Non bisogna confondere l'ego con la credinità, in quanto l'ego è uno dei suoi tanti figli legittimi. Ego, sempre ego, fortissimamente ego... all'ego piace tanto parlare dell'ego; l'ego che dice l'ego lega; l'ego è l'alter-ego dell'ego; l'ego che dice ego all'ego. Il credino crede che pensare di distinguerlo, conoscerlo e parlarne lo aiuti a superarlo, a spingersi oltre,
mentre invece lo fa inesorabilmente rimanere sempre prigioniero dello stesso meccanismo mentale.
L'ego può essere considerato come espressione dell'amore vizioso
di se stesso, per il quale l'uomo attende solamente all'utile suo, disprezzando
l'altrui.
Si dice che l'ego sia il nostro pensiero, i nostri
sentimenti, in breve l'ego siamo noi ed è la ragione per cui siamo meglio degli
altri, perché tutto gira egocentricamente intorno a noi: l'ego mio è molto meglio dell'ego tuo. L'ego pare sia quella parte
di noi stessi che si autodefinisce come una personalità o una coscienza, che viene caparbiamente separata dal mondo circostante. Esso si considera (ovvero noi) come
entità scollegata dal resto della natura e del cosmo, e conduce a un credo
misantropico e a vivere nell'illusione di se stesso (appunto l'ego stesso). Per quanto
riguarda il mondo materiale, a seconda di come lo si considera, l'ego può
fornire energia evolutiva e distruttiva. Nel mondo spirituale non c'è spazio
per l'ego, perché lì, come dice l'ego, siamo solo entità. Nel mondo spirituale
l'ego dice cornuto all'ego, perché a detta dell'ego, l'ego è come una legione
di demoni che ci succhia via (al nostro ego) l'energia per sopravvivere.
L'ego ci sussurra che siamo addormentati, che viviamo come macchine e che dobbiamo svegliarci e pensare con la nostra testa e non come ci dice l'ego. Se eliminiamo quello che ci controlla (ovvero l'ego) allora scopriremo chi è a dirci tutte queste cose (sempre l'ego). Il 98.3% dei pensieri prodotti dalla nostra mente non siamo noi, è l'ego. L'ego ci dice che dobbiamo svegliare la nostra consapevolezza (che è l'ego) e vivere nel presente egocosmico. L'unica cosa reale, quel rimanente inegoguagliabile 1.7% è sempre l'ego. Nella psicologia, l'ego è quel diplomatico equilibrista funambolo che regola i desideri istintivi della propria identità (l'ego) e la soddisfazione narcisistica del superego (un ego più grosso).
L'ego ci sussurra che siamo addormentati, che viviamo come macchine e che dobbiamo svegliarci e pensare con la nostra testa e non come ci dice l'ego. Se eliminiamo quello che ci controlla (ovvero l'ego) allora scopriremo chi è a dirci tutte queste cose (sempre l'ego). Il 98.3% dei pensieri prodotti dalla nostra mente non siamo noi, è l'ego. L'ego ci dice che dobbiamo svegliare la nostra consapevolezza (che è l'ego) e vivere nel presente egocosmico. L'unica cosa reale, quel rimanente inegoguagliabile 1.7% è sempre l'ego. Nella psicologia, l'ego è quel diplomatico equilibrista funambolo che regola i desideri istintivi della propria identità (l'ego) e la soddisfazione narcisistica del superego (un ego più grosso).
L'ego appare dopo che si è formata
l'identità nella psiche (l'ego) e trasforma il primario processo psichico (l'ego)
nel secondo processo psichico (sempre l'ego) per ottenere ciò che vogliamo (l'ego)
attraverso un comportamento accettabile ed egologico. L'ego è la misura del
nostro narcisismo (ego). L'egodeista è colui che crede di creare in egonomia la
propria realtà, l'ego che crede di essere il Sé (ovvero l'ego) come essere superiore (egonfiato e più egagliardo).
Da allora gli egozoo (conosciuti anche come egofest, egoland, egalassie e egosfere), ovvero egogabbie contenenti i vari gruppi egonomici e
strutture egocratiche formati con queste premesse e che egocciolano ego in un
egorgoglìo di egonorrea, si sono sviluppati sull'intera crosta terrestre. Essi sono egorganismi ricchi di egotonina e sono pieni di
egomaniaci, egofili ed egonauti che egozzovigliano in egosintonia; al loro interno si pratica l'egolatria, l'egolatio
e l'egoflatofilia ovvero l'amore per l'arte di odorare le scoregge del proprio
ego, fino a sfociare nell'egoamplesso in modo egoico, egocentrico e
egocentrifugo, dove l'ego arriva ad essere tangibile una volta raggiunto il tanto egognato egorgasmo.
I guru egovernatori egotistici, egorroici, egoarchi, golosi ed egolò con i loro egocredini egabbati (con le stesse identiche egocaratteristiche) soffrono di egolalia e sono tutti egotariani, egoholici o egolisti, ovvero hanno
l'egotudine di essere così presi da se stessi (il loro ego) e le loro
baggianate (le egorroidi) da sviluppare l'egoite fino a diventarne egodipendenti ed egotossici. Il credino egoglione infatti è l'esempio principe di egoismo, quella flosofia dove
tutto il bene e ogni sforzo produttivo nasce dall'ego dell'individuo ed è finalizzato a se stesso, dove si rimane irrimediabilmente schiavi di uno stato mentale (ego) dove l'individuo che soffre di egoite pensa sempre di
più a sé (il proprio ego) che agli altri. È un fenomeno globale, una vera e propria pandemia di "Egola".
Ahahahahahahaah, fantastico e verissimo :-D
RispondiEliminaE già, è sempre questa storia: l'ego o falsa personalità da una parte, essenza, coscienza, anima, ecc. dall'altra. Si dice: noi non siamo il nostro ego, non siamo il nostro corpo: ma chi parla? Chi ci dice questo? E' sempre l'ego! Bella contraddizione! Credere che ci sia qualcosa oltre l'ego sembra una riproposizione della profezia che si autodetermina: “una profezia che si autodetermina è una supposizione o profezia che, per il solo fatto di essere stata pronunciata, fa realizzare l'avvenimento presunto, aspettato o profetizzato, confermando in tal modo la propria veridicità”. Non tutte le profezie si autodeterminano. “Solo quando una profezia viene creduta, cioè quando viene vista nel futuro come un fatto per così dire già avvenuto, può avere effetti concreti sul presente e con ciò autodeterminarsi. Laddove manca l'elemento della fede o della convinzione, manca anche l'effetto.” (Paul Watzlawick, “ La realtà inventata”). Dunque, se io “credo” che oltre il mio ego ci sia l'anima o l'essenza, riuscirò a “vederla”, a “sperimentarla”, per me sarà un fatto “oggettivo”. Sarà questo il senso del detto: “credere per vedere”, “bussate e vi sarà aperto” , “chiedete e vi sarà dato”? Crearsi l'illusione che ciò a cui si crede sia vero.
EliminaMa secondo me invece questo articolo non dice un bel niente.
EliminaA parte la continua ironia da bar dello smoderatore è un articolo che non dice un bel niente!!!!
Il concetto di Ego è un concetto utilizzato dal mondo della psicologia ed è un'astrazione concettuale per esprimere alcune funzioni dell'Io.
È un concetto utilizzato nella terapia Gestalt e nella psicoanalisi e in moltissime altre scuole psicoterapeutiche.
Insomma mettetevi a studiare prima di sparare...
O forse voi siete contrari all'uso della psicologia e della psichiatria? Ah si certo, siete contrari a qualsiasi cosa che non venga dal vostro sacco... beh allora questo non è EGO, bensì semplicemente narcisismo.
Legere enim et non intellegere neglegere est
Elimina(Leggere e non capire è come non leggere)
Catone
Caro Ex-Anonimo guarda che il tuo caro e amatissimo Naranjo, che tanto ti piace, sul concetto di Ego ci ha fatto tutta una teoria sull'Enneagramma che levati....
EliminaCaro Anonimo, conosco benissimo l'Enneagramma: l'ho approfondito in lungo e in largo... Ricordo comunque che Naranjo ha sviluppato la caratterologia dell'Enneagramma partendo dalle rivelazioni fornitagli da Oscar Ichazo durante il “training di Arica”. Naranjo lo ha sviluppato in senso 'occidentale', coniugandolo con le le strutture di personalità delineate nella psicologia “ufficiale”.
EliminaAl di là di questo, mi sembra che tu abbia perlomeno frainteso il senso generale del Post. Non si tratta del concetto di Ego così com'è inteso in psicologia (nel qual caso sarei d'accordo con te) ma di una esposizione ironica, farsesca e provocatoria, intorno ad un concetto di Ego, così com'è genericamente inteso e trattato in ambito “esoterico”: come la “falsa personalità” (parte immaginaria i noi stessi) di cui si riveste l'Essenza ( la parte reale di noi). Siamo, dunque, ben lontani dal concetto di Io o Ego in senso psicoanalitico o psicologico, perché in questo caso si sarebbero dovute fare mille distinzioni rispetto al concetto di Io che ogni corrente psicologica ha sviluppato: l'Io di Freud è diverso da quello di Fritz Perls, fondatore della Gestalt, che è diverso ancora rispetto ad altre correnti psicologiche...
Il “leggere senza capire” è riferito a questo.
Un saluto
Scusa ma a proposito di Naranjo... lui non usa l'Enneagramma? Guarda che l'Enneagramma lo ha inventato Gurdjieff e, come ammesso dallo stesso Naranjo l'anno scorso, la storia delle origini sufi è tutta una fregnaccia... insomma quello che voglio dire è che il tuo stesso beniamino attinge dove tu sputi...
EliminaLe origini e la paternità dell'Ennearamma è una storia lunga (che non è il caso di fare). In estrema sintesi ti posso dire che, l'Enneagramma non l'ha “inventato” nè Gurdjieff, nè Naranjo, nè Ichazo, nè altri. Vero è che Gurdjieff è stato il primo ad introdurne il termine in occidente, intendendolo come una sorta di moto perpetuo o pietra filosofale (vedi il testo di Bennet, “Studi sull'Enneagramma). Per quello che si sa, Gurdjieff non ne ha mai parlato in termini di una mappa per la psiche, (ti ricordo comunque che Gurdjieff praticava, in modo personale e discutibile, insegnamenti sufi...). Naranjo lo collega alla misteriosa confraternita Sarmoun. Tra i vari presunti “padri” dell'Enneagramma si è poi aperta una guerra giudiziaria per il Copyright. Come vedi ci sono tanti Enneagramma. Quello di Naranjo è il più usato e famoso.
EliminaNaranjo, ha fatto parte dei gruppi degli “eredi” di Gurdjieff (rimanendone deluso); ha studiato sotto la guida del maestro sufi Idries Shah; poi con diversi maestri buddisti, e propone dei modelli di “crescita personale” unendo la psicoterapia, l'Enneagramma e diverse tecniche di meditazione.
Per quanto riguarda la mia posizione, io sono dell'idea che alcune tecniche o metodi possano aiutare ognuno di noi dal punto di vista psicologico, ma che sia arbitrario attribuire loro carattere trascendente e metafisico. Come vedi non “sputo”dove il mio “begnamino” attinge....
La parte immaginaria di noi, così come tu la descrivi, o falsa personalità e l'essenza che tu citi nulla hanno a che fare con l'Ego! Nemmeno Gurdjieff ha giammai parlato di Ego nei suoi scritti.
EliminaIn secondo luogo tale "parte immaginaria" e "tale essenza reale" non sono affatto due istanze esoteriche, ma bensì due assunti che fanno parte di molti sistemi di pensiero psicologici (fra cui quello di Naranjo).
La personalità altro non sarebbe che una funzione sociale dell'Io, mentre l'essenza sarebbe paragonabile all'Es freudiano. Insomma ti pongo un testo che puoi trovare sul sito di Naranjo dove a pag 4 puoi vedere come tranquillamente fa riferimento a Gurdjieff e a pagina 6 fa una distinzione netta fra Essenza e Personalità.
Naranjo inserisce, nella sua reinterpretazione dell'Enneagramma di Gurdjieff, l'istinto libero, le virtù e la conoscenza superiore (mamma mia... Conoscenza Superiore... uff... voglio proprio vedere dove lo mettiamo qui il concetto di credinismo....) ...
e nella Personalità inserisce le passioni, le fissazioni e l'istinto che per lui è suddiviso in istinto conservativo, sessuale e sociale.
Quindi questo articolo sull'Ego che tu tanto difendi come buon avvocato del moderatore in realtà non dice nulla. E il tuo beneamato Naranjo non solo ha copiato le stesse terminologie di Gurdjieff, il suo simbolo (l'Enneagramma), ma lo ha arricchito notevolmente.
Mando a tutti il link di un testo disponibile sul sito stesso di Claudio per far capire che oggi molti psichiatri e molti psicologi attingono proprio da quelle fonti "esoteriche" che voi tanto disprezzate.
Salut e buon pro vi faccia.
Fonte:
http://www.claudionaranjo.net/pdf_files/personality/introduzione_carattere%20e_nevrosi_italian.pdf
Gurdjieff non solo ha introdotto il nome Enneagramma. Ti sfido a trovare una qualsiasi immagine dell'Enneagramma precedente al 1923. Cioè quello disegnato da Gurdjieff. L'Enneagramma non è mai esistito presso nessuna confraternita sufi, fu Gurdjieff a disegnarlo e a inventarlo. Poi se porti fonti storiche che provino il contrario va bene... ma se vuoi avere ragione per principio... ok, come vuoi tu.
EliminaAh, ma tu sei forse quell'Anonimo che, nell'altro Post, mi definisce l'avvocato dello Smoderatore? Probabilmente, sei anche quell'Anonimo che, sempre nello stesso Post sostiene che è da “nevrotici” rispondere ad un commento riportando le citazioni del commento precedente, e consigli di rilassarmi/ci, praticando una forma di meditazione (cosa che peraltro già faccio...).
EliminaPremetto che, oltre a non essere l'avvocato dello Smoderatore, non sono neanche l'avvocato di Naranjo, quindi su tanti punti del suo pensiero potrei anche non essere d'accordo.
Incominciamo col dire che le cose che affermi sono in parte esatte, ma un po' superficiali.... nel senso che sovrapponi e confondi il piano storico di certi idee/concetti
Lo so che Gurdjieff non parlava di Ego. Infatti è una terminologia successiva. In senso generico però, attualmente, in ambienti “esoterici”, si parla di Ego intendendo la (falsa) personalità, o, in termini psicologici il “carattere” (frutto di condizionamenti) che si è sedimentato sull'Essenza. Il Post assume il significato di Ego in questo senso.
Riguardo alla parte “immaginaria” e quella “reale” è corretto dire che non sono SOLO due istanze esoteriche, ma che sono assunte ANCHE da altri sistemi psicologici, tra cui Naranjo, Jung, ecc.
Quanto alla distinzione tra Essenza e Personalità fatta da Naranjo, c'è da contestualizzare che, in quella parte del testo, sta facendo un excursus storico-genetico sui presupposti dell'Enneagramma: fa riferimento a Gurdjeff, Ichazo, allo psicologo Winnicott, al sufismo ecc., cioè tutti coloro che, nella storia hanno proposto una distinzione tra queste due istanze.
Ripeto, non l'Enneagramma non è un'invenzione di Gurdjieff. Sicuramente conosceva il simbolo, e lo paragonava a una sorta di pietra filosofale. Non ha ma parlato di Enneagramma in senso psicologico. Naranjo non avrebbe potuto mai copiare l'Ennegramma di Gurdjieff, perchè, Gurdjieff oltre al simbolo e a vaghe considerazioni “esoteriche”, non ha mai detto niente dell'Enneagramma psicologico. Come fai a copiare una cosa che non c'è?
Personalmente non disprezzo niente e nessuno (comprese le fonti esoteriche). Solo che faccio una distinzione tra ciò che mi sembra plausibile e condivisibile, e ciò che non lo è (comprese le idee di Naranjo, di Gurdjieff e dello Smoderatore).
L'Enneagramma appartiene alla “tradizione orale”, e non è stato messo nei testi. Però, visto che mi “sfidi”, ti dico che il simbolo è presente nella tradizione alchemica occidentale. Sul frontespizio dell'opera “Aritmologia” (1665), Athanasius Kircher, disegnò delle figure estremamente simili all'Enneagramma. Mentre Raimondo Lullo, (XIII sec), ne disegno uno perfettamente uguale a quello di Gurdjieff. (Ricerche in tal senso sono state fatte da James Webb). In italiano potrai trovare dettagli nel testo di G. Cara, “Danze sacre per il bene-essere”, p.54 e seguenti).
P.s. Se non lo hai già fatto, oltre all'Introduzione, leggiti tutto il testo di Naranjo. Può esserti utile nell'individuare il tuo “ritratto immaginario” (in termini psicologici “l'immagine idealizzata di se stessi”).
mmmh in effetti prima di gurdjeff dell'enneagramma non ne ha mai sentito parlare nessuno, così come della fantomatica confraternita Sarmoun... inoltre ricordo di aver letto, qualche anno fa, l'autobiografia di Alejandro Jodorowsy in cui il regista parla diffusamente del suo incontro con Naranjio, delle sue credenze spiritualiste e della sua convinzione che le sostanze psicotrope possano dare accesso a stati più elevati di coscienza. non che per quanto mi riguarda sia un problema, ovviamente...
EliminaTradizione orale? Ma che dici? un simbolo non è una tradizione orale e l'Enneagramma che tu indichi non è per niente un enneagramma, ma un simbolo cristiano meditato anche da Raimondo Lullo.
EliminaInoltre non è affatto vero che le considerazioni di Naranjo su essenza e personalità sia contestuali a un excursus del pensiero di Gurdjieff, in quanto se tu davvero avessi studiato l'Enneagramma di Naranjo sapresti che la divisione essenza e personalità è fondamentale nella sua visione e totalmente integrata nell'interpretazione enneagrammica di Naranjo. (leggi meglio il testo e guarda meglio le foto).
Tanto è vero che ora lo studio dell'Enneagramma di Naranjo vanno proprio a focalizzare l'attenzione sui subtipi di personalità, cioè sui subtipi che ti ho indicato e che traggono ispirazione proprio dalla suddivisione in centri del pensiero di Gurdjieff.
Prima spari su essenza e personalità, poi spari su ego, poi quando ti rendi conto che Naranjo crede in questa suddivisione non sai che rispondermi... poi parli di tradizione orale.... parlando di simboli che con l'Enneagramma non c'entrano nulla..... ma dove ti informi? Sulla settimana enigmistica? Mettiti a studiare dai....
Oblivia,
Eliminacome ho detto sopra, abbiamo notizia che Lullo, un monaco cristiano, disegna la figura dell'enneagramma, e parla di "passioni" e difetti" umani (cosa che fa l'enneagramma). Questo è l'elemento portato a favore di chi sostiene l'origine ocidentale/alchemica dell'enneagramma e contesta l'origine sufi. Ma la questione è davvero aperta (e in fondo marginale).
Sta di fatti che l'enneagramma psicologico (e non quello "vago") è stato implementato da Naranjo, su una base esistente appresa da Ichazo.
Quanto a Jodorowsky, ti posso dire che ha avuto contatti diretti con Ichazo (il primo a parlare di enneagramma psicologico, anche prima di Naranjo, i quale lo ha appreso, insieme ad altri, negli anni '70 durante un training nel deserto cileno di Arica, proprio sotto la guida di Ichazo).
Ti dirò di più: Jodorowsky è stato il protagonsta di un film cult, La montagna sacra, in cui si narra, in modo allegorico (la "scalata" della montagna) di processi alchemici. Il film aveva la supevisione di Ichazo... Per giunta Jodorowsky, aveva al collo una collanina con il simbolo dell'enneagramma...
Sugli stati superiori attraverso sostanze psicoattive.....sorvoliamo.
P.s. Oh Signùr! Sta diventando un Post sull'Enneagramma! Fermiamoci subito :)
@ Anonimo
EliminaAh, ho capito! Sei proprio quell'Anonimo lì....vuoi solo "sfogarti" ed avere ragione...
Ho letto tutti i libri d Naranjo e mooolti altri che parlano dell' enenagramma, ma seguirò il tuo consiglio: leggerò anche quelli in altre lingue:)
Se tu ti limiti a citarmi l'Introduzione del testo di Naranjo, scovata in rete...sei proprio limitato.
Buona fortuna
Vabbè lasciamo stare... qui si critica Gurdjieff e si crede in Naranjo, si critica Brizzi e si crede nell'Opus Dei... e inoltre si dice di conoscere quando in realtà non si conosce ciò di cui si parla...
EliminaIl sistema di Naranjo è profondamente vincolato alla visione gurdjieffiana, per sua stessa ammissione, e qui lo si nega... BAH.
Poi quando si trova qualcuno che lancia obiezioni ragionevoli gli si dà del limitato. Si critica il concetto di Ego senza sapere che Fritz Perls, fondatore della Gestalt, ha preso e usato questo concetto proprio dalle filosofie orientali che qui vengono definite esoteriche....
L'unico obiettivo di questo posto è di fare divulgazione ignorante: solo un consiglio allora... STUDIATE E INFORMATEVI da soli. Non incaricate mai nessuno di spiegarvi qualcosa che non avete compreso... perchè se questi sono oggi gli esperti di Naranjo che scrivono sui Forum stiamo davvero freschi....
Gentilissimo Ex-anonimo si... devo proprio rendermi conto che non sei guarito dalle tue nevrosi e scrivendo molte parole non arrivi al centro delle questioni. Va bene hai ragione tu. Il concetto di Ego è una sciocchezza e al contempo una verità... quando ti sarai deciso e ti sarai messo d'accordo con te stesso ne riparliamo... Forse ti devi mettere d'accordo con il tuo Ego? Ops.. ma se non esiste?
