita nella sua totalità .Vedi per esempio non condivido totalmente quella che per lo spiritual chic è la legge dello specchio , te la mettono in ogni dove è il loro dogma preferito , ma anche qui non è che sia tanto sbagliata l'assunto in sè, ma è l'uso che ne viene fatto.
magari qualcuno potrebbe risponderti "eh io in realtà ti sto rispondendo perchè sto rispondendo ad una parte di me che non è convinta di questi argomenti!"Certo in questo momento siamo due persone virtuali , ma io rispetto il fatto che dall'altra parte sto conversando con un altra persona che può essere più o meno d'accordo con me, ma c'è pur sempre un altra persona, uno spiritual chic invece ha una visione solipsistica (ecco una delle tante anomalie) e per lui tutto è proiezione .non riconosce l'altro.
I percorsi esistono ( con percorso intendo quella necessità che una persona può avere di migliorarsi che male c'è in questo? ) , e richiedono impegno e disciplina , molte volte invece vi è cazzeggio , è una sorta di gara per vedere chi ne sà di più , questo non va bene.
A quale impegno mi riferisco? Vi è più pragmaticità sperimentale nel rapporto che hai con il tuo ortolano che in mille mantra che reciti per convicerti di qualcosa. Ed anche qui il problema non è il mantra ,ma è l'uso che se ne fa , ossia quello di fuggire da se stessi.
Certo non costa nulla dirsi a ciclo continuo "io valgo" ma se poi quando esci fuori al minimo dubbio crolli a cosa ti è servito? La disciplina a cui accenno è quella di una profonda umiltà e leggerezza che non è superficialità ma semplicemente non essere troppo tesi e seriosi ,
parte 1 di 2
parte 2 di 2
RispondiEliminaIo penso invece che il punto più interessante di tutta la questione sono gli sciroccati che frequentano questi ambienti , molte persone hanno forme di psicosi che li portano ad avere una valutazione non molto onesta ed è ovvio che nel momento in cui hanno preso contatto con questi argomenti si soffermano soltanto sull'aspetto stupefacente .
per questo penso che possono fare a meno delle prove perchè in realtà hanno capito davvero poco , magari sono di quei soggetti che non curano la loro igiene intima però poi ti parlano di anima ma va da se che anche l'anima per quanti libri di X autore possa aver letto se poi gli puzzano le ascelle...... tanto felice non sarà.....
allora la prova qual''è? va cercata nel proprio quotidiano
faccio un esempio concreto , prendi una persona rozza cafona irascibile , che alla minima cosa che gli si dice si arrabbia facciamo finta che per puro caso si inizia ad avvicinare a determinati argomenti e con questi argomenti scopre che che ci sono concetti che riguardano l'emotività i sentimenti di rabbia e di frustrazione che gli altri se noi lo permettiamo possono avere un potere su di noi anche di manovrarci ed inizia a realizzare che la sua vita è stata tutta cosi e dice "io voglio cambiare voglio essere migliore" e cosi inizia a lavorare su se stesso , ed un giorno si rende conto che non va più in incandescenza quello che prima poteva agitarlo adesso invece non lo turba più ecc ecc, non ti sembra una prova più che concreta? Dell'efficacia di questi argomenti e di come possono realmente cambiare la vita di qualcuno ?
ciao alla prossima, Ludovico.
Condivido la tua argomentazione. Ma a questo punto credo che ci sia un equivoco terminologico, sull'uso e il significato dei termini “psicologico” e “spirituale”.
EliminaInfatti le tue considerazioni dimostrano l'esistenza e la prova di un lavoro psicologico e non spirituale (che è quello che sostengo io). Usare il termine spirituale o psicologico non è la cosa. Per spirituale s'intende tutto ciò che trascende la comune esperienza ed è perciò indimostrabile. Il lavoro psicologico è qualcosa di pratico. Se “una persona rozza cafona irascibile, che alla minima cosa che gli si dice si arrabbia ….. inizia a lavorare su se stesso, ed un giorno si rende conto che non va più in incandescenza quello che prima poteva agitarlo adesso invece non lo turba più ” è una dimostrazione che il lavoro psicologico ha funzionato.... Lo spirituale non c'entra niente.
Questo tipo di lavoro è svolto in ambito psicoterapeutico professionale, e a vario titolo nelle scuole spirituali. Se per es. si vuole essere più assertivi o meno impulsivi o iracondi ecc, la psicologia comportamentale o cognitivo-comportamentale offre molti strumenti pratici e tecniche da usare nel quotidiano (in termini tecnici si chiamano Homework) per cercare di cambiare se stessi, ma non spaccia questi risultati per evoluzione spirituale, ma come crescita psicologica o eliminazione di un comportamento disfunzionale.
ciao
Eliminacon la seconda parte di questa tua affermazione : " Questo tipo di lavoro è svolto in ambito psicoterapeutico professionale, e a vario titolo nelle scuole spirituali. " vuoi dire che anche in ambito spirituale si segue la stessa metodologia , giusto?
Allora non pensi che sebbene i due termini "psicologico" e "spirituale " indicano due contesti diversi , quello che alla fine conta è la serietà con la quale agiscono gli operatori? se una persona fa 10 anni di psicanalisi in cos'è da meno da uno che sono 10 anni che passa da una scuola all'altra? lo psicologo e\o il maestro dovrebbero avere il ruolo di traghettare una persona da un livello di coscienza ad un altro e non manipolarlo oppure renderlo prigioniero (questo se ci si affida a terzi) se il percorso è solitario vale lo stesso principio , che senso ha che io mi leggo vari e più libri se poi mi accorgo che ho passato 20 anni della mia vita a girovagare senza aver imparato nulla!?
e se la psicologia fosse una sorta di interfaccia di quel complesso misterioso che prende il nome di spirito ?
una sorta di linguaggio macchina che ti permette di accedere a talune risorse ?
personalmente non ho nulla contro la logica e la razionalità sono sicuro che sono due ottimi strumenti d'indagine , ma la vita nella sua complessità non si può ridurre ad una formula dove tutto si incastra oppure è sempre coerente e dimostrabile e verificabile ed il fatto che non esistono laboratori dove poter dimostrare alcuni fenomeni non è la prova tangibile che quei fenomeni non esistono .
