Sinonimi: ricercatore spirituale, iniziato, lavoratore su di sé, illuminato, discepollo ecc.

Superlativi: Maestro, Illuminato, Guru, Guida spirituale, Risvegliato, Divulgatore, Scemano ecc.



  • “Lei è un credino, s'informi.”

31 marzo 2014

Gli Esercizi.


Chiunque voglia effettuare uno studio su di sé deve fare i compiti. Ogni gruppo o scuola esoterica che si rispetti, per sua natura deve avere un maestro ed è proprio lui che assegna pratiche ed esercizi, altrimenti gli allievi non avrebbero nulla da fare, o per intenderci, su cui “lavorare”.
Naturalmente ci sono anche credini autodidatti che eseguono gli esercizi, perché non è certo obbligatorio avere un maestro per essere un credino. Fare gli esercizi dovrebbe aiutare a creare le fondamenta della vera volontà creduta altrimenti impossibile da ottenere da soli e senza un insegnamento. Credendo nell'utilità degli esercizi il credino dimostra infatti che l'unico conato di volontà egli lo esprime col forte desiderio di sottomettersi all’autorità di un altro essere umano, dando per scontato la sua auto-proclamata posizione più elevata. Per raggiungere la consapevolezza si deve imparare a creare intenzionalmente un substrato che serva da base su cui tale consapevolezza possa ergersi. Cosa sono in essenza gli esercizi? Sono progressivi, a volte ripetuti, semplici atti pratici, che attraverso l'auto-osservazione danno l'illusione di riattivare la sonnacchiosa percezione di sé. Gli esercizi sono la chiave per poter aprire un varco nel flusso inarrestabile della meccanicità della propria vita, aprendo la strada allo Spirito, o alla Consapevolezza 

L’esercizio, in tutta la sua stravaganza, ha la presunzione di allenare il "muscolo spirituale" (non certo la spina dorsale), un muscolo dall’esistenza non ancora rivelata, ma che molti sostengono di avere: un muscolo che si non-flette per arrivare in nessun luogo. L’esercizio è dato e ricevuto per far sì che l’esperienza fornisca una piattaforma su cui spiccare il salto verso l’ignoto. Intraprendere il cammino spirituale è come aprire un conto nella Banca del Risveglio e fare gli esercizi è l’atto di mettere da parte gruzzoli di presenza e consapevolezza riscuotibili, con tanto di interessi, nel tanto agognato momento dell’illuminazione. È creduto infatti che, quando il credino avrà completato il suo ruolo sulla terra, dopo il suo trapasso sopravviveranno soltanto i suoi immortali momenti di presenza, come una scia mefitica rilasciata nello spazio.
Gli esercizi sono parte integrante dell’osservazione di sé e fare un esercizio significa interrompere le proprie manifestazioni meccaniche per poter attivare l’auto-osservazione, sia che lo si porti a termine con successo o meno. Infatti, l’obiettivo dell'esercizio non è tanto quello di essere "efficienti", ma bensì di essere consapevoli. Prendiamo ad esempio un esercizio a caso:  osservare la lancetta dei secondi per un minuto senza distrarsi. 
In caso di successo vorrà dire che avremo affinato le nostre percezioni, il potere di concentrazione e la consapevolezza del nostro essere e che saremo stati capaci addirittura di seguire con gli occhi la lancetta intorno al quadrante dell'orologio (...e di sicuro non è da tutti!). 
In caso di insuccesso, di fronte a compito così monumentale, si potrà comunque ottenere lo strabiliante risultato di aver osservato di non essere in grado di rimanere presenti sulla lancetta dei secondi neanche per un misero minuto. (non riuscire in così ardua prova potrebbe non essere l'ultimo dei vostri problemi) 
In entrambi i casi l'esercizio si rivelerà essere un'attività di successo, infatti esso funziona ed è indispensabile per infondere nello studente la convinzione di aver bisogno di qualcuno che glielo assegni. (L'esercizio è necessario per impiegare al meglio il proprio tempo)

Ignazio di Loyola
Nei primi del ‘500, per stimolare la spiritualità, Ignazio di Loyola (santo senza alcun dubbio) elaborò un'opera dal titolo: “Esercizi Spirituali” indicando con questo termine ogni forma di esame di coscienza, di meditazione, di contemplazione, di preghiera vocale e mentale, e di altre attività spirituali. “Come il passeggiare, il camminare e il correre sono esercizi corporali”, spiega il sant’uomo “così si chiamano esercizi spirituali i diversi modi di preparare e disporre l'anima a liberarsi da tutte le affezioni disordinate (L'anima è in da disordine? ...roba da matti!) e, dopo averle eliminate, a cercare e trovare la volontà del Padre nell'organizzazione della propria vita in ordine alla salvezza dell'anima.” Gli esercizi propongono un'esperienza che conduce a sperimentare la gioia dell'essere in Cristo. (A quest’ultima espressione si può sostituire la parola Consapevolezza, Risveglio, Ricordo di Sé, Illuminazione, qualsiasi cosa abbia una natura inverificabile e sia contraddistinta, come sempre, da una maiuscola.) "Infatti," continua il sant'uomo "non è il sapere molto che sazia e soddisfa l'anima, ma il sentire e gustare le cose internamente." (In 500 anni poco è cambiato: il raziocinio non è incluso nell'assaporare il dolce frutto della propria immaginazione)


Lo sforzo

L’esercizio che si sta eseguendo ha la funzione di sollecitare il pensiero eterico e può condurre alla coscienza eterica corrispondente ai gradi di “preparazione” e “illuminazione”. (...o alla follia...) 
L'esercizio non è ancora la "Soglia", ma è la via che conduce alla "Soglia", ovvero quello che  viene definito essere "l’attività pura dell’ideare, dell’immaginare, il cui moto vivente, sperimentato e coraggiosamente accolto nel nulla dell’anima, diviene l’alto scopo dell’Impresa." (Esercizio: attività pura dell'immaginare; pura attività dell'immaginare.)
Ogni esercizio dovrebbe essere tentato al limite delle proprie capacità, tenendo comunque sempre a mente che non esistono esercizi speciali che possano condurre oltre quella soglia, ovvero al di là del limite sensibile o egoico. (Che lo si vada a dire ai meno fortunati tra tutti quelli che si sono cimentati: suicidi, schizofrenici, bipolari, in terapia psichiatrica intensiva, sotto psicofarmaci o chiusi in un istituto di igiene mentale. "It's all fun and games until someone loses... his mind." Assegnare un esercizio a qualcuno è uno sciagurato atto incosciente.)

È necessario che all'esercizio venga dedicato un periodo di tempo e delle circostanze ideali in cui non si venga disturbati da interferenze esterne, in modo da evocare un esperienza pura e ineccepibile. Per quanto riguarda l'esperienza visiva, visualizzare un numero, un luogo, ecc. Per l'esperienza tattile, immaginate di dar la mano a qualcuno, di toccare on oggetto, ecc. Olfattiva: immaginate di annusare un fiore... Cinestetica: immaginate di camminare sulla sabbia... Del gusto: percepite immaginativamente il gusto di... Uditiva: ascoltate questi suoni immaginari come il rumore della... E così via. (insomma più pura è l'immaginazione, più straordinario e soddisfacente l'esercizio.)

In certi casi è creduto che la ripetizione di un esercizio ne moltiplichi l’efficacia. La magia dell'esercizio è che, anche una volta terminato, questo continuerà impercettibilmente a contribuire a un cambiamento interiore. Può essere utile tenere un diario su cui scrivere le brillanti intuizioni che sovvengono, nonché le preziose trasformazioni più o meno sottili che hanno luogo nel proprio essere. (sulla crescita e lo sviluppo interiore come risultato dell'esecuzione degli esercizi il credino mette nero su bianco e la mano su fuoco.)

Nelle sette si chiede di non parlare del processo interno con le persone al di fuori perché, anche se bene intenzionate, potrebbero non capirlo e questo rischierebbe di dissipare l'energia psichica che si è riusciti ad accumulare. (l'energia psichica è così solidamente stabilita che può venir dissipata anche solo dall'incomprensione di chiunque)
E’ più opportuno tacere e lasciare che a parlare siano i risultati stessi del proprio lavoro. (ahhhh.... gli evidenti risultati del lavoro! Meglio tacere che aprire bocca e dissipare ogni dubbio)



L’esercizio è parte integrante della favola del risveglio, il maestro ne è il cantastorie, e il tutto avviene in cattività, nei confini e nel conforto del proprio gruppo. Il 'maestro' è un essere ritenuto capace di trascendere e trasmutare in prima persona il sogno della propria vita. Egli è considerato un 'vero maestro' per essere scappato dalla prigione della ricorrenza della sua esistenza terrena. Avendo acquisito la rara capacità di aver cambiato non solo la propria vita, e di conseguenza di poter cambiare anche quella di chiunque altro, egli può quindi insegnare ad un intera scuola, sempre a patto che gli alunni siano veramente impegnati a fare un serio lavoro su di sé. (Egli infatti è capace di leggere i suoi rampolli come portafogli aperti.) 

In alcuni casi gli esercizi, nella loro totalità, sono assegnati dal maestro ai suoi allievi non tanto per costringerli ad osservare se stessi, ma quanto per permettere al maestro, attraverso una certa stabilita contraddittoria moralità, di fare il suo indisturbato porco comodo, e mantenere l’assoluto controllo nel suo gruppo. Spesso, infatti, il metodo adottato dal maestro di ingozzare i propri membri delle sue regole autoritarie è quello di travestirle da esercizi, così che la loro pretesa utilità le renda più facilmente digeribili.
Il maestro che inventa ed elargisce esercizi non si sente certo in dovere di praticarli lui stesso, in quanto essere speciale e al di sopra del livello della vita terrena. Classico è l'esempio del maestro che assegna ai suoi studenti l'esercizio di non fare sesso al di fuori del matrimonio, ma va bene se lo fanno con lui. Questa particolare contraddizione non è mai stata un problema per i suoi allievi; il fatto che lui non ne abbia bisogno è da sempre universalmente accettato dagli indottrinati, e lo rende per questo immune e libero da ogni giudizio. (È sempre affascinante constatare che questi esseri non abbiano raggiunto il fantomatico 'risveglio' attraverso i loro esercizi, ma ritengano che questi ultimi siano necessari e fondamentali per quello altrui.)

Qui di seguito sono elencati alcuni spassosi e tragicamente reali esempi di esercizi:

- Dopo avere memorizzato la nostra stanza, seduti a occhi chiusi, immaginare di alzarsi e di ripercorrerla muovendosi mentalmente. (ahh, il potere pratico e tanto, tanto utile della mente.)

- Esercizio, o regola, di evitare o minimizzare il contatto con le "persone della vita", ovvero tutte le persone al di fuori della setta, o con chi ha lasciato la setta stessa. I membri prescelti non-addormentati, per il bene della loro evoluzione sono "invitati" a non interagire con il resto del mondo composto da sette miliardi di persone addormentate, ovvero sfigate senza speranza e che non possono capire. Questa regola è stata imposta per far sì che ogni assurdità, fino ai crimini perpetrati dal maestro e dal gruppo rimanga bene occultata agli occhi videolesi degli allievi. Gli ex-membri non si sono rivelati all'altezza e sono stati magnanimamente 'rilasciati' alla desolazione del mondo.
 Eliminando il contatto con ex-membri, dotati di un punto di vista autonomo riguardo a quello che succede all’interno della setta, il maestro e il suo gruppo moltiplicano le probabilità di non venire disturbati nelle loro straordinarie attività.) 



- Esercizio, o regola, del non giudicare. 
(vedi esercizio precedente.)



- Camminare un metro dietro di sé. (Eh?) 

- Camminare senza testa (ego). (per il credino questo è un gioco da ragazzi.)

Esercizi a tavola, fondamentali per ostacolare il flusso incessante delle fameliche parti "basse" della propria macchina:
- Mangiare con i piedi uniti poggiati a terra. 
- Mettere da parte il primo boccone. (Tale boccone può essere però barattato con quello dell'allievo-commensale. Con la zuppa non vale.)
- Ogni tre bocconi mettere giù le posate.

- Non parlare mentre qualcun'altro a tavola sta masticando. (questo potrebbe causare nell'altra persona l'irrefrenabile desiderio di rispondere e parlare con la bocca piena... infrangendo così un'altro esercizio.)
- bere prendendo solo un sorso alla volta.
(Questi esercizi rendono quella di sedersi a tavola con gli amici un esperienza gioiosa e indimenticabile)

- Visualizzare a occhi aperti un pendolo e uno stantuffo contemporaneamente - movimento orizzontale, movimento verticale- (A causa di quest'esercizio, ci sono persone ancora internate all'istituto.)

- Esercizio del guardarsi sempre nell’occhio sinistro. (L’occhio sinistro è quello dell'essenza, quello destro è la sede del sé inferiore. Guardare in quello sinistro permette l’accesso alla parte più pura dell’altra persona... da qui proviene lo sguardo guercio e inebetito sia del maestro che dell'allievo)



- Visualizzare una persona che conosciamo e tenerla accanto a noi finché si può (almeno 10 min), senza interagire (cambiando ogni tanto la persona). (Questo è importante: mi raccomando senza interagire con l'apparizione o verrete scambiati per matti)

- Esercizio, o regola, di dire grazie ad una "fotografia" (ovvero quando un'altra persona porta attenzione su un nostro stato o comportamento) e l'esercizio di non dare un’opinione contraria. (
"Esercizi" che non solo permettono al maestro e ai suoi membri-allievi di dire ogni tipo di bestialità, ma anche di essere remunerati con sonante gratitudine)

- Provare a sdoppiarci in un posto a noi familiare: a occhi chiusi nella nostra stanza immaginiamo di essere ad es. in panetteria o in biblioteca, e osserviamo cosa facciamo). (Avvincente... non vedo l'ora di vedere come andrà a finire.)

- Esercizio, o regola, di non leggere giornali, non guardare la televisione e non ascoltare la radio. (Esercizio mirato a mantenere l’isolamento del gruppo dal mondo esterno, nonché la sua totale ignoranza.
)

- A occhi aperti oppure chiusi provare a sintonizzarsi con qualcuno che conosciamo (meglio se non sappiamo dov’è o cosa fa al momento) e mettersi in ricezione. Poi dire sia mentalmente che a voce alta "STOP!" per chiudere la comunicazione, e scrivere sul diario cosa arriva, musica, simboli, voci... (Forse un manrovescio?)


...Oltre le linee nemiche
- Esercizio della "Testa di Ponte" o anche del "Quarto d'Ora".
Il generale spirituale e i suo soldatini s'improvvisano strateghi militari praticando l'esercizio di infilare un momento di consapevolezza, di risveglio... non si sa bene dove. Per non essere visti (da chi?) bisogna usare la tattica "Testa di Ponte": con un elicottero, un aereo a bassa quota, si fa paracadutare un manipolo (cosa?) oltre le linee nemiche (dove?). Questo manipolo (chi?) conquista il completo controllo (come?) di una certa zona (dove?), e da lì cercano (come?) di farsi largo (tra chi?). Da qui (dove?) possono creare (come?) una breccia (cosa?), perchè il nemico (chi?) ha l'esercito (cosa?) davanti (dove?) e il manipolo paracadutato (cosa?) didietro (dove?), quindi per loro (chi?) è più difficile difendersi (da chi?). Per cui è possibile per il manipolo (chi?) aprire (come?) una breccia (cosa?) e fare entrare (come?) gli altri (dove?). 
Vedetta spirituale in ascolto
Per un quarto d'ora, tutti i giorni alla stessa ora, sforzatevi di rimanere presenti, di ricordarvi di voi stessi, qualsiasi cosa accada. 
Solo un quarto d'ora, alla stessa ora, ogni giorno, tutti i giorni, questo fa sì che voi comincerete ad essere svegli a quell'ora anche se non saprete che è l'ora dell'esercizio, perchè dopo un po' diventa automatico, non meccanico ma... "automatico". (senza saperlo il credino sarà sveglio, ma è ovvio che ciò avvenga non in modo meccanico, robotizzato, irriflesso, istintivo, semovente, macchinale, indotto, pappagallesco, involontario, meccanizzato o inconsapevole, ma "automatico" altrimenti sarebbe una grossolana contraddizione)

Il manipolo con la loro guida
Importante: se dimenticate il quarto d'ora, non dovete assolutamente recuperarlo durante la giornata. È proprio in questo che si crea il risveglio, nel fatto che se ve lo perdete dovete aspettare il giorno dopo. (umh... creare il risveglio usando il potere del procrastinare il qui ed ora.)
Ma ricordatevi che prima dovrete fissare la testa di ponte (chissà cosa) ed essere sicuri (chissà come) che lì (nel chissà dove) siete inviolabili (da chissà chi... e non aggiungo altro.)

La lista continua ed è tanto lunga quanto la capacità dell'immaginazione di partorire tali fregnacce.

 In aula
L’esercizio preferito dal credino, nonché quello che gli riesce alla perfezione, resta sempre quello di arrestare i pensieri: infatti, soltanto in assenza di questi ultimi è possibile seguire un maestro spirituale ed eseguire i suoi benefici, efficaci esercizi.


Da Ignazio di Loyola a Gurdjieff, dalla Psicosintesi a Steiner fino a Burton, Quinti, Brizzi e tutti i nuovi rampolli dello sciagurato panorama esoterico odierno, nella folle fantasia spirituale del credino, fare gli esercizi regala senza dubbio una marcia in più. 

L'esercizio è fondamentale per colorare di falsa praticità l'illusione di potersi risvegliare. Infatti la magia dell'esercizio sta proprio nel trasformare un piccolo insignificante momento della nostra giornata... in una sostanziale perdita di tempo.

279 commenti:

  1. Salve Smoderatore, ho 27 anni, ho letto un po dei suoi post e mi sembra una persona in gamba. Dentro di me sento chiaro che è assolutamente inutile scriverle per trovare una soluzione infatti non la cerco, ma ho voglia di sentire cosa ha da dire, se vuole.

    Sono 5 anni che sono depresso, all'inizio soffrivo terribilmente, adesso ho smesso di combatterla e non soffro più come prima. Ho perso qualunque affetto, nel senso che non provo affetto per nessuno, penso sempre a mia nonna ma non la chiamo mai, anche se so che lei ci rimane molto male anche se non lo fa vedere, ma io sono come di pietra, a livello razionale ci penso, ma a livello affettivo non provo nulla. Mi comporto come se lei fosse morta quando è in realtà ancora viva. Con i miei genitori non ci parlo ormai da anni, la comunicazione è stata sempre quasi totalmente assente i casa comunque, anche con loro mi comporto come se fossero morti ma non lo sono, il fatto che io abiti ancora con i miei genitori fa sembrare la situazione diversa da quella con mia nonna, ma in realtà non lo è.

    Ho così tanti problemi, l'isolamento in primis, che è come se avessi rinunciato a risolverli, e questo da una parte mi fa sentire leggero, accetto la situazione (pur essendo patologica), non mi sento oppresso da questi problemi, ma dall'altra parte ci sono e non è sano. Partecipo già ad un gruppo di terapia ma non si smuove nulla, dicono ci voglia tempo 10 anni, e io sono solo al primo, ma vedendo chi è nel gruppo da dieci anni non mi faccio proprio stupide aspettative, visto che chi c'è da molto più tempo di me (10 anni) sembra proprio non aver risolto un gran che, e questo è strano visto che i due psicologi che conducono il gruppo sono molto bravi, a detta mia ovviamente. Da molti più anni invece pratico meditazione e mi interesso a questa strana cosa chiamata spiritualità. Adesso mi rendo conto di essermi solo perso nelle assurdità della new age, ma non butto tutto nel cesso.

