
[cre-dì-no] agg., s.m.(f. –a) – persona colpita da smarrimento fulminante causato dal credere con grande entusiasmo in concetti, dogmi o assunti in base alla sola convinzione personale o alla sola autorità di chi ha enunciato tali concetti o assunti, al di là dell'esistenza o meno di prove pro o contro tali idee e soprattutto al di là del proprio buon senso. (Inglese: Creedin)
Sinonimi: ricercatore spirituale, iniziato, lavoratore su di sé, illuminato, discepollo ecc.
Superlativi: Maestro, Illuminato, Guru, Guida spirituale, Risvegliato, Divulgatore, Scemano ecc.
- “Lei è un credino, s'informi.”
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GRAZIE
la foto è fantastica!!!
RispondiElimina"Non sono le cose il problema ma il nostro approccio alle cose a determinare il problema"
Eliminaeh certo ... Non è il bisturi il problema ma l'uso che ne fai: col bisturi puoi uccidere o salvare una vita....
No dai scherzi a parte, perchè mai devi praticare Yoga se non per il motivo che nel nostro immaginario è stato inoculato il modello del saggio orientale cresciuto a pane e zen che niente lo turba e niente lo sconvolge? lo yoga non è una ginnastica, non serve per essere più elastici e nemmeno rilassa. lo Yoga è una pratica spirituale induista. o fai questo o non lo fare proprio!
In sostanza se ti avvicini a pratiche di crescita personale o spirituale con delle aspettative, il peggio che ti capita è rimaner deluso. se ti avvicini a tali pratiche senza aspettative, ti consegni nelle mani di maestri/psicologi/guru che non vedono l'ora di far di te quello che gli pare e piace ...e il peggio che ti possa capitare è meglio non saperlo!
Rimando l'approfondimento perchè ora vado di fretta.
Buona serata.
Esiste una terza via, cioé quella che consiste nell'avvicinarsi a qualsiasi via sentiamo vicina a noi (pregiudizio o intuizione che sia) e nel praticarla senza aspettative.
EliminaIl guru ti indica la strada, sta a te percorrerla staccandoti dalle sue indicazioni: se incontri il buddha per strada, uccidilo!
Pace ooltre ogni comprensione ;)
Smettete di aggrapparvi a queste stronzate della new age per l'amor di dio.
EliminaCè ancora oggi chi crede negli esorcismi,e siamo nel XXI secolo!!
Parlate di magia e alchimia...ma siamo pazzi? non capite che l'alchimia è solo una proto-chimica e la magia una mistificazione della moderna fisica?
Smettete di aggrapparvi a leggende e nuove filosofie,sono mezzi per fruttare gli ingenui!Con tanti problemi che ci sono nel mondo pensate ancora a voi stessi,a migliorarvi,ma siete degli stupidi egoisti che pensano solo ad acquisire serenità personale,ingrati.Non avete nemmeno idea di come vi siete tutti discosti dal cattolicesimo,non amate più la casa di dio e cercate gesù altrove,basta che non sia in chiesa!Nessuno prova più timore per il Papa,non avete idea di come ci stia aiutando,sta facendo una blla pulizia,per non parlare dell'amorevole servizio che svolge per il mondo,contribuendo e consigliano al Governo come meglio amministrare il Paese.La madonna,miodio avete dimenticato la madre di Dio.Ovunque guardiate vedrete come la madonna soccorre i più deboli,i moltevoli miracoli ed apparizioni ci stanno veramente sostenendo in questi periodi bui.
Vi lamentate sempre,lavorate sempre e vi lamentate sempre,volete sempre di più.Non apprezzate il valido contributo di Monti,del suo successore Berlusconi.
Le tasse,sempre scuse per non pagare mai,volete sempre soldi per voi e non volete sganciare mai una lira allo stato,vergognatevi!!
Non avete idea di come Monti sia contribuendo molto a ristrutturare il paese,ma sempre gente che deve lamentarsi.Ora si sono inventate le storielle dei suicidi di massa per la "troppa povertà",ma non fatemi ridere!
In televisione fanno entrare cani e porci,imprenditori e commercianti contribuiscono a dichiarare cazzate sul loro stato economico,dichiarando falsamente che sono oppressi per le troppe tasse,troppi costi,poca economia nel paese.
Riflettete gente riflettete e mettetevi nelle mani di chi comanda e nelle grazie della Madre celeste.
Rispondo solo alla tua ultima frase:: riflettere e mettersi nelle mani di chi comanda non mi sembrano comportamenti coerenti.
EliminaPer il resto dico "marionette" e "generalizzazione", non ho capito il senso del tuo monologo sulle lamentele e il distacco dalla chiesa.
Penso che sia inutile parlarne,vista l'ignoranza che hai in merito...
EliminaQuello che voglio dire è che bisogna affidarsi alla responsabi!lità di chi ha il potere,i politici sacrificano se stessi per amministrare il paese,e penso che la cosa più saggia sia farci guidare da loro.Ricordo per chi crede nella Bibbia che un passo nel vangelo di Luca dice proprio che Dio ha amministrato tutte le nazioni e i governi e sottoposto al suo potere nei rispettivi ruoli per portare ordine nelle nazioni,perciò se vi ribellate e incolpate chi gestisce il potere,coloro che amministrano il paese,vi mettete contro la volontà di Dio,e la Bibbia avvertiva anche di questo,del disprezzo verso le autorità!
"Marionette" haha dove hai preso questo sinonimo nel dizionario del complottismo?
Chi sarebbero le marionette?...è chiaro che chi segue tutte queste nuove correnti new-age si comporti da marionetta.
Hai idea di che importanza rappresenti la croce per l'umanità?Avete dimenticato tutto ciò che ci ha accompagnato per secoli.La croce serve a ricordarci il dolore che provò il Signore.Il senso di colpa e la vergogna ci avvicinano a Dio,ricordarci che siamo sempre peccatori!
Perciò quando vedete una croce non compiacetevene,dolore e senso di colpa ci meritiamo.E se un giorno il Signore,o meglio la Madre di Dio vorrà rivolgersi a noi preghiamola che porti la pace,non la guerra,non i conflitti con le autorità,le banche e tutte queste menzogne.Pensate di poter trovare il Signore fuori dalla Chiesa?! Poveri noi
Riflettete e cercate la sana dottrina,immolatevi per i vostri peccati e porgete l'altra guancia quando necessario,porci ipocriti!
Ciao, rispondo solo ora perché solo ora (per un caso più che fortuito!) ho letto la tua risposta:
Eliminamarionetta perché non interrogarsi e "subire" passivamente ciò che ci viene detto dall'alto "fidandosi" mi sembrano atteggiamenti propri di colui che non usa le proprie capacità.
Dire porgete l'altra guancia e scrivere esattamente subito dopo "porci ipocriti" mi sembra un tantinello contraddittorio! :D
Ama il prossimo tuo come te stesso, non odia i porci ipocriti! ;)
Io non offendo nessuno, non attacco nessuno, non giudico nessuno, o meglio, cerchio di farlo al meglio che posso, esprimo il mio pensiero e se è diverso dal tuo è proprio gesù a dirci di accettare e amare il prossimo.
Io credo come te che tutto quello che esiste è il simbolo della perfezione del creato, non combatto nulla con l'odio o con la violenza (fisica o verbale che sia) ma sono libero di pensare come credo, proprio per il fatto che la mia vita non è tesa a creare dolore o odio o paura in nessuno, al contrario è tesa verso l'amore verso ciò che è diverso e lontano da me. Che poi è proprio quello che ci diceva gesù.
Altro che sofferenza, colpa, peccato, castigo, dolore: amore, gioia, comunione con Dio è proprio questo, tutto ciò che di più elevato esista!
6 bellissimooo..... mi verrebbe voglia di galopparti alla grande ragazzo mio.
RispondiEliminaAspetta,ma che dico,osservo il dito del saggio invece della luna?
Ma non era la presenza,l'ego..? Bè fà nulla...Forse lui è più importante del suo messaggio,sarebbe meglio creare in suo onore il Brizianesimo,imitare lui anzichè seguire il messaggio che porta......
Giusy
Meglio galopparlo che imitarlo. Ma cosa sto scrivendo?
EliminaApprofondire? Ci provo...quello che posso dire è che viviamo nel mondo dell'illusione e solitamente quando ci si propone di andare oltre l'apparenza e aprirsi ad un percorso per così dire "evolutivo" in senso spirituale(perdonami se uso parole un pò rindondanti, ma il linguaggio è limitato)bisogna necessariamente aprirsi a nuovi concetti che non rientrano entro i comuni limiti di definizione di realtà. quindi in un certo senso siamo tutti un pò come bambini che muovono i primi passi su un pianeta sconosciuto. Di conseguenza è inevitabile che il fare esperienza in questo mondo nuovo proceda tramite il processo del "picchiare il naso", cioè è assolutamente impossibile avanzare sul "cammino della conoscienza" in modo lineare come fanno credere i vari maestri autoleletti, perciò ci tengo a definirmi un credino(termine che ho scoperto in questo blog, ma potrei anche usarne altri), perchè è attraverso gli abbagli che si impara a vedere pian piano, non si può pretendere di riuscire a mettere a fuoco bene le cose dopo che si è passata la vita nell'oscurità. il problema subentra quando la forte luce che investe chi ha appena aperto gli occhi fa credere a costoro di aver acquistato la vista, ma non è così, non è mai così, ogni volta che uno si sente di aver ottenuto la conoscienza (o la via per raggiungerla)si chiude automaticamente ad ogni ulteriore possibilità di apprendimento e non c'è peggior illuso di chi si crede sapiente. Purtroppo chi si avvicina a certi tipi di percorsi solitamente cerca certezze e finisce col trovarle(illusorie) salvo poi dividersi in due categorie principali: da un lato coloro che si accorgono di essere stati ingannati o di essersi autoingannati e che per reazione, vista la loro incapacità a covivere con l'idea di essere stati dei creduloni negano che ci sia mai stato niente di vero e finiscono col diventare dei Piero Angela o dei Massimo Polidoro vivendo nell'ansia di negare tutto ciò che non è tangibile o misurabile. Dall'altro lato ci sono invece i fedelissimi seguaci di sette, religioni, guru, Brizzi, Osho ecc. che si identificano pienamente con un individuo che vogliono credere superiore o più elevato e così facendo scaricano la responsabilità della loro paura di fallire e anche quando sentono puzza di bruciato si tappano il naso e fanno finta di niente perchè l'ammetere di aver preso un granchio è la loro paura più grande e questo spiega anche la veemenza con cui aggrediscono chi osa mettere in dubbio il loro credo. Io penso che se si liberassero da questo timore riuscirebbero a filtrare e a tenere ciò che di buono hanno appreso, scartando tutta la parte del'identificazione col maestro. Sono assolutamente convinto che chiunque cerchi un seguito, ne abbia bisogno per colmare un suo senso di insicurezza o appagare un mero capriccio dell'ego e risulti poi ridicolo nel ritenersi "evoluto" o "illuminato". Questo non esclude che tutti i maestri e santoni possano dire anche cose molto valide, cose che uno magari non aveva mai considerato, quello che stona è tutto ciò che si ricamano intorno, perciò io dico ascoltate tutti, ma abbiate la lucidità di andare oltre l'individuo e filtrate, filtrate e ancora filtrate senza paura di essere a volte dei creduloni, perchè succedrà sempre a qualunque livello siate o pensiate di essere. Lo so: non ho il dono della sintesi. Ciao!
RispondiEliminaMarco, benvenuto e grazie per le critiche,
Eliminala domanda rimane ancora: Quali perle? Qual’è questo “qualcosa di inestimabile che non si può esprimere ma solo sperimentare”?
Per Sarah D.D. a proposito di Brizzi, è un discreto oratore e un buono scrittore, ma come tu hai notato spesso si tradisce, per esempio nella fissazione che ha riguardo al''essere un "vero leader"...chi è sveglio non cerca un leader ne si propone come tale, solo le pecore cercano un leader...inoltre lo sforzarsi di essere qui e ora è davvero una pratica molto efficace, ma ci vuole ben altro che un quarto d'ora al giorno come lui vuol far credere per ottenere dei risultati che vadano oltre le sensazioni positive (anche molto forti)iniziali che solitamente causano solo un illusorio senso di soddisfazione che porta inevitabilmente a bruciare l'energia accumulata in facili entusiasmi.
RispondiEliminaPer Cheval de Feu: se hai capito che ciò in cui credi oppure no dipende da un tuo atto deliberato al fine di modificare un tuo stato d'animo allora tanto meglio! Fanne la tua forza!
Saluti...
Caro Smoderatore ma guarda un po',cancelli i commenti di risposta alla doppiogiochista Sarah Draco Daatson..
RispondiEliminaChe sia nato un nuovo amore?
Smoderatore,fan quanto basta della censura,non e' che con la scusa di quattro articoletti su altrettanti piccoli pescetti di alcun valore come brizzi o su guru morti e sepolti come osho,c'e' invece il tentativo di accreditarsi,presso un pubblico onesto ma un po' ingenuo,per far passare messaggi a uso e consumo di certa propaganda?
A quando qualche articoletto su i credini che si "autoingannano"(dato che e' questo quello che ti preme sottolineare)aderendo a realta' e gruppi strutturati in forma realmente totalizzante e di cui mai parli?
Devo farti la lista della spesa?
Non ti imbarazzare a parlarne sei adulto e vaccinato.
Un gesto di informazione obbiettiva lo merita il pubblico di internet,non credi?
Donkey Dupont
Ma che hai detto?? Smoderatore lascia proprio perdere con questi... il loro ego è tanto grande e in versamente proporzionale al loro cervello..in testa c'hanno 2 neuroni..come potrebbero capire a Brizzi??? :-)) E' questione di cervello oltre che di cuore...stà gente è piena di contraddizioni e il marcio che è dentro di loro lo vedono dappertutto!!! Cristo è stato messo in croce da gente così...
EliminaBravo lo smoderatore ti sei tolto finalmente la maschera!!
RispondiEliminaArlecchino
Tyler Durden and the others, potresti per favore usare solo un nick? Grazie.
RispondiEliminaLa censura è solo per messaggi contenenti volgarità, e tu
sembri arguto abbastanza per aggirare tale ostacolo.
Per quanto riguarda il reato di plagio sono per la sua reintegrazione, anche se il discorso può diventare interessante e complicato. Per questo avevo intenzione di mettere un post a riguardo, ma purtroppo non ho molto tempo per questo passatempo... visto che ti piace fare tutto da solo perchè non scrivi qualcosa tu. Di quali “determinati gruppi di pressione strutturati in forma realmente totalizzante” parli? Quale propaganda? Mi dai fin troppo credito, per cui procedi pure con la lista della spesa, altrimenti chi tace sta zitto.
Come vi permettete di insultare il mio Salvatore.... (Brizzi)
RispondiEliminaGrazie a lui adesso sto molto meglio.
Percepisco le mie emozioni e i miei pensieri dall'esterno,mi sono connessa con la mente superiore avendo accesso a un'intelligenza e conoscenza infinite,24 su 24!
Riesco a viaggiare in astrale a comando,nel mondo causale e in quello animico.
Avendo sviluppato i sensi sottili mi sono connessa col macrocosmo di me stessa e adesso la creazione mi fà da corpo.
Chi mi ha capito ha capito,io l'ho detto!
Valeria Scaffi
King Donkey, Valeria Scaffi, Giancarlo Frumento, ecc. ecc. ti ricordo che puoi scegliere un nick (uno solo) e di non firmarti col nome di un altro che è cosa alquanto sterile e patetica anche (e specialmente) se è uno dei tuoi tanti alter-ego. I commenti duplicati e il taglia e incolla a vanvera verranno cancellati.
RispondiEliminaGrazie.
Chi è realmente questo Brizzi?
RispondiEliminaCita autori come Crowley,Blawatsky,Baley e i personaggi più perversi e oscuri della storia.
Approva le pratiche sessuali perverse e sacrifici magici...
Non capisco quali siano i suoi obiettivi nel divulgare informazioni tratte da questi perversi personaggi...dove porteranno mai gli esercizi che propone? La follia a contraddistinto tutti questi personaggi legati fra loro da un singolo filo chiamato:esoterismo!
Sappiamo che tutta la religione è abominio ma con l'avvento della new age siamo letteralmente nella merda!!!
Semmai nn le giudica coglione..e c'è una bella differenza ..quella che con i tuoi 2 neuroni nn puoi proprio capire. Ma io si ...l'ho capito il tuo problema...invidiosone!
EliminaIl fatto che il Brizzi citi spesso l'autore Crowley come supporto nei sui scritti,mi disgusta parecchio,e mi chiedo cosa abbia a che fare Brizzi con le pratiche disgustose e perverse di questo mago nero!
RispondiEliminaVedo che le risposte al blog sono tante e forse l'argomento e' chiuso... Io comunque apprezzo quello che Salvatore Brizzi divulga. Mi sembra pretenzioso bollarlo come credino o cretino, suona veramente come invidia malcelata. Spero tu non ti offenda.
RispondiEliminaCiao
Ciao Rosanna,
Eliminaè vero che le risposte sono tante, ma l’argomento non è chiuso: almeno finché ci saranno credini 'senza sonno' bramosi di intervenire per difendere le proprie coinvinzioni.
Benvenuta e grazie. (Non hai motivo di preoccuparti)
Propongo una sfida!
RispondiEliminaChe tu sia credino o non credino;
Non iniziare finché non sei pronto;
Ricordati di te!
Sempre se sai accettare le sfide.
Se sai accettare le sfide e ti senti pronto,
Ricordati di te!
(se si hanno dei dubbi su come fare leggere la nota a fine post)
Quindi,
Propongo questa sfida, se ci riuscite per piu di 10 minuti
siete a buon punto. Quando però non ci riuscite provate a chiedervi: Sono libero? ( ma forse questa domanda spunterà spontaneamente)
Se arrivate in fondo a questo testo e fate finta di niente, allora è dimostrazione di vigliaccheria, paura. Questo possono provarlo tutti, credini o non credini.
Se invece decidete di non iniziare perche non vi sentite pronti, è dimostrazione di maturità. Ma una maturità che vi verrà riconosciuta. Ma se sarete pronti, fatelo!
Quindi a voi la scelta.
Elia
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n.f.p. Riesci a farlo, sei capace?! Probabilmente si, eccome, posso ricordarmi della lavatrice che sta andando, della tv accesa, posso ricordarmi della televisione davanti a me accesa per un'ora o due ore guardando un film. Se posso fare questo allora posso anche ricordarmi di me. E' semplice, porto nel presente me, proprio come porterei nel presente ( nella mia attenzione) lo schermo che ho davanti ( sempre se mi ricordo che ci sia uno schermo davanti, c'è chi a volte lo dimentica).
Brizzi è un autentico genio del male.
RispondiEliminaE' più di un semplice ciarlatano.
Come può essere un genio del male una persona che ti sveglia...
Eliminaquello che chiami risveglio è un rincoglionimento per ingenui privi di esperienza iniziatica e l'esperienza per comprendere cosa ha autentico valore spirituale e cosa è soltanto riciclaggio di bassa lega
EliminaMi spiace, ma purtroppo, essendo lo scopo, il risveglio. Non ci può essere un risveglio migliore di un'altro. Diventa rincoglionito chi crede di avercela fatta, non chi si risveglia!! E non mi dire che c'è spiritualità di prima e di seconda categoria perché lo dicono anche i preti ciò. La spiritualità è tutta uguale, è come utilizzi i mezzi acquisiti che poi ti fa andare in alto o in basso!... Il nostro caro Monti, lui si che è un genio del male.
EliminaIo direi un autentico genio...e basta! del resto dicevano la stessa cosa anche di Gesù cristo quando faceva esorcismi. Ma scommetto che tu il vangelo nn l? hai mai letto!! :-)
EliminaCiao Smoderatore,
RispondiEliminanon posso che consigliarti di fare un bel post su Josè Scafarelli, l'ideatore del caFolavoro ricchezzavera.com nel quale invita tutti i poll.. ehm utenti, a scaricare i suoi ebook gratuiti, scritti con un linguaggio da terza elementare e con un formato tale che 100 pagine del suo ebook sono in realtà 20 pagine cartacee di un libro in formato a5 (deve pur far finta che i suoi scritti siano lunghi e corposi, no?), e, al quarto ebook, UDITE UDITE, chiede 97 EURO PER ACQUISTARLO!!!
UN EBOOK, PER DI PIù PIENO DI IMMONDIZIA, SCRITTO CON I PIEDI, PIENO DI AFFERMAZIONI APRIORISTICHE E ASSOLUTAMENTE SIMONIACO! Insomma una vera chicca ;)
Davvero consigliato.
Matteo
Bè che dire...grazie del consiglio caro Matteo, certo che uno che scrive bene come te può permettersi di giudicare, sopratutto uno intelligente come te a differenzza di tutti i pollastri che comprano queste cose! Ma veramente chiede 97 € per gli ebook?? ma dai?? :-) Pensa che io li ho aquistati e mi sono pure piaciuti. Datte all'ippica brutto caricato se nn sai come passare il tempo, invece di parlare male della gente..ci fai più bella figura!!!
EliminaGennarino tu invece hai avuto una autentica esperienza iniziatica?
RispondiEliminaCiao a tutti. Sono Jenny. Ho letto tutti i libri di Salvatore Brizzi (tranne l'ultimo), tutti i libri di Eckhart Tolle, Nisargadatta, molti di Osho, Krishnamurti, Anthony De Mello, Tony Parsons e altre opere di chi si dichiara guru illuminato-risvegliato. Naturalmente ho anche praticato: il ricordo di se', l'attenzione, il non lamentarsi, meditazione guidata...Finche', non ci crederete ma...ho raggiunto la VERA CONSAPEVOLEZZA!!!! Si!!! La consapevolezza che, senza rendermene conto, dopo tutto questo "super-sforzo", l'unica cosa che ho sperimentato e'....una immensa illusione!!! L'inevitabile conseguenza di un lavaggio del cervello a cui mi ero volontariamente sottoposta.
RispondiEliminaSuper-Brizzi sostiene che nelle camere a gas nessun ebreo e' mai stato soppresso. Quindi cio' che viene appreso dai testi scolastici (edu-castrati che non siamo altro!), dai vari documentari, e soprattutto dalle testimonianze dei deportati che purtroppo hanno vissuto sulla loro pelle questa ignobile e tragica pagina della nostra storia...a noi ci fa un baffo!
