Qui di seguito le "10 Malattie Trasmesse Spiritualmente"– a cura di Yogini Mariana Caplan.
1-
Spiritualità Fast-Food: Mescolando la spiritualità con una cultura che celebra
la velocità, il multitasking e la gratificazione istintiva, il risultato è molto
simile ad una Spiritualità Fast Food. È un prodotto della fantasia
comune e comprensibile secondo cui il sollievo dalla sofferenza della
condizione umana può essere veloce e facile. Una cosa è chiara comunque: la
trasformazione spirituale non può essere ottenuta con una soluzione
tampone.
(Una cosa è chiara comunque: cos'è la trasformazione spirituale e come la si
ottiene. Che la trasformazione spirituale sia un prodotto della
fantasia comune? Un'altra cosa è comunque chiara: di facile e veloce c'è
sicuramente il vendere e il comprare la "trasformazione spirituale".)
2-
Spiritualità d’imitazione: È la tendenza a parlare, vestirsi
e comportarsi come immaginiamo farebbe una persona spirituale. E’ un tipo di
imitazione spirituale che emula la realizzazione spirituale così come una
fabbrica di pelle di leopardo imita la vera pelle di un leopardo.
(Infatti, "essendo" persone realizzate spiritualmente purtroppo parlano, si vestono e si comportano come le "vere" persone realizzate spiritualmente, poiché gli unici veri esemplari sono quelli "conosciuti"
e universalmente considerati tali, insomma, quelli vestiti di vera finta-pelle di
persona realizzata spiritualmente. Il metodo rimane quello di immaginare: il metodo rincognitivo. Vedi
anche: La Conoscemenza.)
3-
Motivazioni confuse: Sebbene il nostro desiderio di crescita sia genuino e
puro, finisce spesso mischiato con motivazioni minori come il desiderio di
essere amati, il desiderio di appartenenza, il bisogno di colmare il nostro
vuoto, la credenza che il sentiero spirituale eliminerà la nostra sofferenza e
ambizione spirituale, il desiderio di essere speciali, migliori di, essere “gli
unici”.
(Eppure, queste "motivazioni confuse" sono invece le vere e proprie motivazioni,
i desideri puri e genuini del camminatore spirituale.)
4-
Identificazione con le Esperienze Spirituali: In questa malattia l’ego
si identifica con le nostre esperienze spirituali ritenendole “le proprie”, e
iniziamo a credere di incarnare intuizioni sorte in noi in certi periodi. Nella
maggior parte dei casi non dura per sempre, sebbene tenda a durare più a lungo
per quelli che ritengono di essere illuminati e/o fungono da insegnanti
spirituali.
(La supposta (!) "esperienza spirituale" non dura
per sempre, ma la sua verificata veridicità, ahimé, sì. Fortunatamente le nostre esperienze spirituali rimangono inattaccate dall'ego... Chi? Cosa? L'ego non può e non si deve permettere di identificarsi con
le "esperienze spirituali", perché a quello ci pensa quella parte che
non appartiene all'ego, ovvero "Er Mejo Ego", creato proprio dall'ego
per poi essere distrutto dallo stesso. Vedi anche: L'Esperienza.)
5- L’Ego
Spiritualizzato: Questa patologia si produce quando la struttura della
personalità egoica diviene profondamente intrisa di concetti e idee
spirituali. Il risultato è una struttura egoica “anti-proiettile”. Quando l’ego
diventa spiritualizzato siamo invulnerabili all’aiuto, a nuovi stimoli o a
feedback construttivi. Diventiamo esseri umani impenetrabili e bloccati nella
crescita spirituale, tutto nel nome della spiritualità.
(È proprio quando
il camminatore spirituale trova il sentiero che in nome della spiritualità di
quest'ultimo diventa un camminatore invulnerabile, impenetrabile e bloccato
nella stessa "crescita spirituale". Ego spiritualizzato? Personalità egoica? Vedi
anche: Il Credino Egologico.)