    Quello che ho imparato è che la conoscenza di se stessi è proprio comprendere l'impossibilità di fuggire da se stessi e da una situazione e che la conoscenza di se stessi è comprendere l'impossibilità di conoscere veramente se stessi. Questi sono i pilastri interiori che sicuramente mi hanno formato e aiuto a non buttarmi dalla finestra. La situazione è questa combatterla mi farebbe impazzire, ma la situazione stessa è patologica, dentro di me la speranza di uscirne fuori è quasi morta (e questo per me è sano), l'insanità sta che non è morta del tutto la speranza (secondo il mio modo di vedere), ma questo non vuol dire che non faccia qualcosa, anche perché al gruppo ci si confronta, e confrontarsi lo trovo sano. Il problema secondo lei è proprio questo barlume di speranza che ancora mi fa in qualche modo resistere alla situazione così com'è?

    F.P.



    P.s.

    Devo ammettere che apprezzo moltissimo questo Blog e penso sia ormai l'unica cosa che mi faccia andare avanti. Personalmente ho ancora molti dubbi sulla figura del Brizzi e vorrei avere delle informazioni più dettagliate. A quando il nuovo post "Internet Forum o Cyber Setta?" ?

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    1. Devo ammettere che hai del talento.

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    2. E se stessi soffrendo perchè devi capire qualcosa? Non ci hai mai pensato? Stupisciti di un fiore che sboccia e riscoprirai la vita. ;-)

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    3. stupisciti del fatto che granello sono io, era il mio nick di "anonimato" quando frequentavo un forum di depressione, qualcuno ha capito che ero io quel granello, e ha ri-postato qui un messaggio diretto ad uno psicologo. Per quanto riguarda, Stupisciti di un fiore che sboccia e riscoprirai la vita (questa l'hai rubata a Fabio Volo scommetto)...preferisco chi non parla per slogan.

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    4. Può essere che l'abbia scritto anche Fabio Volo, non te lo so dire. Che importanza ha chi l'ha scritto? Che importanza ha il messaggio?

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    5. la stessa importanza di questo scambio di risposte.

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    6. Quindi zero, mi par di capire. La vedo diversamente, te continua pure a vedere tutto così, se ti rende felice.

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    7. Caro Anonimo, non so perché ti faccia felice tentare di "sputtanare" altri o meglio me, ma io non ho bisogno di difendere qualcosa o dimostrarti qualcosa, è inutile che tenti di provocarmi, ti mando un saluto e un abbraccio. Don't waste your time, it's really little!

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    8. Hhahaha. Domanda 1, come avrei tentato di sputtanarti o sputtanare qualcuno?
      Ti faccio un riepilogo. Mi hai "provocato" con una battuta nel primo post e mi hai dato la tua opinione, ti ho fatto 2 domande, mi hai monosillabato che non te ne frega un cazzo e ho constatato la cosa, dicendoti che la vedo diversamente e che puoi fare come vuoi.
      Boh, vedi te!

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    9. Può essere che l'abbia scritto anche Fabio Volo... ma comunque l'ha scritto Dabob.

      "Granello" è un altro.

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    10. smody... sì è stato dabob. le torri gemelle? sempre dabob. bin laden, saddam e hitler? sempre dabob con dei posticci. e stanotte ti verrà a tirare i piedi mentre dorme... PAURA PAURA XD

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  2. Saranno glii esercizi che si fa ogni sera lo smoderatore, seghe mentali. per quello ci mette tanto hahahahaha

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  3. Bell'articolo, come altri, ma vorrei fare un appunto. Il titolo è ambiguo, si parla di maestri e di esercizi dati ma l'uno non esclude l'altro. Quindi trovo che il titolo sia approssimativo o incompleto.
    Inoltre i maestri non implicano che uno non possa fare esercizi da sè su se stesso. Se sono esercizi per sè e servono a se stessi non vedo perchè spesso, negli articoli, si parla dei maestri. Sono obbligatori? Allora non sono esercizi su di sè? Giusto?
    Inoltre pongo un quesito. Se ciò che questi esercizi dovrebbero risvegliare è inconfutabile perchè sconosciuto si può logicamente affermare che è impossibile sapere se sono funzionanti e funzionali o sono baggianate, come si afferma.
    Giusto?

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    1. "Bell'articolo, come altri, ma vorrei fare un appunto. Il titolo è ambiguo, si parla di maestri e di esercizi dati ma l'uno non esclude l'altro. Quindi trovo che il titolo sia approssimativo o incompleto."

      Giusto Dabob. Infatti, essendo l'articolo riguardo agli esercizi, c'è chi potrebbe trovare che il titolo "gli esercizi" possa essere approssimativo o incompleto.

      "Inoltre i maestri non implicano che uno non possa fare esercizi da sè su se stesso. Se sono esercizi per sè e servono a se stessi non vedo perchè spesso, negli articoli, si parla dei maestri. Sono obbligatori? Allora non sono esercizi su di sè? Giusto?"

      Giusto! Grazie della segnalazione Dabob. Infatti non bisogna dimenticare che ci sono anche i credini autodidatti che fanno esercizi su di sé per se che servono a se stessi, anche se ogni esercizio viene comunque preso in prestito da un'insegnamento di un 'maestro' vivo o morto. Non è certo obbligatorio avere un maestro per essere un credino. E poi, l'esercizio lo fa chi lo esegue, altrimenti quello dato dal maestro non sarebbe un esercizio su di sé, ma un esercizio su di lui.

      "Inoltre pongo un quesito. Se ciò che questi esercizi dovrebbero risvegliare è inconfutabile perchè sconosciuto si può logicamente affermare che è impossibile sapere se sono funzionanti e funzionali o sono baggianate, come si afferma.
      Giusto?"

      Giusto! Bravo Dabob. Infatti, è inconfutabile il fatto che quello che questi esercizi dovrebbero risvegliare sia sconosciuto. Per cui si può logicamente affermare che se questi esercizi fossero funzionanti e funzionali, quello che dovrebbero risvegliare non sarebbe sconosciuto.

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    2. E chi è sto Dabob? Non ho scritto il mio nome, cos'è una cosa simile al Jhon Doe americano per chi non scrive il nome? Simpatico.
      Grazie della risposta.Bè quindi dovresti correggerti o correggere l'articolo, se ne convieni.
      Si, si può affermare che se fossero funzionanti e funzionali quello che dovrebbero risvegliare sarebbe conosciuto ma, c'è un problema...e nemmeno piccolo. Ciò che dovrebbero rendere noto è insostanziale, non misurabile e non condivisibile, a meno che tu creda a ciò che è insostanziale, non misurabile e quindi non condivisibile.
      Questo porta alla conclusione che chi dice di essere capace di "vedere" queste cose può essere o preso per folle, visto che dice di vedere cose non logiche e razionali, oppure gli si può credere senza nessuna prova.
      Ma in entrambi i casi il giudizio o l'opinione che si ha è soggettiva, non verificabile, perchè fondata su qualcosa che è insostanziale e non misurabile.
      Chi dice di "vedere" è irrazionale come chi ha opinioni su di lui perchè, se lo approva, o lo critica, crede ad una cosa irrazionale, se non gli crede non sa se non ci riesce lui o è pura immaginazione.
      Riassumendo arriviamo ad una domanda, te scrivi articoli dicendo che questi sono matti...
      Occuparsi di ciò che dicono delle persone folli e trovare argomenti razionali sull'irrazionale per smontarli è assurdo, più assurdo di chi ha queste "visioni". E non sto dando mie opinioni, è logica.

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    3. Grazie Dabob, ho infatti aggiunto la parte "non è necessario avere un maestro per essere un credino".

      Per intenderci il Dabob è riferito all'alchimista-non-duale, che dopo più di duecento visite, due dozzine di commenti, due annunci di lasciare e uno di leggere solamente, e quattro ritorni, è ancora qui sopra come "Anonimo" e non scrive il suo nome.

      Sì, si può affermare che se (gli esercizi) fossero funzionanti e funzionali quello che dovrebbero risvegliare sarebbe conosciuto ma c'è un problema...e nemmeno piccolo. Ciò che dovrebbero rendere noto è insostanziale, non misurabile e non condivisibile, e questo dovrebbe già bastare... A meno che tu non creda a ciò che è insostanziale, non misurabile e quindi non condivisibile, ovvero se tu fossi una persona colpita da smarrimento causato dal credere con grande entusiasmo in concetti, dogmi o assunti in base alla sola convinzione personale o alla sola autorità di chi ha enunciato tali concetti o assunti, al di là dell'esistenza o meno di prove pro o contro tali idee e soprattutto al di là del proprio buon senso, ovvero se tu fossi un credino.

      Questo porta alla conclusione che chi dice di essere capace di "vedere" queste cose può essere preso per un credino, visto che dice di vedere cose non logiche e razionali, oppure gli si può credere senza nessuna prova ed essere... preso ugualmente per un credino.
      In entrambi i casi il giudizio o l'opinione che si ha è soggettiva, ma bada bene verificabile, perchè fondata sulla spiegazione irragionevole e contraddittoria della cosa che il soggetto crede di "vedere". Come, per esempio, la storia degli invisibili unicorni rosa, che sono creature capaci di essere invisibili e rosa al tempo stesso. Il credino si basa sulla dissennata logica della fede: si crede per fede che abbiano una qualità (l'essere rosa) o finanche un nome; e per logica che siano invisibili, perché non possono essere visti.

      Chi dice di "vedere" è irrazionale; chi ha opinioni a riguardo si basa su una cosa irrazionale ma tangibile e verificabile che è la logica contraddittoria del credino, figlia della primordiale menzogna di poter parlare di cose insostanziali, non misurabili e quindi non condivisibili. Questa menzogna è impercepibile dal credino in quanto creata e radicata in lui stesso. Secondo la sua logica, per esempio, è lecito e legittimo immaginare qualcosa di insostanziale, non misurabile e non condivisibile, ma prenderlo in giro invece no, etichettandolo come pura immaginazione... roba da matti.

      Riassumendo arriviamo al punto che su questo blog ci sono articoli che prendono in giro questi credini e la loro logica.
      Occuparsi di ciò che dicono delle persone folli e trovare argomenti razionali sull'irrazionale delle loro argomentazioni per smontarli è comico, e non è assurdo come invece crede chi ha queste "visioni" e non sta dando le sue opinioni, ma usa la "logica" per giustificarle, per intenderci la logica della fede, la logica, appunto, del credino.

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    4. Premessa, non so chi sia questo Dabob, non sono io il suddetto utente di cui tu parli, non ho nulla a che fare con questo utente e vorrei che in futuro evitassi di continuare a chiamarmi "Dabob". Grazie.
      Noto che non rispondi punto per punto e la cosa mi lascia perplesso. A meno che tu non creda...ecc non è una risposta, non si può tirar fuori il "buon senso" nella logica. Il buon senso è fondamentalmente ciò in cui si crede per preconcetto, come dogma o simile. Si tratta di ciò che una persona si porta dietro dell'esperienza acquisita, conscia o meno, che lo condiziona nel suo vivere, direttamente o indirettamente.
      La verificabilità del giudizio o dell'opinione sul fatto basato sul buon senso non fa altro che confermare che dai un tuo giudizio soggettivo inconscio e razionale ad un concetto o un fatto irrazionale.
      Chi dice di vedere è irrazionale, quello è vero. Ora ti faccio un'esempio su cosa si basa un razionale se deve giudicare un irrazionale.
      C'è un tizio davanti ad una grotta, ti dice che nella grotta c'è un leopardo. La grotta è buia e non vedi e non senti nulla. Non puoi sapere, con i 5 sensi, se dentro c'è un leopardo o meno. Il tuo buon senso ti dice di non entrare nella grotta perchè potrebbe esserci un leopardo.
      Ma potrebbero esserci 30 donne nude o un forziere pieno d'oro oppure 3 leopardi. Le ipotesi sono infinite. Inoltre anche se tu entrassi nella grotta non vedresti quello che ha visto ciò che ti ha detto il tizio.
      Non c'è bisogno di fare tante parole a quanto vedi.
      Questo ci riporta alla conclusione precedente che prendere un credino e volerlo smontare con il buon senso è illogico.

      "Persona colpita da smarrimento fulminante causato dal credere con grande entusiasmo in concetti, dogmi o assunti in base alla sola convinzione personale o alla sola autorità di chi ha enunciato tali concetti o assunti, al di là dell'esistenza o meno di prove pro o contro tali idee e soprattutto al di là del proprio buon senso"

      La convinzione personale è essa stessa il buon senso o razionalità. I dogmi e concetti o assunti li hai citati te, con il buon senso, aldilà di esistenza o meno di prove contro tali idee o del proprio buon senso, ricitato, cioè di cosa si sa.
      Quindi il credino è chi giudica una persona irrazionale con strumenti razionali, cioè con il buon senso.
      Non sono credino. Te si.

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    5. Dabob,
      il fatto che tu ti aspetti che io debba rispondere in un modo piuttosto che un altro, non mi lascia affatto perplesso.

      Siccome, a tuo dire, non si può tirar fuori il "buon senso" nella logica, forse bisognerebbe chiarire cosa s'intende per buon senso. Il buon senso è quella capacità che un individuo ha di valutare e distinguere il logico dall'illogico in funzione di risultati pratici ottenuti attraverso un condiviso criterio di valutazione dei fatti.

      Insomma, proprio come dici tu il buon senso è "dare un giudizio soggettivo inconscio e razionale ad un concetto o un fatto irrazionale" o "fondamentalmente ciò in cui si crede per preconcetto, come dogma o simile", o anche "una convinzione personale".

      Se trovassi un tizio che davanti ad una grotta mi dicesse che lì dentro c'è un leopardo, il mio buon senso mi direbbe che ho due opzioni: credergli oppure no; verificarlo, oppure no. Ora però succede una cosa un po' strana: il tizio aggiunge che anche se io entrassi nella grotta non potrei vedere quello che lui dice di aver visto. A meno che, nel frattempo, il leopardo non se la sia data a gambe, il tizio sembra proprio alludere al fatto che il leopardo, per il medesimo rispetto, esiste e non esiste; c'è e non c'e; per lui c'è per me no. Infatti, di per se stessa, la grotta è già alquanto "speciale": è buia e non vedo e non sento nulla. Non posso sapere, con i 5 sensi, se dentro c'è un leopardo o meno. A questo punto, così come lui dice che c'è un leopardo, potrei anche dire al tizio che non è vero che c'è un leopardo, ma un forziere pieno di donne nude, o magari rispondergli con un bel chissenefrega. Le ipotesi sono infinite, l'unica cosa certa (pare) è la grotta davanti al quale sta il tizio. Anche se entrassi non potrei sapere se c'è un leopardo o meno e di conseguenza se il tizio è un bugiardo o un credino o tutt'e due, ma la grotta c'è e il tizio non ha detto che io non posso entrare, per cui entro. Una volta dentro trovo un leopardo che mi dice: "Guarda che il tizio là fuori è un credino e non sa di cosa parla: qui non c'è nessun leopardo...posso offrirti qualcosa? Oro? Donne nude?"

      Questo ci riporta alla conclusione precedente che prendere un credino e volerlo smontare con il buon senso è pressoché impossibile, ma comunque molto divertente.

      Il punto non è tanto la logica irrazionale dell'esistenza di un magico leopardo che al tempo stesso c'è e non c'è (perché per la stessa "logica" sarebbe sufficiente dire solo che è una baggianata), quanto il fatto che il tizio voglia condividere "qualcosa di insostanziale, non misurabile e non condivisibile". Nel momento in cui si vuole condividere qualcosa, diventa necessario usare un linguaggio con una sua prestabilita logica e con parametri accettati e condivisi. Se si accettasse di usare un linguaggio, fai conto, matematico, sarebbe come dire che 2+2 può fare 5, giallo o ruvido... le ipotesi sono infinite. È per questo che il credino adopera la logica di due pesi e due misure; per questo pensa che non si possa giudicare l'insensatezza di una persona con strumenti razionali, cioè con il buon senso; per questo non sei un credino.

      Sai Dabob, c'è un tizio che mi ha detto che all'interno del cervello elettronico te e Dabob siete la stessa persona, ma anche se tu entrassi in quel cervello elettronico non potresti vedere quello che ha visto lui.

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    6. Te puoi rispondere come ti pare e lo fai, ti ho solo chiesto una cosa semplice. Libero di scegliere. Lo hai fatto mi pare.

      Forse ti conviene scoprire cosa significa buon senso, dogma, razionalità e tutto l'annesso e connesso. Così ti schiarisci le idee e i concetti. Libero di non farlo.

      Il discorso della grotta, un'ipotesi come un'altra, è un paradosso. Il fatto che esistano paradossi, come quello per il quale tu non puoi vedere lo stesso leopardo che avrebbe visto il tizio nasce sia da concetti millenari filosofici, ai quali credo tu non dia credito, sia dalle ultime teorie fisiche teoriche, quantistiche, che ci dicono che in infiniti universi paralleli il tempo non conta, ognuno ha un tempo e quindi uno spazio e quindi una prospettiva soggettiva, tradotto ognuno vede il suo leopardo. Sempre se c'è. Perchè esistono infinite possibilità. 11 dimensioni.

      Da quanto dichiari, cioè che lo fai per divertimento, si può concludere la questione.

      Il credino in questione, se lo sono o meno, per quanto possa interessarmi la cosa, ti ha esposto dei fatti logici, paradossalmente illogici in quanto hanno una dualità intrinseca e contradditoria e implicano che la soggettività è imperante mentre la razionalità ed oggettività, in questo universo, a quanto pare, è solo per chi ci crede.

      Quindi puoi crederci, ipotizzare che 2+2 =5 giallo magenta maiale o quant'altro, io ci credo e non ci credo perchè non posso sapere ciò che tu vedi nel tuo universo. Se la visione coincide posso essere d'accordo o posso vedere che 2+2 = 4 e darti torto anche se potremmo avere ragione entrambi.

      Salutami Dabob e il tizio che ti spinge a scrivere questi articoli.

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    7. Alcune volte sarebbe molto meglio smettere di masturbarsi il cervello.

      punto 1
      ...chissenefrega!

      punto 2
      cosa speri di ottenere? vuoi solo convincere qualcun'altro delle tue idee e dimostrare a te stesso o ad altri di aver ragione ed essere più intelligente e sveglio, quando invece ti arrovelli solo di pensieri inutili.

      punto 3
      Hai accettato la convinzione delle 11 dimensioni, il tempo e lo spazio (di cui tu non hai nemmeno la lontana percezione di cosa significhi) esattamente come un credino crede alla reincarnazione o qualche altra assurdità meta(o non-meta)fisica.

      punto 3
      ...chissenefrega!

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    8. Anonimo daBob sicuro che le 11 dimensioni non sia 12 come gli apostoli? o magari sono solo 7 come la legge dell'ottava?
      sono curioso perché ai credini piace tanto legare la quantistica con i testi sacri o testi esoterici.
      Anche la povera Divina Commedia è stata usurpata dal ruolo di essere un poema per diventare un percorso evolutivo.
      Ahhhh e se le dimensioni fossero come i gironi di Dante?

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    9. Dabob,
      Hai proprio ragione, la soggettività è imperante mentre la razionalità ed oggettività, in questo universo, a quanto pare... e negli altri universi allora? Dai concetti millenari filosofici alle ultime teorie fisiche teoriche, quantistiche ci dicono che in infiniti universi paralleli il tempo non conta, ognuno ha un tempo e quindi uno spazio e quindi una prospettiva soggettiva.... Perchè esistono infinite possibilità. 11 dimensioni.
      I paradossi possono essere intriganti, divertenti... danno persino l'impressione che possano provare qualcosa. Per cui, quando ti troverai faccia a faccia col leopardo affamato, prova un po' a spiegargli il paradosso che Achille piè veloce non raggiungerà mai la tartaruga; oppure prova a saltare di dimensione o a fermare il tempo che tanto non conta... Perchè esistono infinite possibilità. 11 dimensioni.