Super-Brizzi dice di non essere antisemita; ha perfino dato a suo figlio un nome ebreo. E allora? Ma questo che c'entra?.....
Super-Brizzi assicura che se non ti lamenti (nemmeno del tempo, nemmeno se ti danno un pugno sui denti e ti svaligiano casa! La legge dello specchio parla chiaro! Il ladro e il pugno li hai attirati tu, stupido terricolo..); dicevo, se non ti lamenti. puoi arrivare dritto al fatidico risveglio. Lui addirittura conosce qualcuno che, praticando la non-lamentela, in pochi mesi (pochi mesi!) si e' risvegliato.
E sentite questa....Noi non ci crederemo ma....Super-Brizzi dice che ci sono persone risvegliate che hanno cambiato mestiere e ora fanno i killer professionisti!!! Incredibile!!! Sperate di non essere mai presi di mira da uno di loro! Sareste spacciati! Con una sola mossa precisa vi ucciderebbe (ma non temete...un risvegliato con il cuore aperto , mentre vi uccide, vi inonda di un meraviglioso amore incondizionato, lo fa per il vostro bene! Terricoli ridicoli e mortali che non siete altro!).
Super-Brizzi si drogava. Poi ha incontrato la misteriosa e conturbante Victoria Ignis (forse un parto del suo cervello ormai incenerito dalla fase nigredo. Chi puo' dirlo?), si e' risvegliato e ha smesso di drogarsi (ha smesso?.....).
Ecco, ora che ho spiattellato alcune cosucce, chissa' cosa potrebbe capitarmi...Alieni!!!!! Diavoli!!!! Vampiri!!!! Abbiate pieta' di me!!!! Potro' continuare ad avere sonni tranquilli? Non temete...le sentinelle nere veglieranno...
Caro Smoderatore, che genialata aprire questo blog!!! Lo trovo davvero utile e....risvegliante..eh eh....
Ti ringrazio dal profondo del cuore (ops....ho detto cuore..Cuore apeto? Chiuso? A mezza via? Insomma...decidete un po' voi!)
Grazie!!!!!!!
Jenny.
Jenny,
EliminaL’unico risveglio è quello dal sogno del risveglio.
Grazie a te e benvenuta.
Mi sa che hai letto un pò troppo allora! :-)) Brizzi lo dice sempre...un eccesso di energia in chi nn è ancora pronto fà disastri! Ti consiglio una camomilla e letture più adatte a te....che nn ti inacidiscano così tesoro!
EliminaCara jenny, questa è la dimostrazione che leggere libri non serve a niente...E che non serve a niente credere di praticare ciò che ti dicono di fare.
RispondiEliminaPerò jenny dimmi, sei davvero libera di scegliere ? libera di essere ? Riesci a praticare il ricordo di te sempre? Perche se non riesci a farlo significa che qui tu non ci sei, ma c'è soltanto l'agglomerato fisico che mescola insulsamente pensieri emozioni sogni desideri. Il tutto credendoti di essere tu a volerlo.
Un risvegliato, può fare davvero il killer, ma un risvegliato conosce perfettamente a cosa va in contro ogni nanosecondo al quale è cosciente e al quale sottopone la sua attenzione.
Per quanto tu possa farti beffa, qui è la coscienza che ci parla. Niente può venir meno ad essa e alla verità che scaturisce.
Questa è la dimostrazione che leggere libri non serve a niente, e che non serve a niente credere di praticare ciò che ti dicono di fare.
Eliminaanche gli psicopatici possono fare i killer eseguendo il lavoro con freddezza e precisione.
EliminaNon provano alcun tipo di emozioni ma si tratta di una patologia. E' opportuno rendersene conto.
quindi mi chiedo (sapendo già la risposta) risvegliato e psicopatico sono sinonimi??
quanto alla famosa liberà tanto sbandierata dai risvegliati è una delle più grandi chimere .... e cmq a voi che volete risvegliarvi chiedo: davvero ambireste essere dei killer professionisti??? e ditemi, pensate di essere gli unici? quindi il fatto che la serie televisiva "dexter" abbia avuto così tanto successo non vi ha fatto pensare di essere vittime di un bel brain washing????? ahhh l'orgoglio spirituale .... da una parte ti illude di essere sveglio e dall'altro ti ingabbia in una palude di cui nememno vi rendete conto ...
Sarah D.D.
Per chi si trovasse d'accordo o volesse approfondire le idee del blog,in poche parole liberarsi dalla morsa delle credenze,convinzioni e riforme (pulizia totale cerebrale) CONSIGLIO i libri di Uppaluri Gopala Krishnamurti.
RispondiEliminaNon fatevi ingannare dal nome,era solo un seguace di Krishnamurti che dopo anni di fallimenti in campo pratico ha poi deciso di seguire da solo la sua strada,liberandosi da dogmi e credenze,affermando chiaramente che non esiste nè illuminazione,nè vita dopo la morte nè Dio e tutte le schiffezze perpretate da secoli dalle religioni,dalla scienza,dalla new age,dalla politica,insomma di tutto!
Consiglio di leggervi la sua biografia,la Biografia di Uppaluri Gopala,rintracciabile facilmente su internet,dove parla dei suoi fallimenti in qualsiasi campo spirituale,come molti di noi praticando meditazioni,mantra e svariate tecniche...senza però alcun risultato.
Vedrete,vi terrà compagnia e consolazione se anche voi avete avuto precedenti esperienze negative o nulle riguardo la new age in generale.
Rimarginerà gradualmente le ferite vissute in quei periodi neri,quelle grandi svolte necessarie a rafforzarvi e a farvi essere gli uomini che siete oggi.
I Sono Libero...e voi?
Buona Lettura
"affermando chiaramente che non esiste ne illuminazione,..."
EliminaLo stesso U.G. che parla di trasformazioni a livello fisico dolorosissime prima di illuminarsi, lo stesso che dice che è tutto un fatto biologico e l'illuminazione è un alterazione chimica del corpo.
Io non ne so niente e tu?
http://www.youtube.com/watch?v=CkwPrM5pbAc&list=UUkw_k4S53ifhcfTd7IbwENw&index=5
RispondiEliminaquesto è un video postato dal Brizzi come draco ....beh ascoltataleo bene...questo gur...che il suo guru gli ha detto...e ble bla....ma ascoltate bene...e poi pensate a cosa è successo questo anno...QUESTI SONO DEI PALESI CIARLATANI, anzi peggio sono come i monaci he si fanno mantenere dal popolo...come si fà dare credito a stì personaggi...siamo seri ragazzi
FVI
Grazie del contributo.
Eliminahttp://www.salvatorebrizzi.com/2012/01/2012-crisi-finanziaria-e-black-out.html
RispondiEliminaqui il pezzo del guru maestro brizzi....patetico...come fate davvero a credere a questo fulminato...
FVI
Anche solo per leggerlo ci vuole un certo stomaco.
EliminaMi sono accorto che ho scritto come un dislessico, ma ho problemi di adsl, spesso mi và via la linea e mi mangia le parole.
RispondiEliminaBrizzi è un tipico furbastro, ho letto una volta un suo pdf dove consigliava di comprare oro qualche anno fa, è solo uno che annusa un trend e ci si butta dentro cercando di vendere libri a credini. In realtà non è esperto di nulla, fà solo insulse ciance per decerebrati che lo ascoltano annuendo. Non ama essere contraddetto, infatti se notate non si possono ne commentare i post e nemmeno i video su youtube. Ora si stà buttando in politica con altra fuffa, mendicando un posto da "terricolo" come chiama lui il resto dell'umanità. Penso che queste persone siano pericolose. Davvero. Non stò scherzando.
Il video del guru mi pare di averlo visto ancora ad inizio anno e già ridevo, stò demente con il suo fare finto compassionevole che parla del suo guru della chiesa di Holliwood....aahahaah...mi ero ripromesso di guardarlo a fine anno e ora rido il doppio!!!
Brizzi è uno che dà credito ad Adam Kadmon che è un povero fulminato che vede complotti ovunque, infatti è ospite di trasmissioni ignobili come mistero su italia 1 (mirabile la presa in giro che gli facevano a radio 105, qui un estratto http://www.youtube.com/watch?v=Gfz2zcMk-2E), dà credito a uno come Gregg Braden, che si definisce scienziato, che da anni parla di inversione dei poli e rallentamento terrestre...cose che non si stanno per nulla verificando come dice lui...e mai una volta che porti una prova o dati...ma solo "testimonianze"...e questo sarebbe uno scienziato? (ho letto 2 suoi libri, pura spazzatura)
Su suggerimento di un commentatore prima di me, ho cominciato a leggermi qualcosa di Uppaluri Gopala Krishnamurti, lo consiglio....soprattutto perchè è stato un ex credino per anni e poi ha aperto gli occhi...anche se da quel che ho capito è sempre stato critico (ha seguito khrisnamurti per 7 anni e mi sembra proprio non ne abbia una bella opinione, ringrazio ancora il moderatore di avermi fatto conoscere invece l'unico libro che parla male di khrisnamurti....)
Ripeto questi personaggi sono pericolosi, come a parere mio lo è la psicanalisi e le religioni.
Ah ocio a venerdì....aahahahaha
FVI
Certo che ci vuole un bel coraggio a diffamare gli altri che ci rimettono la faccia in ciò che dicono,quando chi li insulta si nasconde dietro l'anonimato.
RispondiEliminaScommetto che tu sei uno di quelli che: "Dietro lo schermo sono Leoni,ma di presenza solo Coglioni!...
V
Ma V.... parli di coraggio quando non solo posti come Anonimo, ma scrivendo ossessivamente usando molteplici “nick” riveli i chiari tratti del tuo disturbo da "personalità multipla".
EliminaIl mio anonimato è necessario per avere a che fare con stalkers come te.
Siciliano o tedesco... sempre credino sei.
Sarò sicuramente credino,ma non cretino quando te.Per quando riguarda questo tuo termine da te inventato,da quale solo una mente disturbata come la tua potesse inventarlo...
EliminaCoglione per come sei è ormai chiaro che i tuoi moniti sparsi per il blog,i tuoi avvisi e le tue censure erano atte a bloccare offese rivolte a TE...non penso tu ti curi tanto delle offese che circolano sul tuo fallito blog,anche perchè il tuo blog si presenta appunto solamente come una raccolta di offese e insulti,sì,ma rivolti solo ai tuoi nemichetti-new-age... Ci fai scompisciare come sempre Smoderatò hahaha vai sempree di male in peggio hihih.
Non te ne uscire con il fatto che non tolleri offese e ingiurie,perchè queste se rivolte ai tuoi maestrucci non ti disturbano di certo,invece se ti sfottono personalmente ecco che ti ecciti perchè ti entra dritta in culo e allora vai sparando a destra e manca "non tollero offese" "non intasatemi il blog" non scrivete scemenze sul blog o verranno eliminate" se rivolte direttamente a te,senza renderti conto che il tuo stronzosito è stracolmo di offese e questo ti fà comodo fin quando non sono rivolte a te.
ECCO DUNQUE LA CLASSICA MORALE A CUI SI ARRIVA SEMPRE IN UNANIME CONCLUSIONE DA PARTE DI TUTTI NOI LETTORI
SEI UN GRAN COGLIONE E TALE RESTERAI - CIO' CHE HO SCRITTO DOVREBBE FARTI RIFLETTERE SMODERATO'
Ficcati in testa che non sto a perder tempo con te per difendere le mie credenze,non credo a tutte ste stronzate,non ho niente da fare tutto il giorno e te sfotto alla grande,per puro piacere,senza niente da difendere hahaha
P.S.
Sia chiaro al Mr. Smoderatore Svitato che siamo in parecchi qui a travisarci in dei ruoli,dopotutto questo blog è il più stupendo RPG che abbia mai sperimentato di ultima generazione sì sì hahahahaa
SMODERATORE MIRACCOMANTO - VAIII AVANTI CON LA CENSURA ANCHE SU QUESTO COMMENTO Sìììì
ELIMINA CHI TI SFOTTE E ACCUMULA LE OFFESE RIVOLTE AI TUOI MAESTRUCCI DAIII - TI SERVIRANNO DA SUPPORTO PSICOLOGICO PER FARTI RAGIONE E SENTIRTI GRANDE - DEVI CONTARE PER BENE TUTTI I COMMENTI CHE TI DANNO RAGIONE SENNO' AVRAI TANTI SENSI DI COLPA E TI SENTIRAI MOLTO INSICURO SULLE TUE CREDENZE HAHAHA
NON E' GIUSTO CHE TU RICEVA COMMENTI SPREGEVOLI RIVOLTI SOPRATTUTTO A TE PERSONALMENTE - PERCHE' OLTRE A SMINUIRTI TI CREANO ULTERIORI INCERTEZZE RIGUARDO LE TUE NUOVE CREDENZE ANTIRELIGIOSE
V x Vendetta
Per quanto riguarda questo blog che come dici tu “si presenta appunto solamente come una raccolta di offese e insulti,sì,ma rivolti solo ai tuoi nemichetti-new-age” in realtà non fa altro che citare tali "nemichetti" (i beniamini del credino) e sottolineare l’assurdità, l’indimostrabilità e l’inutilità del loro (assente) pensiero... in soldoni, fanno tutto da soli.
EliminaHai ragione che “offese e ingiurie” verso i “maestrucci” non provocano lo stesso piacere di quando sono rivolte a me, ma sul blog, per la maggior parte, troverai appunto numerose “offese e ingiurie” o soltanto critiche dirette a me personalmente e al blog in generale, e li troverai sia perché sono sempre nei limiti del buon gusto sia perchè postati in maniera né compulsiva, né maniacale. Per la cronaca ho cancellato manciate di post che hai pigramente copiato pari pari da altri utenti, sfilze di gratuite oscenità e persino i miei stessi post da te presi e rigurgitati alla rinfusa. Preferisco non pubblicare le tue articolate argomentazioni del tipo “SMODERATORE SEI UNA FOTTUTISSIMA TESTA DI CAZZO FICCATI IN CULO LA TUA FOTTUTA DOTTRINA” ripetuto 14 volte! (avevo già capito alla prima)
Quando poi dici di non essere da solo, beh... mal comune, mezzo gaudio. Di positivo c’è che con tutte le diverse personalità allo psicoterapista potete chiedere lo sconto comitiva (non scordate di farvi dire perché siete così infastiditi).
Per concludere, V x Vendetta, vale la pena pubblicarti perché, sempre rimanendo entro i limiti, più che un'inutile vendetta i tuoi arguti interventi sono più che altro maldestri tentativi di harakiri.
Smoderatore, la tua analisi risulterebbe ideale nei confronti di veri impostori, cioè ipocriti che danneggiano prima se stessi, poi gli ingenui che lo seguono, ma non per Brizzi.
RispondiEliminaOdi una determinata categoria di persone ( chiamiamoli spiritualisti ), ma a forza di cercarli hai dimenticato di scavare a fondo per evitare di giudicare frettolosamente.
Brizzi ha un talento che gli permette di impersonare una sorta di luce guida, ma ben lontana dalle retoriche new age, e cerca di guadagnare il pane quotidiano unendo l'utile al dilettevole. Molti artisti fanno così, ma sono sicuro che non gli riserveresti le stesse attenzioni. Tra l'altro, Brizzi espone concetti molto più interessanti di canzoncine hippy come Imagine. Bisogna analizzarlo per quello che fa: il comunicatore.
Non ti piace? Va bene così. Detesti chi gioca con le emozioni altrui, ma senza una laurea specialistica ( come se fosse una garanzia )? Un dubbio comprensibile; ma non accusarlo di atteggiamenti che non gli appartengono. Diamo a Brizzi quel che è di Brizzi.
E' facile lapidarlo quando la morale e la maggiorparte della comunità scientifica lo ingiuria, in mezzo alla folla le urla si amalgamano.
Sia chiaro: non ti sto accusando di essere così tarato, ma l'impressione che hai dato a molti, dopo aver letto il tuo OP, è quella.
Smoderatore, la tua analisi risulterebbe ideale nei confronti di veri impostori, cioè ipocriti che danneggiano prima se stessi, poi gli ingenui che lo seguono, ma non per Brizzi.
RispondiEliminaOdi una determinata categoria di persone ( chiamiamoli spiritualisti ), ma a forza di cercarli hai dimenticato di scavare a fondo per evitare di giudicare frettolosamente.
Brizzi ha un talento che gli permette di impersonare una sorta di luce guida, ma ben lontana dalle retoriche new age, e cerca di guadagnare il pane quotidiano unendo l'utile al dilettevole. Molti artisti fanno così, ma sono sicuro che non gli riserveresti le stesse attenzioni. Tra l'altro, Brizzi espone concetti molto più interessanti di canzoncine hippy come Imagine. Bisogna analizzarlo per quello che fa: il comunicatore.
Non ti piace? Va bene così. Detesti chi gioca con le emozioni altrui, ma senza una laurea specialistica ( come se fosse una garanzia )? Un dubbio comprensibile; ma non accusarlo di atteggiamenti che non gli appartengono. Diamo a Brizzi quel che è di Brizzi.
E' facile lapidarlo quando la morale e la maggiorparte della comunità scientifica lo ingiuria, in mezzo alla folla le urla si amalgamano.
Sia chiaro: non ti sto accusando di essere così tarato, ma l'impressione che hai dato a molti, dopo aver letto il tuo OP, è quella.
ehhhmmmm
RispondiEliminami spieghi cosa vuol dire questa frase ad effetto?
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E' facile lapidarlo quando la morale e la maggiorparte della comunità scientifica lo ingiuria, in mezzo alla folla le urla si amalgamano.
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Giraci attorno quanto vuoi, brizzi è uno che spara montagne di cazzate, lette da più parti, e miscelate insieme. Parla di alieni, metafisica, misticismo, etc etc....tutto tranne quello che non sia reale.
Infatti lui è un mistificatore della realtà.
Quello che vedete è tutto finto, illusione e bla bla----c'è il mondo animico da pigliare, ma prima dovete leggere i miei prossimi 86 libri sull'argomento, anzi a fine del post ve ne segno tre da leggere va bene?
Vi prego svegliatevi da queste cazzate, c'ero cascato dentro anche io per quasi un anno dopo un forte dolore. Si casca in questi tranelli proprio perchè non ci piace la realtà in cui siamo e si cerca nuovi porti metafisici che sono solo invenzioni di menti disturbate o di furbastri maestri, guru, illuminato, etc etc...chiamateli come volete....basta che non lavorino e facciano chiacchere.
FVI
Guarda, non ho mai approfondito la figura di Brizzi, che ha probabilmente un lato oscuro difficilmente gestibile; e chi non lo ha, tra l'altro.
EliminaPerò, prendendo in esame alcuni video legati a suoi interventi in diversi seminari, quando consiglia alla platea l'atteggiamento adatto per cercare di affrontare e sconfiggere il dolore ( che è proprio questo il motivo per il quale uno cerca dei mentori: salvarsi, tramite un tabula rasa comportamentale ), non dice cose sbagliate.
Importa che siano concetti copiati da persone migliori di lui, o che siano farina del suo sacco? Importa che nella vita privata sia antipatico e con vizi pericolosi? A me, francamente, non interessa. Io giudico in base al messaggio che cerca di divulgare. Non mi interessano le sue convinzioni sulle civiltà passate ed extraterrestri. D'altronde, si tratta di argomenti malleabili come la gomma e contornabili come un enorme quadro. Io ( e penso tutti i suoi ammiratori ) lo analizzo per i discorsi legati ad argomenti tangibili come la sensibilità, la maturità e l'evoluzione personale.
Cose che lo discostano abbastanza da individui che non ragionano nemmeno, ma urlano le loro verità, senza lasciare spiragli di dibattito o interpretazioni all'ascoltatore. Bongiovanni anyone?
Riguardo la frase da te evidenziata, intendevo dire che è facile sfogare la propria rabbia impersonando il conformista di turno. Difendersi da un interlocutore agitato è possibile, ma dalla folla no, indipendentemente da quello che potresti dire. Un po' come la scena della lapidazione di Brian di Nazareth.
Sborlengo,
RispondiEliminaDici:
"Guarda, non ho mai approfondito la figura di Brizzi, che ha probabilmente un lato oscuro difficilmente gestibile; e chi non lo ha, tra l'altro. Però, prendendo in esame alcuni video legati a suoi interventi in diversi seminari, quando consiglia alla platea l'atteggiamento adatto per cercare di affrontare e sconfiggere il dolore ( che è proprio questo il motivo per il quale uno cerca dei mentori: salvarsi, tramite un tabula rasa comportamentale ), non dice cose sbagliate."
Già il fatto di poter pensare di sconfiggere il dolore, salvarsi da esso è pura immaginazione. Hai ragione, bisogna ammettere che nel campo della fantasia non sono cose sbagliate.
Dici:
"Importa che siano concetti copiati da persone migliori di lui, o che siano farina del suo sacco? Importa che nella vita privata sia antipatico e con vizi pericolosi? A me, francamente, non interessa. Io giudico in base al messaggio che cerca di divulgare."
Come giudichi il messaggio di Brizzi che le camere a gas sono solo un mito? Hai proprio ragione: quando il suo messaggio è di questa portata, chissenefrega di come vive la sua propria vita!
Dici:
"Non mi interessano le sue convinzioni sulle civiltà passate ed extraterrestri. D'altronde, si tratta di argomenti malleabili come la gomma e contornabili come un enorme quadro."
Sono più che altro ipotesi azzardate, infondate, ottuse e inutili; come quando dice che Hitler doveva aver avuto le sue ragioni.
Dici:
"Io ( e penso tutti i suoi ammiratori ) lo analizzo per i discorsi legati ad argomenti tangibili come la sensibilità, la maturità e l'evoluzione personale."
Beh, il fatto che non ti importa che tipo di esempio pratico rappresenti, e che non sappia nemmeno ciò che dice non mi sembra che lo discosti da “individui che non ragionano nemmeno”; quindi ammirarlo per i discorsi sull’argomento “tangibile” dell’evoluzione personale è senza dubbio molto assennato.
Porta pazienza, ma la suddivisione del post con le risposte secche, e poco legate tra di loro, è un classico dei forum videoludici. Potresti rispondermi scrivendomi, banalmente, quello che pensi. Lo trovo molto meno dispersivo.
EliminaAh, riguardo il tema del nazismo: oltre a linkarmi le fonti di queste dichiarazioni ( se qualcuno lo ha fatto prima di me chiedo venia ), cercheresti di non circumnavigare le mie domande?
