Sinonimi: ricercatore spirituale, iniziato, lavoratore su di sé, illuminato, discepollo ecc.

Superlativi: Maestro, Illuminato, Guru, Guida spirituale, Risvegliato, Divulgatore, Scemano ecc.



  • “Lei è un credino, s'informi.”

26 settembre 2015

La Conoscemenza. (Rinconoscenza)

Fin dalla notte dei tempi il pensiero umano è stato assillato e logorato da una semplice, innocua e apparentemente banale domanda: "Due persone che non sanno di cosa stanno parlando, ne sanno di più o di meno di una sola persona che non sa di cosa parla?" 
A prima vista la risposta sembrerebbe ovvia: se le chiacchere stanno a zero, allora 0x1=0, 0x2=0, 0x3=0 e così via... Ma l'esistenza del credino, tanto ingombrante quanto caparbiamente sottovalutata, rappresenta un singolare risvolto che potrebbe fornire una nuova chiave di lettura a questa appassionante vicenda. Infatti il credino, in tutte le sue aggregazioni e associazioni, fornisce nuovi (ma sempre esistiti) elementi non trascurabili nel tentativo di risolvere quest'annosa e fondamentale domanda filosofica, andando a infrangere i limiti del buon senso e allargando drammaticamente gli orizzonti del pensiero critico. 

Quando si parla di spiritualità non si può certo parlare di conoscenza in quanto quest'ultima è l'apprendimento dell'essere, della ragione, del vero delle cose  che non esiste a priori e che può solamente essere colta nel suo farsi. Per cui basta leggere o ascoltare insegnamenti, conversazioni e trattati spirituali di ogni sorta per fornire la soluzione a questo atavico arcano. In ogni associazione esoterica, scuola iniziatica, circolo spirituale, gruppo di lavoro su di sé e sodalizio mistico, si vive nella completa ingenuità dell'illusione che due o più persone che non sanno di cosa parlano ne sappiano molto di più. Al contrario, è addirittura possibile (seppure incredibile) che se una persona non sa nulla riguardo ad un qualsiasi soggetto in discussione, due o più persone ne sappiano ancora meno.

In condizioni normali, ogni singola persona raggiunge un certo limite quando prende dei rischi nello sbilanciarsi in formulare supposizioni, congetture e astrazioni, e nella costruzione di architetture profondamente ipotetiche. Il più delle volte le sue fantasticherie terminano con un'alzata di spalle o una scrollata di testa per indicare l'inesorabile logico accantonamento di tali fantasticherie. Nel caso di due, o più, persone la complessità e la tortuosità degli "e se fosse", dei "magari", dei "perché no", si trasforma in una genuina e autentica danza variopinta di speculazioni mozzafiato. Gli straordinari ragionamenti s'intrecciano così bene da addentrarsi sempre di più nel giardino incantato della fantasia fino ad arrivare ad avallare qualsiasi balzana insostenibile spiegazione e dissipare ogni tipo di dubbio, tanto da trasformare una remota improbabile e infondata possibilità in assoluta e convincente certezza.
Fra tutte le creature solo l'uomo si distingue come un essere spirituale, poiché pare rappresentare l'unica specie ad avere un'immaginazione evoluta. (Quella stessa immaginazione evoluta che ironicamente porterebbe a negare tale stessa affermazione.) Nessun altro animale è in grado di fare ciò, ed è paradossale il fatto che gli animali non posseggono tale capacità proprio perché incapaci di staccarsi dal qui ed ora, in quanto non possono immaginare oltre l'immediato cerchio sociale, o avanti e indietro nel tempo. Per l'uomo invece questa capacità viene in molti casi usata per staccarsi con la fantasia dal qui ed ora per immaginare di tornare nel qui ed ora.


Si pensa che lo sviluppo dell'immaginazione avvenne nel periodo paleolitico, 40-50,000 anni fa, forse in connessione con la comparsa dei primi dipinti murali.
L'essere umano cominciò a sviluppare l'essenziale struttura cerebrale capace di immaginare cose e entità che non esistono fisicamente, come per esempio la possibilità di sopravvivere dopo la morte.
Una volta acquisita questa struttura, l'essere umano poté accedere ad una interazione sociale impossibile per qualsiasi altra creatura del pianeta e una volta oltrepassata la soglia egli si spinse oltre il punto di non ritorno. La spiritualità non esisteva prima di sviluppare questo nuovo linguaggio evolutivo, un linguaggio che ha aperto la porta verso lo sviluppo del pensiero concettuale e razionale, ma che lasciò anche il varco aperto a dogmi e ideologie, alla loro retorica e a ogni tipo di pensiero "razionale" a loro difesa.


Da quel momento l'essere umano poté usare questa socialità immateriale per unirsi in gruppi, clan o nazioni, persino con gruppi immaginari quale quello dei morti. Per poterne far parte basta seguire la regola che non è assolutamente indispensabile entrare in contatto con gli immaginari membri di suddetta illusoria cerchia. 

La spiritualità, questa abilità straordinaria di creare legami con persone o valori distanti o non esistenti, è un fenomeno che è diventato parte inseparabile di un adattamento che è alla base della socialità e della società umana moderna: la capacità di immaginare altri mondi. Quello che questa "società trascendentale" richiede è l'abilità di vivere costantemente e totalmente in immaginazione. 

Una volta individuato il metodo rincognitivo per acquisire la conoscemenza (o rinconoscenza) e quindi compresa l'onnipresenza dell'immaginario nella vita quotidiana, non sarà più necessario ricorrere a nulla di straordinario per spiegare il diffuso fenomeno spirituale.


119 commenti:

  1. Caro Smoderatore,
    per il credino la conoscemenza non solo è una conoscenza, ma è una conoscenza di carattere decisamente superiore. Facendosi largo tra i nuovi e sempre cangianti paradigmi della conoscenza, armato di spade quantistiche, il credino ridisegna i labili confini tra realtà soggettiva e realtà oggettiva, tra mente e materia: il soggetto co-partecipatore dell'atto conoscitivo, diventa il Dio-creatore della realtà. Rispolverando gli ottocenteschi idealisti tedeschi, rivestiti con mantelli quantistici, i credini-scienziati gridano: la realtà è creata dalla coscienza! Il mistico-credino gli fa subito eco: Tutto è Uno! (...e gli altri non son nessuno! sussurrano i ricercatori-credini, orgogliosi delle loro verità esperienziali soggettive-oggettive).
    Assottigliando fino a far coincidere l'oggettivo e il soggettivo, l'interno e l'esterno, il credino finisce per legittimare e far assurgere a rango di conoscenze vere e reali, tutte le più strampalate idee immaginarie partorite dalla sua infinità bontà co-creatrice. A questo punto vale tutto e non vale niente...

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    1. Ciao Anonimo, il tuo intervento è una ventata d'aria fresca in una deprimente serata passata a leggere i commenti dei "guerrieri senza sonno" sotto i video di "non solo anima" su youtube. Tu e Smoderatore dovreste fondare un'associazione benefica di recupero per credini. Il vostro sarcasmo è a mio parere lo strumento che più si addice all'ardua impresa di scardinare le barriere quantiche che si ergono nella mente dei ricercatori di conoscemenza, almeno di quelli che ancora si possono recuperare. Parlo per esperienza personale, posso infatti vantare un passato da credino emerito ed è grazie all'auto ironia se sono rinsavito. Perciò come puoi capire, l'emergenza credini è uno dei problemi sociali che più mi sta a cuore. Continua con i tuoi interventi e magari passa dal tubo ogni tanto, c'è bisogno di gente come te. E a te Smoderatore, complimenti per questo sagace ed esilarante blog!

      Marco

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    2. Ciao Marco,
      sono contento che ti sia ricreato un po' con i commenti del forum. Su Brizzi ce ne sono diversi, ance sugli ultimi due posts:"Crisopera" e "Brizzi: i due post più importanti" (nella colonna di dx)
      Un caro saluto

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    3. Grazie Marco e Benvenuto.

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  2. Morire dal ridere, oppure sorridere????

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  3. Il credino è parte del mondo reale. con questo interagisce. Cli effetti di questa interazione si possono apprezzare quotidiamanente. Mai sottovalutare il credino. Quel che produce influenzando la società ha caratteristiche reali.

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    1. Il mondo del credino è un mondo capovolto: ciò che è reale non è reale e ciò che non è reale è reale:
      questa vita non è reale/ la vita dopo la morte è reale;
      ciò che è visibile non è reale/ ciò che è invisibile è reale;
      la personalità non è reale/ l'essenza è reale;
      i pensieri non sono reali/ il vuoto è reale;
      la mente non è reale/ la non-mente è reale
      Le interazioni del credino producono effetti nella realtà credina.

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    2. Sono d'accordo. Essendo quello del credino un mondo capovolto, egli è costretto a interagire con la realtà del mondo circostante, ritenuto irrreale, basandosi sull'irrealtà del suo proprio mondo, creduto reale.
      Gli effetti, molto spesso deleteri, di questa sfortunata interazione si possono "apprezzare" quotidianamente.
      Quel che il credino produce influenzando la società ha certamente caratterisctiche reali, ed è per questo che non bisogna mai sottovalutarlo.

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  4. Flickering flame18/10/15, 20:58

    Scusate, ma vi devo raccontare una storia: premetto che sono sempre stato molto scettico al riguardo, però parlando con due conoscenti che vi posso assicurare non sono dei credini mi sono sorti alcuni dubbi: mi hanno raccontato che da ragazzi un pò per curiosità, un pò per il gusto di fare qualcosa che non bisognerebbe fare, si sono messi a fare una seduta spiritica (chi da ragazzini non ne ha mai provato a farne una?). Premetto che sono due esperienze differenti,tra l'una e l'altra saranno passati 15 anni e questi due si conoscono da un anno. Entrambi erano scettici all'inizio però durante la seduta si sono accorti che il bicchiere si muoveva da solo. Poi pensando comunque che si trattasse di uno scherzo hanno chiesto delle informazioni che solo loro potevano sapere: il primo era una data e il secondo il nome di una via. Il bicchiere si muove e inizia a indicare i numeri della data e le lettere della via. Dopo hanno preso paura, hanno distrutto tutto e non è successo niente. Secondo me non è autosuggestione perchè se vedi un oggetto muoversi da solo e indicare dei numeri o delle lettere precise non puoi sbagliarti. E' possibile invece che mi abbiano raccontato delle cazzate, però conoscendoli mi sembravano sinceri, anche perchè comunque siamo capitati sull'argomento quasi per caso. Ho sempre pensato che fossero puttanate da "Mistero" su Italia 1, però sentirlo dire da delle persone che reputi credibili e che sinceramente non me lo aspettavo da loro, qualche dubbio me lo fa venire.

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    1. Secondo me è un dubbio credino.
      “il bicchiere non si muove se nessuno lo tocca e il suo movimento è perfettamente interpretabile in termini delle cosiddette reazioni ideomotorie (in pratica movimenti muscolari involontari da parte dei partecipanti). Inoltre le informazioni che trapelano durante le sedute sono sempre già presenti nella mente di almeno un partecipante. A volte affiorano inconsciamente. A volte, anche la persona più insospettabile, può barare volontariamente per vari motivi. ”
      Leggi qui: Un bicchierino inquieto ( https://www.cicap.org/new/articolo.php?id=272816)

      Leggi anche:
      Spiriti e tazzine (https://www.cicap.org/new/articolo.php?id=200072)

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  5. Flickering flame19/10/15, 21:11

    Ho letto gli articoli che mi hai suggerito,e mi sembrano molto sensati. Sono cose che mi hanno raccontato successe 20 anni fa, magari hanno un pochino esagerato le cose. Io ho provato a fare una seduta spiritica con dei miei amici quando avevo 14 anni e non è successo assolutamente nulla, anzi dopo un pò ci siamo anche rotti i coglioni e abbiamo lasciato perdere...... Non lo so ma mi sembra che ci sia qualcuno che racconta un pò troppe cazzate. Ho guardato su you tube una trasmissione dove un prete esorcista diceva di aver assistito a delle possessioni demoniache nelle quali gli indemoniati parlavano lingue sconosciute, avevano una forza sovrumana e prevedono eventi non ancora accaduti o conosce cose che non dovrebbe conoscere, ma lo dicevano da convinti! Inoltre non dimentichiamo Romano Prodi che dice di aver trovato il cadavere di Aldo Moro con una seduta spiritica

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    1. Non c'è da meravigliarsi. Nel mondo del paranormale e della spiritualità convergono e si confondono, in un miscuglio amorfo, teorie e pratiche psicologiche, ipotesi fisiche opportunamente selezionate, neuroscienze opportunamente interpretate, ecc. Ciò che non è spiegabile con le attuali conoscenze medico-scientifiche, viene etichettato come sopranaturale (divino o diabolico che sia).
      La mistificazione che ne viene fuori prende il nome di spiritualità. In un siffatto e curioso mondo, non si scambiano i fischi per fiaschi, perché i fischi sono anche i fiaschi; l'abbaglio non è uno sbaglio, ma è la luce della Coscienza. Il ricercatore aspetta l'alba e il risveglio, anche se non sa cos'è; si sforza di vivere in un immaginario presente; cerca luci e segnali immaginari nel buio e nel sonno; comunica con l'aldilà; conosce senza avere informazioni; sa di non essere mai nato e mai morto, ma si impegna in strane pratiche per esorcizzare la paura della morte...In definitiva il ricercatore non sa cosa cerca, ma sa che quel che cerca c'è, perchè un cieco giura di averlo visto...con l'occhio immaginario della mente.

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    2. Il ricercatore non sa che cosa cerca... ma sa che poi lo trova.
      Grazie dei links e dei commenti.

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  6. Flickering flame22/10/15, 17:10

    Non per niente Lenin disse:"La religione è l' oppio dei poveri"

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    1. Per la verità la frase ”La religione è l'oppio dei popoli” è di Marx ;)
      Attualizzando la frase potremmo dire che la spiritualità è l'ansiolitico dei popoli.

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  7. Seguo questo blog da diversi mesi e francamente non ne capisco il senso. Se qualcuno trova conforto nella spiritualità, nella religione, nell'immaginazione e nelle proprie personali convinzioni (come di fatto lo sono quelle dell'autore del blog stesso) a voi cosa interessa? Qual è il senso di criticare qualcosa in cui non credete o che ritenete fiabesco? O forse esiste un interesse a voler screditare qualcosa e qualcuno... o sbaglio?

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    1. Non si tratta di criticare opinioni o convinzioni personali, perché se così fosse varrebbe il detto de gustibus non disputandum est. I vari maestri e guru, compresi i loro seguaci, non si ritengono portatori di una semplice opinione, non affermano che le loro idee sono immaginazione, fiabe o semplice conforto al dolore esistenziale, ma sostengono di essere nella Verità (maiuscola), con il conseguente corollario che tutti gli altri sono nell'errore: sono addormentati, meccanici, poco evoluti, ignoranti, o semplice concime per la terra (Gurdjieff docet).
      Scambiando la conoscemenza (conoscenza immaginaria basata su opinioni inverificabili) con la conoscenza in senso pieno ed oggettivo, sostengono che si possa conoscere senza avere informazioni; propongono pratiche a volte pericolose per l'equilibrio psicologico; vogliono far passare una semplice fellatio come il tramite per trasferire lo Spirito Santo... e altre cose del genere.
      La critica, quindi, e il senso del blog, secondo me, non è screditare qualcuno o qualcosa, ma semmai smascherare qualcuno o qualcosa, o quanto meno fornire delle spiegazioni alternative a presunte verità: chissà che non possa servire a qualcuno....
      p.s. segui il blog da diversi mesi: perché? cosa cerchi? ti è stato utile?

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    2. Anonimo di sopra,
      Ti ci sono voluti diversi mesi per capire di non averne capito il senso?
      Se qualcuno trova conforto nel criticare la spiritualità, la religione, ecc. A te cosa interessa?
      Tutte le critiche sono uguali, ma ci sono critiche più uguali di altre?
      L' interesse che si nasconde dietro al voler screditare qualcosa e qualcuno è proprio l'interesse che c'è dietro.
      Sono d'accordo con l'Anonimo seguente.
      ( Per favore trovatevi un nick!)

      Il senso del blog è quello di screditare, smascherare, smitizzare, fornire spiegazioni alternative, informare, giudicare e essere giudicato, sdrammatizzare, deridere, far ridere, ridersi addosso, fare arrabbiare, passare il tempo, far riflettere e, nel frattempo, anche servire a qualcuno o a nessuno.

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    3. Il tuo blog, caro Smoderatore, riesce perfettamente nei suoi intenti. C'è un nonsoché di artistico nella tua capacità di evidenziare le grossolane contraddizioni che caratterizzano l'animo confuso del credino e si intuisce che la questione ti appassiona perché ti ha riguardato da vicino. Non c'è cattiveria gratuita nella tua ironia, ma solo la volontà di scuotere il torpore che investe molte, troppe menti, in questo proliferare di guru approfittatori.
      Cari anonimi vari che vi sentite intimamente offesi dal contenuto di questo blog, perché vi disturba tanto? Non vale più la legge dello specchio? Non sarà che se vi sentite infastiditi perché percepite che una parte delle vostre certezze si sgretola, davanti al pungente sarcasmo con cui venite stuzzicati?
      E poi, perchè dei guerrieri risvegliati e temprati dal lavoro su di sé, perdono tempo a scrivere su un blog come questo? Non dovreste restare nel qui e nell'ora? Il fatto stesso che siate qui è indice di incertezza da parte vostra...e per vostra fortuna aggiungo...l'incertezza è pur sempre preferibile ad una falsa certezza, perciò continuate a venire numerosi e a farvi venire sempre più dubbi.

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  8. Ex anonimo31/10/15, 15:13

    A proposito della spiritualità come ipnosi.....

    “L’ipnosi può aprire la mente a esperienze spirituali e all’illuminazione personale, come qualunque altra pratica meditativa, e può essere considerata la via breve della meditazione [...]
    L’ipnosi permette di accorciare i tempi di apprendimento della trance, permettendo a chiunque lo desideri, di sperimentare la trance in maniera semplice e veloce, senza dover apprendere le tecniche di meditazione o filosofie e modi di vita che non appartengono o sono del tutto estranei alla società in cui si vive.

    Un vantaggio secondario, ma non meno importante, dell’ipnosi, è che non dipendiamo dalle affermazioni di qualcun altro, su ciò che è giusto o sbagliato spiritualmente, cosa deve o non deve essere fatto per sperimentare la pienezza del nostro essere, l’unione con i livelli superiori dell’esistenza o qualunque altra cosa si desideri. L’esperienza dell’ipnosi, e a maggior ragione dell’autoipnosi, è personale: è la vostra esperienza della vostra spiritualità, delle vostre sensazioni, della vostra pienezza di spirito. Non dovete cercare segnali particolari o annunci rivelatori, tutto quello che serve lo avete a disposizione nello scrigno della vostra mente: l’ipnosi è la chiave per aprirlo. E’ la vostra realtà, non la realtà di qualcun altro spacciata come unica, inimitabile e vera: è la vostra verità, l’unica che conta.”
    http://ipnoguida.com/autoipnosi/spiritualita/

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  9. Ex anonimo31/10/15, 15:32

    Sulla fede....

    “Blaise Pascal nel suo libro "le Pensées", una raccolta di pensieri pubblicata postuma, esprime molto bene questo punto di vista, un paio di secoli prima che l'ipnosi e le suggestioni diventassero oggetto di studio e di ricerca. [...]

    Uno dei pensieri, riguarda chi ha perduto la fede o sente che la sua fede manca di convinzione profonda:: "Andate in chiese anche se non credete, comportatevi come se voi credete. La fede non tarderà ad arrivare". Sembra un'ingiunzione Ericksoniana, una struttura di processo della PNL, o una suggestione ipnotica: e, in effetti, è tutte queste cose, come anche un semplice consiglio.
    Messo in pratica il consiglio porta alla fede, né più né meno. Fate ciò che consiglia Pascal, e in breve tempo sarete convinti di avere fede, e sarete convinti anche di averla sempre avuta, di essere giunti alla fede senza manipolazioni esterne, senza bisogno di alcun consiglio.

    Fare "come se", fingere, ingannarsi, è l'inizio che porta ad operare una profonda e duratura ristrutturazione della nostra vita, perché alla fine del processo, che è molto più vicina nel tempo di quanto generalmente si pensi, si giungerà a vedere le cose in maniera differente, così come abbiamo scelte di vederle in basi ai nostri desideri.”
    http://ipnoguida.net/linganno-di-pascal/

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  10. Flickering flame31/10/15, 20:16

    Come si fa a vivere mentendo a se stessi?

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    1. Ex anonimo31/10/15, 22:40

      Gurdjieff riteneva che il mentire a se stessi fosse una condizione normale dell'uomo ordinario... La questione del mentre a se stessi è da intendersi come un processo non del tutto consapevole.
      L'agire “come se” è una tecnica usata in alcune “scuole” spirituali e in psicologia (es. nella psicosintesi).