      A proposito Dabob, questo l'avevi già detto tre mesi fa quando, non a caso, approdasti sulla pagina dei "Senza Senno" dicendo: "A parte esperienze personali che non ti cito che mi fanno credere in altro in modo sicuro, ti porto come esempio ciò che sta scoprendo la fisica. Sono arrivato alla M theory che dice che ci sono 11 dimensioni e infiniti universi paralleli."
      Puoi crederci con fermezza, perché già sai che ciò che tu vedi nel tuo universo ti fa credere in altro in modo sicuro.
      Stai comunque lieto, perché anche se in questa dimensione sei un credino... ce n'hai altre dieci!

      Okay, ti saluto Dabob.

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    10. @Francesco Panella
      Se non ti interessa perchè scrivi? Sei una contraddizione vivente! In ogni caso non mi interessa convincere nessuno. Tantomeno me stesso. Non ho accettato nessuna convinzione, se mai ho citato la teoria della Relatività, ne più nè meno. Le 11 dimensioni sono le ultime teorie che ci portano in un universo molto più complicato di quanto pensavamo. Potrebbero non essere vere ma la relatività lo è. Lo hanno provato. Quindi se ognuno ha un tempo ha anche uno spazio e una prospettiva.

      @U. La seconda che hai detto. B

      @Smoderatore
      Non provo nulla, in realtà nessuno può provare nulla. Nel momento in cui prova qualcosa c'è la certezza che non è sicuramente giusto. Lo trovo affascinante, non come radicarsi su una certezza e sostenerla all'infinito.
      Il resto ho risposto a Francesco Panella poco sopra.
      S me non interessa importi o convincerti di qualcosa, volevo solo farti notare quanto era curioso che tu, il creatore del blog e del concetto di credino sia, per parole tue, il primo a corrispondere al suddetto concetto. Puoi crederci, non crederci, dirmi che sono io il credino, darmi appellativi, ecc, a me non importa.
      Il blog è tuo, io non sono nessuno.

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    11. Anonimo, ma perché sei entrato nel blog come DaBob e adesso torni come Anonimo smentendo che sei DaBob quando scrivi con le stesse parole e punteggiatura?
      Visto che le dimensioni sono undici, non sarà che tu sei il DaBob della seconda dimensione. Non vorrei che tra breve arrivassero i restanti nove. Magari vi trovate tutti qua a raccontarvi che non esiste il tempo.

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    12. Ma Dabob, tu hai già dato prova di te al di là di ogni ragionevole dubbio, e visto che parli di essere una contraddizione vivente, ricordiamo che sei un alchimista-non-duale, che dopo più di duecento visite, una trentina di commenti, due annunci di lasciare e uno di leggere solamente, e quattro ritorni, sei ancora qui che non t'importa e non t'interessa convincere nessuno... ma tu non sei nessuno... sei Dabob.

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  4. Gaetano Cirillo04/04/14, 07:45

    Osservazione interessante.
    Ma attento che si scrive BAHJANATE...
    :-)

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  5. Questo dovrebbe essere un work in progress…

    Sarebbe bello se tutti inserissimo degli esercizi da credino a cui abbiamo assistito ed eseguito e l'alienazione che ne ha conseguito.

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    1. U.
      ma è un'idea geniale! ecco, io inserisco questo esercizio: dei credini inseriscono su un blog dedicato ai credini gli esercizi a cui hanno assistito... risultati sconvolgenti: camice di forza, occhi arrovesciati all'indietro e vomito a getto... paura e delirio su credino.blogspot

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    2. Oblivia
      Io leggo quello che hai scritto.
      Ma mentre leggo quello che hai scritto, percepisco chi lo legge.
      ma mentre percepisco chi lo legge, mi accorgo di sentire chi percepisce chi legge.
      Ma mentre mi accorgo di sentire colui che percepisce chi legge, divento consapevole che vi è uno che sente, uno che percepisce è uno che legge.
      Quello che legge è la forza passiva, colui che percepisce chi legge è la forza attiva, colui che sente chi percepisce è la forza neutralizzante.
      Quello consapevole di tutto questo processo è colui che osserva la triade in tutta la sua magnificenza, ovvero è il Sè (con la maiuscola)

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    3. O__O cioè?
      sembra il gioco delle scatole cinesi... erano queste le teorie del tuo guru?

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    4. esatto..l'anima che osserva la mente che mente che nel mentre non vuole far presente che mente.
      stesse dicerie del conte

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    5. beh non proprio, che io ricordi... comunque ha sostanzialmente qualcosa di affine alla differenza tra conscio, superconscio e subconscio... ma si sa le insalate si somigliano tutte, poi bisogna vedere come le si condisce...

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    6. Ovvio, sta di fatto che ogni ortolano ha la miglior insalata (con tanto di cetriolo)..

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    7. ahahaha bella questa! comunque la tripartizione dell'essere umano è un concetto molto antico... es kabbalah ebraica: neshamah - ruah - nefesh, cristianesimo delle origini e gnosticismo: pneuma - psyche - chous ... e compagnia cantante.

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    8. Per il Credino "antico" significa "vero".

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    9. non necessariamente, mon cheri; semplicemente:
      chous: anima carnale, coacervo di pulsioni, brame, istinti meccanici e pulsioni terrene, ma anche le nostre predisposizioni personali (il nucleo della personalità terrena).
      Psyche: l'anima sensibile che è latente, assopita dal chous e dominata da esso a meno che non si intraprenda uno sforzo di volontà costante (non necessariamente una pratica spirituale).
      pneuma: l'essenza spirituale, pura coscienza radiante eterna e immutabile. sulla terza ed ultima so già che mi poni il veto, sulle prime due non penso ci siano dubbi.
      ah dato che ci tieni ti aggiorno su mia sorella: aveva detto a tutti che aveva smesso di andare dalla psicologa, invece mia madre nel preparare il materiale per il 730 ha trovato tutte le ricevute: ci va ancora 2 volte al mese. sul motivo aleggia il più fitto mistero (diciamo così va...)

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    10. Sì, l'essere umano è "tripartito" fin dall'antichità.

      Conosci l'essenza spirituale? Conosci la pura, radiante eterna e immutabile coscienza?

      Non è tanto questione di veto; il fatto che sulle prime due possano non esserci dubbi, non rende certo vera la terza.

      Beh, comunque, sempre meglio credina che fessa e pure bugiarda.

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    11. basta silenziare il continuo chiacchiericcio mentale e l'essenza si manifesta; non hai mai provato a conversare con qualcuno ascoltandolo veramente, senza lasciare che il dialogo interno interferisca? percepirai molte più cose, è possibile perfino capire all'istante se una persona sta cercando di ingannarti o se ha doppi fini... si sviluppa una percettività difficilmente eguagliabile, che ti fa assaporare di più la vita. ma che ne sai tu, stai sempre a ronfà! (è solo una battuta eh, preferisco precisarlo perchè sei un tantino permaloso a volte). comunque lo sapevo che avresti abboccato se avessi parlato di mia sorella! poco male se ha detto una bugia, avrà creduto di avere delle buone ragioni per farlo. non mi dispiace perchè mi ha mentito, mi spiace perchè pur avendo tante persone con cui confidarsi e a cui chiedere supporto preferisce pagare un'estranea a cui magari importa poco o nulla di lei (nella grande maggioranza dei casi è così e lo so di prima mano per essere stata io stessa da una psicologa per diverso tempo molti anni fa). e tu, ti comporti sempre in modo cinico, anche nella vita di tutti i giorni? e quand'è che ci narri la tua storia?

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    12. Oblivia,

      Una delle reazioni è sì la noia, ma poi si ritorna sempre inesorabilmente ai classici: lo scompisciarsi dalle risate.

      È vero, coi credini bisogna imparare a ascoltare senza che il dialogo interno interferisca, senza farsi domande cosicché l'essenza delle sue contraddizioni non si manifesti palesemente.
      Da una parte sei convinta che "basta silenziare il continuo chiacchiericcio mentale e percepirai molte più cose" e addirittura che "è possibile perfino capire all'istante se una persona sta cercando di ingannarti..." e dall'altra non ti accorgi che da un pezzo tua sorella ti dice bugie.
      Infatti nel credino "si sviluppa una percettività difficilmente eguagliabile che ti fa assaporare di più la vita." Beh...altrimenti non saresti Oblivia. Perché limitarsi a scegliere quando si può essere sia credini che fessi?
      Ahhh... se solo avessi avuto il ricordo di sé prima di berti la balla del ricordo di sé... "Conscientia momenti qui tolli peccata mundi."

      Il colmo per un credino è azzittire il dialogo interiore e... ricordarsi di sé.

      Per quanto riguarda la consapevolezza di sé... you're full of it!

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    13. ah, le matte risate! grazie per la credina e anche per la fessa! detto da te...

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    14. No, Oblivia, grazie a te.

      La parte più divertente è sempre quella in cui dici che "è possibile perfino capire all'istante se una persona sta cercando di ingannarti" e poi non ti accorgi delle balle che ti racconta tua sorella... priceless!

      Non a caso sei Oblivia.

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    15. ah ora ho capito cosa c'entrava mia sorella nel commento sotto; guarda mi spiace deluderti, ma la bugia me l'aveva raccontata via sms quindi... tu invece con il tuo magggico raziocinio ha sempre la presunzione di sapere tutto e sputi sentenze a vanvera... useless!!

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    16. p.s. non a caso sei un ex (?) credino...

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    17. Oblivia,

      Beh,sei stata tu a dire che tua sorella ti aveva mentito.

      Comunque è chiaro: è possibile perfino capire all'istante se una persona sta cercando di ingannarti, ma non se questa persona lo fa via sms.

      Il ricordo di sé non ha nessun potere di scoprire l'inganno qualora quest'ultimo sia messo per iscritto, e tu sei self-made... hopeless!

      P.S. Già.

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    18. buondì mio buon smoderatore dalla cervice di granito, sei sempre machiavellico e contorto fino al ridicolo. qualsiasi buon esperto di comunicazione può confermarti che una persona quando mente lancia inconsapevolmente dei segnali che, opportunamente colti, possono mettere in guardia un interlocutore attento e consapevole durante il dialogo. quindi, se per caso pensavi che alludessi a misteriosi poteri magici ti debbo smentire. non che io creda che tu abbia interpretato ciò che ho detto in tal senso, più che altro ti piace come sempre distorcere ciò che ti viene detto al fine di mettere in ridicolo chi dialoga con te. peccato che alla fine sei tu che ci fai una magra figura. deferenti ossequi

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  6. Gaetano Cirillo06/04/14, 23:58

    Ecco un esercizio da perfetto credino: Ripetere per circa tre quarti d'ora con altri 2499 credini, posizionati uno di fronte all'altro (formando quindi 1250 coppie di credini), la frase I LOVE YOU. Ci si deve davvero sentire amati e, secondo me, tra un orgasmo esoterico qua e un altro là, qualche credino deve anche essersi riprodotto. D'altronde, ci vuol poco a trasformare una sega mentale in qualcosa di (ri)produttivo. Addirittura, anche un uomo può restare incinto se è un vero credino e ripete - per almeno 6 ore, però - VOGLIO UN FIGLIO CREDINO, VOGLIO UN FIGLIO CREDINO...

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  7. Gaetano Cirillo07/04/14, 07:53

    Ovviamente l'esercizio di cui sopra è una delle tante bahjanate proposte dagli insegnanti della setta del barbuto maledetto

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  8. Umberto Restino09/04/14, 05:02

    Per chi volesse apprendere i segreti dell'arte della guarigione (Sat Nam Rasayan), vi segnalo un evento da non perdere.
    Due giorni di lezione a soli - dico soli - 200 euro.
    Meditate, gente, meditate.
    Ed eseguite correttamente i compiti impartiti dai maestri.
    Qui c'è la crema. L'erede testamentario del grande Yogi Bhajan.
    Nel caso foste impossibilitati ad andarci, non temete perché di eventi unici ed imperdibili ce ne sono tutte le settimane.
    Siamo entrati nell'Era dell'Acquario. Non l'avete notato?

    Cerdi Kala Yoga Evento
    Milano
    10 – 11 maggio 2014
    Guru Dev Singh
    Sat Nam Rasayan
    Due giorni di lavoro con il Maestro
    Dalle 10 alle 17

    Presso LA CASA
    Via Lattuada 14, Milano
    (MM3 Porta Romana; tram 9; 61)
    www.kundaliniflow.com

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  9. Gaetano Cirillo09/04/14, 22:59

    Hahaha....il Sat Nam Rasayan.
    È talmente costoso che vi convincerete di esser guariti per dare un senso alla spesa.
    Rilassamento indotto.
    Ma mi faccia il piacere. ..

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  10. Smoderatore, hai incastrato da bob...!!!! ARRIVO IN RITARDO.
    Non importa quanto tempo ci metti, l'importante e' fare in tempo.

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  11. Da bob.
    offendersi e un atto. Un governo unico non e buono. La persistenza e una fregatura. Il buon senso fa brutti scherzi, tu hai scherzato troppo. Stavo scherzando.
    Se non metti gli accenti: sei fregato o hai una tastiera

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  12. .... (sorry) inglese.

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  13. Forse la vita e il lavoro bastano ad allenare la concentrazione e la volontà, e per disturbi che in 2/3 persone su 5 dovessero nascere dal chiacchiericcio mentale c'è lo psicologo. Ma già qui la situazione è di pari merito, invece che a una futura psicoterapia si può ricorrere agli esercizi di concentrazione e "vuoto" nelle loro forme semplici.
    Poi nel caso di un metodo soggettivo il discorso sull'onere della prova cambia, il caso di Andrew Speth non è proprio una smentita definitiva. E visto che ormai ci sono le ipotesi dei vari benefici spirituali (tranne quelli proprio inverosimili) può "valerne la pena"...
    Comunque, sulla Divina Commedia, Dante stesso sembra invitare a una visione alternativa quando parla della dottrina nascosta dietro i versi strani.

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  14. Direttamente dalla Life quality Project …

    Inizi con la testa a sinistra, inspiri girando la testa verso destra e dici il verso UNO.
    inspiri e giri la testa a sinistra e dici Uno..
    Inizi lentamente e prendi il ritmo che di volta in volta accelera. Praticamente inspiri nel passaggio da sinistra a destra e da destra a sinistra ed espiri quando pronunci il verso UNO.
    All'inizio sembra una cosa carina con un ritmo delicato, si sente il respiro e poi il verso(uno), nel prendere velocità si arriva a sentire un suono simile al gemito di un coniglietto quando si accoppia mischiato allo starnazzare di un neonato che piange.
    Tutto questo dura per circa mezzora, dopodiché devi sentire quello che ha prodotto.
    E' inutile dirvi che oltre a trovarsi ad uno stato simile alla iperventilazione , ci si sente un tantino rincoglioniti e se tutto va bene il mal di testa è quasi assicurato.
    Se vi trovaste ad osservare un credino che fa questo esercizio la prima immagine che vi verrà e di un matto a cui e scattata una tagliola per topi nel naso e cerca di togliersela scuotendo la testa non potendo usare le mani.
    Ma subito dopo appare l'immagine di un matto che sembra dire no mamma lasciami stareeee con la camicia di forza semistrappata.
    Ma per il credino questo serve per far si che le energie sottili entrino all'interno di se stessi senza che la mente formatoria se ne accorga.


    ps…Ovviamente il termine Uno serve a far si che le energie sottili una voltar entrate vadano costituire e creare un IO unico e indivisibile che prende il controllo dell'uomo addormentato.

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    1. io soffro di cervicale, se lo facessi dovrei poi prendermi un tir di ketoprofene...

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  15. Smoderatore= Hasnamuss

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  16. Ciao brutti finocchi, come va?
    Però non si fa così, mi distraggo un attimo e mi ritrovo con un post così intenso in avanzato stato di commentazione? (Vi piace il neologismo?)
    Ho provato a leggere i commenti, ma in questo periodo quando vedo più di tre righe insieme mi viene il conato di vomito!
    Bello il post, anche se mancano alcuni esercizi che da Gurdjieffiano pensavo fossero fondamentali...o forse il mio maestro era tarocco?
    Comunque sia, ne approfitto per dei saluti di primavera, e mi raccomando, non raddrizzate troppe banane col culo!

    Kappadue72 (il mio account wordpress non mi riconosce)

    RispondiElimina
  17. ...nam myoho renghe chio...

    ...nam myoho renghe chio...

    ...nam myoho renghe chio...
    ...nam myoho renghe chio...

    ...nam myoho renghe chio......nam myoho renghe chio......nam myoho renghe chio......nam myoho renghe chio......nam myoho renghe chio......nam myoho renghe chio......nam myoho renghe chio......nam myoho renghe chio...nam myoho renghe chionam myoho renghe chionam myoho renghe chionam myoho renghe chionam myoho renghe chionam myoho renghe chionam myoho renghe chionam myoho renghe chio.

    RispondiElimina
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    1. oh my god mi è venuto in mente che anni fa accompagnai una mia amica a una riunione della soka gakkai... fra l'altro ripetevano come dei forsennati la cantilena di cui sopra senza sapere cosa significasse (se non erro significa "devozione al sutra del loto")... mi scioccò particolarmente come durante la riunione intervenne uno dei... sokatori per raccontare la sua storia: era un professore di 38 anni che si era innamorato del ragazzino di 12 anni a cui dava ripetizioni e fra loro era nata una relazione... allucinante! il tizio si augurava che ripetendo mille mila volte la cantilena la loro "storia d'amore" sarebbe potuta continuare... ovviamente non ci ho messo mai più piede (bastava anche solo la cantilena eh...)

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    2. Om, Ham-Sah, Ho'oponopono, Nam-Myoho-Renge-Kyo, Ricordati di te... zzZZzzzZZZzzzzz...

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    3. eh no smody essere consapevoli nel momento presente è ben diverso che ripetere una cantilena ipnotica a velocità assurde come fanno alla suka gakkai (licenza poetica XD) senza peraltro avere la benchè minima idea di che cosa significhi ciò che si ripete senza sosta. lì si ragiona così: tu ripeti la nenia (daimoku) e tutti i tuoi desideri si realizzeranno... si tratta di un buddhismo fasullo commercialmente impostato che fa leva sulla brama delle persone anzichè spingerle a trovare il loro vero essere (e fra l'altro nel buddhismo autentico il desiderio è una delle principali radici della sofferenza, mentre in SG si spinge proprio la gente a considerare la meditazione come mezzo per raggiungere fini materiali... tanto se poi non funziona c'è sempre la scusa "hai accumulato troppo cattivo karma"). e poi secondo me è assurdo andare a pescare delle pratiche che non hanno nulla a che vedere con la nostra cultura, specialmente quando non si conosce nemmeno la propria tradizione di appartenenza, che non ha nulla da invidiare alle altre, anzi. e il tuo mantra zzZZzzzZZZzzzzz a cosa serve? ci sono dei dettami particolari per poterlo praticare, oltre a mettersi il pigiamino?

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    4. Per ottenere zzZZzzzZZZzzzzz basta ascoltare o leggere senza spegnere il pensiero critico e il buon senso. L'addormentamento da noia non è che una delle reazioni fisiologiche causate dal sentire parlare di pura, radiante, immutabile, eterna coscienza; dell'alternativa alla morte; della vita dopo quest'ultima, "senza peraltro avere la benchè minima idea di che cosa significhi."
      Come ogni "cantilena ipnotica", credere di "essere consapevoli nel momento presente", è una ninna-nanna come un'altra.

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    5. mbè ci hai fatto un blog sull'argomento... ormai starai dormendo 24/24... esticazzZZZzzZZZzzz

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  18. Salve a tutti.
    Ho letto alcuni post e li trovo molto interessanti. Io ho frequentato una setta per molti anni, e solo adesso mi rendo conto del marciume in cui sguazzavo, mi ritengo estremamente fortunato di esserne uscito.
    Ho fatto poi molte ricerche su internet nella speranza di trovare delle informazioni, testimonianze che confermassero le mie perplessità, senza alcun risultato. Solo qui ho trovato delle informazioni molto utili, illuminanti. Penso che questo blog sia il più completo per quanto riguarda il debunking sulla new-age e la spiritualità. Vorrei ringraziare Smoderatore per l'idea che ha avuto, perchè leggendolo mi ha chiarito molte cose, mi sta aiutando ad acquisire quel senso critico utile a non prendere le cose troppo sul serio, e quella serenità utile per non prendersi troppo sul serio e non lasciare nulla per scontato.