A certi livelli agiscono altri codici interpretativi, il simbolico per esempio .
per questo quello che contesto quando leggo blog come questo o altri non è tanto il fatto che sputtanano questo o quel guru oppure i comportamenti un pò da rincoglioniti di alcune persone, no, semmai quello che mi da fastidio o almeno mi pare di leggere tra le righe è quel messaggio che cerca di dire "vabbè ragazzi noi siamo solo un cumulo di materia mangiamo beviamo e chi se ne fotte non esiste un anima non esiste qualcosa che va al di la della logica se una cosa la posso dimostrare bene se no è tempo perso!" ecco a me arriva questo messaggio al di là dell'impalcatura dietro di garbo e maniera con la quale viene presentato.
ma spero di sbagliarmi e di aver capito male. :)
Non so se la metodologia sia uguale. Certo è che in ambito psicoterapeutico si ha a che fare con persone qualificate che hanno un curriculum certificato. Nel caso di scuole spirituali ci si affida al caso o alla fortuna e a persone che non hanno nessuna qualifica (l'attributo di “maestro” è autoreferenziale). Non che una laurea o un'abilitazione professionale siano garanzia assoluta, ma, io per es., non mi farei operare da una persona che afferma di sapere come fare ma non è un medico e non ha una specializzazione in chirurgia....
EliminaLa mancanza di risultati si può avere a prescindere dal percorso intrapreso: può essere fallimentare una psicoterapia, così come la frequentazione di scuole esoteriche o l'attività solitaria e autodidatta. Bisogna anche capire cosa si cerca. Sembra una banalità, ma bisognerebbe cercare di rispondere sinceramente a questa semplice domanda: cosa cerco?
Tu dici che un maestro ha “ il ruolo di traghettare una persona da un livello di coscienza ad un altro”. Ma anche qui bisognerebbe intendersi su cosa s'intende per “livello di coscienza”: risoluzione di problematiche personali? più autostima? esperienze mistiche? maturazione psicologica, ecc.
La psicologia potrebbe anche essere “una sorta di interfaccia di quel complesso misterioso che prende il nome di spirito, una sorta di linguaggio macchina che ti permette di accedere a talune risorse ” però bisogna specificare cosa s'intende per spirito e spirituale, altrimenti si cade nel baratro in cui vale tutto e il contrario di tutto. Dare un significato ai termini aiuta a fare chiarezza anche dentro di sé. Nel calderone dello spirituale ognuno ci mette dentro le cose che vuole: possibilità di volare, telecinesi, viaggi astrali, ecc. Non so cosa intendi tu per spirituale (esperienze inconsuete? stati d'animo di pace? sentirsi in armonia col tutto? )
In generale, quando una cosa che “si legge tra le righe, dà fastidio”, varrebbe la pena approfondire, come metodo di autoanalisi. In psicologia si parla di “esternalizzazione delle fonti di disagio”, intendendo con ciò la tendenza proiettiva ad attribuire all'esterno le fonti di conflitto che sono intrapsichiche. E' vero che non è tutto una proiezione, altrimenti si cadrebbe in una sorta di “solipsismo gnoseologico”, però, in effetti che ci siano blog che possano affermare “noi siamo solo un cumulo di materia ” potrebbe anche fare sorridere piuttosto che dare fastidio o suscitare sentimenti di pietà cristiana nei confronti degli sprovveduti increduli.
Ciao
Che la psicologia sia davvero l'interfaccia di quel complesso misterioso ma conosciuto e che ha anche un nome: lo spirito?
EliminaPiù che interessante, il punto più divertente di tutta la questione è che alcuni vengono definiti degli 'sciroccati' che possono fare a meno delle prove perchè, in realtà, loro del nulla hanno capito davvero poco. Magari sono quei soggetti che non curano la loro igiene intima e sai che mentono quando ti parlano di anima, perché quest'ultima li ha abbandonati non potendo più sopportarne il cattivo odore.
Essere qualificato non è sempre sinonimo di essere competente, e di certo 10 anni di psicanalisi, 10 anni passando da una scuola all'altra o 20 anni passati a girovagare leggendo libri, o risvegliarsi in un istante, rispetto al nulla son sempre niente.
Ciao
RispondiElimina1/3
Purtroppo non ci sono garanzie assolute , se succede un danno dovuto ad errore o imperizia o superficialità poco te ne importa sapere se hai a che fare con un professionista che ha 40 anni di esperienza 4000 operazioni e decine di attestati oppure con un novellino .
L'aspetto burocratico della certificazione a volte lascia il tempo che trova , ma essere qualificato non è sempre sinonimo di essere competente .
una persona nel corso della sua vita può aver studiato da autoditatta tutte le correnti esoteriche , saper parlare con cognizione di causa ,argomentando , rispondendo in modo esauriente ad eventuali domande e\o dubbi ,(del resto molti divulgatori \ conferenzieri fanno proprio questo ) eppure nessuno ha mai certificato loro un sapere.
Il tuo esempio estremo non può ridurre quello che in questo discorso è un altro argomento , certo un chirurgo ha necessità di fare dei tirocini formativi mettersi in gioco sul campo essere seguito da professionisti che a loro volta hanno accumulato quel sapere teorico_pratico , nemmeno io mi farei operare da uno che conosce a memoria il libro d'anatomia ma che però non ha mai preso in mano un bisturi. Però parlerei ed ascolterei tranquillamente una persona che dimostra una certa competenza con certi argomenti .