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  11. un po di chiacchere a 4 occhi..... per chi ha tempo da perdere-

    http://www.jkrishnamurti.org/it/krishnamurti-teachings/view-video/the-roots-of-psychological-disorder.php

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    1. Che sagoma il buon vecchio Iddu... Interrompe, manipola, finisce le frasi degli altri a modo suo, cambia discorso quando gli fa comodo, sorvola quando viene colto in contraddizione, si rivolge in modo così accondiscendente verso gli altri ospiti e poi magnanimamente dice: "Prego, non sono l'unico attore in scena."

      Più che chiacchere a 8 occhi, è il "Krishnamurti Show"

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  12. e poi ancora.....

    . http://www.radionz.co.nz/national/programmes/afternoons/audio/201777038/mindfulness-catherine-wikholm

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  13. beati i credini...perché saranno i primi a salire nel regno dei cieli.

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    1. ...E saranno gli unici.

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    2. Beati i non credini...perchè saranno i primi a salire nel regno dei cieli.

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    3. “Beati sono i santi, i cavalieri e i fanti; beati i vivi, i morti ma soprattutto i risorti “ (Rino Gaetano)

      Il regno dei cieli è dentro di noi. Si trova nella non-mente, in un non-luogo e in un non-tempo, che nasce dall'incrocio non-duale tra il non-giudizio e la non-manifestazione delle emozioni negative, Ma con tanti “non”, non-sarà per caso che non-esiste?

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    4. È acerba l'uva quando non la puoi coglie vè?

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    5. ...E saranno gli unici.

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    6. L'uva è reale ed esperibile con i 5 sensi canonici: si può vedere se è acerba o matura; si può di raccoglierla o no. Se è troppo alta si può pensare di servirsi di una scala. L'uva spirituale, invece, è il frutto della fantasia, nel migliore dei casi, o dell'allucinazione, nel peggiore. Come ogni frutto fantastico, lo si può raccogliere come più ci piace: se è troppo alto, si può prendere la scala o si può anche volare....

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    7. L’uva spirituale è acerba quando non la puoi cogliere.

      Quello che stanno cercando di dirci tutti I veri maestri è: chi sei?

      Vedi...

      Tutto quello che non andava nella mia vita era causato dal fatto che credevo di essere una storia chiamata IO che la mia mente stava proiettando.

      La memoria registra ogni esperienza del passato (anche un secondo fa) sotto forma di immagini, emozioni e sensazioni che possiamo chiamare PENSIERI.

      Tutti questi pensieri vengono legati insieme per dare un senso d’identità o di ME.

      Io sono quello che ha studiato/studia li, lavorato/lavora dilla’, che si comporta cosi’, si sente cosi’, che gli piace questo, non gli piace quest’altro, che ha avuto/ha queste relazioni, che sta bene o male e cosi’ via.

      La mente è stata condizionata dalla conoscenza del bene e del male (chiamamola pure giudizio), ossia il modo in cui valuta le azioni, i comportamenti, i risultati o piu’ in generale la propria situazione di vita. Ognuno ha subito un condizionamento diverso, il modo di valutare è sempre diverso da credino a non-credino.

      Non e’ la storia dell’IO in se ma come questa viene raccontata (proiettata) dalla mente, e visto che siamo identificati con la storia del ME che la mente proietta, se questa storia è valutata male (fallimentare, poco interessante o turbata) allora “IO sono un fallimento, poco interessante, turbato”.

      Il senso di ME stesso sta nella storia che la mente racconta per questo per tenersi in vita deve costantemente proiettare immagini.

      Il nuovo trend sta andando verso risignificare la storia del ME in maniera positiva “Io sono ok”, ma sono mezzucci perchè non si va alla radice.

      La storiella del mio IO non era mai abbastanza, mancava sempre qualcosa per rendere questo IO (fatto solo di pensieri) veramente soddisfatto.

      “quando avrò una ragazza sarò soddisfatto” mi dicevo
      “quando avrò trovato un lavoro che mi piace sarò soddisfatto” mi dicevo
      “quando sarò diventato qualcuno sarò soddisfatto” mi dicevo
      “quando avrò risolto i miei problemi e riuscirò a rilassarmi sarò soddisfatto” mi dicevo.
      “quando imparerò veramente ad amare sarò soddisfatto” mi dicevo.
      “quando avrò ragiunto l’illuminazione sarò soddisfatto” mi dicevo.

      Qui entra in gioco tutto il futuro, ossia il momento in cui facendo questo o quello, ottenendo questo o quest’altro allora questo IO (o storiella) sarà finalmente soddisfatto (per sempre aggiungerei).

      Il miraggio più grande di tutti è quello dell'illuminazione (o piacere senza dolore)

      Se la mente valuta la storia dell’IO che proietta in maniera positiva, vorrà in qualche modo sempre di più (manca sempre qualcosa per essere veramente soddisfatti).

      E perchè?

      Perchè l’insoddisfazione viene dal fatto di avere un senso dell’IO irreale.
      Abbiamo ridotto la nostra identità ad una soriella fatta di ricordi, giudizi, pensieri, preferenze, ed ambizioni.

      Vedi…

      I ricordi sono pensieri e non esistono più ADESSO.
      La mente cerca senza tregua di assorbire la tua attenzione per farti mancare quell’unico punto in cui la storiella dell’IO non può esistere: ADESSO.

      La mente proietta immagini ed emozioni rigurdanti il passato (la sua storia) o il futuro (la proizione della sua storia) perchè deve rimanere in vita, e quello che vuole è la tua attenzione, perché senza di essa non può continuare.

      Elimina
    8. Ma quindi chi sono veramente?

      Il mio corpo muta ma sento di mantenere lo stesso senso dell'io…cos’è allora?
      Le esperienze di vita mutano ma sento di mantenere lo stesso senso dell'io…cos’è allora?
      I miei pensieri mutano ma sento di mantenere lo stesso senso dell'io…cos’è allora?

      Io sono l’attenzione stessa, la presenza stessa, la coscienza stessa che esiste solo ADESSO.

      Quello che IO realmente sono e ADESSO sono la stessa cosa.
      Il presente è tale solo perchè ci sono IO ad esserne cosciente.

      In questo ADESSO unico momento che esiste vedo cambiare e fluire innumerevoli forme (il mio corpo, I pensieri, le sensazioni, le esperienze).
      Non dico che le forme non sono importanti, è il gioco della vita, ma il centro vero di chi IO sono è la coscienza stessa che era in cerca di se stessa e non potendosi guardare, credeva di essere ciò che guardava: lo spettacolo delle forme in costante cambiamento. Da qui la famosa domanda che non capivo: “può l’occhio vedere se stesso?”

      Così il senso del ME è stato rivoluzionato, non la mia situazione di vita.
      I primi tempi stavo pure peggio, ma non importa per quello che io realmente SONO.
      Io sono il cielo che vede passare le nuvole. Prima volevo cambiare uno stato indesiderabile con uno desiderabile, adesso voglio lo stesso, ma chi IO sono realmente non è affatto turbato da quale stato vive o non vive, non può esserne colpito comunque, quindi c’è un soddofondo di pace, mentre prima cercavo una via d’uscita disperatamente, perchè volevo il piacere e rifiutavo il dolore, perché non sapevo che io non sono ne il piacere ne il dolore, ma solo chi è cosciente di tutto questo.

      Vedi…

      Ti diranno di fare meditazione, o analizzare la tua storia o atteggiamenti, di urlare per sfogarti e prendere a pugno dei cuscini, ma sono tutti mezzucci, non servono per andare alla radice.
      E’ come se tu hai una spina nel sedere, e ti dicono di alzarti per alleviare un po il dolore, tu lo fai, e ti senti meglio, poi inevitabilmente ti risiedi, e credi di dover pagare qualcuno per farti dire come alzarti dalla sedia…ma pochi ti dicono di levarti quella cazzo di spina dal culo!

      Love your self…Chi è questo youself? La storiella?

      Io non sono ne buono, ne cattivo, ne capace, ne incapace, ne amabile, ne non amabile, queste sono tutte valutazioni sulle forme che posso assumere ma ciò che IO sono realmente non ha nome e non ha forma.

      IO sono solo adesso, I ricordi sono solo immagini registrate nella memoria e proiettate adesso, non sono io.
      IO sono solo adesso, il futuro è solo un immagine proiettata adesso, non sono io.

      Quando ritorni a casa e capisci chi sei,
      non hai bisogno di nessuna tecnica per combattere contro la mente che vuole portarti altrove,il presente diviene naturale semplicemente perché è l’unico momento dove TU esisti.

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    9. Cos'è? La lezione di Mauro Scardovelli sull' Io? Ho letto che hai cambiato “maestro”: morto un Papa se ne fa un altro....

      "Quello che stanno cercando di dirci tutti i veri maestri è: chi sei?"
      I “veri” maestri sanno pure che la risposta è la domanda. Basta farsi la giusta domanda e si avrà la risposta, oppure, meglio ancora: se la domanda non c'è, non bisogna neanche cercare la risposta...
      La mente (condizionata) che analizza e sezione se stessa mi ha sempre affascinato: l' IO, il ME, i PENSIERI, la storiella dell'Io, l'Io irreale, quello reale... (su queste cose la quarta via ci sguazza alla grande).

      Le tradizioni credine hanno spesso paragonato la mente umana ad una casa senza un padrone (Io reale), in mano a tanti servi (piccoli io) ognuno dei quali agisce secondo i propri capricci, ignorando il volere degli altri servi. Poi, attraverso un percorso di crescita spirituale (= percorso di ipnosi spirituale) arriva prima il maggiordomo, poi arriva il padrone (io reale) che assume il comando. La domanda è: chi è il padrone o io reale? La coscienza o solo un piccolo io che veste i panni del padrone? Questa storia assomiglia alla storia di un processo in cui l'imputato, il difensore, l'accusatore ed il giudice sono la stessa persona....

      "Ciò che IO sono realmente non ha nome e non ha forma."
      Ciò che non ha né nome né forma, non esiste... Questo pone una pesante ipoteca sull'esistenza dell'io reale: che sia il servo vestito da padrone? Ossia una proiezione della mente condizionata che crede di essere l'Io reale...

      "Il presente è tale solo perchè ci sono IO ad esserne cosciente".
      Ma quale Io? Quello (che si crede) reale, quello immaginario con la sua storiella, la memoria del passato che si crede presente, il senso di ME che si credeva perduto, il servo della casa che si crede padrone, la figlia della serva che è amante del padrone vestito da servo....

      Però forse ho capito il trucco: basta scrivere la parola IO (maiuscolo), per trasformare un piccolo io immaginario nell' IO reale....

      Welcome back home!

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    10. Grazie, spero ci sia in bell'agnello grasso da mangiare, il figliol prodigo è tornato a casa!
      ;-)

      Un saluto a tutti gli IO a casa, maiuscoli e non.

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    11. Beh, l'uva non ti mancherà certo,,,,

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    12. Se pensi di dover combattere contro la mente che vuole portarti altrove, non pensi che ci sia già riuscita?

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    13. Ho paura che non possa rispondere a questa domanda, perché la prassi credina prevede di ripetere acriticamente le parole e gli assunti del maestro, senza porsi tante domande.
      Se il maestro (chiunque esso sia) dice che il presente è l’unico momento dove TU esisti, allora dev'essere vero, senza chiedersi: ma esiste davvero il presente, o è il passato che si ri-presentifica? Non viene il dubbio che il presente non possa essere un'esperienza “vergine”, perchè, inevitabilmente, i dati esperenziali (interni ed esterni) vengono catalogati ed inquadrati, confrontati ed inscatolati in base a schemi mentali formati dalle esperienze precedenti: di quale presente stiamo parlando? Il qui-e-ora è il qui-di-prima nell'ora-che-non-c'è-più....

      Non ci si chiede se la coscienza sia solo una funzione mentale, che dà il senso di permanenza e continuità e che quindi non sia qualcosa di metafisico, di immortale o di diverso da altre funzioni mentali.
      Per il credino tutte queste sono domande inutili, scaturite da un'ossessione di razionalità e linearità, che mal si concilia con chi ha deciso di vedere le cose secondo schemi divergenti dell'emisfero destro: quello intuitivo, dell'arte, olistico, non-lineare, in poche parole, quello della fantasia...

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    14. DaBob
      Ma infatti, non si può rispondere.
      "C'è grossa crisi, la risposta non è altrove, la risposta è dentro di te. E però è sbagliata!"
      O almeno, non razionalmente, logicamente, secondo processo logico. Si arriva al paradosso, al vicolo cieco.
      Però si può intuire che c'è qualcosa, diciamo il sesto senso. Forse fa parte lo stesso della mente inconscia, forse no, in ogni caso non mente, in quanto analizza ciò che non è linguaggio verbale o conosciuto, conscio.
      Tutti i processi logici da domanda e risposta, se mai mi erano piaciuti, li trovo ora piuttosto sterili. Non portano a nulla, forse ti creano un mal di testa e tanta perdita di tempo. Risultati zero. In fondo continuiamo a quantificare la vita in tempo.
      Stesso discorso dove sono IO, ora, futuro o passato. Chissenefrega. Tanto il passato e il futuro sono il dualismo, tutto è frutto dell'interazione in cui viviamo (perchè viviamo) e quindi chiederselo è stupido.
      Vivere che senso ha? Nessuno e tutti.
      Se abbiamo una parte immortale questa ha deciso di incarnarsi e vivere, ci sarà un motivo, per quanto incomprensibile.
      Ci siamo, a sto punto tanto vale partecipare.

      PS, l'emisfero destro, della "fantasia" (ecc) è reale quanto l'altro. Ogni fantasia virtuale è reale in quanto non c'è distinzione.
      Il reale è tale in quanto lo consideriamo tale. Il virtuale interagisce con il reale (presunto o meno), in ogni caso, in quanto la fantasia è creatrice nel reale. Un mondo virtuale interagisce con il reale ed ha una base reale, per forza, altrimenti non sarebbe possibile.
      Quindi distinguere, per quanto possa essere utile nel razionale, la mente deve distinguere, è un puro esercizio di fede.
      Ci credi? Allora distingui. Altrimenti no. Se entrassimo in un mondo virtuale e questo fosse credibile (sensi, ecc) potremmo viverci senza accorgerci che stiamo in un mondo virtuale. (matrix)
      E se dentro ad un mondo virtuale entrassimo in un mondo virtuale la cosa potrebbe essere infinita. Il frattale.

      Se non ci si pone il problema questo non esiste. In ogni caso è inutile porselo, trovare risposte, ecc.
      Qui ed ora. Quando? Adesso.
      Quando? Adesso.
      Ma non era prima?
      Boooh.

      Vedo che siete sempre fissati coi maestri. LOL

      PS, Smod, sei smod perchè non vuoi moderare? O meglio, vuoi non moderare? Ci credi? S'è autoconvinto.

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    15. Bravo Dabob,
      Hai appena dato dimostrazione di uno dei principî rincognitivi della conoscemenza: "Se lo pensi, è vero."

      Bentrovato e grazie per il tuo immancabile, involontario contributo a questo blog.

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    16. DaBob
      Ho detto reale, non vero.
      In ogni caso, dato che non m'interessa, piacere di aver soddisfatto una tua credenza o artefatto concettuale.
      Posso benissimo aver scritto una cazzata. In quel caso...mi spiace.

      Bah, scrivi un articolo ogni 6 mesi, se faccio un salto ogni 3 non è che ti seguo eh, ripigliati. Prego.

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    17. Alcune considerazioni:

      -le risposte, i questi ambiti, non possono essere date logicamente e razionalmente perché conducono ad un vicolo cieco (questa si che è una fregatura, che spalanca la porta a tutto e a niente);
      -in alternativa possiamo usare il sesto senso o intuizione, perché in ogni caso non mente ( con quale facoltà mentale sappiamo che non mente, escludendo quelle razionali che non sono adatte?);
      - abbiamo una parte immortale e questa ha deciso di incarnarsi e vivere e quindi ci sarà un motivo, per quanto incomprensibile (quali prove abbiamo di questo? Con quale facoltà mentale lo sappiamo? Perché ci deve essere un motivo, per quanto incomprensibile? non è la mente razionale che si pone i perché, che vuole sapere i motivi? )
      - l'emisfero destro, della "fantasia" (ecc) è reale quanto l'altro (lo sono anche i “prodotti” da essi partoriti? L'unicorno è un prodotto della fantasia: è reale?);
      - Ogni fantasia virtuale è reale in quanto non c'è distinzione (se non c'è distinzione tra realtà e fantasia, con quale criterio stabiliamo se una cosa è reale? Se io affermo di avere 5 teste, ciò è reale? Basta affermare una cosa per renderla reale? Se affermo di essere un albero, ciò è reale?)

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    18. No, Dabob, scusami tu,

      È vero che hai detto reale, e di conseguenza il principio cambia completamente diventando: "Se lo pensi, è reale."

      Etimologia (scienza che indaga l'origine e il vero senso delle parole) di 'reale': da re-s, cosa, e quindi oggetto che esiste, sostanza, faccenda, verità. Che ha attuale esistenza nell'ordine delle cose; Vero; Che concerne i fatti e le cose esistenti.

      ...Ma comunque, siccome non t'interessa, non sei venuto qui a dirlo.

      Dal canto mio ho detto: "Bentrovato e grazie per il tuo immancabile, involontario contributo a questo blog." Non era certo intenzione di suddetta frase di significare che mi segui.

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    19. DaBob LeCredin
      No Smod, perdonami, per me è un piacere.
      Qualunque cosa io dica confermerà ciò in cui credi, in quanto ciò che ti sei creato è un perfetto e inattaccabile castello di logica e di pragmatismo. Avevo cercato di dirti che ciò che avevi cercato, e per cui ora combatti, disilluso o deriso da qualcuno, non è solo un meccanismo utilizzato dai "Maestri" per rinchiudere le persone in un recinto virtuale (ma è reale? Ciao anonimo, poi ti rispondo ;-) ) per i loro interessi. Solo che cercare di convincerti mi pone a te come Maestro. E poi m'interessava farlo, avevo ciò che hai te, la voglia di consigliare le persone, di salvarle dai miei errori. Sto perdendo questo interesse, oggi penso che le persone debbano sbagliare per capire. Io in primis.
      Sbaglio? Dico cazzate? Credo a cose assurde? Non m'interessa.
      Sto semplicemente passando, di tanto in tanto, a vedere il castello. C'è un po' meno movimento, è sempre identico, sei sempre identico.
      Però preferisco starne fuori, andare anche altrove, sentire tutte le campane, o meglio, altre campane (tutte la vedo un po' impossibile, parlando di reale e limitato).
      Sento tizio e caio e ascolto, valuto, prendo qualcosa e lascio altro, magari dopo un po' trovo che quello che mi piaceva sia sbagliato, falso, ormai inutile. Le idee, come le cose, fanno il loro tempo. Anche loro sono reali o le diventano.
      Senza idee l'uomo non esisterebbe in quanto uomo, sarebbe una scimmia molto probabilmente, non avrebbe mai acceso un fuoco, non avrebbe creato armi per la caccia, utensili, pitture rupestri, oggetti, ecc.
      Noi siamo qua per fare qualcosa, non sappiamo chi siamo, cosa siamo, perchè siamo in questo mondo, in questa realtà, ma siamo qua.
      Nasciamo e cresciamo e acquisiamo informazioni e credenze utili, alcune per esperienza, altre dogmatiche. Ce ne rendiamo conto in seguito della distinzione.
      Nessuno sa perchè è nato, a meno che abbia un palese o evidente talento, attitudine. Quelli più "fortunati", direbbe qualcuno, trovano la loro strada, altri no. Qualcuno ci mette di più.
      Alcuni devono cercare.
      E ora veniamo al credere. Nella nostra vita possiamo credere ad una cosa dall'inizio alla fine oppure possiamo cambiare tante volte idea.
      La religione per me non da risposte, la scienza da alcune risposte sul mondo fisico ma non esplora, per impossibilità di farlo, quello non fisico (se esiste).
      Siamo portati a farci domande nella vita, domande esistenziali. Alcuni meno, altri di più. Non m'importa se è il cervello a crearle, il saperlo non mi porta da nessuna parte. Ma le domande arrivano.