    Smoderatore, potresti scrivere un post che descriva nel dettaglio la tua lunga e personale esperienza in questo ambiente? Cosa hai vissuto, quali sono stati i tuoi dubbi e le tue difficoltà?

    Potrebbe risultare molto utile a chi ti legge.

    Grazie

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  19. Giulio Corbelli30/04/14, 17:41

    Freddura esoterica ad un megaraduno di megacredini:
    - È bellissimo qua, vero?
    - No, questa gente mi fa schifo. E tu quasi.

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    1. Lo schifo in realtà lo prova la macchina biologica umana, l'anima non si schifa, al limite prova compassione.. Giusto?

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  20. Giulio Corbelli02/05/14, 06:50

    Si, è in parte vero ciò che dici.
    L'anima prova compassione per le vittime della truffa esoterico-spirituale, ma mente/ragione/giudizio possono emergere con forza dopo un solo giorno a contatto con questa robaccia.
    Ed è allora che vien fuori con forza lo schifi profondo per guru/maestri/insegnanti che approfittano di chi si è loro affidato per estorcere danaro con l'inganno.
    E pensare che queste associazioni vengono anche riconosciute da comitati e ministeri, quando l'unico ministero che dovrebbe intervenire (quello della salute) non lo fa.

    BLEAH... (ripetuto per 41 minuti a mo' di esercizio epurativo).

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  21. Un essere umano verticale è, fra le altre cose, un essere “collegato”, ossia un individuo con i piedi per terra e la testa nel mondo delle idee – il mondo delle intuizioni.

    Chi agisce nella verticalità può farlo solo in quanto vede la realtà oltre le apparenze.
    Se infatti io mi limito a percepire le persone e gli eventi del mondo come giusti o sbagliati, non sto facendo altro che avallare il mondo dell’orizzontalità. Anche il mio amico tabaccaio è in grado di dividere il mondo fra giusto e sbagliato. Non è per nulla necessario essere un filosofo per capire che rubare è sbagliato mentre aiutare chi muore di fame è giusto.

    Io spero di potermi rivolgere a persone che vogliono portarsi oltre l’attuale modalità di pensiero orizzontale. Intendiamoci... ritenere che rubare sia sbagliato e fare l’elemosina sia giusto non è un modo di pensare errato, non lo sto criticando, tutt’altro; sto solo facendo notare che è un modo di pensare orizzontale, limitato, frutto di una mancata visione della realtà. Mentre la visione dell’uomo verticale possiede una dimensione in più: ha una profondità. L’uomo orizzontale manca di questa dimensione che gli consentirebbe di avere un’intuizione e vedere cosa sta accadendo oltre il furto e oltre l’elemosina.
    Più scalo la montagna – e dunque mi muovo in verticale – più la linea del mio orizzonte si allontana e il limite della mia visione si allontana da me.

    Ho voluto occuparmi in maniera approfondita del tema evangelico, e lo farò sempre di più in futuro, perché sono convinto che questo scritto racconti la storia di un uomo verticale, capace di vedere oltre le apparenze e, proprio per questo, rigettato dalla società in cui è nato.

    La visione verticale induce il collegamento con il mondo delle intuizioni e produce un agire verticale, intuitivo, spontaneo, privo di giudizio e di aspettative. Se io sono capace di scorgere la Bellezza in ciò che mi circonda... tutte le mie azioni saranno di conseguenza. Questo non significa che non farò arrestare il ladro, perché il fatto di vedere la realtà verticale non mi rende incapace di comprendere la differenza che corre fra Madre Teresa e un boss mafioso, ma mi rende capace di intravedere la Bellezza che si nasconde dietro entrambi.

    Stiamo parlando del fulcro di ogni lavoro su di sé che possa definirsi tale. Dal Sufismo allo Zen ... tutti i grandi maestri si trovano d’accordo nell’affermare che sarà la Visione della Bellezza a salvare il mondo. Allora la Visione della Bellezza impregnerà le mie azioni, le quali saranno vibratoriamente differenti rispetto a prima, ma non è detto che lo siano pure materialmente. Per cui è molto probabile che il ladro finisca comunque in galera, ma il solo fatto che io veda e agisca secondo modalità verticali mi rende “disturbante” per lo status quo della società orizzontale.

    Un essere verticale è come una spina costantemente infilata nel fianco della società. Che sia un artista, un politico, uno scrittore o un guru spirituale ... risulterà scomodo, in quanto non è fisicamente possibile inserire su un piano orizzontale un essere a tre dimensioni dotato di profondità. Come una sfera che attraversa un piano, potrà lasciare un’impronta ed essere percepito in quanto cerchio, ma non potrà venire riconosciuto nella sua totalità di sfera dai suoi contemporanei!

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    1. Invito chiunque legga queste righe apparentemente ricche di contenuto vuoto di NON PAGARE MAI UN SOLDO per sentire queste parole apparentemente ricche di contenuto vuoto.

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    2. Il commento verticale qui sopra non è di Dabob, ma del solito pertinace Anonimo siciliano autore dell'ingenuo commento del 29/04/2014 ore14:08 poco più su e di tanti altri.

      L'interessantissimo articolo originale è di Salvatore Brizzi col titolo: Vangelo e Lavoro su di sé

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    3. bravo smody, sempre sul pezzo, ecco perchè russi sempre, appena esce qualcosa lo pubblica tu scatti subito a leggere il nuovo post di brizzzZZZZzzzzzZZZzzz

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    4. Infatti non lo è. Ormai però va di moda. hahahah

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    5. Quindi la verticalizzazione dell'anonimo siciliano e strettamente legata all'orizzontazione dell'anonimo del 29/04 ore 14.08.
      L'osservatore verticale siciliano che osserva l'osservato anonino del 29/04 ed insieme si fondono con DaBob
      La forza attiva con la forza passiva che produce l'essenza dell'alchimia brizzzzianaaaaa aggiungici da Bob ed arriva un momento di vera presenza cosmica..

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    6. Sandansky & Carbonaransky20/05/14, 20:08

      A quarcuno rode er culo ehehehee

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  22. Allo smoderatore vanno i miei sentiti complimenti per il l'illuminane blog. Per chi volesse approfondire la questione delle "esperienze" religiose e il cervello (comprese le patologie, tipo la relazione tra l'epilessia del lobo temporale e le esperienze mistiche) consiglio l'ottimo libro "Neuropsicologia dell'esprienza religiosa", scritto da un neuropsichiatra italiano.

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    1. dabob, di nuovo tu! è un piacere averti ancora fra noi :D la carica dei 101 dabob

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  23. Dabob
    Ma io ci sono sempre, ci sarò e ci sono stato sempre ma non ci sono mai.
    Tu cosa credi di essere? Cos'è essere?
    A me piace leggere lo smoderatore (grazie smod, sapevo di esserlo) e chi commenta, ogni tanto dò un'occhiata.
    Tutto ciò parrebbe essere nato da un sogno infranto dal guru di turno, dal credere che quella persona avrebbe potuto cambiare tutto. Molti che commentano o entrano qua la pensano così.
    Devono risolvere questo prima (o dovete, non saprei). O forse credono di fare un'opera di bene, non saprei.
    Però, a parte chi ha preso il mio pseudonimo per avere visibilità, sempre che ne abbia acquistata, non trovo nulla di interessante del quale discutere.
    Non posso far parte del gruppo, a me nessun guru ha spillato quattrini nè mi ha ammaliato con il suo canto (per ora almeno) quindi sono un pesce fuori d'acqua.
    Perciò non entro nel discorso.
    Ehi smod, curiosità, sapevi l'ID non è vero? ;-)
    Ciao, buon proseguimento.

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  24. Marcello Minasi06/05/14, 03:44

    Certo che volendo ce ne sono, di stranezze da fare...ma si può tentare anche qualcosa di più semplice. Io ho praticato a lungo, come esercizio, il venire a contatto le manifestazioni altrui senza giudicarle, ma osservandole con tutta l'attenzione di cui sono capace. Un'altra cosa che pratico da molto tempo è il riconoscere il momento nel quale una emozione negativa (spesso la rabbia) inizia a manifestarsi in me ed osservarla con la medesima attenzione. Lo stesso per le mie manifestazioni fisiche e per le mie reazioni a stimoli dolorosi o piacevoli. Non si diventa paranoici, come si potrebbe temere, facendo così, dopo un pò diventa naturale e si iniziano a scoprire un bel numero di cose prima insospettabili sul proprio conto, ci vuole solo un pò di pazienza.

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    1. sono assolutamente d'accordo con te, ma vallo a spiegare agli scettici per partito preso... eppure anche un bambino si può rendere conto che eseguendo dei compiti prestando totale attenzione a quanto sta facendo lo fà meglio, con minor sforzo e migliori risultati... ti dirò, io ho fatto un esperimento che può sembrare banale: ho cronometrato quanto ci metto a lavare i piatti senza prestare attenzione a ciò che faccio confrontandoli con i tempi in cui eseguo lo stesso compito in stato di presenza: beh quando sono con la testa fra le nuvole ci metto 1/3 in più del tempo... senza contare che mi scoccio di più perchè ovviamente quando si fà una cosa pensando ad altro è anche normale fare dei piccoli danni che ti fanno perdere ulteriore tempo. e se c'è una tale differenza in un contesto così banale che dire allora del rapporto che abbiamo con le nostre emozioni o nelle relazioni con gli altri, che sono incommensurabilmente più complesse e ricche di sfumature del semplice lavaggio dei piatti? ma siccome qua si sono presi delle madornali fregature (pensavano di avere incontrato il messia, invece era un calesse) danno per scontato che siano tutte baggianate (ops volevo dire bahajanate). qui funziona così: il tuo ex maestro ti aveva detto che al sole fa caldo? ma va là, era un truffatore, se al sole senti caldo è perchè ti suggestioni. quindi dei concetti facilmente verificabili vengono tacciati di falsità perchè hanno avuto l'unica sfortuna di essere espressi, insieme a chissà quali e quanti ali argomenti, dalla bocca dell'acchiappagonzi di turno.
      e vabbuò, ogni credino è bello a smody suo...

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    2. vorrei anche aggiungere che metodi terapeutici come lo psicodramma sfruttano il "sonno verticale" umano per provocare una catarsi: i soggetti coinvolti si calano così profondamente nelle loro emozioni da "dimenticarsi" che si tratta di una recita; un effetto simile è stato riscontrato nel celebre esperimento della prigione di stanford: i soggetti coinvolti dopo pochi giorni erano così coinvolti nei ruoli di guardie o ladri da dare luogo a episodi di violenza che costrinsero gli studiosi a interrompere la sperimentazione. è innegabile che tutti noi siamo vittime di questo oblio, nella vita di tutti i giorni. siamo così calati nella nostra identità da dimenticarci che la grande maggioranza dei nostri drammi (se non tutti) non sono altro che proiezioni della nostra mente. ovviamente la scienza ha fatto passi da gigante nel riconoscere questo fenomeno, ma le implicazioni che ne derivano sono conosciute a pochi, perchè a qualcuno fa comodo che le cose restino come stanno. qua dentro è un po' diverso: i credini materialisti si sono foderati le pareti del cranio di rivestimento impermeabilizzante che blocca qualsiasi concetto possa avere, anche alla lontana, una eco spirituale, con la stessa acriticità con la quale prima ci si beveva qualsiasi fregnaccia dal guru di turno. saluti e baci

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    3. Si dovrebbe distinguere tra risultati psicologici (benessere personale e integrazione sociale) e questioni spirituali (termine abbastanza vago). La risoluzione delle varie problematiche personali, anche quando non raggiungono un livello patologico, possono essere risolte con delle tecniche psicoterapeutiche (più “sicure” rispetto all'affidarsi a vari presunti “maestri”). Molte tecniche che prima erano “esoteriche”, sono entrate nella moderna terapia cognitivo-comportamentale, compresa la “presenza mentale” (la “vecchia” meditazione vipassana) con il nome di Mindfulness.

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    4. assolutamente d'accordo, io mai e poi mai ho pensato di mettere la mia vita e tanto meno i miei danari nelle mani di chicchessia, il mondo è pieno di cialtroni; e spesso è difficile distinguerli perchè sfruttano delle verità a loro uso, consumo e profitto. ma potremmo dire la stessa cosa di medici, psicologi, psichiatri e così via. esiste una cura per il male? non lo so. ma so per certo che liquidare tutto come se fossero corbellerie non porta alla guarigione, se così si può dire. leggo osho... meravigliosa dialettica, intelletto che spazia a 360 gradi, poi chiudo il libro e mi viene in mente la collezione di rolls royce, le donne che si sono sterilizzate per seguire i suoi consigli sulla depopolazione e l'avvelenamento dell'acquedotto di antelope e mi viene voglia di usare il suddetto libro al posto della carta igienica. MAI E POI MAI affidarsi a costoro, la via va percorsa personalmente, senza delegare a nessuno successi o insuccessi. vuoi vedere com'è la luce, apri gli occhi e vedila da te, invece di chiedere a un maestro che ti descriva come è fatta.

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    5. Mi sembra un atteggiamento equilibrato e di buon senso. Nel mio “percorso” ( che poi è la vita stessa!) mi è stato molto utile, tra le altre, la lettura di “Carattere e nevrosi” di Claudio Naranjo, per riconoscere la mia tipologia caratteriale ed incominciare a capire meglio i miei atteggiamenti. Può essere un utile lettura.

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    6. "assolutamente d'accordo, io mai e poi mai ho pensato di mettere la mia vita e tanto meno i miei danari nelle mani di chicchessia"

      mettersi nelle mani di chicchessia o del brizzi non fa troppa differenza e abbastanza probabile che chicchessia faccia anche meno danni del conte.

      " il mondo è pieno di cialtroni; e spesso è difficile distinguerli "
      vedi sopra

      "perchè sfruttano delle verità a loro uso, consumo e profitto. ma potremmo dire la stessa cosa di medici, psicologi, psichiatri e così via"
      vedi sopra

      Il famoso "ricordasse se stessi" portato da gurdjeff è impossibile da farsi, secondo colui che lo ha portato cioè gurdjeff o chicchessia, quindi chi vuole realmente ricordare se stessi deve rivolgersi a chicchessia che è stato da un altro chicchessia che è stato da un'altro chicchessia..
      Ma poi esistono quelli che si ricordano di sé senza essere andati da chicchessia, quelli sono gli specialisti perché si ricordano di sé senza quell'attrito che si dice arrivi solamente quando si lavora in un gruppo sotto la direzione di chicchessia.

      "mi è stato molto utile, tra le altre, la lettura di “Carattere e nevrosi” di Claudio Naranjo"

      Un'altro chicchessia


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    7. Oblivia, ti dirò,

      l'esperimento di lavare i piatti che hai fatto potrà essere anche banale, ma è certamente provato, utile e oggettivo. Biologi, astronomi, matematici, studiosi titolati riconosciuti che lavorano presso prestigiose università hanno formulato le stesse teorie e hanno eseguito gli stessi esperimenti scientifici. Suddetto esperimento non è assolutamente facile da portare a compimento con successo in quanto bisogna prima prendere il tempo ricordandosi di ricordarsi di sé, e poi ricordandosi di scordarsi di sé (o scordarsi di ricordarsi di sé).

      Se lavare i piatti in stato di presenza fa risparmiare 1/3 del tempo evitando danni e infortuni, si può solo immaginare gli effetti che potrebbe avere nel rapporto che abbiamo con le nostre emozioni o nelle relazioni con gli altri, che sono incommensurabilmente più complesse e ricche di sfumature del semplice lavaggio dei piatti, (pensa che è addirittura possibile capire all'istante se una persona stia cercando di ingannarti... basta che questa persona non sia tua sorella).

      Essere presenti incrementa la quantità e la qualità della vita di più del 30%!

      Lavare i piatti non prestando attenzione è noioso: ricordarsi di sé fa dimenticare di stare lavando i piatti ed è molto più eccitante dell'immaginarsi qualsiasi altra cosa.
      Non solo fare i piatti con la testa fra le nuvole provoca un effettivo inutile dispendio di tempo sottratto alla propria vita, ma è anche pericolosissimo. A parte la spesa di dover comprare un nuovo set di piatti per sostituire tutti quelli rotti in ogni lavaggio, ogni giorno si sente di persone che sono finite all'ospedale per aver sbattuto con violenza la testa sul rubinetto, per avvelenamento da ingerimento di detersivo, per soffocamento dall'aver mangiato la spugna o per essersi tagliati le vene lavando un coltello, per non parlare dei casi di annegamento nel lavandino.

      È importante ricordare che il vero ricordo di sé lo si sente dentro quando lo si apprende da libri e testi che nessuno ha mai scritto, perché ogni maestro e ogni messia è una fregatura o un calesse. Se qualcuno vi dice che al sole fa caldo non vi fate abbindolare, ma se condividete internamente che in un componimento spontaneamente apparso alla luce del sole è contenuto il segreto per vivere di più e meglio di circa il 30%, siete sulla giusta strada.

      Hai ragione Marcello, dopo un pò diventa naturale e si iniziano a scoprire un bel numero di cose prima insospettabili sul proprio conto: il fatto di essere un credino non può certo essere fra queste.

      P.S. E te credo che c'hai messo de meno e l'hai fatto mejo... hai usato er Vril. "VRIL: lava più in fretta; lava più sicuro; lava più meglio."

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    8. compliementi per lo slogan, questa volta sei riuscita a farmi ridere e te ne do atto; e come dice woody allen ridere è la cosa più divertente che si possa fare da vestiti. sorvolo su tutto lo sproloquio, salvo che su una cosa: cosa c'entra di nuovo mia sorella? non vedo il nesso...

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    9. Oblivia,
      ma come, vuoi sorvolare su "il ricordo di sé e il lavaggio dei piatti" e "la presenza incrementa la quantità e la qualità della vita di più del 30%"? Ok.
      Tua sorella non c'entra e non c'è mai entrata, sei tu che ci sei entrata.

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    10. ma veramente? che strano eppure mi sembra che sia tu a tirarla in ballo ogni volta. ho sorvolato non perchè il tema sia di scarsa importanza, ma perchè il tuo sovrabbondante sarcasmo mi impedisce spesso di capire dove vuoi andare a parare. magari se imparerai a contenere il tuo disprezzo riusciremo ad avere uno scambio decente, una volta o l'altra.

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    11. Oblivia,

      Strano, tra i vantaggi e le benedizioni della presenza non c'è quello di poter vedere attraverso il sarcasmo... Dove voglio andare a parare è che ci può essere uno scambio decente se si impara a parlare di quello che si conosce.

      A proposito: sai cos'è l'essenza spirituale? Sai chi è il Padre e cosa vuole? Sai cos'è la pura, radiante eterna e immutabile coscienza? Sai qual'è l'altrenativa alla morte? Sai cosa succede dopo?