Però per rispondere al tuo esempio con un esempio estremo potrei citarti i fatti di cronaca "scoperto studio dentistico abusivo , si spacciava per dentista in 10 anni ha fatto centinaia di operazioni senza avere la laurea...." quante volte si sono sentiti episodi del genere? Eppure se tanto mi da tanto , com'è che quella persona in 10 anni ha eseguito opreazioni senza averne la competenza o meglio senza avere il titolo perchè di fatto una certa competenza l'ha dimostrata perchè se tieni uno studio aperto per 10 anni ..... avrai anche un giro di pazienti che si fidano del tuo lavoro e che sono rimasti contenti ... eppure il più delle volte vengono scoper non tanto perchè fanno errori ma perchè dai controlli risultano che non sono in regola......
oppure quando si sente che certe persone usano in modo improprio alcuni argomenti legati all'esoterismo per circuire e truffare gli altri ,anzi a dire il vero nemmeno si dice che usano in modo improprio si dice direttamente che l'esoterimo è qualcosa di malvagio e sbagliato ,ma questa è una falsita semmai li è la persona ad essere cattiva quindi che colpa ne ha la dottrina esoterica che se la prendi a solo è neutrale come qualsiasi altra cosa
l'acqua non uccide ma se vuoi uccidere qualcuno puoi annegarlo anche nell'acqua....
cosi come non esistono curve perciolose ma esistono semmai persone che guidano in modo pericoloso.....
certo tu parli di mancanza di risultati però può esserci anche il conseguimento dei risultati se devi andare da milano a venezia scegli tu se andare in autostrada oppure farti la strada nazionale , scegli se andare in macchina oppure in treno , cambia qualcosa? I tempi di percorrenza potrebbero essere uguali , sebbene apparentemente l'autostrada dovrebbe farti arrivare prima. Ma non c'è una garanzia assoluta......
2/3
Eliminainvece non trovo assolutamente banale la domanda che sta a priori "cosa cerco?" questa è il fondamento , perchè lo fai..... (direbbe qualcuno)
perchè mi sono avvicinato a questi argomenti ... perchè fa figo parlarne ? Perchè voglio ingrassare il mio sapere? Per sentirmi migliore ? Hai presente quelle persone che si gonfiano di orgoglio quando commentano le canzoni tipo "il pulcino pio" e pieni di prosopopea chiudono dicendo "eh però io ascolto i pink floyd "
oppure semplicemente perchè vuoi alleggerire i pesi che ti porti dentro e sciogliere quei blocchi emotivo \ esistenziali che ti assediano .... e magari in quel marasma di informazioni cerchi la chiave giusta (è qui torna l'esempio figurativo della "spiritualità" come cassetta degli attrezzi)
la risposta che ti do è all'interno delle tue domande ossia : il livello di coscienza (in questo caso superiore) in definitiva sia questo la consapevolezza che il miglioramento della propria autostima con un lavoro di perizia e pazienza può portare alla risoluzione di problematiche personali nel momento in cui avviene una maturazione psicologica , il premio di tutto questo consiste nell'esperienza mistica che per me non è quella di saper attraversare i muri oppure viaggiare a sbafo in astrale , no per me è quella di raggiungere la pace interiore e serenità , per me è questo .
Proviamo a smontare le varie parti per chiarirle , CONSAPEVOLEZZA ed AUTOSTIMA = si è abbastanza attenti , a quello che si è , conosci i tuoi limiti e le tue risorse? E che la conoscenza di questi due elementi può essere per te non un punto di arrivo ma un punto di partenza?
Sei in grado di volerti bene per quello che sei? Stimando dando valore a te stesso?
del LAVORO ne ho accennato nei precedenti interventi quando ho fatto riferimento al percorso e torno a dire con un esempio che se devi costruire una cosa hai bisogno di un geometra di un architetto di un muratore di un elettricista di un idrauico di un piastrellista , delle materie prime e dei soldi. Metaforicamente parlando ogni figura professionale è una componente del tuo essere che sta lavorando in quella direzione le materie prime sono le esperienza che fai lungo il tragitto gli stati emotivi (gioia rabbia , felicità , tristezza ecc ecc ) i soldi è quello che tu hai deciso di investire che sia tempo , fatica , sacrificio .
Il RISOLVERE : su questo punto posso dire che anni fa avevo immaginato una triade che è questa ASSOLVERE – RISOLVERE /DISSOLVERE
l'assoluzione è collegata al senso di colpa , che tal volta è uno dei primi tarli di quello che è l'autosabotaggio , quante volte non ci sentiamo all'altezza di fare una determinata cosa. Oppure ci colpevolizziamo eccessivamente per degli errori o perchè non siamo stati in grado di essere questo o quell in certe circostanze o ancora perchè qualcuno si è permesso di farci qualcosa e non non abbiamo saputo reagire.... o per altri è più motivi .... ci portiamo dentro quel senso di colpa che interferisce (ovviamente non dico che tutte le persone sono cosi e che comunque chi è cosi può esserlo in una scala da 1 a 10 )
quindi il processo successivo all'assoluzione che in termini pratici altro non è che il PERDONO porta a risolvere \dissolvere quelli che sono i nodi e cosa ci sta dietro tutto questo ? La MATURAZIONE PSICOLOGICA che ti fa dire : ma io in definitiva non ho bisogno di identificarmi con uno stato d'animo o con un esperienza passata per sentirmi qualcuno (la vittima) quindi scegli di mollare qualcosa e vai avanti . E da qui vivi in una dimensione di assoluta pace , dove sei SPIRIUTUALE quindi leggero ed agisci senza pesantezza senza paura e dubbi senza più pesi , quella che per me è "l'esperienza mistica"
ecco come vedi i miei discorsi sono molto centrati ad un fine pratico e non vi è alcun fanatismo enfatico nel mio modo di trattare la materia.
Spero di essere stato chiaro nel mio modo espositivo
Se devi andare da Milano a Venezia puoi scegliere la strada o il mezzo che vuoi.