6-
Produzione di Massa di Insegnanti Spirituali: Ci sono diverse tradizioni
spirituali trendy che producono persone convinte di essere ad un livello di
illuminazione spirituale, o Maestria, che è ben al di là del loro reale
livello. Questa malattia funziona un pò come un nastro trasportatore
spirituale: indossa questo bagliore, procurati questa
intuizione, e... BAM! Sei illuminato e pronto ad illuminare altri in modo
simile. Il problema non è che questi insegnanti insegnino, ma che rappresentino
se stessi come maestri spirituali.
(Eh? Ma il problema non è che rappresentino se stessi come
maestri spirituali, di quello chissenefrega, ma proprio il fatto che insegnino! Bisogna fare attenzione, perché una volta affermato che ci sono falsi maestri, è velatamente implicito che ci siano dei "veri" maestri... Non esiste sentiero
spirituale senza il fantasista che l'ha ideato o il gestore che lo tira a lucido e mette giù il tappeto rosso.)
7-
Orgoglio Spirituale: Nasce quando il praticante, dopo anni di sforzi
laboriosi ha effettivamente raggiunto un certo livello di saggezza e usa questo
traguardo per giustificare la chiusura verso un’ulteriore esperienza. Un
sentimento di “superiorità spirituale” è un sintomo di questa malattia
trasmessa spiritualmente. Si manifesta come una sottile sensazione del fatto
che “Io sono migliore, più saggio e al di sopra degli altri perchè sono
spirituale”.
(Questo orgoglio spirituale è la caratteristica inscindibile
dello spirituale.
Dopo anni di sforzi laboriosi il camminatore ha "effettivamente"
raggiunto un certo livello di saggezza... Cosa? Ma quali sforzi? Ma quale
livello?
Il credino camminatore
è un enfant prodige: dopo solo qualche giorno di "sforzi laboriosi" ha lo stesso
livello di saggezza di uno con trent'anni di "esperienza". Vedi
anche: La Sacra Sindrome: l'Anatomia del Credino.)
8- Mente
di Gruppo: Anche descritta come pensiero-di-gruppo, mentalità
cultica o malattia dell’ashram, la mente di gruppo è un virus insidioso che
contiene molti elementi della tradizionale co-dipendenza. Un gruppo spirituale
sigla in modo inconscio e sottile degli accordi rispetto al modo corretto di
pensare, di parlare, vestire e comportarsi. Individui e gruppi contagiati dalla
“Mente di Gruppo” rigettano individui, atteggiamenti e circostanze che non si
conformano alle regole, spesso non scritte, del gruppo.
(Ogni gruppo
di ricerca spirituale ha innata questa mentalità: l'appartenenza e l'aggregazione ne
rappresentano la conferma, perché gli individui che non si conformano alle regole, spesso non scritte, del gruppo, ovviamente non sono sul
giusto sentiero. Vedi anche: La Gerarchia Autoritaria: The Guru Papers.)
9- Il
Complesso dei Prescelti: Il Complesso dei Prescelti non è limitato agli Ebrei.
È la credenza che “Il nostro gruppo è spiritualmente più evoluto, potente,
illuminato e, per farla semplice, migliore di ogni altro”. C’è un’importante
differenza tra il riconoscere di aver trovato il sentiero, l’insegnante o la
comunità giusta per se stessi, e l’aver trovato L’Unico sentiero.
(La
differenza c'è, ma purtroppo una volta "trovato" il sentiero, quest'ultimo si
trasforma magicamente, davanti agli occhi del camminatore, nell'Unico sentiero... E mica
è roba da tutti! Perciò è normale e lecito montarsi la testa. Inoltre, una volta trovato il sentiero non è facile abbandonarlo: non si può tornare indietro, bisogna continuare imperterriti sul cammino della via. Vedi anche: Chi Ricerca, Trova!)
10- Il
Virus Mortale: “Sono arrivato”. Questa patologia è così potente da
essere terminale e mortale per la nostra evoluzione spirituale. E’ la credenza
che “Io sono arrivato” all’obiettivo ultimo del sentiero spirituale. Il nostro
progresso termina nel momento in cui questa credenza si cristallizza nella
nostra psiche perchè appena cominciamo a credere di aver raggiunto la fine del
sentiero cessa ogni crescita ulteriore.