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  25. spettabile U:
    "mettersi nelle mani di chicchessia o del brizzi non fa troppa differenza e abbastanza probabile che chicchessia faccia anche meno danni del conte": ribadisco per l'ennesima volta che, a parte avere letto alcuni dei suoi libri, non conosco brizzi di persona, non ho mai frequentato suoi o altrui seminari e per il momento non sento l'esigenza di farlo. tu forse parti dal presupposto che qualunque cosa io legga lo prenda per un testo sacro. e chi l'ha detto? se per esigenza culturale mi dovessi un giorno leggere Mein Kampf non andrei di sicuro in giro con la camicia bruna marciando al passo dell'oca! grazie per l'interessamento ma ho ancora un senso critico attivo e funzionante; quel che mi occorreva era un metodo e l'ho trovato nei libri di brizzi, avrei potuto scovarlo altrove e invece è andata così, nulla di più, nulla di meno.
    "Che cosa dunque vuole il Padre che si pensi di se stessi? Questo: "Io sono diventato come le ombre e i fantasmi della notte". Quando la luce illumina il terrore che lo ha colpito, quel tale capisce che esso non è niente. Così essi ignoravano il Padre: Egli è ciò che essi non vedevano. Poiché questo significava spavento, confusione, instabilità, dubbio e incertezza, esistevano molti inganni, attivi per le cause suddette, e vuote finzioni, come se la gente si fosse abbandonata al sonno e si trovasse in preda a sogni agitati: o si presenta loro un luogo in cui essi trovano scampo o si sentono senza forze, dopo essere stati inseguiti da qualcuno; o sono coinvolti in risse o stanno essi stessi ricevendo colpi; o stanno cadendo da grandi alture o volano per aria, sebbene non abbiano ali. Altre volte ancora è come se qualcuno tentasse di ucciderli, anche se nessuno li insegue, o essi stessi stanno uccidendo i loro vicini, perché sono imbrattati del loro sangue. Fino al momento in cui non si ridesta, colui che passa attraverso queste cose, immerso in tutte queste confusioni, non si accorge che esse non significano nulla. Così è per coloro che hanno allontanato da sé l'ignoranza, come un sonno cui essi non danno alcun valore. Ugualmente non danno alcun valore alle sue opere, ma le abbandonano, al pari di un sogno nella notte, e considerano la conoscenza del Padre come la luce". dal Vangelo di Verità di Valentino


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    1. Sì Oblivia, parlare di essenza spirituale; di quello che vuole il Padre; di pura, radiante eterna e immutabile coscienza; di altrenativa alla morte e di cosa c'è dopo quest'ultima è un chiaro segno che hai "ancora un senso critico attivo e funzionante."

      D'altronde lo dice il "Vangelo di Verità di Valentino", se l'avesse detto la "Sfigata Favola di Chicchessia", non c'avrebbe creduto nessuno.

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    2. hai mancato il punto, ma tanto ci sono abituata; la citazione che ho inserito non equivale a dire: "ecco dove l'ho letto, e se l'ho letto lì vuol dire che è vero"; la citazione l'ho inserita perchè quando anni fa ho letto quelle righe ho pensato: "ecco, questo è quello che sento da tanto tempo dentro di me, e per la prima volta posso constatare che anche qualcun altro, in un altro tempo, ha provato la stessa sensazione e l'ha espressa con queste parole". chi cerca trova; chi si addormenta ai piedi del "maestro" pensando che tanto farà tutto lui si sveglierà solo, senza pigiama, senza soldi sotto la mattonella della cucina e peggio ancora senza più fede in nulla, perchè la sua fede era basata sul nulla, dato che invece di cercare si è accontentato di risposte preconfezionate.

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    3. Oblivia,
      Il punto è sempre lo stesso: per definizione il credino fai da te, non ha bisogno di una guida.

      Quando leggi quelle righe pensi: "ecco, questo è quello che sento da tanto tempo dentro di me, e per la prima volta posso constatare che anche qualcun altro, in un altro tempo, ha provato la stessa sensazione e l'ha espressa con queste parole."
      Quando ascolti le parole del maestro pensi: "ecco, questo è quello che sento da tanto tempo dentro di me, e per la prima volta posso constatare che anche qualcun altro, in un altro tempo, ha provato la stessa sensazione e l'ha espressa con queste parole."
      Il fatto che le fregnacce spirituali tu le legga in un libro o le senta da un maestro non cambia nulla: condividere quello in cui già credi, non fa che rafforzare la convinzione della sua veridicità. C'è chi si addormenta ai piedi del "maestro", e chi col suo metodo come cuscino; c'è chi invece di cercare si è accontentato di risposte preconfezionate, e chi le stesse risposte preconfezionate pensa di averle dentro e trovate altrove.

      Ogni credino è convinto di essere l'eccezione.

      Se si è in tanti a credere nella pura, radiante eterna e immutabile coscienza del Padre come alternativa alla morte, vuol dire che si è in tanti a essere credini.
      Solo perché un mucchio di gente crede a una bugia, questo non la tramuta certo in verità.

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    4. eeeehhhh se lo dici che hai la verità in tasca, deve per forza essere così! la scienza ancora non ha risposte sull'origine della vita, dell'universo e sul loro destino, mbè? basta leggere i tuoi scritti per arrivare alla Verità Ultima. non sono degna di stare alla tua presenza, ma lasciami solo toccare il lembo della tua veste e io sarò salvata dalla credinaggine, mio Maestro!

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    5. vorrei farti una domanda, spero che tu questa volta non la eluda come al solito: tutto questo raziocinio che ora sfoderi sul tuo blog quando eri un credino anche tu dov'era? hai preso qualche integratore particolare per svilupparlo oppure sei caduto male dal piano astrale e hai battuto qualche chakra? perchè sai, sembri quei fumatori che fin quado si fumano 3 pacchetti al giorno nessuno li può criticare, poi quando smettono loro tutti gli altri fumatori sono dei minchioni!

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    6. Oblivia delle 14:33,

      Non te la prendere, ti vengono le rughe e i capelli bianchi.

      E così siamo inesorabilmente arrivati al punto in cui al credino non gli è rimasto che dire: "sei bbello te!"
      Per il credino deve essere sempre una questione di "avere" la Verità Ultima e Maiuscola. Se chiedi prove che non ci sono, allora tu sei meglio e c'hai la verità in tasca.

      La scienza non ha ancora risposte sulle assurde affermazioni che il ricordo di sé allunga e migliora la vita del 30%, la sciemenza sì!

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    7. Oblivia delle 14:44, 



      Beh, visto che TU di solito rispondi alle domande e finora hai evitato le mie domande (sempre le stesse) per una dozzina di volte mi pare giusto che tu esiga delle risposte: 

      Dov'era il raziocinio? 

      Dov'è ora il tuo: anestetizzato dalla credinaggine. 
No, non ho sbattuto nessun chakra né preso alcun integratore. 



      Hai ragione, quando una cosa è inutile e può essere dannosa, meglio starsene zitti. 

      Anch'io sono stato un credino, poi ho smesso. I credini nessuno li può criticare. 

      Anch'io sono stato un fumatore, poi ho smesso.I fumatori nessuno li può criticare. 

      Anch'io ero un minchione. Da fumatore te ne freghi della logica delle dita gialle, dei vestiti maleodoranti e del cancro alla gola e ai polmoni. 


      Chi fuma fa bene: digli di continuare.

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    8. non angustiarti caro smody, i capelli li ho già bianchi perchè li decoloro e rughe non ne ho, d'altronde uso Vril Antiage con Coenzima Q10. e se mai vale la pena di prendersela per qualcosa, non è certamente questo il caso.
      "E così siamo inesorabilmente arrivati al punto in cui al credino non gli è rimasto che dire: "sei bbello te!" ho cercato di spiegarti qual è il modo in cui mi adopero per ricercare la verità, se anzichè spiegarmi quale sia il tuo ti accontenti di rigirare ciò che ti dico come ti pare a piace, tua libera scelta. più che "bbello te" direi "contento te!".
      "Per il credino deve essere sempre una questione di "avere" la Verità Ultima e Maiuscola. Se chiedi prove che non ci sono, allora tu sei meglio e c'hai la verità in tasca. " credo che dedicare l'esistenza alla ricerca della verità sia un fine più che legittimo, se poi tu ti accontenti di qualche cosa di diverso, tua libera scelta. ho cercato anche di spiegarti quali sono i vantaggi o per meglio dire le benedizioni che mi porta lo stato di presenza, se pensi che abbia qualche buona ragione per mentirti o prenderti in giro, tua libera scelta. a differenza del cancro che tu giustamente ci ricordi essere dannoso, come da spot della pubbicità - progresso del ministero della salute, lo stato di presenza non porta che effetti collaterali positivi; se non ci credi è... indovina un po'!
      "La scienza non ha ancora risposte sulle assurde affermazioni che il ricordo di sé allunga e migliora la vita del 30%, la sciemenza sì!" tuo personalissimo punto di vista.
      "Chi fuma fa bene: digli di continuare." eddai, che un giorni di questi se famo na paja 'nsieme!

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    9. Oblivia, che fai, l'ingenua?
      Pare che il tuo fine legittimo sia stato raggiunto, sembra proprio che la verità tu l'abbia già trovata.
      Sì, hai cercato anche di spiegarti quali sono i vantaggi di questa verità o per meglio dire le benedizioni che ti porta lo stato di presenza, senza l'esistenza di prove al di fuori del sentito dire e della convinzione personale.
      "Lo stato di presenza non porta che effetti collaterali positivi." Oblivia, tu sei Oblivia, mentirti e prenderti in giro è una tua libera scelta.

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  26. "Il famoso "ricordasse se stessi" portato da gurdjeff è impossibile da farsi, secondo colui che lo ha portato cioè gurdjeff o chicchessia, quindi chi vuole realmente ricordare se stessi deve rivolgersi a chicchessia che è stato da un altro chicchessia che è stato da un'altro chicchessia..
    Ma poi esistono quelli che si ricordano di sé senza essere andati da chicchessia, quelli sono gli specialisti perché si ricordano di sé senza quell'attrito che si dice arrivi solamente quando si lavora in un gruppo sotto la direzione di chicchessia". ma quando mai... mi sfugge il senso logico del discorso, è come dire che se uno ti insegna ad andare in bicicletta non puoi girare in bici senza di lui, vale a dire: FREGNACCE

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    1. Grazie Bolivia, in fondo vi sono i libri che scrivono i chicchessia a darci le giuste indicazioni, che non vanno seguiti ma vanno letti. Quindi se ami andare in bici e incontri un chicchessia di nome Amstrong (dopato imbroglione come le guide spirituali) ovviamente qualsiasi cosa ti dirà è una fregnaccia, ma se scrive un libro su come andare in bicicletta allora si, ha valore.
      Apperó.

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    2. no, non ci siamo... il punto è che tu dai del chicchessia a chiunque non la pensi come te. io nel corso dei mei interventi ho citato: biologi: astronomi, matematici, esperimenti scientifici e compagnia cantante. tanto alla fine se le prospettive di questi studiosi sono differenti dalle vostre, anche quando si tratta di studiosi titolati e riconosciuti che lavorano presso prestigiose università, voi li coprite di onorificenze quali: scemano, chicchesia eccetera. non mi sembra un modo onesto di argomentare dal punto di vista intellettuale. in secondo luogo, a me non interessa chi mi insegna il lavoro su di sè così come non mi interessa chi mi insegna la matematica: mi è sufficiente che quanto mi viene insegnato sia valido ed efficace. non mi interessa se la professoressa di matematica va a fare gli scambi di coppia e ugualmente non mi interessa se brizzi le tempo libero trasmutanda le discepole: sono cose che non mi riguardano.la propensione di attaccarsi spasmodicamente a una figura di maestro, guru o come lo vogliamo chiamare è un retaggio dell'infanzia e un tentativo di deresponsabilizzarsi. purtroppo poi se ne pagano le conseguenze! saluti, Argentina

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    3. Condivido parola per parola....

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    4. No, U., non ci siamo... tu dai del chicchessia a chiunque e chicchessia, mentre il punto è che il ricordo di sé è antichissimo. Esso è scaturito dal nulla che riempie il vuoto... della mente del credino; si è incendiato spontaneamente attraverso il roveto ardente... della coda di paglia del credino; non ha padroni, perché dalla fonte di eterna giovinezza è zampillato dalla pietra... di cui è piena la mente del credino.

      Ahò, qui sono stati citati biologi: astronomi, matematici, esperimenti scientifici e compagnia cantante. Studiosi titolati e riconosciuti che lavorano presso prestigiose università che hanno formulato teorie rese vere dall'assenza di ogni stralcio di prova... mica sempliciotti qualsiasi.

      E poi, cosa importa se chi ti insegna la matematica poi molesta i bambini, perché 2+2 fa sempre 4. Che importa se chi t'insegna il lavoro su di te per migliorare la tua vita conduce una vita che necessiterebbe un massiccio e radicale lavoro su di lui, perché 2, 5, 674, giallo o un litro dilatte moltiplicato per 0 fa sempre 0.

      "La propensione di attaccarsi spasmodicamente a una figura di maestro, guru o come lo vogliamo chiamare è un retaggio dell'infanzia e un tentativo di deresponsabilizzarsi," per spiegarci, è come dire che se uno ti insegnasse a cavalcare l'unicorno, poi non puoi andarei in giro col tuo unicorno senza di lui, vale a dire FREGNACCE.

      Per fortuna non c'è bisogno di un maestro per essere un credino, e... le conseguenze sono gratis.

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    5. buongiorno smody, hai confuso l'amaro del dopocena con l'acido muriatico suppongo! complimenti per gli sproloqui in ogni caso, come sempre la tua causticità ti viene in soccorso quando non hai valide argomentazioni!
      " teorie rese vere dall'assenza di ogni stralcio di prova... mica sempliciotti qualsiasi" e chi lo dice che non c'è uno stralcio (sic!) di prova? tu? e con quali argomentazioni me lo dimostri? parlando di unicorni e roveti ardenti? mi complimento per la finissima dialettica e la logica ferrea!
      "importa se chi ti insegna la matematica poi molesta i bambini, perché 2+2 fa sempre 4. Che importa se chi t'insegna il lavoro su di te per migliorare la tua vita conduce una vita che necessiterebbe un massiccio e radicale lavoro su di lui, perché 2, 5, 674, giallo o un litro dilatte moltiplicato per 0 fa sempre 0". sempre in prima linea quando si tratta di distorcere le parole altrui vero? quello che intendevo era che stavo cercando un metodo, l'ho trovato nei testi di brizzi ma avrei potuto trovarlo altrove dato che è già stato proposto in passato, non trattandosi di una sua invenzione. quindi a me interessa il metodo per procedere, non mi interessano le circostanze esistenziali di chi lo divulga. dovresti sapere che i migliori e più credibili bugiardi sono sempre quelli che mescolano le loro menzogne alla verità, quindi per me il fatto che questo o altri metodi di lavoro su di sè siano stati proposti ANCHE (e non solo) da falsi maestri per tornaconto personale mi è del tutto indifferente, dal momento che non ho mai avuto a che mettere a repentaglio la mia integrità psicologica con loro. il giudizio per gli abusi commessi da certuni di questi soggetti non spetta a me, ma all'autorità giudiziaria competente.
      invece: quanto ha abusato il tuo guru della tua fiducia? quali fesserie ti ha propinato e quanto le hai accettate indiscriminatamente? quanti soldi ti ha spillato? quanti anni hai passato delegandogli le tue scelte e la responsabilità delle stesse?


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    6. Oblivia,

      non hai bisogno di un maestro per essere una credina.
      Quello che stavi cercando era un metodo, l'hai trovato nei testi di chicchessia che nessun chicchessia ha scritto, ma avresti potuto trovarlo altrove dato che è già stato proposto in passato da un altro chicchessia, trattandosi di una sua invenzione antichissima. Mai e poi mai hai pensato di mettere la tua vita e tanto meno i tuoi danari nelle mani di chicchessia, perché a te non interessano i maestri, ma il metodo per procedere, dal momento che non hai mai avuto a che mettere a repentaglio la tua integrità psicologica con loro, ma hai a che mettere a repentaglio la tua integrità psicologica con il loro metodo.
      Inoltre, dire di affidarsi a un metodo per procedere, e fregarsene se questo metodo viene divulgato da chi procede fregandosene del suo proprio metodo, oltre che da credini è da ipocriti.

      Quanto ha abusato la tua credinaggine della tua fiducia? Quali fesserie ti ha propinato e quanto le hai accettate indiscriminatamente? Quanti soldi ti ha spillato in libri e testi sacri? Quanti anni stai passando delegandogli le tue scelte e la responsabilità delle stesse?

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    7. "non hai mai avuto a che mettere a repentaglio la tua integrità psicologica con loro, ma hai a che mettere a repentaglio la tua integrità psicologica con il loro metodo". sì, mi sono messa a repentaglio così tanto che prima ero sempre nervosa, diffidente e critica e ora non lo sono più; mi sono messa a repentaglio così tanto che la routine quotidiana e lavorativa che prima era fonte inesauribile di stress è diventata piacevole, mi sono messa a repentaglio così tanto che adesso mi assumo le mie responsabilità invece di scaricarle sugli altri. sono incalcolabili danni psicologici questi vero? e chiuderei precisando che il metodo non è di proprietà LORO nè di proprietà di nessunn altro; pensare che sia altrimenti è come credere che la formula E=mC2 sia di proprietà di Einstein, e che se Einstein va in giro ad alzare la gonna alle fanciulle allora la sua formula non bisogna adoperarla perchè altrimenti si è ipocriti. quindi tu prima di leggere un libro o sentire un brano musicale ti documenti su: abitudini sessuali, precedenti penali e magari anche preferenze gastronomiche di chi ha scritto il libro o composto il brano, perchè se l'ha scritto o composto uno stronzo allora leggere o ascoltare una sua opera è ipocrisia. tanto di cappello per l'acume.
      "Quanto ha abusato la tua credinaggine della tua fiducia? Quali fesserie ti ha propinato e quanto le hai accettate indiscriminatamente? Quanti soldi ti ha spillato in libri e testi sacri? Quanti anni stai passando delegandogli le tue scelte e la responsabilità delle stesse?" intanto dovresti rispondermi prima tu anzichè girare la frittata! visto che IO di solito rispondo alle domande: nessuno ha abusato della mia fiducia, non credo indiscrimanatamente in nulla, soldi ne ho spesi ben pochi perchè per lo più mi scarico pdf gratuiti o prendo in presto alla biblioteca, scelte e responsabilità non ne ho mai delegate alle mie certezze interiori, casomai prima di procedere con il lavoro le addossavo agli altri, cosa che ora finalmente non faccio più. e allora?

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    8. Che cosa ti ha fatto migliorare le tue relazioni con gli altri e con te stessa, gli esercizi sul “ricordo di sé”? Oppure è stata la lettura di certi libri che ti hanno aiutato a fare una sorta di “ristrutturazione cognitiva” permettendoti di vedere in modo diverso certe situazioni? (come una sorta di autoanalisi). Magari hai capito che non sono le situazioni esterne la causa di tutti i problemi, ma, semmai, sono l'occasione per risvegliare conflitti intrapsichici (quindi assolutamente soggettivi). Da questo punto di vista, il “ricordo di sé” (rivisitato, “ridimensionato” e ridotto ad una sorta di “automonitoraggio” del proprio comportamento), potrebbe essere utile per capire quando si sta mettendo in atto un comportamento che, per esempio, si vuole eliminare (perchè causa di malessere e conflitti). Il “ricordo di sé”, inteso come pratica massiva e prolungata, potrebbe invece dare problemi psichici (non esclusa la dissociazione schizofrenica).

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    9. sono parzialmente d'accordo con ciò che dici; infatti quello che non approvo dell'esimio smody di questo sito è che dia per scontato che il metodo non funzioni, quando invece non è così. se lo si vuole spogliare degli "orpelli" esoterici e spirituali si può farlo e utilizzarlo proprio come dici tu, cioè come un metodo di autosservazione. io lo pratico da un anno e mezzo circa e non ho avuto problemi, devo però aggiungere che lo ho abbinato alla preghiera. per ora non ho avuto che riscontri positivi e nessun riscontro negativo, l'importante è concedersi, quando si avverte stanchezza mentale (mi capita verso la fine della settimana lavorativa) delle piccole pause per riposarmi.

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    10. Battiato, per esempio, che ha seguito gli insegnamenti di Quarta Via per circa 10 anni, sostiene che (su di lui) il "Lavoro" ha funzionato (quasi tutte le sue canzoni hanno dei riferimenti espliciti o celati agli insegnamenti di Gurdjieff). C'è da dire che Battiato ha integrato anche altre vie di ricerca (Sufismo e Buddismo). Diciamo che i pareri sono contrastanti.