EliminaSe devi andare da dove ti trovi a dove non sai, puoi usare la fantasia: quella è sempre una garanzia.
Puoi anche andare dal dentista, dal metalmeccanico o dal chirurgo che hanno la cassetta degli atrezzi per assolvere - risolvere - dissolvere il nulla con il cacciavite giusto. Se devi costruire una casa hai bisogno di un geometra di un architetto di un muratore di un elettricista di un idrauico di un piastrellista, delle materie prime e dei soldi.
Se non sai cosa devi costruire, basta usare l'immaginazione.
Forse, in parte, la maturazione psicologica sta proprio nel liberarsi dell'esperienza mistica e del gravoso peso spirituale.
Smoderatore! a questo punto cosa posso dirti? evidentemente tu sei un uomo di successo che nella vita non ha mai avuto un dubbio esistenziale , dei blocchi emotivi o dei disagi da affrontare quindi quando qualcuno ti parla di queste cose tu le etichetti con la parola "nulla" perchè non sai cosa possa voler dire e per te sono soltanto "capricci" ! beato te.
EliminaAnonimo (credo che tu sia Ludovico), provo a risponderti io.
EliminaAnche in questo discussione credo si sia insinuato un equivoco linguistico. Non si sta affermando che lo spirituale sia il “nulla” o che i disagi personali siano “capricci”. Si sta affermando che il termine spirituale o spirito, non indica degli “oggetti” univoci e definibili. Quando si chiede: cosa intendi per spirituale? Cosa intendi per risveglio? le risposte sono vaghe, e quando sono più precise raccontano disagi o risoluzione di disagi psicologici.... (tipo: mi sento meglio; non mi arrabbio tanto facilmente; sono meno permaloso; ho sciolto un nodo emotivo che mi faceva soffrire, ecc.).
Lo spirituale in senso stretto dovrebbe riguardare cose di tipo fideistico, come: credere nella vita dopo la morte; nella risurrezione, nella reincarnazione; nell'esistenza di Dio; ecc. cioè cose e concetti indimostrabili, oggetto di fede e non di esperienza. Dire di conoscere Dio, di sapere cosa c'è dopo la morte, ecc.( come fanno alcuni) mi sembra un po' azzardato e un tantino presuntuoso (per usare un eufemismo...). Più corretto e appropriato sarebbe dire: credo in Dio; credo nella vita dopo la morte.
Quando si parla di altri aspetti, come disagi, blocchi emotivi, ecc. il termine spirituale non è appropriato. Probabilmente questo è un retaggio del passato, quando la figura del maestro spirituale e dello psicologo combaciavano.
Nell'esempio citato nel commento sopra, il percorso di consapevolezza e perdono che porta a sciogliere dei blocchi emotivi, indica un disagio psicologico e può essere risolto in quell'ambito, tramite specifiche tecniche psicologiche (esiste anche una 'terapia del perdono'...), o anche da soli aiutandosi con qualche testo che indica dei percorsi/tecniche da seguire.
Aver letto queste tecniche all'interno di testi che trattano di spiritualità, non fanno di quelle tecniche delle “tecniche spirituali”, ma rimangono delle tecniche psicologiche: per la psiche e non per lo spirito...
Il problema non è quindi l'essere o il non essere in malafede dei vari maestri spirituali (quello se mai è un aggravante) ma è l'uso più o meno arbitrario di tecniche di ordine psicologico, spacciate impropriamente per tecniche spirituali, utilizzate da persone senza una specifica competenza o con competenze approssimative.
Ciao
Ludovico,
Eliminache ti posso dire... Evidentemente, come tutti, ho avuto successo anch'io nell'avere la mia razione di dubbi esistenziali, blocchi emotivi e disagi da affrontare, e ho fatto per tanti anni i miei bei "capricci"... Ma forse, usando altri codici interpretativi, questi possono sembrare solo luoghi comuni forniti dalla logica.
Ti auguro di "ASSOLVERE – RISOLVERE /DISSOLVERE", di "smettere di identificarti con uno stato d'animo o con un esperienza passata"; di "mollare quel qualcosa e andare avanti" a vivere "in una dimensione di assoluta pace"; di essere "SPIRITUALE quindi leggero"; di agire "senza pesantezza senza paura e dubbi senza più pesi"; di vivere nell'esperienza mistica... Insomma, ti auguro sinceramente di trovare quello che stai cercando.
si Ex Anonimo , avevo dimenticato di firmarmi cmq sono io Ludovico
Eliminaalla fine quello che penso è "l'unione fa la forza" perchè avere una visione purista che dice "eh ma no questi sono i miei strumenti e li posso usare solo io?" voglio dire.... se spiritualità e psicologia si alleano per aiutare la gente e dar loro una mano, perchè no? tu parli di definire i ruoli e il territorio d'appartenenza eppure sai meglio di me che infondo la psicologia ha preso molto dalla spirtualità anche tu ne sei consapevole difatti in un tuo precedente intervento parlavi di retaggi culturali "quando la figura del maestro e dello psicologo combaciavano" (oppure ho capito male io? ) ad ogni modo perchè non riuscire a conciliare le due cose tenendo conto che entrambe le cose mirano (se vi è onesta ovviamente)
ad un unico fine aiutare le persone. io non ci vedo nulla di sbagliato in questo .
x Smoderatore : torno a dirti , è troppo limitante ridurre la vita nella sua complessità soltanto alla logica. e tu questo lo sai.
cmq auguri anche a te.
ps= ti sfido :) perchè qualche volta non fai un post sul tuo percorso , come mai ti sei avvicinato a certe tematiche ... le delusioni che hai avuto sempre inerenti a questo contesto , le anomali le stramberie che hai riscontrato , però che parli proprio di te, ti andrebbe?
ciao
Ludovico
Ludovico,
Eliminaabbiamo detto che la psicologia si occupa della mente e del comportamento. La spiritualità dell'invisibile mistero sconosciuto: come è possibile allearsi?