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    20. Segue
      A cosa credo (adesso)? Credo che siamo qua per fare qualcosa "decisa" prima di incarnarci (forse), credo che Dio sia tutto e che ognuno faccia parte del mondo fisico ed oltre a quello, credo che ognuno in quanto parte del tutto possa trovare la sua strada, il suo "scopo", quello per cui è venuto qua, scritta dal tutto di cui fa parte. Credo che la morte sia inflazionata, nessuno si occupa di capire da dove viene una nuova vita, che non esista, che sia un passaggio, un distacco dal mondo fisico.
      Credo che ognuno debba fare i suoi errori per comprendere qualcosa in più. Credo che la scelta, se c'è, o è stata già fatta o non esista.
      Forse siamo in un "gioco", siamo qua ad avere coscienza di noi in quanto tutto.
      Perchè credo a queste cose? Perchè sono umano, perchè questo mi fa stare in pace con me stesso e con tutto. Perchè penso sia così.
      E poi la cosa è gratuita e non impongo il mio a nessuno. Se ti crea problemi è un problema tuo, diversamente da altri che impongono il loro con la forza.
      Un uomo con un'arma in mano è un uomo pieno di paura. Oggi forse sarebbe meglio che diminuissero, magari ognuno credendo a ciò che vuole, anche ai pony rosa se questo lo fa star bene.
      Placebo? Boh, a me non importa.
      Sono qua a dire questo perchè voglio mettere in chiaro le cose.
      Vuoi stare nel tuo castello a dire che gli altri sbagliano? Stacci, richiuditi nel tuo castello, è un bel castello, tienitelo. Non m'importa più di cosa vuoi fare, dire ecc, a casa tua puoi fare quello che vuoi. Divertiti.
      A casa tua reale è vero? Perfetto, bella opinione, la terrò in considerazione.
      Anonimo Se non ti fosse bastato quello qua sopra la risposta è semplice, non c'è nessun modo per avere prove. Basta accettarlo e abbassarsi a quello. A me non importa.
      Possono essere tutte assurdità quelle che ho detto, non mi crea nessun problema.
      Come dicevo, ciò che crei, inventi, fantastichi può essere tale o può essere o diventare reale. L'universo è vasto sia in spazio sia in tempo, magari gli unicorni rosa esistono già da qualche parte, magari rimarranno frutto della fantasia, non penso tu possa dirmi con certezza che non esistono. Ne sai quanto me.
      Sulla questione "come distinguo la realtà dalla finzione" si potrebbero scrivere fiumi di parole. La fisica dice che esiste la materia, l'antimateria, la materia oscura eccecc. Quindi, secondo la scienza, se affermi di avere 5 teste o di essere un albero sei un po' tocco.
      Io penso che la distinzione ci sia, ma che quella che crediamo ora abbia qualche limite ed imperfezione. Penso che la prospettiva sia il motivo per il quale tu hai una testa e tu non possa essere un albero e che l'uomo scoprirà, come ha già fatto, tante altre prospettive diverse. Non so se potrai avere 5 teste in una di queste, o essere un albero, so che non esiste un modo per capire cosa sia la realtà. Di quello sono certo, per adesso.
      E ora Smod, scrivi quello che t'interessa, che rafforza le tue mura, scrivi che queste parole provano la tua tesi, che ciò che hai scritto è vero, che il tuo costrutto mentale, pragmatico e pregno di elaborati scritti su questi temi comprova la tua ragione. Scrivilo che credi in ciò che affermi, in quanto sia logico, che sei in fondo prigioniero del tuo costrutto.
      Che te, in fondo, sei un credino come tutti.
      Solo che non lo accetti.
      Arrivederci Re del castello, la saluto. Magari ci risentiremo, magari no, chi lo sa.

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    21. Per dirla con una battuta si potrebbe dire: non è vero, ma ci credo.
      Cioè: non ne sappiamo niente, ma ne parliamo come se lo sapessimo. La spiritualità, come l'amore, è un sentimento, una necessità di trovare un senso alle cose, oltre al loro senso naturale manifesto: si nasce, si vive e si muore e poi...(?). Se non lo troviamo... allora lo inventiamo, e quel senso diventa reale ugualmente (se ci credi). E allora della spiritualità, come dell'amore, si può dire (come nella canzone), che: “Non è la verità/Che più la dici più la dici mai/È l'illusione mia che è vera /Amarsi è come arrampicarsi/Su uno schermo di illusione/E poi credere quell' edera realtà /Amarsi è prima di capire/È rimbambire la ragione in noi “.
      E solo rimbambendo la ragione, arrampicandosi su schermi di illusioni, che si può andare a conferenze/seminari/ entrare in scuole/sette in cui si parla dell'esistenza dell'unicorno rosa, del quale, pur sapendone quanto me (cioè niente) c'è qualcuno che ne descrive nei dettagli le caratteristiche.

      Allora se vale tutto, se la fantasia è realtà (basta crederci) per la spiritualità valgono le parole di Sartre (dopo la canzone di Minghi citata prima, ci sta benissimo...): “E’ la stessa cosa, in fondo, ubriacarsi in solitudine o condurre i popoli.”

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    22. Dabob,
      qualsiasi cosa tu dica, vorrà dire che l'hai detta.
      A te non importa e non interessa, ed è chiaro che sei qui perché vuoi mettere in chiaro le cose.

      Io, oramai, sono un vecchio catorcio, triste e senza speranza, ma tu sei giovane e ambizioso; và, spiega le ali, cerca... Ti auguro anche di cercare di non prendere tutto troppo sul serio, altrimenti la prossima volta che verrai al "castello" non passerai neanche il nuovo fossato che tu stesso avrai aggiunto.

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  14. Ciao Smoderatore che ne pensi della nuova sede di scentology che hanno aperto a Milano?
    Quando ce lo farai un bell'articoletto su questa religione?

    Luigi Corvo

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    1. Sembra bella.
      Non ho mai pensato di scrivere un articolo su Sciementology, anche perché, forse erroneamente, non l'ho mai veramente considerarta...
      Comunque si possono già trovare un sacco di informazioni a riguardo, anche in Italiano.
      Fra l'altro all'inizio di quest'anno è anche uscito un film: GOING CLEAR: SCIENTOLOGY E LA PRIGIONE DELLA FEDE , una sorta di documentario con filmati originali, testimobnianze e interviste a ex-membri.
      Poi, chissà...

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  15. Si lo so che c'è molto materiale critico su scentology ma intendevo leggere un articolo con lo stile e il marchio de "il credino".

    Luigi Corvo

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    Risposte
    1. Luigi,
      Grazie, la pulce nell'orecchio ora è viva e vegeta.
      Ci sono tante bozze di articoli che ho intenzione di pubblicare ormai da tempo, purtroppo è proprio il tempo che non ho da dedicargli.
      Forse un giorno ci sarà pure un articolo su Sciementology.

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  16. La conoscenza spirituale è una forma di conoscenza particolare. A differenza delle conoscenze scientifiche, ottenute con il banale pensiero logico-deduttivo, la conoscenza spirituale si avvale del prezioso, potente e misconosciuto pensiero intuitivo. Come l'etimologia stessa insegna, il verbo intuire proviene dal latino “intueri” e significa “vedere dentro”, cioè “cogliere nella sua essenza e realtà un oggetto di pensiero avvertendolo presente alla coscienza; più comunemente, conoscere per avvertenza immediata ciò che non è per sé manifesto, senza quindi l’aiuto della riflessione o di un processo razionale induttivo o deduttivo” (Dizionario Treccani).

    Strumento principe di questa forma di conoscenza è la meditazione: una conoscenza che si pratica ad occhi chiusi, e che permette di conoscere se stessi (…e quindi anche gli dei ed il mondo, come ci ricorda l'oracolo di Delfi).
    (Attenzione!! Questo tipo di pratica è sconsigliata durante la guida!! Come attività complementare, in questi casi, si può praticare il più sicuro ricordo di sé).

    In conclusione, come insegnano i grandi mistici, la conoscenza spirituale è un vedere con l'occhio della mente, con il terzo occhio, con l'occhio interiore. In questo processo gioca un ruolo decisivo l'attivazione della la ghiandola pineale, che, come tutti sanno, altro non è che l'occhio cieco dello sguardo interiore).
    Si tratta, quindi, di un vedere particolare, di un “vedere senza vedere”', ovvero.... immaginare di vedere e di conoscere.

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  17. la presunzione di questo blogger-giornalista anonimo e' da rigurgito!! A parte che dovresti mettere il nome !

    Sei pessimo!!!

    scommetto che sei uno di quei sfigati capitalisti che per stare bene hanno bisogno di cambiare l auto ogni due anni e fare sentire piu' piccoli chiunque pur di sentirsi piu' grande di qualcuno.ti senti inferiore??? e' perche' lo sei!ahah

    Tra l altro che questo blogger si fa i soldi sputando su dei personaggi che non piacciano non mi sembra un gran successo da super realizzato come evidentemente dimostra il modo di comunicare di sto smerdatore anonimo quale pseudogiornalista disoccupato!

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    Risposte
    1. Beh, come ogni pseudogiornalista disoccupato che si rispetti, con tutti i soldi guadagnati su questo blog, cambiare l'auto spesso è il minimo.

      Hai ragione Anonimo, come di ci tu "dovresti mettere il nome" altrimenti non vale.

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  18. Ibn Battuta08/02/16, 13:58

    sono incappato per caso in questo blog
    benchè capisca l'intento di fondo ironico sul variegato mondo della ricrca interiore. mi sembra però che il messaggio che passi sia fondamentalmente ottuso: la ricerca non serve ed è un'illusione della mente.
    Questo è alquanto opinabile... si può sorridere a vedere certe contraddizioni caricaturali e settarie nei vari gruppi di ricerca. Ma la ricerca in sè , come il vasto campo di esperienze possibili in essa contenuto, è ben altra cosa di questo campionario sarcastico e idiota che attribuisci indiscriminatamente ad ogni maestro, gruppo o situazione. In definitiva vorresti dire che tu hai la verità e che la vita "é questa", senza tante menate?
    insomma proponi il tuo dogma limitato anche tu, se te ne rendessi conto.
    sopratutto mi viene da chiederti, tu che esperienze hai in merito? perchè chiunque abbia avuto insegnanti seri ha potuto verificare cambiamenti reali nella qualità della propria vita, e anche ben oltre. Ridurre certe pratiche ad un trip narcisistico della mente significa non aver mai praticato davvero. Libero di rimanere nella tua opinione, che è solo la tua opinione al riguardo e che non apporta nulla alla comprensione dell'uomo e del suo potenziale. Essere razionali è l'esatto contrario dell'essere limitati in un recinto, significa inoltrarsi in nuovi campi con strumenti adeguati. Avviene in ogni ambito di ricerca, scoprire l'inedito, pensate davvero che non avvenga anche nell'ambito interiore?
    mi sembra poco lucido l'intento del blog. Buondivertimento

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    Risposte
    1. No: non vorrei dire che ho la verità; non lo voglio dire; non lo posso dire; non lo dico; non l'ho mai detto... Affermare che io voglia dire di avere la verità, è un proporre il proprio dogma limitato.

      Io, come chiunque altro, ho potuto "verificare cambiamenti reali nella qualità della propria vita, e anche ben oltre" (soprattutto oltre). Come è ben noto, nel campo della ricerca in sé, che è (come sempre) ben altra cosa rispetto all'altra ricerca in sè, ognuno ha la sua esperienza, e come sempre ci sono esperienze più uguali di altre.

      Paradossalmente, ridurre certe pratiche ad un trip narcisistico della mente significa proprio aver praticato davvero.

      Questa è la mia opinione e libero rimango in essa; credere che non apporti nulla alla comprensione dell'uomo e del suo potenziale... quello è il tuo recinto.

      Se tu capissi veramente "l'intento di fondo ironico sul variegato mondo della ricerca interiore" non ci sarebbe alcun "però..." È il "però" a renderlo poco lucido.

      Buondivertimentoancheate.

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    2. Ex anonimo11/02/16, 12:30

      Il problema di fondo è la mancanza di “indici referenziali” nelle affermazioni. Si parla in modo indistinto di “ricerca”, di “spirituale”, di “esperienza”, senza specificare in particolare a cosa ci si stia riferendo. Il tutto diventa quindi un gioco degli equivoci, dei malintesi, del riferirsi a cose diverse, ecc.
      Avere dei cambiamenti nella propria vita, è un fatto che accade a molti, non necessariamente frequentando gruppi di ricerca spirituali. In psicologia si parla di “esperienze emotive correttive”, ma ci si si riferisce a precisi cambiamenti di alcuni comportamenti.
      Cosa intendi per esperienza spirituale? Cosa la differenzia dalle altre esperienze? Perché si deve dare il connotato di spiritualità ad esperienze di cambiamento psicologico? Quali sono gli strumenti adeguati? Adeguati a cosa? Nel campo spirituale, cosa distingue i maestri seri da quelli meno seri?

      Scoprire l'inedito è la vocazione della ricerca scientifica, tenendo ben presenti i paletti che la scienza stessa si è data per evitare l'anarchia dell'arbitrio. Nell'ambito interiore-spirituale, l'inedito rischia di confondersi con il fantasioso o con il “semplice” psicologico, senza nemmeno esserne consapevoli.
      Essere razionali è l'esatto contrario dell'essere limitati in un recinto, fosse anche quello della spiritualità...

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    3. Ibn Battuta19/02/16, 03:00

      un gioco degli equivoci...per te. Nelle tradizioni indo-tibetane, o in quelle taoiste, per fare degli esempi, ogni processo, tappa, trasformazione, stato mentale ecc è ben descritto, previsto e studiato... e ogni allievo o discepolo passa determinate fasi riconoscibili. Ora, questo tipo di studi, ben lungi dall'essere quell'insieme di idiozie descritte dal moderatore e autore del blog, può essere considerato una specie di università dei processi interiori, rispetto alla comprensione ordinaria e comune, paragonabile invece alle scuole elementari (le scuole di psicologia possono essere delle scuole medie...). Ma conoscere una tradizione non è certo una cosa comune, come non lo è fare un dottorato di fisica, lavorare al cern o alla nasa, o specializzarsi in cardiologia. L'errore ottuso di questo blog è quello di giungere ad una conclusione sulla ricerca interiore, a partire dal sarcasmo su presunti aspetti idioti e di autoinganno mentale che l'autore riscontrerebbe nei vari gruppi. Ma chiunque abbia avuto accesso ad una tradizione pratica ha potuto riscontrare cambiamenti talmente radicali da non avere poi dubbi su ciò che stava praticando. Libero di parlare della sua esperienza con tutta l'ironia del mondo, ma presumere di racchiudere nelle proprie limitanti categorie e capacità di comprensione, un qualcosa che esiste da secoli ...ed esiste perchè ha dato frutti specifici e notevoli, è a dir poco arrogante e ottuso. Il primo passo è la ricerca interiore, sull'allineamento mente-cuore-corpo e sul funzionamento di questi...si mette ordine laddove c'è un mezzo casino. si parla di riceca spirituale quando in termini molto concreti si sente di partecipare di un sistema più vasto, e più "alto", di maggiore "qualità". Prevengo un'osservazione, cosa garantisce che questo sentire sia vero o no? in realtà ci sono dei segni ben precisi. L'interazione con la realtà "esterna" è ben più profonda, misteriosa, inequivocabilmente più stretto. Qual è la differenza tra un paranoico e una persona risvegliata o che ha vissuto una qke forma di "illuminazione"..entrambi affermano di vedere qualcosa che gli altri non vedono e non sentono, solo che il paranoico restringe il campo d'attenzione riducendo ogni cosa a poche idee ossessive, ed è chiuso in un trip irreale, egocentrico e ottuso... la cosddetta persona illuminata dimostra invece di avere uno stato di attenzione, empatia, percezione ben più vasto del comune..una capacità di comprensione e di collegamento degli eventi esterni e interiori più profonda e chiarificatrice. come distinguire un furbacchione, un autoconvinto, un mitomane da un vero insegnante che vede di più? il punto è che la maggior parte di persone non è in grado di distinguere un genio da un coglione...ma se il genio è inequivocabile , come Leonardo, o Einstein, Caravaggio, per l'alta qualità espressa nel loro campo... nel campo interiore e spirituale cos'è un'alta qualità? la stessa presenza fisica, le parole, le azioni... rivelano una qualità capace di influenzare le persone attorno. In realtà pure stando ferme e in silenzio lo stato di presenza di queste persone è notevole..
      ma il moderatore fa fatica a pensare che ci siano persone più evolute di lui...
      notte

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    4. Ex anonimo20/02/16, 14:41

      La tua risposta, non solo non chiarisce gli equivoci, ma li conferma....
      Le tradizioni orientali, dall'alto della loro “università dei processi interiori” si sono spinte ben oltre la descrizione dei processi, tappe, trasformazioni, stati mentali, ecc. In un eccesso di “fervore accademico”, hanno anche voluto descrivere, con dovizia di particolari e tempistica precisa, anche le tappe, trasformazioni, stati mentali, ecc. che l'anima attraversa durante il Bardo, dando precise istruzioni agli allievi o discepoli, per seguire ed aiutare le anime durante il loro percorso....
      Tali scritti, lungi dal chiarire la questione, pongono una pesante ipoteca sull'autoreferenzialità solipsistica di tali processi

      Alcune persone dopo aver passati molti anni ad allineare mente-cuore-corpo (i tre cervelli), e a studiare il funzionamento di questi nelle scuole gurdjieffiane, con maestri sufi, e con maestri buddisti, sono dediti alla compassionevole arte di “seguire i morti” nel loro periodo di permanenza nel Bardo, seguendo le precise indicazioni dei testi che ne descrivono, fasi tappe e condizioni.....Bisognerebbe chiedersi quanto peso abbia la suggestione, il condizionamento, i processi di profezie che si autodeterminano in questi processi. Come scrisse Thomas Hobbes, “spesso la profezia è la causa principale dell'evento profetizzato”.

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    5. Ex anonimo20/02/16, 14:45

      Di esempi se ne possono fare diversi.
      Molti studenti di medicina, durante i loro studi, leggendo i vari sintomi delle malattie studiate, temendo di avere una particolare malattia avvertono tutti i relativi sintomi....
      In medicina è noto l'effetto placebo: nella sperimentazione dei farmaci, quando viene somministrato il placebo (pillole di zucchero al posto del farmaco) molti pazienti (ignari di stare assumendo solo zucchero) hanno dei miglioramenti pari a quelli che assumono la molecola attiva. Immaginiamoci quando andiamo a manipolare la mente con pratiche varie!
      Molti leggendo gli oroscopi giornalieri, poi vedono avverarsi le predizioni....

      Tu dici di aver trovato una tradizione, esclusiva e seria (ogni scarrafone è bello a mamma soja ). Hai ottenuto notevoli cambiamenti, buon per te. Quando si tratta di specificare, uscendo dal vago, dici che con la ricerca spirituale ci ”si sente di partecipare di un sistema più vasto, e più alto, di maggiore qualità.... L'interazione con la realtà esterna (che tu metti tra virgolette, quasi a precisare l' artificiale differenza interno/esterno dei nuovi paradigmi...) è ben più profonda, misteriosa, inequivocabilmente più stretto.... la cosiddetta persona illuminata dimostra invece di avere uno stato di attenzione, empatia, percezione ben più vasto del comune..una capacità di comprensione e di collegamento degli eventi esterni e interiori più profonda e chiarificatrice”, cose che molti ottengono seguendo un semplice corso di PNL, senza scomodare le università dei processi interiori o le tradizioni indo-tibetane o taoiste o sufi.

      Nel campo dell'arte o della scienza ci sono dei geni, che sono tali non per autoproclamata elezione, ma perché hanno prodotto opere tangibili ed osservabili da tutti (anche dai coglioni).
      I geni spirituali sono invece osservabili solo dai credini, cioè da coloro i quali credono che questi siano maestri e che quindi ne subiscono il fascino in termini di “presenza fisica, parole, azioni, capacità di influenzare le persone attorno, anche stando ferme e in silenzio”. Probabilmente la maestria spirituale, come la bellezza, è negli occhi di chi guarda....