(Questo
virus mortale viene contratto non appena si crede di dover trovare il sentiero. Il periodo di incubazione dura fino al momento in cui lo si è "trovato". Da quel momento in poi l'infezione decorre in maniera inesorabile. L'aver trovato il sentiero spirituale È l’obiettivo ultimo del sentiero spirituale. Una volta
trovato il sentiero cessa ogni crescita
ulteriore. Vedi anche: La Sindrome del Credino.)
Questo tipo di elenco di malattie spirituali e disfunzioni mistiche vengono puntualmente usate e pubblicate dalle varie associazioni spirituali, gruppi e circoli esoterici e scuole d'insegnamenti antichissimi, come testamento e prova del fatto di esserne completamente
immuni.
Come conclude giustamente la Yogini Caplan: "Dobbiamo
mantenere la fede." Quella stessa fede che è alla base di ogni malattia
trasmessa spiritualmente, in quanto rappresenta il virus che fin dalla notte dei tempi ha generato la malattia di cui è affetto ogni singolo integerrimo
camminatore spirituale.
Appare sempre più evidente che la prerogativa del mondo spirituale sia quella di parlare di cose che si presume di conoscere solo perché si credono...
RispondiEliminaI ricercatori “seri” e fintamente bene informati potranno trovare altre preziose indicazioni a questo indirizzo: http://www.fiorigialli.it/dossier/rivista.php?id=6&cerca=mariana+caplan
Poveri scettici coatti (nel doppio senso del termine: letterale e dialettale!).
RispondiEliminaProvate a dileggiare uno con gli attributi come Luca Sadakha...o, meglio, a dibattere con lui, se avete gli attributi anche voi!
https://www.youtube.com/channel/UCgrOkO6sDHwbbyjm13HnhRA
Uno che nella vita si occupa di divulgazione SCIENTIFICA, ma al contempo è anche un SERIO ricercatore spirituale, con una valida capacità discriminativa.
The true spirituality (not inspirational)
Sto guardando alcuni dei suoi video, in effetti sembra un personaggio preparato ed obiettivo nelle sue analisi, anche se non sempre condivisibili dal sottoscritto. Ammirabile il fatto che ci gioca la faccia e si rende sempre disponibile al confronto con coloro di cui non condivide il pensiero.
EliminaAnonimo ha detto...
RispondiEliminabuonasera, volevo chiedervi se voi avete conosciuto direttamente la persona di cui parlate per far comprendere a chi vi legge, al di là delle belle parole e delle forbite chiacchiere che fate in questo blog, quale sia stata la vostra esperienza diretta. smoderatore, fatti avanti... ma non dire cazzate come al tuo solito
Intendi la persona: '10 Malattie Trasmesse Spiritualmente'?
EliminaSe i commenti scritti in rosa sotto ogni punto dell'articolo sono le "contro motivazioni forti" di tale Smoderatore, mi lasciano molto perplesso perché sono di una banalità e superficialità imbarazzanti.
RispondiEliminaL'autrice Mariana Caplan è un'antropologa di formazione accademica con varie specializzazioni in psicologia, e nei suoi testi approfondisce le sue argomentazioni in modo piuttosto serio.
Mi chiedo con grande curiosità quali sono invece i titoli scientifici e le esperienze che può vantare il tale Smoderatore.
C'è uno strano sapore di cattolicesimo medievale in salsa scettica in questo blog, dove tutto quello che non rientra nei dogmi di una fantomatica e fanatica logica personale (tra l'altro ormai superata anche dai più moderni ambiti di ricerca scientifica) è stupido e sbagliato.
Credo che un po' di formazione scientifica contemporanea non guasterebbe la flessibilità, apertura e profondità intellettuale...
Ciao SSiONo, e benvenuto.
EliminaSulle questioni spirituali ho il più profondo rispetto e comprensione riguardo la seria formazione accademica e le varie specializzazioni degli illustri relatori.