Io sto parlando di un preciso argomento del miasma Brizziano, e francamente, delle fesserie che non c'entrano nulla, decontestualizzate così, non ne voglio parlare. Non perchè le neghi, sia ben chiaro; ma il negazionismo è un argomento che non ha nulla a che fare con i cosiddetti cammini spirituali.
Infine: le tue esperienze ti hanno convinto riguardo al fatto che la fonte del nostro dolore sia inattaccabile, in questa esistenza? O forse in questo tipo di esistenza?
Condivisibile, ma io non sono dello stesso avviso; e non perchè me lo ha detto Brizzi. Quindi, permettimi di dissentire su alcuni punti fermi in cui dovrebbero soffermarsi anche i tuoi interlocutori. Da quello che mi hai appena scritto ( e non so se sia vero, io azzardo )sembra che la rassegnazione ed il dolore siano sensazioni più rispettabili di altre ( decisamente migliori, ovviamente )perchè si camuffano bene da nichilisti/materialisti contemporanei. Ora, appurato che la realtà dei fatti è, per definizione, apodittica, cioè inconfutabile, perchè dovremmo sbeffeggiare un individuo che, nella sua semplicità, riesce a costruirsi un'oasi di serenità tramite degli insegnamenti simili ( se non identici ) a quelli che sta divulgando Salvatore?
E' questo che non sopporto: scartare od accettare tutto, a seconda di chi proferisce parola; ma signori, non è corretto.
Brizzi sarà pure il demonio approfittatore che sbandierate, ma i sostenitori della F.I.I. ( Fuffa Intergalatticamente incomprensibile ) sono altri. Mi stanno bene le critiche sulla sua vita privata, sull'originalità dispersa in Siberia, ma non che butti incautamente tutto nello stesso calderone, perchè i suoi discorsi si seguono bene, nonostante tutto. Sono convinto che sa di cosa sta parlando; magari non ci crede neanche un po', però argomenta bene.
“Porta pazienza, ma la suddivisione del post con le risposte secche, e poco legate tra di loro, è un classico dei forum videoludici. Potresti rispondermi scrivendomi, banalmente, quello che pensi. Lo trovo molto meno dispersivo.”
EliminaPersonalmente trovo che rispondere punto per punto a quello che dici sia estremamente efficace e molto meno dispersivo. Se poi trovi le risposte punto per punto a ciò che scrivi “secche, e poco legate tra di loro”...
“Ah, riguardo il tema del nazismo: oltre a linkarmi le fonti di queste dichiarazioni ( se qualcuno lo ha fatto prima di me chiedo venia ), cercheresti di non circumnavigare le mie domande?”
Questo è ciò che è disponibile sull’argomento, il link all’articolo non è più attivo.
Salvatore Brizzi:
“RAMMENTO CHE NON SONO UN NAZISTA NE’ UN RAZZISTA.
(in una società di persone sveglie non avrei bisogno di ripeterlo, ma in una società di burattini ciò risulta indispensabile)
Pensate... ci sono disturbati mentali che si ostinano a raccontare che nessuno (ebreo e non) è mai morto nelle camere a gas, in quanto locali per la gassazione di esseri umani nei campi di concentramento non sono in realtà mai esistiti e nessuno a oggi ne ha mai provato l’esistenza. Avete mai sentito idea più ridicola? Basta andare a visitare questi ‘campi di sterminio’ per ottenere le prove certe dell’infamia dell’Olocausto... giusto? Giusto.
Poi ti accorgi che la famosa camera a gas del Crematorio I di Auschwitz, che viene mostrata a mezzo milione di visitatori all’anno come un autentico ‘luogo dello sterminio’, quella, per intenderci, che fa commuovere i turisti e le scolaresche, è in realtà una ricostruzione del dopoguerra!
Beh... ma in altri luoghi ce ne saranno pure di originali... giusto? Giusto.
Invece non ce ne sono. Se indaghi più a fondo scopri che in altri luoghi vengono mostrate le ‘camere di spidocchiamento’ (delousing chambers) oppure le docce, inventando il mito, totalmente privo di fondamento dal punto di vista tecnico/scientifico, che tali siti fossero utilizzati come camere a gas ermeticamente sigillate per lo sterminio sistematico di esseri umani!
MI PERMETTO DI PRECISARE CHE NON SONO UN NAZISTA NE’ UN RAZZISTA.
Non voglio e non posso entrare troppo nel merito, perché io non sono uno storico... e perché ci tengo alla pelle, oltre che all'anima. Mi piacerebbe però che nei lettori di questo blog scaturissero dei dubbi... e soprattutto delle domande. In che modo voleva cambiare la società Hitler? Perché era così amato dal suo popolo? A chi sono diventate scomode le sue idee? Perché odiava gli ebrei? Cosa sapeva e cosa ne voleva fare veramente di loro? Hitler ha mai ordinato l’uccisione di qualcuno a causa della sua razza?
Sappiate che le risposte a queste domande non sono così scontate come ci insegnano a scuola e nei film sul nazismo.”
(Salvatore Brizzi)
Riguardo alle tue domande, perdonami, ma potresti ripropormele di nuovo? (la tua erudizione ha spodestato la chiarezza e... mi hai perso)
“Io sto parlando di un preciso argomento del miasma Brizziano, e francamente, delle fesserie che non c'entrano nulla, decontestualizzate così, non ne voglio parlare. Non perchè le neghi, sia ben chiaro; ma il negazionismo è un argomento che non ha nulla a che fare con i cosiddetti cammini spirituali.”
Ti ricordo che hai detto: “Io giudico in base al messaggio che cerca di divulgare.” Le sue “fesserie che non c’entrano nulla” fanno sempre e comunque parte del suo messaggo. Il “negazionismo”, ovvero la negazione di fenomeni storici accertati, come prerogativa di chi ha velleità d'essere un libero pensatore, un predicatore del dubbio inutile e del sospetto superfluo, denota la stessa follia del “credinismo” ovvero l’affermazione e la fallace testimonianza di fenomeni ipotetici, presunti e indimostrati che, al contrario, trovo sia emblematico e strettamente legato ai cosiddetti “cammini spirituali”.
(continua)
“Infine: le tue esperienze ti hanno convinto riguardo al fatto che la fonte del nostro dolore sia inattaccabile, in questa esistenza? O forse in questo tipo di esistenza? Condivisibile, ma io non sono dello stesso avviso; e non perchè me lo ha detto Brizzi. Quindi, permettimi di dissentire su alcuni punti fermi in cui dovrebbero soffermarsi anche i tuoi interlocutori. Da quello che mi hai appena scritto ( e non so se sia vero, io azzardo )sembra che la rassegnazione ed il dolore siano sensazioni più rispettabili di altre ( decisamente migliori, ovviamente )perchè si camuffano bene da nichilisti/materialisti contemporanei.”
EliminaPrimo: già dire “tipo di esistenza” nasconde l’infondata ma ferma convinzione che ci possa essere un’altro tipo di esistenza (per il credino questa semplice esistenza non è mai abbastanza).
Secondo: infatti non ho detto che “la rassegnazione ed il dolore siano sensazioni più rispettabili di altre, (decisamente migliori, ovviamente)” ma capisco che per il credino c’è sempre qualcosa di meglio e più rispettabile per giustificare e rendere più appetibili le proprie inventate convinzioni. Tra rassegnazione e accettazione c’è differenza. Penso che il dolore sia un ingrediente fondamentale e necessario per sviluppare la sensibilità e la compassione nell’essere umano, qualità che contraddistinguono appunto l’essere “umano”. Il pensare di non voler più provare dolore, o addirittura di “trasformarlo” non solo è un capriccio di una fantasia infantile, un sintomo di illogica e ottusa chiusura, ma anche di inutile incurabile paura e vigliaccheria.
“Ora, appurato che la realtà dei fatti è, per definizione, apodittica, cioè inconfutabile, perchè dovremmo sbeffeggiare un individuo che, nella sua semplicità, riesce a costruirsi un'oasi di serenità tramite degli insegnamenti simili ( se non identici ) a quelli che sta divulgando Salvatore?”
Scusami, ma qui mi hai perso di nuovo. Parli di sbeffeggiare un individuo che si costruisce un’oasi tramite gli insegnamenti simili a quelli di Salvatore... Di chi stiamo parlando?
Come fai a considerare il concetto di “costruirsi un'oasi di serenità tramite degli insegnamenti” (e io aggiungo infondati e indimostrabili) compatibile col concetto di “ la realtà dei fatti è, per definizione, apodittica, cioè inconfutabile”? Come lo giustifichi?
“E' questo che non sopporto: scartare od accettare tutto, a seconda di chi proferisce parola; ma signori, non è corretto.”
Che non lo sopporti è un problema tuo, e pensare che non sia corretto anche, e di certo non dipende da chi “proferisce parola” ma dalla natura della “parola”. Perchè non dovrebbe essere corretto fare di tutta l’erba un fascio qualora l’erba si riveli essere la stessa erba? Perchè sarebbe scorretto unire in un fascio erba della stessa specie?
“Brizzi sarà pure il demonio approfittatore che sbandierate, ma i sostenitori della F.I.I. ( Fuffa Intergalatticamente incomprensibile ) sono altri.”
I “sostenitori della F.I.I.” ( Eh?) sono tutti uguali. Ammesso e non concesso che Brizzi faccia parte della F.I.C. (Fuffa Intergalatticamente Conprensibile) sempre fuffa è, sempre eccesso inutile rimane.
“Mi stanno bene le critiche sulla sua vita privata, sull'originalità dispersa in Siberia, ma non che butti incautamente tutto nello stesso calderone, perchè i suoi discorsi si seguono bene, nonostante tutto. Sono convinto che sa di cosa sta parlando; magari non ci crede neanche un po', però argomenta bene.”
Per il credino le parole hanno più importanza delle azioni, perché per lui le parole costituiscono i fatti. Per il credino l’erba del vicino è sempre più secca: il suo guru si distingue sempre dagli altri, perché egli è ad un livello molto diverso. Anche se Brizzi fosse fatto di una pasta diversa sarebbe sempre la stessa pappa, ma se sei convinto “che sa di cosa sta parlando; magari non ci crede neanche un po', però argomenta bene” allora anche questo evidenzia senza dubbio la tua assennatezza.
Vorrei dire a tutti quanti GRAZIE DI CUORE, ho letto tutta la discussione dall'inizio alla fine e l'ho trovata bellissima, interessante, divertente, provocatoria, molto viva e molto umana.
RispondiEliminaVorrei esporre il mio punto di vista riguardo alla questione della Dualità (in questo particolarissimo frangente manifesta nelle contrapposizioni credino/noncredino brizzi/antibrizzi fede/nonfede scienza/nonscienza setta/nonsetta etc...):
Mi sono acccorto che LA DISCUSSIONE STESSA se osservata senza indentificarsi con una parte o con un'altra, fornisce la comprensione di tipo "ruggito del leone" di Buddha (cioè il collasso di Aristotele, il SYSTEM FAILURE di Matrix, l'interruzione delle associazioni mentali o come cavolo vi piace chiamarlo).
Ogni parte crede che l'altra parte esista e viceversa, quindi i post vengono aggiunti uno sotto l'altro fino ad arrivare a un punto dove le parti non si distinguono più, osservando ancora si può cogliere il semplice fatto che tutti qui fanno la stessa cosa: spippolano su una tastiera e vivono in un mondo che è il PROPRIO mondo (inteso come sistema di significati interconnessi), in questo modo si manifesta senza bisogno di credere a "guri" vari ma senza nemmeno tapparsi gli occhi con bistecche alla fiorentina quella che i "credini" chiamano "gerarchia spirituale" e che i "noncredini" non so come chiamano ma sicuramente sanno percepire: c'è chi ride e non si prende troppo sul serio, chi rispetta ciò che dal suo punto di vista è il sonno o la veglia degli "altri", chi propone riflessioni, chi propone esperienze, c'è chi critica, chi nega, chi insulta volgarmente, chi insulta velatamente, chi si sente toccato, chi scazza e gioca a fare il giullare (esilaranti quei post scritti in romanesco), chi risponde alle critiche criticando e insultando, chi non risponde e chi risponde con educazione e rispetto.
Ma la cosa che ho notato che credo sia più importante è che tutti questi atteggiamenti sono equamente distribuiti tra coloro che si definiscono X e nonX: il credino che invita il noncredino a fare un lavoro su di se (X vuole che nonX diventi X) e poi il noncredino che dice al credino di ripigliarsi dall'ipnosi e di "informarsi" (nonX vuole che X diventi nonX).
La mia esperienza è la seguente: le definizioni che vi appioppate (che ci appioppiamo) sono contemporaneamente esistenti e nonesistenti:
sono esistenti poiché senza di esse non avremmo modo di "giocare" con la realtà, scoprendo nell'Altro ciò che semplicemente è e non può essere contenuto/interpretato da un solo corpomente umano(i brizziani direbbero "fare da specchio", gli junghiani direbbero "fare i conti con l'ombra", george lucas direbbe "affrontare il lato oscuro della forza", gandalf direbbe "affrontare balrog");
sono nonesistenti in quanto quando il gioco è finito l'aspetto di conflittualità/divisione/dualità/definitezza dei confini (definizioni) sparisce, o meglio si rivela come pura "fluttuazione statistica" del Vuoto: quando questa discussione sarà finita (è già finita?) tutte queste "cose" (appartenenze, opinioni, credini e brizziani vs margheritahackiani, etc...svaniranno.... tutti i soldi e le pedine del Monopoli torneranno nella scatola, cioè nel non-manifesto) tuttavia ognuno avrà aggiunto un'ESPERIENZA in più rispetto a tutto quello che è successo nell'Universo.
Grazie ancora a tutti per l'Esperienza che mi avete regalato, sappiate che ciò che è acccaduto molto probabilmente non si ripete(rà?) mai in questa varietà riemanniana 3+1-dimensionale che ci ostiniamo ad affettare in spazio e tempo.
Tiziano F.
Tiziano,
Eliminagrazie per esserti magnanimamente unito al coro spippolando su una tastiera.....
Con inconsueta arguzia hai notato la cosa più importante: “è che tutti questi atteggiamenti sono equamente distribuiti tra coloro che si definiscono X e nonX: il credino che invita il noncredino a fare un lavoro su di se (X vuole che nonX diventi X) e poi il noncredino che dice al credino di ripigliarsi dall'ipnosi e di "informarsi" (nonX vuole che X diventi nonX).”
Sono totalmente d’accordo con te, gli atteggiamenti sono “equamente distribuiti” e in particolar modo i contenuti.
Condivido pienamente quando dici che “LA DISCUSSIONE STESSA se osservata senza indentificarsi con una parte o con un'altra, fornisce la comprensione di tipo "ruggito del leone" di Buddha (cioè il collasso di Aristotele...)” e se ti riferisci al principio di non contraddizione dire che “le definizioni che vi appioppate (che ci appioppiamo) sono contemporaneamente esistenti e nonesistenti” più che a un ruggito sembra un conato di ingenua insipienza.
Infatti “È impossibile che, per il medesimo rispetto, la stessa cosa sia e non sia.” Parte fondamentale di suddetto principio è “per il medesimo rispetto” per cui una cosa non può essere che sia così e non così, che esista e non esista o che sia il suo proprio contrario, ma può essere piccola ora e grande dopo o viva oggi e morta domani. Di conseguenza dire che una cosa esiste a allo stesso tempo non esiste... perché un giorno finirà è un concetto arguto, proficuo e avveniristico. Mi unisco a te sottolineando che ora siamo qui e un giorno non ci saremo più.
Grazie ancora per averci regalato la tua presenza (nonostante la sicura disapprovazione del tuo paladino Brizzi) e per la profetica e comprovata sentenza immune dalla tagliente lama di spazio e tempo.
P.S. Ci sono anche quei credini che con animo grande e gratitudine si ergono disidentificati al di sopra di tutti gli altri, insomma... li mejo!
Grazie per il meraviglioso senso di unità che percepisco dopo la rigorosa analisi psico spirituale che hai rilevato...lo sfidante è l'altra parte del conosciuto ( come nella sfida finale di matrix)...solo integrandola senza identificarsi in essa potremo andare avanti lungo il difficile cammino del Risveglio...consapevoli di far parte di un
Eliminagioco divino (maya), le cui regole sono in continua e sensibile evoluzione...ethiennegary
Come previsto è arrivata la delegazione di monaci guerrieri della setta BRIZZI , venuti a difendere il proprio Re ed il suo regno… che emozione; bisogna dire che il fascino delle uniformi dei ‘Lavoratori-su-di-sé’ fanno sempre un certo effetto.
RispondiEliminaAi prigionieri naturalmente. Loro si sono creati quel mondo, scellerati, perché quel mondo, come sappiamo, non esiste… che domande. (Con terrore mi chiedo quale sia la retorica a cui alludi tu…)
Arco: “sono uno di quelli che ha la sfortuna di aver letto i libri di salvatore brizzi e pensa, ancora peggio, ora frequento il suo corso. effettivamente non sapevo bene che fare del mio tempo e dei miei soldi e ho deciso di buttarli via entrambi seguendo un idiota che ha fatto un’accozzaglia tra alchimia, magia, teosofia etc… tutto nel miglior stile new age, dove il mito del super uomo è molto vicino…
È vero, hai ragione, sono proprio d’accordo, e comunque… The joke is on you!
Giustissimo! È ovvio, infatti, che la ragione per porsi tale domanda quei TUTTI l’hanno abbandonata da tempo. Ma niente paura, oltre allo sport, anche le canne, l’alcol e i siti sociali aiutano la formazione di nuovi neuroni. Attenti allo stress però, il lasciare il conforto della propria setta per venire a stizzirsi qui non sempre fa bene a tale scopo. Per quanto riguarda Bruce Lipton… Vedremo.
Per quanto concerne il mio mentire: quello che il nostro beniamino Brizzi ha detto nel video… l’ha detto nel video con parole sue; tutto da solo! “Che lui nei suoi libri e ai suoi corsi (non) dica solo questo” ahimé, ne sono sicuro. Per quanto riguarda “…pare che non abbia importato anche l’idea della menzogna…”: dire di non mentire non significa non mentire! Ne parlerà pure, congratulazioni, ma a parole, si sà, sono buoni tutti! (G. e O. Inclusi!)
Gurdjeff infatti era quello che diceva: “Non avete nessuna ragione per credermi. Vi domando di non credere a nulla che non potete verificare per voi stessi. Se non avete una mente critica, la vostra visita qui è inutile.” Sant’uomo, magnanimo e onesto… il paravento, conosceva bene la natura umana… eh sì! Non so cosa sia peggio, l’insegnamento Brizzolato o coloro che lo difendono a spada tratta.
Penso che ascoltare le parole del ‘maestro’ non sia proprio la stessa cosa che guardarne una fotografia. Quando sei andato a scuola (se sì), ne hai fatta una regola, di non ascoltare le parole della tua maestra?
Onestamente non ho assaggiato il Brie…zzi, e non ho nessuna intenzione di farlo, per ora mi contento di ascoltarne le parole e leggerne gli scritti. Il non poter parlare dell’alimento (senza lusinghe, s’intende) è un’altro modo per eliminare il dissenso e sottrarsi alle critiche, qualora non funzionasse si può sempre ricorrerre all’uso della ‘moderazione’, tutti esempi della psicologia settaria.
Se conosco me stesso; conosco la verità assoluta; di cui Brizzi ne è l’espressione consapevole?
È un gran sollievo sapere che esiste una verità assoluta di cui Brizzi è espressione consapevole, sua modestia a parte, naturalmente. Di verità assolute ne è pieno il mondo, così come è pieno di incarnate espressioni consapevoli… è tutto così cliché.
“AB UNO DISCE OMNIS” (Da uno capisci come sono tutti)
Do, e mando
ciao a tutti mi sono imbattuto per caso in Brizzi cercando una cosa in internet,non voglio criticare cio che fa o divulga ma solamente un post uscito sul suo blog in data 28 ottobre 2010 dove si sente in dovere di affermare e criticare chi segue il vedanta,premetto non mi sento toccato da tale critica seguo l'Advaita da tempo tramite Ramana e altri Maestri ma non mi son mai permesso di criticare ne di giudicare altri cercatori di altri sentieri e di scoppiati come tu dici se ne trovano in ogni scuola,ogniuno ha la propria storia.credo che ogniuno intraprenda cio che piu sia piu consono alla propria persona visto che partiamo tutti da uno stato di avidya e fortuna che di discipline "serie" ne esistono parecchie la strada e differente ma la meta e una.
RispondiEliminaHo provato a contattarlo per avere uno scambio di opinione ma e tutto chiuso,e imparo qua la situazione quindi ora Salvatore ti parlo direttamente,magari leggi questo blog!
chi a mai detto che lo sforzo per un vedantie proibitohttp://www.ramana-maharshi.it/index.php?option=com_content&view=article&id=209:stabilizzare-la-jnana&catid=39:il-maharshi&Itemid=63 ti giro questo link magari ti chiarisce( ) leggiti Ramana uno che di sforzi per Essere ne ha fatti,la rinuncia non e forse uno sforzo?Perche guardi gli altri e critichi quante persone in tante altre discipline ritengono che le loro vie sono le piu giuste e si sentono dire cosa e maglio per altri,queste persone sono pericolose sia per altri che per se stessi!dici di essere "piutosto ignorante sull'advaita"ma ti senti di poterla criticare!non mi permetterei mai di criticare i pensieri di Gurdjieff, E.J. Gold, Eckhart Tolle, Douglas Bake che conosco marginalmente.dico solo che la conoscenza del Se' non puo essere un oggetto della conoscenza stessa!perche guardi la pagliuzza nell'ochio di tuo fratello......perche critichi gli altri! ti lascia la donna perdi il lavoro che c'e di male se ti attacchi e dentro ti senti un fuoco ma ti sei fatto la domando qual'e' quel dentro dove nasce l'attaccamento,la ricerca non passa solo in riempirsi la mente di nozioni ma fermarsi e osservarsi e non quando le cose vanno bene almeno non solo ma quando le cose non vanno come vorremmo e li che inizia la ricerca,non mi voglio addentrare troppo in speculazioni mi limito a rispondere a cio che hia scritto,spero di incontrarti e verro sicuramente ad una tua conferenza,non credo o non voglio pensare tu sia cosi restio al confronto e al dibattito
"fortuna che di discipline serie ne esistono parecchie la strada è differente ma la meta è una"
Eliminadi quale meta stai parlando? cos'è questa meta? quale strada?