      Dulcis in fundo, non so se lo smoderatore faccia fatica ad ammettere che ci siano persone più evolute di lui. Quello che mi pare, invece, che non faccia fatica ad ammettere che ci sono persone più credine di lui. Dopo aver allineato mente-cuore-corpo, praticato i Movimenti, il ricordo di sé, nelle scuole di Quarta Via , ed aver detto e sperimentato per 15 anni le stesse cose che dici tu adesso, ad un certo punto, per motivi sconosciuti, si è risvegliato....
      Un saluto

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    6. Ibn Battuta20/02/16, 15:42

      fai un enorme errore. la tradizione è sempre vivente tra persone , reali e vive, i testi sono alla periferia di questo trasmissione e non sono quindi che appunti per chi fa un percorso pratico. Una tradizione non la studi studiando i testi SENZA passare da un percorso pratico. Grazie che il bardo non ti dice nulla!... per te è fantasy, come harry potter, star wars, renzi e il pd... cioè una cosa inverificabile. ma quel testo è riferito a monaci avanzati...
      altro errore concettuale enorme: pensare che in una tradizione prima credi a tanti bei film spirituali e poi li realizzi proprio perchè ci credi. ma le cose non vanno affatto così. Ti faccio un esempio molto pratico: esistono numerose pubblicazioni sul tai chi,testi cinesi non interpretazioni occidentali(che sono perlopiù della banalità), a leggerli troverai cose pressochè incomprensibili a non iniziati... il tai chi è un'arte marziale che fa riferimento a forme di energie diverse... ora se tu vai in una palestra occidentale troverai tanti zombie che difficilmente sapranno utilizzare in difesa reale quegli esercizi e ancor più difficilmente avranno percezione di quelle energie, ma magari hanno letto l'ultima edizione dei classici del tai chi o di altri libri incomprensibili ai non cinesi e non praticanti avanzati. Ne dedurresti che il tai chi è una fuffa per deficienti..per "credini"...ma quello è solo ciò che è arrivato a noi, praticato pure male due volte a settimana.
      bene, poi ti capita magari di potere andare nel nord della cina, di poter accedere ad un cerchio interno di una famiglia di lignaggio vero del tai chi e scopri che ogni discepolo ha una qualità marziale che tu ti sogni, che il lavoro è strutturatissimo e minuzioso fino al minimo dettaglio - qualcosa di inconcepibile nelle "palestre occidentali" - che la pratica coinvolge queste persone per decine di anni, in progressione di qualità non comune... e solo allora capisci che quei testi, che arrivano incautamente sino a noi, possono assumere un senso solo tra praticanti avanzati... a leggerli tu, se non hai esperienza, o chiunque altro, non ne ricavi un ragno dal buco se non una serie di immagini poetiche o irreali. Come se le istruzioni di assembelaggio della componentistica di una lavatrice o di un computer sofisticato arrivassero ai pigmei del borneo che non sanno cosa sia un pc. Cioè non se ne fanno niente e penseranno solo a fantasie su una cosa chiamata "lavatrice" o "Pc"...
      ma la cosa ancora più interessante è che nelle scuole di lignaggio nessuno dei praticanti legge un bel niente fino ad un certo punto. cioè nel lavoro si parla pochissimo, niente riferimento a energie, filosofie ecc.. nulla di nulla... solo dopo che certe qualità pratiche sono state sviluppate(e in un'arte marziale è possibile fare test oggettivi in questo senso, senza fuffa o menate) il maestro fa leggere alcuni appunti e solo quelli che ritiene lui.. cioè si crea DOPO un linguaggio comune...ma NON c'è affatto questo mettere il carro mentale davanti ai buoi! un maestro dice "fai questo"... fare... non ripetere a memoria concetti e idee!. questo è solo un esempio pratico di cosa sia una tradizione... le parole, certe parole assumono senso solo DOPO, non prima.
      questo è il motivo per cui un testo come Belzebù di Gurdjieff risulti (volutamente,da parte dell'autore) incomprensibile per la maggior parte delle persone e un insieme di supercazzole. apparentemente è così...in realtà è un promemoria per "specifiche persone", ma il moderatore con la sua "logica" direbbe che sono solo assurdità.
      il moderatore... lui pensa di poter dire l'ultima su tutto ciò e da qui battute ridicole su gli altri che credono di avere la migliore e più vera esperienza (salvo asserire di averla lui, in negativo) . Banalmente lui non ha trovato chiavi di accesso, come i praticanti (da palestra) di tai chi di mezzo mondo... mentre altri sì..
      un saluto

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    7. Ex anonimo20/02/16, 19:10

      Non intendevo un processo così elementare e lineare.
      Certamente il percorso è pratico, ma come diceva un epistemologo, “i fatti sono carichi di teoria”, così potremmo dire che “la pratica è carica di teoria”. Non esiste la pratica avulsa da una idea di fondo, da una convinzione, più o meno consapevole. Il fatto stesso di rivolgersi ad una scuola spirituale è un indice chiaro di ciò che si cerca e, in ultima analisi.... di ciò che si trova. Non si arriva “vergini” in una scuola o gruppo; non si è una tabula rasa. Il meccanismo mentale della suggestione, è molto più subdolo e complesso: passa dalla comunicazione non verbale; dai messaggi subliminali che sfuggono alla ragione; dalle convinzioni inconsce. Lo scegliere di frequentare un corso di tai chi, o un gruppo gurdjieffiano o altro, porta con se un carico di aspettative e delle conoscenze più o meno consapevoli.
      Non voglio dire che tutti i maestri usino consapevolmente e in mala fede mezzi di suggestione ipnotica, ma....di fatto lo fanno.
      Gli esercizi assegnati dai maestri, anche senza spiegarti nulla di teorico, contengono una sorta di teoria implicita.
      Gli esercizi sono dei potenti induttori ipnotici, e degli strumenti per “ancorare” una ristrutturazione cognitiva dell'esperienza.

      Ti faccio un esempio.
      L'allineamento mente-cuore-corpo (fiore all'occhiello della Quarta via), attraverso per es. i Movimenti o Danze sacre, è un buon esempio di pratica ipnotica di matrice spirituale (come lo sono le danze sufi, il tai chi, e tutte le “meditazioni in movimento” ). Da questo punto di vista è importante, per la buona riuscita, “ancorare” lo stato mentale desiderato con una postura/movimento non usuale del corpo. Una delle leggi della Psicosintesi (applicate da molte discipline mente/corpo, a volte senza saperlo...) afferma che esiste una precisa corrispondenza biunivoca tra posizioni/posture del corpo e stati mentali/emotivi. Volendo esperire un nuovo stato di coscienza, è utile cercare una “zona franca” della mente, ossia non condizionata da posture abituali. I movimenti inusuali (movimenti dissociati, movimenti associati a conteggi, ecc. ) sono un ottimo espediente per ottenere ciò.
      Le esperienze/emozioni avute con la pratica, sono nuove proprio perché associate a nuovi ed inconsueti movimenti/posture. Il paradigma interpretativo spirituale (spesso semi-consapevole) porta ad interpretare questi stati come “percezioni di energie”, intensità o profondità delle percezioni, ecc. La suggestione è già subentrata....

      Il trucco dei testi che hanno livelli interpretativi diversi, in relazione all'evoluzione spirituale e quindi al livello di comprensione dell'allievo, è un trucco vecchio come il mondo (lo stesso usato, seppur macroscopicamente e grossolanamente, nelle profezie di Nostradamus...). In questo entrano in gioco meccanismi di proiezione, di distorsione cognitiva, di selezione dei contenuti, ecc. In parole semplici sono scritti così fumosi, che dentro ci puoi trovare di tutto...col senno di poi, cioè quando in te si è istallato il paradigma interpretativo del maestro/scuola in questione.
      Caro mio, la mente fa brutti scherzi!!
      Ciao

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    8. Ibn Battuta21/02/16, 02:05

      la tua ossservazione è molto ingenua... continui a parlare di teoria inconscia, aspettativa, suggestione.. ma temo che tu non abbia ben colto il senso dell'esempio di una scuola di tai chi (esempio preso non a caso, visto che si tratta di arte marziale dove le cose le devi dimostrare con i fatti.. io posso dire di schivare i proiettili, ma se vieni tu e vuoi verificare devo accollarmi senza se e senza ma che tu possa spararmi..ecco perchè le cazzate indotte , autoindotte, ipnotiche funzionano fino ad un certo punto...non hai idea di qule capacità pratica deve essere di volta in volta dimostrata con i fatti). Parli di trucco dei testi, laddove ti si dice che i testi non contano un bel niente.. ma proprio nulla...cioè puoi benissimo farne a meno, diventano utili nel "sapere" , affinchè la mente abbia i suoi riferimenti e non faccia interferenza, ma non sono necessari affatto nella "conoscenza" per chi effettua un percorso pratico...
      stai facendo lo stesso ragionamento aprioristico del moderatore, ridurre ogni esperienza ad una convinzione condizionanta e condizionante della mente. Ma i fatti sono fatti... la cappella sistina è un fatto? c'è differenza tra caravaggio e teomondo scrofalo, tra maradona e il calciatore geometra della domenica? tra i palazzi di una periferia e i templi greci, indù, egizi? bene.. le differenze sono qualitative e quantitative, tangibili, evidenti.. tu chiedi perchè tirare in ballo "percezioni energetiche", perchè dopo un certo periodo, i fatti con cui hai a che fare non rientrano più nella ordinarietà, sono letteralmente extra-ordinari... e tu puoi continuare a credere che la mente crede a quel che vuole e vede quel che vuol vedere, ma è solo una tua opinione, che con possibilità concrete extra-ordinarie non ha nulla a che fare.

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    9. Ibn Battuta21/02/16, 02:06

      La piramide di cheope è una manifestazione di ingegno ordinario?... Ma a monte di tutto sto discorso c'è il piccolo "fatto" che quello interiore è un campo di sviluppo raro, rarissimo, e che richiede una dedizione e studio notevoli... motivo per cui statisticamente troverai pochissime persone avanzate, esattamente come pochi sono gli astrofisici, e ancora meno quelli che possono entrare alla nasa o altri enti spaziali. E' un percorso di eccellenza...
      Le possibilità di uno yoga (nel senso più alto) le puoi vedere in un maestro 40ennale, non in chi pratica due volte a settimana tra un aperitivo e l'ufficio. allora, quando pratiche antiche arrivano dal monastero alla città, da monte a valle, devi mettere in conto che statisticamente avverrà un adattamento, una perdita, una difficoltà, una diluizione nella divulgazione... qualcuno pensa che le danze di Gurdjeff o sufi rincoglioniscano o diano solo l'illusione di chissà quali energie...è solo un'opinione soggettiva. innalzare il proprio livello energetico -vibratorio è qualcosa che è previsto dalla scienza...la realtà è un campo energetico sofisticato, noi ne facciamo parte. Ammetti per un attimo che comunità che hanno sviluppato tecniche armoniche come lo yoga il tai chi e altro, possano aver ricercato proprio un innalzamento energetico. Contempla per un attimo questa ipotesi, che allo stesso modo con cui l'attenzione rivolta al mondo "esterno" ha portato a sempre maggiori conoscenze, inconcepibili fino a quel che tempo prima, ecco.. allo stesso modo un'attenzione rivolta per secoli e da più generazioni all'indagine interiore ha portato all'individuzione-creazione di strumenti cognitivi straordinari rivolti all'interno e non all'esterno. in comunità tradizionali certe pratiche hanno dei riscontri esteriori extraordinari ben precisi, e tu puoi tirar ein ballo ipnosi, pnl, gestalt, psiconsintesi e chi più ne ha più ne metta...ma quello che accade è ben lungi dall'essere ascrivibile alle convinzioni soggettive e pnotiche, bensì in modo ben più complesso certe stranezze vicino quasi al miracolo, rivelano una concreta interazione con la realtà esterna ben più profonda che nell'ordinaria e urbana percezione media della vita.
      gli indios huicol che di notte corrono nella foresta, senza sbattere, inciampare , o altro, e lo fanno perfino bendati, manifestano una capacità di empatia e ascolto nell'ambiente fuori dall'ordinarietà. Il punto non è il modello mentale che ti viene dato, che ogni cultura ha differente, anche se si toccano poi archetipi, il punto è la qualità pratica nelle azioni e interazioni con "là fuori" che emrge a seguito di certe pratiche!

      cmq tu sei il moderatore sotto altro nick? :)

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    10. Ex anonimo21/02/16, 11:26

      Caro Ibn,
      le mie osservazioni sono ingenue, forse perché sono speculari alle tue che sono confuse: mettono insieme abilità psico-fisiche del tai chi (dovute ad anni di addestramento); sviluppo di capacità spirituali (nome confuso e mai chiarito); livelli di interpretazione di testi dai contenuti volutamente confusi, ecc.

      La capacità di addestramento della mente-corpo di sviluppare maggiore abilità, maggiore percezione, è sotto gli occhi di tutti: non c'è bisogno di andare nel nord della Cina, ad ammirare estasiati lo sviluppo dei monaci avanzati...
      I libri sono certamente incompleti, inutili e dannosi (per certi versi) e quindi solo un promemoria, ossia la “mappa” rispetto ad un “territorio” più complesso da percorrere a piedi... Questo è pacifico. Il testo di Armonia e Composizione che si studia al Conservatorio, per es., è solo una guida per imparare a comporre, ma di Mozart o di Chopin ce ne sono pochi....
      Persone che hanno capacità mentali (e sottolineo mentali) evolute e fuori dal comune ce ne sono ovunque e in ogni campo: geni della matematica che fanno complicati calcoli a mente o che risolvono complicati teoremi senza aver studiato all'Università; geni della musica che compongono e suonano divinamente strumenti musicali a 7 anni; persone che suonano il pianoforte ad occhi chiusi a mani incrociate; persone che hanno l'orecchio assoluto, cioè riconoscono l'altezza e il nome di un suono emanato da qualsiasi strumento (tieni presente che un suono è l'esatta e codificata frequenza vibratoria espresse numericamente) ; persone cieche o con altri handicap che sviluppano in modo eccezionale altri sensi, ecc.
      Chiaramente se un maestro di arti marziali si addestra 40 anni su movimenti, sviluppo di percezioni, ecc. arriverà ad un livello eccelso, e coglierà delle sfumature che un maestro “ordinario” non coglierà. Ma cosa c'entra lo spirituale? Sono capacità di apprendimento mentali, rare come sono rari i geni della musica, della matematica, della fisica, ecc.

      Quando mi riferivo al gioco degli equivoci, alla mancanza di indici referenziali, mi riferivo proprio alla sovrapposizione di livelli, di contenuti e di argomenti, che genera l'equivoco, aprendo la porta alla confusione e all'ingenuità...

      p.s. sembri ossessionato dallo smoderatore! Rispondi ai miei commenti, ma parli di lui...
      tranquillo, non sono lo smoderatore: lui è di un altro “livello” e non darebbe mai le mie risposte ingenue... ;)

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    11. Ibn Battuta21/02/16, 16:00

      il moderatore ha dato un'impronta a questo blog basato su un'unica , ottusa sua convinzione, quindi non rispondo solo a te, ma lascio tracce a chi passa da qui a leggere. Inoltre tu hai decisamente un livello di dialettica migliore del suo.. nel senso che forinisci le tue idee, sulle quali posso essere d'accordo o meno... invece non c'è una rispsota sensata che sia una tra i commenti del moderatore, quindi concordo con te... lui è di un altro "livello" :) .
      Essì, continuo a trovare ingenue le tue osservazioni: parli di confusione, ma leggi quello che vuoi leggere. Ti parlo di esperienze diverse, proprio in un blog che fa un unico calderone di esperienze diverse ..eh.. per farti notare. Le abilità psicofisiche cui faccio riferimento con l'esempio del tai chi in una scuola di tradizione, quindi non quella che trovi nella palestra sottocasa, NON rientrano affatto nelle ordinarie categorie di abilità "naturali"... ti parlo di un'eccellenza che non puoi più spiegare secondo criteri di normale progressione . non si tratta più di un'integrazione psicofisica, come può averla un ginnasta olimpico, ed è a quel punto che assumono significato - e non prima - i vari testi su energie non convenzionali e su strane alchimie all'interno del corpo e fuori dal corpo. sia nello yoga che nelle pratiche taoiste, cui il tai chi è legato - quindo sorge in un contesto che il genio del moderatore definirebbe di "credini" - si fa riferimento a cose che NON puoi spiegare affatto con le categorie mediche o psicologiche ordinarie. Visto che chiedevi perchè non parlare di normali migliorie psicologiche e mentali e tirare in ballo mistiche energie... sepmplicemente perchè con le tue categorie psicologiche non spieghi affatto una varietà di abilità, scoperte, possibilità, percezioni "non ordinarie".. che si manifestano in seguito a pratiche "non ordinarie", e che tu lo voglia o no l'unico quadro concettuale ammissibile è quello del contesto che ha creato quelle pratiche. Quantomeno con quello devi fare i conti.... Certamente, come ogni quadro concettuale ha valore solamente indicativo, descrittivo, ma sopratutto pratico.. occorre avere un certo rispetto per una diversa "mind structure", culturalmente determinata, per potercisi confrontare... I testi orientali che trattano di energie sono traducibili secondo te in base ai parametri della normale psicologia occidentale (premettendo che ci sono diverse scuole di psicologia che nemmeno s'intendono fra loro)?
      la risposta mia è "no", proprio perchè fanno riferimento a possibilità non comuni, laddove la psicologia , nella stragrande maggioranza dei casi, fa riferimento ad esperienze ordinarie.

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    12. Ibn Battuta21/02/16, 16:05

      Cosa è "spirituale"? cosa è "interiore"? si parla di possibilità interiori quando cominci a mettere ordine nella confusione emotiva, psicologica, fisica ecc creando una maggiore chiarezza e allineamento tra le funzioni ...e questa è la base di ogni miglioria umana.. Si comincia a parlare di "spirituale", quando si accede un campo di possibilità e di esperienze, che trascende la tua limitatezza e i tuoi confini interiori (quindi non dipendenti dalla tua abilità mentale), mettendoti in connessione con eventi, luoghi, persone, natura, in un modo assolutamente inedito... come se fosse possibile un'apertura, un'osmosi tra interno ed esterno, un superamento dei confini tra "me" e "te", "qui" e "lì" (in fondo barlume di questa esperienza l'abbiamo tutti quando amiamo qualcuno..), ed è a questo livello di esperienza che assume senso leggere i testi che parlano di energie che trascendono le normali funzioni fisiche e mentali, non prima. Ma c'è di più, la psicologia anche occidentale ci dice che la nostra psiche è a strati, e che la nostra attenzione può essere irretita all'esterno e non percepire le zone d'ombra interne, "illuminazione" significa proprio portare luce in quelle zone... ed è qui che i mistici di tutti i tempi dicono di trovare un fondamento, una zona di quiete, dove finalmente c'è il riposo e l'energia. Ti portavo esempi diversi che a tuo avviso creano confusione, solo per farti vedere la relatività delle nostre categorie concettuali in relazione ad esperienze non ordinarie (e citavo non a caso tradizioni che prevedono l'azione, quindi qualcosa di più palpabile rispetto a esperienze solo interiori)... i monaci tibetani descritti da Alexandra David Neel , capaci quasi di levitare correndo sulla neve li ho visti anche io (in ladakh), e anche i maestri di tai chi capaci di gestire forze che non puoi spiegare secondo normali abilità fisiche...e anche gli indios che inspiegabilmente corrono al buio con un'empatia nella foresta che manco gli alieni di avatar! e ti tralascio gli houngan e mambo del vudù di Haiti... ognuno ha le proprie esperienze,e ognuno può autoingannarsi quanto vuole o essere soggetto a prese per il culo, ipnosi e cc.. non starò certo qui a convincerti, ma quello che dico è che occorre avere molta esperienza in questo campo - quindi anche molti viaggi e non solo il corso di yoga sotto casa - per farsi un'idea e sopratutto occorre avere avuto accesso a pratiche concrete per intuire se c'è del vero in quel che testi astrusi indicano.
      Le tue osservazioni su cose ordinarie che vengono prese per straordinarie e possono essere ben spiegabili, possono essere ribaltate nell'incontro con lo straordinario che non può essere spiegato facilmente con le normali categorie..
      ma , ripeto, devi aver avuto accesso a qualcosa che superava i tuoi confini fisici e mentali per potere mettere in dubbio le certezze ordinarie.
      d'altronde quando Jung parlava di sincronicità già introduceva esperienze che trascendono i confini dell'interiorità, per parlare di connessione non ordinarie tra interno ed esterno.
      pensare che tutto si riduca a solo a trip mentali, sì...è ingenuo.. ma tu penserai esattamente il contrario, che ogni esperienza è decodificata da una mente che vuole credere a ciò che già crede.
      So bene che tu rimarrai della tua idea e io della mia... ma perlomeno c'è stato uno scambio civile :)
      Buona giornata

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    13. Ex anonimo21/02/16, 19:17

      Per la verità anch'io continuo a trovare vaghe le tue osservazioni, anche se capisco il tuo intento pedagogico. Non so se leggo quello che voglio delle cose che scrivi, ma non lo escludo. In fondo, siamo un po' tutti vittime delle nostre distorsioni cognitive...
      Tu parli di esperienze, di cose straordinarie, di strane alchimie nel corpo e fuori dal corpo, di eccellenze, di cose inspiegabili con le normali categorie mediche e psicologiche, mentre ritieni i miei esempi ben spiegabili....

      Io ritengo che ogni cosa debba poter essere circoscritta e analizzata, seppur nei limiti delle categorie ordinarie, per vedere se è possibile farlo. In fondo si tratta solo di applicare il “rasoio di Ockham”.