EliminaComunque cerca di rileggerti, prima critichi il concetto di Ego e poi lo salvi... allora o il concetto di Ego è tutto completamente sbagliato o non lo è... quindi siccome stiamo commentando l'articolo in questione che prende delle posizioni precise sul concetto stesso (l'Ego per lui è una pagliacciata) allora di che stiamo parlando?
O siamo d'accordo con l'autore o non lo siamo... se tu credi che esista una dimensione psicologica egoica (come afferma Naranjo costruendo tutto l'Enneagramma delle personalità OSSIA DELL'EGO) va bene. Secondo il Moderatore queste concettualizzazioni sono cretinate.
Qui il punto e non altro. Salut.
PS: mi attendo un ennesimo post di giurisprudenza difensiva delle straordinarie illuminazioni dello smoderatore... se puoi per favore risparmiamelo altrimenti saresti davvero eccessivamente prevedibile....
Madre mia rileggo ora le tue parole sull'Essenza che tu reputi INDIMOSTRATA.... ma se lo stesso Naranjo parla di Essenza e la contrappone alla personalità? Naranjo caro mio parla di Essenza come "Istinto libero", "virtù" e "coscienza superiore".... insomma rileggiti i suoi libri....
EliminaEcco la prova che Naranjo parla spesso di Essenza, che tu chiami indimostrata. E' una intervista del Dott. Claudio Naranjo, psichiatra che parla in modo assai simile al tuo odiatissimo Gurdjieff... di essenza e personalità.
EliminaOra sicuro che dirai che ti sei sbagliato e che l'essenza si che esiste.. ajjaajj va bene.... riorganizza i tuoi pensieri e poi ci fai sapere....
L'intervista di Claudio:
https://www.youtube.com/watch?v=UorPgLD8T2E
E' vero sono prevedibile e ti rispondo...ma tu non sei da meno! Ti aspettavo al varco. Hai usata a tua distorsione cognitiva preferita: Avere sempre ragione. Siccome ho visto che non hai aperto il Link che ti ho fornito, ti copio-incollo la tua distorsione cognitiva preferita:
EliminaAvere sempre ragione.
"Ci sentiamo sempre sotto esame e dobbiamo dimostrare che le nostre opinioni e le nostre azioni siano corrette. Sbagiare è impensabile e faremo di tutto per dimostrare la nostra ineccepibilità. Ad esempio, "non mi importa quanto male ti fa sentire discutere con me , ho intenzione di vincere questa discussione con qualsiasi mezzo, non importa quale, perché ho ragione".
Il fatto che Naranjo ne parli, non è la dimostrazione che l'essenza esiste. Mi dispiace. Scrivere una cosa su un libro non significa averla dimostrata. Si scrivono tante cose: bisogna saper distinguere, accettare alcune cose (anche di Naranjo) e non essere d'accprdo su altre...
Passo e chiudo
ex anonimo: molto interessante il tuo riferimento a raimondo lullo, in effetti ne avevo letto anni fa ma avevo completamente rimosso questo suo collegamento con l'enneagramma; conosco "la montagna sacra" che ho visto qualche anno fa dopo averne tanto sentito parlare... molto interessante e visionario come film, ce ne fossero! se non sbaglio l'ego nel medesimo film viene raffigurato come un nano deforme, che alla fine viene buttato da una nave durante la queste del protagonista. è assai stuzzicante questa discussione sull'enneagramma, non affossiamola (smody permettendo, ma non penso se ne avrà a male dovesse proseguire)! mi sta risvegliando interesse verso questo argomento che tralascio da alcuni anni e mi sta venendo voglia di leggere naranjio. Buona serata
EliminaCarissimo Ex anonimo io utilizzo gli stessi metodi dello smoderatore... non ti sei accorto che sono suo fratello gemello?
EliminaComunque ora non sei piu' nemmeno d'accordo con Naranjo!! Wow se poi sono riuscito a far venire voglia a Oblivia di leggerlo mi fa davvero piacere! Ti ho fatto cambiare idea su uno studioso stimabile in due ore e a Oblivia ho fatto sorgere il desiderio di approfondire....
Sono anzichenè un genio! :)
Bacio Anonimo e rilassati... in fin dei conti i miei sono solo interventi ironici.. su fatti due risate.... in fin dei conti è una forma di intelligenza vedere la propria nevrosi e la rapidità con la quale cambi di opinione è la medesima di speedy Gonzales wwoooww
@Oblivia
EliminaIl fatto è che, purtroppo, l'interlocutore Anonimo ha delle conoscenze e idee su questo argomento poche e confuse (specifico: solo su questo argomento). Di conseguenza non si può fare una discussione strutturata adeguata. Se pensi che non si riesce neanche a far capire l'uso di un termine (es. Ego) nei suoi vari contesti ed accezioni, o che si confonde il “cambiare idee” su qualcosa, con la semplice puntualizzazione che su quel determinato aspetto di quel particolare autore non si è d'accordo, puoi facilmente renderti conto che la discussione diventa pretestuosa e sterile.
La lettura di Naranjo te la consigliai già nei nostri scambi di opinioni. Ricordo che trovasti ostico il linguaggio. In alternativa, oltre a già citato libro di F. Fabbro, “Enneagramma e personalità”, potresti incominciare la lettura del testo di Helen Palmer, L'enneagramma (Astrolabio).
sì di naranjo avevo letto un estratto di "carattere e nevrosi" ed effettivamente avevo trovato l'approccio difficoltoso, ma ha anche scritto un altro libro sull'enneagramma e magari potrei indirizzarmi su quello. grazie anche per gli altri suggerimenti.
EliminaCome sei bravo a svicolare i miei argomenti... eh? Ah..Ex-anonimo tu di strategie ne conosci solo una: quando ti si mette davanti a una contraddizione semplicemente non tocchi il tema.... è una tecnica studiata da Schopenhauer un sacco di tempo fa....
EliminaTi piace come punzecchia il tuo nuovo smoderatore eh? vedi che cosa si sente a essere continuamente essere presi per i fondelli?
Smettete di chiamare cretine le persone che hanno una fede e io smetterò di romperti le scatole :) Semplice no?
Bacio ex. Salutami il tuo fidanzato.
@Oblivia
EliminaSe ti riferisci a "Enneatipi in psicoterapia", credo che non sia un lettura opportuna per conoscere l'enneagramma, perché è il livello "applicativo", del metodo, che si prsupposne già acquisito. Rimane un'ottoma lettura di approfondimento.
Respira ex-anonimo... respira..... mmmm e rileggiti le concettualizzazioni su Essenza e personalità come base dello sviluppo degli enneatipi che ne hai bisogno...
Eliminainsomma... libertè, fraternitè, ma soprattutto EGALITE'! dietro a questo post scorgo un tot di cc di aperitivo di troppo, smody dobbiamo uscire a tirarci neri una di queste sere e trovare lo spirito in un mojito!
RispondiEliminaStupendo e verissimo.
RispondiEliminaGli spiritual - cazzari, i vegardi e sta gente non si rende conto, nella propria lotta contro l'ego, che tutto quello che pensano (che hanno letto) e fanno nasce tutto dall'ego ed è in funziona dell'ego.
L'ego logora chi non ce l'ha, e chi ce l'ha tropo grosso.
Sembra proprio di essere di fronte ad una sorta di patologia: “l'egoite cronica farmaco-resistetente”. Vediamo un po': chi ha paura di morire? L'ego. Chi vuole il Risveglio? Sempre l'ego. Infatti, cos'è il Risveglio? Un nuovo 'abito' di cui l'ego si riveste, che ha la funzione di sedativo e ansiolitico. Chi si crede così importante da voler sopravvivere dopo la morte del corpo? Ancora l'ego. Chi vuole fare il lavoro su di sé? Di nuovo l'ego, per combattere la paura e l'angoscia che un bel giorno tutto finirà. L'ego, sempre e solo ego. E allora si dirà: e l'essenza cos'è? Forse è quella parte dell'ego che vuole fare il “fighetto evoluto” e si cambia nome e abito, ma sotto sotto è sempre lui (come dire: sotto il vestito...niente).
RispondiEliminaSignor Ex Anonimo, il risveglio esiste caro mio. É inutile che voi di questo blog cercate continuamente di deviare gli insegnamenti dei grandi maestri con le vostre argomentazioni pseudo-scientifiche.
EliminaVuole una prova che é possibile risvegliarsi dal sonno della coscienza?!
La meccanica quantistica (l' ultima teoria fisica sviluppata) ha provato che l' universo non é altro che un ologramma creato dalla coscienza che, di norma, é connessa con le 4 dimensioni (3 spaziali e una temporale). É risaputo che le dimensioni sono 37 no? A questo punto mi chiedo: perché, se esistono 39 dimensioni, l' uomo ne percepisce solo 4?
Tutta colpa di Adamo ed Eva e della mela che non doveva mangiare? Eh no caro mio, il risveglio esiste e ti ho dato la prova tangibile!
Tangibilissima!
EliminaInfatti "tangibilissimissima"!!
EliminaCaro signor Anonimo (le darò del Lei per ricambiarle la cortesia), grazie per la risposta. Mi duole però doverla contraddire in alcune Sue affermazioni ( senza nessuno spirito di polemica o offesa, ma solo per amor di chiarezza).
Lei sostiene che le mie argomentazioni sono pseudo-scientifiche. Se da un lato questo potrebbe anche essere vero, dall'altro si potrebbe dire che le Sue argomentazioni, non possono neanche essere definite pseudo-scientifiche, in quanto sono non-dimostrazioni. Mi spiego meglio. Per poter dimostrare una qualsivoglia affermazione (in questo caso l'esistenza del Risveglio) bisognerebbe definire il termine in oggetto (tipo: “il Risveglio è quello stato di coscienza.......). In questo modo potemmo avere un termine chiaro e definito sul quale confrontarci. Nel mio commento (sotto, del 06/08/14 16:02 ) definisco in termini più precisi il concetto di “Io” e una possibile interpretazione del Risveglio (se avrà la bontà e la cortesia di leggerlo, potrà farsi un'idea), in caso contrario si potrebbe finire per parlare di cose diverse o della stessa cosa chiamandola in modo diverso. Andando nello specifico. Lei afferma:
“La meccanica quantistica (l' ultima teoria fisica sviluppata) ha provato che l' universo non é altro che un ologramma creato dalla coscienza “.
In questa frase ci sono due inesattezze: 1) la meccanica quantistica non è l'ultima teoria fisica sviluppata, perché l'ultima è la teoria delle Stringhe; 2) quello a cui Lei fa riferimento non è la teoria della meccanica quantistica, ma l'interpretazione coscienzialistica della stessa, che sostiene il carattere “non-locale” della coscienza, e che comunque è ben lontana dall'essere “provata” (rimane una affascinante e suggestiva teoria).
Riguardo alle dimensioni dell'Universo, anche queste sono congetture fisico-matematiche (non dimostrate) , che non rispondono a criteri logici in termini di vero/falso, quanto a criteri di coerenza logico-formale (non contraddittorietà formale degli assiomi e dei passaggi matematici), in altri termini parlano di “possibilità”, non di verità dimostrate.
Noto che è diffuso il “vezzo” di tirare in ballo la fisica quantistica (sarebbe più corretto dire i risvolti psicologici-coscienzialistici della stessa) come una sorta di “Deus ex machina”, a dimostrazione del fatto che “i mistici hanno sempre avuto ragione” e adesso anche la “scienza” ci dà ragione. Ma per quanto detto sopra, la questione è ben diversa (purtroppo...)
Per finire, non vedo il nesso causale tra l'esistenza di diverse dimensioni e il Risveglio della Coscienza. Sempre restando nel campo delle ipotesi, potrebbe anche essere “vera” l'esistenza di altre dimensioni, ma questo non garantisce nulla sul fatto che la coscienza sopravviva dopo la morte (purtroppo...)
Come vede Lei non ha “provato” un bel niente!! :) Pace e Bene.
Caro Signore Ex anonimo,
Eliminami spiace contraddirla brutalmente ma si può dimostrare matematicamente che le dimensioni in cui l' universo intiero é immerso sono 47. Le darò un abbozzo di questa dimostrazione:
diamo per scontato l' assioma di Dedekind, che dovrebbe far parte del bagaglio culturale di ogni essere vivente sulla terra.
Cominciamo col dire che la somma di tutti gli interi non negativi é -1/12. Ovvero 1+2+3+...=-1/12. Per dimostrare ciò dimostriamo prima che 1-1+1-1...=1/2. Questo é vero perché, ponendo 1-1+1-1...= S, si ha: 1-S=S dunque S=1/2.
Adesso cerchiamo di valutare la somma della serie: S2=1-2+3-4+5...
Osserviamo che essa gode della seguente proprietà: 2*S2=1-S (prendete carta e penna se non ci credete) , ma siccome S=1/2, allora S2=1/4. Dunque abbiamo dimostrato che 1-2+3-4+5...=1/4. Adesso proviamo a sottrarre S2 dalla serie 1+2+3+4+5..., viene fuori:
(1+2+3+4+5) - (1-2+3-4+5...) = 0+4+0+8+0... = 4*(1+2+3...).
Chiamo N la serie 1+2+3+4+5...
Dunque: N-S2=4*N, ma poiché S2=1/4, si ottiene -3*N=S2 e quindi N=-1/12, cioè: 1+2+3+4+5...=-1/12. QUOD ERAT DEMONSTRANDUM!
Una volta che si è dimostrato ciò bisogna procedere con considerazioni fisiche che portano a dimostrare che le dimensioni sono 48.
Signori qui c'è poco da dire, poco di cui parlare, la matematica ha parlato chiaro. Adesso che ho provato a tutti voi che tutti i numeri sommati ad uno ad uno danno -1/12, mi dovreste credere sulla parola che il risveglio esiste...signori cari!
Ho fatto leggere il commento ad un mio amico fisico: trattasi di “supercazzola matematica”: le dimensioni che in un commento sono 37, diventano nel commento successivo 47 e alla fine, per magia diventano 48.....Senza contare altre inesattezze che per il loro carattere tecnico non riporto.
EliminaAl di là di questo, la dimostrazione matematica dell'esistenza di 11, 23, 37, 47 , 123,....n dimensioni non ha niente a che fare con il Risveglio della Coscienza. Siamo punto e a capo.
La matematica non è un'opinione... ma ognuno ha la sua.
EliminaCazzarola!!! Mi son perso questo bendiddio (una parola e con due d) per colpa della pessima connessione internet della casa al mare???
EliminaIl sig. Anonimo esordisce con un'affermazione fantastica che qui riporto: "Signor Ex Anonimo, il risveglio esiste caro mio. É inutile che voi di questo blog cercate continuamente di deviare gli insegnamenti dei grandi maestri con le vostre argomentazioni pseudo-scientifiche".
Il risveglio esiste. Beh, certo. Ognuno si risveglia a modo suo, chi al mattino, chi la sera... poi c'è chi dorme in piedi...
E c'è chi crede alle minchiate dei cosiddetti maestri... dormendo e/o con gli occhi aperti.
Ma, soprattutto, non riesco a individuare la corrispondenza tra l'affermazione e la dimostrazione minchio-matematica dell'intervento successivo.
Forse il credino di turno stava ripassando la lezione di uno dei suoi maestri per poter discutere la tesi di laurea in credineria a qualche porcheria di raduno in giro per l'Europa.
O forse la sua dimostrazione qualcosa dimostra.
Il sig. Anonimo è davvero un credino patentato.
Ong Namo, Guru Dev Namo... (mavalà)
Signor Cirillo, la sua arroganza pervade le 49 dimensioni in cui l' universo tutto è immerso.
EliminaSi è vero, "c' è chi dorme in piedi", come dice Lei. I dormienti, infatti, sono tutte quelle persone come voi che negano il risveglio, perché accettare che qualcuno possa essere riuscito dove loro hanno fallito, sarebbe un ulteriore frustrazione che non potrebbero reggere. Quindi mi dispiace caro mio, ma io ho vinto.
Quello che Lei definisce "dimostrazione minchio-matematica" non è altro che la prova tangibile che quando si parla di "metafisica" è inutile argomentare con la logica, come fa Lei (riuscendoci anche poco bene), perché non porterebbe a nessun risultato. Tant' è vero che, come ho detto, la somma di tutti gli interi non negativi è -1/12.
Eh già, caro signor Gaetano,
Eliminaquando si parla di "metafisica" è inutile argomentare con la logica, perché non porterebbe a nessun risultato: la prova tangibile va trovata nella matematica. Non è tanto una questione di negare il risveglio, quanto dimostrarne l'esistenza, ed è qui che la matematica ci corre in aiuto.
Basterà considerare il piano di valutazione per dare al risveglio un valore, che in questo caso sarà 0. Ora, se consideriamo la moltitudine di dimensioni in cui esso può manifestarsi, basterà moltiplicarlo per il numero delle dimensioni: 0x4=0; 0x11=0; 0x37=0; 0x39=0; 0x47=0; 0x48=0; ecc.
Qualora si volesse calcolare il valore del risveglio per un numero S di credini, N di maestri spirituali o 3*C di circoli esoterici si avrà che Sx0=0; Nx0=0 e 3*Cx0=0. Se misuriamo poi il numero delle teorie formulate nei tempora si otterrà che: S+N+3*C (1+2+3+4+5...)x0=0.
Addirittura la somma di tutti gli interi non negativi (che tutti sanno essere -1/12) se moltiplicata per lo stesso suddetto valore darà lo stesso risultato: -11/2 x0=0.
La cosa strabiliante è che per la sua vera natura, nonostante il cambio e la misura dei fattori ad esso accostati, il risveglio risulta essere inattaccabile, mantenendo sempre lo stesso valore.
smody ma basta con questi calcoli, che mi sembri un impiegato del catasto... e poi dovresti moltiplicare per infinito, solo che ti si fonde il pallottoliere. E come diceva il buon vecchio Aldous Huxley "se le porte della percezione venissero aperte, tutto apparirebbe come realmente è: infinito. ora ti saluto, finite le ferie mi si paran innanzi infiniti giorni di lavoro e infinite gatte da pelare!
EliminaAh certo se lo ha detto Huxley
Eliminaoooh caro U.go finalmente mi replichi con cognizione di causa. di huxley ne ho già parlato altre volte, dovresti sapere che non lo stimo granchè, scusa ma non ho voglia di ripetere la solita solfa sulla rivoluzione psichedelica e le sue derive. se può tranquillizzarti ti chiarisco che la citazione era tutto fuorchè un omaggio al suddetto huxley.
EliminaOnestamente perché dovrei sapere che non lo stimi? Perché dovresti ripetere la rivoluzione psichedelica? Perché avrei bisogno di chiarimenti?
EliminaIl credino sembra sempre che debba darti qualcosa, anche quando non vuoi nulla, sopratutto quello che non può darti, la tranquillità..
Dabob
EliminaSe cerchi la tranquillità in Oblivia o nei "credini" sei messo male!!
Grazie da Bob come al solito il tuo giudizio e veramente un giudizio alto, direttamente dal cuore. Degno di chi fa un lavoro su di sè di quelli veri, alchemico e trasduttore di energie sottili.
EliminaEra Oblivia che sosteneva che " se può tranquillizzarmi ti chiarisco che.." ed io ironizzavo che comunque non sono queste cose che tranquillizzano.
Cmq fa piacere che una persona che mira al cambiamento e all'evoluzione interiore si intrometta in conversazioni ironiche giudicando in maniera sprezzante, come poi hai già fatto in altre occasioni , e poi mi parli di cambiamento. Sei veramente una continua conferma sui credini e la credineria, grazie :)
Dabob
EliminaA me sembrava ironico. Prego, non c'è di che. Il resto son problemi tuoi.
Se t'interessa sto facendo ben poco "su di me", vedo che sei sintonizzato bene, le hai prese tutte. 100 punti. XD
Ahhh eri ironico...allora inizi a diventarmi simpatico :)
Eliminaadesso vi separo con una doccia gelata XD siete proprio cane e gatto voi due!
EliminaLo ammetto non posso fare a meno di DaBob, oramai è come l'oroscopo, devo leggerlo tutti i giorni
EliminaMah... questo ex anonimo prima afferma che l'Ego nel quale crede Naranjo va bene... e poi dice che l'Ego nel quale crede il buddismo è una cretinaggine... certo che siete coerenti eh?
EliminaDa Bob
RispondiEliminaPer me hai scritto un pastone, hai fatto assumere all'ego sia la parte istintiva sia quella della ragione sia quella della mente sia quella dell'anima.
L'ego è dio, veneralo e veneratelo. Solo che ci sono un sacco di paradossi e controsensi.
Come hai scritto "si condidera scollegato dagli altri" e infatti l'egoista pensa al suo io, o meglio, al suo "me" persona. L'ego non dice mai di pensare che siamo collegati nè ci sussurra di svegliarci o risvegliarci o di capire altro.
Ma l'ego è ciò che qualcuno definisce "lo sfidante" o no?
Cosa spinge una persona ad amare, l'ego? Lo fa per egoismo?
Dai Smod, molto divertente ma troppo minestrone.
Secondo me ti sei fatto troppo di Cartesio in vena...
RispondiEliminaCiao a tutti
RispondiEliminaIl sito è simpatico e mette in luce una cosa vera: molte persone si danno alla spiritualità\filosofia\new-age, etc in modo sconsiderato superficiale, ovvero facendone l'ennesimo vezzo dell'ego.
Tuttavia ciò che dicono tutte le filosofie, religioni e forme di spiritualità di tutti i tempi, compresi tutti e dico tutti i personaggi qui criticati è, con buona pace degli scettici... VERO! Ciò che dicono Osho, Buddha, Brizzi, Tolle, il Vedanta, Gesù di Nazareth, è, purtroppo o per fortuna, qualcosa di vero e innegabile.