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    11. sapevo che fosse interessato al sufismo ma non alla "quarta via" che poi altro non è che una riedizione moderna della meditazione vipassana (come era conosciuta in oriente); non mi sorprende che l'abbia integrata con altre vie perchè la presenza di per sè è ineffettiva se non si parte con il proposito di sacrificare se stessi (cioè a rinunciare a delle parti di noi che crediamo nostre mentre non lo sono). quindi la presenza le porta alla luce, poi bisogna essere in grado di trasmutarle. a questo fine, io che sono cresciuta con una impostazione cristiana (anche se non cattolica ma gnostica) ho scelto la preghiera da affiancare al lavoro su me stessa.

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    12. In realtà, almeno secondo le mie informazioni, il "programma" di certe scuole di Quarta Via è più ampio rispetto alla pratica del "ricordo di sé". E' prevista una meditazione "statica" (una sorta di seduta zazen) con la pratica del rilassamento muscolare progressivo; i movimenti o danze sacre; le riunione dei gruppi; i "supersforzi"; la pratica della "ricapitolazione". Quanto al Sufismo, molti autori sostengono che le tecniche di Quarta Via traggano origine da certe scuole sufi ma che portino avanti delle tecniche "sclerotizzate", per cui, per dirla con Idries Shah, quello che si guadagna in sufi, viene superato da una sbagliata attuazione.

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    13. ti ringrazio per le info; sinceramente sono ignorante in materia e abbastanza riluttante ad unirmi a gruppi di questo genere. preferisco il self - made :) e sono convinta che se ad un certo punto del percorso avessi necessità di unirmi ad un gruppo sarebbero le circostanze della vita a portare il gruppo da me.

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    14. Anchi'io sono un "autodidatta solitario": prendo informazioni da varie fonti e vedo quelle che mi possono essere utili

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    15. DaBob
      Interessante anonimo, ho "trovato" Battiato da poco e l'ho capito bene da subito, anche se ne so poco di ciò che dici e spieghi, anche di meditazione che ho solo iniziato a "provare" e il ricordo di me che ho provato ma mi ha lasciato un po' perplesso, anche se forse ha risvegliato qualcosa.
      Idem, autodidatta che ha vissuto da autodidatta ignorando di esserlo nel suo comportamento. Mi sembra che ci sia un forte risveglio ultimamente, ne trovo parecchi. So di non essere l'unico.
      Oblivia lascia perdere lo smod, è aprioristico su certi argomenti, non li accetta, non li condidera nemmeno possibili e sai bene che è impossibile far vedere ad uno dopo la soglia, anche se lo smod sembrerebbe averla attraversata una volta.

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    16. Di Battiato ti consiglio l'ascolto dei brani degli anni '80 e '90 , dove è più evidente l'influsso gurdjieffiano, primo fra tutti “La voce del padrone” (chiara allusione ala metafora gurdjieffiana).
      Nella mia esperienza da autodidatta (non ho mai frequentato nessun gruppo), ho unito lo studio di libri sulla ricerca interiore con i testi di psicologia (perchè ritengo che parte del lavoro interiore coincida con la risoluzione delle nostre problematiche psicologiche). Il testo più utile e propedeutico allo studio di sé è, secondo me, “Carattere e nevrosi” di Naranjo, (l'ho già citato in un altro intervento) perchè è molto utile per scoprire il proprio “tratto o caratteristica fondamentale”, tanto cara a Gurdjieff. Può essere un testo un po' difficile e tecnico, per chi non è molto esperto di queste tematiche, ma ha il pregio di unire temi di ricerca interiore alla psicologia “ufficiale” (Naranjo è uno psichiatra e allievo “deluso”di Quarta Via). Infatti per ogni tipo psicologico individuato (è nel quale ognuno di noi si può rispecchiare) viene indicata la relativa corrispondenza con le diagnosi delle tipologie psicologiche classiche. Tanto per fare un esempio: Gurdjieff è stato identificato come “Enneatipo Otto” o “personalità antisociale”. Questo spiega molti dei suoi atteggiamenti.....

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    17. ti ringrazio per il consiglio, ho scaricato un'anteprima in pdf del libro di naranjo dato che in passato avevo letto qualcosa sull'enneagramma; penso che quest'ultimo sia molto utile, come può esserlo per esempio l'astrologia, per individuare la struttura di base della personalità e le sue dinamiche, ma la cosa più importante per me rimane l'osservazione; se infatti conosciamo la struttura del nostro carattere ma i nostri stati d'animo, emozioni e istinti scorrono inosservati non c'è speranza di poter intervenire su di essi. clamoroso è poi l'errore che fanno alcuni praticanti di entrambe o altre scienze esoteriche che pensano "dato che sono così non c'è ragione di cercare di cambiare", pensando erroneamente che la loro specie interiore sia immutabile e definitiva, quando invece è la consapevolezza di se stessi a fare la differenza. a presto

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    18. Infatti. La conoscenza del proprio carattere (la “falsa personalità” direbbe Gurdjieff) è propedeutica e funzionale all'osservazione di sé: vedere quando mettiamo in atto i nostri comportamenti automatici (in psicologia si chiama “coazione a ripetere”).
      Puoi scaricare l'Introduzione e il Primo Capitolo (Enneatipo Uno) del libro di Naranjo da questo sito: www.claudionaranjo.net/content_phoenix.../personality_italian.html
      Nel caso trovassi ostico il linguaggio usato, un'alternativa (ma è anche un ottimo approfondimento) è il libro di F. Fabbro, “Enneagramma e Personalità”, perché è uno dei pochissimi libri in italiano che tratta in modo articolato i sottotipi dei vari caratteri, cosa che manca nel testo di Naranjo, dove sono solo accennati (tieni conto che le personalità di base sono 9, ma i caratteri sono 27 (3 sottotipi per ogni personalità. A volte tra i sottotipi di una tipologia c'è molta differenza, anche se le “istanze” di base sono uguali). Questa lettura ti potrebbe essere utile qualora non riuscissi ad identificare la tua tipologia. Inoltre, Fabbro, indica per ogni sottotipo dei Film i cui protagonisti principali rispecchiano le caratteristiche del sottotipo esaminato.
      Gli altri libri sull'Enneagramma che ho letto (a parte quello della Palmer) li ho trovati superficiali e incompleti.

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    19. grazie per la segnalazione! effettivamente il linguaggio di naranjio, come ho potuto constatare leggendo l'anteprima, è piuttosto tecnico, interessante, comunque. quest'ultimo che mi segnali proverò a cercarlo con il prestito inter - bibliotecario, eventualmente se vedo che mi è utile lo acquisto; stavo pensando che è buffo incontrarsi qui anzichè in un blog più affine! a me la pratica della presenza sta dando tantissime cose: ho risolto il problema di una lieve artrosi cervicale che a causa di intense contrazioni muscolari da stress mi faceva penare parecchio, affronto il lavoro che prima odiavo con positività e ne ottengo in cambio soddisfazioni ed entusiasmo, i miei rapporti personali sono migliorati tantissimo. non posso che ringraziare per tutto quello che mi è arrivato! poi con il tempo si arriva a conoscersi e a individuare certi trucchi molto personali che danno molto aiuto, io per esempio nelle situazioni potenzialmente critiche cerco di richiamare alla mente l'immagine di un labirinto (per ricordarmi che la nostra esistenza si svolge in una specie di gioco cosmico simile a un dedalo, dove gli eventi sono causati e\ o vissuti come in un sogno) e centrandomi sul respiro (senza ritmi particolari) per mantenere la presenza più a lungo possibile. Buona serata!

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    20. Il testo di Naranjo è un testo di psicologia a tutti gli effetti, quindi presuppone una certa conoscenza tecnica. Rispetto alla ricerca interiore e alle possibili vie, spesso si usano termini differenti per indicare la stessa cosa (voler “mettere a posto” qualcosa all'interno di noi stessi). A questo proposito voglio citare una “storiella” sufi: C’erano quattro viaggiatori: un arabo, un persiano, un turco e un greco e stavano discutendo come utilizzare una moneta, l’ultima moneta che avevano quel giorno. Mentre discutevano arriva uno straniero e dice: "se mi date la moneta compro ciò che ciascuno di voi vuole". All’inizio i quattro viaggiatori non si fidavano molto, ma, alla fine, gli danno questa moneta e lui compra un grappolo d’uva; l’arabo dice: "qui sta il mio inab", il turco era contento perché era quello che voleva chiamandolo "uzum", il greco il suo "stafil", il persiano aveva il suo "angur". Ugualmente, tutti cerchiamo la stessa cosa, ma la chiamiamo in modi diversi (e seguiamo vie diverse). A mio parere un “indice” da tener presente per giudicare gli esiti della “ricerca” è l'integrazione sociale ed il miglioramento delle relazioni interpersonali. Tutto ciò che porta allontanamento e conflitto con gli altri è sospetto (fosse anche il sentirsi superiori agli altri perchè “noi facciamo ricerca interiore e gli altri no”).
      Lo stesso nostro “smoderatore” dopo tanti anni di pratiche nelle diverse scuole di Quarta Via ha trovato la sua “verità” (forse definitiva, forse no).

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  27. Marcello Minasi07/05/14, 21:47

    Nella mia vita ho avuto molti maestri: mia nonna che mi ha insegnato NELLA PRATICA cosa sono la coscienza morale oggettiva ed il centro di gravità permanente, Il colonnello Ugo che mi ha insegnato NELLA PRATICA cosa è una azione volontaria, i preti cattolici, Osho, Gurdjieff, Krishnamurti e compagnia bella che mi hanno insegnato che si possono enunciare verità di altissimo valore senza viverle e addirittura senza comprenderle, l'orologio fermo della stazione che mi ha insegnato che due volte al giorno si può indicare l'ora esatta pur essendo fermi, potrei continuare a lungo...il maestro non chiede soldi, arriva quando è il momento a darti lo stimolo, a volte minimo, perché tu comprenda una piccola o grande parte della tua verità, e va via subito dopo. Il più delle volte non solo non si atteggia a maestro ma non sa nemmeno di esserlo. Non parla, agisce. Quando parla e chiede soldi ed attenzione, non è detto che non sia un maestro ma la lezione che imparerai non è quella che pensi :-) !

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    1. Sì Marcello,
      il credino viene qui per dimostrare NELLA PRATICA che preti cattolici, Osho, Gurdjieff, Krishnamurti e compagnia bella gli hanno insegnato NELLA PRATICA che si possono enunciare verità di altissimo valore senza viverle e addirittura senza comprenderle.
      La lezione che impara il credino, è sempre quella che pensa.

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    2. "preti cattolici, Osho, Gurdjieff, Krishnamurti" solo loro? e perchè non aggiungerci anche: politici, datori di lavoro truffaldini, coniugi infedeli, parenti serpenti, amici che ti vendono per trenta denari... dove finisce il credino e comincia lo smody? ci hai fatto caso che la nostra società è basata sulla falsità e la menzogna? e qual è la soluzione per venirne a capo? spiegamela tu, che hai tutte le risposte!

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    3. Sono d'accordo Oblivia,
      anche politici, datori di lavoro truffaldini, coniugi infedeli, parenti serpenti, amici che ti vendono per trenta denari, perché come dici tu la nostra società è basata sulla falsità e la menzogna. Lo stesso Gurdjieff che ha insegnato che si possono enunciare verità di altissimo valore senza viverle e addirittura senza comprenderle, disse che la menzogna è quando qualcuno parla di qualcosa che non sa come se la sapesse: il mondo è dei credini.
      Parlare di essenza spirituale; di quello che vuole il Padre; di pura, radiante eterna e immutabile coscienza; di altrenativa alla morte, e credere al tempo stesso di avere "ancora un senso critico attivo e funzionante" è chiaramente parte del problema, non certo della soluzione.

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    4. invece è proprio il contrario: sono migliaia di anni che l'umanità si fa fregare da ideologie, dogmi e quant' altro, e l'unica soluzione è cercare la verità dentro di sè anzichè seguire la massa o le rispette preconfezionate. e il punto non è credere, ma sapere.

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    5. Il punto non è credere, ma sapere. Grazie Oblivia.

      Sì, l'avevi detto bene: "siamo così calati nella nostra identità da dimenticarci che la grande maggioranza dei nostri drammi (se non tutti) non sono altro che proiezioni della nostra mente" e che "sono migliaia di anni che l'umanità si fa fregare da ideologie, dogmi e quant' altro." Non ti proccupare, non è assolutamente riferito a te. Il credino è immune, il credino è l'eccezione.
      Il punto non è credere, ma sapere. Perché il credino mica crede indiscrimanatamente in nulla.
      Il punto non è credere, ma sapere.

      Il credino parla di essenza spirituale; di quello che vuole il Padre; di pura, radiante eterna e immutabile coscienza; di altrenativa alla morte, e poi dice che il punto non è credere, ma sapere, ovvero aver senno, conoscere, apprendere con l'intelletto e i sensi il vero delle cose.

      Il punto non è credere, ma sapere. Grazie ancora.

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    6. ma di niente mon tesor de l'esprit, quando vuoi dimmelo che faccio il bis.

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    7. Oblivia,
      ma non c'è bisogno di dirlo, la tua presenza qui è the gift that keeps on givin'.

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  28. Giulio Corbelli07/05/14, 22:06

    Un vero maestro è colui che si fa subito da parte per farti camminare da solo, senza tentare di tenerti legato a lui con secondi fini, non di certo colui che ti fa pagare per vergognosi corsi.
    È preoccupante quanto accade nei luoghi intrisi di falso misticismo (ma poi, il vero misticismo è vero?), dove venditori di fumo attraggono a sé poveri sciocchi per vergognosi corsi biennali reitetati (con tanto di specializzazioni, master e minchiate varie) che portano - dopo l'altrettanto vergognosa formula del giuramento per aderire alla setta - a conseguire il diploma di insegnante di primo, poi secondo, poi terzo e quarto livello, per ricominciare poi il giro trasformandosi da truffati a truffatori in una sorta di marketing multilivello esoterico.
    Ma mi faccino il piacere, mi faccino.

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    1. I peggiori sono quelli che ti chiedono i soldi mensilmente per stare all'interno di un gruppo di lavoro su di sè.
      Praticamente paghi tutto e lavori (con la scusa dell'attrito e del non esprimere le emozioni negative) a gratis. Il lavoro su di sè e sempre connesso con il lavoro di una struttura che si raffina sempre di più nella forma.
      A distanza di anni ti accorgi che eri entrato nella scuola che era una catapecchia e te ne vai da una reggia. Ovviamente all'interno delle scuole non esiste mio e tuo, e tutto nostro.
      Ma quando te ne vai, hai meno soldi in tasca e neanche la possibilità di tornare giusto per un saluto a credini che in qualche modo ti sei affezionato un pò. Negli ambienti dove si fanno sforzi per disidentificarsi da IO e MIO ho assistito alla peggiore aridità e attaccamento.
      Addirittura si toglievano i segnalibri (messi di nascosto) a vicenda nei libri della quarta via all'interno delle librerie

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    2. Al di là di questi esempi di meschinità umana, è proprio il tema della ricerca “spirituale” fonte di equivoci e trappole (alcune in buona fede altre no). Robert S. De Ropp (allievo per diversi anni di Ouspensky ) ne “ La via della completezza” le analizza in modo magistrale

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  29. sono assolutamente d'accordo; la madre della mia padrona di casa gestisce da anni un centro di "spiritualità alternativa" dove vende aria fritta a prezzi improponibili (ovviamente mascherata da associazione culturale, così paga meno tasse); per un periodo sono stata al suo servizio come segretaria e ovviamente ha cercato di infarloccarmi e propinarmi i suoi corsi; ti racconto solo una chicca: un giorno, dovevo stendere il programma dei suoi seminari, nel programma figurava anche la "pulizia del salone". poi mi ha fatto sostituire "pulizia" con "caricamento energetico"... che faccia tosta! allora facciamo una bella cosa: andiamo a fare seminari da una colf qualsiasi, come caricano energeticamente loro nessun altro può! è stata una esperienza interessante, che ha ribadito le mie impressioni su questi personaggi che ovunque vanno si fanno terra bruciata intorno per via del loro ego colossale e della loro presunzione.

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  30. Marcello Minasi10/05/14, 18:39

    Alla fine, con un pò di buon senso, molte trappole possono essere evitate: chi ci chiede soldi, o attenzione, o si propone come modello, chi dice che la sua via è l'unica, la più sicura o rapida, o semplicemente dice di avere una via (secondo me la via non esiste), potete tranquillamente scartarlo. Date retta magari a chi un giorno qualsiasi, con un bel sorriso, vi fa vedere qualcosa di inaspettato. Se poi vi piace proprio la ricerca, ve ne do una bella, verosimile e molto volgare descrizione di un mio amico: "la ricerca spirituale è frugare nella merda alla ricerca dei diamanti. Buona fortuna!"

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  31. Gaetano Cirillo10/05/14, 23:07

    Allora si sta cercando nel posto giusto,
    Ma per farlo al meglio occorre mettersi in testa un bel turbante, così la presa per il culo è completa.

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  32. Marcello Minasi11/05/14, 03:17

    E questa è la parte negativa. Però credo (eh,si, sono un po' credino anch'io :-) ! ) che qualche forma di ricerca sia possibile, e così da un punto di vista materiale possiamo affinare delle capacità e delle possibilità che pur non potendosi definire spirituali ci portano verso lo sviluppo di una coscienza più elevata: dal punto di vista spirituale se ne ipotizziamo l'esistenza possiamo solo dire, onestamente, di non saperne nulla, quindi, sarebbe un atto di profonda arroganza pretendere di scandagliare ed analizzare ciò che non vediamo né comprendiamo .Alla fine, credo che dovremmo arrenderci all'evidenza del fatto che, essendo impossibile cercare, l'unica possibilità che abbiamo è renderci disponibili ad essere trovati. Sperare ed invocare che la briciola di verità che può raggiungerci (il pane quotidiano dei vangeli) muova verso di noi.

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    1. A proposito di usare un pò di buon senso per evitare trappole: dire che alla fine è inutile cercare, ma che l'unica possibilità sia renderci disponibili ad essere trovati da chissacchecosa è come dire che è inutile sporcarsi le mani per frugare nella merda, quando si può sperare e aspettare che ci venga tirata addosso.

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    2. DaBob
      Te lo giuro non c'ho capito un cazzo.

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    3. Rileggilo in uno stato verticale.

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    4. DaBob
      Devo leggerlo da in piedi U? :-D

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  33. Marcello Minasi12/05/14, 02:36

    Lo so che sono strano, ma se qualcuno mi dice che c'è un asino che vola io, pur sapendo che di solito gli asini non volano, mi giro a guardare, perchè in ogni caso per escludere totalmente una possibilità devo accertarmi di persona di come stanno le cose. Quindi, siccome non posso sapere se Dio esiste perchè non posso trovarlo frugando io (sarebbe come tentare di sollevarsi da terra tirandosi dai lacci delle scarpe) non mi sembra assurdo aprira la porta alla possibilità inversa, soprattutto perchè non mi aspetto qualcosa di prestabilito dal tentativo, non mi sto mettendo nelle mani di un imbroglione e nessuno mi può tirare marda addosso se non esiste, mentre se esiste non credo che lo farà. Il mio tentativo l'ho fatto e non vi dico nulla, nemmeno se ha dato o no un risultato,perchè è bene che ciascuno scopra da se la propria verità.

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    1. Marcello,
      Ma se qualcuno ti dice che c'è un asino che vola tu, pur sapendo che di solito gli asini non volano ti giri a guardare, perchè in ogni caso per escludere totalmente una possibilità devi accertarti di persona di come stanno le cose, allo stesso modo se qualcuno ti dice che ci sono dei diamanti in un cumulo di merda, pur sapendo che di solito i diamanti non si trovano nella merda, dovresti cominciare a scavare.
      Se vuoi veramente aspettare passivamente lasciando la porta aperta, quando passa l'asino sopra di te non guardare all'insù: se c'è, di sicuro te lo farà sapere.
      Nessuno ti può tirare merda addosso se non esiste, mentre se esiste stai sicuro che lo farà, visto che ne esiste la possibilità.