      Continuo a pensare che confondi i livelli. Quelle che tu definisci esperienze straordinarie, possono essere lette come una sorta di stratificazione di livelli diversi: c'è un livello, diciamo così, più oggettivo (es. le straordinarie abilità), sul quale si stratificano fino a sedimentarsi in un tutt'uno indistinguibile, gli elementi emozionali e le suggestioni in cui l'occhio vede ciò che la mente vuol vedere, anche che i monaci tibetani sono capaci quasi di levitare. Ma in quel “quasi” c'è tutta la differenza, come l' esperienze di pre-morte non è la morte.... Anche gli indios che corrono al buio nella foresta, bendati senza sbattere contro gli alberi, si può spiegare con l'aver memorizzato i passi di un sentiero, e poi bisognerebbe osservare di persona e non per sentito dire, magari facendogli cambiare percorso....
      La sensazione di percepire una realtà più profonda, una osmosi tra esterno ed esterno, o cose del genere, può essere spiegata con alterazioni di alcuni circuiti neuronali. Le allucinazioni spontanee sono comuni. Durante interventi di neurochirurgia, con il paziente sveglio, stimolando elettricamente alcune zone del cervello si può provocare sperimentalmente il fenomeno “straordinario” dell'uscita fuori dal corpo.
      Buona serata

      p.s. non credo che nessuno possa far cambiare idea a nessuno. Semplicemente si esprimono opinioni e poi...amici come prima ;)

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    14. Ex anonimo21/02/16, 19:53

      Al di là della tua opinione sullo smoderatore, devi ammettere che questo blog è un'isola di libertà assoluta, in cui ognuno può scrivere quello che vuole (compresi gli insulti allo smoderatore) senza nessun filtro. Ci sono in giro blog, dall'aspetto asettico, privo di commenti di dissenso, data la censura che si effettua prima della pubblicazione...

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    15. Grazie Ex-A, è molto utile che ci sia uno come te, che abbia la conoscenza, la pazienza, la calma, il rispetto (e sì, forse anche l'ingenuità) di spiegare la dinamica psicologica del fenomeno del credino a quest'ultimo, proprio perché suddette qualità non sono appartenenti al mio livello.

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    16. Chiunque non abbia avuto dubbi di aver avuto accesso ad una tradizione senza dubbio pratica ha potuto riscontrare senza dubbio cambiamenti talmente radicali da non avere poi dubbi su ciò che stava indubbiamente praticando. Se qualcosa esiste da secoli è la prova che è reale, ed esiste perché ha dato frutti specifici e notevoli...

      Cosa garantisce che questo sentire sia vero o no?
      Ci sono dei segni ben precisi: se ci credi è vero, se non ci credi non lo è. La realtà è più reale, più profonda, più misteriosa... Eh?

      Qual è la differenza tra un paranoico e una persona risvegliata o che ha vissuto una qke forma di "illuminazione"?
      Entrambi affermano di vedere qualcosa che gli altri non vedono e non sentono, entrambi restringono il campo d'attenzione riducendo ogni cosa a poche idee ossessive, chiusi in un trip irreale, egocentrico e ottuso... l'unica differenza è che il paranoico non s'atteggia.

      Come distinguere un furbacchione, un autoconvinto, un mitomane da un vero insegnante che vede di più?
      Il credino non è in grado di distinguere un genio da un coglione, perché il coglione È un genio.

      Si parla di ricerca spirituale quando in termini molto concreti si sente di partecipare di un sistema più vasto, e più "alto", di maggiore "qualità".
      Nel campo interiore e spirituale cos'è un'alta qualità?
      La prova al di là di ogni ombra di dubbio è la stessa presenza fisica, le parole, le azioni... rivelano una qualità capace di influenzare le persone già influenzate. In realtà pure stando ferme e in silenzio lo stato di presenza di queste persone è notevole per chi ha già deciso che sia tale.

      Ma a monte di tutto sto discorso c'è il piccolo "fatto" che quello interiore è un campo di sviluppo raro, rarissimo, quasi impercettibile, abbastanza improvabile, assolutamente incontrovertibile. La realtà è un campo energetico sofisticato, noi ne facciamo parte, e con noi s'intende né voi né tantomeno loro.
      Il punto è l'alta qualità pratica nelle azioni e interazioni con "là fuori" che emerge a seguito di certe pratiche!

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  19. Ibn Battuta09/02/16, 01:00

    lucidità ne vedo meno che zero nel tuo blog, e ancor meno nella tua risposta, che si avvolge su sè stessa. Non hai detto che hai la verità? cazzate, affermi apertamente che una cosa "è" e "non è" altro. Blateri di esperienze, pratiche e metodi interiori in generale con affermaizoni assolutiste, quando puoi parlare solo della tua (non)esperienza.
    tutta sta fuffa di blog solo perchè hai sprecato 15 anni e non speriemntando nulla hai dedotto che non esiste nessuna esperienza interiore. sì..la logica è il tuo forte.
    anche la lucidità.

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    Risposte
    1. Sono d'accordo: avere la verità è affermare apertamente che una cosa "è" e "non è" altro.

      Non ho sprecato 15 anni anche per il solo motivo di aver smesso, li avrei sprecati qualora avessi continuato.
      Lucidità ne vedi meno che zero in 'sta fuffa di blog perché tratta de 'sta fuffa spirituale, dove la ricerca in sé si avvolge su sé stessa, dove il nulla è pieno di niente... Risposta a cosa?

      È vero: chiunque può dire di aver esperito l'esperienza.

      La lucidità di ogni credino sta nell'avere l'esclusiva dell'unica vera esperienza.

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    2. Ibn Battuta20/02/16, 10:39

      l'unico che ritiene di poter catalogare tutte le esperienze riducendole all'"unica vera esperienza", cioè l'esperienza da credino (il credere di aver provato chissà che) sei tu.
      E questo è il limite del tuo blog. Sopratutto è il limite tuo, che rivela la tua conoscemenza. Fai un minestrone dove inserisci tutti e tutto, come se avessi conosciuto di presenza ed esperienza tutti e tutto... il tuo estrapolare frasi per denigrarle o leggere le biografie a modo tuo, secondo un sarcasmo da liceo non è esattamente una genialata nemmeno secondo le regole del sarcasmo e dell'ironia. Occorrerebbe un pò più di classe... ma sopratutto difetta in logica, perchè applica "l'unica presunta logica " (la tua) a riflessioni e situazioni che hanno un ben preciso significato esperienziale (e quindi anche verbale). Ed ecco che ad avvolgerti su te stesso ci finisci tu: NON avendo avuto alcuna esperienza ne deduci che non esista nessuna esperienza, indi tutti gli altri che ne parlano si fanno le seghe mentali...
      azz... e meno male che critichi l'egocentrismo dei maestri eh..
      se uno incontra un maestro che ha davvero realizzato qualcosa di qualità, qualcosa che si manifesta in più modi, e detiene strumenti e conoscenze per condurre altri e più persone sperimentano in concreto una crescita interiore e nuovi significati..beh.. questo è far parte di una tradizione, e a partire da questo lignaggio si è in grado di confrontarsi con altre esperienze, trovando punti di contatto e rimandi molto concreti.. ma a partire dal proprio trauma di inconcludenza in un percorso (cioè il tuo caso) arrivare alla conclusione che tutte le ricerche, tutti gli sforzi, tutte le tradizioni siano la fuffa di cui blateri in questo blog, rivela solo il tuo limite e la tua mancanza di lucidità. D'altronde "credi" che sia tutta fuffa, in definitiva sei un "credino"..
      ma non voglio convincerti di nulla...d'altronde se hai fatto un intero blog fuffa , che parla di cose che non comprendi, "tu sei questo" (e non Quello e manco quelo)
      buonanoncontinuazione :)

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    3. La cosa buffa è che questo blog non ha nulla di suo, esso è soltanto una sorta di specchio: contenuti e linguaggio appartengono al credino e al suo legnaggio e vengono riflessi e riproposti usando sinonimi, termini ed espressioni presi dallo stesso dizionario linguistico.
      Il paradosso che non smette mai di divertirmi è che le accuse che vengono fatte sono di egocentrismo, ignoranza, limitatezza, mancanza di lucidità, mancanza di classe, ironia dozzinale, megalomania, inconcludenza e, dulcis in fundo, credineria. (e questo solo nel commento qui sopra)

      Ibn Battuta, tu continui ad essere qui perché, come hai detto tu, non vuoi convincere di nulla. Tu hai esperito l'esperienza della vera esperienza, e non hai bisogno di esperire l'esperienza altrui per esperirne la fallacia e la limitatezza.
      Il credino può dire di schivare i proiettili, ma poi si deve accollare il fatto, senza se e senza ma, che gli si possa sparare. Egli però dice di aver esperito questo o quello e a dimostrarlo c'è il fatto che lo abbia appena detto. Non si tratta di apprendere, conoscere, esperire, registrare, ma intuire secondo il metodo rincognitivo.
      La tradizione del lignaggio del credino è sempre vivente tra persone reali e vive. D'altronde il lignaggio, o legnaggio, è una serie di persone discendenti dal medesimo stipite...

      Hai ragione, di "tracce" ne hai disseminate in quantità...

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    4. P.S. Grazie per il tuo prezioso contributo a questo blog.

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    5. Ex anonimo23/02/16, 10:41

      Appena sono approdato su questo blog, mi ha colpito l'intelligenza, l'acume e la profondità dei posts e delle risposte dello smoderatore, mascherati da finta leggerezza ironica (altro che ottusità!!). Questo blog è l'unico su cui scrivo, perché (secondo me) è l'unico che merita.
      I miei commenti sono solo apparentemente più complicati, ma in effetti sono molto ingenui, perché si muovono sul piano razionale, mentre la partita si gioca piano emotivo. Un'azione più efficace si avrebbe con le favole o le parabole, perché parlano il linguaggio dell'inconscio e per questo sono capaci di ristrutturarlo. Le tradizioni orientali e quelle esoteriche anche occidentali, questo lo sanno (non a caso nei Vangeli si usano le parabole...). Nel campo spirituale, la vera comunicazione è più sottile ed è non verbale, pre-logica (i maestri spirituali, gli sciamani di tutte le culture e gli ipnotisti, lo sanno benissimo). Tanto è vero che se si vogliono cambiare le convinzioni bisogna agire per vie non razionali, riprogrammare l'inconscio per vie analogiche.
      Ricordo che negli anni delle mie scorribande spirituali, mi imbattei i un testo dal titolo “Come trasformare le emozioni negative”, di Lama G. Rinpoche, nel quale, per superare l'attaccamento e il desiderio per una donna, si propone di pensare tale donna non dall'aspetto esteriore, che è piacevole ed attraente, ma dall'aspetto interno, ossia come un recipiente pieno di urina, di escrementi e di altre sostanze impure. Provate a fare questo ragionamento quando siete innamorati di una ragazza e vedete se funziona.... Ah, le antiche tradizioni....

      Mi chiedo a cosa serve (credere di) allineare corpo-mente-cuore, (credere di) avere esperienze straordinarie, (credere di) “accedere ad un cerchio interno di una famiglia di lignaggio vero”, se poi non si riesce a controllare nemmeno la propria emotività in uno scambio di opinioni che avvengono via computer?
      Per dirla con Gurdjieff: che credito si può dare ad un uomo che rimane di cattivo umore tutto il giorno perché la mattina non ha trovato le sue pantofole accanto al letto?

      Se Ibn Battuta voleva lasciare un messaggio ai ricercatori spirituali che leggeranno il blog, per dare una testimonianza che vada oltre l'ottusità di questo blog, c'è riuscito benissimo con i suoi commenti in questo post, e soprattutto con quelli nell'altro post (L'esperienza).

      p.s. anche da queste ultime risposte si nota che il livello dello smoderatore è moooolto superiore!!

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    6. Ibn Battuta25/02/16, 18:50

      campioni di umorismo indiretto..
      smoderatore, il blog parla di te, solo di te, della tua comprensione, non è specchio di nulla, se non di ciò che tu hai capito dopo 15 anni persi... ma "credi" di riflettere chissachè. Emerge solo la banalità: tu sei come uno che NON è passato al test di ammissione di fisica, ma parla male di fisici , asserendo che non esiste nessuna cosa chiamata fisica se non nella mente di alcuni mitomani. Non c'è traccia di nessuna logica nelle tue risposte. Provi a fare il giocoliere con le risposte altrui, ma risulti facilmente inchiodabile solo nella tua ottusità. L'unica realtà oggettiva è che tu parli di ciò che non hai esperito. Non è importante se sia vero o meno che io abbia esperito qualcosa nè che io lo debba "dimostrare" (su un blog?), il fatto di fondo è che tu non sei nelle condizioni di poter sapere se è vero o meno. Se io dicessi "ho visto un ufo", tu non puoi sapere se si tratta di verità o di distorsione percettiva, ma l'unica conclusione logica è che non puoi sapere se è vero o no. Nel momento stesso in cui ti esponi con ottusa sicumera e mi dai del credino, automaticamente lo diventi anche tu ...perchè "credi" in modo dogmatico nella non esistenza degli ufo. L'unica conclusione logica che puoi dare è che tu non ne sai nulla di ufo e che hai delle tue opinioni in merito (soggettive e che lasciano il tempo che trovano) e che puoi affidarti al tuo intuito per valutare la credibilità di uno che ti racconta di ufo. Ma siccome qui non si parla di ufo, si parla di esperienze che in molti hanno potuto toccare con mano, tramite vie diverse... si tratta di uso della mente, delle energie, del corpo, delle emozioni, della coscienza, la differenza la fa la competenza reale in una tradizione o in una ricerca. E dal livello veramente pietoso con cui analizzi "frasi" (sic) di maestri ed esperienze su cui hai un livello di comprensione scarsissimo, se ne può tranquillamente dedurre che parli di ciò che non conosci..
      e tu avessi visto le navi da combattimento a largo dei bastioni d'orione, direi semplicemente che sono fatti tuoi.. non direi mai che sei un "credino", perchè non sono nelle condizioni di sapere che di cosa parli. Ma se mi parli della torta sacher, una cosa concreta e precisa, su cui ho esperienza diretta e che ha una storia documentabile, allora ci incontriamo in un terreno preciso... così come se mi parli di carbonara non puoi dirmi che non esiste una cosa chiamata guanciale, ..come concreto e preciso è l'uso del corpo e delle energie nel tai chi, una cosa storicamente ben definita, come concreto e preciso è l'uso del suono nelle scuole che usano mantra o canti sacri, concreta e precisa la conoscenza del gregoriano, concreto e preciso è lo yoga... ecco, siccome, caro fuffa-moderatore, questo è un terreno preciso , o lo conosci o no, non ci sono vie di mezzo... E credimi, tutto sto ambaradan di blog , parla solo della tua mancanza di competenza e in definitiva di logica.
      Sì, sei un "credino smoderatore"...
      ma puoi sempre aprire un blog sulla carbonara e la sacher torte : )

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    7. credino scientifico25/02/16, 19:44

      Ibn Battuta (alias Anonimo-tu) ma non ti sono bastate le figuracce da incompetente che hai fatto sul post L'esperienza?
      Errare è umano, ma perseverare è da credini...

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    8. Ibn Battuta25/02/16, 19:44

      ad ex anonimo

      l'emotività è un carburante e va utilizzato - il tantra docet - lo vedi in me e non lo vedi del tuo "intelligntissimo" e idolatrato moderatore"? ;) e non vedo quale problema tu abbia con le emozioni in una scambio di opinione. Io rispondo a tono al moderatore , sulla cui logica francamente - razionale, emotiva, intuitiva, vedila come vuoi - mi faccio una risata. Perchè tutto , ma proprio tutto, si riduce alla sua incompetenza. Potrei prenderti l'ingenuità , ma sopratutto ottusità, di commenti sulle frasi dei maestri.. nemmeno in termini di puro umorismo o ironia mi convince, figuriamoci quando poi dichiaratamente c'è la pretesa di voler dire la parola definitiva su qualcosa che NON conosce..
      cosa avviene durante il "samà" di un sufi lo può dire principalmente un sufi, non chi osserva dall'esterno.. Se chi guarda dall'esterno non ha alcuna competenza in merito ciò che dirà saranno solo banalità, come quelle che esprime in tutto il blog il moderatore con i suoi commenti, che sono ben più "emotivi" dei miei , fidati..anzi "credimi". Ma ognuno ha i "guru" che si merita... a te il credino moderatore, a me il credino Rumi ..
      fai un pò tu..
      :)

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    9. Ex anonimo25/02/16, 21:22

      E' vero, l'emotività è un carburante e va ulilizzato. E' utile per ristrutturare l'inconscio, e/o produrre un ancoraggio ipnotico, perché la razionalità, come ho già detto, non è adatta. Sull'emotività, si potrebebero dire molte cose, ma forse non è il caso...
      La conoscenza ha delle sue regole. L'induzione ipnotica ne ha altre. Ed è corretto dire che durante il “sama” di un sufi, solo il sufi lo può dire cosa avviene (lo stesso discorso è applicabile alle induzioni e alla trance ipnotica), perchè non si tratta di conoscenza (che è per definizione riproducibile e intersoggettiva e segue precisi canoni) ma è una forma di suggestione, quindi vale solo per chi la pratica.

      Non credo che il verbo idolatrare sia adatto, per esprime la stima per lo smoderatore. E' un verbo adatto al rapporto allievo/maestro. Una persona è un guru, per chi cerca e ha bisogno di un guru. Io preferisco relazionarmi con le persone in un rapporto alla pari, senza ruoli di maestri o allievi. I guru li lascio ai credini, compreso Rumi....

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    10. Ibn Battuta25/02/16, 22:00

      quanti dogma, quante (false) certezze. Domanda , TU hai mai praticato il samà ? praticato un tempo sufficiente per sapere esattamente di che si tratta?
      che si tratti di ipnosi è SOLO la tua opinione..
      i "segni" e "test" esterni per capire che ciò che accade all'interno della danza sia ben più che un trip soggettivo sono numerosi (come in ogni tradizione), ma occorre essere stati davvero a contatto con una comunità per sapere di che si sta parlando. Ma occorre appunto studiare e conoscere. Il paradosso (imbarazzante) è vedere persone che palesemente non hanno la benchè minima idea o esperienza concreta su qualcosa di molto concreto, esistente, reale,... esprimere giudizi definitivi. La conoscenza ha delle sue regole, sì.. la prima delle quali è avere avuto almeno un minimo rapporto con l'oggetto di discussione da conoscere. E non è questo il caso..

      Sull'emotività si potrebbe dire tanto.. come sull'intelligenza emozionale, sulla disidentificazione con le singole emozioni, come sull'influenza sulla strttura mentale, e sull'emotività bloccata. "Credere" nel dogma scientifico è un fatto emotivo ad esempio. Buonaserata

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    11. Ex anonimo26/02/16, 00:23

      Le pratiche per indurre stati mistico-mimetici, esperienze allucinatorie, ecc. sono diversi e variano al variare delle culture. Non ho provato il samà, ma altre tecniche, per cui posso parlare (l'acqua è uguale a Milano come a Roma). In più conosco l'ipnosi (teorica e pratica) e i suoi effetti, quindi posso parlarne in termini comparativi. Non so se tu possa farlo. Quindi che si tratti di ipnosi (in entrambi casi) è più di una mia opinione, ma un'esperienza (visto che dai tanta importanza all'esperienza). Tu dirai: è una tua esperienza. Certo. Ma è proprio questo il punto che ti sfugge: queste esperienze hanno un valore relativo (confinato nella soggettività del praticante) e non possono assurgere al rango di conoscenze oggettive, nel pieno significato del termine (lo smoderatore direbbe conoscemenze...)
      Parli di studiare e di conoscere, di avere un minimo di rapporto con l'oggetto in discussione, ma il discorso vale pure per te...
      Esistono diversi studi sulle esperienze di meditazione, sugli stati di trance. Si sono effettuate misure di vari parametri: le variazioni elettriche (elettroencefalogramma), chimiche, neuro-endocrine (attivazione e disattivazione dei neurotrasmettitori). Un buona sintesi è stata fatta dal neuropsichiatra F. Fabbro nel testo Neuropsicologia dell'esperienza religiosa.

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    12. Ex anonimo26/02/16, 00:26

      Nel testo vengono indicate le principali tecniche per modificare lo stato di coscienza (danza, digiuno, deprivazione sensoriale, canto, ecc.), e vengono fornite tutte le variazioni bio-chimiche-elettriche del cervello in questi stati. Per esempio, la danza che “con la ripetizione di movimenti stereotipati, sostenuta per lunghi periodi determina condizioni caratterizzate da iperventilazioni, incremento di anidride carbonica e diminuzione della glicemia, che sono responsabili dell'esperienza allucinatoria. Una seconda tecnica molto utilizzata è la stimolazione uditiva ripetuta. Attraverso l'utilizzazione di strumenti a percussione (come il tamburo) e mediante il canto ripetitivo vengono attivati i centri cerebrali che danno luogo alla modificazione dello stato di coscienza. Inoltre il canto è uno dei sistemi più efficaci per creare una forte solidarietà nel gruppo.... “ (p.179) Come saprai i sufi utilizzano queste tecniche (Rumi docet). “Un'altra tecnica usata per favorire le esperienze estatiche consiste nel ridurre l'alimentazione fino al completo digiuno. Lo stato di ipoglicemia che ne consegue è una delle modalità più efficaci per indurre crisi di epilessia in individui predisposti; facilita inoltre l'induzione di stati non ordinari di coscienza, poiché viene ridotta la sintesi della serotonina, un trasmettitore fondamentale nella regolazione delle emozioni e nelle genesi delle allucinazioni.” (ibidem)
      Tralascio le parti più tecniche, le perturbazioni del lobo temporale negli stati mistici, ecc. perché non avrebbe senso, in questo contesto.
      Tutto questo potrebbe essere interpretato come epifenomeno di modificazioni che avvengono su un piano più sottile, secondo il paradigma (affascinante ma non dimostrato) che vorrebbe il cervello come antenna ricevente di informazioni che partono da altri livelli.