Ero sicuro di aver scritto un post ieri sera, ed anche di averlo pubblicato. Come mai non riesco a visionarlo?
RispondiEliminaSono un filosofo del diritto...con tanto di laurea :)...da molto cerco di capire che formazione abbia Brizzi. Tocca argomenti delicati che forse necessitano di una preparazione seria e formale. Ovviamente non si comprende che studi formali abbia fatto
RispondiEliminase il bicchiere si è rotto a cosa servono gli studi seri e formali per accettare il fatto che si è rotto?
Eliminail messaggio divulgato da Brizzi - come lui stesso ammette- non ha nulla di innovativo. La sua idea su Hitler è simile a quella di Miguel Cerrano, la sua idea di democrazia è ispirata (paro paro) a Guenon, ha solo messo tutto in chiave amabilmente colloquiale e familiare. E' un divulgatore che conosce molto bene i meccanismi della comunicazione e di come le masse rispondono a determinate sollecitazioni (peraltro tutto già spiegato molto bene da Guenon). quindi nulla di male. almeno fin qui.
RispondiEliminail problema subentra nel momento in cui vieni invitato ad introdurre nella tua quotidianità, insieme al cappuccino e la brioche, esercizi che provengono (in modo rivisto e corretto) da una tradizione più che esoterica, occultista.
Ora, ci vogliamo rendere conto che questa cosa avrà degli effetti? e chi ti dice che siano gli effetti che tu speravi?
Prima di ambire al risveglio esorto ad utilizzare quanto meno l'intelligenza media perchè una volta che un illusionista riesce a lavorare sulla nostra immaginazione e sulla nostra memoria siamo in balia della corrente di pensiero per la quale quell'illusionista lavora (e di cui è al servizio).
Sarah D.D.
ma tu non eri quella che aveva istinti spirituali in grado di farsi complicate domande esistenziali sulla vita?
Eliminanon mi sembri molto diversa da quello che cerchi di cambiare negli altri.
Si sono io e per la precisione ho riportato un concetto, sul quale concordo, che l'essere umano è strutturato per avere tensioni istintuali accanto a tensioni spirituali e di avere un cervello in grado di farsi domande complesse ma di non avere la capacità di trovarne le risposte. questo per la precisione.
Eliminaaffermare questo e decidere di risolvere il problema sottoponendosi ad un fenomeno di ipnosi collettiva sono due cose diverse. non credi??
quali sono queste tensioni spirituali? cosa sono? puoi farmi un esempio?
Eliminaè divertente conoscere qualcuno che si faccia domande sapendo già di non poter trovare le risposte.
Caro Francesco spero di risolvere tutti i tuoi dubbi con questa risposta perchè non so quanto il nostro botta e risposta possa essere in tema con l'argomento del post. Per tensione spirituale intendo quella sensazione che ti porta a pensare che esista qualcosa oltre al visibile ed esista una dimensione di eternità di cui il tempo finito è solo un sottoinsieme. tutto questo terra terra si esprime con domande tipo: chi sono? da dove vengo? qual'è il mio scopo? e soprattutto la regina di tutte le domande, cosa c'è dopo la vita terrena (ammesso che ci sia qualcosa).
EliminaSul fatto che sia divertente essere coscienti di porsi delle domande alle quali non siamo in grado di dar risposte non lo so.
So però che le soluzioni a questo tipo di problema (che evidentemente spesso rimane a livello inconscio) sono due: darsi delle risposte (o meglio prendere per buone risposte che altri ti danno) e sostenerle pure se fossero illogiche e assurde. oppure far finta di non porsi certe domande (tipo come quando i genitori parlano ad un bambino e lui si tappa le orecchie urlando LALALALALALA per non sentire).
Cosa centra Brizzi in tutto ciò? Il suo lavoro è propinare risposte che altri prima lui hanno dato e convincere che sono quelle che da sempre aspettavamo. Con tutta una serie di conseguenze che spero verranno qui esaminate.
Buona serata.
Sarah D.D.
"pensare che esista qualcosa oltre al visibile ed esista una dimensione di eternità di cui il tempo finito è solo un sottoinsieme. tutto questo terra terra si esprime con domande tipo: chi sono? da dove vengo? qual'è il mio scopo? e soprattutto la regina di tutte le domande, cosa c'è dopo la vita terrena (ammesso che ci sia qualcosa)."
Eliminaquesta è la condizione del credino che non accetta che la vita è un mistero e non ci è dato di sapere.
Brizzi centra perché se tu non ti ponessi tali domande lui non esisterebbe.
La “tensione spirituale”, inventare risposte, fare congetture e sostenerle pure se fossero illogiche e assurde è da credini.
EliminaFar finta di non porsi certe domande, tappandosi le orecchie e urlando LALALALALALA oltre che da credini sarebbe da idioti.
Forse la terza soluzione è il buon vecchio “e chissenefrega!” o il sempre valido “e’mbè?”
Se vogliamo vedere la vita come un mistero che non ci è dato di sapere (Chi o cosa non ci vuol far sapere? Sapere cosa?) ... fa quasi venir voglia di ricominciare.
ricominciamo?
EliminaSi dai ricominciamo ma ... cambiamo Via!
EliminaSarah D.D. sei per caso la vecchia Etty? curiosità mia...
EliminaCaro Francesco, la risposta affermativa direi che è ovvia. Da cosa è nato il dubbio che potessi non essere io?
EliminaDal fatto che mi sono appassionato a questo blog mentre stavi cambiando nick, quindi non conosco bene Etty (ho letto solo qualche commento) ma conosco un po meglio Sarah D.D. però in qualche modo vi associavo, era solo una curiosità. Salutami Etty.
EliminaCaro Francesco non te la posso salutare perchè non esiste come non esiste Sarah D.D., sono solo le poravoce degli spunti che nascono interagendo in questo blog.
EliminaHai involontariamente validato la mia tesi sulla clonazione dei nick: il nome si può rubare ma lo stile no perchè è unico e irripetibile.
valgono un paio di eccezioni:
1) fare un lavoro su di se che impone di indossare consapevolmente diverse maschere a seconda delle circostanze e vestire totalmene la personalità che si intende assumere.
2) soffrire di un disturbo psichico chiamato schizzofrenia.
Non ho ancora ben capito quale sia la differenza tra le due casistiche, ammesso che ci sia :-).
cordialmente ti saluto.
ma iosono un credino, credo a Etty come a Sarah D.D. quindi salutami Etty.
EliminaSi salutala anche da parte mia e di Suleyman Pasha'
EliminaBeati tutti credini come me...che divertenti questi dialoghi, un po inutili m a divertenti..come voler spiegare ad un primitivo come volano gli aereoplani..C'è gente davvero troppo indietro la cosa buffa è che crede di essere più sveglia degli altri....ma ognuno ha il suo percorso da fare e la nostra sarah deve essere un 'anima molto giovane! Che cosa ho detto?? Ho pronunciato quella parola brutta??ma l'anima nn esiste...nn si vede..;-)
EliminaA proposito di come le masse rispondono a determinate sollecitazioni cito Guenon :
RispondiElimina"E’ incontestabile che la mentalità degli individui e delle collettività può essere MODIFICATA da un insieme sistematico di SUGGESTIONI appropriate; in fondo, l’educazione stessa non è altro che questo. "
Stiamo attenti che anche i corsi di crescita personale e spirituale fanno parte di quello che Guenon chiama "educazione", mica solo la scuola dell'obbligo ...
Sarah D.D.
E non la finisci di darti arie da ridicola scolaretta citando guenon.Se ti hanno mandato o se sei venuta di tuo su questo blog..renditi conto di come stai messa e di quanto sei poco "qualificata".
EliminaSe alle mie affermazioni dovessi opporre come contestazione il classico "e tu invece cosa ci fai qui?",ti rispondo che da buon entomologo osservo e classifico gli "insetti" come te ahahahhaahahah
Con stima e affetto,
Il dileggio della loggia
X Smoderatore: non si potrebbe rendere più semplice il test di "io non sono un robot o un entità cibernetica che ha preso vita propria" prima di inserire un commento? Magari sono imbranato io ma i miei due tentativi di rito non me li toglie nessuno prima di uscire vincitore dall'impresa di commentare.
RispondiEliminaChiedo allo smoderatore se si può evidenziare l'elenco degli ultimi contributi inseriti, come ho visto in altri blog, in modo da non dover scorrere tutti i commenti per trovare quelli non ancora letti.
EliminaLo stratagemma è stato attivato come ulteriore protezione dagli automi spirituali.
Elimina(la realtà è che non sapevo fosse “on”)
non dire bugie, l'hai anche ben specificato nel post Commenti:istruzioni per l'uso ma ti perdono perché mi sei simpatico e perché ti sono debitore, Grazie.
EliminaÈ vero, ho mentito. Mi ero completamente dimenticato del post. Avevo aperto la finestra dei commenti da un altro computer per prendere le “snapshots”. In quanto smoderatore non devo fare mai quella verifica per cui mi sono completamente scordato.
EliminaÈ vero però che non sapevo di poterlo attivare/disattivare.
Grazie a te.
Quando ero un “credino” in salsa gurdjieffiana me lo rimproveravano spesso, minimizzando la mia attrazione per i “luccichii”. Ma non posso farci niente, le incongruenze mi attirano, terribilmente.
RispondiEliminaCosa sono le incongruenze?
E' quando ti raccontano per 50 anni che non esiste Babbo Natale, e poi un giorno tu lo incontri (ok, questo pone altri problemi, ma spero di aver reso l'idea).
Semplificando, le incongruenze sono quegli episodi che taluni chiamano “miracoli” per la non comprensione delle leggi che ne determinano il manifestarsi.
Ora, ho avuto occasione di partecipare ad alcuni, seppur piccoli, frangenti di totale incongruenza.
Incongruenza con cosa? Con il “racconto” sulla vita che lo scientismo e la cricca credinologica che si trascina (ebbene si, a volte manifesta le stesse leggi) non manca di perpetuare secoli dopo secoli. Chi ha letto, anche solo di striscio, Popper o Kuhn, conosce il discorso dei paradigmi a menadito.
La “scienza”, ossia questa ossessiva ricerca della segmentazione, razionalizzazione e quindi ricomposizione di ogni fenomeno (a misura d'uomo - non a caso ha più o meno gli stessi obiettivi prometeici della credinologia applicata), pervade anche il più insospettabile e disilluso e disinnescato territorio interiore de-credinito.
Ovvero:
Tutte le posizioni sono opinioni, perchè fatte di linguaggio, direbbe più o meno Wittgenstein. Ma non solo.
Essere de-crediniti, in tal senso, non vuol dire essere immuni da quel sostrato culturale e quindi linguistico che determina il nostro pensare, inevitabilmente.
Ragion per cui, il problema non è porsi domande. Le domande sono impastate di concetti,di assoluti, di luoghi comuni, di sentiti-dire, di esperienza tradotta, di polarità, insomma di passato. Chiedersi se esista o meno la felicità ha senso? Ma quale felicità? Chi ha stabilito dove alberga la felicità? Esiste una scala universale che la misuri? E se anche l'avessimo perfettamente misurata e definita in termini neurologici e compagnia bella...come escludere possa esistere un uomo felice 365 giorni su 365? (vedi l'argomento del cigno nero di Popper). Insomma, se andiamo avanti con le domande non si approda a nulla.
Il problema è altrove, e riguarda l'esserci.
Essere in questo eterno conflitto che è la vita, con la buona attitudine di accogliere, ascoltare e tenersi sempre all'erta. Evitando gli assoluti, gli “è così”, rifuggendo le razionalizzazioni come la peste. O meglio, ricordandoci che tutto quel che esprimiamo è una conseguenza di ciò che siamo, e ciò che siamo è la conseguenza di qualcos'altro. Ricordando, soprattutto, che la "certezza" è sempre "opinione" perchè si può avere solo un'opinione dell'esser certi. Il resto, il "sentire" la certezza, tira in ballo le stesse argomentazioni esposte nel presente blog riguardo la faccenda dell'"esperienza".
Si, le razionalizzazioni ci tengono al sicuro, al caldo. È bello sapere che esiste un'anima, un quarto corpo, una vita paradisiaca. Ma è altrettanto confortevole crogiolarsi tra le braccia del nulla, dire che nulla è, che “tutto questo non esiste”, che “sono tutti dei cialtroni”.
Credere che sia ben più difficile sostare tra i due opposti è anch’essa una razionalizzazione che non rende tale posizione né più difficile, né più meglio, ma altrettanto sicura e confortevole e che regala quell’agognato piacere posticcio di volersi sentire diversi.
Elimina" Chiedersi se esista o meno la felicità ha senso? Ma quale felicità? Chi ha stabilito dove alberga la felicità? Esiste una scala universale che la misuri? E se anche l'avessimo perfettamente misurata e definita in termini neurologici e compagnia bella...come escludere possa esistere un uomo felice 365 giorni su 365?"
EliminaLasciando da parte le filosofie dei grandi saggi mi permetto di banalizzare il concetto: se almeno una volta nella vita sei stato felice allora la felicità esiste (fa parte della tua esperienza). cos'è la felicità? è quello stato in cui quando ci sei vorresti durasse il più possibile e quando non ci sei vorresti vorresti durasse il meno possibile. questo è quello che tutti pensiamo prima di rimbambirci con concetti del tipo : la sofferenza nasce dalla non accettazione del dolore, la nostra idea di perfezione che esclude il dolore è la causa della sofferenza, il dolore se accolto si trasforma in felicità.
Questa teoria mi sembrava una cazzata anche quando la mia adorata nonna mi ripeteva che "chi bella vuole apparire un pò di male deve patire" .... mah...
La felicità esiste e non è uno stato eccezionale, la ciclicità delle cose impone che non possa essere una condizione permanente ma di certo può (e dovrebbe essere ) uno stato di durata maggiore rispetto all'infelicità.
Ovviamente non è una verità dogmatica, solo opinione ed esperienza.
"La felicità esiste e non è uno stato eccezionale, la ciclicità delle cose impone che non possa essere una condizione permanente ma di certo può (e dovrebbe essere) uno stato di durata maggiore rispetto all'infelicità."
Eliminanel momento in cui ti dici che la felicità può e dovrebbe essere di durata maggiore all'infelicità poni le basi per la tua insoddisfazione.
va bene, proviamo ad utilizzare una similitudine. la condizione di un essere umano in salute è di benessere fisico, ma anche in questa condizione si deve contemplare di aver qualche volta(per esempio) mal di testa. se però i giorni di mal di testa superano quelli di benessere si comincia a pensare ad una patologia. questa regola dovrebbe valere anche per il benessere psichico. inoltre l' insoddisfazione non si genererebbe dalle aspettative mancate di benessere quanto al vero e propro stato di malessere.
Eliminaoppure al conflitto tra ciò che è adesso (che sia patologico o no) e ciò che dovrebbe essere.
EliminaPasserei dalla teoria alla pratica: la prossima volta che hai mal di testa, mal di denti, la cervicale o la sciatica poniti la questione se stai male per il conflitto tra ciò che è adesso e ciò che dovrebbe essere o per l'effettivo dolore fisico.
EliminaPoi fai un passo in più: fai l'amore con il dolore e dimmi se a questo punto ti trovi a vivere in uno stato estatico.
Se si ... sei un soggetto facilmente suggestionabile :-)
tra malessere e sofferenza c'è differenza.
Elimina
RispondiEliminaBen più difficile è sostare tra le due sponde, nella possibilità. Vivere accettando la possibilità, quale essa sia.
Per tornare al miracolo: il miracolo è la possibilità.
La possibilità che non abbiamo capito nulla, o che forse il punto non sia “capire”. La possibilità che le leggi che comprendiamo di questo universo siano nient'altro che formulazioni ad hoc poco adatte a contenere un'esplosione di fenomeni ben più ricca e complessa.
Il miracolo, probabilmente, bisogna viverlo. Senza lo “shock” dello sfasamento, non ha alcun effetto, resta mera diceria.
Ad un “miracolo” probabilmente Piero Angela reagirebbe con una potentissima razionalizzazione, come il CICAP sa fare di professione. Un fanatico di qualsivoglia cricca spirituale, invece, lo inserirebbe nelle griglie delle “esperienze” che lo fanno sentire “più evoluto”, “più vicino alla meta”, “in comunicazione con l'assoluto”.
Entrambi, ancora una volta, fanno la stessa cosa.
È meraviglioso sostare nella dimensione della possibilità, sempre che ci si renda conto delle aspettative che spesso la sovraccaricano. La possibilità non è il sogno fantastico-fanatico...è piuttosto una faccia sorridente e serena, che ha imparato a mettere da parte lo spocchio e la saccenza. A volte è anche un'espressione irata, perchè non stiamo parlando di spiritualismo melenso in stile “magic shop”. La possibilità non è speranza, è resistenza. Resistere al bisogno di avere sempre l'ultima parola, su tutto e definitivamente.
Insomma, è una cosa scomoda. Scomoda perchè passibile di contaminazioni spiritualistico-settarie, o all'opposto, scientologiche.
Saper reggere la possibilità è sapersi mettere in discussione. Perchè la vita è continua trasformazione, ci sfiora e ci cambia senza sosta.
Fine della predica :))
Spero di essere stato sufficientemente chiaro. Ho scritto questa riflessione anzitutto per me, dopo la lettura del blog, ma ho pensato di condividerla sperando possa essere d'"aiuto", in qualche modo, alla “riflessione collettiva” (è d'aiuto anche se suscita opinioni contrarie - basta che funga da "attivatore")
Non so se mi ritroverò classificato tra i credini, i non-credini, gli pseudo-credini, i meta-credini, o gli aspiranti de-crediniti. Ricordo soltanto (a me stesso) che anch'io ho i miei frangenti di credinite, e che la coerenza è mera illusione creata dalla mente per riuscire a sostenere l'incredibile complessità del nostro mondo interno (trad: i mille colori delle nostre pippe mentali). Ricordo anche di basare le mie riflessioni sulle nozioni acquisite sinora, sulla "traduzione" delle mie esperienze esteriori ed interiori e su, probabilmente, un gran numero di fraintendimenti dai quali non posso essere esente.
Viva la serena incoerenza, la capacità di vivere la possibilità, ascoltare, esserci.
Credere nell’”incredibile complessità del nostro mondo interno (trad: i mille colori delle nostre pippe mentali)” è di per sé una pippa mentale. In fondo la vita non è così complicata: se capisci è così com’è; se non capisci, è così com’è; se non capisci, ma credi che un giorno forse capirai, è sempre così com’è.
EliminaC’è differenza tra sapere di non sapere e non sapere di non sapere tanto quanto sapere, ma, sotto sotto, sperare di sapere.
RIFLESSIONI POST-INTERVENTO
RispondiEliminaAnticipando la domanda: “raccontami dei miracoli”:
Se te li raccontassi, dovresti credermi.
Quindi potrei diventare il tuo guru.
(assecondo l'improvviso attacco di PNLite dando del tu all'interlocutore)
Non accetti gli insegnamenti di Brizzi ?
Stai accettando qualcos'altro. Che è della stessa “pasta” di cui sono fatti gli insegnamenti di Brizzi.
Ovvero è “qualcosa” che hai raccolto in giro, nel corso degli anni, una briciola alla volta.
(dico Brizzi, ma potrei dire chiunque altro - e mi tiro fuori dalle discussioni brizzologiche rispetto alle quali la mia competenza è soltanto marginale).
Ovvero il tuo mondo interiore (trad: le vocine che senti in testa) è comunque plasmato su una o più credenze. E due credenze su due piatti della bilancia hanno lo stesso peso. Magari hanno solo odori diversi.
Ragion per cui non mi va di spendere energie criticando questo o quel "maestro".
Sorge spontanea una domanda:
Cosa dobbiamo fare, allora?
E io penso:
C'è qualcosa da fare?
Si.
C'è sempre qualcosa da fare. E se pensi che non ci sia, stai comunque facendo qualcosa.
Questo “qualcosa” da fare è forse un non-fare (e penso a Morelli, che pure scade nel guruismo). Un non-fare nel senso che è un fare consapevole della sua relatività. È un restare consapevoli del nostro essere una caccola nell'universo, arzigogolosa nella sua complessità. Consapevoli anche nel senso di "avere memoria di".
Possibilità = io ricordo a me stesso che sono complesso, che dò definizioni, che credo di “sapere” un sacco di cose, che mi drogo di queste certezze, che provo un sacco di cose diverse e cedo alla tentazione di definirle, comprenderle, classificarle. Indi non posso escludere nulla, anzi devo essere inclusivo, possibilista, perchè non so mai cosa aspettarmi da me stesso...figuriamoci dal mondo!
Conseguenza: io ricordo a me stesso che non so.
= Io so (nel migliore dei casi) di non sapere.
Socrate, sono sicuro, metterà d'accordo tutti.
"le incongruenze sono quegli episodi che taluni chiamano miracoli per la non comprensione delle leggi che ne determinano il manifestarsi"
RispondiEliminaio non comprendo perché penso o come faccio a reggermi in equilibrio su due gambe o come sia possibile che esca l'acqua dal rubinetto, quindi debbo dire che assisto a miracoli ogni giorno.
"Ricordando, soprattutto, che la certezza è sempre opinione perché si può avere solo un'opinione dell'esser certi"
dipende, se ti sparo su una gamba ti inizieresti a chiedere se il buco è un opinione?
"Si, le razionalizzazioni ci tengono al sicuro, al caldo. È bello sapere che esiste un'anima, un quarto corpo, una vita paradisiaca. Ma è altrettanto confortevole crogiolarsi tra le braccia del nulla, dire che nulla è, che tutto questo non esiste, che sono tutti dei cialtroni"
Anima o quarto corpo che sia, cosa cambierebbe nella tua vita di tutti i giorni? Cercare una vita paradisiaca servirà solo a rendere insoddisfacente la vita adesso.
"Il miracolo, probabilmente, bisogna viverlo. Senza lo shock dello sfasamento, non ha alcun effetto, resta mera diceria"
questo lo inserisci nella griglia delle esperienze che ti fanno sentire più illuminato?
"Resistere al bisogno di avere sempre l'ultima parola, su tutto e definitivamente"
si resiste solo a qualcosa che c'è. Se c'è il bisogno di avere l'ultima parola e gli resisti solo per essere in linea alle tue idee di come dovresti essere sei uno spocchioso saccente che si trattiene dal manifestarlo. Se invece non gli resisti sperimenti quella tua parte, i peccati non esistono.