Ciò non toglie che gli strumenti della psicologia si possano usare. In effetti è proprio ciò che fanno i maestri spirituali.
Nell'antichità, non essendoci la divisione dei saperi e delle professioni, il Saggio, lo Sciamano o l'Uomo-medicina, lo Stregone svolgeva diverse funzioni:
-spirituale: dare un senso alle cose, inquadrarle in un disegno complessivo, quanto indimostrato (un po' come fanno le religioni attuali).
-psicologica: dare consigli pratici e comportamentali, attraverso quelle pratiche o gesti che Alejandro Jodorowsky chiama “psicomagia”
- medica: conoscenza e uso delle erbe medicinali (l'attuale fitoterapia)
Nel mondo moderno tutte queste professioni vengono svolte da persone con professionalità diverse: non si va dallo stregone per farsi curare, ma dal medico; non si va dallo stregone per risolvere qualche problema o disagio psicologico, ma si va dallo psicologo...
Ciò non toglie che si possa andare dal mago, dal maestro spirituale di tale scuola, si possa fare da sé, ecc. In fondo se qualcosa fa stare bene, che male c'è? L'unica accortezza sarebbe quella di chiamare le cose con il loro nome, ma, a quanto sembra, è qualcosa che non si vuole fare: chissà perché...
Ludovico,
EliminaQuello che è troppo limitante è ipotizzare che qualcuno possa ridurre la vita nella sua complessità soltanto alla logica; sarebbe un altro luogo comune fornito dalla stessa, e il solito prodotto di altri codici interpretativi.
Il mio percorso, il motivo per cui mi sono avvicinato a certe tematiche, le anomalie e le stramberie che ho riscontrato sono disseminati in ogni post e in ogni commento.
I soliti altri codici interpretativi portano alla supposizione che possa essere stata una delusione, quando invece si è trattato di semplice disincanto.
P.S.
Se la spiritualità mira al fine unico di aiutare le persone (se vi è onestà ovviamente) non c'è nulla di sbagliato...
È vero anche, che al mondo ci sono un'infinità di sette, maestri, fedeli e persone che credono di esserne al di fuori, che in tutta onestà "lavorano" alienandosi da se stessi, dalle proprie famiglie e dalle proprie vite.
Ex-A.,
EliminaSarebbe cosa buona e giusta quella di chiamare le cose con il loro nome, ma, a quanto sembra, è qualcosa che non si vuole fare, perché? Perché questo ridimensionerebbe drasticamente il fondamento, la grandezza e il fascino del disegno immaginativo dell'architettura spirituale, dove in tutta onestà la fede diventa volontà, il dogma è costituito dalla ricerca, il nulla diviene misurabile, lo sconosciuto tangibile, l'ignoto svelato, la possibilità si tramuta in certezza e la mente... se ne va in pappa.
Smoderatore,
Eliminacredo che sia proprio questo il punto. Equiparare lo spirituale allo psicologico, la ricerca spirituale ad una psicoterapia, ridimensiona molto la figura del ricercatore spirituale, perché lo trasforma dall'eroico cercatore di Dio, in una persona che cerca una soluzione alle proprie nevrosi o angosce esistenziali.
Pensare di usare tecniche psicologiche come la chiave o il grimaldello per aprire o scardinare le porte della dimensione spirituale, mi pare una posizione poco sostenibile: non si esce dal “tunnel dell'io”, per quanto belle e intense possano essere le esperienze o gli stati mentali indotti dalle pratiche o dalla suggestione ipnotica.
Probabilmente per molti questo non è possibile, perché è proprio la valenza e la connotazione spirituale attribuita a queste pratiche o stati mentali, a funzionare come sedativo per la mente: tolta la colorazione spirituale verrebbe meno anche l'effetto ipnotico-calmante.
oppure il punto potrebbe essere anche la tutela del territorio un pò come fanno i puristi, per quanto la definizione linguistica potrebbe essere interessante se ci si sofferma esclusivamente alla teoria , nella pratica invece restare conformi all'obbedienza linguistica mi sembra un tantino dispersivo, ci sono persone che sono in grado di conciliare i due aspetti qui messi quasi in antitesi ?, (per me nn lo sono assolutamente hanno molte cose incomune più di quello che si pensa ) io credo che la risposta è si , il fine ultimo quindi qual'è ? aiutare se stessi ed il prossimo (scopo nobilissimo che merita di essere difeso e tutelato ) ergo che si proceda . ,
EliminaPoi è anche vero che con la crisi lavorativa che c'è , ogni professionista laureato e Masterizzato cerca di difendere il suo reame , eppure quanti professionisti fanno danni con gli strumenti propri del loro mestiere? MOLTI . e peggio quanti scelgono la facoltà di psicologia soltanto perchè fa figo e poi nemmeno sanno usare gli strumenti elementari , non tanto perchè hanno studiato su imbarazzanti dispense tra l'altro stampate male , ma proprio perchè non hanno la predisposizione, però fa niente l'importante è che sono titolati! "questo è mio perchè l'ho deciso io" , però credo che al di la del pregiudizio del "se 80 sono cattivi per forza di cose anche gli altri 20 sono cattivi" ,
nel dogma del "non si esce dal proprio io" mi sembra di sentire quelle frasi tristi e accomodanti della serie "tale padre tale figlio" , "gli uomini sono tutti uguali e le donne tutte poco di buono" ed altre accozzaglie sterili che non ti portano a nulla per una sola semplice ragione, che non si vuole andare da nessuna parte. molto triste. ecco perchè poi alla fine è più facile puntare il dito contro i guri ed i canguri che predicano bene e razzolano male che abbandonano moglie e figli e che seducono ed abbandonano oppure no per uno strano potere del mistero, prima abbandonano e poi seducono, tanto per fare uno sgarro a quell'imbarazzante luogo comune fornito dalla logica , che per alcuni è diventato un tarlo . ;)
buona serata
Ludovico
Ludovico,
EliminaPreciso che:
- non sono psicologo, ma uno studioso e appassionato di queste tematiche. Quindi tutte le considerazioni su coloro i quali studiano psicologia per essere fighi, studiando su imbarazzanti dispense sbiadite, non sanno usare gli strumenti elementari, difendono il loro orticello, sono puristi, fanno master ma poi non trovano lavoro, ecc. sono aspetti che non mi riguardano e non mio interessano.