      Come vedi, non si tratta di credere nel dogma della scienza, ma di mettere i paletti alla fantasia. La scienza è un processo di autocorrezione dei propri risultati: procede per prove ed errori, congetture e confutazioni. Tu confondi la scienza con lo scientismo, che come tutti gli -ismi è una degenerazione.
      Sull'emotività bloccata e su come sbloccarla conosco diverse tecniche. Sulla disidentificazione con le singole emozioni, basta aver studiato il condizionamento di Pavlov, le tecniche cognitive comportamentali, ecc. ma appunto bisogna studiare, conoscere e paragonare oriente ed occidente. E' un lavoro lungo....

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    13. Ibn Battuta26/02/16, 01:57

      guarda, ti rispondo così: c'è più conoscenza di ciò che avviene in una tradizione in questo frammento di film, che in un tutti gli studi di neuropsichiatria messi assieme.
      https://www.youtube.com/watch?v=76Xc8zjZsoo
      (buona visione)
      ovvero.. le variazioni chimiche o elettriche ti parlano SOLO del supporto fisico. Se esiste qualcosa che NON è legato al fisico denso, non è certo così' che lo rilevi. Ma come sempre devi essere dentro una tradizione per scoprirlo, sennò misuri non si sa che con lo strumento sbagliato... se l'essenza è ciò che sopravvive alla morte non è molto logico cercarla misurando ciò che muore...forse...forse tutto l'impianto conoscitivo deve partire da altrie basi e punti di riferimento.Oltre al fatto che ci sono ben precisi segni, conoscenze, possibilità che manifestano l'oggettività del lavoro interiore. I tibetani che cercano la nuova incarnazione del maestro sono "credini" o hanno riferimenti cognitivi ben diversi?
      ognuno "creda" ciò che vuole, ma magari prima verifichi se sono tutti credini o forse,..forse...c'è ben di più.

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    14. Ex anonimo26/02/16, 13:52

      Una canzone poco conosciuta di un gruppo poco conosciuto diceva: “noi no ci capiamo, eppure usiamo lo stesso linguaggio, noi non ci capiamo eppure usufruiamo circa della stessa madrelingua”.
      La tua tecnica argomentativa assomiglia molto a quella del “menar il can per l'aia”: spostare il centro del discorso; trascurare le informazioni che rivelano le contraddizioni, con una tipica modalità di distorsione cognitiva selettiva, atta a non voler vedere ciò che rompe il tuo fragile schema. Ed è sintomatico il fatto che tu attribuisca (proiettivamente) a me il tuo modus operandi di trascurare le informazioni dei tuoi commenti. Ed è anche sintomatico come ignori le spiegazioni plausibili dei fenomeni straordinari citati (vedi indios). Il “quasi” levitare non è levitare come essere quasi morto non è essere morto...(ma questi sono dettagli, per chi crede che si possa volare...).

      Il riferimento ai correlati neurochimici delle esperienze religiose, li ho citati perché tu ne avevi fatto riferimento quasi come prova tangibile ed oggettiva di certi stati. Allo stesso tempo avevo dato una spiegazione para-scientifica secondo un paradigma interpretativo che porta a considerare quei fenomeni come manifestazione secondaria (epifenomeno) di ciò che avviene su altri livelli non quantificabili (ipotesi credina, nel senso di non dimostrata). Ma forse era il termine epifenomeno che non era chiaro....

      Dici che certe cose le devi provare per esperienza, altrimenti sono solo ipotesi, poi quando ti si dice di averle “provate”, trascuri questa informazione, oppure giudichi l'esperienza degli altri falsa , fuorviante, poco attendibile, non-esperienza, solo perché non conferma il tuo schema.
      Neghi che le cose e le esperienze di cui parli possano essere solo suggestioni ipnotiche, ma non hai esperienza e pratica di ipnosi, quindi, seguendo il tuo ragionamento non lo puoi sapere...
      Ti dico che ho esperienza in entrambi i campi, quindi posso paragonare, e tu fai? tiri in ballo le tradizione, volendo, poco elegantemente, far intendere che tu frequenti tradizioni vere, gli altri no...

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    15. Ex anonimo26/02/16, 13:53

      I tempi di addestramento per acquisire un nuovo abito mentale (leggi ipnosi) cambiano in relazione alle tecniche utilizzate e al grado profondità dell'induzione ipnotica desiderata. Quindi si va dalle poche settimane di addestramento per la meditazione trascendentale, ai pochi mesi della vipassana, agli anni di altre tecniche che vogliono operare una ristrutturazione più profonda. Quindi è corretto dire che bisogna permanere e praticare nelle diverse tradizioni per diverso tempo (la reiterazione di un procedimento “crea” nuovi circuiti neuronali), mentre il gruppo agisce da rinforzo e da specchio.

      Ciò che non è misurabile, fino a prova contraria, non esiste, o esiste per chi ci crede, ma credere non è conoscere.
      I credini di tutte le tradizioni, anche antichissime, sono tali perché “l'oggettivo”del lavoro interiore è ipnosi, ma tu no lo puoi sapere....
      Avere riferimenti cognitivi diversi è una cosa, dar corpo alle fantasie (con specifiche tecniche) è un'altra.
      Come provocazione, potrei dire, che chi afferma di essere Napoleone, dice il vero, perché per lui è vero. C'è la scienza e la fede: dove la scienza non arriva, arriva la fede. Sono due ambiti separati: il primo si occupa della conoscenza il secondo della speranza che la vita non sia tutto qui (ed io, in effetti, me lo auguro..).

      Il film citato è ben girato e suggestivo. Sceneggiare fantasie spirituali è sempre affascinante (c'è chi preferisce Matrix). Non voglio dilungarmi parlando dei “disturbi di riconversione” di matrice isterica, perché non è il luogo. Ti posso solo dire che le allucinazioni uditive, tattili, visive (spontanee o indotte) spariscono “magicamente” con l'uso di farmaci inibitori della dopamina (un neurotrasmettitore), coinvolto in questi stati. Si potrebbe sempre interpretare, credinamente (nel senso del non dimostrare) che il farmaco vada ad interrompere le connessioni energetiche (elettromagnetiche) del campo morfico , ossia delle intricate reti elettromagnetiche di cui la realtà è composta ( il nostro corpo è una grossolana interfaccia tra questi mondi...).

      I credini tibetani che cercano la reincarnazione del nuovo Dalai Lama, alla fine la trovano (chi cerca trova), e pur dimostrando i segni oggettivi della veridicità della loro scoperta, non c'è nulla che un buon mago o ipnotista da palcoscenico potrebbe spiegare.
      Concordo con te: ognuno creda a quel che vuole, ma magari prima si informi su altri campi, per vedere se esistono spiegazioni non-credine per certi fenomeni...


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    16. Ibn Battuta28/02/16, 14:30

      ex...
      "Ciò che non è misurabile, fino a prova contraria, non esiste, o esiste per chi ci crede, ma credere non è conoscere"

      ex... ti rispetto perchè rispondi seguendo il tuo pensiero,ma ti rendi conto che la frase qui sopra è non solo di un'ingenuità madornale, ma è una vera e propria scemenza, vero? ed è perfino il nucleo oscuro del tuo pensiero e di chiunque abbia una fede dogmatica nella scienza (che nemmeno gli scienziati hanno), ingenuamente percepita come autorità definitiva sul reale.
      quindi fammi capire... prima che l'uomo inventasse apparecchi per misurare l'elettricità, questa non esisteva???...eppure da Talete a Cardano sino ad Alessandro Volta c'è stato il tentativo di capire qualcosa che non era immediatamente percepibile, misurabile, comprensibile, ma di cui si "intuivano" gli effetti... seguendo il tuo ragionamento le loro ricerche erano da "credini", perchè cercavano qualcosa che non conoscevano nè potevano ancora misurare..
      Prima che l'uomo inventasse il microscopio l'atomo non esisteva?...eppure ne parlava Talete già secoli fa...
      andiamo a cose interiori: ancora oggi NON esiste nulla che possa misurare la qualità, il contenuto, e il senso di un'emozione..al massimo puoi misurare variazioni termiche, chimiche e fisiche, ma nulla che spieghi esattamente cosa siano le emozioni, con le loro sfumature, qualcosa che può cogliere un poeta, un artista, ma non uno scienziato...allora le emozioni non esistono? non c'è nessun apparecchio che ti può misurare il livello d'amore provato..quindi l'amore non esiste?...e questo tutt'oggi, figurati 2000 anni fa in terra di galilea, quando un tizio parlava di "amore" a persone che interagivano al massimo con spade, pietre e bastoni...La capacità di ricezione di quel signore era decisamente più evoluta della media umana..
      Oggi la scienza ipotizza l'esistenza di un mondo invisibile che non è misurabile, materia oscura, energia oscura ecc, che occuperebbe oltre il 75% dello spazio, lo stesso spazio dove vivi tu e anche io. Indi, sei sicuro che "ciò che non è misurabile non esiste"???.. qualcuno comincia ad accorgersi in modo intuitivo, senziente, ipotetico..di qualcosa...e poi inizia l'indagine.. ogni campo del sapere funziona così.
      Fattene una ragione, l'esistenza umana - quella ordinarissima - è permeata di strati e livelli di invisibile non misurabili ma intuiti da primi pionieri, scienziati, artisti, poeti, mistici, psicologi...ecc , ognuno a modo proprio... la scienza per prima fa i conti con l'invisibile intuito, ipotizzato, ma non misurato!la scienza prevede sempre l'anomalia rispetto al paradigma condiviso...è questo che fa progredire la ricerca.
      ti consiglio davvero di leggere Kuhn tra i filosofi della scienza. ogni teoria accreditata accetta e contempla l'anomalia che non falsifica affatto la teoria, ma la fa evolvere in un sistema conoscitivo che contempla l'ignoto, e perfino un quadro di riferimento completamente mutato.
      credo che tu possa rifletterci davvero...
      andiamoci da un altro lato: la percezione dell'uomo e limitata e condizionata. è un fatto ovvio. ma da sempre l'uomo cerca strumenti per ampliare la sua capacità cognitiva..per uscire da un condizionamento percettivo che è soggettivo, collettivo, culturale ecc.. verso una percezione sempre meno contratta e dilatata...una percezione oggettiva..
      ecco, il compito di un lavoro interiore è quello di decondizionare la percezione e allargare la capacità cognitiva. Allargare l'attenzione, la consapevolezza , la ricezione ....siamo immersi in un oceano di energie - lo dice la scienza - di cui conosciamo solo una minima parte. L'uomo fa parte della realtà a livelli che ancora rimangono un mistero..questo dovrebbe quantomeno rendere umili, e non dogmatici, e io invece vedo come "credino" proprio chi si aggrappa al conosciuto come un bimbo alla tetta materna..

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    17. Ibn Battuta28/02/16, 14:31

      Sai quante scoperte scientifiche sono avvenute in modo intuitivo, tramite un insight più vicino al "satori" zen che al procedimento logico deduttivo?
      da lì visioni rivoluzionare rispetto al conosciuto.

      sull'ipnosi potrei raccontarti tanto, ma in realtà è una delle cose più disprezzate in numerose scuole tradizionali. il tipo di oggettività a cui mirano diverse scuole è legato alla scoperta di un centro del percepire "puro", non condizionato...l'ipnosi è un condizionamento.

      "non c'è NULLA che un buon mago o ipnotista da palcoscenico potrebbe spiegare"?
      Nulla?... quante certezze... pensi che l'autorità sia il cicap? pensi che ad uno yogin himalayano freghi nulla di sottoporsi alle prove di polidori e piero angela?..Ci sono milioni di cose che un mago, un mentalista, un ipnotista o david copperfield non potrebbero affatto spiegare. tra le levitazioni ben architettate (con migliaia di dollari e marchingegni) di david copperfield e quelle di giuseppe di copertino, testimoniate in decine di luoghi diversi, davanti a papi, preti, gente comune e inquisitori..al chiuso, all'aperto, in strade, in piazze ecc..c'è forse una bella differenza. doveva essere ben più attrezzato di copperfieald eh...Ma si dirà: roba da creduloni e nessuno di noi era presente. Vero, ma di eventi assolutamente non riproducibili, non misurabili, ma che rilevano una straordinarietà ce n'è a bizzeffe. La psicologia, ti dicevo più sopra, contempla la sincronicità ad esempio, un incontro psiche interiore-eventi esterni assolutamente non spiegabile solo come coincidenza (perchè statisticamente più che improbabile), entrando nei reami dell'intuizione.
      la legge di gravità esisteva prima che newton la "scoprisse"?... ovvio che sì...un'ovvietà "la mela dall'albero cade sulla testa" diventa la base di un'intuizione scientifica prima non colta da altri..
      in definitiva "ciò che non è misurabile non esiste" è una benemerita idiozia (con rispetto parlando), perchè la realtà è PRINCIPALMENTE costituita e animata da ciò che ANCORA non è misurabile.
      ne convieni , suppongo...

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    18. Ex anonimo28/02/16, 19:32

      Siamo alle solite... Ora subentra l'aggrapparsi pretestuoso a frasi male interpretate. Ma vediamo un po' cos'è questa idiozia.
      Se vogliamo metterla sull'epistemologico facciamolo pure.
      “Ciò che non è misurabile, fino a prova contraria, non esiste, o esiste per chi ci crede, ma credere non è conoscere".
      Tutto il senso della frase sta in quel “fino a prova contraria”, cioè fino a quando non si dimostra. La conoscenza (ma questo l'ho già detto) propriamente intesa, dev'essere: intersoggettiva, verificabile, riproducibile ecc. altrimenti non è conoscenza, è un'altra cosa. L'amore è un sentimento, ed è soltanto impropriamente che si può dire “conoscere” l'amore. Molte questioni sono false questioni, perché sono inficiate da equivoci linguistici. Molte proposizioni sono pseudo-proposizioni (ah, la filosofia della scienza...). Rudolf Carnap, filosofo appartenente al Neopositivismo logico, ha scritto un piccolo saggio dal titolo ““Il superamento della metafisica mediante l'analisi logica del linguaggio”, in cui analizza come le proposizioni sulla metafisica non riguardano la Verità, ma esprimono sentimenti. Scrive: “Il metafisico crede di muoversi in un ambito riguardante il vero e il falso. In realtà, viceversa, egli non asserisce nulla, ma si limita a esprimere dei sentimenti, come un artista.”
      Il filosofo della scienza (e del linguaggio) Wittgenstein sintetizza bene il concetto nella celebre affermazione “di ciò di cui non si può parlare, si deve tacere”, riferendosi alle questioni metafisiche, che definiva “il Mistico”, o il “muro dell'inesprimible”. Secondo Wittgenstein, le domande sulla vita, sulla, morte, sui fini umani, non possono trovare risposte perché non sono domande...

      L'epistemologia distingue il piano logico-sintattico di una teoria, riferendosi alla coerenza interna di un costrutto matematico (non contraddittorietà interna ) distinguendola dalla “verità”, che prevede un rimando esterno, oggettivo, verificabile. Si parla di diversi tipi di verificabilità e controllabilità (ma sarebbe troppo lungo parlarne).

      L'elettricità non c'è fintanto è solo una dichiarazione, una ipotesi. Quando la riesco a produrre e la misuro c'è, nel senso che dimostro l'esistenza con prove oggettive. E' chiaro che c'era pure prima. Lo stesso vale se dico che non esiste l'unicorno rosa, fintanto non ne vedo e analizzo uno. Così è più chiaro, mi auguro... (attenzione: Talete era “quello dell'acqua”, quello degli atomi era Democrito!!!).
      Quindi, quando dico che quello che non è misurabile non esiste ANCORA, non nego l'esistenza assoluta e dogmatica. Tieni presente che ancora oggi si cercano conferme alla teoria della relatività di Einstein. E' di poche settimane fa una sua ulteriore conferma, grazie alla “misurazione” delle onde gravitazionali. Prima di una qualche conferma, anche la teoria della Relatività era solo TEORIA (costrutto matematico logicamente corretto).
      Prima di parlare di idiozie, dovresti capire bene quello che ho scritto, non distorcere le informazioni, ecc. ed anche studiare un po' di più altre fonti che non siano quelle credine...

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    19. Ex anonimo28/02/16, 19:37

      Ho qui sotto mano il testo di Kuhn “La struttura delle rivoluzioni scientifiche” ( la filosofia della scienza è stata una mia vecchia passione). Kuhn parlava di paradigmi, entro cui gli scienziati si muovono, parlava di anomalie, rompicapo, ecc. Dire “ogni teoria accreditata accetta e contempla l'anomalia che non falsifica affatto la teoria, ma la fa evolvere in un sistema conoscitivo che contempla l'ignoto” non propriamente ben espresso, perché Kuhn afferma che quando le anomalie si sommano si ha a crisi del paradigma, una rottura rivoluzionaria e la nascita di un nuovo paradigma per spiegare quell'anomalia.

      Se “siamo immersi in un oceano di energie” e “l'uomo fa parte della realtà a livelli che ancora rimangono un mistero”, vuol dire che, in quanto mistero ne riparliamo quando non sarà tale... Ma il credino si aggrappa al mistero (a ciò che non sa o che crede di sapere) come se lo sapesse, aggrappandosi alla mammella virtuale dei maestri (che schifo!!), oppure scambia le ipotesi scientifiche non dimostrate per verità.
      Non devi confondere i livelli: ci sono cose che si sanno, cose che si ipotizzano e cose che si sperano. Sono su piani diversi, e tu le unisci (forse) senza accorgertene. Ci sono tante cose che la scienza non può spiegare, mentre la fantasia si....
      Se hai studiato storia della scienza ed epistemologia, saprai che esiste un “contesto della scoperta” e uno della “giustificazione”. Le scoperte sono intuitive, per chi già sta lavorando su una questione. L'intuizione non è una facoltà magica, ma è un nome per indicare una soluzione originale (pensiero divergente) ad una questione.

      “L'ipnosi è una delle cose più disprezzate in numerose scuole tradizionali perché il tipo di oggettività a cui mirano diverse scuole è legato alla scoperta di un centro del percepire puro, non condizionato...” che è appunto credere che quel percepire sia “puro”, non condizionato cioè... è ipnosi, cioè condizionamento. Tutte le tecniche meditative sono un de-condizionamento, cioè un contro-condizionamento, solo che i credini (compresi tanti maestri) non lo sanno... Il percepire puro è solo il nome altisonante e credino per indicare il nuovo condizionamento.
      I monaci “quasi” volavano, mentre San Giuseppe da Copertino volava proprio, padre Pio si bilocava, quell'altro vedeva la Madonna, ecc. e c'è gente pronta a giurare e spergiurare. Allora sarà vero....
      Se vuoi credere a tutto ciò, credi pure. Però, non citare cose inesatte, appiccicate e distorte (con rispetto parlando)

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    20. Ibn Battuta09/03/16, 21:18

      oh che bello..."cose inesatte appicicate e distorte"
      ok.. e vediamola la tua gnoseologia ed epistemologia da positivismo ottocentesco più trito ("il positivismo credino") e neo positivismo ("positivismo supercredino"), che fa acqua da tutte le parti, già ben superato pure in filosofia, ma sopratutto non ha nessun strumento per confrontarsi con la mistica...

      wittgenstein può per coerenza parlare solo di ciò che lui conosce..la filosfia del linguaggio. punto..infatti lui tace su ciò che sconosce..
      Carnap invece pontifica su ciò che sconsce totalmente... il suo pessimo libro sta alla metafisica come Totò Riina alla bontà, cioè zero.. ha senso SOLO nel contesto dei giochini formal-mentali della filosofia del linguaggio, e nell'empirismo più becero, nulla a che a fare con alcuna esperienza ..metafisica o meno..

      che la metafisica sia un sentimento è di rimando la sua idiota conclusione... esiste una componente emozionale nella mistica, e già qui si dovrebbe distinguere tra gradazioni diverse del sentire, tra sentimenti ed emozioni più basse e cose più rarefatte e alte, con vibrazioni più rapide ... (provare rabbia agisce su un livello , ascoltare mozart agisce su un altro livello...esempio basic per i diversamente dotati di intelletto)
      ma il punto è che NON è il sentimento nè il sentimentalismo il cuore della mistica.
      cos'è? ..la scoperta del centro della coscienza... ben differenziato dalla mente e dal corpo (ma già qui i neuroni del moderatore fondono)..e questa scoperta ridefinisce tutto..anche le domande essenziali sulla vita, la morte ecc..

      la mistica attraversa tutte le civiltà, e i suoi rappresentanti sono tra le più brillanti menti nei vari secoli, e influenzano il corso della storia e del progresso... da pitagora a platone a plotino a jung passando per giordano bruno solo rimanendo in occidente...cioè gente che ha insegnato agli altri a ragionare, ha influenzato arte, scienza, musica, filosofia,architettura ecc.. l'eccellenza nelle civilità...e la mente l'usava meglio di tutti... forse dovreste porvi qualche domandina prima di azzerare tutto al vostro basso livello di comprensione delle cose... Essì, tutti "credini" bloccati nell'immaginazione emotiva eh......o "forse" la mistica è un 'esperienza ben più evoluta del normale limitato metodo conoscitivo?
      (si consiglia B.Russell, msiticismo e logica, ...visto che ti piace l'autorità filosfica e la citazione)

      la mistica , quella orientale in particolare, non è affatto irrazionale...semmai arriva alla trascendenza dopo aver attraversato percorsi rigorosi di logica: è sovrarazionale...non irrazionale... il canone buddista è un esempio di straordinaria logica, Shankara ha logica come Kant, il pensiero indiano, come quello mediorientale è permeato di logica e mistica assieme. Sant'Agostino pensi fosse meno razionale hegel?.
      possiamo continuare all'infinito a fare i giocolieri con le parole e le citazioni...ma la differenza rimane nell'esperienza...