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  34. Gaetano Cirillo12/05/14, 12:08

    La verità è che si tratta di una vagonata di minchiate.

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  35. Marcello Minasi13/05/14, 04:15

    Provalo.

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  36. Gaetano Cirillo13/05/14, 06:39

    Lo provo? Io? Non ho tempo da perdere con le minchiate. Prova tu il contrario e convincimi.
    Per me la prova è il livello di stupidità assoluta raggiunto dalle persone che annullano una cospicua parte di sé (e della propria vita, famiglia compresa) per dedicarsi a queste pratiche insulse. Il giorno in cui un guru/maestro/insegnante indicherà la via alzandosi alle tre di notte per assistere gli anziani o i senzatetto o i disabili spogliandosi dei propri averi senza insulsi copricapo, io sarò pronto a riconoscere positività in questa gente.
    Invece no. È un mercato di corsi, titoli, diplomi che si rendono necessari per l'ascesa gerarchica nella setta, finché un giorno non sarete tutti insegnanti e non riuscirete più a trovare un credino al quale vendere infinite minchiate esoteriche.
    L'onere della prova lo lascio a te.

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  37. Marcello Minasi13/05/14, 21:27

    Tu hai dichiarato "si tratta di una vagonata di minchiate", e non posso provarlo io visto che la dichiarazione è tua ed essendo sotto il mio commento immagino si riferisse a quello e ovviamente non la condivido. Credo che tu non abbia letto cosa ho scritto perché in nessun momento ho invitato a seguire un guru e ad acquisire conoscenza a pagamento, cosa che io stesso non mi sono mai sognato di fare. Quanto al fatto che se si vuole trovare una propria verità si deve avere il coraggio almeno di rendersi disponibili alla possibilità di esperirla, non credo debba essere provato. Non sono un guru o aspirante tale, non ne cerco uno, non mi alzo alle tre di notte per assistere gli anziani perché, essendo infermiere, passo 65 notti all'anno completamente sveglio proprio per fare questo, Gaetano, non ti conosco ma ti do lo stesso un consiglio. Ogni tanto, ridi :-) !

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    1. "Alla fine, con un pò di buon senso, molte trappole possono essere evitate"

      Ci sono quelli che si credono avanti nel percorso, capaci, con un po di buon senso, di evitare molte trappole. Chissà se a questa gente gli è mai venuto in mente che quando il percorso non c'è più, perché, con un po di buon senso, si è evitato di fantasticare l'isola che non c'è (che visto che non posso provare che non c'è, allora c'è), allora si ritorna ad essere semplicemente come tutti gli altri e ragionare in maniera estremamente semplice ed estremamente pratica. Ma fino a che ci sono credini superiori, allora tutti vorranno quello che loro stessi non hanno ma di cui piace pensare e parlare dalla mattina alla sera, esattamente come un loop mentale che inneggia al silenzio e la mente sgombra in continuazione.

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    2. Marcello Minasi13/05/14, 23:05

      Non c'è nulla che possa essere provato o confutato, si può solo esperire e l'esperienza è la cosa più assolutamente personale che ci sia, non puoi condividerla. invece puoi condividere una bella birra gelata e due chiacchiere in compagnia degli amici, cosa che sto per fare. Ciao ragazzi!

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  38. Marcello Minasi13/05/14, 23:32

    Strano, poco fa avevo inserito un commento e ora non c'è più, bene, lo riscrivo. Non c'è nulla da provare o confutare, si può solo esperire senza la minima possibilità di condividere l'esperienza, per cui alla larga da guru e scettici e usate solo i vostri mezzi: Francesco, in un mio commento precedente ho anche detto che non credo esista una via, e, in quello che è stranamente sparito,che però si può condividere una bella birra gelata in compagnia degli amici, che proprio adesso stanno suonando alla porta, per cui ciao ragazzi :-) !

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    1. Gaetano Cirillo14/05/14, 05:45

      Il tuo commento c'è, Marcello. L'esperienza? Tutto sta a capire di cosa. Io ho frequentato per un po' una setta e ti posso garantire che vendono minchiate a tonnellate, più di un vagone per volta. Certo, condivido. ..meglio una birra (o anche due) con gli amici o un viaggio con la famiglia. Solo che bisogna essere molto cauti perché certi ambienti le famiglie tendono a sfasciarle, attirando lentamente nella setta i nuovi arrivati.
      Grazie per il tuo lavoro. Almeno qualcuno si rende utile.
      Quanto alle risate, io mi scompiscio dal ridere spesso e volentieri. Talvolta fino a vomitare quando leggo alcuni testi che nelle sette vendono (e ad alto prezzo) come il verbo.

      Saluti

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    2. Devi essere una specie di illuminato, che ha fatto esperienza di qualcosa di misterioso e magico, che solo pochi possono capire, e quindi non c'è la minima possibilità di condividerla, a parte con chi con il buon senso ha evitato le trappole, ed è arrivato al punto in cui sei tu. Puoi filosofeggiare quanto ti pare, se fossi meno attento a trattenere il tuo senso di superiorità da credino, te ne accorgeresti da solo di quanto le tue chiacchiere vogliono lasciar intendere ma non dicono, tipico trucco da credino, gli prendesse un colpo se sa quello che sta dicendo, ovviamente non lo sa, e usa senza rendersene conto il trucco del "io so, ma non te lo dico, non puoi capire, perché se te lo dicessi, mi accorgerei da solo che sto dicendo delle fesserie madornali".

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    3. Gaetano Cirillo14/05/14, 14:23

      Leggi un testo di Yogi Bhajan e trovami un solo pensiero che non sia offensivo per la tua intelligenza.

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  39. Per anni ho fatto esercizi, sono stato in diverse scuole (quelle di quarta via sono le peggiori) tutte convinte di possedere la verità, tutte convinte che senza loro era meglio che continuavi la vita sociale squallida, perché da solo non avresti fatto nulla.
    Di tutta questa cozzaglia nel tempo ho capito che la maggior parte di tutti questi psicopatici spirituali sono solo persone che non sanno esprimere ne reprimere e si cercano il reprimere dolce e motivato dalla soddisfazione di far qualcosa di evolutivo. Hanno diversi problemi interpersonali e sopratutto famigliari, non sanno relazionarsi e vedono solo il marcio, come il caso di bolivia in stato di ricordo di se stessa vede solamente se una persona può ingannarti, perché il resto lo esclude a priori. Della vita, società e affetti è tutto brutto, zozzo e cattivo..
    Al momento che ho deciso di prendere per mano la vita, secondo la mia natura, senza stronzate spirituali e da quarta svitati, la rabbia e qualsiasi forma di conflitto è diventata solo desiderio di vivere e di affermarmi.
    La verità non esiste e comunque a me non frega nulla di saperla e pensare che degli esercizi ci facciano avvicinare ad essa è ridicolo, ma sopratutto la vita ha il suo gusto ed è per ognuno personale, chiunque dica che sia questo o quello è solo un arrogante psicopatico.
    La mia guida era il cristo dei poveri nullafacenti del ventunesimo secolo, gente che riesce a fare delle scelte solo se comandate. Per il sapere che l'uomo è una macchina addormentata è quasi un sollievo.
    Credo che Ouspesky lo abbia capito alla fine e non voleva stampare i suoi testi, di fatto oggi quei libri sono la roccaforte delle guide, lo usano come una tettarella da cui prendere il latte e prendersi i soldi dai credini. Ma la moglie di Ouspesky un po stronza e arrogante come le guide, invece di esaudire il desiderio del defunto marito è andata da Gurdjieff a chiedere se poteva pubblicarlo, irrispettosa del marito, ma sottomessa nei confronti della guida. Un essere pienamente evoluto.

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    1. " come il caso di bolivia in stato di ricordo di se stessa vede solamente se una persona può ingannarti, perché il resto lo esclude a priori. Della vita, società e affetti è tutto brutto, zozzo e cattivo.." ma che ne sai? pensi di conoscermi da qualche commento che ho postato su questo blog? mi confermi ancora una volta che la presunzione che secondo voi sarebbe prerogativa dei credini ve la tenete stretta anche nella vostra fase post credina! fammi il piacere, se vuoi giudicare una persona sei libero di farlo, ma ti ricordo che di me non sai NULLA. nulla di ciò che ho vissuto, di ciò che ho sperimentato, nulla di ciò che faccio ogni giorno, nulla di chi frequento, insomma nulla di nulla, a parte ciò che ho scritto qui. mi fa piacere se la tua vita ha preso una svolta positiva dopo che hai abbandonato qualsiasi pratica o gruppo, ma da quel che scrivi qui, non solo nei miei confronti, si percepisce solo una grande rabbia e disprezzo per chi non la pensa come te. stammi bene.

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    2. parli così solo perché non mi conosci...altrimenti diresti molto peggio!

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    3. Infatti bolivia, ricordo che iniziasti tu a dire che quello che si sentiva stupido ero io, ed ovviamente lo facevi con "non giudizio" mentre gli altri giudicano tu semplicemente percepisci che ingannano, e mentre hai queste percezioni non giudichi, semplicemente osservi con distacco, ma al momento che dici che una persona è fessa, è bugiarda o si sente stupida (ma non lo sa) non stai giudicando.
      Anche il fatto che io abbia una grande rabbia e disprezzo, il tuo, non è un giudizio, ma una percezione che è connaturata solo nel credino.
      Gli altri giudicano e non mi conoscono, invece io percepisco ed osservo, il che è diverso.
      Ovviamente al momento che tu percepisci rabbia e disprezzo la regola che non mi conosci non vale, perchè l'hai percepito, non stai giudicando.
      Io di te non so NULLA (maiuscolo) ma te invece sai tutto, grazie alle tue percezioni del ricordo di sè.
      Il credino, visto uno, visti tutti!
      Si sono un presuntuoso, e allora? sono un uomo, mica Dio, neanche voglio avvicinarmi ad esso, tu invece che lotti contro le emozioni negative dovresti ringraziarmi, la mia presunzione è un occasione per ricordarti di te e non esprimerle.

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    4. ma qua stiamm a pazzià... fai una cosa, se hai tempo, vatti a leggere la discussione nella pagina "senza senno" (che per molti versi potrebbe essere anche il titolo di questa): ho commentato ironicamente un tuo commento definendolo permeato di "logica stringente e implacabile", tu ne hai arguito che ti stessi dando dello stupido e adesso ti vieni anche a lagnare perchè ti ho chiesto qual era il motivo che ti portava a ritenere di essere considerato stupido. intanto questa discussione è stupida veramente, ma roba da scuola materna (parlo della situazione, non di te, quindi non turbarti); poi scusa ma di rodermi il fegato e giudicarti non me entra in tasca nulla.
      "Ovviamente al momento che tu percepisci rabbia e disprezzo la regola che non mi conosci non vale, perchè l'hai percepito, non stai giudicando." intanto comincia a non storpiare di proposito e ripetutamente il nick dell'interlocutore con cui dialoghi, che secondo la netiquette è gesto di maleducazione e scarso rispetto, così magari in futuro non percepiro più disprezzo nei tuoi atteggiamenti (e bada, lo percepisco, ma non mi tange proprio e non vedo perchè dovrebbe).
      e per concludere in bellezza dopo che mi dai della presuntuosa perché (secondo te) il ricordo di me mi concede di sapere tutto, concludi dicendo che tu sei presuntuoso. ok tu sei presuntuoso e io sono presuntuosa e credina (abominevole aggravante a quanto pare, sempre secondo te), che facciamo, ci tiriamo i capelli? ci rompiamo le matitine o ci mettiamo le puntine da disegno sulla sedia?
      " tu invece che lotti contro le emozioni negative dovresti ringraziarmi, la mia presunzione è un occasione per ricordarti di te e non esprimerle." ma quali emozioni negative? per un commento su un blog? mi sono fatta 'na sana risata e quindi grazie!

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    5. "ti vieni anche a lagnare perchè ti ho chiesto qual era il motivo che ti portava a ritenere di essere considerato stupido".

      Più che il lagnare(sempre una tua percezione senza giudizio) mi chiedo se oltre a ricordarti di te ti ricordi che la tua non era una domanda ma una affermazione.

      "intanto questa discussione è stupida veramente, ma roba da scuola materna"

      sarà un caso che in tutta questa stupidità sei la persona che ha postato più di tutti?

      "poi scusa ma di rodermi il fegato e giudicarti non me entra in tasca nulla."

      Il credino sottolinea sempre, o meglio a bisogno di sottolineare che a per lui non fa differenza, però continua imperterrito nel suo no sense.


      "intanto comincia a non storpiare di proposito e ripetutamente il nick dell'interlocutore con cui dialoghi, che secondo la netiquette è gesto di maleducazione e scarso rispetto"

      Non mi sembra sia scritto nel regolamento, e poi non è un insulto o una volgarità. Il credino percepisce tutto, meno che l'ironia e il sarcasmo.

      "così magari in futuro non percepiro più disprezzo nei tuoi atteggiamenti"

      Il credino fà sempre un lavoro su di sé, ma percepisce disprezzo negli altri piuttosto che ironia e presunzione in se stesso, non solo, le sue percezioni sono innegabili.

      "(e bada, lo percepisco, ma non mi tange proprio e non vedo perchè dovrebbe)."

      Non ti tange al tal punto che devi comunque verbalizzarlo e puntualizzarlo. Il credino si fida delle sue percezioni (vedi sopra), ma mai di quelle altrui.

      "e per concludere in bellezza dopo che mi dai della presuntuosa perché (secondo te) il ricordo di me mi concede di sapere tutto, concludi dicendo che tu sei presuntuoso. ok tu sei presuntuoso e io sono presuntuosa e credina (abominevole aggravante a quanto pare, sempre secondo te), che facciamo, ci tiriamo i capelli? ci rompiamo le matitine o ci mettiamo le puntine da disegno sulla sedia?

      Sono rimasto senza parole da questa conclusione di immensa bellezza.
      Sei tu che devi lavorare sulla tua presunzione, per me possederla non è male è umano se non in alcuni casi estremamente utile e comunque sei sempre tu che ti sei sentita attaccata, nel tuo linguaggio probabilmente è la legge dello specchio.
      E sempre il credino che predica bene e razzola male…

      " tu invece che lotti contro le emozioni negative dovresti ringraziarmi, la mia presunzione è un occasione per ricordarti di te e non esprimerle." ma quali emozioni negative? per un commento su un blog? mi sono fatta 'na sana risata e quindi grazie!"

      Si percepisce (senza giudizio)

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    6. DaBob
      Non ti ho mai preso sul serio U, non so perchè, mi sembrava che non te ne fregasse nulla di ciò che uno diceva. Da quanto affermi avevo ragione,
      Non so perchè tu ce l'abbia con i credini, anche se credo di essermene fatto un'idea piuttosto concreta a questo punto, ma non vedo proprio il motivo per che tu vieni su questa pagina ad inveire contro il primo o la prima che passa.
      Se te la vuoi prendere con qualcuno per "esserti fatto fregare" dai "credini" quella persona sei te. Solo che non vuoi passare da perdente (o qualsiasi altra cosa) a te stesso.
      Ammettere a se stessi qualcosa per te è così difficile? A me risulta così facile, ho sbagliato? Forse si, bene. Accettato.
      Potrei risultare presuntuoso o altro ai tuoi occhi, magari me lo dirai. bene, chissenefrega. Se vuoi continuare così sei liberissimo di farlo, se allo smod va bene.
      Ho sbagliato a risponderti? Forse si. Ma a me va benissimo così.

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    7. Grazie DaBob, finalmente, sembrerà strano ma questa tua (azzeccatissima) analisi era veramente importante per me, adesso posso finalmente perdonare tutti i credini di questo mondo, ma sopratutto perdonare me stesso dall'esserlo stato, non sei stato affatto presuntuoso, anzi...

      ps. Grazie delle attenzioni Dabob, sopratutto del non avermi preso sul serio, e si vede.
      La contraddizione del credino è sopraffina.

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    8. U: pensavo di risponderti punto su punto, poi mi sono messa qui e mi sono chiesta: ma ne vale davvero la pensa? andiamo avanti a fare scempio di parole, la portiamo in cassazione? prolunghiamo l'atroce agonia? secondo me no. poi decidi tu, fai tu. da parte mia ti chiedo scusa se qualcosa che ti ho detto può averti offeso. d'altro canto ti domando: ma hai letto cosa ci diciamo io e smody? (grande smody, sempre sia riverito il tuo nome e resa gloria alla tua memoria) allora dovremmo scannarci tutti i giorni! perchè prenderla così sul personale? siamo qui, si scrive, ci si confronta senza nemmeno conoscersi... siamo d'accordo?
      dabob: grazie grandissimo, de uan end inimiteibol da bob, tu sei quello vero, mica uno di quei taroccati che si spacciano per l'originale! stateve buò a tutti quanti!

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    9. DaBob
      Risparmiati il sarcasmo U, tienitelo per chi non lo saprà capire, così ti potrai gongolare nel tuo autocompiacimento e masturbazione per aver deriso un malcapitato nuovo "credino" capitato qua per caso e subito preso come nuovo giochino per passare il tuo tempo a divertirti.
      Non devi perdonare nessuno per il sottoscritto, per me puoi continuare bellamente a scrivere le tue righe, se questo ti compiace.
      Continuo a non prenderti sul serio, anche perchè di serio non ho ancora visto nulla scritto da te.
      Almeno lo Smod fa della razionalità il suo baluardo, ha una coerenza.

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    10. Si da bob in tema di coerenza sei un esempio, dall'andartene dal blog per poi tornare, per riandartene e poi tornare da anonimo fino ad inserirti in una conversazione esporre la tua e poi andartene anche un po' seccato, mi dispiace che non mi prendi sul serio, anche perché quando si parla di credinerie di serio c'è veramente poco, e quel poco è sicuramente scritto da te, ti aspetto alla prossima ;)

      Oblivia (senno ti offendi) sono felice che stavi rispondendo ma poi..poi…poi…ti sei ricordata di te :D

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    11. DaBob
      Ti dirò una cosa coerente con la mia parte umana, quando leggo ciò che scrivi mi faccio grasse risate. L'ego vince. La parte istintiva che tu hai messo al comando sveglia la mia, la parte che voleva aiutarti ti ha appena mollato, della serie, se vuoi sguazzare nella tua cloaca fai pure, lascio all'istinto la libertà di riderti in faccia.
      Buona bile U, buon pro ti faccia.

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    12. Ma certo da Bob,il linguaggio che usi lo studiato e parlato molto prima di te ma se dietro ogni barba ci fosse saggezza, tutte le capre sarebbero profeti.

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  40. Marcello Minasi16/05/14, 21:43

    Ragazzi, pensatela come volete, ma verificate, in fondo che vi costa? Niente guru, sette, vie e ricette pronte, e le chiacchiere proprio non voglio farle, non lascio ad intendere niente, ma proprio un po´ di sforzo a modo vostro non volete farlo? A modo vostro, come vi pare, i sistemi comtano zero rispetto alle intenzioni!

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  41. Marcello Minasi16/05/14, 22:18

    Pensandoci, pero´, qualcosa posso dirla: io sono rimasto sempre lo stesso, il mondo idem, la cosa che e´cambiata in modo rilevante e´la percezione del mondo, gli occhi con cui lo guardo. Anche questa cosa non e´costante alle volte cé´appena, in altri momenti e´fortissima. Non ho visioni, non mi e´apparsa la Madonna, e nemmeno io sono apparso a lei, potrtei descrivere questa cosa in termini di sensazioni, ma e´difficilissimo farlo senza sembrare, piu´che credino, completamente fuso... l´unica cosa che posso dire con certezza e´che adesso ho una percezione diretta e fortissima della sofferenza degli altri.