- non sono contrario all'impiego di tecniche psicologiche da parte dei maestri spirituali, imbianchini odontotecnici, meccanici, ecc. Io stesso, pur non essendo uno psicologo ne faccio uso.
Contesto che si chiami spirituale un lavoro psicologico e trovo un tantino tristi, sterili e accomodanti frasi che parlano di spirito e altre accozaglie o persone che pensano di andare nel luogo dello spirituale, ma non vanno da nessuna parte (rimangono nella loro mente-io-psiche). Lo stesso giudizio vale per i maestri che si dichiarano spirituali, ma fanno un lavoro psicologico. Non perché non lo possano fare, ma perché se lo psicologico è uguale allo spirituale, il lavoro spirituale semplicemente NON ESISTE. E' tutto un lavoro psicologico. In questo è ipotizzabile una frode in buona o cattiva fede.
Quindi spirituale e psicologico non sono in antitesi, ma sono la stessa cosa chiamata con nomi diversi, di conseguenza non c'è antitesi, ma coincidenza. Probabilmente è più figo dire che è un lavoro spirituale perché non si vuole ammettere a se stessi di essere un nevrotico che cerca conforto, e scambia un benessere psicologico per uno stato mistico (non ti offendere: nevrotici lo siamo tutti).
Tu dici che non poter uscire dal proprio io è un dogma. Questo vuol dire che l'attività mentale si svolge fuori o in un altro luogo che non è la mente o il proprio io? E dove? Quando si esce dall'io dove si va? Nel non-io? Nello spirito? Cos'è lo spirito?
Che tutto avvenga nella mente non mi sembra un dogma. Certamente è un dogma consolatorio affermare che ci sia qualcosa oltre l'io o la mente: l'indimostrato ed indimostrabile, fantomatico Spirito....
Se leggerai il libro di Fabbro vedrai che esiste un substrato neurologico preciso e documentato per i cosiddetti stati mistici. Addirittura si possono procurare sperimentalmente esperienza “spirituali”, stimolando specifiche aree del cervello. Naturalmente, una spiegazione alternativa sarebbe quella di ipotizzare (dogmaticamente) che l'attività elettrica del cervello sia un epifenomeno di qualcosa che avviene nella coscienza immateriale ed eterna. Ma in questo modo si potrebbe dire qualunque cosa, anche che la Terra è triangolare o che gli asini volano...
Ciao
ciao Ex Anonimo
Eliminarispondo :
"Tu dici che non poter uscire dal proprio io è un dogma. Questo vuol dire che l'attività mentale si svolge fuori o in un altro luogo che non è la mente o il proprio io? "
non è esattamente quello che intendevo , in maniera più semplice volevo dire che a volte ci si identifica con un aspetto deviato dell'io , vuoi per false convinzioni , vuoi per educazioni socio\famigliare , vuoi per esperienze magari deludenti , ci identifichiamo con quella parte non considerando che invece possiamo cambiare e migliorarci , tutto qui.
ecco perchè mi sembra un dogma assolutista dire che "non si può uscire dall'io" poi per carità ci si può anche crogiolare nel proprio vittimismo e dire "oh povero me " e sicuramente il cambiamento non avviene con uno schiocco di dita o con la recita di un mantra che sebbene hanno la loro utilità perchè magari creano uno stato di rilassamento ecc ecc ... non sono la panacea del disagio . non so se rendo l'idea! esempio : è come se uno si rompe la gamba e gli si da in continuazione un antidolorifico.... si fa effetto ma non è la soluzione se non viene operato .
"Che tutto avvenga nella mente non mi sembra un dogma. Certamente è un dogma consolatorio affermare che ci sia qualcosa oltre l'io o la mente: l'indimostrato ed indimostrabile, fantomatico Spirito.... "
invece no , non è consolatorio volersi porre al di la di un errata concezione di se stessi . poi si può svolgere la vita come sempre
non credo occorra andare in Tibet o in Nepal per "risvegliarsi" cioè credo poco in queste cose,
Come quando si dice "anche tu sei Dio" cioè andiamoci piano con queste cose , molti si lasciano lusingare dai facili complimenti
e cmq ci tengo a dire che c'è un fondo di verità in quella frase però.... detta in quel modo è troppo fuorviante, va compresa è quello è un lavoro soggettivo se no si equivoca e si fanno danni ..
la corrente è importante , tanto quanto gli elettrodomestici
ma la corrente da sola serve a poco ed ha un potenziale enorme come la puoi utilizzare?
esistono le prese che connettono gli elettrodomestici alla corrente
ma esistono anche i trasmutatori che agiscono sulla tensione....
ma un elettrodomestico senza corrente non va
l'uno è indispensabile per l'altro
presi da soli servono a poco.
il libro di Fabbro mi è arrivato l'altro giorno , ho iniziato a leggerlo sono a pagina 24 , grazie per il consiglio .
è una lettura piacevole ed interessante
Vedi che è una questione di fraintendimenti linguistici? Di significati diversi attribuiti agli stessi termini? Non si tratta di un formalismo linguistico, ma di una questione sostanziale: dire “la mela” è una cosa, dire “la pera” è un'altra cosa. Allo stesso modo, parlare di spirituale è una cosa, parlare di psicologico è un'altra.