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    21. Ibn Battuta09/03/16, 21:22

      il problema del linguaggio..chiunque capirebbe che il linguaggio ha valore strumentale in base alle esperienze che si fanno... parlare di "Sè" distinto dall'"ego" per il moderatore non significa nulla, alla stessa maniera come "rosso" non significa nulla ad un cieco dalla nascita... Però magari il cieco un pò.....poco poco... vede..o ha visto da bambino...allora le parole possono aiutare a "ricordare"..ecco perchè si parla spesso di "ricordo", "reminiscenza" ecc. nelle tradizioni spirituali, per far emergere qualcosa che è sotterrato sotto una coltre spessa offuscante. "chi sa non parla, chi parla non sa " dice Lao Tze....indicando giustamente che l'esperienza non è mai riducibile a linguaggio....però lo dice su un intero testo dedicato al Tao. Apparenti contraddizioni... per stimolare esperienze..per indicare esperienze non comuni...per far ricordare...
      il linguaggio ha senso per esperienze condivise,,, lo capirebbe anche un bambino...
      La differenza tra mente e coscienza, tra ego e "Sè" è qualcosa alla quale la psicologia oggi arriva balbettando come un bambino, solo da pochi decenni, altre metodologie d'indagine ne parlano da secoli...(e ancor più individuano strumenti e vie per cogliere concretamente la differenza...)

      confondere ipnosi e meditazione indica il livello sviato e veramente basic della tua conoscenza... come ingenuo è pensare che "perfino i maestri" non sanno che si tratti di ipnosi..olè....la cosa bella è che i procedimentini "scoperti" da erikson,e quelli da fakiro di mesmer, sono stradescritti e analizzati in testi molto antichi...ma nulla hanno a che fare con la meditazione... semmai sono alla base del funzionamento del "manas", la mente (ecco, cominciate a studiare va... la logica nasce in india, sia chiama vyana, e a partire da quella si va oltre..) , cioè l'ottimizzazione dei processi mentali affinchè la mente non interferisca a cazzo di cane come avviene nell' uomo moderno odierno...e sopratutto nei filosfi contemporanei... Al più può avere affinità con la concentrazione, che disciplina la mente in un punto, ma che è solo l'anticamera della vera meditazione. Questa INIZIA appena il manas, la mente, funziona decentemente e quindi può finalmente intorrempere la sua meccanicità, ...la meditazione .inizia proprio quando smette il processo di immaginazione...è l'esatto contrario di ciò che pensi tu, ed è l'abc...su cui nè tu nè quel mente-gatto del moderatore sembrate avere conoscenza...figurati dei livelli ulteriori

      meditazione e ipnosi possono avere in superficie alcuni punti di contatto, ma sono totalmente differenti... ma proprio tecnicamente... l'ipnosi è un incanalare a tunnel la mente verso una monoideazione, o verso percorsi immaginativi e ideativi specifici, il che implica uno stato "alterato" e ristretto della vigilanza e dell'attenzione, l'individuazione di canali mentali preferenziali, ..fino a condizionare e convogliare tutte le funzioni, oper condizionarle (anche in termini negativi) o ottimizarle(nell'accezione terapeutica positiva)..la meditazione è un allargamento dell'attenzione quando la mente ed emozioni smettono di interferire in loop.. cioè man mano che la mente diventa silenziosa... l'attenzione è una funzione della coscienza... non della mente... (la differenza la psicologia la sta scoprendo, balbettando , solo da poco...a parte Jung... dagli anni 60 in poi...l'oriente da migliaia di anni).

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    22. Ibn Battuta09/03/16, 21:25

      "il decondizionamento è un contro-condizionamento" non credo significhi nulla nemmeno liguisticamente...un contro-condizionamento annulla il condizionamento, non è un altro condizionamento... e in questo io vedo la mancanza di esperienza tua in merito, ben più di quanto la veda tu in me.
      Un pò di tecnica, va: cosa accade in un decondizionamento? che si allarga l'attenzione...ecco, uso la parola attenzione, perchè se usassi quella della tradizione - "testimone" - non capiresti.. Se si allarga l'attenzione NON sei in una condizione ipnotica, sei un allentamento delle maglie del condizionamento e l'attenzione diviene MENO selettiva e meno ristretta, cioè si allarga e accoglie più stimoli... e tende a avere maggiore continuità. In genere se entriamo in una stanza e siamo sovrappensiero notiamo solo alcune cose che magari ci interessano e non altre...facciamo una selezione degli stimoli..questa è una normale condizione di attenzione: intermittente, selettiva,limitata, disturbata da emozioni e pensieri. La meditazione e altre tecniche tolgono l'interferenze permettendo all'attenzione di essere "presente", di espandersi... in un continuum istante dopo istante, e non spostata tra le proiezioni sul futuro e gli schemi del passato. In quella stanza vedrai di più che prima... avrai un'attenzione che ti fa percepire assieme molte più cose. Questo può essere verificato oggettivamente, perchè è valutabile il riscontro esterno. Era lo stesso esempio del pugno nel tai chi o della corsa degli indios nella foresta.
      Quando scrivevo centro "puro" del percepire , espressione non "altisonante", ma pragmatica , che chiaramente non hai compreso, intendevo qualcosa di inequivocabile....se vedi di più, vuol dire che stai allargando la ricezione...la rendi più nitida, più pura. Per questo si è più "desti, svegli..e si parla di "risveglio"... E questo solo per rimanere con gli esempi alla percezioni delle forme esteriori visibili...

      Da cosa scaturisce la mistica? quali sono gli strumenti della sua conoscenza? sono vaghi? ..a volte si legano a esperienze biografiche uniche e irripetibili... ma altre volte diventano un sistema pratico che crea unità interiore e non contrasto interno.. e sulla base di questo è proprio il soggetto conoscente che viene ridefinito.... un'antenna che può diventare sempre più sensibile a stimoli che prima non percepiva e si mette al servizio di un centro quieto che emerge nel lavoro e nella meditazione...
      ti farei uno schema , perchè vedo che hai la tendenza a non cogliere quadri di riferimento più vasti e li scambi per confusione (laddove è solo il tuo limite di collegamento), ma non ho il tempo di fare un tractatus per te..

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    23. Ibn Battuta09/03/16, 21:27

      mi premeva solo, in modo divertito,fare emergere la banalità e pretenziosità di un blog e di interventi che cadono nel "credinismo" scientifico e nel pregiudizio ottuso... semplicemente perchè basati su una non esperienza della materia trattata. E questo è sì da "credini".

      la tua definizione di "conoscere" è di stampo ottocentesco, cioè a dir poco limitata e chiusa...si conosce ciò che si misura ed ripetibile?...conoscere non è affatto essere in grado di misurare un fenomeno o riprodurlo....per definizione il campo del conoscere è più vasto (essendo legato alla complessità dell'esperienza umana..la cui ricchezza non è quella di un robot o di un calcolatore) e legato alla comprensione di fatti ottenuta tramite esperienza o informazione, a loro volta basate su molteplici metodi, quello scientifico è UNO di questi...e pure ambiguo, perchè prevede il continuo superamento dei suoi paradigmi e presupposti. Amare in questo senso potrebbe rientrare in una forma del conoscere..(ad esempio eh)

      tu fai un enorme confusione, livellando tutto verso il banale... tra un pò mi aspetto che dirai che un pollo arrosto è più reale di una musica di mozart solo perchè più consistente e lo puoi toccare..
      tu confondi wanna marchi con krisnhamurti, che poteva dialogare con david bohm ad un livello incomprensibile per il nostro povero moderatore ...(a proposito, tu mi citi le onde gravitazioniali, ma è di una settimana una scoperta che confermerebbe la visione quantistica di bohm sulla non casualità del comportamento delle particelle...tanto per dire sti "credini"..)

      si può essere sarcastici sui meccanismi settari , e fin qui ci siamo, ma blaterare di esperienze, tecniche e metodologie che si sconosce del tutto , sostenendo al contempo le proprie incomprensioni come se fossero verità...beh quello sì è da "credini".
      Il mio mentore, un mistico e iniziato, è stato professore al College de France - tempio delle eccellenze della cultura - dove teneva lezioni sulle tecniche estatiche in diverse culture...e i colleghi che meglio comprendevano il suo percorso e le sue scoperte sul campo erano i fisici (con un giro su google potete capire di chi sto parlando)....ah... e nessun riferimento all'ipnosi (giustamente... sarebbe davvero da "credini")

      So già che di ciò che ho scritto non capirete nulla ...ma proprio nulla.. :) ma fortunatamente non sono solo "lacrime nella pioggia" (se non nel cervello del mente-gatto moderatore), perchè passando da qui ognuno può farsi un'idea .. . mi piaceva l'idea che emergesse l'immenso oceano di banalità di chi critica scivolando nella stessa idiozia che viene criticata, fondamentalmente non conoscendo niente di ciò di cui si parla per davvero.
      vi lascio alle vostre scuole elementari che scambiate per chissà quale master... con rispetto eh..

      ps: ps: sì, scusa era ovviamente democrito, ma mi venne in mente talete perchè cmq da lui inizia l'indagine sull'origine e i costituenti della materia...

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    24. Ex anonimo10/03/16, 15:53

      Continuano i giochi: il già citato gioco del menar il can per l'aia, il gioco delle tre carte, del tirare il sasso e nascondere la mano, girare la frittata, citare a sproposito con l'intento di impressionare e poi cambiare discorso quando l'interlocutore non si impressiona affatto, mettendo in luce la superficialità e l'erroneità delle stesse ecc. (è inutile dirti che l'autorità filosofica e la citazione erano una risposta alla tua citazione...). Tutti i giochi che ti hanno già fatto notare sul post l'Esperienza dove usi l'alter ego di Anonimo tu (ho notato che non hai perso il vezzo di usare le MAIUSCOLE...). Del resto la tua capacità argomentativa è palese, e si capisce da come hai liquidato Wittgenstein, e gli altri, dalla fine analisi linguistica sul "il decondizionamento è un contro-condizionamento” (qui basterebbe aver frequentato le medie, per capire che se in un bicchiere d'acqua continui a versarci il vino, l'acqua fuoriesce e rimane il vino, ma forse quando il tuo mentore spiegava queste cose eri a casa con l'influenza e non hai preso gli appunti...).

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    25. Ex anonimo10/03/16, 15:57

      Un po' di ringraziamenti
      -Grazie di aver sottolineato che la filosofia della scienza da te citata e poi prontamente ritirata, non ha niente a che fare con la mistica;
      -Grazie per aver ricordato che “la mistica attraversa tutte le civiltà, e i suoi rappresentanti sono tra le più brillanti menti nei vari secoli” delle quali ricordiamo i risultati ottenuti in altre discipline;
      -Grazie del consiglio di lettura: il buon vecchio Russell, che sicuramente tu avrai già letto come hai sicuramente letto Kuhn...
      -Grazie per non aver usato il termine “testimone” (perché in effetti non avrei proprio capito, anzi lo avrei scambiato per il testimone di nozze o di Ge(n)ova;
      -Grazie per aver ricordato il vecchio adagio “chi sa non parla, chi parla non sa”, a dimostrazione del fatto che nè io, nè tu, né Lao Tze Tze, né tutti i tuoi maestri (se veramente ce ne sono...) sanno niente;
      -Grazie per aver ricordato che” il linguaggio ha senso per esperienze condivise”, nel caso della spiritualità si scambiano le comuni allucinazioni della comune fede credina, e questo lo capirebbe anche un bambino...
      -Grazie per aver ricordato che “i procedimentini "scoperti" da erikson,e quelli da fakiro di mesmer, sono stradescritti e analizzati in testi molto antichi...ma nulla hanno a che fare con la meditazione... semmai sono alla base del funzionamento del "manas", la mente”, quindi non puoi dire che non ti abbiano avvisato che è tutta una bella, sana, grande presa per...ipnosi (comunque “va a studiare” lo avevo detto prima io, non perdi mai il vizio di copiare);
      -Grazie anche per aver decritto il processo dell'allargamento e dell'affinamento delle percezioni che io avevo indicato come come un processo possibile della fisiologia della mente che non ha nulla di misterioso o spirituale; ma che tu allarghi (da buon credino) ed espandi fino a far sviluppare il terzo occhio: quello della fantasia;
      -Grazie per la lucida ed inoppugnabile gnoseologia credina (della serie la scienza va bene...ma fino ad un certo punto) che supera la visione positivista ottocentesca, neo-positivista novecentesca, post-neopositivista e de-costruttivista.;
      -Grazie per aver dato una definizione chiara ed univoca della mistica e dei suoi strumenti conoscitivi, che lungi dall'essere vaghi “a volte si legano a esperienze biografiche uniche e irripetibili... ma altre volte diventano un sistema pratico che crea unità interiore e non contrasto interno.. e sulla base di questo è proprio il soggetto conoscente che viene ridefinito.... un'antenna che può diventare sempre più sensibile a stimoli che prima non percepiva e si mette al servizio di un centro quieto che emerge nel lavoro e nella meditazione” (adesso sì che è tutto chiaro)
      -Grazie per aver allargato i miei quadri di riferimento rendendoli più ampi, permettendomi di superare il mio limite di collegamento che io scambiavo per confusione (pensa che cretino limitato!) e tutto questo senza che tu abbia dovuto farmi uno schemino;
      -Grazie per avermi risparmiato il tractatus su queste cose, ma sono sicuro che tu avresti tutte le potenzialità per farne uno trattato i Credineria teorica e pratica (altro che il Tractatus di quel cretino di Wittgenstein, che è meglio che sta zitto!)

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    26. Ex anonimo10/03/16, 15:58

      -Grazie per avermi spiegato la differenza tra meditazione ed ipnosi, confermandomi che stai parlando della stessa cosa
      -Grazie per aver sottolineato come il linguaggio sia limitato ed inadatto per raccontare le esperienze mistiche. Si sa che il linguaggio è strumentale ed è fatto per confondere (meglio i segnali di fumo)
      -Grazie per la spiegazione della differenza tra mente e coscienza, tra ego e "Sè", della quale la psicologia occidentale ne farfuglia qualcosa come un bambino, mentre altre metodologie d'indagine (credine) ne parlano da secoli (anche se si sa che parlare, cioè il linguaggio è fatto per confondere), mentre sono inoppugnabili gli strumenti e le vie proposte per cogliere concretamente la differenza (nella fantasia credina che crede che gli asini volano), con specifiche tecniche ipnotiche (lo dico sottovoce...)
      -Grazie per avermi spiegato l'a,b, c della meditazione che “INIZIA appena il manas, la mente, funziona decentemente e quindi può finalmente interrompere la sua meccanicità” cioè inizia un processo di immaginazione diverso dall'immaginazione precedente che la mente chiama percezione della coscienza, una cosa che il linguaggio della mente non può esprimere, ma tuttavia esprime per esprimere che ciò in realtà non si può esprimere. Del resto “lo dice Lao Tze....indicando giustamente che l'esperienza non è mai riducibile a linguaggio....però lo dice su un intero testo dedicato al Tao” (beh, se c'è scritto sarà vero...).
      -Grazie per aver dato l'esempio di come la la mistica sia “un 'esperienza ben più evoluta del normale limitato metodo conoscitivo”, metodo per il quale lo smoderatore ha coniato l'efficace nome di metodo rincognitivo.
      -Grazie per aver spiegato “che NON è il sentimento nè il sentimentalismo il cuore della mistica”
      ma la la scoperta del centro della coscienza... ben differenziato dalla mente e dal corpo”, quindi ben individuabile in un non-luogo del non-spazio, cioè nel centro della fantasia.
      -Grazie di avermi fatto notare che io faccio un enorme confusione, livellando tutto verso il banale, mentre tu livelli tutto verso la credineria (pur di scappare dalla odiata banalità e ordinarietà dell'esistenza)
      -Grazie per aver citato a sproposito la fisica quantistica, fa sempre molto chic e molto elitès;
      Insomma, grazie di tutto!!
      Adesso puoi ripetere il gioco tu, però arrivi sempre dopo... Oppure puoi tentare di resistere alla ghiotta occasione di scimmiottare il giochino per far vedere che....

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    27. Ex anonimo10/03/16, 16:00

      Mi fa piacere, che frequenti (almeno così dici...) solo scuole e maestri d'elitès. Probabilmente ciò ti rende orgoglioso, gonfia il tuo narcisismo e la tua vanità spirituale (è sempre una forma di vanità), ti fa sentire speciale e non ordinario, non banale (termine odiato da una certa struttura caratteriale ben identificabile), così com'è caratteristico l'uso prevalente del canale visivo, ecc. tutte caratteristiche che unite al meccanismo di difesa prevalente (l'introiezione), identificano una precisa struttura caratteriale, che si rivolge alla spiritualità per soddisfare un senso fittizio di superiorità e di appartenenza ad esclusive elitès spirituali (qui puoi riciclare la battuta: “ognuno ha il maestro e le scuole che si merita”)
      Il tuo mentore sarà certamente un iniziato e mistico i alto livello. Generalmente il livello del maestro si nota dal livello degli allievi che hanno, e devo ammettere che il tuo livello si nota proprio....

      Comunque sono d'accordo con te quando dici che ti “premeva solo, in modo divertito,fare emergere la banalità e pretenziosità di un blog e di interventi che cadono nel "credinismo" scientifico e nel pregiudizio ottuso... semplicemente perchè basati su una non esperienza della materia trattata". Di questa mentalità tu ne sei un esempio lucido e lampante.
      Hai centrato il punto quando affermi che di ciò che hai scritto non avremmo capito nulla ...ma proprio nulla (la modestia è il tuo forte, però la nascondi male...). Però anche qui devo contraddirti. Una cosa si capisce: le tue idee sono poche, confuse ed espresse male. Anche qui puoi ricambiare la battuta o citare la legge dello specchio o postare la foto della dismorfofobia o il video sulle pernacchie (molto elegante e spirituale).

      La modestia si nota anche quando pensi che altri utenti possano essere interessati alle chiacchiere, lunghe e noiose, che ci stiamo scambiando (o tu pensi di dire cose sconvolgenti ed interessanti?). Comunque, se qualcuno avrà tanto coraggio da leggerle potrà certamente farsi un'idea “dell'immenso oceano di banalità di chi critica scivolando nella stessa idiozia che viene criticata, fondamentalmente non conoscendo niente di ciò di cui si parla per davvero”.
      Credo che a questo punto abbiamo espresso compiutamente le nostre opinioni, ed ognuno rimarrà con le sue opinabili opinioni, tenendo sempre conto che, come dice F. De La Rochefoucauld, "raramente pensiamo che la gente abbia buon senso quando non ha la nostra stessa opinione."
      Non credo che ci sia più bisogno di continuare questo pietoso teatrino. C'è abbastanza materiale perché ognuno possa farsi un'idea su chi sia il il mente-catto....

      Ad maiora

      p.s. per i più coraggiosi che volessero conoscere il pensiero integrale di Ibn Battuta potrà leggere i suoi interessanti commenti sul post l'Esperienza, dove si firma con il nome di Anonimo tu, ma lui pensa che neanche l'IP possa smascherare la sua credineria.
      Ti do un suggerimento, per uscirne a testa alta (sono di animo buono e compassionevole): puoi dire che siete in due o tre a usare lo stesso computer e a postare i commenti... (però devi imparare a dirle prima le cose, altrimenti si vede proprio che copi....)