E al fondo di tutte questi messaggi c'è una verità molto chiara anche alla scienza ufficiale ormai (chissà poi perché una cosa risaputa da millenni oggi dev'essere accettata solo dopo la ricerchina dello scienziato di turno, bah!), ovvero: l'auto-coscienza non è vincolata al pensiero logico-linguistico (leggi il neuroscienziato Antonio Damasio, se il Vangelo ti infastidisce). L'identificazione costante con il pensiero linguistico è ciò che spesso si intende con "ego" ed è ciò che determina lo stato di "sonno spirituale". Ma che esista uno stato di coscienza privo di ego, ovvero di pensiero linguistico, non è d'altronde une verità fumosa e indimostrabile, bensì qualcosa di cui tutti abbiamo fatto esperienza: da bambini, ad esempio, eravamo coscienti anche prima di imparare a parlare, dunque a pensare. E il motivo per cui l'infanzia è spesso un ricordo tanto bello è proprio che all'epoca riuscivamo ancora a guardare il mondo senza un costante commento verbale nella testa. Ma anche da adulto, ti sarà capitato in qualche circostanza particolare di sentirti in pace, rilassato, e in silenzio, ovvero con la mente che se ne sta zitta per qualche secondo? Ecco, quello è il famoso stato di non-mente, risveglio, illuminazione o che dir si voglia. Non è un concetto fantastico a cui credere per fede, né niente che vada contro il buon senso, bensì uno stato interiore che tutti possono raggiungere e sperimentare. L'unica differenza è che un Maestro, o un Illuminato, o chiamalo come vuoi, è qualcuno che con la pratica è riuscito a fare di quello stato per molti occasionale la sua condizione costante. Ma anche in questo caso non c'entra nulla il credere a teorie fantastiche e improbabili, è solo una questione di pratica, come andare in palestra: non tutti hanno la costanza di andarci per anni tutti i giorni, ma se uno lo fa, i risultati ci sono.
Ultima cosa: non c'è niente di contraddittorio nel parlare di stato di non-mente e poi nell' usare la mente per esprimersi.Essere in grado di far tacere la mente non significa non avere più una mente ma solo essere in grado di usarla quando serve anziché esserne usati . La mente è una nostra facoltà. Il problema nasce dal fatto che per la maggior parte del tempo siamo identificati con essa e ne siamo schiavi. Il fondo di tutti i cammini di evoluzione ha che fare con questo problema, che come vedi è molto pratico e non c'entra nulla con l'aderire a strane tesi sovrannaturali che negano l'evidenza dei fatti, della vita quotidiana. Anzi: un risvegliato è proprio qualcuno che ha smesso di pensare\immaginare tutto il tempo e che quando guarda una casa, un tramonto, un albero, vede proprio una casa, un tramonto, un albero senza appiccicarci sopra fantasiose elucubrazioni mentali come fa l'uomo medio, che mentre guarda il tramonto sogna il futuro pensando che sia già domani e di essere già in ufficio. Ciao
Sei l'ennesimo che ci prova con argomentazioni più o meno valide....
EliminaMolla! E' inutile.
Non è un blog fatto da idioti incapaci di pensare liberamente, è un blog fatto con uno scopo, con una logica e un pensiero ben preciso dietro, studiato e messo a punto nel corso del tempo, e non sarà il primo che passa a far cambiare idea a Smoderatore o qualcun'altro!
E io sono un Credino come te!
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
EliminaScusate, non so usare bene i blog. Dicevo: cosa intendi quando dici che c'è una logica dietro?
EliminaDietro ogni cosa esiste una logica, dietro a tutto c'è una logica, siamo qui su questo pianeta, siamo esseri umani, tutto esiste tramite la mente, tutto si muove tramite la mente. La mente è logica, dietro a tutto c'è una logica.
EliminaPiù logico di così :)
Sono un utente del blog (come te ed altri) e scrivo su questo blog da circa 3 mesi. Non so a cosa ti riferisci quando affermi “è un blog fatto con uno scopo, con una logica e un pensiero ben preciso dietro, studiato e messo a punto nel corso del tempo “. L'impressione (mi potrò anche sbagliare) è che vuoi alludere a chi sa che cosa, volendo quasi far intendere che ci siano scopi reconditi non meglio chiariti (nel qual caso potresti renderci partecipi delle tue conoscenze?). Quando poi un altro utente (Alessandro) ti chiede a cosa vuoi alludere, fai il “vago” e la butti sul generale (è un po' come lanciare il sasso e nascondere la mano). A me sembra che si discuta semplicemente di questi temi. Io, per es., non scrivo con l'intenzione di “far cambiare idea a Smoderatore o qualcun'altro ”. Semplicemente si portano le proprie idee o esperienze; ci si confronta in un'ottica di integrazione e di scambio (questo è il mio intento). A limite si potrebbe dire che ci sono interventi costruttivi e interventi meno costruttivi (per usare un eufemismo), ma questo attiene all'intelligenza e allo stile di ciascuno di noi...
EliminaEx Anonimo
EliminaLeggendo la risposta che mi hai dato si capisce che per quanto riguarda te, sei una persona intelligente che ha espresso in modo sensato un punto di vista magari diverso dal mio, ma comunque apprezzabile, coerente e utile al dialogo. Credo però di capire cosa intende Anonimo: l'autore di questi articoli non vuole comunicare nulla. Si avvale di una logica fatta di giochi di parole e paralogismi, con cui si può negare tutto e il suo contrario, tutto qui. Logica che gli si può facilmente ritorcere contro:
"Ecco che il Credino che un tempo ha creduto nell'Anima, nel Sè, nei Maghi, nei Puffi e persino nell'Uomo Ragno, arriva, dopo aver infruttuosamente riposto la sua fede in schiere di maestri illuminati, guru, fachiri e Vanna Marchi varie, al più inebriante stato della credineria. Finalmente egli raggiunge una sua personalissima illuminazione, che consiste nel non credere più nell'illuminazione. Egli ha compreso la verità, ovvero che non esiste nessuna verità. Tranne la verità per cui non esistono verità, che sembra fare eccezione. Sfidando l'emicrania che le sue stesse capriole concettuali gli provocano, egli enuncia ora il Vangelo del non credere più a nulla. Egli cioè crede solo di non credere a nulla, anche se a volte, in uno sforzo di coerenza estrema, non crede più nemmeno in quello, e quindi crede a tutto, il che è lo stesso. Ma d'altronde qui gli valgono anni e anni di tirocinio, in cui, rincorrendo stregoni e fattucchiere, ha imparato a non curarsi della logica, antica e fastidiosa nemica! Egli ora prova una vertigine che nessun corso di risveglio, nessuno trattamento olistico, nessuna canalizzazione di arcangeli gli aveva mai procurato: quella di negare, e di contraddire tutto, persino se stesso. Se qualcuno al suo cospetto osa affermare che "il cielo è blu", ecco che il Credino, ormai elevatosi al quadrato, risponde con aria austera che solo un Credino (come lui?) potrebbe credere nel blu del cielo. Come si potrebbe infatti provare che quella semplice reazione elettro-chimica nei suoi neuroni affaticati che produce la percezione di un cielo blu, corrisponda davvero a una realtà esterna oggettiva e scientificamente provata? Certo, i Credini (non come lui?) che per anni si sono lasciati cullare dall'eterna litania di quanti affermavano (Credini pure loro!) che il cielo fosse blu, ora volgendo lo sguardo verso l'alto quasi hanno la sensazione di vedere tale celestiale quanto fantomatico colore! Egli concede che tale colore sia tutt'al più un evento psichico, ma nessuno ha mai dimostrato, dice lui strizzando l'occhio, che il blu esista fuori dalla psiche del Credino che lo vede. Bisognerebbe, dice lui provando orgasmi dialettici, poter vedere il colore fuori dalla psiche di chi lo vede, per provarne l'esistenza oggettiva e non solo psicologica. Ma nessuno -ribatte con una sagacia che farebbe impallidire persino il suo nemico Osho che viveva nella non-mente (e ho detto tutto!)-, nessuno ha mai visto qualcosa fuori dalla sua psiche, nessuno ha cioè mai visto qualcosa senza vederlo. "Quindi" -asserisce pomposo il Super-Credino- "io non credo che fuori della psiche esista niente perché io non credo in quello che non si può dimostrare, tutto per me è solo un'illusione, un evento psicologico!" E quando si accinge a pronunciare la farse "tutto è dentro di te!", rabbrividisce, quando si rende conto che, in un inciampo metafisico, ha involontariamente citato "Il libro di Draco Daatson" che il giorno precedente, nell'ebbrezza della sua nuova iniziazione nichilista, aveva bruciato in giardino e giurato di rinnegare!" Visto ;)?
Ho apprezzato l'intelligenza del tuo intervento, in perfetto stile Smoderatore :). Probabilmente questo “funambolico” ultimo Post dello Smoderatore eccede in “parologismi” e “neologismi”. Tuttavia non sono del tutto d'accordo che “l'autore di questi articoli non vuole comunicare nulla ”. Semmai lo fa in modo caricaturale e “spregiudicato”, quasi a voler controbilanciare o pareggiare i conti con l'enfasi fideistica con la quale (probabilmente) un tempo ha affrontato i temi che oggi critica. In questo “eccesso di critiche”, a mio parere, traspare la volontà di “desacralizzare” certi temi ed autori, spesso oggetto di fede cieca e aprioristica in certi ambienti, cogliendone e amplificandone vizi e difetti (che certamente possedevano). Di base c'è che i temi affrontati in questo blog, per loro natura, sono soggetti a diverse e contrastanti interpretazioni, mancando per dirla con Bacone l' “esperimentum crucis” (la prova del nove, per così dire). Da qui nasce il facile rischio di un “solipsismo gnoseologico” o dello scetticismo radicale (per la serie: “non credo ai miei occhi, ma nemmeno ai tuoi”, come recita un verso di una canzone). L'invito a provare e sperimentare praticamente su se stessi, resta una buona indicazione, che però, non è esente da rischi ed errori di valutazione, poiché spesso si “sperimenta” quello a cui, in maniera più o meno cosciente, si crede già come cosa possibile (vedi la profezia che si autodetermina). In epistemologia si dice che i fatti non sono “neutri” ma sono “carichi di teoria”, nel senso che vengono osservati, selezionati e scelti in maniera funzionale ad una teoria o costrutto mentale che si ha già in testa (il buon Popper sosteneva che nella scienza si va dalla teoria ai fatti e non viceversa). Per questi motivi anche una “voce fuori dal coro” come quella dello Smoderatore può essere utile, nel ventaglio delle possibilità da tener presenti, basta prendere tutto “cum grano salis...”:)
EliminaIo quasi quasi vi farei fidanzare... Ex anonimo non è che per caso sei omosessuale e vuoi una storia con lo Smody? Su dagli un bacetto...
EliminaRagazzi dite che ci sono cascato, eh? Eheheh :)...
RispondiEliminaCiao Carlo,
Eliminanel tuo commento (sopra) ci sono degli argomenti che io ritengo validi. Andiamo con ordine.
“ciò che dicono tutte le filosofie, religioni e forme di spiritualità di tutti i tempi, compresi tutti e dico tutti i personaggi qui criticati è, con buona pace degli scettici... VERO!”
Io direi meglio che forse “alcune” cose potrebbero essere prese in considerazione. I signori di cui parli ne hanno dette tante, ma tante, che la metà bastava. Tra queste, però, qualcosa di sensato c'è.
Quanto alla questione dell'ego, della mente e della non-mente, possiamo fare qualche precisazione.
Bisogna intenderci sul termine “ego”, perché ognuno ha una propria idea personale su quello che si chiama ego (per alcuni ego= falsa personalità o carattere, l'Io di Freud, ecc.). Nel tuo intervento identifichi il termine ego con quella che in neuropsicologia è detta “mente verbale”, collocata nell'emisfero sinistro (sede del linguaggio e quindi di tutto il “chiacchierio” interiore). La mente verbale (Naranjo la definisce “io insulare”) ha la peculiarità di tradurre in linguaggio le esperienze provenienti da altri centri non verbali del cervello, ed ha, per questo, l'illusione di essere sempre lei l'artefice delle decisioni o azioni compiute; tende cioè a presentarsi come “tutta” la mente essendone in realtà solo una parte (l'altra parte potremmo definire “mente non verbale” o “non-mente”). La comunicazione tra i due emisferi avviene attraverso una struttura che si chiama corpo calloso. La quantità di informazioni che passano tra i due emisferi è quantificabile misurando l'attività elettrica del corpo calloso. Nel sonno, durante l'ipnosi o la meditazione (a differenza di quanto avviene durante la veglia) la quantità di informazioni che passano tra due emisferi diminuisce notevolmente. Questo favorisce uno stato di non-identificazione dalla mente verbale (ego) e di tutto il “chiacchiericcio” annesso. Durante questi “stati” si ha, dunque, un maggiore equilibrio tra mente verbale e mente non verbale, ottenendo quindi una visione diversa (più silenziosa) della realtà interiore. Particolarmente efficace al fine di raggiungere questo stato sembra essere la meditazione vipassana. A questo “stato” della mente (o della non mente), si può dare qualunque nome, ma è, e rimane, solo uno stato psicologico: gradevole, che da un senso di “pienezza”, ma che non garantisce nulla di più di quel che è.
Fai davvero ridere XD sei il più grande comico dell'universo. e non è un complimento
RispondiEliminaC'è un ego, un superego, e, perchè no, un sottoego, un infraego,un io, un super io e un povero me, ma a me sembra di essere sempre lo stesso stronzo.
RispondiEliminaIl mio io è simile al tuo uo....meditate gente!!
RispondiEliminaSwanandha Muthandha
ma se uno si sente una mmerda, sconfitto dalla vita per la sua inetitudine ad esistere, che può fare (se qualcosa da fare ci fosse)..
RispondiEliminaE' difficile rispondere o dare indicazioni “a distanza”(in un Blog) su questioni così delicate e personali...
EliminaIn bocca al lupo per tutto!
Concordo con Ex-Anonimo.
EliminaAggiungo solo che nel momento in cui "uno si sente una mmerda, sconfitto dalla vita per la sua inettitudine ad esistere" l'istinto di sopravvivenza spinge a escogitare un piano di fuga, ovvero a immaginare una qualsiasi entità impercettibile e incontrovertibile con cui screditare la vita che finora ci ha sconfitti a sentirci una mmerda, per poi inventarne un'altra nella quale esistere parallelamente con grande vocazione, competenza, beatitudine e... Buona fortuna.
eh certo... peccato che poi si possono toccare con mano risultati più tangibili e raggiungere in qualsiasi campo obiettivi prima impensabili. almeno per me è stato così, pur con tutte le difficoltà che un impegno del genere comporta e il continuo mettere in discussione se stessi, le proprie percezioni e sensazioni.
EliminaBeh allora smoderatore non rimane altro che spararsi secondo te, no?
EliminaInizi tu?
Se secondo me non rimanesse altro da fare, forse lo avrei detto.
Eliminae allora che proponi... che diventiamo tutti atei come te e apriamo blog per insultare le persone? Non tutti sono come te che provano un piacere sottile nel gettare merda al prossimo.... e allora chi non è come te... che deve fare?
EliminaScusate volevo dire inettitudine
RispondiEliminaBuongiorno Smoderatore complimenti per il blog sconquassatutto!
RispondiEliminaAnni fa(pochi) dopo aver eseguito alla lettera gli insegnamenti di Sri Nisargadatta, Gurdjeff,Tolle,Brizzi,Osho(ah la filosofia da sempre mia croce e delizia) e mi fermo ...ho ottenuto la mia illuminazione: uno stato distaccato e anaffettivo potrei continuare... si trattava di depersonalizzazione e derealizzazione, ci ero riuscito!! solo un particolare non era quello nè che mi aspettavo nè che volevo... nei rarissimi attimi di individualità che avevo, volevo tornare ad avere una personalità...in breve dopo due anni di lavoro sono tornato nel mondo di maya! eppure da qualche parte l'ho letto perdita dell'ego morte dell'io o cose del genere ma non avevo capito proprio bene bene... mio limite XD avrò letto male nel bugiardino che sprovveduto! però a mia difesa avevo fatto tutto da solo senza un maestro e certe mancanze si sa che si pagano....capita!! la libera scelta che S-Fortuna!Continua col blog solo un suggerimento se posso.. mi piacerebbe che tu aggiungessi una sezione nuova tipo "riabilitazione nel mondo del Samsara" per quegli stupidi folli ignoranti sprovveduti come me...!!sai com'è passavo di qui per caso!XDDD
Hai fatto tutto da solo senza un maestro?
EliminaMeglio!!! Molto meglio!!!
Senti Jamye, sei veramente un bel bugiardo!
Eliminaeh già mi hai scoperto o chissà forse prima dell'"ultimo incidente" (come dice Osho) non avevo accumulato abbastanza momenti di ricordo di se che poi si sa fanno la differenza tra il fondersi nell'uno in modo consapevole piuttosto che dissolversi nell'uno.... !! ancora una volta errore mio....scusate!
Eliminaio penso (trattasi di mia opinione e quindi eventualmente smentibile) che in questo caso tu possa aver confuso la gestione (o trasmutazione) delle emozioni con la loro repressione. i cavalli che tirano la tua carrozza devi domarli, non accopparli, altrimenti la carrozza si ferma lì dov'è...
EliminaCara Oblivia, credo che a Jamye sia capitato qualcosa di ben più “pericoloso” della repressione delle emozioni (che comunque procura abbastanza danni). Da quello che ci racconta il nostro amico, mi sembra che si tratti di una forma di “dissociazione”. Tra i sintomi: stato di coscienza frammentato; senso di irrealtà; sensazione di essere distaccati da se stessi o dal proprio ambiente, ecc. Anche se, statisticamente, il retroterra caratteriale più comune di questo disturbo è una personalità con tendenze schizoidi (tra l'altro un carattere molto “incline” alla ricerca spirituale), c'è da considerare che alcune “pratiche spirituali” sono a forte rischio. Tra queste, l'esercizio della “triplice attenzione” è particolarmente a rischio...
Eliminaah certo può sicuramente essere che sia come dici tu, probabilmente su certi soggetti che hanno già un retroterra psicologico frammentato o problematico possono verificarsi delle anomalie... io non ho avuto nessun tipo di problema, penso si debbano considerare tante cose quando ci si confronta su questo punto, per esempio: tipo di esercizio, durata e impegno verso lo stesso nel corso della giornata e ovviamente la situazione psiclogica di chi lo esegue; probabile che andrebbero eseguiti sotto la supervisione di qualcuno (io ne ho fatto a meno senza aver comunque problemi di sorta). scusa quale sarebbe l' esercizio della rtiplice attenzione?
EliminaSi tratta di una ulteriore complicazione dell'esercizio del ricordo di sé. E' una pratica di 'divisione dell'attenzione', e consiste nel dividere consapevolmente l'attenzione, contemporaneamente, in tre direzioni. Nella pratica significa creare una scissione nella psiche: una parte della propria psiche svolge il ruolo di Osservatore, di Testimone imparziale, che osserva i piccoli “io” in azione e, contemporaneamente, altri aspetti dell'esperienza presente. Naturalmente per alcuni non si tratterebbe dell'Ego che osserva se stesso con un'operazione di “dissociazione”, ma sarebbe invece un processo in grado di condurre a contattare l'anima/essenza o identificarsi con essa. Ma questo è un altro capitolo...
Eliminap.s. Battiato, nel film “Perduto Amor”, ha inserito una scena in cui si parla proprio di questo esercizio e delle sue difficoltà attuative...
Ho fatto questo esercizio per diversi anni, non porta a nulla se non ad un rimbambimento della psiche. Cosa che comunque è avvenuta a tutti quelli che ho conosciuto nella sfera della quarta via, da risvegliato a pseudo risvegliati fino hai più talentuosi prodigi del risveglio.
EliminaQuesto processo porta un senso di benessere perché ti assenta dalla vita, ma poi come fanno tutti ci inseriscono una cosmologia per far sembrare che quello stato è una elevazione della coscienza o meglio nel linguaggio di quarta svitato con questo processo stai facendo entrare carbonio 12 all'interno della macchina, così DO48 (che sarebbe l'entrata dell'impressione) si trasforma in RE24 (e quindi diventi cosciente dell'impressione che entra). Allo stesso tempo DO192 (Il nutrimento dell'aria) che si era fermato a MI48 supera il suo intervallo (la legge dell'ottava) e prosegue fino a trasformarsi in LA6.
A quel punto all'interno della macchina vi sono elementi talmente sottili che ti fanno percepire la realtà per ciò che è! Cioè che sei una macchina che serve ,con l'energia che generi, a nutrire la luna. Ma se diventi un ottava ascendente allora non servi più la luna ma il sole. Wow
Ma chi è che fa partire questo processo se non la mente stessa?
E chi è che lo desidera se non la mente stessa?
E questa cosmologia da dove arriva se non da un desiderio di fare quadrato con un pacchetto di idee sconfusionate che ti allettano all'idea di acquisire poteri che ti rendono immortale.
Chi è che desidera l'immortalità se non la mente stessa?
Trasformare le emozioni, dividere l'attenzione sono tutte costruzioni dell'uomo per sedarsi ad una vita semplicemente umana.
@U.
EliminaConcordo su tutto quello che hai detto.
Il linguaggio della Quarta Via è un ottimo “specchietto per le allodole”. Serve a dare un'aria di pseudo-scientificità e pseudo-rigore e coerenza alle cose che si dicono. Il ricorso alla verifica empirica delle cose affermate (in ambito psicologico), attraverso l'esperienza diretta e personale (sulla quale vedi profezia che si autodetermina + post dello Smoderatore su “L'esperienza”), rafforza la veridicità il modello pseudo-galileano del Sistema, rendendo plausibili gli altri aspetti del Sistema non direttamente verificabili (costruirsi un'anima, l'immortalità,ecc.), ed il gioco è fatto...