"Ho scritto questa riflessione anzitutto per me, dopo la lettura del blog, ma ho pensato di condividerla sperando possa essere d'aiuto, in qualche modo, alla riflessione collettiva"
grazie
"Quindi potrei diventare il tuo guru"
si, ti prego.
"Non accetti gli insegnamenti di Brizzi? Stai accettando qualcos'altro"
Hai ragione, la vita adesso così com'è.
"restare consapevoli del nostro essere una caccola nell'universo"
cosa cambia nella tua vita di tutti i giorni quando sei consapevole di questo?
"Io so (nel migliore dei casi) di non sapere"
Se non sapessi tutte le cose che so nessuno mi chiamerebbe a lavorare, e se ad un colloquio vado a dire che io credo solamente di sapere mi rispedirebbero a casa senza perdere altro tempo.
So che non ti riferisci a questo, ma le uniche cose che vale la pena di sapere sono le cose pratiche il resto sono solo i mille colori delle nostre pippe mentali.
Sono d’accordo che la verità risieda nel sapere di non sapere (da non considerarsi soltanto come modesta asserzione). L’espressione “sapere di non sapere” rappresenta il sapere che non c’è niente che ci permetta di ‘sapere’. Il sapere è una salda conoscenza che è inconfutabile. Il sapere, insomma, rappresenta la verità e non ci sono codici, convenzioni sociali, dottrine o credenze spirituali che ci consentono di sapere, perché qualora vengono prese in esame, tutte le sopraelencate formule e conoscenze si rivelano professate e coltivate senza sapere o in contraddizione con ciò di cui hanno la velleità di affermare. Il ‘sapere’ non può che venire dalla realizzazione che tutto il sapere che crediamo di possedere non ha in sé alcuna verità, e questo non può essere insegnato.
RispondiEliminaChe sia una verità misera? Forse, ma non vuol dire che non sia alla ricerca del sapere che sa di non avere. La verità rimane per il momento la verità della critica e la rinuncia a tutto quello che si rivela esser privo di quel 'sapere', poiché nessuna delle nostre convinzioni si presenta come tale.
Mi vien da ridere ricordando che mi diceva "dobbiamo renderci conto che non sappiamo niente" in realtà intendeva TU non sai niente (riferito a me) mentre IO so tutto (e quindi fai come dico io). va bene ....bando ai ricordi... Oggi penso che sappiamo esattamente quello che in questo momento ci serve sapere, nè più nè meno. E' ovvio che poi la vita ci porta a saperne di più. Come? tramite le esperienze che facciamo. Quello che è determinante e fa la differenza è come le elaboriamo. ma anche qui non esiste una ricetta universale o delle tecniche applicabili a chiunque. ognuno deve essere coscente della lunghezza della propria gamba e far il passo nel rispetto di quest'ultima.
Elimina@Francesco Panella (un cognome una garanzia...amo tantissimo il Battisti di Hegel)
RispondiElimina1.
Si, assistiamo a miracoli ogni giorno.
Più che “non comprensione delle leggi” dovevo specificare “non comprensione in base ai paradigmi scientifici attuali”.
Una chiave di lettura interessante è quella del “miracolo quotidiano”. Che è pur sempre un'interpretazione.
2.
Sulla faccenda delle certezze, ancora una volta sono stato superficiale.
Mi riferivo alle “certezze interiori”, non quelle riguardanti il corpo (del tipo “ho fame” “ ho dolore” - anche lì si introduce l'opinione che può dare un peso non indifferente al sentire).
Insomma parlo di credenze, luoghi comuni, opinioni riguardo cose che magari non sono “noi”, ma che ci siamo fatti rispetto al “mondo esterno”.
La “certezza organica” e quella emozionale (del tipo “sono innamorato!”) sono immediate, ma anche loro vengono subito mentalizzate.
Se mi spari nella gamba sono certo di essere stato sparato nella gamba. C'è dolore. Ma poi parte anche la mente, che si divincola peggio del corpo.
I buddhisti sono stati bravi a spiegare questo concetto. Ti tirano una freccia, e tu prima di togliertela ti metti a chiedere “chi avrà tirato? Perchè mi ha colpito?”, invece di sfilare via la freccia.
3.
Sei sicuro che se esistesse qualcosa tipo “corpo di gloria” non vivrei esperienze diverse? Magari potrei sdoppiarmi, volare, fare cose assurde, toccare le donne a distanza come faceva Gurdjieff.. c'è gente che dice di divertirsi! In verità non ho idea di cosa accadrebbe, ma osservo che in circa 4000-5000 anni di storia l'uomo ha certificato migliaia e migliaia di casi del genere. Psicotici? Visionari? Drogati? Può darsi, io intanto prendo nota.
La vita adesso, poi, è già insoddisfacente, anche senza la speranza del quarto corpo.
4.
In che senso il miracolo bisogna viverlo?
Bisogna passare sotto il torchio delle “esperienze shock” per poter dire “ok, era una caxxata” - oppure semplicemente: “Caxxxo!!”. A patto che queste esperienze esistano. Ecco, molte persone di mia conoscenza hanno vissuto qualcosa del genere (te ne butto una così: un uomo “dissoluto” che all'improvviso vede Gesù Cristo), ma io non ho la più pallida idea di cosa si tratti. So solo che lui è stato profondamente segnato da questa “incongruenza”, e mi chiedo cosa potrebbe accadermi se la cosa, o qualcosa di simile, toccasse a me.
Non avendo mai incontrato un superiore incognito, Gesù o la Madonna in persona, Babaji, Gustavo Rol in persona che diventa nano e si lancia attraverso i muri.. posso solo stabilizzarmi nel possibilismo.
Condividiamo tante cavolate con il nostro prossimo: perchè negare che possano esistere esperienze a tal punto sconvolgenti sul nostro “pacchetto” di credenze duramente cristallizzate nel corso degli anni?
5.
RispondiEliminaHai ragione. Non si tratta di “resistere al bisogno”. Ma di saperlo osservare, riconoscerlo e stare con lui. Magari lo sperimenti pure, ma sai di cosa si tratta.
6.
Sulla faccenda del guru ero chiaramente ironico. Immaginavo una scenetta, una sorta di dialogo socratico, che per qualche istante ha improvvisamente fatto drizzare il mio ego :)
7.
Non credo si possa “accettare la vita così com'è”. Che cos'è la vita cosi com'è? E' la vita come “accade”? Come ci capita? Vuol dire accettare di essere continuamente determinati?
Se poi per accettare intendi accogliere, ok. Ma senza uno slancio volontaristico si diventa comunque dei burattini in mano a forze di un qualche genere, i vettori che agiscono su di noi sono innumerevoli.
Non esiste “la vita così com'è”, esiste “la vita come vogliamo che sia”. Abbiamo la possibilità di direzionarla. Ma abbiamo, al contempo, questo grande dono di poter imparare ad “accettare” la complessità di questa vita, accettare il fatto che non sempre ci piacciano le situazioni in cui ci troviamo.
Penso, dunque, che accettare non debba significare rassegnarsi, o cedere.
Ma accettare la complessità, il fallimento, come parte di un tutto in cui siamo inesorabilmente calati.
8.
Non so, quando guardo le stelle mi “arriva” qualcosa... inutile che provo a definirtelo. È viscerale, è un'ondata di umiltà. La chiamo così, ma ancora una volta mi rendo conto che le emozioni parlano un altro linguaggio, e le “traduzioni” fanno solo violenza. Mi limito solo a dirti che il cielo “mi fa impressione”.
9.
Esiste il sapere pratico, ovvero saper fare in base a come il mondo ti richiede di fare. Oppure, ancor meglio, un saper fare che determina il fare del mondo. Ma il “sapere di non sapere” a cui mi riferisco è solo la consapevolezza della fallacia dei nostri argomenti. In pratica sapere che le nostre opinioni sono opinioni, i nostri pensieri pensieri, le nostre emozioni emozioni. Credo di sapere qualcosa sulla tazzina di caffè? Ma io non sono la tazzina di caffè, la sto rielaborando attraverso i miei sensi, il mio pensiero. Quindi “sapere” è sempre approssimazione, non posso uscire da me e diventare tazzina di caffè.
@Smoderatore... Grazie dell'attenzione. Non dico che è la prima, ma la seconda o la terza magari si...non sono un habituè degli interventi nei blog, indi ci sono andato cauto, con una sorta di timore reverenziale per questo universo parallelo in cui il flame è quasi la norma.
RispondiEliminaDici:
“Il ‘sapere’ non può che venire dalla realizzazione che tutto il sapere che crediamo di possedere non ha in sé alcuna verità, e questo non può essere insegnato”
Io direi “non ha in sè alcuna reale concretezza, alcuna reale sussistenza”. O ancor meglio, il sapere che crediamo di possedere è semplicemente investito di “valori di verità”, è “carico di certezza”, è riconosciuto, sentito e giudicato da noi stessi a noi stessi come “giusto”, “vero”, “legittimo”.
“Verità” apre nuove diatribe linguistico-filosofiche (troppe...sto cedendo anch'io al puro filosofeggiare, che se non ci stai attento cadi in un baleno nella supercazzola)...
Il senso di certezza è difensivo, è un'arma contro i potenziali pericoli del mondo (ce ne sono ovunque, si può morire ovunque, in qualsiasi momento, per qualsiasi ragione).
Il sapere, quindi “non è vero” nel senso che è sempre anche potenzialmente altro, è un'angolazione, è poi espressione di un limite connaturato alla nostra condizione (quella di essere bipedi dotati di cervello ecc ecc).
“sapere”, quanto ci affascina questa parola. Siamo ancora in un paradigma scientista-illuminista...ma dov'è scritto che la chiave di tutto sia il “sapere”? E di quale sapere stiamo parlando? Parliamo di nozionismo? Parliamo di consapevolezza (e qui finiamo nel campo dell'emozionalità, ingestibile)?
La lingua, come sempre, ci tradisce.
“Sapere di non sapere” andrebbe tradotto in:
... . . ...
O in un lungo silenzio.
Quello che più mi fa star male è il senso di rinuncia, di disillusione che accompagna la “consapevolezza di non sapere”, in alcuni. O anche in me, quando cado “tra le braccia della tenebra” e cedo al momentaneo “nulla ha senso” “tutto è inutile”. Ondate, di passaggio.
Io questa consapevolezza di non sapere la immagino luminosa, perchè apre a 360°, rende tutta la vita un parco giochi con cui interagire liberamente, senza cristallizzarsi su quel gioco specifico.
“Nulla ha senso” appartiene al sottoinsieme di quei “saperi” che l'affermazione stessa vorrebbe confutare.
Ecco, il mio sapere di non sapere è liberatorio, è sgravarsi-di, è rinunciare ma nel senso di liberare spazio.
In questo senso è possibilità infinita.
"Più che non comprensione delle leggi dovevo specificare non comprensione in base ai paradigmi scientifici attuali"
RispondiEliminanon mi sembra poi tanto differente, io accetto il fatto che non riesco a spiegarmi la quasi totalità delle cose, non ne so nulla, e per temi come quelli sulla vita non mi faccio domande visto che non esistono le risposte. Non credo nei miracoli oppure credo che tutto sia un miracolo.
"Mi riferivo alle certezze interiori"
l'avevo capito volevo solo stuzzicarti un po e sono d'accordo. Anche se penso che la certezza venga appunto quando uno si rende conto di non sapere nulla e accetta veramente questo stato di non conoscenza.
"ma osservo che in circa 4000-5000 anni di storia l'uomo ha certificato migliaia e migliaia di casi del genere"
Io mi chiedo se sia veramente necessario fare esperienza di certe cose per vivere la vita senza il conflitto tra ciò che è e ciò che vorrei che fosse.
"Non avendo mai incontrato un superiore incognito, Gesù o la Madonna in persona, Babaji, Gustavo Rol in persona che diventa nano e si lancia attraverso i muri.. posso solo stabilizzarmi nel possibilismo"
Io mi chiedo, ci interessano veramente queste cose? Oppure è solo il desiderio di fuggire dall'ordinario, dal quotidiano?
"Sulla faccenda del guru ero chiaramente ironico"
anche io.
"Non esiste la vita così com'è, esiste la vita come vogliamo che sia”
la vita così com'è è la realtà, la vita come vogliamo che sia è un immagine mentale. Questo non vuol dire che è sbagliato avere un immagine di come vorremmo che la vita fosse ma se io rifiuto la realtà perché non combacia con la mia immagine allora soffrirò, altrimenti l'immagine fa solo da puntatore per le mie prossime azioni. Quindi in definitiva sono d'accordo con te.
"Mi limito solo a dirti che il cielo mi fa impressione"
come ad un appassionato d'arte impressiona guardare un quadro.
Non credo che impressionarti possa comunque cambiare la tua vita.
"non posso uscire da me e diventare tazzina di caffè."
Non puoi sapere nulla nemmeno di te stesso. Cosa sai? Sai come ti chiami, dove abiti, alcune descrizioni sulla tua personalità basate su parametri che vengono dalla società, hai alcuni ricordi, un idea di chi tu sia, ma in realtà non credo possiamo dire nulla di più su noi stessi. Credo sia importante conoscere se stessi, intendendo condizionamenti, paure, desideri senza per questo volerli superare, ma aldilà di questi aspetti io non so nulla di me stesso.
Caro Qualcuno, sono rimasta in dietro a qualche giorno fa e vorrei riprendere il tuo primo post. in particolare:
RispondiElimina"Semplificando, le incongruenze sono quegli episodi che taluni chiamano “miracoli” per la non comprensione delle leggi che ne determinano il manifestarsi."
Questa definizione riferita al miracolo l'ho sentita diverse volte e di solito era sottointeso che chi dava questa definizione CONOSCEVA anche le leggi che ne determinano il manifestarsi. ora sono curiosa di chiedere a te se anche tu rientri nella categoria dei detentori della conoscenza della legge che li determina.
Lo chiedo soprattutto perchè chi sostiene questa teoria 1-esclude l'intervento divino, 2- ritiene di poter replicare il miracolo a comando.
Nel mio piccolo ho fatto esperienza di un qualcosa che può essere chiamato miracolo ma non saprei ne riprodurlo ne spiegarlo.
A presto.
Sarah D.D.
"Nel mio piccolo ho fatto esperienza di un qualcosa che può essere chiamato miracolo ma non saprei ne riprodurlo ne spiegarlo"
RispondiEliminadovrebbero esserci dei tutorial su internet su come riprodurlo, prova a cercare.
RispondiElimina@Sarah
Devo richiamarmi a dei presupposti:
Se un fenomeno si ripete, allora può essere in qualche modo tradotto (sul piano umano) in legge.
Se anche questa traduzione non fosse umanamente possibile, tutto ciò che accade sarebbe comunque l'espressione di una logica, sarebbe "farina di questo sacco"...dove il sacco è l'universo.
Dire che un miracolo ha alle spalle leggi non conosciute lascia intendere che, in qualche modo, vorremmo conoscerle o formularle queste leggi. Quindi torniamo nel circolo vizioso, nella pretesa di scientificità cui si richiama anche lo spiritualismo più ardito. Hai mai sentito quei new agers profondamente astiosi contro il mostro "Scienza", che poi ad un certo punto ti dicono "Si, un'equipe di scienziati del pinco pallino hospital ha appena dimostrato che la meditazione fa bene alla microcircolazione del dito mignolo". Cose del genere... insomma, sentiamo ancora l'alito autoritario di Papà Scienza (con il faccione di Piero Angela, o al limite di qualche spostato anticonformista come Einstein, preso poi a prestito dal mondo accademico per farne t-shirt e slogan).
Di quelli che parlano di punto 2 ne ho sentiti tanti, ma non ho mai visto nessuno di loro in azione. Nessuno che fosse in grado di "replicare il miracolo".
Del resto uno dei dogmi più performanti del gurdjieffianesimo è proprio:
"possiedi una conoscenza quando sei in grado di replicarla".
Che non fa una piega. Cioè, le pieghe può farle, ma in linea di massima se ti dico di poter camminare sulle acque, poi ci cammino per 20 metri e a metà fiume affondo, l'effetto l'avrò comunque suscitato...
Poi non è vero che chi sostiene questa teoria esclude l'intervento divino..Chi può dire che tra 200 anni all'università non si studi "Teoria, tecnica e microbiologia delle manifestazioni mariane"?
Il miracolo, in sè, è definito tale proprio perchè non sappiamo riprodurlo. Altrimenti lo chiameremmo legge, fatto.
Caro Qualcuno, grazie per la risposta che ha solo parzialmente soddisfatto la mia curiosità.
EliminaMi spiego meglio. Ritengo che la pseudo spiritualità del nostro tempo è caratterizzata dal fatto che, grazie ai libri, ad internet, alla televisione, la stragrande maggioranza della popolazione ha un'infarinatura esoterica. la conseguenza è che si parla con facilità di cose che si sono sentite o lette e vengono ripetute a mò di pappagallo ma di cui non se ne ha una reale esperienza.
Sulla questione del miracolo ho sentito persone autorevoli sostenere che i miracoli non esistono e sono solo il risultato di leggi di cui non si conoscono i meccanismi. quindi la mia obiezione è: per asserire che i miracoli non esistono devi essere a conoscenza della legge che li determinano. altrimenti l'esistenza di questa legge è una supposizione, così come sarebbe una supposizione il fatto che i miracoli non esistono.
NOTA BENE quando si parla di miracoli non si intendono operaizioni magiche bensì preghiere esaudite.
Grazie per l'attenzione. ciao.
@francesco
RispondiElimina"miracles for dummies" sarebbe il nome più indicato per un libro sulla disciplina.
Un giorno mi sfiorò la tentazione di provare a scrivere qualcosa su una "via" completamente laica e depurata-da, ma mi accorsi che così facendo avrei creato la mia personale angolazione settaria.
Insomma, non se ne esce proprio.
Sul fatto che mi interessino o meno Guru e derivati.. Certo che mi interessano! Dicono di fare cose incredibilmente divertenti! Quindi, come si dice da me, "appizzo le orecchie", cerco di dare un'occhiata.
è la pretesa di poter conoscere qualcosa che ci fa soffrire, molto spesso. Quel che ci salva, ci distrugge, perchè ci chiude nel nostro recinto caldo e sicuro. Ci salva biologicamente, non ci fa morire, ed in qualche modo il suo lavoro l'ha fatto.
Ora il cittadino medio di questo mondo cosa può fare per alleviare il suo giogo? Quale disposizione, atteggiamento, pratica, orientamento, ausilio, credenza può dargli giovamento? Deve lasciare le cose come stanno? deve continuare a patire le conseguenze di quell'educazione repressiva, della madre dispotica o del padre assente? Deve continuare a subire gli attacchi di ira che lo sorprendono quasi contro la sua volontà? Come può pensare di "accettare" le cose quando queste stesse cose lo sovrastano, se lo mangiano, lo plasmano e anzi, sono lui stesso, lui è un minestrone di ciò che lo ha determinato...?
Come può credere che non ci sia speranza? E' evidente che, in qualche modo, la persona che si rende conto di essere l'anello di una catena e sente in modo chiaro tutto questo, non può starsene con le mani in mano. Qualcuno andrà dallo psicologo, qualcun'altro si crederà un guru che incontra un alieno gorilla..un altro ancora diventerà Paolo Villaggio sventolando il suo ateismo pieno di Dio. Tutti sentiranno che "bisogna fare qualcosa". Forse costruiranno un'illusione, ma magari quell'illusione sarà un propellente. O, ancora, una vernice più colorata per dipingere gli interni della propria "cella".
Resta il fatto che non si può far finta di niente. E tradurre in modo sensato ed efficace il "desiderio di fuga", con i miseri strumenti del nostro essere (impastati di credenze, determinati da passato e presente), è davvero un'impresa.
Ci si sporcano le mani (e tutto il resto) dal primo passo.
"Un giorno mi sfiorò la tentazione di provare a scrivere qualcosa su una via completamente laica e depurata-da, ma mi accorsi che così facendo avrei creato la mia personale angolazione settaria.Insomma, non se ne esce proprio."
Eliminacapisco che lo spettro di colorazione delle tue pippe mentali è davvero ampio e non se esce proprio, ma seguendo il suggerimento dello Smoderatore credo che potresti creare una tua personale angolazione del...e chissenefrega e andarti a fare una passeggiata sotto casa.
"Sul fatto che mi interessino o meno Guru e derivati.. Certo che mi interessano! Dicono di fare cose incredibilmente divertenti! Quindi, come si dice da me, appizzo le orecchie, cerco di dare un'occhiata."
capisco che possa essere divertente fermarsi a guardare il circo dei Guru, magari lanciargli qualche nocciolina e comprarsi un cappellino buffo, ma personalmente preferisco andare sulle macchine a scontro.
"è la pretesa di poter conoscere qualcosa che ci fa soffrire, molto spesso. Quel che ci salva, ci distrugge, perchè ci chiude nel nostro recinto caldo e sicuro. Ci salva biologicamente, non ci fa morire, ed in qualche modo il suo lavoro l'ha fatto."
?
"Ora il cittadino medio di questo mondo cosa può fare per alleviare il suo giogo?"
Così come il cittadino basso e quello alto perché vuole alleviare il suo giogo? Non sarà mica perché c'è e non lo accoglie?
"Quale disposizione, atteggiamento, pratica, orientamento, ausilio, credenza può dargli giovamento?"
per un sollievo temporaneo ci sono mille e uno pratiche ma la mia domanda rimane, perché vuole giovamento?
"Deve lasciare le cose come stanno?"
deve quindi essere in conflitto con le cose come stanno?
"Come può pensare di accettare le cose quando queste stesse cose lo sovrastano, se lo mangiano, lo plasmano e anzi, sono lui stesso, lui è un minestrone di ciò che lo ha determinato...?"
può anche non accettarlo ma essere in conflitto con ciò che è non è così divertente come andare a vedere il circo dei Guru.
"Resta il fatto che non si può far finta di niente. E tradurre in modo sensato ed efficace il desiderio di fuga, con i miseri strumenti del nostro essere (impastati di credenze, determinati da passato e presente), è davvero un'impresa."
è decisamente poco sensato tradurre il desiderio di fuga visto che è la causa della nostra sofferenza.
"Ci si sporcano le mani (e tutto il resto) dal primo passo"
spero non con i mille colori delle nostre pippe mentali.
Ok. Ci sono dei momenti in cui, in un discorso, mentre le parole continuano a fluire ci si guarda negli occhi.