Siccome questo blog, così come gli individui di cui tratta, parla e parlano di poco o niente, la qualifica per poterne parlare è ovviamente superflua. Personalmente ho studiato nulla per anni alla ‘Scuola Superiore di Congettura e Presunzione Spirituale’, e l’unico inutile titolo che posseggo è quello di ex-credino. Personalmente non né ambizione, né credenziali per altra qualifica, titolo o etichetta.
A dir la verità, le mie opinioni e logica personale sull’argomento, lasciano perplesso e imbarazzato anche me per banalità e superficialità.
Ahimé, purtroppo la profondità intellettuale è quella che è…
Mi rivolgo allo Smoderatore che gestisce questo blog: ti invito ufficialmente a partecipare a un video sul canale youtube “Da grande voglio fare il Buddha” (https://www.youtube.com/channel/UCgrOkO6sDHwbbyjm13HnhRA).
RispondiEliminaSi tratterebbe di un faccia a faccia con Luca Sadakha su alcune tematiche presenti in blog, da concordare insieme.
Sarebbe per te un modo per poter argomentare più chiaramente il tuo pensiero , accettando ovviamente le provocazioni del tuo interlocutore.
Potresti in questo modo dimostrare la tua reale preparazione ed esperienza, e di non voler solo lanciare sassi tenendo nascosta la mano.
D’altronde tu in questo blog fai critica e satira verso persone delle quali citi i nomi e pubblichi le foto, quindi credo sia una forma di rispetto minima di poterti rivelare apertamente anche tu (solo un super credino non lo farebbe).
Confido in una tua risposta affermativa e ti chiedo un modo per poterti quindi contattare direttamente.
Saluti
Ciao Spike,
EliminaTi ringrazio ufficialmente dell’invito.
Se Luca desidera dibattere alcune tematiche presenti su questo blog e con sé vuole portare provocazioni, è assolutamente il benvenuto.
È necessario tener presente, comunque, che per me non c’è un modo di argomentare più chiaramente il mio pensiero inerente allo spirituale in quanto tale pensiero risulta inevitabilmente infondato, inconsistente e senza dubbio irrilevante. (Così come i sassi che tiro.)
Inoltre ho già dimostrato ampiamente in questa arena di non avere una ‘reale’ preparazione ed esperienza sull’argomento, e penso che questo continuerò a farlo.
Le persone su cui faccio critica e satira e di cui cito i nomi e pubblico foto hanno fatto una scelta mirata e ben precisa: quella di rendersi visibili.
Questa è una scelta che, come puoi ben vedere, onoro e rispetto.
Al contrario di queste persone, io questa scelta non l’ho fatta, e se vogliamo proprio, proprio, proprio rispettare le scelte…
Confido nella tua comprensione e, qualora mi volessi contattare direttamente, la porta rimane sempre aperta.
Così si esprimeva un certo Riccardo Fine, in due suoi commenti su questo blog:
Elimina“Sono uno dei fondatori del Progetto di "Da Grande voglio fare il Buddha"... adoriamo il tuo BLOG!”
(Cfr. commento di Riccardo Fine sul post: Be. Scuola della Quarta Via Online: Ex nuovo portale della Fellowship of Friends).
“Sappi che useremo il tuo splendido articolo per parlare di Gurdjeff nei nostri video sul canale di "Da Grande voglio fare il Buddha" ti citeremo a manetta!”
(Cfr. commento di Riccardo Fine sul post su George I. Gurdjieff, Peter D. Ouspensky e la Quarta Via)
Mah...
Uh, Oh...
EliminaCit. Smoderatore:
RispondiElimina"Siccome questo blog, così come gli individui di cui tratta, parla e parlano di poco o niente, la qualifica per poterne parlare è ovviamente superflua...
ho già dimostrato ampiamente in questa arena di non avere una ‘reale’ preparazione ed esperienza sull’argomento, e penso che questo continuerò a farlo...
eccetera eccetera..."
Temo che tu sia messo molto, ma molto peggio di chi sfotti come un ragazzino arrabbiato e vigliacco.
Buona perdita di tempo!
Ouch!
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