Ma sopratutto il paradosso è che nel sistema si parla di quanto sia facile lasciare una scuola.
EliminaNiente di più falso, lasciare una scuola per molti è impossibile!
Sopratutto per i maestri. Quelli che dicono che insegnano per messaggio divino, per influenza C. Se li osservi con pensiero critico scopri che ormai non possono più lasciarlo quel ruolo, non sono più collocabili in nessun altro posto, senza contare che non rinuncerebbero mai alla quota mensile.
Sono più in trappola dei credini adepti, ma fingono che è la coscienza che li fa agire così.
Eh si, caro U., nelle trappole cascano anche i maestri! Per un maestro (che magari a casa è vittima della moglie e in ufficio del proprio superiore), avere allievi che lo guardano con aria adorante e che pendono dalle sue labbra, può essere fonte di una sottile, perversa ed inconfessabile goduria! Il rapporto allievo-maestro è ricco di quello che in psicologia è chiamato transfert e contro-transfert: “quello che tende ad accadere è che un allievo proietta certe qualità o attributi sul maestro [transfert], e l'ego del maestro accetta queste proiezioni come se fossero veramente vere in se stesse. Se il maestro non comprende cosa siano queste proiezioni e le accetta inconsciamente, in cambio proietta sul discepolo qualità di inferiorità, mancanza di divinità, e così via [contro-transfert] – affermando perciò le illusioni del discepolo su se stesso e sul maestro.” (cit. da M. Caplan, “Tra cielo e terra”). La questione può diventare veramente inestricabile. Non si sa più chi è vittima e chi è carnefice. Probabilmente lo sono un po' tutti. Del resto anche i maestri, prima di diventare tali, sono stati allievi....
EliminaCaro Ex Anonimo gli esercizi Spirituals & Folk alterano la produzione chimica e ormonale del cervello vedi i livelli di serotonina e melatonina (sostenza prodotta dalla ghiandola pineale posta alla base del cervello) e l'attività dell'ipotalamo con i conseguenti effetti ecc....personalmente trovo più produttivo continuare gli studi sulle equazioni differenziali alle derivate parziali ...!!! Smoderatore volevo farti i complimenti per l'ironia e la maieutica Socratica con la quale metti a nudo le contraddizioni e l'evidente autoconfutazione che deriva dal voler dimostrare ogni assoluto...continuerò a seguirti assiduamente ogni volta che posso!complimenti!
RispondiEliminaciao jamye potresti inserire delle fonti riguardo sulla seguente affermazione: "gli esercizi Spirituals & Folk alterano la produzione chimica e ormonale del cervello vedi i livelli di serotonina e melatonina (sostenza prodotta dalla ghiandola pineale posta alla base del cervello) e l'attività dell'ipotalamo con i conseguenti effetti ecc...." mi interesserebbe approfondire, se ti va di inserire un link o della bibliografia faresti cosa gradita! a presto
Elimina“gli esercizi Spirituals & Folk alterano la produzione chimica e ormonale del cervello vedi i livelli di serotonina e melatonina (sostanza prodotta dalla ghiandola pineale posta alla base del cervello) ”
EliminaLo so benissimo caro Jamye, sono anni che me ne occupo... Aggiungo che la ghiandola pineale secerne la DMT (dimetiltriptamina) uno dei più potenti allucinogeni endogeni...
“personalmente trovo più produttivo continuare gli studi sulle equazioni differenziali alle derivate parziali ”
sulle equazioni differenziali alle derivate parziali ne so mooolto di meno :)
In bocca a lupo per i tuoi studi!
@Oblivia
EliminaNaturalmente il commento sopra è riferito a Jamye: ho sbagliato a cliccare!
A parte le indicazioni che ti potrà fornire Jamye, un testo completo su questo argomento è il già citato testo di F. Fabbro, “Neuropsicologia dell'esperienza religiosa”. Spiega benissimo tutte le modificazioni cerebrali che avvengono durante le esperienze religiose, la meditazione e gli stati alterati di coscienza, ecc. L'autore è un neuropsichiatra che si occupa di questioni religiose. Ottima anche la bibliografia in appendice per ulteriori approfondimenti.
ti ringrazio! forse me l'avevi già segnalato ma avevo tralasciato di annotarmelo. riguardo la tecnica che mi descrivi sopra, che penso provenga dalla Quarta Via o simili, mi lascia molto dubbiosa, non vedo l'utilità pratica nello spezzettare a questo modo la coscienza, se il fine del Lavoro è in ultimo la conoscenza di se stessi e il dominio sulla sfera istintuale/emozionale mi sembra perfino controproducente se non pericoloso applicarsi in una pratica di questo tipo e penso che possa anche portare a problemi seri. se circolano tecniche del genere non mi meraviglia che ci siano tanti svarionati in giro... del resto anche tecniche di altro genere come la meditazione kundalini possono nuocere parecchio all'equilibrio psico-fisico.
Elimina“la tecnica che mi descrivi sopra, che penso provenga dalla Quarta Via o simili”
EliminaSi. In effetti già la “corretta” applicazione il ricordo di sé “semplice” (per così dire) implica una “attenzione divisa”: una parte dell'attenzione è rivolta a se stessi e una parte a ciò che si sta facendo. Tu che hai letto Brizzi potrai trovare indicazioni nel testo “Risveglio” (es. p.41). Brizzi accenna anche alla pratica della “attenzione triplicemente ripartita” (ivi, pp.18-19).
Per completezza bisogna aggiungere che una tecnica simile è usata anche in certe scuole gnostiche , ed è nota con il nome di chiave di S.O.L.: soggetto-oggetto-luogo.
[cit. dal commento sotto] “mi sono chiesta spesso quanto peso possano avere avuto l'uso delle sostanze psicotrope e/o squilibri nell'esperienza del sacro di tutte le epoche. ”
Molto più di quanto si pensi! Nel suo testo Fabbro affronta anche questo aspetto, documentando pratiche, tecniche e uso di piante sacre nelle varie le epoche e culture, con una sintesi chiara e precisa.
"una tecnica simile è usata anche in certe scuole gnostiche , ed è nota con il nome di chiave di S.O.L.: soggetto-oggetto-luogo" intendi le scuole "gnostiche" di. samael aun weor per caso? ti ringrazio ancora per il suggerimento, anche se la mia impostazione è diversa ritengo comunque utile approfondire.
Elimina“intendi le scuole "gnostiche" di samael aun weor per caso? ”
EliminaSi. Qui (gnosi.it) potrai trovare ulteriori approfondimenti. Non so quanto ci possa essere di coerente rispetto allo Gnosticimo classico post-cristiano. Se non ricordo male, questo è un aspetto che tu hai approfondito, quindi potrai constatare meglio.
c'è molto poco in comune, in realtà. quello di weor è un calderone sincretico in cui si è buttato di tutto, dallo gnosticismo vero e proprio alle tecniche di magia sessuale recuperate qua e là alla mitologia azteca fino a un fantomatico pianeta denominato hercolubus o qualcosa del genere. tutte vaccate, passami il termine. fra parentesi il nome iniziatico di weor, cioè samael, nella gnosi antica indicava il demiurgo; il nome stesso significa "il dio dei ciechi", anche conosciuto come Yaldabaoth ("generatore delle potenze") che tiene l'umanità in schiavitù. e vabbè... nella marmaglia odierna si trova la qualunque...
EliminaGrazie Jamye.
EliminaCara Oblivia, a cosa servono prove scientifiche a riguardo? è forse per amore della scienza moderna (aborto delle antiche scienze atlantidee) che ti sei spinta così impavidamente lontano verso l'ignoto ??..é noto come è evidentemente noto alla scienza moderna che gli stati alterati di coscienza non sono mica disturbi della personalità ma portali spazio-temporali di accesso verso dimensioni superiori e quindi....bisogna farsi strada davanti a sè a colpi di macete, essere pionieri del nuovo paradigma come se fosse antani e tarapia tapioca ovviamente il tutto in senso anafesto s'intende! Raggiungi prima lo stato della roccia-senza-forma, sii la prova vivente ed evidente dei limiti della psichiatria sulle origini e gli effetti dei disturbi dissociativi..così giusto per dimostrarne i limiti e le scarse argomentazioni teorico-scientifiche ...se conviene!
RispondiEliminaex anonimo
crepi il lupo e complimenti anche a te il lavoro che fai! a presto
mi piace approfondire le cose da punti di vista diversi, è peccato? per esempio ho letto degli studi sulla Dmt che cita di sopra l'ex anonimo e in effetti al riguardo mi sono chiesta spesso quanto peso possano avere avuto l'uso delle sostanze psicotrope e/o squilibri nell'esperienza del sacro di tutte le epoche.
Elimina"essere pionieri del nuovo paradigma come se fosse antani e tarapia tapioca ovviamente il tutto in senso anafesto s'intende! Raggiungi prima lo stato della roccia-senza-forma, sii la prova vivente ed evidente dei limiti della psichiatria" non stiamo ancora tanto bene eh?
Dabob
EliminaRiflettendo arrivi alla conclusione che i libri, per quanto possano portare velocemente ad una conoscenza nuova, non potranno mai portare alla percezione. Certo, se ci credi.
E torniamo a quello, se leggi ciò che altri hanno scritto hai solo una parzialità. Puoi leggere mille parzialità e non avere mai il puzzle completo, è sempre un qualcosa che non ti appartiene o se anche lo rendi tuo non ti può portare dove devi.
In fondo è tutta una supercazzola, come diceva Carmelo Bene "Ciò che diciamo è ciò che non diciamo, non si può dire qualcosa, solo ciò che non siamo"
Infatti non siamo, il tempo non è, lo spazio non è, il verbo non è.
Siamo fatti in modo che tutto ciò che illusoriamente siamo ci limita a quello infatti gli artisti cercano nuovi modi di comunicare perchè si sentono bloccati (mia opinione ma penso sia così).
Come si rappresenta l'oltre? Cosa potremmo non essere (essere nel non essere)?
Se l'atomo osservato collassa ma prima è tutto (letteralmente ogni stato) di cosa stiamo parlando? Di effetti chimico fisici di molecole biologiche? Eh???
Spero che l'HLC dia risposte forti il prima possibile e che l'uomo vada nel caos razionale così magari ci evolviamo. Ciao
P.S. Con questo non dico di non leggere libri, segui la tua via, ti dò solo un'altra prospettiva ;-)
Certo da Bob i libri non portano alla percezione, per completare il coktel devi aggiungerci un pizzico di maestro, un po di esercizio e l'ingrediente principale: il Credo.
EliminaE allora la pillola va giù. ...la pillola va giù. ...la a pillola va giù. ..
Quale blu o rossa?
Dabob
EliminaSei arrivato a qualche conclusione te? Se si facci partecipi del tuo sapere.
Oblivia,
Eliminaa proposito di calcoli, lo sai che in fin dei conti sei molto fortunata? Pensa che qualcuno ha valutato che impiegando il ricordo di sé nelle proprie faccende, "infiniti giorni di lavoro e infinite gatte da pelare" si riducono magicamente del 30%.
Come diceva il buon Albert: " Due cose sono infinite: l’universo e la stupidità umana, ma riguardo l’universo ho ancora dei dubbi."
A proposito... Oblivia, il 25 Marzo 2014 sulla pagina dei "Senza Senno" alla domanda: "Conosci il risveglio? Sai cos'è e come ci si arriva? Parli dell'evoluzione della coscienza spirituale: conosci cos'è, come si evolve e in che cosa? Parli di alternativa alla morte e cosa succede dopo: conosci questa alternativa alla morte e conosci cosa ci sia dopo?"
Tu replicasti così:
"La risposta a tutte le domande è sì, è da quando scrivo che ti spiego cosa sia, per quanto riguarda l'esistenza di una coscienza dopo la morte sono certa che ci sia, anche se non intesa come la personalità individuale che ci è familiare nel corso della vita terrena."
Saresti così gentile, visto che riconosci utile approfondire, di farlo a beneficio degli utenti di questo sito? Grazie.
DaBob,
EliminaDopo aver affermato più sopra che questo “è un blog fatto con uno scopo, con una logica e un pensiero ben preciso dietro, studiato e messo a punto nel corso del tempo", ti fu detto che "l'impressione è che vuoi alludere a chi sa che cosa, volendo quasi far intendere che ci siano scopi reconditi non meglio chiariti (nel qual caso potresti renderci partecipi delle tue conoscenze?)."
La tua repentina scomparsa ha dato brillante dimostrazione di come "essere nel non essere". Come si rappresenta l'oltre? Così... con nonchalance.
Ah, era DaBob il misterioso Anonimo di quel commento! Aspetto ancora una risposta! Aspetta e spera.... Con quel commento “sibillino” hai fatto scappare Carlo, insinuandogli il dubbio di essere capitato in un Blog machiavellico.... :)
EliminaA questo punto mi sorge spontanea una domanda: che senso ha scoraggiare un nuovo utente a scrivere sul Blog (con termini quali “molla”,“è inutile”), mentre tu continui ad intervenire? E' quantomeno contraddittorio, non trovi?
Ex anonimo io oltre ad aggiungermi alla tua richiesta sul senso di scoraggiare gli altri utenti a intervenire mentre lui continua a intervenire, mi domando che senso ha che daBob continua a dispensare consigli ed opinioni alchemico/spirituali in un blog che sfotte tutto ciò che è alchilico/spirituale?
EliminaUna mia conclusione? volentieri, sono tutte stronzate.
Dabob
EliminaDi che parlate? Smod, non ho capito nulla di quanto hai scritto, a che ti riferisci, a quale argomento, a cosa di grazia. Non sono enciclopedico, non perdo 30 min a cercare commenti e non ricordo tutto quello che ho scritto nè sono sempre concorde su tutto ciò che scrivo nel tempo, a volte si cambia (notiziona). La mia repentina scomparsa...? D:
@ex anonimo. Quando scrivo metto sempre sopra come firma "Dabob". Se non c'era non ero io, se c'era dimmi dove. Grazie.
@U aspetto la risposta, quando ti va.
Gli interventi su questo blog di utenti quali DaBob, Oblivia, Carlo e altri Anonimi vari è un supporto necessario in quanto rappresenta un esempio prezioso, fornito in tempo reale, della psicologia del credino. La loro presenza qui regala la verifica e l'alimento ad un sito come questo, e pertanto non va né sminuita, né scoraggiata. Fortunatamente per il credino è cosa irresistibile venire qui a dare gran mostra di sé e confermarsi tale.
EliminaCaro Dabob, permettimi di obiettare, ma non è la prima volta che scrivi da Anonimo senza firmarti "Dabob", per cui quando dici: "Quando scrivo metto sempre sopra come firma "Dabob". Se non c'era non ero io..." è una bugia, perché eri tu. (anche se capisco che puoi non condividere le idee da te stesso espresse.)
Elimina@Dabob
Elimina“ex anonimo. Quando scrivo metto sempre sopra come firma "Dabob". Se non c'era non ero io, se c'era dimmi dove. Grazie. ”
Il riferimento è al commento del 06/08/14 14:20 e ad il mio successivo commento. Lo Smoderatore ti attribuisce e ti riconferma la paternità di quel commento, pur non comparendo la tua firma, evidentemente in virtù dei “potenti mezzi” a noi preclusi.... In base a ciò ho fatto il commento.
@Smoderatore
Elimina“Gli interventi su questo blog di utenti quali DaBob, Oblivia, Carlo e altri Anonimi vari è un supporto necessario in quanto rappresenta un esempio prezioso, fornito in tempo reale, della psicologia del credino. La loro presenza qui regala la verifica e l'alimento ad un sito come questo, e pertanto non va né sminuita, né scoraggiata. ”
Sono assolutamente d'accordo!!
Preciso che il mio “appunto” a Dabob non era assolutamente un invito a non scrivere più sul Blog, ma solo un invito a non scoraggiare altri utenti.
Preciso che non volevo scoraggiare daBob nel suo No Sense, in fondo è bellissimo trovare il Sense nel suo No Sense è uno spassoso oltre che riassunto di tutta la credineria collettiva.
EliminaDabob
EliminaPuò essere, non ricordo se ero io. La cosa mi preoccupa perchè mi sembra un mio commento ma non l'ho firmato (la cosa è singolare ma in fondo potrebbe essere positivo). In ogni caso non era mia intenzione spaventare nessuno.
Smod io scrivo qua perchè non ho un cazzo da fare, scusa il francesismo, e perchè a volte è interessante leggere i commenti (un po' meno le tue elucubrazioni mentali, senza offesa) e commentarli.
Se sei uno statistico o credi che il "credino" abbia una psicologia ben definita, solo perchè alcune persone si lasciano porte aperte all'inconoscibile o su argomenti di cui l'umanità rimane in un abisso di ignoranza, te lo lascio credere, contento te. A sto punto Io, Oblivia, Carlo ed altri potremmo chiederti una sovvenzione visto che sovvenzioniamo il tuo blog.
P.S. se volessi dare mostra di me lo farei in modo più attivo, magari facendomi un nick e conducendo una vita diversa. La vanità, per quanto tu possa credere che sia parte di me, non mi tange. Ma l'oggettività è una credineria che ti lascio volentieri.
Sto cercando di mollare tutte le credenze, questo la dice lunga su quanto mi puoi conoscere e quanto ti piace dire la tua Smod.
U, tranquillo, non mi scoraggi, adori andare in giro a dire quanto ciò che uno dice è una ca**ata ma non ti esponi mai dicendo la tua. Lo trovo troppo facile criticare e basta, è un esercizio fine a se stesso, è il bambino che distrugge il castello di sabbia all'altro e gode di quell'altto ma non fa mai un suo castello per paura di qualcuno che, come lui, glielo distrugge. Esponiti, fai il tuo castello tanto durerà al massimo una notte, nulla è eterno.
Bene, così oggi abbiamo scoperto che ci sono vari tipi di credini. Non un grosso risultato
@Dabob
Elimina“In ogni caso non era mia intenzione spaventare nessuno. ”
Va bene Dabob, ci siamo chiariti. Felice di risentirti! :)
“Sto cercando di mollare tutte le credenze ”
Ti sei proposto un difficile, ma onorabile, compito! In fondo è quello che anni fa mi sono proposto io. Non so a che punto sono. Direi che sono arrivato a quello che in filosofia si chiama “epoché scettica”: la sospensione del giudizio teoretico sulle cose... Quest'atteggiamento mi porta ad un'apertura ed una voglia di esplorare le più disparate idee o pratiche, cercando di vedere quali pregiudizi mi impediscono di vedere diversamente una tale idee o pratica. E' una ricerca continua, bene espressa dai versi di una canzone di Zucchero Fornaciari: ”Nel mondo io camminerò tanto che poi i piedi mi faranno male io camminerò un’altra volta e a tutti io domanderò finché risposte non ce ne saranno più io domanderò un’altra volta...”
Appunto Da Bob quando si parla di castelli di sabbia penso il gusto più grande sta proprio nell'abbatterli. Anche perché una volta costruito la sua utilità è pari a qualsiasi credenza.
EliminaDare del cretino alle persone che credono in Dio o nell'ego o nella madonna o negli ufo a me sa tanto di tendenza a ispirazione nazista...
EliminaDabob
Elimina@Ex anonimo Si è dura, tutte tutte è praticamente impossibile, siamo legati in questo corpo, in questo tempo (sempre se tutto questo esiste). Si il liberarsi delle credinerie (quelle vere) porta a vedere possibilità che prima ci eravamo preclusi. A vedere come tanti si precludono tutte queste possibilità e ad averne compassione (o altre emozioni). Diciamo che ti rende la vita migliore, è vivere in pratica.
@U A te piace abbattere quelli degli altri, se abbattessi i tuoi (iniziassi) sarebbe più proficuo (per te). Ma so che non lo farai, divertiti a credere di abbattere i castelli altrui.
@Anonimo Benvenuto ad auschwitz, Arbeit Macht Frei.
Boh senti che ti dice lo Smod, a lui piace puntare il dito.
Grazie da Bob , nella tua convinzione di sapere cosa è giusto per me dimostri di essere un maestro di grande talento, tra l'altro se sto abbattendo i tuoi castelli di sabbia è anche un ottima cosa per i fini evolutivi, ma in fondo non sto abbattendo niente perché non c'è niente da abbattere e non faccio altro che ringraziarti dei tuoi interventi "ironici" su di me e sui miei bisogni di cambiare , cosa che ho fatto diverso tempo fa passando da un credino Doc come te che pensava di evolvere è far evolvere ad uno che semplicemente si gusta la sua vita, abbattendo appunto il castello di sabbia su cui si tiene la spiritualità. Cosa che scoccia molto ai maestrini e acculturati di esoterismo, perché non hanno fan e adepti che pendono dai loro sermoni. Non a caso tempo fa dicesti che purtroppo non potevi più aiutarmi , quando nessuno ti ha chiesto aiuto e questo ti rende estremamente presuntuoso oltre che nevrotico. Se una persona ha imparato a scegliere cosa è preferibile per sé stessa, differenziandosi da credi e dogmi non per forse deve essere sterile o addormentata. Hai mai letto Bolbwy? te lo consiglio invece di stronzate eso-isteriche, se hai piacere ma sopratutto tempo prova a leggere dall'individuo alla famiglia "astrolabio" sicuramente tocchiamo temi un tantino più seri.. ciao TelespallaDaBob
EliminaDabob
EliminaAlcune persone non sopportano i consigli, bisognerebbe avere la capacità di intuirlo e lasciarli gustare la loro vita ma, purtroppo, non sono ancora così bravo.