EliminaIl contenuto di quello sguardo un pò sospeso è "ma che cxx siamo dicendo?". O meglio: "eeeeh????"
I discorsi tendono a proliferare nelle mentalizzazioni più elucubrate (tradotto in linguaggio popolare: il pesce dopo un pò puzza). Sento di esserci dentro, e ad una risposta scritta preferisco qualcosa tipo un salto, una pernacchia, grattarmi l'orecchio.
Quale delle tre preferisci? :))
E comunque riflettevo sul fatto che è una figata immaginare colorate le pippe mentali. L'ho fatto quasi inconsapevolmente, ma è un'immagine troppo attraente, poi magari ti ci affezioni e addio buoni propositi credini... Meglio un accostamento ripugnante, grigio topo, melmoso... Un'arcobaleno desaturato.
Elimina(senza apostrofo)
Eliminala pernacchia è la risposta più divertente.
EliminaP.S. preferivo le pippe mentali colorate, il grigio topo non mi dona.
"Ora il cittadino medio di questo mondo cosa può fare per alleviare il suo giogo? Quale disposizione, atteggiamento, pratica, orientamento, ausilio, credenza può dargli giovamento? Deve lasciare le cose come stanno?"
EliminaLa risposta alla tua domanda comincia con l'elencare quello che un cittadino medio NON deve fare: mettersi a leggere manuali di felicità, bersi le chiacchiere ipnotiche dei guru soprattutto se accreditati da attestati che ne garantiscono l'autorevolezza, andare dallo psicologo.
Il motivo per cui quanto sopra citato non dovrebbe essere preso in considerazione è che non ho mai cononosciuto nessuno (me compresa) che abbia avuto risultati duraturi seguendo le summenzionate vie.
"Il motivo per cui quanto sopra citato non dovrebbe essere preso in considerazione è che non ho mai conosciuto nessuno (me compresa) che abbia avuto risultati duraturi seguendo le summenzionate vie"
Eliminacerto che se ti avvicini a queste cose aspettandosi un risultato qualcuno potrebbe pensare che sei una credina (con affetto parlando) e che cerchi di fuggire da qualcosa.
Ma esser liberi significa essere liberi di fare e non fare.
Ho smesso di fare yoga, credo che rinizierò (a casa da solo) perché mi piace avere un corpo elastico e fare un po di movimento la mattina.
Leggerò dei libri perché comunque mi interessano, come ad esempio leggere quasi quotidianamente un blog che è un libro su monitor.
Andare dallo psicologo è uno scambio tra due o più persone e potrebbe essere interessante, come potrebbe non esserlo.
Così come parlare con un Guru potrebbe essere interessante oppure non esserlo. Semplicemente perché sono persone.
Lo Smoderatore non si mette la tonaca da guru, maestro, psicologo, è una persona ma se non avessi parlato con lui adesso sarei ancora un credino. Non sono le cose il problema ma il nostro approccio alle cose a determinare il problema. E' ovvio che cercare un risultato, voler raggiungere qualcosa è l'approccio del credino.
"Non sono le cose il problema ma il nostro approccio alle cose a determinare il problema"
Eliminaeh certo ... Non è il bisturi il problema ma l'uso che ne fai: col bisturi puoi uccidere o salvare una vita....
No dai scherzi a parte, perchè mai devi praticare Yoga se non per il motivo che nel nostro immaginario è stato inoculato il modello del saggio orientale cresciuto a pane e zen che niente lo turba e niente lo sconvolge? lo yoga non è una ginnastica, non serve per essere più elastici e nemmeno rilassa. lo Yoga è una pratica spirituale induista. o fai questo o non lo fare proprio!
In sostanza se ti avvicini a pratiche di crescita personale o spirituale con delle aspettative, il peggio che ti capita è rimaner deluso. se ti avvicini a tali pratiche senza aspettative, ti consegni nelle mani di maestri/psicologi/guru che non vedono l'ora di far di te quello che gli pare e piace ...e il peggio che ti possa capitare è meglio non saperlo!
Rimando l'approfondimento perchè ora vado di fretta.
Buona serata.
Se mi vuoi dire che lo yoga è fine a se stesso, non serve per risolvere l'infelicità, raggiungere un obbiettivo spirituale, superare paure o diventare buoni sono ben d'accordo ma negare che rende elastico il corpo e a volte, in quel solo momento, rilassa... Il credino ribalta i concetti che lo hanno deluso e guarda tutto ciò che può riguardare l'ambiente spirituale di nuovo con i paraocchi. E' come dire che l'ostia non è una cosa da mangiare solo perché non ha nessun significato spirituale. Di certo il modello del saggio che nulla lo turba lo lascio a mille c'è ne nel tuo cuore di fiabe da narrar. Se Smoderatore fosse un guru o uno psicologo cambierebbe qualcosa? Smetteresti di leggere questo blog? Il credino ribalta i concetti senza rendersi conto che ha ancora a che fare con i concetti. Guru, psicologo, prete, illuminato? Concetti, etichette, non hanno alcun senso. Le persone sono persone, possono appiccicarsi i concetti che vogliono rimangono comunque così come sono. Che poi chi si etichetta come guru o illuminato sia una persona furba o terribilmente condizionata questo è un altro discorso, ma potrebbe anche non essere così. I concetti non hanno alcun significato perché non cambiano le cose che sono così come sono. Incontri una persona interessante che ti fa riflettere, poi ti dice che è uno psicologo e tu già inizi a guardarlo con occhi diversi perché emergono tutte le opinioni e conclusioni che hai sul concetto di psicologo. Le persone sono persone e vanno giudicate come persone non come concetti. Immagina di incontrare un Guru che insegna yoga, che dice che il suo è un lavoro e che lo yoga è fine a se stesso, che non c'è nulla da raggiungere o capire, che accettare le cose così come sono è l'unico modo sano di vivere e che non divulga illusioni e fantasie spirituali, io non l'ho mai incontrato ma è probabile anche che esista, cosa ti darebbe fastidio di questa PERSONA?
Elimina"ti consegni nelle mani di maestri/psicologi/guru che non vedono l'ora di far di te quello che gli pare e piace ...e il peggio che ti possa capitare è meglio non saperlo!"
ma tu non sei più una credina, perché hai paura di loro? Sai giudicare da te se quel maestro/psicologo/guru è una persona furba, condizionata, incompetente oppure una persona interessante aldilà delle etichette. Se giudichi male pazienza, vuol dire che sei ancora credina e la prossima volta non farai lo stesso errore. Se non ti interessano più queste cose è un altro conto. Mi sembra che tu abbia paura, come se dessi più potere a loro che a te, potrei anche dire una grande stupidaggine ovviamente. A me proprio non interessano più certe cose, ovvero i vari percorsi per arrivare a chissà cosa in chissà quanto, ma in questo momento però mi interessano persone tipo U.G. mi piace il suo modo di vedere la vita ma non ho paura di distruggerlo se qualche credino lo difende.
L'ostia ha un valore spirituale per un cattolico (e non per un induista) così come lo yoga dovrebbe avere un valore spirituale per un induista. asserire questo non ha nulla a che vedere con le delusioni del credino pentito è una presa di coscienza nuda e cruda.
EliminaSul fatto che Concetti, etichette, non abbiano alcun senso dissento totalmente e mi spiego meglio.
le persone sono persone, è vero, quindi non ho nulla in contrario ad andare a mangiare la pizza con uno psicologo, condividere un viaggio con un guru, andare ad un concerto con un Maestro. quello che di certo non faccio è chiedere allo psicologo di strizzarmi il cervello (ossia di fare lo psicologo), chiedere al guru di accogliermi nella sua confraternita (ossia fare il guru), chiedere al Maestro di indicarmi la via (ossia fare il Maestro).
sono infatti rapporti funzionano solo se ti fidi più di queste figure guida che non di te stesso e, come hai sottolineato. dare il potere ad un altro implica necessariamente l'autosabotarsi.
Infatti non ti affidi a una persona, semplicemente hai l'interesse di starci a parlare, ripeto, se lo Smoderatore fosse guru, maestro o psicologo e si comportasse esattamente così come si comporta non leggeresti più il blog?
EliminaRimanendo cosciente che perdere tempo in qeusto blog è un altra forma di credinismo.
Ma guarda che uno psicologo, guru o maestro non ha alcun intertessa a stare a parlare con te (o con me) l'unico interesse è stabilire un rapporto da superiore ad inferiore.
EliminaNon ho alcun interesse a sapere chi sia lo smoderatore mentre mi interessa la sua esperienza in materia di credinismo e trovo che il blog tratti argomenti delicati con rara intelligenza.
si sono cosciente che perdere tempo in questo blog è una forma di credinismo quindi ... ADDIO!
@smoderatore:
RispondiEliminaSi, mi piace "sentirmi diverso", ne traggo in qualche modo piacere. Eppure, poi, lo trovo "poco sano". Quindi corro a pensare "devo lavorare su di me!", ma in tal caso vuol dire che ci sono ricascato.
La vita non è complicata? Basta gettare uno sguardo al nostro "mondo interno": pensieri che si associano spontanemente, provenienti da chissà dove..flussi che si impongono trascinandoci in vortici di mentalizzazioni... l'illusione della semplicità ce la danno le "costanti", almeno quelle apparenti: il nostro corpo (che in realtà si modifica costantemente); le persone attorno a noi (che in realtà si modificano costantemente cellulina dopo cellulina), il nostro nome, la casa, la strada che facciamo...
Semplicità, bella parola.
Bella aspirazione, almeno.
Biologicamente la vita è semplice, accade da sola. Lasciamo fare, non c'è bisogno di pensare per crescere, per fare cacca o per avere un'erezione. Anzi, pensare inibisce.
Però, ecco, abbiamo anche questa bizzarra funzione chiamata pensiero. Che si manifesta in strane evoluzioni, e non ha sempre lo stesso sapore.
Poi, ti confesso con molta schiettezza (entriamo nell'ambito delle pure credenze, quindi ipotesi, quindi quel che rifuggi - ma in fin dei conti neanche la "scienza" lo sa con certezza): credo che rispetto all'uomo Darwin abbia toppato.
“Ecco, il mio sapere di non sapere è liberatorio, è sgravarsi-di, è rinunciare ma nel senso di liberare spazio.”
Elimina“Magari potrei sdoppiarmi, volare, fare cose assurde, toccare le donne a distanza come faceva Gurdjieff.. c'è gente che dice di divertirsi! In verità non ho idea di cosa accadrebbe, ma osservo che in circa 4000-5000 anni di storia l'uomo ha certificato migliaia e migliaia di casi del genere. Psicotici? Visionari? Drogati? Può darsi, io intanto prendo nota.”
Magari. Nel frattempo il taccuino con le migliaia e migliaia di casi “certificati” in circa 4000-5000 di storia diventa colossale. “Rinunciare ma nel senso di liberare spazio”? “Sgravarsi-di”? Liberarlo da quello?
“Non accetti gli insegnamenti di Brizzi ?
Stai accettando qualcos'altro. Che è della stessa “pasta” di cui sono fatti gli insegnamenti di Brizzi.”
Liberarlo da queste ciance e vacui preconcetti?
“Psicotici? Visionari? Drogati?” Assolutamente, e nel frattempo crogiolarsi nell'immaginazione. Liberarlo da questo?
“Bisogna passare sotto il torchio delle “esperienze shock” per poter dire “ok, era una caxxata” - oppure semplicemente: “Caxxxo!!”. A patto che queste esperienze esistano.”
A patto che queste esperienze “incongruenti” esistano... perché non liberarlo da esse?
“Ecco, molte persone di mia conoscenza hanno vissuto qualcosa del genere (te ne butto una così: un uomo “dissoluto” che all'improvviso vede Gesù Cristo), ma io non ho la più pallida idea di cosa si tratti. So solo che lui è stato profondamente segnato da questa “incongruenza”, e mi chiedo cosa potrebbe accadermi se la cosa, o qualcosa di simile, toccasse a me.”
Liberarlo dalle elucubrazioni sulla fantasia? Liberarlo dalla speranza travestita da possibilismo?
“Condividiamo tante cavolate con il nostro prossimo: perchè negare che possano esistere esperienze a tal punto sconvolgenti sul nostro “pacchetto” di credenze duramente cristallizzate nel corso degli anni?”
Quindi, perchè non inventarsene di nuove e aggiungerne alla pila? Perché non liberarlo da quelle?
“Se poi per accettare intendi accogliere, ok. Ma senza uno slancio volontaristico si diventa comunque dei burattini in mano a forze di un qualche genere, i vettori che agiscono su di noi sono innumerevoli.”
Perché non liberarlo dal dogma “uomo-macchina” o dalle inventate “forze superiori”?
“Non esiste “la vita così com'è”, esiste “la vita come vogliamo che sia”. Abbiamo la possibilità di direzionarla.”
La vita esiste così com’è. La vita come vogliamo che sia è quella del credino, come l’illusione di “direzionarla”. Liberarlo da questo?
“Penso, dunque, che accettare non debba significare rassegnarsi, o cedere.”
Infatti accettare non vuol dire rassegnarsi o cedere al “nulla a senso”, e non c’è nessuna rinuncia: questa è la stoffa invisibile di cui si veste il credino. Il credino adora pensare che accettare le cose come sono sia un limite, mentre inconsapevolmente ignora che è proprio uno “sgravarsi-di”.
(mi fermo qui)
“La lingua, come sempre, ci tradisce”... quando non sappiamo di cosa parliamo.
Ecco: il tuo sapere di non sapere più che un’ingenua interpretazione è una tracotante inutile frottola... dici di sapere di non sapere e poi ti scappa l’ego, parli di “burattini in mano a forze di un qualche genere”...
“Sapere di non sapere” andrebbe tradotto in:
... . . ...
O in un lungo silenzio.
Appunto!
Ricordati che mentre parli, con le tue parole tu crei un mondo intorno a te, e se non sai cosa dici non potrai evitare una gran confusione (che non è uno stato alto, ma è solo un auto-inflitto ginepraio da dove è sempre più difficile uscirne).
Riguardo a tra chi ti ritroverai classificato, hai dissipato ogni dubbio: “Per voler sapere di tutto, si sa anche...del credino.”
"": pensieri che si associano spontanemente, provenienti da chissà dove..flussi che si impongono trascinandoci in vortici di mentalizzazioni... "
RispondiEliminaIl pensiero di per sè non è un problema. è diventato un problema da quando la filosofia d'èlite lo ha fatto diventare un problema.
Ma come??? emeriti dottori dell'anima stanno in tv ad alimentare talk shows caratterizzati da rigurgiti di parole senza nè capo nè coda per poi demonizzare il cervello che dialoga ininterrottamente.
Per far diminiuire il lavorio del cervello bisogna: spegnere radio e tv, non leggere giornali e cronaca rosa, limitare e scegliere accuratamente i libri, le amicizie e gli argomenti sui quali dibattere... e naturalmente smettere di scrivere sui blogs. Perciò .... ADDIO!!
Ahhhh, gli addii...
EliminaTi ricordi Francesco?
(eri tu o mi sbaglio?)
Stanotte sono combattuto: rispondo a tutti con minuziose argomentazioni, o taccio beatamente?
EliminaTaccio beatamente :)
uomo saggio.
EliminaStanotte sono combattuto: rispondo a tutti con minuziose argomentazioni, o taccio beatamente?
Eliminaok per ieri sera ma ... oggi rispondi!!
Sei combattutO?! Bravo Sarah D.D. hahahahahah
Elimina"Ahhhh, gli addii...Ti ricordi Francesco?"
RispondiEliminaHo detto una stupidaggine? Se mi conoscessi meglio ti accorgeresti di quante volte io le dica, che ti aspettavi da un credino?
Una frase di Guccini dice:
Elimina"Sarà forse una assurda battaglia ma ignorare non puoi, che l'assurdo ci sfida"
Scusate ho una domanda da fare..
RispondiEliminaChe ne pensate dello scandalo montepaschi?
Siamo stati credini a pagare l'IMUrtacci loro?
Miki Maus
Cosa ne pensate di ROCCO BRUNO?
RispondiEliminaBè ROCCO BRUNO è un COGLIONE !
Questo è chiaro,ma il problema è che non capisco cosa predica,è un susseguirsi di contraddizioni in termini e in credenze.
Ora mi è molto chiaro che effetto ha assorbirsi tutto quello gnosticismo gurdjeffisano!
Predica bene e razzola male
Almeno Brizzi è piacevole da ascoltare. Bruno è insopportabile :P
EliminaBruno mi piace da pazzi! non condivido una virgola di quanto asserisce ma passerei ore ad ascoltarlo perché mi è troppo simpatico.
EliminaChe fine ha fatto il mio commento...non voglio pensare che sia censura eh?
RispondiEliminaNicola I.
E non te ne uscire con la storia degli Alternick che e' na cazzata!!
RispondiEliminaCerca di essere meno infantile e saper stare al gioco altrimenti chiudi baracca e burattini e metteti sotto na campana di vetro.
Nicola I.
Anonimo,
RispondiEliminaYogi Klis There,
Liberté-Egalité-Fraternité,
Rodolfo Lavandino,
C.L.,
Alain de Longhi,
Nicola I.
e tanti altri,
tu che parli di cercare di essere meno infantile, e che domandi di stare al gioco: per favore scrivi come se fossi una persona sola e senza ricorrere a infantili oscenità. Non c’è alcuna “censura” per nessun commento espresso nel rispetto di questi semplici criteri. Se non ti piace, nessuno ti obbliga a restare qui.
È del tutto fuorviante condannare il guru di turno per aver dominato e sfruttato il resto del mondo. I credini non hanno morale. Se ne è mai visto uno sacrificarsi per un altro? Quando hanno potenza si impongono sui più deboli, come la natura riempie il vuoto.
RispondiEliminaCaccia Rino
P.S.
Stai al gioco non fare il bamboccio con il muco che gli cola dal naso...che mi hanno anche detto che su tuitter stai assumendo uno stile molto paulo coelho eheheheheheh
Visto che vuoi fare l’adulto col naso pulito, allora dimmi: perché sei qui?
EliminaMa vi rendete conto con che ciarlatano avete a che fare?!
RispondiEliminaQuesto qui,questo Brizzi,facendo ricerche online,era colui che parlava di identificazione,identificazione a pensieri emozioni credenze religiose...e partiti.Si avete capito bene,partiti!
Se Brizzi fosse un risvegliato,e perciò avesse indebolito tutte le sue identificazioni,perchè mai si è scelto un partito politico?Non è anch'essa un'identificazione a qualcosa di esterno?Ma a chi vogliamo prendere in giro!? Ma lo sapete cosa mi hanno raccontato alcuni cattolici di Torino,amici miei di vecchia data?Andate a chiedere quando quel furfante si faccia pagare per ogni conferenza o corso? dai 70 euro in sù !!!
Non mi sembra che Gesù ai suoi tempi si facesse "pagare" quando faceva sermoni per i villaggi.Brizzi dovrebbe sapere,che la verità dovrebbe essere gratuita a tutti,di libero accesso,e non limitata a dei corsi super-costosi!Dovreste sapere poi cosa mi hanno anche detto...Alcuni gli hanno chiesto cosa ne pensa Brizzi di tutti questi ciarlatani che si fanno pagare somme assurde per le loro conferenze.Ecco cosa Brizzi avrebbe risposto:"Sono ingamba,riescono a monetizzare i loro talenti"Cristo è assurdo!
Assurdo come siano così ingamba da catturare tante prede,e più le conferenze sono costose e più la gente si fà abbindolare.
Ma ditemi un pò cosa ci fà un saltimbanco new-age dentro un partito politico,cosa spera di fare? Poco tempo fà ho letto un commento in questo blog,che faceva riferimento a codesto draco datson e victoria ignis. Gente!!! A parte che ho parecchi amici a Torino,nonostante a quei tempi non fosse tanto celebre,la gente sapeva cosa combinava questo Signore.La donna era solo una praticante di quarta via.Questa storia su draco datson è un'invenzione di sana pianta,come infatti sta girando in giro la voce,fra ex sostenitori di Brizzi.Già un gruppo discreto di persone,pienamente convinta di ciò che dice,afferma con certezza di aver parlato a volte con Brizzi,di avergli rivolto alcune domande dottrinali,e che lui si fosse lasciato sfuggire alcuni particolari su questo datson.In pratica è un personaggio inventato per presentare le sue dottrine in chiave eroica,misteriosa e antichissima,una messa in scena.Questo draco datson è un'invenzione mediatica,solo per attirare attenzione,per assicurare le entrate,ma dopotutto ciò non dovrebbe stupire,stiamo parlando di un ciarlatano qualunque.Essendo un cattolico praticante,ho sempre avuto la passione di informarmi sugli altri credo,al momento sono interessato a studiare la mentalità della new-age,oggi imperante.Beata Vergine confidiamo in te poichè i tempi sono duri,la cristianità sta crollando e nessuno cerca protezione nelle braccia del Signore.Amen
Che esperienza mistica!
RispondiEliminaCome tanti sono capitato qui perché cercavo informazioni su Brizzi (la mia chiave di ricerca su Google "salvatore brizzi pazzo") dopo che il maledetto Youtube mi ha portato a spasso per video che non c'entravano una mazza con quello che volevo vedere.
Mi sono sorbito non una.... ma due paginate interminabili di commenti e supercazzole "alchemiche", "gnostiche" o come cavolo gli pare. Come sempre più spesso mi accade non so se ridere o piangere. O forse piangere dal ridere.
La "alchemia" che quel santone professa io la chiamo "pubertà". Per i credenti, mi scuso per la semplificazione forse troppo spinta. Ciò che dice il tizio io l'ho scoperto (come molti altri) quando sono cresciuto e da adolescente stupido (e metallaro, ma non c'è collegamento) sono diventato un adulto. Ho lavorato su me stesso? Sono un alchimista? Merito qualche attenzione particolare? So trasformare il ferro in oro perché ho incanalato la rabbia e rinvigorito il mio spirito del guerriero? No, no, no e per l'amor di (divinità a caso) no.... Gente che si perde dietro a quelle baggianate meriterebbe un supporto psicologico (serio) dato che non si rendono conto di essere loro gli "arretrati" che non hanno ancora visto "la via". Se hai bisogno di lavorare su te stesso per percorrere una via che tutti gli altro imboccano senza neanche pensarci, sei tu quello che ha qualcosa che non va.
Smoderatore, gran bel blog!