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    1. Sono d'accordo: la cosa che cambia in modo rilevante è la pellicola che fodera gli occhi con cui guardi e con cui percepisci il mondo.

      "L´unica cosa che posso dire con certezza è che adesso ho una percezione diretta e fortissima della sofferenza degli altri."

      Percepisci nulla in questo momento?

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  42. Marcello Minasi16/05/14, 22:33

    Pero´, se proprio devo scegliermi una setta. forza magica roma!!!

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  43. forse non ti è chiaro che non ti è successo nulla che non sia successo a chi non sa nemmeno cosa sia la spiritualità o cose simili, si chiama crescita, succede a tutti, credini e non credini, cambiare il modo di vedere e quindi affrontare le cose! Quanto alla tua mistica percezione diretta e fortissimissima della sofferenza degli altri...mi sembra soltanto che tu voglia fare la parte di quello sensibile...magari qualcuna ci casca e si innamora di te per questo, ma tue sensazione sono il frutto di tutta la robbaccia che hai letto, e i circoli spirituali che hai bazziccato...a forza di sentirselo ripetere, uno lo sente.

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    1. Sì Francesco,
      Al contrario della naturale e semplice crescita personale, la crescita personale ottenuta col lavoro su di sé o seguendo un percorso spirituale è ineluttabile e garantita. Essa aggiunge un'introspezione e una percezione del mondo che la prima assolutamente non possiede. Il lavoro su di sé è crescita personale con gli steroidi.
      Perché scegliere altrimenti?

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    2. Giulio Corbelli19/05/14, 04:43

      Si. Grazie alla meditazione, si accelera la... de-crescita personale. Ci rincoglioniamo prima del tempo. ....

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  44. Marcello Minasi17/05/14, 21:34

    Mai bazzicato nessun circolo. mi avrebbero espulso quasi subito.....e comunque e´esattamente come dici tu, attraverso la crescita ci dobbiamo passare assolutamente tutti, non esiste nessuna elite e le scorciatoie, che pure esistono, sono estremamente pericolose. Non ho motivo di fare una parte, al contrario, ho faticato molto anche allo scopo di smettere di recitarne una, Non faccio il sensibile per acchiappare, perche´sono sposato e per raggiunti e superati limiti di etá´(54), direi che sono molto piu´disincantato di te e tempo fa ero altrettanto cinico se non di piu´, anche per me certi discorsi li facevano solo i cretini o quelli in malafede. Adesso so che non e´vero: Parlando di crescita, ci sono molte vie per crescere. la piu´ovvia e´aspettare che le esperienze ci piovano addosso e trarne la morale. Poi la crescita puo´essere accelerata con mezzi particolari ma e´deleterio. Ti faccio un esempio: un bambino di un anno non sa cosa sia la morte, ma se si volesse farglielo capire all´istante non sarebbe difficile, basterebbe sparare in testa alla madre davanti a lui, l ésperienza sarebbe istantanea ma perniciosa. Esiste quello che fanno le cosiddette scuole e le religioni organizzate, che si occupano di nutrire le anime, ma, sempre per fare un esempio, se ti do´da mangiare un chilo di pasta e fagioli con dentro un grammo di arsenico ti sto nutrendo o avvelenamdo? eppure l arsenico e´cosi´poco che non si vede e non si sente...´la robaccia che abbiamo letto (spero anche tu, se no parleresti per sentito dire) di veleno ne contiene abbastanza, perche´invariabilmente la verita´enunciata da una persona che l´ha vissuta viene immediatamente corrotta da uno stuolo di interpreti in malafede che la usano e la distorcono per i loro fini egoistici, Insisto nel dire che la verita´non e´qualcosa di speciale che succede solo a te, ma e´aderire al reale senza tentare di farlo rientrare per forza nei propri schemi. e non e´una questione di qualita´ma di quantita´. di quanto intensamente e a lungo ci riesci, Guarda che sembra facile ma sputi sangue per anni solo per andarci vicino. Rileggiti quello che hai scritto e dimmi onestamente se tu lo fai:

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    1. Marcello,
      Come hai detto non hai motivo di fare una parte, al contrario, hai faticato molto anche allo scopo di smettere di recitarne una, dicendo che non c'è nulla da provare o confutare, si può solo esperire senza la minima possibilità di condividere l'esperienza. (Esperiamo!)

      Tu diresti che sei molto più disincantato e che per te certi discorsi li facevano solo i cretini o quelli in malafede, perché adesso hai imparato che si possono enunciare verità di altissimo valore senza viverle e addirittura senza comprenderle. Questo è aderire al reale senza tentare di farlo rientrare per forza nei propri schemi,

      Insisti nel dire che la verità non è qualcosa di speciale, ma se si vuole trovare una propria verità si deve avere il coraggio almeno di rendersi disponibili alla possibilità di esperirla, senza la necessità di doverla provare, perché non c'è nulla da provare o confutare, si può solo esperire senza la minima possibilità di condividere l'esperienza. Questo è aderire al reale: poter parlare di verità di altissimo valore senza viverle e addirittura senza comprenderle.

      È vero, le chiacchiere proprio non vuoi farle, e non lasci ad intendere niente.

      Eh sì, hai detto bene, sei un po credino anche tu.
      Il credino è senza età.

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    2. Giulio Corbelli19/05/14, 04:55

      Dopo aver seguito ragionamenti di tale profondità, Kant avrebbe senz'altro scritto "La critica della ragion credina".
      Mi viene allora da porre un quesito.
      Secondo la vostra esperienza di crescita, per quanto tempo si continua a ragionare da credini dopo aver smesso le oscene pratiche?

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  45. Marcello Minasi17/05/14, 21:39

    Per smoderatore. percepisco il tuo sarcasmo, ovviamente, e anche il fatto che potrei argomentare inutilmente per anni senza farlo diminuire perche´ormai e´parte di te. Ti fa vivere bene?

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    1. Wow! Hai anche una percezione diretta e fortissima del sarcasmo degli altri.
      Sì, quest'ultimo è ormai parte di me: I love it!

      Hai detto: "Ogni tanto ridi."
      Rileggiti quello che hai scritto e dimmi onestamente se tu lo fai.

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    2. di quanto intensamente e a lungo ci riesci, Guarda che sembra facile ma sputi sangue per anni solo per andarci vicino.

      Ma perché non la smetti di cercare quello per cui sputi sangue per andarci vicino? Perché non ti metti l'anima in pace e smetti di sputare sangue? Hai 54 anni, sei vecchio e vicino alla morte, goditi questi ultimi anni in santa pace e non tormentarti per qualcosa che nemmeno esiste.

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  46. Marcello Minasi18/05/14, 23:40

    France´, siamo tutti estremamente vicini alla morte, e io posso saperlo molto meglio di chiunque non faccia il mio lavoro, non siamo appesi ad un filo, siamo appiccicati con lo sputo alla vetrata dell´esistenza e veniamo giu´con niente, e di questo sono sicuro che te ne sei accorto anche tu. A questo punto possiamo solo, giustamente, tentare di vivere bene quello che ci resta, e che siano pochi o molti anni non cambia nulla. A me va di viverli divertendomi, e dato il lavoro che ho scelto e l´impegno che tuttora mantengo verso me stesso puo´sembrarti un controsenso ma non lo e´. Il lavoro piu´faticoso che esista non e´tentare di risolvere il mistero dell´esistenza, perche´proprio per il fatto di essere un mistero e non un problema, non prevede una soluzione; e´piuttosto arrivare all´eliminazione, con tutti i mezzi possibili, e quindi, scusa, anche con i miei, e ripeto che ognuno deve trovare il suo, di tutti gli elementi di separazione fra se e la realta´.Lo ripeto ancora, non importa come, non esiste la via, ci si puo´riuscire benissimo vendendo angurie o facendo l´infermiere come me, se si riesce ad evitare le due trappole principali: essere serio ed avere aspettative.Tu ti immagini che io sia tormentato dall´ urgenza di ultimare la mia "missione" in questo mondo, e io in questo momento sono a Monaco di baviera e sono da poco uscito da una bellissima birreria (augustiner, se ci vai te la raccomando) dove insieme ad una mezza dozzina di sciancati mentali come me e allegre dame ero intento a finire un litro di Dunkelbier (anche questo un bell´impegno) tentando di cantare in tedesco. Lo dico anche ai miei pazienti, ridete o questo posto del cazzo finira´col sembrare un ospedale...e sputo sangue, si, perche´a volta il lavoro su di se toglie la pelle a frustate, ne cadono di illusioni...e anche allora una bella risata me la faccio :-) !

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    1. Marcello,
      Lavorare su di te sputando sangue e levandoti la pelle a frustate... è questa l'eliminazione di cui parli? Se è vero che non hai aspettative, allora perché lavori su di te? Non credi che sia proprio il lavorare su di sé una via che dicevi non esistere e una ricetta pronta che dicevi di non seguire? Non credi che l'illusione e l'aspettativa che ti fanno lavorare su di te siano proprio già elementi di separazione fra te e la realtà? Perché allora non eliminare pure quello con un'altra bella risata?

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    2. Gaetano Cirillo20/05/14, 17:09

      Siamo tutti estremamente vicini alla morte? Parla per te, Marcello.
      Meditate, gente! Meditate! Che un'altra birra me la faccio io.

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  47. gli elementi di separazione tra se e la realtà? ma quale realtà? So che ti senti molto coraggioso a toglierti la pelle a frustate, ma ti ripeto che faresti meglio a chiedere un altra birra invece che sprecare fiato e convincerti che esiste una meta da raggiungere e che quindi puoi continuare a tenerti impegnato con questo "percorso".

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  48. Marcello Minasi19/05/14, 22:56

    Cerco di spiegarmi meglio: se ad una persona che non ha mai dipinto chiedi di disegnare un volto di profilo che indossa gli occhiali, disegnera´gli occhiali come un´ellisse o una forma quadrangolare, mentre una lente di occhiale di profilo si presenta come una linea piu´o meno spessa.In questa persona l´immagine mentale degli occhiali ha interferito con la percezione: Sono necessari anni di studio di pittura per liberarsi di queste illusioni prospettiche, e stiamo parlando di un solo aspetto di un solo senso, la vista: Se consideriamo tutti i sensi, l´affettivita´, la logica, la percezione del se, tutti gli aspetti della vita, vedi bene da te che noi conosciamo non la realta´per quello che e´ma solo una nostra parzialissima interpretazione. Non cé una meta, non credo che mai nessuno ne sia venuto a capo, e nemmeno sia andato vicino ad una possibile "soluzione personale", ma se credi che il nostro destino sia evolverci, devi fare ogni sforzo possibile in tal senso, e con tutti i mezzi, e io credo che se lo sforzo e´sincero i miei metodi o i tuoi non ha importanza, io ho scelto questo modo perche´mi e´congeniale, ma sarei un credino a pensare che sia lúnico. Quanto alla birra, gia´provveduto, grazie, Hofbrau weiss ma solo mezzo litro che sono vecchio e mi fa male :-= !

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    1. Sì, Marcello,
      stai parlando di un solo aspetto di un solo senso: la vista.
      Consideriamo tutti i sensi... l´affettività? La logica? La percezione del sé?
      Tutti gli aspetti della vita: la percezione del sé?
      Vedo bene che conosci la realtà non per quello che è, ma per come la interpreta la tua immaginazione.
      Non c'é una meta, ma... se credi che il nostro destino sia evolverci, allora torniamo a quell'aspetto della vita che hai menzionato prima, che è la logica.
      Hai detto che non c'è una meta e non c'è una via e se tu avessi scelto il lavoro su di te, se avessi scelto questo metodo, allora saresti un credino.

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    2. Il mondo non ha mai voluto evolversi, eppure sembra che lo faccia lo stesso. Ma se credi che il nostro scopo è quello di evolversi (come vedi questa è solo una credenza) allora esiste una meta, e tu puoi sentirti fiero di essere così sveglio e coraggioso per inseguirla (a patto che precedentemente qualcuno ti abbiamo convinto che questo è lo scopo della vita).

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  49. U: ironizzi ancora sulla storpiatura del nick (e chi l'ha detto che mi sono offesa? io ho solo detto che è indice di scarsa educazione) ma non mi dici se accetti le scuse e se intendi seppellire l'ascia di guerra. te lo ridomando: facciamo i bravi bambini? inoltre sappi che "oblivia" è il nome iniziatico che mi ha apposto lo smody quando mi ha trasmesso i segreti dello smoderatesimo, quindi manomettendolo commetti una grave mancanza nei suoi riguardi (scherzo eh...);
    smody: ho notato che non hai risposto, fra tutti i messaggi, a quello del 16/05 delle 11.40: come mai? riguardo al fatto che secondo te mi starei prendendo in giro da sola (e di riflesso starei prendendo in giro te) mi spiace smentirti: sarebbe stato molto più comodo pensare che io sono a posto e che sono gli altri che devono cambiare, che io sono a posto ed è il mio lavoro a fare schifo, che la mia percezione delle cose è quella giusta e che è il mondo a fare schifo (tutte cose che pensavo prima di cominciare a praticare la presenza). i risultati di questo atteggiamento li ho sperimentati per anni e li osservo tutt'ora in coloro che si ostinano a ragionare così benchè la vita li metta con le spalle al muro. si tengono stretta la loro sofferenza e i loro tormenti (cosa che ho fatto anche io per molto tempo) senza prendere in considerazione che il cambiamento deve partire da loro stessi. sono scelte. vorrei sapere come fai a presumere che io mi stia ingannando dal momento che non conosci la mia vita e le sue circostanze. me lo hanno detto e fatto capire le persone che ho intorno che si sono accorte di come io sia radicalmente cambiata, oltre alla serenità che percepisco in me stessa. riguardo alle domande che mi fai ogni volta (quello che vuole il Padre, cos'è la coscienza, qual è l'alternativa alla morte e compagnia cantante) spiegami che senso potrebbe avere mettermi qui a scrivere un poema se tanto tu parti dal presupposto che io mi stia prendendo in giro da sola? se non accetti le mie premesse sarebbe una inutile perdita di tempo, e io tutto questo tempo a disposizione non ce l'ho. come può essere che io mi stia ingannando se, nelle stesse situazioni che tempo fa mi facevano partire l'embolo adesso agisco con positività, non perchè reprimo le mie emozioni ma perchè non le provo nemmeno, si sono infranti tutti quegli schermi mentali che prima mi provocavano determinate reazioni? ti faccio un esempio: nel mio dialogo con U lui mi esortava a ringraziarlo perchè così ho la possibilità di lavorare sulle mie emozioni negative. peccato che nello scambio non ce ne siano state, da parte mia, quando invece un tempo uno scambio di battute come quello sopra mi avrebbe fatta seriamente incazzare. che spiegazione mi dai smody? sono anestetizzata? ma una persona anestizzata, oltre a non soffrire, arrabbiarsi ecc, non è nemmeno capace di farsi una risata, godersi una situazione piacevole e provare felicità e vedere il bello dove prima vedeva solo cacca. spiegami tu.

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    1. Ti rispondo io, se tu non provi emozioni negative, ed io mi sto solo divertendo questa ascia di guerra dove l'hai vista?

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    2. Oblivia ma tu hai vissuto dentro una caverna a meditare? Vorrei chiederti dove vivi...non vedi che mentre tu ti senti evoluta grazie ad un lavoro schizofrenico sulle costruzioni mentale, il tuo vicino faceva lo stesso mentre beveva birra e si tagliava le unghie dei piedi? Ti prego non difenderti con un altro pippone dove spieghi che non hai più bisogno di difenderti.

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    3. U: ironizzi ancora sulla storpiatura del nick (e chi l'ha detto che mi sono offesa? io ho solo detto che è indice di scarsa educazione)

      Ma cara Oblivia non eri proprio tu che proponevi il decondizionamento dagli stereotipi sociali ed approvavi l'elevazione verticale dell'essere giustamente non ben vista dalla società, ed adesso mi caschi sul parametro dell'educazione. Quale educazione? rispetto a chi? rispetto a cosa?
      Ma la coerenza del credino va oltre..

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  50. U: dove l'ho vista? basta leggere quello che hai scritto, non fare il paraculo, non attacca.

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    1. Basta leggerlo con i pregiudizi del credino.

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  51. ora argomento un po' meglio: se una persona ce l'ha con me io posso tranquillamente accorgermene e decidere se assecondare la sua collera, fregarmene o qualsiasi variabile tra le due. percepire le cose in uno stato di presenza non vuol dire avere le fette di salame sugli occhi, tutt'altro.

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    1. Bolivia l'altra volta hai detto che in uno stato di ricordo del thè vedevi le persone che ti ingannavano,poi la fesseria di tua sorella, adesso vedi le persone in collera con te, attenta che tra poco vedrai le persone morte e farai amicizia anche con il bambino del film "il sesto senso". Questo ricordo in der te proprio non c'è la fa a farti vedere qualcosa di carino nelle persone ma niente niente più che svegliarti ti stai autoipnotizzando?
      Ps, senza ascia da guerra, veramente, speriamo er marricordo de tia te lo faccia percepire per una volta.

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  52. x francesco panella:
    il tuo commento mi pare fuori luogo. non vivo in una caverna a meditare, ho un lavoro, amici e impegni come tutti e la birra piace pure a me. e quindi?

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  53. Marcello Minasi21/05/14, 01:33

    Non conosco la realtà per quello che è, l'ho specificato prima che la considero un'impresa praticamente impossibile: La conosco molto meglio di prima e il lavoro su di me mi ha facilitato enormemente la cosa. La percezione di se (o propriocezione) non è una interpretazione ma un meccanismo fisiologico di ricezione delle informazioni, fisiche o di altro genere, provenienti da se stessi: Quanto al mondo, tutto ciò che è in esso evolve alla velocità e nel modo che gli è più congeniale, che lo voglia o no, evolvere non è uno scopo ma un destino.Ognuno fa quello che gli pare, in proposito, me compreso .Gaetano, se hai paura della morte fattela passare, non è una probabilità ma una certezza, che sia adesso o chissà quando.

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  54. Umberto Restino21/05/14, 04:50

    Vi riporto, con tanto di benedizioni, un annuncio fresco fresco dalla setta del barbuto, con tanto di bahjanate.
    Spogliatevi dei vostri averi e portate tutto ai suoi compari. Vi sentirete più leggeri e, soprattutto, conoscerete la vostra longitudine e latitudine.
    Ma Google Maps non è gratis?
    E questo destino, dove sarà mai?
    E il vero scopo della nostra vita, qual è?
    (Ma perché, voi avete uno scopo? )
    --------------

    *"Yogi Bhajan ha lasciato, come stelle guida , delle semplici domande da
    porre a noi stessi attraverso le quali poter comprendere
    la nostra longitudine e latitudine in modo da misurare la distanza da
    percorrere affinché la nostra anima possa coprire il percorso
    verso il destino".*

    *Elevare lo stato di coscienza, al fine di servire il vero scopo della
    nostra vita *

    Il 4° di 5 appuntamenti con Sadhana Singh, per trovare la giusta neutralità
    alle domande di Yogi Bhajan, facilitando il processo con kriya e
    meditazioni specifiche!


    martedì 03 giugno 18.00 - 21.00


    Contributo per l'incontro € 30 ( no tessere)

    Infinite benedizioni

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  55. U: va bene, tu ti diverti, io mi diverto, siamo a posto così. stammi bene, alla prossima

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  56. "Non conosco la realtà per quello che è, l'ho specificato prima che la considero un'impresa praticamente impossibile: La conosco molto meglio di prima e il lavoro su di me mi ha facilitato enormemente la cosa"

    Conosci meglio la realtà? Quindi è possibile conoscerla sempre un po di più? E quando ti accontenterai di quel poco di più e ti sentirai soddisfatto? Oppure quanto altro ancora devi continuare a morderti la coda da solo per volerne sempre un po di più? Conoscere la realtà è l'assurdità più credina che abbia mai sentito, proprio perché noi non conosciamo nulla a parte le nostre credenze, idee, congetture e misurazioni.

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