Semplicemente facevo riferimento al fatto che hai risposto al mio commento riferendoti ai castelli altrui, non ai tuoi personali ma ciò che hai detto si reggeva solo se faceva riferimento ai tuoi personali. Tutto lì.
Non stai abbattendo nessun castello, usi un bulldozer con tutti e tutto e fai solo tabula rasa. Non sono interventi costruttivi, te fai le "grandi opere" (citazione politico-amministrativo-mafiosa, non me ne volere), la grande voracità consumistica.
No, mai letto, magari un giorno...
Se fossi illuminato non staresti a leggere un pirla come me quindi...non dare del negretto al corvo caro merlo.
A daBobbe è che te devo da dire? Non sarà che più che non prendere consigli, non prendo i TUOI consigli? E che sei solo un rompiscatole a darli? Stai su un blog che fa ironia sulla spiritualità e tu dai consigli (seri) di spiritualità, e se uno non ti ascolta è chiuso. Mi fai pensare alla canzone di De Andrè. .."la gente da buoni consigli sentendosi come Gesù nel tempio, la gente da buoni consigli quando non può più dare il cattivo esempio"
EliminaL'allegoria finale poi, degna del miglior Furio in bianco rosso e verdone...
Ah dimenticavo, non posso non leggerti, è impossibile per me, ti prego non smettere mai
Dabob
EliminaNon sei nemmeno obbligato a venire su questo blog, se è per quello, ma ci vieni. Se uno non mi ascolta cavoli suoi, ho imparato a lasciare i problemi altrui alle altrui persone. Molto saggio.
Non so se non voglio dare o non posso dare, forse mi piace.
Davvero? Perchè proprio Furio? Sei il primo a collegare l'allegoria o metafora del corvo-merlo a Furio di Verdone. Lo trovo un mezzo complimento e un mezzo pessimo paragone, Furio in fondo è un personaggio davvero pesante.
Dabob (un po' più su),
EliminaIl "dare mostra di te" era riferito esclusivamente alle centinaia di visite e alla quarantina di commenti che ci hai regalato... and counting.
Stai cercando di mollare tutte le credenze? Per quello che vale, ti auguro sinceramente buona fortuna.
La porta è sempre aperta... bisogna stare attenti a cosa porta il gatto.
P.S. Pensa che in pochi giorni sono passato da unico Dio a coglione, da scolaretto di quinta elementare a stupido e a nazista; e tu che dici di essere in continuo cambiamento...
Dabob
EliminaSe uno non vuole dare nessuna mostra di sè, secondo il tuo concetto, dovrebbe o spararsi in testa o andare a vivere come un eremita. Non vedo alternative. Grazie.
Il gatto porta sempre uccellini o topini. Bisogna stare attenti a come entra.
Questa non l'ho capita, se è riferito a come ti vedo ti assicuro che non ti ho mai portato allo stato divino nè ora ti vedo come un coglione. Se mai, visto che dici sempre le stesse cose, o sei sempre un dio (per qualcuno) o sei sempre un coglione (per qualcuno). Ma dipende sempre da chi guarda, sei ciò che gli altri vedono quindi sei una proiezione, se ci credi.
Giusto?
No Moderatore, cogliode lo sei sempre stato.... cambiamenti in vista non se ne vedono....
EliminaNon so chi sei, autore del blog, ma a parte mettermi in ginocchio e baciarti i piedi, dovrei chiederti una cosa: parlaci di te.
RispondiEliminaSe parliamo di supercazzola il migliore a raccontarle è Robert Burton..:)
RispondiEliminaNon per favore non vorrei morire di noia e depressione ascoltando la storia di un tipo che mette su un blog per chiamare cretine le persone che, diversamente da lui, credono in qualcosa... Chi insulta gli altri in modo gratuito, senza nemmeno guadagnarci niente, credo non abbia molto da dare al mondo come contributo di sensibilità...
RispondiEliminaCome diceva il buon Albert: " Due cose sono infinite: l’universo e la stupidità umana, ma riguardo l’universo ho ancora dei dubbi." sono ben orgogliosa di essere infinitamente stupida se essere intelligenti significa rinchiudersi in uno spazio angusto che ti impedisce di vedere al di là della punta del tuo naso finto.
RispondiElimina" proposito... Oblivia, il 25 Marzo 2014 sulla pagina dei "Senza Senno" alla domanda: "Conosci il risveglio? Sai cos'è e come ci si arriva? Parli dell'evoluzione della coscienza spirituale: conosci cos'è, come si evolve e in che cosa? Parli di alternativa alla morte e cosa succede dopo: conosci questa alternativa alla morte e conosci cosa ci sia dopo?"
Tu replicasti così:
"La risposta a tutte le domande è sì, è da quando scrivo che ti spiego cosa sia, per quanto riguarda l'esistenza di una coscienza dopo la morte sono certa che ci sia, anche se non intesa come la personalità individuale che ci è familiare nel corso della vita terrena."
Saresti così gentile, visto che riconosci utile approfondire, di farlo a beneficio degli utenti di questo sito? Grazie." Mi rincresce, ma debbo rispondere di no perchè:
1) l'ho già fatto numerose volte
2) non vedo l'utilità di ripetere le stesse cose mille mila volte
3) di spunti di dileggio te ne offro già in abbondanza, quindi perdona il mio diniego in una giornata fitta di impegni e con parecchio sonno in arretrato.
Riverisco, Sua Smodità
Oblivia,
Eliminaè un peccato... Anche se è vero che di spunti comici ne offri già in abbondanza perché:
1) Hai solo immaginato di "approfondire" gli argomenti numerose volte.
2) Non si ripete quello che non si è mai detto.
3) Malgrado le giornate fitte di impegni e le dozzine di richieste hai sempre trovato il tempo di parlare d'altro.
Comunque sono d'accordo, considerare intelligente il rinchiudersi in uno spazio angusto che impedisce di vedere al di là del proprio naso (lungo, grosso, alla francese, rifatto o finto che sia) è cosa abbastanza stupida.
Oblivia, tu non sei affatto stupida, tu sei Oblivia.
Ma ti rendi conto? Sei come berlusconi che disse a Rosy Bindi che era più bella che brava.... insulti la gente... e nessuno inoltre ti risponde.
EliminaInsulti, insulti e insulti.
"Obliviaaa", gridi con una voce che mi immagino in falsetto "dai spunti comici...Oblivia non sei stupida sei semplicemente te stessa!"
Mi fai venire in mente le ragazzine stronze dei college americani, quelle che si vedono nei telefilm che quando trovano ragazzine che non sanno difendersi dicono cose esattamente come le dici tu: "Oh cara, ma tu non sei stupida... sei semplicemente te stessa!" e poi ridono con quella voce in falsetto e se ne vanno come se avessero detto una cosa intelligente.... già mi immagino il tuo ex-anonimo che ti gironzola dietro che dopo aver detto una cosa così intelligente ti segue e ridete come ochette... lasciando la poveretta sola con lo sguardo sbarrato....
Ahhh smoderatore se fossi tua mamma ti piglierei per il tuo bel orecchio eh...manco delle donne c'hai rispetto a smoderato'? Beh allora.... a letto senza cena!!!!
Perchè dobbiamo trattare a pesci in faccia le persone che hanno una fede? Perchè dobbiamo pensare che se uno è Mormone o Gurdjieffiano o Sufi debba essere per forza un plagiato? Perchè dobbiamo giudicare con così tanto disprezzo le persone che credono a qualcosa in questo mondo così triste e grigio?
RispondiEliminaPerchè non possiamo vedere l'aspirazione spirituale come un gioiello dell'anima, alla stregua della poesia o della letteratura, e dobbiamo invece insultarlo e gridargli in faccia che non esiste niente?
Perchè dobbiamo essere dei profeti così irrispettosi dell'altro nell'annunciare il nostro messaggio materialista e poco poetico, sbattendo in faccia insulti accaniti verso gli altri esseri umani?
Perchè dobbiamo pensare che solo le chiese ufficiali sono istituzioni serie e non possiamo vedere bellezza nel tentativo umano di trovare un senso nuovo, una ragione che non sia solo mangiare, lavorare, cagare e morire?
Perchè dobbiamo non solo imporre, ma insultare così aspramente, coloro che ancora credono nel mondo della fantasia, dell'invisibile o dell'immaginazione gridandogli che sono ignoranti, cretini e/o dei poveri fanatici plagiati?
Da dove viene questa amarezza, questa rabbia, questa voglia di rompere le croci, i templi e i monasteri buddisti?
Noi credenti siamo ormai diventati come i tibetani, forse non ci rimane che darci fuoco per chiedere a grande voce di non sentirci ancora una volta, per l'ennesima, insultati per le nostre fedi. Qualsiasi esse siano.
Non è la prima volta che si accusa questo sito di "screditare il pensiero di minoranze religiose o spirituali senza toccare gli orrori perpetrati dalla maggioranza". Qui si tratta prevalentemente di un soggetto: il credino. Che sia esso maestro, seguace, autodidatta ecc. "screditare le filosofie e le credenze, per quanto ridicole o stupide possano sembrarci" è solo una parte della provocazione di cui ci si diletta fare qui, in quanto prodotto della sua follia.
RispondiElimina"Toccare la maggioranza" personalmente sarebbe, come dicono oltremare, "Shooting fish in a barrel." Prendersela perché si tocca la minoranza senza sfiorare la maggioranza è come dire che non si deve parlare delle persone che muoiono a causa del rifiuto delle trasfusioni di sangue, perché al mondo ne muoiono centinaia di migliaia a causa dell'alcool.
Il fedele della maggioranza ha, appunto, fede, ovvero un necessario requisito di cui, per sua stessa ammissione, sembra essere a conoscenza.
Qualora non risulti nociva a se stessi e agli altri, la propria fede può essere giustificata e utile. La fede è un cerotto per il mal di vivere, e sebbene sia una cosa irragionevole, sembra essere una cosa necessaria. La maggior parte dei seguaci delle "minoranze" sono allergici alla parola "fede". Essi sono convinti di aver verificato, di avere prove, di "sapere", di "conoscere" per convinzione, per "esperienza", per sentito dire, ma non provate a dire che il loro è un atto di fede. Il credino minorato (della minoranza) e quello maggiorato (della maggioranza) sono entrambi, per l'appunto, credini. Semmai può cambiare l'essere a conoscenza o meno della propria fede... è per questo che il credino minorato dà sempre molta più soddisfazione.
Parlare della "maggioranza" rende meno minorata la "minoranza"?
Credino e cretino sono due cose differenti: si può essere cretini e non credini, si può essere entrambi e viceversa, l'uno non esclude l'altro. Di cretini ne è pieno il mondo, così pure di credini.
Come ha già detto Ex-anonimo. "Chi è sicuro della propria fede, non è né infastidito né minimamente scalfito dalle critiche."
La fede è un cerotto per il mal di vivere.... un atto di debolezza... un insulto all'intelligenza.
RispondiEliminaLe offese continuano....
E poi affermi con una goliardia che ti gonfia il petto (leggi bene):
"E' per questo che il credino minorato da sempre molta soddisfazione..." soddisfazione a cosa? A insultarlo? A scrivere accuse infamanti? A sbeffeggiarlo?
Ti dà soddisfazione, ti fa godere sbeffeggiare i "credini minorati" come li chiami tu... si? Davvero? Sei come quelli che picchiano i neri e si sentono soddisfatti? Sei come i naziskin che organizzano retate contro i gay e poi vanno a bere birra... perchè i finocchi danno maggiore "soddisfazione"?
Sei un giustiziere della notte... un arcangelo della giustizia... e vedo che ti fa piacere. E', per usare le tue stesse parole, un "diletto".
Aldilá di quello che dicano Gurdjieff, Brizzi, Quinti, Krishamurti o chi vuoi tu io sarò sempre qui per difendere le loro posizioni. Non le condivido, ma le difendo. Perchè le posizioni dei gruppi minoritari vanno difese, in quanto SONO RICCHEZZA e non DISGRAZIA.
Tu stai dalla parte del più forte, buon per te. Non parli dell'Opus Dei forse per paura di denunce o per altri timori reconditi... va bene. Non conosco i tuoi interessi. Conosco ora solo i tuoi gusti. I tuoi piaceri notturni.... il tuo piacere nel denigrare uomini, donne e bambini che credono nella Gnosi o nella Quarta Via o nell'Ego o in Gesù Cristo (ma per te anche Gesù Cristo è un cretino, lo hai messo fra i primi nella tua lista di immagini in basso nel tuo nero e oscuro sito web).
La fede per te "sembra essere necessaria". Se tu avessi potere di certo la debelleresti, esattamente come facevano i regimi comunisti più intransigenti. O quelli di destra che, vi ricodo bene, mettevono i Testimoni di Geova (non i cattolici), i protestanti, i gay, i mormoni, gli evangelici e NON SOLO GLI EBREI nei forni crematori.
Minoranze religiose distrutte.
Tu sei dalla parte della maggioranza, io della minoranza. Non condivido le posizioni di questi maestri, di queste fedi, di queste minoranze.
Ma sarò qui da oggi ogni giorno. Fino a quando tu non smetterai di sentirti in dovere di sputtanare (non di criticare o di criticare, ma SPUTTANARE) non solo idee, concetti o filosofie, ma persone umane. Persone che credono.
Cretini per te.
Cuori e persone per me.
Beh... Brizzi in un forno crematorio ci starebbe bene... ah mi dimenticavo per lui non esistono o non sono mai esistiti....
RispondiEliminaSenti bello.... adepto della setta filonazista dello smoderatore... ma perchè non ci vai tu nei forni crematori invece di mandarci gli altri??????????????????????????
RispondiEliminaMa certo che siete proprio delle belle persone eh!!!!!!!!!!!
Ma lascialo perdere!! Non vedi che fa commenti deliranti e farneticanti!! Si professa credino o cretino (come dice lui) e poi attacca Brizzi, capo indiscusso di una setta di credini, con commenti di pessimo gusto. Oltre che farneticante e contraddittorio, è soprattutto patetico.... I suoi commenti si commentano da soli, non c'è bisogno di perdere tempo e rispondergli. Sta facendo un pessimo servizio ai credini che sostiene di rappresentare e difendere.
EliminaIn questo sito web si sputtanano le persone che credono. Beh allora ascoltate le parole della Dott.ssa Silvia Montefoschi (medico, psicoanalista), che è considerata a tutt'oggi un pilastro fondamentale della psicoanalisi italiana.
RispondiEliminaAlla faccia di noi credini che crediamo. Persone di grande prestigio nel mondo della scienza hanno lasciato testimonianze così belle, altro che quel volgare dello smoderatore e compagnia bella....
http://www.studio12-milano.it/index.php?option=com_content&view=article&id=119&Itemid=44
Fatevi coraggio credini di tutto il mondo... non siete soli. E se poi incontrerete persone che vi insultano fategli una bella risata in faccia.
Appunto inizia tu a farti una risata invece di fare la vittima su questo blog, che (non l'hai notato)serve a smontare l'idolatria che provano diverse persone verso dei cialtroni come il Brizzi che con la scusa di essere illuminati o meglio fulminati prendono per i fondelli persone bisognose di "fede".
EliminaE comunque se hai dato realmente un occhiata al blog ci sono tantissimi credini (come te) che vanno proprio contro i propri insegnamenti spirituali.
Il blog e stracolmo di insulti allo smoderatore. Insulti che vengono da elementi che lavorano per non esprimere emozioni negative, e poi basta che gli tocchi il guru che adorano e voilà..
Questo basta a dimostrare che è tutta una credineria.
Ps...Se ti senti sputtanato probabilmente sei troppo attaccato al tuo credo.
Il mio credo mi permette perfettamente di difendermi quando qualcuno mi insulta. Ora che fai prima mi dici che se sono cristiano sono un cretino e ora che non sono un buon cristiano? Ajajaja allora vorrà dire per te che non sono nemmeno un buon cretino.
EliminaAh per i filnazisti non esiste altra ragione che il diletto a insultare, il godimento sottile nello sputare davanti alle immagini sacre, non esiste altra ragione che l'odio.
Smetti di offendere le persone che credono... smetti di dire che le persone che credono sono cretine. Smetti di offendere. Se lo smoderatore viene offeso è perchè ha offeso lui per primo. Se scrivesse articoli seri, di critica ragionata, senza insultare, nessuno lo offenderebbe e si potrebbe creare un luogo di interessante dibattito.
RispondiEliminaOra avvocato del moderatore, amico di Ex-anonimo vai a fare le parole crociate è meglio...
PS: se sono troppo attaccato al mio credo sono cavoli miei, di sicuro tu sei troppo attaccato al tuo essere SDRONZO, che non vuol dire str***o. Come dice moderatore credino e cretino non sono sinonimi... nooooooo
Hai visto? Il tuo credo ti sta aiutando a tirare fuori il meglio di te. In fondo il fine di questo blog è proprio far notare le contraddizioni di cui tu ne sei un esempio eclatante. Ed infatti le persone non migliorano, o si anestetizzano o diventano dei nevrotici psicopatici (tipica la tua risata) Senza contare che sono estremamente settarie, quindi per primi a chiudersi in dogmi.
RispondiEliminaPs.. le parole crociate sono sicuramente più interessanti delle tue argomentazioni, e sicuramente chi si diletta in quelle fa meno danni delle (appunto) crociate che fa il credino nel cercare di rendere gli altri dei credini.
@U.
EliminaHai notato: chi non è d'accordo con il nostro amico, o meglio chi non gli dice che ha sempre ragione (come pretendeva il famoso personaggio italiano del “Ventennio.... “) viene subito etichettato “avvocato” dello smoderatore. Man mano, facendo carriera, si ottiene l'onorificenza di “Amico” dello Smoderatore, ed in fine, al top della carriera si arriva ad essere il “Fidanzato/Amante”. Ora, la cosa non mi inquieta più di tanto. Il problema semmai è un altro: poiché il nostro amico si è autoproclamato “fratello gemello” dello smoderatore, mi tocca subirmelo come cognato! Non so se sarò in grado di reggere il colpo! :)
Prendi in giro quanto vuoi smoderatore, tanto sappiamo che sei sempre tu. Non sei l'unico che puo' vedere gli ip dei commenti... chiedi scusa ai cristiani, ai mussulmani e a tutti i credenti delle fedi minoritarie. Questo mi sembra il minimo che dovresti fare!
EliminaE vabbe ex anonimo in fondo lo dice anche gurdjeff che bisogna far si che l'agnello e il lupo che vi è in noi vadano d'accordo tra loro.
EliminaNon so se si riferiva al cognato, ma credo più alla suocera.
Sei solo un poveraccio che ha bisogno di insultare la fede degli altri per sentirti migliore...
EliminaSmetti di prendere per il culo le persone che credono, smetti di chiamare cretini i fedeli di qualsiasi confessione essi appartengono, impara l'educazione e metti da parte il bullismo nei confronti di persone che hanno delle credenze.
RispondiEliminaTorna a scuola a studiare un po' di educazione civica.
Va bene parlare del pericolo delle sette, va bene parlare delle contraddizioni concettuali, va bene affrontare i temi in modo calmo e sereno.
Ma non va bene insultare i fedeli di una confessione. Non c'è giustificazione a un simile atteggiamento. Puoi dirmi quello che vuoi, ma il tuo atto offensivo e oltraggioso è sotto gli occhi di tutti. Togli la foto di Gesù Cristo e smetti di dare del Cretino a Gesù Cristo.
smody:
RispondiEliminasempre la solita tarantella eh... ti dirò, mi sembra che ultimamente qui si stia sbarellando, sinceramente mi collego a questo blog e lo leggo volentieri perchè nella mischia (per non dire rissa) ho sempre trovato da quando scrivo persone stimolanti che mi hanno dato spunti di riflessione e di approfondimento. ti dirò, non mi tange assolutamente il fatto che ciò che scrivo possa fornirti o fornire ai tuoi compagni di meregue spunti per denigrarmi, se in un ipotetico futuro dovesse infastidirmi smetterò di scrivere qui senza far polemica perchè non mi interessa far cambiare idea a te o ad altri e, a differenza di tanti di quelli che scrivono qui non ho bisogno di accanirmi contro qualcuno per rinsaldare la mia opinione. per rispondere sinteticamente alla domanda che mi hai posto sopra, cioè su cosa sia lo spirito, ti rispondo senza sofismi e citazioni da qualsivoglia testo sacro: è la facoltà di immaginare, esprimere, CREARE che ci differenzia dalle altre forme di vita presenti su questo pianeta, che si esprime in primis nella facoltà di linguaggio con tutti gli annessi e connessi. è la capacità di provare amore anche sfidando l'istinto di autoconservazione e lo slancio che ci rende capaci di diventare altro da ciò che siamo. il risveglio è il processo attraverso il quale queste capacità più o meno latenti vengono portate alla luce per poter essere utilizzate nella vita di tutti i giorni; è un processo che serve ad accelerare i tempi evolutivi che di norma sono molto più lunghi e difficoltosi. vuoi anche sapere cosa c'è dopo la morte: adesso dove ti trovi? cosa c'è dentro di te? dopo sarà lo stesso.
Oblivia a proposito di sbarellare come vanno le letture sulle sostanze psicotrope per raggiungere quello spirito o quell'amore che è ostacolato dalla sopravvivenza?
EliminaE a te come vanno le letture nazifasciste che ti spiegano come odiare le persone che hanno delle fedi o credenze diverse dalle tue?
EliminaGrazie Oblivia.