EliminaTu stesso confessi di non essere in grado di fornire una “definizione che possa conciliare lo spirituale come fenomeno a se stante ”. Questo ti dovrebbe far riflettere sul fatto che, forse, quando parli di spirituale ti riferisci allo psicologico (a tua insaputa....).
Giustamente tu dici “che a volte ci si identifica con un aspetto deviato dell'io.....non considerando che invece possiamo cambiare e migliorarci ” oppure che ci si può “porre al di la di un errata concezione di se stessi .” Questo è pacifico e sacrosanto, ed è un lavoro di conoscenza di sé stessi e di auto-miglioramento condivisibile ed auspicabile. Ma come vedi ci si muove sempre all'interno dell'io/psiche, e non in una dimensione spirituale/metafisica/trascendente, né tanto meno c'è bisogno di recarsi in Tibet o chissà in quale altro posto per farlo. Quando parlo di psicoterapia, o quando affermo che lo spirituale coincide con lo psicologico, intendo esattamente questo.
Lo spirituale vero e proprio subentra quando si parla di Dio, vita ultraterrena, ecc. Qui inizia la fede: la ragione tace e subentra il mistero silenzioso e la speranza. Alcuni, invece, quando la ragione tace e si arrende di fronte al mistero, iniziano a galoppare con la fantasia, e si sa, che nel mondo sterminato della fantasia tutto è possibile, ma niente è reale....
Proprio così: l'artificio spirituale trasforma l'eroico cercatore di Dio o dello spirito, in una persona che cerca una soluzione alle proprie nevrosi o angosce esistenziali (adolescenziali).
EliminaInfatti, non appena il ricercatore si cimenta nella ricerca, ha già tovato la soluzione, perché la ricerca trasforma istantaneamente le nevrosi in una marcia in più: il ricercatore è più sveglio, più consapevole, più profondo... E riduce le angosce a virtù: il ricercatore è meno meccanico, meno addormentato, meno succube dell'ego, e così via...
P.S. Il tarlo di non sopportare i luoghi comuni forniti dalla logica mediante diversi codici interpretativi, logora chi ce l'ha.
La contraddizione più evidente è quella di scambiare una possibilità per una certezza, andando contro l'evidenza e la ragione. E' vero che forse la vita non “non sia tutto qui”, ossia che ci sia un “al di là” o un “ritorno sulla terra”, ma questa è una possibilità, una speranza, non una certezza.
EliminaCercare conferme o convalide a questa possibilità, attraverso un lavoro di suggestione ipnotica (leggi: tecniche e metodi vari) per far avverare (rendere vera nella fantasia) la profezia, è un lavoro che si può anche fare, basta essere consapevoli che si tratta di questo.
Non mi sembra sufficiente che qualche maestro spirituale abbia scritto che noi abbiamo un'anima, o che nasciamo senza anima ma con la possibilità di costruircela con il “Lavoro” (Gurdjieff, che giustamente tirava acqua al suo mulino) per considerare queste affermazioni vere (intendendo per anima una sorta di essenza immortale). Perché si possa considerare vera un'affermazione, bisognerebbe dimostrarla (non solo nella fantasia).
A questo proposito mi pare molto illuminante un passaggio della parodia di Guzzanti, “Grande raccordo anulare” (https://www.youtube.com/watch?v=hvW1KBIfBUs):
“dietro ar bar de enzo ce sta 'n centro commerciale, dice tiziana che nun ce sta a mucca pazza, ce sta er cartello, vatte a fidà, sò boni tutti a mettece 'na scritta, sur cartello, sò boni tutti, sò bono pure io a mettece 'na scritta, sur cartello....”
Eh si, sono capaci tutti di dire o scrivere qualunque cosa: “sò boni tutti a mettece 'na scritta, sur cartello (o su un libro) sò bono pure io... “
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RispondiEliminaper chiudere il mio più che disagio è un disaccordo con chi pensa che noi siamo solo un cumulo di materia e che la vita si può semplificare in un 2+ 2 = 4
e comunque credo che hai ragione tu l'approccio migliore è quello di sorridere senza farsene più di tanto ....
:)
ciao alla prossima
Ludovico
Beh, se proprio vogliamo essere pignoli, chi si spaccia per dentista senza esserlo, non che di lavoro facesse il metalmeccanico, ma si tratta di odontotecnici, cioè di persone diplomate che hanno studiato l'argomento, e che evidentemente interventi di routine riescono farli, anche se non potrebbero.... Ma il punto non è questo.
EliminaIl problema di fondo del mondo spirituale è l'enorme confusione che c'è al suo interno. Questo è dovuto, secondo me, principalmente alla mancata chiarificazione concettuale e terminologica. Questo genera confusione e fraintendimenti. Per questo insisto nella definizione di termini e concetti, perché a volte mi sembra che si dicano le stesse cose, ma con termini diversi, altre volte cose fumose, ecc.
Bisognerebbe definire qual è “l'oggetto di studio”, della spiritualità, che rimane di fatto indefinito e poco chiaro. Di cosa si occupa il maestro spirituale? Quali sono le cose che dovrebbe insegnarci? Quali sono le sue competenze? Quali risultati dovremmo raggiungere? Quali sono gli strumenti presenti nella casetta degli attrezzi? Che validazione hanno?
In un percorso psicoterapeutico tutto ciò e chiarito, al di là della preparazione dell'operatore e dei risultati.
Nel corso dei secoli ogni sapere ha definito il proprio oggetto di studio, il proprio statuto epistemologico e metodologico. Tutto questo nel mondo spirituale manca, aprendo il varco alla più astrusa ciarlataneria, ad affermazioni bizzarre, ecc. Lo spirituale diventa così il calderone in cui tutto appare possibile e il luogo in cui possono proliferare sedicenti maestri senza nessuna qualifica, ciarlatani, approfittatori delle fragilità altrui, venditori di aria fritta, pseudo-psicologi improvvisati, guru auto-eletti, esaltati narcisisti, ipnotisti fai-da-te, ecc.