Ah, Smoderatore, ho cercato sul tuo sito ma non l'ho trovata. Cerca info su Jasmuheen e l'alimentazione pranica... ho passato una giornata a farmi delle grasse risate. Specialmente dopo aver visto il video dove la "smutandano"...
RispondiEliminaBuona giornata.
Cari signori,che discutete tanto su queste fagocitate credenze pagane,avete saputo l'ultima novità?
RispondiEliminaBrizzi lo stregone ha trovato un'altro metodo per prepararci un'altra supposta.Questo apostata ha avuto la geniale idea di firmarsi con la telecamera per 5 ore mentre parla a vampera su questo drago tason,per poi mettere in vedita questo suo filmato a un prezzo eccezzionale!!L'ultima sua strategia di business consiste proprio in questo sarcastico filmato,facendo credere che tutte quelle stupidaggini siano invece una sorgente di verità.Sapete quanto costa questo preziosissimo fimato?:
42,35 Euro!
Padre mio,quante nè studia questo qui per accalappiare uomini di poca fede.Ma poi cosa avrà mai di tanto speciale un filmato in cui si parla di tante fantasie partorite da culti pagani?Ma impiegate quei soldi almeno in maniera utile,e poi vorrei vedere chi li spende questi soldi così,neanche fra i suoi più incalliti sostenitori avranno il coraggio di buttare al vento i propri soldi in questa maniera.Per chi volesse comprare il suo film,è costretto a scaricarlo,sempre a quel prezzo,e non avrà il diritto di ricevere il film in dvd.Dico io,come si può essere così ipocriti?Ti aspetti che la gente acquisti uno stupido filmato a 42 euro senza addirittura il dvd compreso?!Ma vai a vedere tu chi li và a spendere quei soldi in questa maniera idiota.
Signore Gesù abbi pietà di noi.Amen
Strano che quelli della quarta via non ringrazino questo blog.
RispondiEliminaIn genere in queste situazioni si convincono che influenza C li stia testando.
U
Fattore C ?
EliminaMa di che parli???
Salve,io sono un fan di Brizzi ed è da molti hanni che lo seguo.Sono fiero di trovare un altro sito in suo onore.Ottimo sito comuncue.Posso dire che perora lo seguo molto e vedo tutti i suoi filmini sul tubo,in fondo spero anchio un giorno di realizzarmi anche io.Posso avere confronti con chi è sul sentiero?Come faccio a vedere i miei pensieri,qualcuno me lo dice?
RispondiEliminaAuguri per te allora,a parte gli errori di sintassi,penso che l'unico modo che tu abbia per osservare i tuoi pensieri sia quello di diventare skizzofrenico.
RispondiEliminaFabio
Ragazzi,sapete l'ultima sul Brizzi?
RispondiEliminaL'alchimista sedicente,tanto indaffarato a scrivere libri per far quattrini,sta sfornando la sua ultima novità.Il suo nuovo libro è: "Le Cronache di una Guerriera" e si presuppone la sua pubblicazione verso Ottobre 2013.E' ben visibile su siti come macrolibrarsi e il giardino dei libri.Ho cercato di decifrare,o almeno di leggere la descrizione.Ragazzi è un casino,dalla recensione riesco a malapena intuire che possa forse trattarsi di "insegnamenti segreti" o "confessioni" che Victoria Ignis avrebbe trasmesso al Brizzi.
Bhò non vorrei sbagliarmi,non ho capito di preciso di cosa tratta.Giudicate voi.
Ma poi quanti libri sta scrivendo,ma io non lo sò è allucinante.
Provate a vedere qui:
http://www.ilgiardinodeilibri.it/
Che ti piaccia o no,personalmente ho ordinato la settimana scorsa quattro copie de "Il Libro di Draco Daatson - Parte Prima" da regalare ad alcuni miei amici.Se può interessarti ho trovato un modo per prenotare anche il secondo volume "Il Libro di Draco Daatson - Parte Seconda",non ancora in commercio.E' abbastanza normale imbattersi in gente che con la propria ignoranza non riesce ad intendere certe cose.Come lo stesso Brizzi afferma questi non sono libri per tutti,ma rivolti a uomini veri e con le Palle,non sò se mi spiego.
EliminaVirginio
Ti auguro una buona vita
Buon per te Virginio, è chiaro che la spiritualità fumettistica di Brizzi ha attratto a sé uomini veri e con le palle, se li merita davvero; così come loro si meritano lui. Grazie e buona vita anche a te.
EliminaCon l'autorizzazione di Smoderatore possiamo finalmente postare il Seminario tanto atteso dagli utenti del blog.Se avete ben intuito si tratta del famoso quando costoso "Gli insegnamenti di Draco Daatson di Salvatore Brizzi",finalmente disponibile in download e totalmente gratuito.
RispondiEliminaGli insegnamenti di Draco Daatson:
http://www.vitorrent.org/Gli+Insegnamenti+di+Draco+Daatson.html
Iscrivendomi privatamente sul forum SenzaSonno,Infiltrandomi fra gli utenti sono finalmente riuscito ad ottenere il seminario in formato zip di circa 3,10 gb.Mi è stato spedito il materiale su posta elettronica e poi ho caricato il tutto su questo sito: http://www.vitorrent.org
Avvisiamo gl utenti che per poter usufluire del download gratuito è prima necessario procedere con l'iscrizione del sito.
Il Credino FUN-CLUB
Ciao Smoderatore e complimenti per avere creato questa piattafrma di dialogo (cosa che NON è in alcun modo possibile sul blog di brizio), ti anticipo già che non sono riuscito a leggere tutti i commenti, vorrei solo aggiungere a chiosa del tuo articolo che la "filosofia brizziana" parte da un assioma sbagliato: "l'uomo crea la sua realtà" per la serie ognuno è arteficie del proprio destino.
RispondiEliminaSe così fosse allora vorrei chiedere a questo signore che senso hanno notizie come questa: http://www.rainews24.rai.it/it/news.php?newsid=180846 dove i figli vengono violentati per anni dai propri padri.
Secondo Brizzi sarebbe colpa loro per la fantomatica legge dello specchio? Un bambino che viene stuprato è per la sua evoluzione?
No caro Sbrizzo, qui qualcosa non quadra, pochi giorni fà lessi di un ragazzo che per anni dovette subire gli abusi del padre, covò talmente tanta rabbia che alla fine (e dico giustamente) si vendicò uccidendo il padre-padrone. Dove sta quindi l'evoluzione? Era necessario per l'evoluzione del ragazzo che finisse incu***to?
Tutto questo per dire in soldoni che il suo ragionamento è fallace.
Grazie, lieto se mi risponderai.
Ci sono cose che non potremo mai capire, non abbiamo "occhi" abbastanza "grandi" per vedere.
EliminaSe fosse come dici tu saremmo semplici vittime di un destino (dio?) che si diverte a distribuire a qualcuno famiglie e società piene di gioia e armonia, assieme a bellezza e intelligenza, ad altre invece l'inferno in terra, deformazioni fisiche, malattie congenite...
E se non fosse così? E se ci fosse qualcosa di più? Faccio solo delle ipotesi (non mie, sia chiaro): siamo un'anima incarnata in un corpo, sottoposta ad un ciclo di rinascite per apprendere le più svariate lezioni. Nelle mie precedenti vite non sono ancora riuscito ad integrare la lezione sulla violenza, sull'impotenza (ipotizzo, stiamo parlando di qualcosa di infinitamente più grande di qualcosa che una mente piccola come la mia può attualmente "sapere"), allora il problema ritorna, in maniera sempre più violenta finché non posso fare a meno di notarlo.
Io bimbo ferito (ci sono infiniti modi con cui ferire un bimbo, anche non fisici ma non per questo meno dolorosi) ho questo senso di vuoto derivante da eventi accaduti nella mia infanzia, anche rimossi (che operano quindi dal subconscio), e finché non accetterò ciò che è successo appieno, amando tutto ciò che accede ed è accaduto, finanche il mio aggressore (così come dice gesù cristo, il messaggio più difficile da accettare ed applicare), non sarò davvero libero di amare me stesso e gli altri, perché la separazione (da me, dagli altri, anche dal mio aggressore) è mancanza di Amore.
E' la mia anima assieme al mio inconscio che ha attratto quella situazione (siamo responsabili, non colpevoli, di tutto ciò che accade nella nostra vita, anche se ciò avviene a livello inconscio): chiamalo karma, destino, come vuoi.
E' un cambio completo di paradigma rispetto a quello a cui ci hanno educato a pensare, difficile da accettare all'inizio, ma che ti proietta in una realtà di "potere": io sono artefice del mio destino, se c'è qualcosa che non va nella mia realtà non sono vittima, semplicemente sto creando inconsciamente (o attirando) ciò che è nella mia vita.
So che non è facile accettare tutto ciò (lo sto ancora facendo da ben due anni, e sono appena all'inizio), ma ti invito a non chiuderti di fronte a ciò che ti sembra assurdo, rinnega il vittimismo, prendi in mano la tua vita, scegli ciò che vuoi e agisci per ottenerlo, senza limitarti a ciò che ti hanno "prescritto" fin da quando eri nella pancia di tua madre: nasci-cresci-obbedisci-vai a scuola-obbedisci-cercati un lavoro-obbedisci-vai in pensione-muori.
Filippo, quelli che cercano sapendo di trovare la libertà dall'apparenza del destino affermano che:
Elimina“Ci sono cose che non potremo mai capire,”
(ma della parola “mai” ce ne freghiamo, e quindi crediamo di poter acquisire la super–vista per vederle. Con la super-vista si può vedere l’umore del destino-dio-karma-come-vuoi che si diverte a distribuire… se stesso?)
“E se non fosse così? E se ci fosse qualcosa di più? Faccio solo delle ipotesi (non mie, sia chiaro)"
(meno male, perché altrimenti sarebbe un ulteriore insulto all’intelligenza.)
"Siamo un'anima incarnata in un corpo, sottoposta ad un ciclo di rinascite per apprendere le più svariate lezioni."
(Questo è ovvio, tutti lo hanno verificato.)
"E' la mia anima assieme al mio inconscio che ha attratto quella situazione."
(Ahhh, è l’anima che ha voluto che mio padre abusasse di me, se la becco…!)
"Siamo responsabili, non colpevoli, di tutto ciò che accade nella nostra vita."
(Siamo solo degli idioti, per cui smettiamola di fare le vittime.)
"E' un cambio completo di paradigma rispetto a quello a cui ci hanno educato a pensare, difficile da accettare all'inizio, ma che ti proietta in una realtà di "potere"."
(Voler fantasticare è realmente poter immaginare.)
"Io sono artefice del mio destino." (non ducor duco)
(Tutti alla camera a gas…!! l’ultimo che arriva è uno sporco servo del caso!)
"Scegli ciò che vuoi e agisci per ottenerlo, senza limitarti a ciò che ti hanno "prescritto" fin da quando eri nella pancia di tua madre."
(Non aver paura, scegli pure: Incidente frontale? Cancro? Stupro? O magari l’Olocausto: anche se è una leggenda è pur sempre un classico.)
La benda sugli occhi che l’uomo inperterrito continua a mettersi è vecchia di decine di migliaia di anni, è nata con la sua stessa nascita, dalle sue paure, dalla sua fragilità e incertezza. L'infantile capriccio di potersi sottrarre al giogo della casualità del fato non è che l’estrema manifestazione di quella stessa paura. C’è la sofferenza? Chiudete gli occhi e orecchie e immaginate un mondo come vi pare e piace... il trucco sta nel non riaprirli mai.
Come Jesus stesso disse "La pietra filosofale non è per tutti".
RispondiEliminaCon tre capriole e due saltelli riesco a dimostrarvi che "le perle dei porci" non sono per tutti,cè gente come voi sempre pronta a sputare sul sacro.*azz/ scusate la francesità.
ah si ? e quando mai Jesus parlò di pietra filosofale??? forse nel vangelo segreto secondo "Zero" tratto da un manoscritto ritrovato nella valle dei re a Gardaland???
Eliminaau revoir
Ehi tresor,non so se lo sai ma Jesus dovrebbe sicuramente essere l'incarnazione di Brizzi.Ti informo di informarti bene prima di sparare cazzate.
EliminaCiao Zero Brain,ma non è che ti sei fatto qualche flacone in più ultimamente?Solo curiosità
EliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaAllora,Smoderatore cosa nascondi nel cassetto.
EliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
EliminaAllora,Filippo Boves cosa nascondi nel cassetto.
EliminaNascondo le mutande.
EliminaCiao smoderatore e grazie per le risposte.
RispondiEliminaMi piacerebbe sapere qualcosa di più sul P.I.N. (partito italia nuova) di cui Brizzi fà parte. Hai informazioni a riguardo?
Il P.I.N. è un'associazione a delinguere,niente di più e niente meno.
EliminaA DELINQUERE SI DICE GNURANT!!!!!!!!
RispondiEliminaSCIAGURAT!!
EliminaEbbene si, lo ammetto: sono un brizzi-credino dichiarato di prima categoria. Se ci fossero i bollini sui suoi libri come alla Coop avrei il mio bel servizio nuovo di bicchieri perché persisto nell'acquisto compulsivo. Non solo: li studio a fondo sottolineandoli col mio evidenziatore rosa.
RispondiEliminaMia madre mi vorrebbe "normale", ma non si può fare contenti tutti.
La prima volta che ho visto Brizzi su youtube non credo di aver sopportato due minuti dei suoi alieni, atlantidei e vampiri assortiti. Dopo anni mi arriva un suo libro in regalo (a libro donato non si guarda in bocca e poi ti chiedono pure se l'hai letto) e mi sono ricreduto: assieme all'acqua sporca sembra esserci un bel bambino.
Oppure è semplice rincoglionimento, ma al momento non mi interessa.
Forse quando sarò vecchio guarderò con dolcezza a questa mia imbarazzante parentesi brizziana di gioventú o, se tutto va per il verso giusto, passerò a trovarvi nel piano astrale con la mia anima tirata a lucido.
Comunque mi fa bene, mi costa meno dello psicologo e la gente intorno mi chiede se la mia calma è dovuta al cambio di pusher. Se mi dona 5 minuti di tranquillità interiore, vada per la pillola.
Questo blog è uno spasso, continuerò a seguirvi.
Alessandro lo Scledense
Bravo Ale, bel commento...
EliminaAndrea lo Levantino
Grazie Anonimo Alessandro, sei una perla rara (non lo dico con sarcasmo). Sei uscito dal closet spirituale e con autoironia ti sei dichiarato apertamente-credino.
EliminaSì, forse quando sarai vecchio guarderai con dolcezza questa tua imbarazzante parentesi, o forse no.
Forse farai il salto quantico o la corsa nel sacco della tua anima, o forse no.
Forse ti fa bene, e magari la visita dallo psicologo è solo rimandata per raccogliere ancora più materiale, o forse no.
In ogni caso grazie, perché ho davvero apprezzato il tuo commento.
P.S. Cos'è cambiato da quando non sopportavi due minuti di Brizzi e dei suoi alieni, atlantidei e vampiri assortiti a quando ti sei "ricreduto"? Cos'è successo nel frattempo?
in risposta ad osvaldo!!!mi ha colpito il tuo 1 commento iniziale dove esprimi il tuo pensiero riguardo a coloro che forse si lasciano un po troppo abbindolare da strane dottrine che magari danno anche spunti utili ma in parte fanno un pochetto il loro gioco!!chiamiamolo dio verità ,essenza ,spirito io credo in qualcosa ,ma mi piace pensare che nessuno e spero sia chiaro la parola nessuno ,puo venirmi a dare definizioni su chi sia dio su cosa rappresenti(certo lo puoi fare ma senza aspettarti che io ti creda)mi piace il fatto che ognuno di noi abbia un lato critico fa parte di tutti anche se purtroppo non tutti se ne rendono conto!!la mia domanda è:è possibile che magari tu sia un po troppo condizionato dalla dottrina cattolica in genere con tutto cio che ne fa parte?la mia è una domanda e spero in una tua risposta costruttiva!!riguardo a monti e alla politica non ho voglia di addentrarmi nel discorso anche perchè ammetto un po di ignoranza in materia ,anche se posso comunque esprimere un commento forse !!! non mi sembra che il paese stia vivendo bei tempi!!e allo stesso tempo mi pare proprio che tra gli ultimi capi del governo ci siano proprio i nomi di monti e berlusconi!!!va be stammi bene ciau!!
RispondiEliminaCarissimo Smoderatore,
RispondiEliminanel (water) closet spirituale ci sono finito anch'io, non sono stato abbastanza saggio da evitare qualche passo falso. Un po' di melma sulle scarpe ce l'ho ancora.
Stasera ho voglia di raccontarmi, se non lo reputi degno del blog cancella pure, non mi offendo. Sarà lunga. Avessi il tuo indirizzo privato ti scriverei lì, mi scoccia ammorbare gli altri con le mie storie.
Il mio percorso è iniziato al termine della tempesta ormonale dell'adolescenza: sempre il primo della classe, troppi libri, naja subita come una prigione legalizzata, primo lavoro, i soldi, il ritmo circadiano della nuova prigione dell'ufficio con la firma obbligatoria del cartellino. A sedici anni volevo cambiare il mondo eccheccazzo scopro che il mondo me l'ha messo in quel posto. Conosci la serie di Fibonacci? E' una serie numerica in cui ogni numero è dato dalla somma dei due precedenti. Qualche film in tv lo definisco "Fibonacci": viste due scene puoi già capire come sarà la terza, e da lì la quarta, fino alla scena finale. Sai già chi è l'assassino senza che abbiano ancora mostrato il morto. La mia vita era così: avevo vent'anni e già mi vedevo la scena che sarebbe successa a due mesi dalla pensione: la donna delle pulizie avrebbe notato un topo che usciva con una mia falange tra i denti dall'ufficio, e avrebbe toccato con il mocio il mio corpo riverso sulla tastiera dopo un infarto, per vedere se era il caso di chiamare un'ambulanza o far finta di niente. Ero pervaso da un'insoddisfazione impalpabile come il borotalco. Una vita liscia come l'olio, piccoli problemi come tutti ma niente di eccessivo, il dubbio se far finta di niente, cercare un ponte sufficientemente alto o dedicarmi alla coltivazione della cannabis. Lasciando stare i ponti (troppo splatter per un tipo tranquillo come me) e la cannabis (non ho il pollice verde), mi rimanevano: 1) cambiare il mondo con un mitra in mano, ma non c'era ancora internet e il numero delle Brigate rosse non sapevo dove trovarlo; 2) cambiare me.
Ho optato per la seconda, meno casini. E poi, diciamola tutta: sono pigro e un po'ansioso. Non un James Bond. A trent'anni poi c'è stata la mazzata finale: crisi della mezza età, tatuaggi, il sogno di trovare una gallina giovane con cui dimostrare che non sono così male (anche se lo specchio dice il contrario).
Così sono partito con un corso di rebirthing (cervello in pappa e un bel po'di esperienze metafisiche), poi tai chi, meditazione trascendentale, meditazione vipassana. L'angolo del secchione era popolato da libri di psicologia e studio del cervello; poi curva verso la PNL per diventare un figo, memo memoria e metodo, poi sempre più su (o giù) passando da De Mello e Tolle, con una spolveratina di Gurdjieff, the Secret e i maestri di Sibaldi. Credo che non ci sia un autore cui io non abbia dedicato almeno un quarto d'ora di fama personale. Eppure continuavo a dirmi: ma è possibile che sono così coglione da non essere felice? Cos'è questa cosa che mi manca?
(continua)
Grazie Alessandro,
Eliminainterventi come il tuo sono l'essenza del blog. A meno che i commenti non siano firmati col nome di un altro o contengano infantili oscenità e spamming non vengono eliminati: non sono ancora al livello del Salvatore.
Tutti ci siamo sentiti come ti sei sentito tu, crisi adolescenziale o di mezza età che sia. Anche se si considera la propria vita ordinaria essa rimane comunque quella che è. Mi sembra che sia proprio quel desiderio di renderla diversa a creare quell'insoddisfazione impalpabile, e quell'insoddisfazione impalpabile ti fa credere di poterla rendere diversa fino al punto di vederla tale. In questa fantasia (fino a prova contraria) non c'è nulla di male, ma rimane pur sempre una fantasia.
Il punto non è cambiare te, e forse neanche accettare di essere così come sei, ma piuttosto cessare di prendersi troppo sul serio e di mettersi sempre al primo posto: cercare se stessi è un atto di egoismo.
"Rebirthing, meditazione, PNL, De Mello, Tolle, Gurdjieff , the Secret, i maestri di Sibaldi, Brizzi"... Wow! La crap de la crap. Sei proprio capitato male, ma non sei di certo il solo: mal comune nessun gaudio.
(2^ parte)
RispondiEliminaEd è a questo punto della storia, quando mi stavo ripetendo per l'ennesima volta "..così coglione d-" che un collega (ora amico) bussa alla porta dell'ufficio e mi fa leggere qualcosa di Brizzi. Niente di particolare, sbircio un esercizio: si tratta di essere consapevoli quando si passa sotto una porta.
Banale. Ci provo il primo giorno: 2 volte (ho attraversato almeno un centinaio di porte). Eppure medito da 14 anni, mica sono un pollo qualsiasi. Il giorno dopo: mi accorgo di passare sotto alla porta una sola volta in almeno 15 ore. Cazzo, non è possibile. Provo a portare attenzione a quando mi vesto, ma dopo due secondi penso alla Ferilli. Ma chi è l'autista del Fiat Ducato che è il mio cervello?!?
E' a quel punto che in un flash mi tornano alla mente le parole di De Mello: "dormite e credete di essere svegli". Era questo a cui si riferiva, non l'avevo mai capito anche se l'avevo letto in un sacco di salse mille altre volte. Ed è questo il vero punto di svolta.
Il resto è tutto in discesa. Approfondisco il Brizzi: dopo "Risveglio" mi divoro tutta la sua produzione, ascolto le sue conferenze.
E vedendolo in faccia per la prima volta su youtube ricordo che lo stesso tizio l'avevo intravisto sempre su youtube anni prima a parlare di alieni e vampiri energetici. Credino si, ma a tutto c'è un limite. All'epoca l'avevo classificato come uno di quelli che sputano sentenze su tutto pur conoscendo solo la scorza delle cose. Proprio come me. E avevo preferito finire la serata cercando su Internet un fantomatico filmato di Cicciolina nuda che fa il rivestirello, c'è chi giura che il cugino ha un amico che l'ha visto.