EliminaOblivia,
EliminaHai citato la capacità di CREARE che ci distingue dalle altre forme di vita presenti su questo pianeta, e sono d'accordo (anche se fosse stata in minuscolo). Parli di capacità di amare, che nessuno come l'uomo vive in maniera così profonda e... folle, okay. Poi parli di capacità di diventare altro da ciò che siamo, e qui si arriva a un bivio: da una parte c'è la logica, chiamiamola così, razionale che può comprendere e spiegare che si può ottenere un cambiamento tangibile e conoscibile, e che tutti possono più o meno condividere. Dall'altra c'è un altro tipo di logica di cui è artefice la convinzione in certezze acquisite al di là di prove che vadano oltre le proprie prestabilite "convinzioni" e "esperienze" annesse. Perché qui non si parla di dimagrire mangiando sano e facendo attività fisica o imparare attraverso lo studio teorico e pratico, o maturare vivendo l'avventura della vita, qui si parla di "altro". Fra le pieghe della "facoltà di linguaggio", si parla di risveglio e di come lo si ottiene; si parla del modo in cui la coscienza spirituale evolve in chissà che cosa; insomma si parla di qualcosa di sottinteso, di vago ma preso per scontato di cui non si ha conoscenza, ma che ha il potere di accelerare i tempi evolutivi... qualsiasi cosa voglia dire.
Cosa c'è dopo la morte? Non si sa; i morti non hanno ancora imparato a parlare se non in circoli esoterici e nella testa e nei libri dei più "creativi". Dove mi trovo? Seduto a tavola. Cosa c'è dentro di me? Non saprei... ossa, tessuti, organi, pensieri, parole... stasera ho mangiato del pollo, che sia quello? Che quando si muore si rimane seduti a tavola a digerire il pollo? O forse come dice Louis C.K.
O magari ti riferisci a quella forza "creatrice" capace di sopravvivere al corpo, unico mezzo per rivelarla... Cosa c'è dopo la morte? Qual'è l'alternativa alla morte? Non si sa, ma la volontà della convinzione di saperlo è assai forte. Se ci pensi non puoi saperlo, ma se ci pensi... allora puoi saperlo. Questo è fare "due pesi e due misure": da una parte il sapere di non sapere, dall'altra l'essere segretamente consapevole di sapere, basta alternare metodo di razionalizzazione. Laddove la ragione non può arrivare, ci può arrivare la determinazione della fede. La fede non è razionale, ma si può razionalizzare l'atto di fede. Le due logiche appartengono e convivono nella nostra mente, ma non possono operare simultaneamente. Il credino è un funambolo che salta di continuo da una all'altra. È una dualità che i non-duali non riescono nemmeno a vedere.
Non ho nessun problema con chi sa e ammette di credere per fede; per coloro che invece pensano di sapere, di conoscere, di aver verificato... è tutt'altra cosa.
Oblivia, sei una persona intelligente, hai senso dell'umorismo e le spalle larghe per sopportare il mio. Ogni scambio (e questo vale più o meno per tutti gli utenti) è uno spunto di riflessione e al di là delle provocazioni, provo sincero affetto per chi viene qui perché capisco perfettamente cosa voglia dire credere a tutte queste cose.
Non hai mai avuto contatti veri con maestri e guru e pensi che mai ne avrai. Il vero maestro è dentro di te, l'acchiappagonzi di turno ti ha già incetriolato.
Mi dispiace Oblivia, vedersi insultati per le proprie credenze è davvero raccapricciante. Mi dispiace molto e chiedo io scusa a tutti i fedeli di qualsiasi confessione essi siano. Oblivia per lo smoderatore è una stupida...... "Oblivia tu non sei stupida... sei solo Oblivia", come dire... che dire Oblivia o dire Cretina era la stessa cosa.
RispondiEliminaChiedo scusa a tutti coloro che credono in una dimensione superiore per le parole che qui in questo posto si utilizzano. E scusate se a volte divento grossolano io stesso, ma credo proprio ce ne sia bisogno con certi tipi...
Sentitevi sereni di credere nelle cose che vi fanno sentire bene e che danno un senso migliore e diverso alle vostre vite. Sentitevi liberi di percepire che esiste uno spirito o una risposta ultima ai grandi interrogativi. Ma non sentitevi per questo giammai dei cretini... perchè ciò sarebbe avvilente.. denigrante e ribellatevi allorquando fa della vostra fede un modo per sputarvi addosso.
Perchè avete dignità e essa non deve essere denigrata da nessuno!
u.go: non ho mai detto che l'amore è ostacolato dalla sopravvivenza, non vedo che bisogno c'è di estrapolare frasi dal loro contesto per attribuirgli significati che io non ho mai inteso dare. per quanto riguarda le sostanze psicotrope mi interessa semplicemente capire quale peso possano aver avuto, nel loro uso universale presso tutti i popoli antichi, nel contesto del loro utilizzo sacramentale. vorrei puntualizzare che la Dmt, che può essere assunta tramite estratti vegetali (ayahuasca) viene secreta normalmente dal cervello e quindi si tratta di un fenomeno esogeno e non endogeno. dai, estrapola e distorci! divertiti!
RispondiEliminaAhhh No.. infatti hai detto che quell'amore che sfida l'istinto di conservazione (molto esoterico)
EliminaPs.. a proposito di distorcere(non ho niente in contrario) lo fai continuamente con il mio nik del blog, quindi mi sembra che ci diverte in due ;)
smody:
RispondiEliminagrazie? tutto qui? un tantino laconico oggi...
anonimo:
non ti curar di loro, ma guarda e passa, disse il sommo e io aggiungerei: queste diatribe son ben poca cosa, occorre conservare le energie per battaglie più meritevoli.
Il problema, cara Oblivia è che se si è in balia delle proprie ossessioni, di energia te ne rimane ben poca per le battaglie meritovoli! E pensare che Gurdjieff, gli alchimisti e altri Sistemi (da ultimo il Signor Brizzi) hanno fatto del “risparmio energetico” il loro punto cruciale (vedi non espressione emozioni negative; rilassamento dei muscoli del corpo per evitare inutili tensioni, ecc.). L'equilibrio psicologico è la condizione essenziale ed imprescindibile per poter sviluppare le “qualità superiori”. In assenza di questa invece di illuminati/risvegliati si finisce per diventare solo psicotici fulminati...
EliminaInsulta, continua a insultare... fai pure... ti fa sentire bene? Ah.. che bello no? Adesso si che puoi continuare a vivere in serenità!!!!!
EliminaIl paradosso è compiuto:" il Bue che dice cornuto all'asino"!
EliminaRlieggiti i commenti che hai fatto nei miei confronti e poi dimmi chi insulta. Le mie riposte nei tuoi confronti sono sempre state educate e hanno riguardato solo idee, concetti, non insulti personali. Non so se conosci la differenza....Trova un commento in cui io ti ho offeso.
Visto che probabilmente hai la memoria corta, te la rinfreco un po' riportando alcuni tuoi commenti-offesa nei miei confronti, fatti ieri, completamente gratuiti, perchè non riguardavano idee o concetti:
Elimina"Bacio ex. Salutami il tuo fidanzato".
"Io quasi quasi vi farei fidanzare... Ex anonimo non è che per caso sei omosessuale e vuoi una storia con lo Smody? Su dagli un bacetto..."
Fatti un bell'esame di coscienza e prenditi una pausa di riflessione...
Beh? che c'e' di male? Essere omosessuali non è un insulto. O forse tu pensi che lo sia? Eterosessuale è un insulto? Non mi sembra!
EliminaAh... già dimenticavo che per te gli omosessuali e i religiosi dovrebbero tutti essere messi al rogo....
Ho capito, vuoi fare il sofista...ma non hai gli strumenti culturli e dialettici per farlo...
EliminaEssere omosessuali non è un insulto, perchè è una condizione di fatto.
Ma il tuo modo di insinuarlo sì, lo è. Non fare finta di non capire la differenza.
Se non cogli la differenza, allora non puoi sentirti offeso se ti senti paragonato ad uno psicotico. Lo stato psicotico della mente è una condizione della mente, e si pone lungo un continuum che va dalla normalità alla psicosi (appunto). Eccoti lo schemino, così capisci meglio:
normalità--->nevrosi---->borderline----->psicosi
Sicuramente non ho gli strumenti "culturli" (mentre tu si che possiedi quelli dialettici), sono psicotico, nevrotico, cretino, stupido, deficiente, menomato mentale. In fin dei conti questo è come questo "straordinario" blog vuole che i credenti si sentano.
EliminaMe lo sono detto da solo... spero che questo ti aiuti nel tuo bisogno incessante di far sentire le persone deficienti. Stai meglio? Sei felice? Ti fa sentire maggiormente liberato?
Ho fatto la mia buona azione quotidiana! Spero che il tuo bisogno incessante di denigrare il tuo prossimo per i suoi ideali religiosi e spirituali sia per oggi sazio e compiuto.
Più che un mio bisogno di far sentire le persone deficienti, mi sembra più una tua proiezione nel considerarti tale. Come ogni meccanismo di difesa, la proiezione è inconscia, cioè, inconsapevole. Ed è per questo che tu pensi veramente di avere ragione e di combattere la tua battaglia personale ( a guisa di novel cavalier errante) contro "i nemici anti-credini". Se avessi frequentato un qualsiasi gruppo esoterico avresti appreso la prima e fondamentale regola: i nemici sono all'interno di noi, l'esterno è solo un riflesso. "Ambula ad intra", dicono gli alchimisti, cioé "muoviti all'interno" (di te stesso)
EliminaPer ricambiare la buona azione quotidiana, mi dichiaro sconfitto e mi ritiro, seguendo l'adagio taoista delle battaglie perse: "La ritirata è il miglior modo per avanzare".
Ecco bravo, ritirati e se puoi smetti di chiamare cretine le persone che hanno una fede...
EliminaCaro Anonimo,
RispondiEliminasei gentilmente pregato di non inondare il blog con commenti esagitati e ossessivi.
Se continui verrai mandato in castigo in camera tua.
Ok va bene... se vuoi iniziare pure a cancellare i messaggi degli utenti fai pure... io dico la mia opinione esattamente come fai tu!
RispondiEliminaSignori, se da oggi non leggete più i miei commenti sappiate che verrò regolarmente cancellato e censurato. D'altra parte cosa ci si può attendere da chi insulta altri esseri umani in base alle loro ideologie religiose?????
Oblivia hai ragione, ma è per me inconcepibile che un sito su blogger in Italia sia costruito con l'esclusivo intento di infangare, diffamare e gettare fango su persone, individui e vissuti di natura spirituale o religiosa. La dimensione spirituale, aldilá delle baggianate di Smoderatore e compari, è una dimensione identitaria fondamentale per l'essere umano, una dimensione che descrive i principi e le ragioni ultime dell'esitenza.
RispondiEliminaIl dibattito è sano, le critiche pure. Ma qui non si dibatte, semplicemente si insulta! E sono mesi che in silenzio leggo insulti su insulti e ora mi sono detto basta. Il solo fatto di coniare questa nuova parola "credino" che, nessuno lo puo' negare, è un insulto indiretto a chiunque esprima una fede è il preambolo non a una sede di dibattito, ma ad una arena di vigliacche (in quanto coperte da anonimato) accuse diffamatorie nei confronti di gruppi e offese dirette (come quella che ti hanno rivolto) verso coloro che possiedono una fede e vivono una dimensione spirituale.
Siccome sono ateo e non porgo l'altra guancia rispondo a tono.
Ok moderatore, cancella pure questo messaggio se vuoi.
Tanto io sono sempre qui.
anonimo:
RispondiEliminacapisco perfettamente il tuo punto di vista e ti ringrazio per aver preso le mie difese, ma ripeto: lo smody, u.go e compagnia bella possono pensare di me ciò che vogliono, non mi sento toccata e le mie certezze non vengono in alcun modo scalfite da qualsivoglia commento o ingiuria. capisco anche che tu ti possa sentire offeso per la mancanza di riguardo verso chi ritiene di appartenere ad una religione o a una corrente spirituale, ma è giusto che ognuno possa esprimere ciò che pensa in libertà, vietandolo o cercando di vietarlo finiremmo per assomigliare a quelli che vogliono zittirci. internet è un mondo sterminato, vi si trova di tutto, se mai un giorno questi atteggiamenti dovessero urtarmi smetto di scrivere qui prima che passi il tempo di un pernacchio. a dir la verità io mi sono messa a commentare cercando dei confronti, ma quasi sempre purtroppo si finisce coinvolti in scontri, forse per la delicatezza dell'argomento in sè e per il fatto che dietro uno schermo è comodo fare sberleffi a chi la pensa diversamente. ma questo non mi turba, è semplicemente indice del livello di maturità di chi scrive. mi sento di consigliarti magari di sospendere per un po' i commenti se senti che dentro di te non ti senti a tuo agio dato il tenore delle discussioni, nulla ti vieta di farlo più in là con maggior serenità d'animo. un abbraccio.
Oblivia sono sempre la stessa persona... ex-anonimo, u.go e quant'altro sono sempre la medesima persona con il medesimo intento di smerdare la gente. Sono felice che non ti turbi e ti ringrazio per la bellezza che mi regali attraverso le tue parole.
RispondiEliminaNon sei per niente stupida, come pensa qualcuno qui dentro. Sei un tesoro di Donna. Sii sempre fiera di essere quello che sei.
allora.. U: ma davvero non capisci una ceppa o fai solo finta? perchè se fai solo finta ti viene benissimo! ho parlato di "capacità di provare amore ANCHE sfidando l'istinto di autoconservazione", per fare un esempio: genitori che mettono a repentaglio la loro vita per salvare i figli, ma anche persone che fanno lo stesso per salvare quella di emeriti sconosciuti... capisco che siano concetti profondamente esoterici ma penso che ti sia capitato di sentirne parlare no? quanto al distorcere, non eri tu che mi chiamavi bolivia anzichè oblivia (che fra l'altro nemmeno è il mio vero nome)? comunque sto parlando di qualcosa di più serio, cioè della tua abitudine di interpretare artatamente e deliberatamente, con il fine di mettere in ridicolo chi dialoga con te, i concetti che vengono espressi dei tuoi interlocutori. cioè: o lo fai di proposito, o veramente non capisci una ceppa di quello che ti viene scritto. scegli tu.
RispondiEliminaOlivia tu lamenti delle distorsioni ma le fai. Ti ricordi di te, ma non conosci la triplice attenzione (il portale del ricordo di se) ....è poi mi parli di interpretare. Il credino vede e percepisce tanto degli altri, si osserva, ma poi si sfugge sempre.
EliminaLe tue parole non sono affatto esoteriche, il mio era uno sfotto, perché di persone che mettono in repentaglio propria vita per gli altri è pieno il mondo, e sicuramente non stanno a casa a fare l'esercizio esoterico che ti fa toccare stati di coscienza cosmica. Stai in blog che parla di contraddizioni spirituali a scambiare libri e opinioni, ma in fondo lo fai perché non hai mai avuto contatti veri con maestri e guru, che poi in ogni insegnamento dicono che sono necessari. Di un po, gli autori dei libri che leggi hanno avuto o no delle guide fisicamente? Perfino il Brizzi è stato nelle scuole (e si vede)
Il credino crede sempre di possedere qualcosa di prezioso, ma non ha nulla se non le sue convinzioni, prese da libri e maestri, e poi verificate, ma sempre poi..
Cmq stai parlando di qualcosa di più serio, ma per chi? Per te, giusto per te.
U:
RispondiElimina"ti lamenti delle distorsioni ma le fai. Ti ricordi di te, ma non conosci la triplice attenzione": non conoscere un argomento e distorcere le parole degli altri sono due cose completamente differenti, vedi sul dizionario alla voce del verbo "distorcere".
"Le tue parole non sono affatto esoteriche, il mio era uno sfotto" perfetto, volevo solo sapere se davvero non capivi una ceppa o se ti sentivi furbo prendendo per i fondelli la gente, ora ho le idee chiare in proposito.
"Stai in blog che parla di contraddizioni spirituali a scambiare libri e opinioni, ma in fondo lo fai perché non hai mai avuto contatti veri con maestri e guru" e penso che mai ne avrò, o forse per scrivere qui bisogna prima farsi incetriolare dall'acchiappagonzi di turno?
"Cmq stai parlando di qualcosa di più serio, ma per chi? Per te, giusto per te". esatto, giusto per me. any problems?
Su un vecchio libro ho trovato una bella vignetta che rende bene, più di tante parole, l’idea che mi sono fatto di questo blog.
RispondiEliminaIn essa si vede un uomo rinchiuso dentro un bottiglione di vetro; è arrabbiato e sta guardando di traverso un altro uomo, presente fuori dal bottiglione, che lo sta additando e che ride sguaiatamente della misera situazione in cui, evidentemente, l’altro si trova.
Solo che, allargando il campo si vede che sia il primo uomo, che il bottiglione, che il secondo uomo, risultano rinchiusi in bottiglione più grande che li accoglie tutti quanti.
Il secondo uomo, quello che ride sguaiatamente mi fa ricordare lo “smoderatore” e i suoi seguaci che in questo blog, in cui sono capitato per caso, dileggiano con arguzia e grande senso di superiorità i “credenti” rinchiusi dentro il bottiglione della “fede”, tutti presi in questo benemerito compito da non accorgersi di trovarsi essi stessi nella medesima condizione.
A dir la verità in molti altri casi ho riscontrato la situazione inversa in cui dei “credenti” additavano con pelosa “compassione” e con altrettanto grande senso di superiorità il povero “non credente” rinchiuso nel bottiglione della “mancanza di fede”, così compresi nel proprio superiore stato d’essere da non accorgersi di trovarsi essi stessi, a loro volta, nella medesima condizione.
Quella condizione comune, quel bottiglione che ci comprende tutti è rappresentato dalla nostra impossibilità di sapere, dall’impossibilità di avere una conoscenza assoluta non viziata dalla limitatezza e soggettività delle nostre percezioni e dalla limitatezza e soggettività del nostro pensiero.
Sull’esistenza di Dio, per esempio,
gli “atei” dicono: l’idea Dio è un’invenzione dell’uomo per trovare un conforto alle proprie limitazioni, in realtà Dio non esiste
i “credenti” invece dicono: Dio esiste ed è proprio questa capacità dell’uomo di pensare all’infinito in questa manifestazione in cui tutto è in mutamento che rappresenta una delle prove più affidabili dell’esistenza di Dio.
Su questi assunti gli uni e gli altri si sono scontrati aspramente per secoli ognuno difendendo la propria “fede” , poiché in entrambi i casi, caro smoderatore, di “fede” si tratta.
Se l’esistenza di Dio, infatti, se non può essere con assoluta certezza provata (dato che la soggettività del nostro sentire complicato oltretutto dalla commistione di quegli aspetti “sottili” di questa realtà di cui non abbiamo che un lontano sporadico sentore) a maggior ragione non può esserne, con la stessa assoluta certezza, negata l’esistenza.
Paradossalmente è molto probabile che abbiano entrambi, invece, contemporaneamente ragione e torto, che sia vero che è l’uomo che si è creato l’idea di Dio, ma che questo non impedisca (visto che non ha alcuna attinenza) all’Assoluto di essere.
La tua posizione è assolutamente condivisibile. E' vero che credini e anti-credini sono sulla stessa barca (o bottiglia, bottiglione o botte, per restare nella tua metafora), ed è anche probabile che “abbiano entrambi contemporaneamente ragione e torto”. Per la verità, io non sono del tutto d'accordo sulla contrapposizione netta tra credini vs anti-credini. Per completezza dovremmo aggiungere almeno una categoria intermedia: i “cripto-credini”, ossia i “credini nascosti”, o “credini-a-loro-insaputa “. Da tener presente poi che, anche l'ateismo, come ho già detto in un commento di un altro post, è una fede, in quanto si crede qualcosa che non si può dimostrare. In questo stesso post ho scritto che, i temi affrontati in questo blog, per loro natura, sono soggetti a diverse e contrastanti interpretazioni, mancando per dirla con Bacone l' “experimentum crucis”.
EliminaLuciano De Crescenzo, alla domanda “Che cos'è la filosofia”, rispondeva più o meno così: “ci sono cose che si sanno, e questa è la scienza; cose in cui si crede, e questa è la religione; cose che non si sanno e che non si credono, sulle quale si discute: quest'ultima è la filosofia”. A mio parere, qui si fa quella che potremmo definire “filosofia del risveglio” (e non della Fede, per i motivi che abbiamo visto sopra).
La filosofia di questo Blog, mi sembra che vada nella direzione di discutere non tanto sulla Fede in quanto tale, ma su coloro che, come dice lo Smoderatore “sono convinti di aver verificato, di avere prove, di sapere, di conoscere per convinzione, per esperienza”, cioè implicano il livello teoretico-conoscitivo su questi argomenti, e non quello prettamente fideistico. Per giunta, su queste basi “assegnano” esercizi e pratiche, che, come molti utenti del Blog hanno testimoniato, possono essere estremamente pericolose...
Come stanno “veramente” le cose sulla vita e sulla morte, nessuno lo sa.
Che “ l'Assoluto sia”, è probabile, ma è anche probabile che “ l'Assoluto sia assolutamente indifferente” alla sorte di noi piccoli esseri sperduti nell'Universo. Come dice una canzone, in fondo noi “...siamo niente, dei miseri ruscelli senza fonte”.
Esporsi su questi temi, a volte in modo deciso, può far apparire alcuni utenti “arroganti” che “dileggiano con arguzia e grande senso di superiorità ”. Resta fermo il fatto che, per usare un termine di moda in ambito 'credino', la “legge dello specchio” è sempre in agguato....
Mi dispiace non sono per niente d'accordo. Qui non si criticano delle filosofie, ma delle fedi e la dimensione religiosa e spirituale degli individui. E, cosa assai più grave, non solo si criticano, ma vengono puntualmente insultati in modo diretto e indiretto persone, gruppi e individui umani che vivono una dimensione di fede e di spiritualità (non una dimensione puramente e meramente filosofica).