Il neuropsichiatra Fabbro, studioso di queste questioni afferma che:
“le nevrosi hanno la tendenza a essere rinforzate dall'abitudine poiché implicano schemi ripetitivi di cui non siamo consapevoli, schemi che diventano pressoché impossibili da interrompere o dirottare senza tecniche speciali. Nell'antichità queste tecniche sono state messe a punto soprattutto all'interno di tradizioni spirituali, mentre nella cultura contemporanea riguardano soprattutto l'ambito della psicoterapia.” (Neuropsicologia dell'esperienza religiosa p.67)
Ognuno è libero di scegliere....
Alla prossima
sai che il libro da te citato è da tempo nella mia lista desideri su ibs.it ? dopo questa discussione mi sà che lo compro.....
Eliminacmq secondo me il punto è che appunto dovrebbe esserci in primis l'onestà di chi agisce , è quella purtroppo nn la può garantire nessun attestato se una persona è portata a fregare il prossimo lo fa anche se fosse un consulente finanziario.
per tanto il punto focale è quello che sta nella persona che opera , tu sei una persona onesta che vuoi fare del bene al prossimo? allora opererai in tal senso. invece sei una persona che agisce come un avvoltoio ?
sei una persona che attraverso il suo percorso è stato in grado di risolvere alcuni nodi ? oppure cerchi negli altri un convincimento per i tuoi voli pindarici? vedi sono domande molto intime
io per esperienza personale posso dire che se sai parlare di questi argomenti con umiltà e con buon senso puoi essere d'aiuto , purchè poi sai metterti da parte e lasciare che quella persona si arrangia .
concordo assolutamente con te con il fatto che urge una chiarezza riguardo i termini , e ti confesso che sebbene ho una panoramica chiara , forse non sono in grado di fornirti una mia definizione che possa conciliare lo spirituale come fenomeno a se stante
anche se.... dalla citazione che mi hai fatto del libro , (e come già sapevo) molte pratiche hanno origini antiche e contestualizzare in ambienti più mistico spirituali che accademico psicologici....
purtroppo il marketing a sdoganato con troppa faciloneria questi temi creando anche parvenze troppo altisonanti per esigenze editoriali .....
grazie per il confronto
ciao .
Ludovico
Ex-A.,
EliminaHai perfettamente ragione: l'enorme confusione è dovuta principalmente alla mancata chiarificazione concettuale e terminologica, perché è impossibile e allo stesso tempo ridicolo cercare di spiegare ciò che non si conosce.
Sono d'accordo, bisognerebbe cercare di rispondere sinceramente a questa semplice domanda: cosa cerco?
(La ricerca è il soggetto di uno dei prossimi post.)
Ciao Smo,
Eliminavolevo dirti che non sono proprio d'accordo con la penultima vignetta "chiunque sostenga di comprendere la fisica quantistica o è un bugiardo o è un pazzo". Per 2 motivi:
1) Ho visto per caso la puntata di mercoledì 7 gennaio di "8 e mezzo" su La7 e c'era Lilly Gruber che intervistava Fabiola Gianotti che diventerà il direttore generale del CERN di Ginevra. Lei è una dei massimi esperti di fisica delle particelle, e ha parlato del ruolo fondamentale che ha la ricerca scientifica. Esistono 2 tipi di ricerca scientifica: la ricerca fondamentale e la ricerca applicata. La meccanica quantistica fa parte del primo gruppo i cui frutti si raccolgono nel lungo termine. Non per questo però è meno importante della ricerca applicata, infatti senza la meccanica quantistica non sarebbero stati inventati i transistor che stanno alla base di tutta l'elettronica moderna quindi computer, cellurari, televisioni, GPS ecc.
2)Gli scienziati che hanno sviluppato la fisica quantistica hanno vinto il premio nobel inoltre erano professori universitari riconosciuti dalla scienza ufficiale. Mi rifiuto di credere che siano stati un branco di cretini alcolizzati e alienati
In sintesi credo che la vera fisica quantistica (quella riconosciuta dalla scienza) non sia qualcosa di astratto e fine a se stesso ma sia stata la base sulla quale lavorare per produrre cose concrete che utilizziamo tutti i giorni
Ciao Flick,
EliminaLa frase è attribuita a Richard Feynman (nella foto), fisico teorico americano, premio nobel 1965, conosciuto, fra l'altro, per il suo lavoro sulla meccanica quantistica e la fisica delle particelle. Un po' sulla stessa linea di un'altra sua frase: “Se capisci la meccanica quantistica, non capisci la meccanica quantistica.”
Sua è anche la frase: "Ho imparato molto presto la differenza tra conoscere il nome di qualcosa e conoscere qualcosa." E anche: "Il primo principio è che non devi prenderti in giro, e tu sei la persona più facile da prendere in giro.” Oppure, parlando della meccanica quantistica: “Nessuno sa come può essere in quel modo."
Dopo circa 90 anni dal suo sviluppo la teoria quantistica non ha ancora ottenuto il consenso da parte della comunità scientifica riguardo all'interpretazione dei suoi principi basilari, e il mondo della fisica rimane ancora diviso sul suo significato.
Secondo me, se Richard Feynman è conosciuto per il suo lavoro sulla fisica quantistica e la fisica delle particelle vuol dire che lui ne aveva condiviso i principi. Poi hai ragione te nel dire che una parte della comunità scientifica non approva alcuni concetti, anche Einstein ha mosso delle critiche in tal senso
EliminaLudovico,
RispondiEliminail libro di Fabbro citato è veramente un testo completo, esauriente e serio. Chi è appassionato di queste tematiche non può perderlo (vai sul suo sito, troverai materiale e rifermenti che ti potrebbero interessare).
Se poi sei interessato ad una ricerca su te stesso in modo autodidattico, il mio consiglio è quello di leggere anche l'altro testo di Fabbro sulle strutture caratteriali , 'Enneagramma e personalità'.
Buona ricerca