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  20. Vedi, Ibn Battuta, tu sai dell'esperienza del lignaggio dell'antichissima ricerca pratica spirituale, ma non ti accorgi di essere limitato in essa. Hai senza dubbio esperito l'esperienza di incontrare un maestro che ha davvero realizzato qualcosa di qualità, qualcosa che si manifesta in più modi, e detiene strumenti e conoscenze per condurre altri e più persone sperimentano in concreto una crescita interiore e nuovi significati, che fa parte di una tradizione, e che a partire da questo lignaggio si è in grado di confrontarsi con altre esperienze, trovando punti di contatto e rimandi molto concreti, ma... Quello è il tuo limite. NON hai alcuna esperienza oltre a quella.

    Ci sono cose che non potresti neanche immaginare:
    navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione,
    i raggi C balenare nel buio vicino alle porte di Tannhäuser, il fuoco di Prometeo scagliarsi nello spazio, il genocidio degli uomini granchio sulle lune di Andromeda, testi volutamente incomprensibili che sono nient'altro che promemoria per persone "speciali" che hanno portato all'individuazione-creazione di strumenti cognitivi straordinari rivolti all'interno e non all'esterno... Eppure, le osservazioni su cose extra-ordinarie concrete possono essere ribaltate nell'incontro con il super-extra-straordinario che non può essere spiegato facilmente con le normali categorie extra-ordinarie. Devi superare i tuoi confini fisici, mentali e animici per poter accedere a questo tipo di esperienza.
    Cose viste. Cose provate. Grandi cose. Cose pazze. Cose incredibili.
    E tu non le hai esperite.
    Ti parlo di un'eccellenza cosmica che non puoi più spiegare secondo i tuoi criteri di extra-ordinaria progressione, qui si fa riferimento a cose che NON puoi spiegare affatto con le categorie speciali o psicologiche extra-ordinarie.
    Qui si parla di possibilità interiori, ma non solo: le possibilità interiori diventano esteriori e...magicamente le possibilità si trasformano in certezze interiori e esteriori in un tutt'uno col nulla.
    I fatti sono fatti.
    Ti faccio un esempio pratico: ci sono tradizioni antichissime di lignaggio pratico provenienti da lontane galassie, con la vista laser, capaci di volare, di fermare la rotazione terrestre e fermare i proiettili... Altro che Tai Chi.
    I campi Plutition sono un fatto? Le miniere di lacrime di dolore della nebula Kou'Romnai sono un fatto? C'è differenza tra un Jem'Hadar e una nespola, tra il raffreddore e un Gallifreyan, fra la forfora e una Bhataryana, le differenze sono qualitative e quantitative, tangibili, evidenti.

    Tu non lo puoi sapere.

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  21. DaBob
    Mi son letto i commenti, ormai tipici. Interessante che dici apertamente che questo è uno specchio per i credini, per farli specchiare. Me n'ero accorto, ammetto senza problemi che ci ho messo un po' a capirlo che era quello lo scopo e il tuo ruolo...
    Solo che la logica dell'utente Ibn fila. Te la ridi a vedere chi si specchia e prende te come capro, non riconoscendoti (questa tua logica, che fila anch'essa), e quindi te fai presente al malcapitato, proprio letterale, per te buoncapitato, ciò che sarebbe.
    Solo che qualquadra non cosa.
    Lui ha la sua visione, distorta forse, e te la tua, distorta anch'essa (altrimenti passi da illuminato e maestro te, non so se ti va) di lui. Forse te lì non appari, forse sei così bravo da non identificarti nel "non credere" (non credo), ma di fatto sei la figura del maestro che mostra all'allievo malcapitato credino che vede se stesso come figura distorta con la quale sfogarsi.
    E io chi sarei (sei proprio tu Jhon Waine), nella tua mente (di quello parliamo, giusto?)? Un altro allievo che ti chiede "ma quindi quello sono io?"
    O sono un osservatore esterno che guarda con curiosità questa tua (sottolineo) creazione?
    E tutto questo, perchè lo fai? Perchè finalmente sei fuori e non ti identifichi o perchè credi all'opposto, ormai, di quello che dicono questi "maestri"?
    Se non t'interessasse minimamente ma lo facessi per interesse saresti uno schizofrenico?
    Qualcosa dovrai pur essere, per quante maschere tu indossi.
    Ma in fondo il tuo scopo è fare in modo che alcuni ti idealizzino, mi viene da pensare, in quanto se te riesci ad essere sempre cosciente del tuo ruolo, puoi essere un faro nella notte per chi è stato illuso da falsi maestri...e trovare te. Un vero maestro?
    Com'è che a me tutto sto teatrino mi ha sempre (meno prima di capire la questione specchio, dopo molto di più) convinto poco?
    Devi avere un fine, che finora non hai scritto o ammesso.
    Altrimenti sei "pazzo".
    Sei pazzo Smod?

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  22. l'anonimo dabob e il suo tormentone dal titolo: (smoderatore) perché lo fai? versione riveduta e corretta del maestro marco masini :)

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    1. DaBob
      Perchè non ho di meglio da fare :)

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  23. Ciao a tutti e ben trovati...

    Volevo fare una domanda ad Ex Anonimo.

    Ti sento spesso parlare di Vipassana come autoipnosi e ti sento spesso citare anche Fabbro sull'esperienza religiosa.

    Vorrei domandarti (visto che qui si può parlare di tutto) com'è che nell'ipnosi spesso si descrivono esperienze piacevoli , o quanto meno non dolorose, mentre in Vipassana si attraversano stati dolorosissimi. Se fosse autoipnotico perché spesso ci si scontra con memorie dolorose? quello che in quarta via e definito respingente.
    poi..
    Perché Franco Fabbro che ha scritto questo libro, fa comunque un percorso iniziatico, o meglio in una occasione si rivolse ad una ragazza dicendole che il percorso per trovare se stessi e difficilissimo e la cosa più difficile da realizzare. Quindi anche per lui esiste un percorso?
    Tempo fa ci fu anche Persinger che utilizzo il casco di koren o casco di Dio, perché tramite stimoli elettronici riusciva a creare esperienze metafisiche, ma poi anche esso parlò dell'uomo come uno ricevitore di onde elettromagnetiche, quindi un dispositivo. Mi sembri un anticredino (e lo sono anche io) però anche molto aperto a parlarne.
    C'è un po' questo innato bisogno di cercare, di sentire comunque delle forze che ci muovono, per smoderatore fregarsene e la miglior soluzione, ma io penso che proprio la ricerca smisurata lo ha portato a questa resa. Anche molti scienziati , come l'autore del libro "il gene egoista" ci ha definito Macchine.
    Grazie (con la maiuscola) :)

    Ps, il Buddha (senza cosmologia o altro) parlava di sofferenza ed estinzione di essa. In Fondo anche la scienza ha riconosciuto che siamo essere senzienti, quindi sentiamo e soffriamo, sopratutto di sofferenza nevrotica. Perché non può esserci una comprensione di essa attraverso l'autoindagine?

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    1. Ex anonimo11/05/16, 14:43

      Ciao U. ,
      provo a risponderti, dando una interpretazione/opinione, nei limiti delle mie possibilità....

      Ho paragonato le tecniche meditative a tecniche ipnotiche in senso lato (non propriamente tecnico), come mezzi di auto-suggestione, per scardinarle da quell'aura di mistero e di spiritualità dalla quale esse sembrano essere avvolte. In termini più tecnici le ho intese come tecniche psicologiche di de-condizionamento o contro-condizionamento (secondo la strada avviata da Pavlov ).
      Per quanto riguarda la vipassana, l'osservazione distaccata (testimone) dei contenuti della mente, può portare gradualmente a “de-emozionalizzarsi” dai vissuti dolorosi. Ciò non toglie che si tratti comunque di un de-condizionamento, di un addestramento mentale. In effetti è vero quello che dici: per alcuni i contenuti che emergono sono dolorosi e portano a galla le cose rimosse. In questi casi si deve avere forza e pazienza, o trovare un'altra via...

      In altre tecniche si attua un contro-condizionamento: si tenta di indebolire il legame di un pensiero/emozione spiacevole, sostituendola con una neutra o piacevole, “ancorando” quest'ultima ad una postura del corpo, delle mani (mudra) o ad una sequenza di parole “evocatrici” ( es. "mi dispiace, perdonami, grazie, ti amo" dell' Ho'oponopono).
      Lo stesso si può dire per la tecnica di Q.V. che prevede la non espressione delle emozioni negative. Questa è una tecnica che mira all'estinzione di un determinato comportamento/emozione meccanico (coatto) attraverso l'inibizione reiterata di quel comportamento (tecnica del mancato rinforzo), una sorta di desensibilizzazione. Questa tecnica (e sue varianti) sono applicate per interrompere il loop degli ossessivi compulsivi.

      L'ipnosi, in senso tecnico, può essere una strada per ottenere la ristrutturazione dell'inconscio e il superamento di un certo comportamento problematico senza necessariamente passare “dall'inferno” della sofferenza. Dipende dai casi....

      Il libro di Fabbro lo cito perché contiene una panoramica di fenomeni religiosi e mistici e i tentativi di spiegazione secondo le conoscenze neurologiche attuali. Non sposo in toto il pensiero di nessuno. Lo stesso Fabbro pratica la meditazione e altre tecniche come strumento di conoscenza di se stessi. Nel suo libro riferisce di esperienze personali “particolari” ottenute con la pratica della meditazione vipassana e di rebirthing.
      Io non sono contrario a queste pratiche, che considero una sorta di psicoterapia per chi sente il bisogno di migliorare/cambiare se stessi, ma niente di più.... Con queste pratiche non intendo conoscere Dio, la vita dopo la morte, il senso ultimo della vita, ma semplicemente trovare un po' di equilibrio psicologico (che comunque è già tanto!!). Da questo punto di vista ben venga l'auto-indagine. Dipende da cosa si cerca...
      Ci vuole solo un po' di buon senso, che però spesso è proprio quello che manca...

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  24. ciao, vorrei sapere qualcosa su Eva Pierrakos e il sentiero e magari qualcosa anche su Anthony de Mello, uomo che influenzò milioni di mistici . Su Internet c'è pochino... Grazie

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    1. Ciao Anonimo senza nome e benvenuto.

      Di Anthony de Mello non ne so un gran che.

      Riguardo a The Pathwork (il Sentiero) ed Eva Pierrakos, questo è il materiale che avevo raccolto tempo fa e che ho messo insieme qui.

      Il Sentiero: psicoterapirla dell'occulto.

      Qui si possono trovare delle notizie.

      Eva Perriakos e il Sentiero.

      Qui si possono trovare le lezioni che è possibile tradurre anche in un pessimo italiano.

      Pathwork Lectures 1996 edition.

      Sono disponibili anche su iTunes.

      Buona lettura e buon divertimento.

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    2. Ciao Smod, ti ringrazio per il materiale pubblicato . In italiano in effetti non ho trovato nessuna critica a Eva e il suo sentiero. Tuttavia ho letto il suo libro ; il sentiero appunto e mi è piaciuto molto...:)anche se faccio fatica a credere a questa Guida spirituale , al chenneling e via dicendo . il messaggio però è positivo. Non ci crederai ma l'ho scaricato gratis dalla loro pagina Facebook :) Io seguo un corso di psicologia transpersonale che si rifà alle teorie di Ken Wilber ( ti anticipo subito che essendo un medico non lo fa gratis ) dove si uniscono le classiche terapie psicoanalitiche con particolare riferimento alla struttura Tripartita ( Io,es ,super Io ) alle tecniche di meditazione yoga vedanta . Ora se il lavoro psicologico di derimozione, rafforzamento dell'Io ecc ecc, mi pare logico ,quel che non mi convince è la parte spirituale del lavoro,poichè sono tanti i richiami al Sé supremo,la coscienza osservante che mi mandano leggermente in confusione :) Su Anthony de mello so quel che ha scritto e mi ha colpito molto positivamente anche se mi sembra velleitario il tentativo di accostare il vangelo alle scritture indiane. Non so niente purtroppo della sua vita .

      Enrico

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    3. Prego, Enrico.

      In passato ho anche raccolto materiale su Assagioli, Wilber, la psicosintesi e la psicologia transpersonale, senza però mai pubblicarli.

      Ogni volta che si parla di discipline che implementano tutte quelle fenomenologie di stati di coscienza straordinari quali la trance, la possessione, le esperienze extracorporee, la meditazione o preghiera profonda, l'estasi, fino alle sperimentazioni con l'LSD... Personalmente mi viene la pelle d'oca.

      Se quel che non ti convince è la parte spirituale del lavoro, (Sé supremo, coscienza osservante ecc.) spero che la tua confusione da stato "alto" si trasformi in stato di fuga. (Parere personale.)

      Se hai pazienza, nei prossimi giorni cercherò di riordinare il materiale che ho su di lui su una pagina di cui metterò qui il link... Sempre se il mio poco tempo a disposizione me lo permetterà.

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  25. Sinceramente trovo salutare la pubblicazione e diffusione di materiale critico ,purchè fondato su notizie vere,su questi presunti Guru e Santoni. Troppo sono i furfanti che si aggirano tra le pieghe delle umane debolezze: basti pensare a Neal Donald Walsh ,il quale afferma di parlare con Dio direttamente e ci fa su una bella carrellata di libri e incontri col pubblico, tutto a pagamento ovviamente, Sembra di essere tornati al mercato delle Indulgenze ai tempi di Lutero,dove con un po' di grano potevi comprarti l'accesso al Paradiso... Quindi ben venga tutto ciò. La psicologia transpersonale di cui sto facendo esperienza è qualcosa di leggermente diverso ,complesso e per alcuni aspetti rivoluzionario. Unisce infatti la pratica di psicoterapia classica con quella meditativa. però si sconsiglia di fare meditazione a persone che hanno problemi di strutturazione dell'Io,gravi Nevrosi, borderline o Psicosi. La Meditazione potrebbe addirittura peggiorare la situazione. La parte spirituale alla fine si rifa alla natura divina presente in tutti gli esseri: in particolare agli archetipi del Buono,Del Vero ,dell'Amore. Ora loro lo chiamano riflesso del Sé,per me è solo una parte dell'essere umano che va coltivata. che fa il paio ad altre Virtù negative come Orgoglio,avidità. egoismo ecc. ma con una differenza : le parti negative non vengono semplicemente accettate o rimosse,ma si cerca di trascenderle ,cioè di trasformare quell'energia negativa ,Libido direbbe Freud,in energia positiva ,cioè al servizio di sé stessi e degli altri. Come ? usando la vecchia tecnica dell'Osservazione neutra di sé stessi e la disidentificazione ,che non significa Dissociare o scindere, ma porre spazio tra il soggetto osservante e il materiale osservato. Tutta roba ,mi pare ,con cui hai già avuto dimestichezza :) Una cosa mi sento di dire e ho capito finalmente : Non esiste assolutamente una via che porti al benessere che sia a basso costo , senza fare davvero un lavoro serio.
    saluti e complimenti per il Blog
    Enrico

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  26. e comunque ,tutti quelli che pensano che la Sofferenza possa essere evitata e che si possa semplicemente scegliere di essere felici sono veramente dei Credini :) La Sofferenza è parte della Vita , si può imparare a evitare la sofferenza autoprodotta, quella inutile ,ma il dolore è parte integrante della Vita , inscindibile. Chi pensa di trascenderlo è un illuso. piuttosto può essere utilizzato per spingersi a una riflessione, a un cambiamento di sé stessi ,che comunque includerà sempre imparare a convivere col dolore, quello inevitabile .

    Ps volevo aggiungere questo pezzo al post precedente ma non mi è stato possibile modificarlo. Volevo anche correggere alcuni errori grammaticali,ma va beh, ormai è fatta :)
    Ciao
    Enrico

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    1. Enrico,
      Purtroppo, almeno che non si guardi al panorama spirituale Italiano (scarso in tutti i sensi) di materiale ce n'è tanto, ma è tutto in Inglese.

      Riguardo alla parte spirituale, quella parte dell'essere umano che va coltivata... Se intendi sensibilità, comprensione, altruismo, compassione... Allora sono d'accordo.

      Purtroppo le cose si complicano quando la psicologia transpersonale include la trance, la possessione, le esperienze extracorporee, la meditazione o preghiera profonda, l'estasi, fino alle sperimentazioni con l'LSD. Il concetto è quello della percezione della realtà come emergente da un 'Vacuus Plenum', ovvero una totale vacuità ma ricolma di infinite potenzialità; un vuoto ricolmo di pieno, insomma... L'idea di testa vuota.

      Diverso? Forse. Complesso? Assolutamente. Rivoluzionario? Non penso proprio.

      Riguardo al trascendere le parti negative, ovvero "trasformare" quell'energia negativa, a mio personale avviso si tratta solo di fantascemenza.

      Visto che hai menzionato la meditazione, forse QUI puoi trovare già qualcosa.

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  27. Io non so a quale psicologia transpersonale tu ti riferisca. quella che pratico io,compresa la parte spirituale NON fa riferimento alcuno né alla Trance,nè all'Lsd,nè all'estasi e nemmeno all' Extasi :)
    Nel programma spirituale si fanno delle letture della bahgavad gita ,testo sacro indiano ,cercando di mettere in evidenze le qualità spirituali dell'amore,saggezza e aromonia. si pratica la meditazione classica yoga vedanta , cioè osservazione neutra di sensazioni,pensieri,emozioni. Si invita a coltivare qualità sane quali: Empatia ,accettazione,gratitudine, altruismo. ma senza mai,MAI dimenticarsi del lato negativo di ognuno di noi. Si impara a vederlo e piano piano prima accettarlo e poi correggerlo.
    io qualche canna da ragazzo me la sono fatta,lo confesso :) altri Trip da adulto non me ne vorrei fare . Grazie
    Cmq grazie per la risposta . Ribadisco che trovo veramente utile il tuo Blog, specialmente per smascherare quei cialtroni che approfittano delle debolezze umane. E non è detto che una qualche influenza non l'abbia subìta anche io in passato , ma spero e credo di aver sviluppato gli anticorpi :)

    Enrico

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    1. Grazie Enrico,

      Il termine "transpersonale" descrive esperienze e vedute che vanno al di là del personale livello psichico, e oltre i normali eventi terreni. Il 'transpersonale' viene delineato da quelle esperienze in cui l'identità di sé si estende oltre (trans) l'individuo, abbracciando più 'vasti' aspetti della natura umana, della vita, della psiche e del cosmo. Esso considera uno sviluppo oltre il livello convenzionale, personale o individuale, ed è relativo alla 'massima esperienza', agli stati alterati di coscienza e alle esperienze spirituali.
      Essa, però, manca assolutamente di rigore scientifico, concettuale e di evidenza dei fatti ed è per questo che ognuno ha la sua personale concezione di psicologia transpersonale.

      La 'tua' psicologia transpersonale richiama costantemente a un Sé supremo.
      Ora, io penso che ci siano diversi livelli di anticorpi.
      Quando io sento parole come 'Sé supremo', 'Anima', il 'Tutto' o anche solo 'Spirituale' questo mi provoca istantaneamente una reazione allergica. Fondamentalmente (per me, per carità...) questi termini non hanno alcun fondamento o significato e stanno allo stesso livello di 'visioni della Madonna', 'Dio mi parla', 'leggere il pensiero' 'viaggiare nel tempo', gli UFO, gli alieni e chi più ne ha più ne metta.
      Per me sono allo stesso livello perché basati su un empirismo recondito, un soggettivismo interiore, ovvero l'Esperienza personale.
      Il fatto che la psicologia transpersonale (o psicologia spirituale) si metta il vestitino scientifico e integri l'aspetto spirituale e trascendente dell'esperienza umana, non rende le prime certo meno assurde.

      Non è detto che una qualche influenza non l'abbia subìta anche tu in passato, e non è detto che una qualche influenza tu non la stia subendo anche ora.

      Elimina
  28. Ps : quel che non mi convince della parte spirituale è il richiamo costante al Sé ,quale natura divina presente in tutti gli uomini, l'anima che aspira a ricongiungersi al Tutto ecc. ecc. Non so , sono sempre stato piuttosto Ateo, diciamo al 70% :) Forse è questione di termini : loro indicano la Bontà,la bellezza e l'amore come espressione del Sé supremo. Io ritengo che siano semplicemente qualità umane ,insite potenzialmente in ogni uomo, come lo sono del resto l'Odio, l'avidità e l'egoismo. Ogni individuo decide poi quali qualità coltivare e quali superare.
    Enrico

    RispondiElimina
  29. Enrico, qui puoi trovare il post su Ken Wilber.

    RispondiElimina

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