EliminaSu queste basi la vostra non è critica, non è ragionamento. E' semplicemente insulto.
Ciao RF,
EliminaIn base alla vignetta che hai illustrato, permettimi di fare un paio di considerazioni: la prima è che uno dei due si trova in realtà all'interno di due bottiglie, e se per un qualche scherzo del destino il bottiglione esterno si dovesse rompere egli rimarrebbe sempre in bottiglia... (ognuno può scegliere chi sia dei due)
Vabbè, passiamo alla seconda: sempre usando il contenuto della vignetta, il fatto che il bottiglione sia visto dall'esterno propone già un indizio, ovvero che siamo sì nella condizione comune della "nostra impossibilità di sapere, dell’impossibilità di avere una conoscenza assoluta", ma implica che fuori ci sia una conoscenza assoluta che guarda all'interno o che fa quello che la conoscenza assoluta fa di solito...
Dire che la condizione comune, ovvero che quel bottiglione, ci impedisca "di avere una conoscenza assoluta non viziata dalla limitatezza e soggettività delle nostre percezioni e dalla limitatezza e soggettività del nostro pensiero" sembra già sottintendere che questa conoscenza esista, ed è solo a causa della nostra limitatezza e soggettività del nostro pensiero che non ci è permesso di conoscerla... sì, sarebbe più corretto dire "possa" esistere... ma resta comunque il fatto che al momento rimane non-conosciuta. Eppure se ne parla, la si immagina, la si chiama con un nome proprio "conoscenza assoluta", "Dio" o "Assoluto", e magari scambiando la soggettività con qualsivoglia antidoto o escamotage hai visto mai, chissà, forse, eventualmente, magari, un giorno può essere che la possibilità si tramuti in... (ognuno può inserire qui quello che crede.)
In nessuno dei miei commenti ho mai negato l'esistenza della possibilità, ho sempre e soltanto guardato con divertimento al considerare quest'ultima come una certezza, perché solo il fatto che possa esistere una possibilità viene spesso preso come prova per renderla automaticamente certa. Dire che l'unico sapere sia quello di non sapere, vuol dire essere a conoscenza che non ci sono elementi che ci consentano di sapere, perché il sapere è conoscenza solida e innegabile.
Questa "capacità dell’uomo di pensare all’infinito in questa manifestazione in cui tutto è in mutamento che rappresenta una delle prove più affidabili dell’esistenza... ecc. ecc." sarà anche molto affidabile, ma non è comunque sapere. Sapere che esista una possibilità non è certo sapere di cosa. Sapere di non sapere non è lo stesso di "sapere di non sapere oggi, ma chissà, forse domani..." o "sapere di sapere, ma fare finta di non sapere", perché appunto, al momento, non ci sono elementi che consentano di sapere. Eppure basta l'esistenza della possibilità perché si autodetermini come certezza dell'esistenza.
È solo la possibilità della conoscenza a esistere, e non la conoscenza; è per questo che le chiacchere stanno sempre a zero.
Detto questo, è vero che a 'sto mondo siamo tutti sullo stesso piano, e se non credere è una forma di fede, allora non giocare a calcio è uno sport.
Grazie per il racconto della vignetta e per il commento.
(Il tuo tempismo è assai azzeccato, sta per essere pubblicato un nuovo post dal titolo "Vignette".)
Giocare al calcio è un'attività che puo' essere o meno messa in atto.
EliminaNon giocare a calcio è una attività. Non è uno sport, ma un'attività.
Aderire ad una ideologia (non credere) è un'attività esattamente come credere. Il paragone non ha senso.
L'immagine che proponi R.F. è molto bella e molto equilibrata. Dici la tua opinione e non sei offensivo. Aldilá della fede e della non fede poni un punto di vista equilibrato e rispettoso sui limiti di entrambi le fazioni... e ti ringrazio... si vede che non fai parte della stirpe filonazista dello smoderatore e company che hanno bisogno di insultare e diffamare. Grazie per il tuo intervento!!
RispondiEliminaCaro Anonimo furioso,
RispondiEliminaeri stato avvertito, quindi ora te ne vai in camera tua.
I tuoi commenti non saranno cancellati,
li potrai trovare qui.
Prima parte commento
RispondiEliminaCaro “smoderatore”,
al di là dei giochetti della mente, direi che la vignetta non rappresenta la realtà, ma è rappresentativa a livello simbolico dell’atteggiamento mentale di colui che, a torto, considera sé stesso in una situazione diversa rispetto all’altro rinchiuso nel bottiglione. A torto anche perché a tutti noi capita di essere da una o l’altra parte, di essere lo sfigato dentro il primo bottiglione o lo strafottente fuori di esso. I ruoli sono intercambiabili: dipende solo dall’ambito psicologico di riferimento che, in quel luogo e in quel momento, risulta dominante.
Quando dico che “so di non sapere”, non voglio dire “che ancora non so , ma un giorno saprò” o che “io non so, ma qualcun altro è in grado di sapere”, intendo che, data la nostra condizione esistenziale, non ci è dato di sapere. In realtà credo (= ritengo probabile) che noi siamo come quelle due pulci che si combattono per stabilire a chi appartiene il cane su cui vivono …
Quelle due pulci non immaginano neppure che il cane ha un padrone, che questi ha una famiglia, che è inserita in una comunità, che fa parte di una certa cultura, che è presente all’interno di un certo stato, che è posto su un pianeta, che fa parte di un certo sistema solare, che fa parte di una certa galassia ecc. ecc. ( e questo rimanendo solo all’interno del piano fisico …).
Eppure, se quelle due pulci arrivassero un giorno a sviluppare un sistema di pensiero simile a quello dell’uomo, arriverebbero a fare delle affermazioni assolute come “noi (pulci) siamo figlie di Dio”, “questo è scientificamente provato”, “quello che percepisco è vero”, ecc. ecc.
Come vedi, porto sempre esempi contrapposti perché la mia idea della libertà –di pensiero e di coscienza -è molto radicale e mi porta a non prendere posizione. La libertà di pensiero non corrisponde, infatti, secondo me, all’essere liberi di scegliere la propria opinione, ma nell’essere liberi da ogni opinione e lo stesso è per la libertà di coscienza che non corrisponde all’essere liberi di scegliere la propria fede (sia quelle “laiche” che quelle “religiose”), ma essere liberi da ogni fede.
Invece nel tuo ragionamento, là dove parli del giocare e del non giocare a calcio, è presente il preconcetto (che rappresenta un’opinione preconcetta …) che, chi “crede”, sia meno libero (gioca a calcio) di chi non crede o, comunque non afferma di conoscere la verità (non sta giocando a calcio).
Il problema vero, però, non sta qui.
Il problema vero non sta nella contrapposizione fra “credenti” e “liberi pensatori”, ma in quello che è il vero bisogno dell’uomo, nel tratto fondamentale della condizione umana, che consiste nell’assoluto bisogno dell’uomo di “definire” sé stesso, di “caratterizzare” sé stesso, per cercare di trovare l’illusione di una qualche sicurezza psicologica. Nell’assoluto bisogno di definire noi stessi attraverso l’identificazione (anche solo psicologica), per mezzo di un processo di tipo conformistico, con un gruppo di riferimento, identificandoci totalmente con quel gruppo, adeguando il nostro sistema di pensiero a quello del gruppo, finendo per riconoscere come “nostro” quel sistema di pensiero, dimenticando di averlo, ad un certo punto, scelto per noi stessi.
Seconda parte commento
RispondiEliminaQuesto vale per i “credenti” che finiscono per assumere come modello di vita e di comportamento quello proposto dal Maestro o dalla organizzazione religiosa a cui fanno riferimento, ma vale indistintamente per tutti, anche per coloro che si considerano “liberi”.
Poco importa, infatti, l’”oggetto” dell’identificazione (l’essere ateo, credente, nazionalista, umanitarista, ecologista, arrampicatore sociale, approfittatore, italiano, tedesco, ecc. ecc. per ogni caso e combinazioni possibili) o i valori che ne stanno alla base (riconoscimento sociale, intellettuale, morale, artistico, “spirituale” , la ricerca del potere, della ricchezza, del piacere, dell’ostentazione), il vero problema sta nel meccanismo che ci spinge ad identificarci.
L’unica cosa che ha veramente importanza, invece, è l’effetto rassicurante derivante dall’aver trovato il nostro posto nel mondo, dal godere dell’apprezzamento nell’ambito del gruppo, fisico o psicologico – non fa alcuna differenza- che abbiamo scelto come riferimento.
Questo, come detto, non vale solo per i “credenti” ma per tutti indistintamente: il “contenuto” può apparire diverso fra l’uno e l’altro , ma è la “forma”,l’impossibilità di andare oltre all’ “identificazione”, che rappresenta nello stesso tempo la nostra unica modalità di manifestazione e, allo stesso tempo, la nostra “prigione mentale” , che rappresenta la vera determinante della nostra condizione esistenziale.
Che rappresenta il bottiglione entro il quale siamo tutti rinchiusi.
Quando, poi, si instaura una contrapposizione fra due gruppi di pensiero si assiste, immancabilmente, ad uno scontro in cui ciascuno cerca di “convincere” l’altro, cerca di imporsi sull’altro, con l’unico risultato apprezzabile di, paradossalmente, rafforzare l’altro nei propri convincimenti.
E’ per questo che questo blog non ha alcun senso e non serve se non per garantire un palcoscenico a chi lo porta avanti.
Se la volontà di mettere in risalto le contraddizioni dell’affidarsi ad un Maestro o ad una organizzazione religiosa fosse reale, se tale volontà nascesse da un vero senso di fratellanza, dalla consapevolezza della condivisione di un comune destino, ci sarebbe molto più rispetto per l’altro, i post non sarebbero a livello dei giornali scandalistici, i commenti non sarebbero così carichi di sarcasmo e di disprezzo.
E non si venga, poi, a fare discorsi seri e a parlare di “filosofia”, perché il tutto risulta molto improbabile: basta alzare un attimo gli occhi da queste righe e leggere il titolo di questo blog per capirne il livello.
A coloro che hanno intrapreso un loro percorso religioso e che intervengono in maniera critica in questo blog, comunico il mio rispetto (anche se non la mia condivisione) e consiglio di non perderci altro tempo che tanto non sposta niente.
@R.T.
EliminaPrima e unica parte del commento
Stavo per risponderti in modo “serio”(o “serioso”), ricorrendo ad argute disquisizioni filosofico-psicologiche. Poi mi sono ravveduto in tempo (meno male!) ricordandomi del tuo saggio avvertimento “ ... non si venga a fare discorsi seri e a parlare di filosofia”. Allora ho deciso di risponderti cercando di non deludere l'immagine che hai dei commenti del Blog (“carichi di sarcasmo e di disprezzo”), in perfetta linea con il livello dei Post , che è pari a quello dei “giornali scandalistici”.
“la mia idea della libertà –di pensiero e di coscienza -è molto radicale e mi porta a non prendere posizione. ”
A furia di non prendere posizione e di “volare alto”, nel mondo della assoluta libertà di pensiero e di coscienza, si rischia l'immobilità del pensiero, che potrebbe condurre alla morte dello stesso, per “overdose di libertà....”.
“libertà di pensiero non corrisponde, infatti, secondo me, all’essere liberi di scegliere la propria opinione, ma nell’essere liberi da ogni opinione e lo stesso è per la libertà di coscienza che non corrisponde all’essere liberi di scegliere la propria fede (sia quelle “laiche” che quelle “religiose”), ma essere liberi da ogni fede. ”
Una forma estrema di libertà , insomma. Ho paura , però, che solo con la morte si possa essere liberi da ogni fede (se è per questo si diventa anche liberi dalla vita...). Nella vita “reale” (non in quella bella e perfetta delle posizioni ideali, ma irrealizzabili) la libertà è sempre una “libertà condizionata”. La libertà assoluta è una chimera filosofica. La libertà che abbiamo è quella di cadere “dalla padella alla brace”. Del resto Gurdjieff diceva che il pianeta Terra è “messo male” in quanto a leggi a cui deve sottostare. Solo la Luna è messa peggio...
“Quando, poi, si instaura una contrapposizione fra due gruppi di pensiero si assiste, immancabilmente, ad uno scontro in cui ciascuno cerca di “convincere” l’altro, cerca di imporsi sull’altro, con l’unico risultato apprezzabile di, paradossalmente, rafforzare l’altro nei propri convincimenti" Su questo ti do ragione. Sarebbe opportuno rinchiudersi in un assoluto silenzio contemplativo.
“E’ per questo che questo blog non ha alcun senso”
Ci sono tante cose senza senso... C'è chi dice che anche a questa vita “... un senso non ce l'ha” (però noi ci sforziamo di trovarlo)
“i post non sarebbero a livello dei giornali scandalistici, i commenti non sarebbero così carichi di sarcasmo e di disprezzo. ”
Sono d'accordo. Io propongo un' ermeneutica comparativa dei testi gurdjieffiani, per alzare il livello culturale del Blog.
Chiudo dicendo che, la tua “idea radicale di libertà di pensiero e di coscienza” ti porta a tentare di “limitare” la libertà altrui consigliando ”a coloro che hanno intrapreso un loro percorso religioso e che intervengono in maniera critica in questo blog,” a “non perderci altro tempo che tanto non sposta niente”. Io consiglio a tutti (credenti, miscredenti ed affini) solo di fare un po' quel che pare a loro. E' una questione di libertà...
In questo blog non si vende niente, non c'e nessuna verità. L'unica "verità" riportata qui è quella di illustri o meno figuri e quella di chi viene qui a difenderla.
EliminaSe giochi a calcio bene, se non giochi a calcio idem, trovo solo comico considerare entrambi la stessa attività e chi gioca a calcio credendo di fare un'altra cosa. È una mia opinione? Certo. È un mio giudizio? Perbacco. Dopo la premessa che siamo tutti sullo stesso piano, il preconcetto è supporre che si dica che chi gioca a calcio sia meno libero. Un pò come vantare di essere liberi dall'avere un opinione e venire qui a dire che i commenti sono di basso livello e carichi di sarcasmo e di disprezzo. Giocare e non giocare a calcio sono la stessa cosa, così come fare una cosa e non farla. Si è così identificati che tra il fare una cosa e il non farla non si vede differenza;
Sono d'accordo che quando dici che “sai di non sapere”, intendi che, data la nostra condizione esistenziale, non ci è dato di sapere... In realtà credi (= credi di sapere) che "la libertà di pensiero sta nell'essere liberi da ogni opinione" o "è impossibile andare oltre all’identificazione” oppure "L'identificazione rappresenta la nostra “prigione mentale” la vera determinante della nostra condizione esistenziale". Come vedi, è buono portare sempre esempi contrapposti, per evitare che qualche giochetto della mente continui a farcela sotto il naso. Si dice di sapere di non sapere, e poi si scopre che invece sappiamo di sapere un sacco di cose.
È vero, il bisogno di definire noi stessi, di considerarci identificati in una prigione mentale è nostro, e l'abbiamo ad un certo punto scelto per noi stessi. Sapere che si possa essere liberi dall'avere un'opinione è un'altra prigione mentale, proprio per cercare l'illusione di una qualche sicurezza psicologica.
Infatti questa tua idea della libertà così radicata ti porta a essere libero da ogni opinione, per cui questo blog non ha alcun senso e non serve, i suoi post sono di basso livello e i suoi commenti sono così carichi di sarcasmo e di disprezzo. Questa libertà così libera da portarti a non prendere posizione, e a consigliare di non perdere altro tempo con questa perdita di tempo, che tanto non sposta niente... quando, dopotutto, ha spostato te.
Basta alzare un attimo gli occhi da queste righe e leggere il titolo di questo blog per capirne il livello, oppure non alzarli per vedere che sei ancora qui.
E non si venga, poi, a fare discorsi seri e a parlare di “filosofia”, perché il tutto risulta molto improbabile, sicuramente molto meno probabile che quelle due pulci arrivino un giorno...
Al di là dei giochetti della mente, ci sono ancora tanti giochetti della mente.
Si smoderatore, fare o non fare sono entrambe un'attività perchè gli unici a non essere attivi, ossia vivi, sono i morti. Quindi nel momento in cui sei vivo sia che aderisci all'ideale del comunismo che a quello del fascismo o se sei anarchico comunque aderisci ad un ideale. Il giorno in cui saremo morti non ci saranno ideali, non ci saranno credenze.
EliminaFare o non fare non sono in termini tangibili la stessa cosa come pere e arance non sono uguali, ma sono entrambi frutti, così come l'ateismo e il fideismo sono entrambi frutti del pensiero.
Aldilá del disprezzo che R.F. puo' aver manifestato nei confronti del tuo blog e aldilá del tuo essertela presa quello che io non apprezzo, invece, è il sarcasmo che è implicito nella parola credino. E' questo che io disprezzo e lo sai bene, perchè è da qualche giorno che ti rompo molto le scatole proprio su questo punto.
Se togliessi il disprezzo e il sarcasmo saresti molto più assertivo, riusciresti a presentare il tuo pensiero con maggiore chiarezza. Siccome sarcasmo e logicità non sono obbligatoriamente una figlia dell'altra, mi chiedo perchè in te sono così immancabilmente uniti.
Mi chiedo per quale ragione hai bisogno di deridere chi ha posizioni diverse dalle tue, quando siamo proprio noi che mateniamo in vita il tuo blog. Sono i nostri maestri l'oggetto più appassionato della tua critica. Ma perchè non criticare rispettando sempre la possibilità agli altri di sentire di essere comunque persone di valore? Perchè dire a Oblivia che è stupida solo per il fatto di essere Oblivia?
Perchè devi farmi sentire che non valgo niente ogni volta che faccio un'osservazione?
Questa la mia critica. Qui è il mio punto. Non mi appassiona il tuo spassionato laicismo critico, ma lo difendo. Se tutti fossimo dei credenti il mondo sarebbe una vera noia! E probabilmente, siccome la fede spesso è animata dal mondo dell'irrisolto e dell'inconsapevole che abita in noi, non sarebbe affatto un mondo migliore....
Ma perchè non gettare via l'immancabile necessità di mortificare il nostro interlocutore?
Anonimo,
Eliminain realtà la tua visita qui è inutile perchè disprezzare e non disprezzare sono la stessa cosa. Fare o non fare non sono in termini tangibili la stessa cosa come mele e banane non sono uguali, ma sono entrambi frutti, così come disprezzare e non disprezzare sono entrambi frutti del pensiero. Per cui è assolutamente superfluo che tu sia venuto qui con disprezzo a disprezzare il disprezzo, perché qui il disprezzo non viene espresso: qui si esprime solo rispetto, cordialità e stima, stessi frutti dello stesso albero del pensiero.
Non ho mai detto a Oblivia che è una stupida, quello lo hai detto tu a me. Se ti senti che non vali niente ogni volta che vieni qui a fare un'osservazione forse è perché, come dice RF, sei troppo identificato col dirmi di spogliarmi di disprezzo e sarcasmo; come se ogni volta che vai allo zoo, tu rimanessi mortificato perché la tigre non è a pallini blu e gialli come piacerebbe a te. Non so se a questo ci sia una soluzione, ma smettere di andare allo zoo potrebbe essere un buon punto di partenza.
Perchè non gettare via l'immancabile necessità di mortificare il nostro interlocutore?
Perché vuoi essere per forza tu quell'interlocutore?
Va bene... ok. Non so quali interessi segui nell'assumere questo atteggiamento. Non so se è patologia o semplice "fancazzismo" come si dice a roma. Comunque non hai risposto alle mie domande....
EliminaComunque liberati dei rimasugli da quarta via che hai ancora in testa... perchè la legge dello specchio è una carta tipica degli esoteristi e tu ne fai abbondante uso.
Ricordati solo che dovresti smettere di chiamare cretine le persone che hanno una fede.... te lo ricorderò all'infino.
Gentile R.F. nei giorni scorsi probabilmente sono stato insistente nel rimarcare la necessità di rispettarci reciprocamente, credenti e non credenti e di spostare il discorso su un piano del dibattito senza definirci cretini gli uni gli altri.
RispondiEliminaSono felice che tu, nonostante le tue posizioni siano diverse dalle mie, lo stia facendo e te ne ringrazio. Comunque io non credo che l'esistenza di Dio sia scientificamente provabile. Tertulliano diceva "Credo perchè è assurdo".
L'affidarsi, inoltre, ad un maestro o a un padre spirituale (e questo avviene sia nella chiesa cattolica che anche in gruppi minoritari) non deve giammai essere un affidarsi mandando in soffitta la testa.
Se il padre spirituale si approfitta dalla mia persona per fini economici o sessuali, beh allora è necessario essere svegli e mandare quel soggetto a quel paese e in tribunale.
La mia fede in Dio io la immagino più come un'attività dell'anima applicabile al mondo dell'arte, al mondo del cuore e dell'intimità. E' l'attività della fantasia che si rende tangibile e reale e che per me diventa una realtà del cuore, ma del mio cuore, non necessariamente deve essere imposta ad altri. D'altra parte come dice Bauman, senza la fantasia non si può costruire una sana identità.
La fede è un fenomeno del tutto personale, non è la verità assoluta. Non voglio imporla come un verdetto di realtà. È realtà per me.
Non ho intenzione di far cambiare opinione a nessuno, solo mi piacerebbe che smettissimo di chiamarci cretini reciprocamente. Ti auguro buona giornata
Smody:
RispondiEliminaSai, credo che tutto dipenda da quanto siamo capaci di vedere ciò che di meraviglioso c’è nell’esistenza: la capacità di creare, di amare, di cambiare, sono facoltà che sfuggono alla logica. Non puoi sottomettere tutto alla logica, con la logica non puoi analizzare ciò che ti trasmette un’opera d’arte, un fiore, un paesaggio, la carezza di qualcuno che ami. È qualcosa che nasce dal cuore piuttosto che dalla mente, per questo ti smentisco quando tu affermi che per credere al risveglio è necessario convincersi. Io posso fare mia una convinzione, un’opinione, una credenza, ma se questa non mi trasmette qualcosa a livello emozionale sto solo prendendo a prestito una bandiera che in fin dei conti non mi appartiene. Nello stesso tempo la capacità di creare, di amare, di cambiare, non sono facoltà così evanescenti, ma sono strettamente collegate alla volontà. Senza volontà non si arriva da nessuna parte, questo te lo può confermare il romanziere che sta cercando di trasmettere con le parole ciò che ha immaginato (e dato che mi sono più volte cimentata con la scrittura di posso dire che è un po’ come scalare l’Everest), così come te lo può confermare la madre che cerca di amare un figlio difficile. Ecco, la volontà è un punto cardine riguardo al risveglio, perché nel corso della vita si cresce soffrendo (a questo riguardo vorrei ricordare che la stragrande maggioranza dei disturbi di personalità nascono dalla mancanza di accettazione della sofferenza e, di conseguenza, anche della maturazione che da essa consegue). La maturazione individuale (preferisco chiamarla evoluzione ma a te sembra un termine troppo vago) è cosa lunga a ardua da attuare, proprio perché non viviamo in piena consapevolezza ma interpretiamo gli eventi esterni in modo forzosamente soggettivo, quindi viviamo gli ostacoli come una seccatura, le delusioni come una sofferenza fine a se stessa, i problemi come situazioni che ci tarpano le ali. Molte persone non evolvono mai, proprio perché non sono disposte a fare uno sforzo di volontà per cercare di cambiare la propria prospettiva e ad accantonare i propri preconcetti. Per come la vedo il lavoro su di sé non è un comodo viatico per alleviare l’incertezza dell’esistenza, perché alla fine si arriva a comprendere che non occorre cercare un qualche fantomatico senso alla vita, siamo noi che dobbiamo conferirglielo e questo lo si può fare solo cercando di scoprire la nostra vera volontà, con un impegno costante.
“Cosa c'è dentro di me? Non saprei... ossa, tessuti, organi, pensieri, parole... stasera ho mangiato del pollo, che sia quello? Che quando si muore si rimane seduti a tavola a digerire il pollo?” Provato con il Gaviscon? Scherzi a parte, ma è davvero così importante sapere cosa c’è dopo la morte quando dovremmo per prima capire dove siamo adesso?
“Oblivia, sei una persona intelligente, hai senso dell'umorismo e le spalle larghe per sopportare il mio. Ogni scambio (e questo vale più o meno per tutti gli utenti) è uno spunto di riflessione e al di là delle provocazioni, provo sincero affetto per chi viene qui perché capisco perfettamente cosa voglia dire credere a tutte queste cose”. Ma lo sooooo… un abbraccio :).
"La mia fede in Dio io la immagino più come un'attività dell'anima applicabile al mondo dell'arte, al mondo del cuore e dell'intimità. E' l'attività della fantasia che si rende tangibile e reale e che per me diventa una realtà del cuore, ma del mio cuore, non necessariamente deve essere imposta ad altri. D'altra parte come dice Bauman, senza la fantasia non si può costruire una sana identità". mega quotone per l'anonimo "furioso", la penso esattamente come te!
RF: RF for president!
Oblivia,
Eliminadopo tutto questo tempo... finalmente ti sei spiegata.
Il risveglio è apprezzare la buona musica, vedere la bellezza in un'opera d'arte, sentire i brividi quando l'amato ti fa una carezza. È chiaro adesso, è qualcosa che nasce dal cuore.
Chi lo avrebbe mai detto che questo organo, questo muscolo fosse pieno di così dolci sorprese. La mente mente, ma il cuore... batte. Qualcuno avrà sicuramente da obiettare che il cuore batte dove la mente vuole, ma a cuor non si comanda. Il proprio cuore è la fonte da dove sgorgano le emozioni, le tue emozioni e non quelle di un altro cuore; questa è la prova indisputabile che per credere al risveglio non è necessario convincersi.
Le rare capacità sopraelencate, poi, non possono che essere strettamente collegate alla volontà, perché senza la volontà si sarebbe ciechi e sordi; senza la volontà ogni parola scritta sarebbe muta; senza la volontà non verrebbe la pelle d'oca dall'emozione, senza la volontà non si sarebbe in grado di amare come si potrebbe. Senza volontà non si potrebbe cambiare.
L'evoluzione è maturazione individuale, ma è cosa troppo lunga e ardua se lasciata alla letargicità e alla lentezza della vita. Senza consapevolezza noi interpretiamo la vita soggettivamente, la fraintendiamo, non apprezziamo la sua durezza, e questo non ci fa maturare quanto vorremmo e dovremmo. Bisogna rendersi conto che la vita è una tiranna avara di colpi al cuore, allora è necessario battersi il petto e sollecitare il cuore a sentire ancora di più e quando lo vogliamo noi. Il risveglio è una sorta di defibrillatore cardiaco impiantabile a comando, è epinefrina fai da te, è un pacemaker volontario. Il risveglio è pompare la vita di steroidi.
Molte persone non evolvono mai perché non hanno volontà di ascoltare, di vedere meglio, di emozionarsi in continuazione, di amare sempre, insomma non desiderano altro che essere incompleti e infelici in una vita così com'è, pressoché mediocre. Il lavoro su di sé è mettere la propria volontà al lavoro, perchè dipende da noi, siamo noi che vogliamo e non dipendiamo certo dalle circostanze esterne. Questo lo si può fare solo cercando di scoprire la nostra vera volontà, rimboccarle le maniche e metterla al lavoro. Questa è la prova inconfutabile che per credere al risveglio non è necessario convincersi.
Non è importante sapere cosa c'è dopo la morte, ma con la volontà consapevole di un cuore grosso e forte viene semplicemente da sé. Sapere cosa c'è dopo la morte è un regalo che facciamo a noi stessi non appena capiamo che dove siamo adesso... È Qui!
Al fine di evitare fraintendimenti, discussioni, continue precisazioni e puntualizzazioni, propongo una sorta di chiarificazione terminologica, riguardo ai termini: credino, cretino, credente.
RispondiEliminaLo Smoderatore ha già fatto questa distinzione, per cui, più che proporla, mi limito ad esplicitarla , prendendo proprio a prestito le sue parole.
Credino: coloro i quali “sono convinti di aver verificato, di avere prove, di sapere, di conoscere per convinzione, per esperienza”, e non accettano il fatto che il loro è una “atto di fede”.
Cretino: non lo è nessuno. “Credino e cretino sono due cose differenti.” Assimilarli è un atto arbitrario.
Credente o fedele: è chi ha una Fede o convinzione, personale e rispettabilissima, ma è consapevole che si tratta di “fede, ovvero un necessario requisito di cui, per sua stessa ammissione, sembra essere a conoscenza” (non è convito di conoscere per esperienza, di aver verificato).
Mi spiace ex anonimo il moderatore non è l'Accademia della Crusca, credino è un insulto. Tant'è che in italiano esiste la parola credulone o creduloneria, credino è un termine che proviene dalla parola cretino. Non a caso Totò a detto: lei è un cretino, s'informi. E questo sito fa riferimento a questa frase sostituendola con credino.
EliminaSentirsi definiti come un insulto è ricevere un insulto. E quando tale insulto viene diretto solo per motivi ideologici o religiosi allora è un insulto molto, ma molto grave.
Solo una precisazione: non ho mai detto di essere libero dalle opinioni, ho solo dato una definizione di cosa per me possa intendersi la vera libertà di pensiero e di coscienza.
RispondiEliminaIl che non comporta, per il semplice fatto di averlo “pensato”- si pensano tante cose …- che mi reputi un uomo “libero”, anche perché, per come siamo fatti, per come funziona il meccanismo attraverso il quale creiamo la nostra identità, credo che questo non sia umanamente possibile.
Sono un uomo chiuso ben dentro la propria identificazione come tutti gli altri, e ,come gli altri, senza alcuna apparente possibilità di uscita.
Del resto anche quelle appena scritte non sono che opinioni che dipendono dal sistema di pensiero che mi sono costruito nel corso della mia vita e dei preconcetti che ne stanno alla base.
L’unica cosa che, forse, può assumere – alla luce di un certo punto di vista -un connotato particolare è la mia propensione a riconoscere e tenere sempre presente – data la soggettività della genesi - l’ assoluta “relatività”del mio pensiero, delle mie asserzioni, delle mie convinzioni.
Non posso fare a meno di crearmi delle opinioni, ma le riconosco come prodotti – soggettivi e arbitrari – della mia mente tendendo a ridurre – tendenzialmente - l’assoluta identificazione con esse.
Può questo portare ad una nuova forma di libertà interiore?
Può questo rappresentare un modo per uscire dall'assoluta identificazione con ciò che "pensiamo" di essere?
Può questo portarci verso una percezione più ampia e profonda della realtà?
Francamente non lo so e anche se lo credessi non sarebbe altro che l'ennesima opinione personale:
Credo, però, che questo sia uno temi fondamentali su cui interrogarsi.
Negli ultimi commenti ho riscontrato un sostanziale cambio di tono, una attenzione maggiore nel proporre le proprie convinzioni. Ne rendo atto a chi è intervenuto (Smoderatore compreso), spero possa diventare una prassi consolidata.
Buona continuazione a tutti.
Ma è ovvio che negli ultimi commenti hai riscontrato un sostanziale cambio di tono, un'attenzione maggiore nel proporre le proprie convinzioni, perché come una leggera variopinta farfalla ti sei posato qui e ci hai sfiorato delicatamente col sussurro delle tue ali eteree. Purtroppo ci lasci perdere che hai meglio da fare volando via verso il tramonto, e questo ci ha già fatto piombare nuovamente nell'aberrante baratro delle nostre usuali manifestazioni.
EliminaGrazie a te.
Un cambiamento di tono? Ne sei sicuro?
RispondiEliminaNel suo ultimo messaggio lo smoderatore mi ha detto che la mia visita è inutile ed è assolutamente superfluo che io sia venuto qui.
Invece i suoi interventi sono così essenziali che levati uff.... delle perle di saggezza... e la sua presenza salvifica nel mondo è fonte di grazia per tutti noi che adoranti ci prostriamo (come fa ex-anonimo) innanzi a lui.
Se questo individuo dicesse cose interessanti sarebbe un discorso interessante, invece questa persona continua e continua a insultare definendo cretini i credenti. E poi dice che credino non significa cretino... caro RF se io ti dico che sei DEFIGIENTE non ti sto insultando, ma anzi ti sto facendo un complimento perchè DEFIGIENTE significa che sei un tipo figo. Questo chiaramente secondo il mio parere, non esiste nessun vocabolario che lo confermi.
Definire cretine le persone che hanno una fede e o una ideologia religiosa o politica differente dalle nostre è una forma grave di ignoranza e una pericolosa manifestazione di un pensiero razzista.
Mio caro Anonimo Furioso,
EliminaHai deciso di andare a trovare ogni giorno uno spregevole sconosciuto, e ogni volta che lo vai a trovare ti senti insultato.
L'internet è un posto magico: basta premere un tasto per trovare tutto, e basta non premerlo per renderlo niente.
Per te avere un'opinione (per quanto opinabile possa essere) è una forma grave di ignoranza e una pericolosa manifestazione di un pensiero razzista, ma non pensi che voler far cambiare manifestazione di pensiero a qualcuno, ovvero mettere in atto questa stessa forma grave di ignoranza e razzismo costituisca il passo successivo che lo rende ancor più pericoloso?
Beh non conosco questo anonimo furioso, peró sinceramente vedo che Lei smoderatore non solo manifesta opinioni (che per la prima volta leggo da Lei che sono opinabili... finalmente!!!), ma anche velati o diretti insulti verso le persone....
EliminaE no, caro Anonimo, non va bene!
RispondiEliminaSe volevi dire che ero un tipo “figo” dovevi scivere “defighiente”, perché se no risulta troppo simile a “deficiente” e ci troveremmo ancora qui, dopo 194 commenti, a disquisire sui contenuti e sulle intenzioni …
Ma veramente non avete di meglio da fare?
Per quanto mi riguarda saluto la compagnia ringraziando per l’ospitalità ricevuta.
Comunque, lascia perdere che è meglio e, soprattutto, smetti di provocarlo …
PS: Cambiamento di tono? Ecco, … veramente, … non ne sono più così sicuro …
smody:
RispondiElimina“Il risveglio è apprezzare la buona musica, vedere la bellezza in un'opera d'arte, sentire i brividi quando l'amato ti fa una carezza… Le rare capacità sopraelencate, poi, non possono che essere strettamente collegate alla volontà, perché senza la volontà si sarebbe ciechi e sordi; senza la volontà ogni parola scritta sarebbe muta; senza la volontà non verrebbe la pelle d'oca dall'emozione”. Per quanto ti possa sembrare banale è così, credo che ti sarai reso conto che ci sono persone che non sanno apprezzare nulla di quanto hanno, sono sempre alla ricerca di qualcos’altro che alla fine, se poi arriva, comunque non le accontenta e quindi non vivono mai pienamente la loro vita e si perdono tutto ciò che di buono l’esistenza offre loro. Se collego queste facoltà alla volontà è semplicemente perché senza di essa, senza la volontà di mettersi in discussione, di cambiare, mantenersi aperti alla vita e vigili nei confronti delle nostre pulsioni subconsce possiamo cadere facilmente nell’illusione e perderci in essa, non certo perché senza volontà non siamo capaci di esperire nulla a livello sensoriale o emozionale come cerchi di far intendere…
“Senza volontà non si potrebbe cambiare” questo è fuor di dubbio.
“Chi lo avrebbe mai detto che questo organo, questo muscolo fosse pieno di così dolci sorprese. La mente mente, ma il cuore... batte.” Davo per scontato che fosse chiaro che non mi riferivo al cuore come organo fisico… evidentemente non era così scontato.
“è necessario battersi il petto e sollecitare il cuore a sentire ancora di più e quando lo vogliamo noi. Il risveglio è una sorta di defibrillatore cardiaco impiantabile a comando, è epinefrina fai da te, è un pacemaker volontario. Il risveglio è pompare la vita di steroidi.” In un certo senso sì, nonostante la tua interpretazione sia un tantino sopra le righe; il risveglio è qualcosa che consente di lavorare sui nostri traumi, sulle nostre paure, sui nostri blocchi interiori per vivere più pienamente. Significa realizzare l’unione fra le nostre capacità intellettive e senzienti e quelle emozionali, il cosiddetto matrimonio fra il Re e la Regina o il Sole e la Luna…; esse normalmente non lavorano “in comune accordo” ma più spesso sono in contrasto fra loro e oltre a ciò le loro funzioni sono minacciate da ciò che è relegato nel nostro inconscio. Ti consiglio di dare un’occhiata al diagramma dell’Azoth http://ouroboroscycle.com/blog/wp-content/uploads/2010/12/AzothNew11.jpg. strano che gli alchimisti medievali conoscessero già a quei tempi la differenza fra l’emisfero cerebrale destro e quello sinistro, non trovi?
“Molte persone non evolvono mai perché non hanno volontà di ascoltare, di vedere meglio, di emozionarsi in continuazione, di amare sempre, insomma non desiderano altro che essere incompleti e infelici in una vita così com'è, pressoché mediocre. Il lavoro su di sé è mettere la propria volontà al lavoro, perchè dipende da noi, siamo noi che vogliamo e non dipendiamo certo dalle circostanze esterne. Questo lo si può fare solo cercando di scoprire la nostra vera volontà, rimboccarle le maniche e metterla al lavoro.” Certo. L’unica differenza tra paradiso e inferno risiede qui.
Oblivia,
EliminaTu l'hai verificato, ricordi?
"Ho cronometrato quanto ci metto a lavare i piatti senza prestare attenzione a ciò che faccio confrontandoli con i tempi in cui eseguo lo stesso compito in stato di presenza: beh quando sono con la testa fra le nuvole ci metto 1/3 in più del tempo... senza contare che mi scoccio di più perchè ovviamente quando si fà una cosa pensando ad altro è anche normale fare dei piccoli danni che ti fanno perdere ulteriore tempo. E se c'è una tale differenza in un contesto così banale che dire allora del rapporto che abbiamo con le nostre emozioni o nelle relazioni con gli altri, che sono incommensurabilmente più complesse e ricche di sfumature del semplice lavaggio dei piatti?"
Già, che dire allora? Assolutamente fantastico! Totalmente foolproof!
Qunidi tu l'hai verificato.
Ora però sorge un dubbio: siamo nel 2014, e questo risveglio, questo elisir di miglior-lunga vita è (s)conosciuto da centinaia, da migliaia di anni, perché la gente si ostina ancora a non volerlo?
Chi non vorrebbe vivere una vita così come se la può immaginare?
Chi non vorrebbe risolvere traumi, sbloccare blocchi, superare paure, amare di più, vivere di piu?
Chi non vorrebbe vivere "più pienamente"?
Chi non vorrebbe fare le cose meglio e addirittura in un terzo del tempo?
La risposta è: nessuno.
La gente deve essere completamente matta e stupida (identificata e addormentata) per non voler vivere meglio ed essere felice, ma proprio non vuole volere la volontà di volerlo.
Ma se è una cosa così straordinaria ed effettiva, perché non vogliono farlo tutti? Se è reale e provato, perché non lo "praticano" tutti?
Forse la gente non è in grado di volerlo perché, non per colpa loro, è stata creata sprovvista di volontà? (C'è chi vuò e chi non vuò.)
Forse la gente l'ha voluto, praticato e poi scartato, senza volerlo abbastanza o "capirlo"?
Forse la gente nasce, vive, muore addormentata perché non possiede volontà, ma solo li mejo lo sanno e possono riflettere sulla maniera di volerla?
Forse dopo migliaia di anni non sanno cosa sia, ma sono in lista d'attesa e aspettano il loro turno per verificarlo?
Forse la gente lo vorrebbe, ma a questo mondo la volontà di volerlo è in quantità limitata?
Forse non sanno di poterlo volere, e continuano ad essere tenuti all'oscuro?
Forse c'è un piano diabolico per tenere l'umanità soggiogata dalla mancanza di volontà?
Visto che il risveglio è reale, verificato e provato, perché il genere umano non "vuole" risvegliarsi?
Non può?
Non vuole?
Non ne ha bisogno? (Che sia già sveglio?)
O forse il risveglio non è da tutti perché non vi è alcuna prova che funzioni, altrimenti saremmo già tutti svegli da un pezzo and lovin' it?
Perché non tutti possono verificarlo?
Perché è un segreto che appartiene unicamente al proprio panorama psicologico?
Perché è un'attività totalmente personale e soggettiva, anche se nella mente (cuore) appare indubbiamente oggettiva?
Perché solo con la crescita dei poteri e delle facoltà mentali (cardiache) usando la volontà possiamo immaginare di sottomettere ad esse tutte le nostre manifestazioni meccaniche?
Perché essendo un prodotto esclusivo della mente (cuore), quando si vuole esportare il risveglio non si riesce a passare la dogana della prova dei fatti?
"Senza volontà non si potrebbe cambiare”, e questo è fuor di dubbio.
Ma quale logica stiamo usando? Di quale cambiamento stiamo parlando? Stiamo parlando di imparare l'aritmetica per far di conto o di far evolvere qualcosa in chissà che altra cosa in chissà che modo?
Eppure, per razionalizzare il risveglio basta collegare la volontà a quelle suddette facoltà accessibili a tutti, perché volere è potere, e la volontà di cambiare, la determinazione di essere vigili nei confronti delle nostre polluzioni subconscie è la prova incontrovertibile che non siamo caduti nell’illusione e non siamo perduti in essa.
Dabob
EliminaLa gente sa quello che vuole? Da quando? Il marketing nasce per creare un bisogno conscio prelevando un bisogno inconscio e rendendolo palese, "vivo" (non so il termine preciso). La gente lo sa? No. Da quanto tempo Freud ha detto che i sogni sono rappresentazioni dell'inconscio cioè ciò che vogliamo che però spesso non sappiamo perchè, giustamente, è inconscio.
Usiamo il 5% del cervello e l'iceberg (riprendo il marketing) inconscio è il 95%, la fisica (sai che mi piace) dice che la materia è il 5% del totale, ecc
Sti numeri tornano.
Ma tutto per dire Smod che le tue non sono domande inesplicabili, è abbastanza noto che la "gente" non sa ciò che vuole e se anche desidera in superfice di vivere meglio, più a lungo ecc non è detto che inconsciamente voglia l'opposto.
E poi non mi butterei sul "migliaia di anni" nè generalizzerei troppo, ci sono state troppe culture in varie parti del mondo in molti quando per dire che da migliaia di anni l'uomo si chiede certe cose.
I greci si chiedevano tante cose, poi è arrivato il cattolicesimo...
Dai smod...
Potrei anche proseguire senza toccare l'argomento "illuminazione" (che sinceramente mi ha un po' rotto le OO), parola abusata in tempi newageabusati.
P.S. A me del Brizziano "essere presente", sinceramente, non m'interessa molto. Se funziona bene, non saprei (che poi è Gurdjeff giusto?) ma sul discorso generale, ampio, inconscio, Io, ecc, direi che è positivo che se ne parli, parlerà.
Sig. Smoderatore non so cosa lei abbia compreso delle sue letture esoteriche.... ma dire che il cammino iniziatico o verso l'illuminazione sia un cammino oggettivo, cosí come tentano di esserlo le scienze fisiche é una sciocchezza. Mi lascia sbalordito che le abbiano insegnato tali baggianate.
EliminaMa dove ha studiato?