Torniamo ad oggi. "Risveglio" di Brizzi mi turba. Non sembra possibile si tratti dello stesso tizio che tuttora parla della scuola atlantidea come se ci avesse fatto le elementari. Ci sono, certo, un po' di punti sui quali sorvolo con un colpo di tosse, ma è stato amore a prima vista. Poi è seguito "Officina alkemica" (un trionfo), "La porta del mago" (bleah), e tutti gli altri.
Perchè continuo a stappare il credino: perchè non saprò mai se quel che afferma Brizzi sia vero, ma so solo che mi fa bene, e per ora non è né tassato né illegale (credo).
Non so se mi sto creando il corpo di gloria per il dopo-morte (e sinceramente neanche mi interessa) ma vedo gli effetti dei suoi insegnamenti nella vita di tutti i giorni. Non è tutta farina di Brizzi, sia chiaro, la strada è stata lunga e contorta per arrivare fino a qua. Ma lui, soprattutto con la storia di Draco Daatson, ha smosso qualcosa di importante. Solo un paio d'anni fa avrei risposto sdegnato ai tuoi commenti acidi per difendere il mio guru di turno. Ora leggo e sorrido (anche perchè so che tu sei sveglio e un po' come Cruciani di Radio24 ti diverti a stuzzicare i macachi che abboccano: se non ti avessi ritenuto intelligente non avrei sprecato il mio tempo con te), non mi sento attaccato dai tuoi affondi impietosi e pertanto non sento il gran desiderio di rigarti l'auto o augurarti una morte atroce.
(continua)
Mediti da 14 anni e non riesci a portare l'attenzione al passare sotto una porta? Punto alla meditazione.
EliminaQuanti passi fai al giorno senza essere consapevole del piede che poggia per terra? Quanti respiri prendi in un'ora senza accorgerti dell'aria che t'invade gli alveoli? Non ogni porta ha bisogno della nostra consapevolezza, ne tantomeno c'è bisogno di ricordarsi di sé ogni volta che ci si passa sotto. Tutto questo desiderio e attenzione mirati a ricordarsi di sé, quando si potrebbe invece impiegare tutta quest'energia per ricordarsi un po' più degli altri. Il sogno del risveglio è pretendere di svegliasi continuando a prendere sonniferi.
Sorvolare con un colpo di tosse su alcune delle assurdità che dice il proprio maestro è forse un segno che il buon senso non è ancora definitivamente morto, ma solo rinchiuso in una cameretta dentro di sé e sempre allergico alle baggianate.
Concentrarsi sul corpo di Gloria, quello di Cicciolina o della Ferilli, sempre alle pippe porta, che siano mentali o meno.
(3^parte)
RispondiEliminaSo di essere un credino, ma alla fine è solo un'altra etichetta. Invidio chi non ha mai avuto dentro una vocina che dice "tutto qua?" anche dopo un orgasmo. Per gli altri, siamo tutti nella stessa barca ma ognuno sceglie un porto diverso. Chi dorme sotto la piramide, chi si ritira in convento; qualcuno si butta nel lavoro per non pensare, altri nella cocaina, chi se lo può permettere nella gnocca. Pochi prendono il fucile da caccia e se lo infilano in bocca. Qualcuno sceglie di criticare chi ci prova perchè dentro ha paura di riuscirci o invidia la loro ingenuità. Qualcuno ha una fede di carta e il terrore che dopo una vita passata a provare l'ennesima assurdità new age in punto di morte si capisce tutto (scoprendo di essere stato un coglione per sessant'anni). Altri rodono dentro finchè un cancro se li porta al creatore. Mettiamoci poi i tifosi che vivono per un pallone, chi per il gioco d'azzardo, chi per uno sport estremo che ti gonfia di adrenalina. Senza dimenticare chi si dedica a venerare Santa Rita e chi invece preferisce uno psicologo o un antidepressivo. La cosa bella è che ora non giudico sbagliata nessuna di queste scelte, per chi ha la voce dentro.
E così mi trovo a 44 anni a guardare cosa ho attorno: un ego che si sta dissolvendo e che tira fuori lo strapeggio di me. La chiara idea che della vitanonnehocapitouncazzo. Il dubbio. La possibilità di illuminarmi ma non me ne frega niente. Guardo i miei due figli piccoli mentre dormono e penso che nell'assurda serie di coincidenze che mi hanno portato a conoscere la loro madre durante il cammino di Santiago (statisticamente troppe), forse c'è stata una guida superiore. Non mi hanno lasciato il GPS per navigare in questa vita così mi arrangio come posso. La gente che si offende per i tuoi commenti lo fa perchè gli porti via la speranza che qualcosa, qualsiasi cosa, abbia un senso. Il Brizzi con le sue stramberie mi ha permesso di cominciare a imparare a conoscermi e non credo sia poco. Qualcuno storcerà il naso pensando che c'è gente che ha bisogno di capelloni alienati per vivere una vita sufficientemente "normale", ma come ho cercato di farti capire, c'è di peggio.
Buona notte.
Alessandro
Pensare che l'ego si dissolva, e che sia sua la colpa di come siamo o che ci sia stata una guida superiore a farci incontrare una donna con la quale procreare, avere la speranza che qualcosa, qualsiasi cosa abbia un senso è proprio la fantasia che ci separa dal vivere semplicemente quel qualcosa. Capire il senso, trovare la spiegazione, svelare il significato... che palle! A me sembra che sia proprio questo impellente bisogno di essere presenti a frapporsi tra noi e quello che ci sta davanti, È vero, hai ragione a dire che la professione del credino non è né tassata né illegale, e che c'è di peggio, ma c'è anche di meglio. Guardare i figli piccoli che dormono e... basta, questo è straordinario.
EliminaPS: Smoderatore, ho pubblicato senza nick. I 3 commentoni sono miei, se riesci cambia l'attribuzione sia di quelli che del primo messaggio (firmato "Alessandro Scledense" ma postato come anonimo), almeno la firma "Alessandro" non si confonde con quell'Alessandro Pizzolla che si è inserito nel mezzo. E puoi rimuovi l'anonimo dalle scelte. Vai proprio a stuzzicare la vigliaccheria che c'è in noi comuni mortali :-)
RispondiEliminaAlessandro Scledense
Ho messo il tuo nome ai commentoni. Non posso rimuovere "Anonimo" dalle scelte: Blogger non me lo permette (almeno così sembra).
EliminaPer ora anch'io mantengo vigliaccamente l'anonimato: questo non impedisce agli utenti di augurarmi una morte atroce, ma almeno non vengono a rigarmi l'auto.
Come ringraziamento ti regalo questa chicca della serie "c'è di peggio" (o "c'è di meglio"?).
Che sia lei Victoria Ignis?
Buon divertimento, ne vale la pena.
http://youtu.be/b-I0llwPYaM
Mmmh, ho qualche dubbio sia lei. Me la immagino... "diversa". Che sia la cugina?
EliminaPadre Pio combatteva contro il diavolo quasi ogni notte e i suoi compagni trovavano spesso la sua stanza a soqquadro il mattino successivo. Altri, profondamente cattolici da voler imitare Cristo, hanno la vita segnata da sfighe assortite.
Se leggi Oliver Sacks (L'uomo che scambiò sua moglie per un cappello) o Ramachandran (La donna che morì dal ridere) ti rendi conto che ognuno si crea la sua realtà che, per lui/lei, è più reale della tua.
La comandante galattica probabilmente ci crede in quel che afferma, non diversamente da mia nonna quando in preda alla demenza si ostinava a rivivere la gioventú.
Il Brizzi mi ha fatto conoscere la presenza e, non so come dirlo, la vita quando sei presente prende un altro colore. La realtà (per me) diventa piú "densa". Boh, è come voler spiegare ad un cieco cos'è il blu o definire un mal di denti. Mi manca l'alfabeto.
Dopo 14 anni la meditazione non mi permette di essere presente full-time. E' vero, ma mi ha portato un sacco di altre cose, tra le quali molta calma interiore e la cessazione del pensiero di farla finita. Per capirlo avresti dovuto conoscermi 14 anni fa. Ti avrei riempito il blog di insulti.
Brizzi mi ha messo davanti il fatto che vivo in automatico, come tra l'altro affermano de Mello, Tolle e Gurdjieff. E' strano che lui sia riuscito a spiegarmelo, malgrado gli alieni e le entità astrali, quando non ci sono riusciti gli altri in tanti (troppi) libri.
Vorrei dimenticare le decine di libri di crescita personale divorati in questi anni e trattenere dentro una manciata di concetti. La presenza sarebbe al primo posto.
Non importa se sia vero o sbagliato.
L'importante è non far del male a nessuno (neanche rompendo i coglioni per far proseliti).
Non sono convinto che provare a cambiare, come affermi, sia egoismo: è proprio la ricerca che ti porta ad essere piú aperto agli altri. De Mello ne "L'aquila che si crede un pollo" lo spiega molto bene all'inizio del libro.
Grazie dell'editing e delle risposte, molto apprezzate e puntuali.
Alessandro
"Capire il senso, trovare la spiegazione, svelare il significato... che palle!"
Elimina"Guardare i figli piccoli che dormono e... basta, questo è straordinario".
D'accordo con te. Che palle. Mentre medito con una zanzara che mi tortura qualche volta vorrei mollare tutto e giocare con la Xbox.
Ma senza quello sforzo (piuttosto modesto nel mio caso) guardo i piccoli che dormono e intanto penso ad altro. Guarda questa immagine
http://lennybound.livejournal.com/1999.html
Non so la tua testa, Smoderatore, ma la mia è (era) così.
Tu in cosa credi? Senza scopo polemico ma solo per curiosità.
Alessandro
- Sì, son sicuro che ognuno se la immagini diversa: sicuramente molto più bbona... come la presenza.
Elimina- Magari Padre Pio metteva la stanza a soqquadro combattendo col diavolo, forse inseguendo qualche giovincello, o magari era solo matto.
- Anche il Brizzi ci crede in quel che afferma, come la comandante galattica e come tua nonna (e anche la mia) in preda alla demenza.
- La presenza non interagisce con la realtà. Piuttosto essa rende il proprio pensiero più "denso", ma più nel senso di fermo, testardo e irragionevole, e di sicuro molto più mejo.
Essere presenti è il pensare di essere presenti.
Per spiegare la presenza a chi non ci si è mai narcotizzato, manca sì l'alfabeto, perchè, a parte i ciechi, al contrario del blu la presenza chi l'ha vista?
- Dopo tanti anni di presenza e ricordo di sè la cessazione del pensiero di farla finita è arrivata coi miei figli.
- Sì, il pensiero di vivere in automatico senza poter fare è affascinante. Anche il pensiero del 'lavoro' e degli 'esercizi' fregandosene di non poter fare è altrettanto affascinante.
- Non avevo detto cambiare avevo detto bla, bla, blzzZZzzZZZZzzzz... fa niente.
- Guardare i piccoli che dormono non è pensare di essere presente mentre si guardano i piccoli che dormono.
EliminaRicordo quando di fronte a un'opera d'arte si sentiva la necessità di capirne il messaggio, l'allegoria, il significato, il simbolismo, perchè tutto additava alla presenza e alla consapevolezza... Ma tutte quelle pippe facevano veramente diventare ciechi alla bellezza della semplicità dell'arte.
- Ci sarà sempre una zanzara, come anche nella testa ci sarà sempre tutta quella baraonda. Se e quando un giorno essa cesserà, sarà troppo tardi chiamare l'ambulanza.
- In cosa credo?
Forse credo alla vita dopo la nascita, e credo nell'aldiqua.
Credo al krème karma e al ricordo degli altri.
Credo al vero se come congiunzione dubitativa tra noi e... noi.
Penso di credere alla morte dopo la vita.
Credo nella presenza della realtà: né vitaminizzata, né devitalizzata.
In fin dei conti, credo di non essere in grado di saperti rispondere.
Smoderatore, non posso fare commenti su quanto scrivi perché evidentemente i nostri vissuti sono diversi.
RispondiEliminaComunque una piccola correzione la farei.
Scrivi: "Essere presenti è il PENSARE di essere presenti".
La parola PENSARE è dal mio punto di vista fuori luogo.
Il brizzipensiero, dimenticando per un attimo (cof cof, colpo di tosse) alieni e vampiri, me l'ha cambiata forse definitivamente con SENTIRE.
Non ha niente a che fare con il pensiero razionale ed è per questo che il mio essere credino si espone alla bufera della razionalità senza alcuna possibilità di difesa. Non c'è SENTIRE che tenga se qualcuno ti fa notare che un campo magnetico applicato ai lobi temporali ti fa sperimentare la presenza di Dio o che la Bibbia afferma che...
Questo scambio di parola rende evidente la mancanza di un alfabeto comune con cui noi due si possa comunicare e comprenderci.
In questo scambio è racchiuso il perché non solo sono un brizzicredino ma la ragione per cui continuo ad esserlo. E' il SENTIRE la chiave che Brizzi mi ha fatto trovare: la stessa chiave che ho sempre avuto sotto il naso senza vederla.
Che poi sia illusione, autoipnosi, scarica di endorfine, sinceramente non me ne importa nulla (come già scritto nel mio post anonimo del 18/10/13 01:19).
Sono su questa terra qualche tempo, sto solo cercando di prendere il meglio che mi viene offerto con lo scopo di star bene e con me di far star bene il mondo che mi circonda.
Se tu hai una strada diversa ti auguro di trovare ciò che cerchi.
Con questo credo di avere concluso la nostra "chiacchierata": la smetto perché ho monopolizzato il blog e rischio di rendere ipertrofico il mio ego anche mostrandomi così comprensivo e accondiscendente nei tuoi confronti.
E' stato un piacere!
Buona giornata
Alessandro
Alessandro,
EliminaIl vissuto ha poco, anzi nulla a che fare con tutto ciò. La credenza nella presenza la rende, in teoria, indipendente dal vissuto. Non importa se hai 20, 40, 60 o anche 80 anni. Non importa se sei un autista di tram, un'infermiera, un pensionato, un mendicante o uno studente universitario. Non importa se sei cieco, sordo o paraplegico. Se si possiede una mente funzionante (si fa per dire) puoi essere presente. La presenza è universale. La "magia" della presenza è essere "padrona di sé", staccata da ciò che si è e da ciò che si fa. (anche se c'è addirittura chi crede di poterne diventare lui il padrone, di manipolarla e cambiare gli eventi, ma quelli sono gli inguaribili!)
Il fatto di SENTIRE maiuscolo è solo una sfumatura, un dettaglio linguistico. Per giustificare le inesorabili incongruenze del pensiero, viene creato un'altro organo, che non ha nulla in comune con la mente, e che è capace di sentire. L'invenzione della presenza come "apertura del cuore", infatti, dovrebbe risolvere la contraddizione della mente che va oltre la mente. La mente allora si mette al lavoro, fabbrica la chiave, e... voilà, crea il cuore che SENTE. Allora la presenza diventa il pensare di sentire di essere presenti. Una cosa è certa, questo non ha niente a che fare col raziocinio né con il pensiero razionale.
"Questo scambio di parola rende evidente la mancanza di un alfabeto comune", anche se il fatto di aver accarezzato la presenza per una quindicina d'anni, di aver fatto esercizi per invocare il grande spirito della consapevolezza, di aver camminato col bastone del ricordo di sé, al contrario andrebbe a rafforzare ancor di più le basi per la comunicazione. Ma purtroppo, non è questione di mancanza di alfabeto, ma solo di mancanza di fondamento.
Ci sono migliaia di religioni, gruppi, sette, circoli e forum, e oguno di essi possiede una chiave diversa. Ce n'è per tutti i gusti: una chiave per ogni porta, un insegnamento per ogni credino.
Trovo affascinante il fatto che continui a ripeterti che non sai se tutto ciò sia vero o meno e che non t'importa, mentre da quello che scrivi sembra lampante che invece tu già lo sappia.
Il nostro scambio è stato d'ispirazione per pubblicare un doveroso e 'richiesto' aggiornamento su Brizzi e, nonostante il tuo maestro sia decisamente contrario, mi auguro che tu possa leggerlo.
Grazie della visita, ti auguro sinceramente buona fortuna.
Siamo su questa terra per cercare di prendere il meglio che ci viene offerto... e non sempre ci si riesce.
Letto e apprezzato.
RispondiEliminaComunque il Brizzi non lo ritengo un maestro, ma un compagno di viaggio (probabilmente i nostri sentieri non sono nemmeno gli stessi).
Se lui mettesse il veto sul leggere il tuo blog naturalmente continuerei a farlo dopo un bel colpo di tosse...
Grazie
Alessandro
Posto la mia esperienza.
RispondiEliminaDomenica scorsa 10 novembre, coinvolto da una cara amica, sono andato ad assistere al seminario di Salvatore Brizzi: "Vangelo e lavoro su di se". Il titolo del seminario prometteva bene.
Il relatore ha condotto, "a cuore aperto" (così più volte ha definito il suo stato) il seminario senza "coupe de fudre" finendo ben presto per annoiarmi, quello che diceva non aveva nessuna presa su di me, nè sul cuore, nè nella mente. Questo mi ha permesso di guardarmi in giro, e mi sono fatto 2 conti: i presenti erano almeno un centinaio ed ognuno di noi ha sborsato la bellezza di 80 euro!! quindi 80 x 100 = 8.000 euro!!!!! Ma è molto di più di quanto guadagna un professore universitario in un mese di vere lezioni!!
Moltiplicando gli 8.000 euro per le giornate di seminario contenute nel suo programma, oltre alla vendita dei libri ed accessori vari, diventa una vera fortuna.
Mi sa che Salvatore Brizzi è un vero maestro, ma per le sue finanze però!
Una cosa è certa, da me non riceverà, mai più, nemmeno un centesimo.
Ciao Silvio e grazie,
Elimina"Vangelo e lavoro su di sè", neanche il titolo prometteva un gran che.
Spero tu abbia generosamente ringraziato la tua amica, non solo per il tentativo di reclutamento, ma perché se questa tua esperienza ti ha fatto capire di che pasta è fatto il mondo spirituale, ti è andata di lusso; 80 euro è un affarone!
Ormai Brizzi ha il suo bel circolo settario ben formato, e come si dice in inglese: "It's like shooting fish in a barrel."
Guardati questo video spassoso e pensa a quanti piccoli automi stralunati e ammiccanti hanno con parsimonia buttato 80 euro.
http://ilcredino.blogspot.com/p/media-room.html
... vendita di "accessori"?
Buongiorno Smoderatore,
Eliminapiù che "fish in a barrel" sembrava un raduno di "Desperate Housewives".
e la mia amica ha risposto alle mie critiche motivate con: "parli così perchè sei invisioso del suo successo", ringrazio gli dei per non avermi donato quel tipo di successo!
Accessori perchè, nella gestione della mia noia, ho parlato con gli astanti e sono venuto a sapere che fa lavorare la sua compagna e la sua precedente compagna, una sorta di famiglia allargata e che, il 30 e 31 dicembre prossimi, organizza un seminario intitolato "amore e sesso" con interventi di esercizi pratici!!! mi sono domandato lo scopo di tale seminario e cosa avrebbe aperto, lascio il commento alla tua illuminata saggezza.
Buona giornata
Silvio
Ciao Silvio,
Eliminasenza dubbio il seminario "amore e sesso" tratterà di trasmutandazione alchemica.
Sei il placebo funziona, funziona.
RispondiEliminaMa funziona?
Non demonizziamo il placebo per il buon lavoro che fa, ma neppure scambiamo contingenze per risultati. E poi cosa sono, i risultati?
Trovare un meccanismo qualsiasi per stare relativamente in pace con e nonostante le continue asperità che ci riserva la vita...questo è ok.
Ma eliminata totalmente la sfera della possibilità, l'ideale della crescita, dichiariamo di arrenderci all' "essere quel che siamo", al "vivere alla giornata", che significa più o meno accettare (e con accettare qui intendo un tono di rassegnazione negativa) di restare l'essere inevitabilmente condizionato che siamo. Condizionato non in senso gurdjeiffiano, ma nel senso di essere la determinazione ambulante del nostro passato, l'ovvia conseguenza di esso. In pratica diciamo: "è inevitabile", ma l'inevitabilità è solo un prodotto.
E se anche volessimo convertirci al dopocredino “sesso, droga e rock”, saremmo condizionati a farlo in quella modalità comportamentale che è il prodotto del nostro condizionamento. Insomma, magari non riusciamo neanche a godercelo perchè qualche oscuro trauma infantile ci inibisce in altrettanto oscuri modi.
Cosa può fare la differenza?
Forse l'esercizio della volontà, forse una diluizione della qualità dei pensieri. Non sempre serve chiamare in causa improbabili esoterismi del nuovo millennio, basta il buonsenso. E soprattutto la convinzione che, in qualche modo, bisogna trovare una via per “fare qualcosa”, si trattasse anche solo di guadagnare qualche cm di libertà.
Il presupposto che frega i credini è abbracciare il motto “la meta è la via” senza crederci. Loro vogliono la presenza, l'illuminazione, i poteri. Si immaginano umili ma in fondo in fondo sono stuzzicati dal corpo di luce e dai "luccichii". Ma la meta può essere solo la via, come dimostra alcuna psicanalisi che qualche risultato lo porta, anche se di difficile misurazione talvolta. Non si può rinunciare all'idea di crescere arroccandosi dietro alla convinzione (vedi credenza) che “tutto è inutile”, che “tanto si muore”, che “sono tutte cazzate”. Non si può credere che “io penso alle cose concrete, a mangiare, bere, scopare”, quando le “cose concrete” sono impregnate di oscuri vissuti che ci determinano come burattinai.
E' un credinismo anche lo scientismo imperante, la fede rassicurante in una "scienza buona" che lavora per noi. Riponiamo in qualcuno o qualcosa le nostre attese messianiche, è cambiato solo il soggetto.
E' un credinismo l'ateismo, il fondamentalismo relativista, che elimina dal campo visivo solo quanto non gli interessa, gioca alla semplificazione e marcia sulle ingenue ed assurde “spiegazioni” cicappiane.
E ciascuna di queste metamorfosi ha i suoi accoliti, i suoi guru, i suoi rituali.
Caro Smoderatore, accetta che il credino resti tale se lo fa stare bene. Il mondo è pieno di credini, è la nostra natura, abbiamo bisogno di credere nel cambiamento.
Tanto di cappello a chi ne fa serenamente un business, e ci crede pure :)
Anonimo che era già intervenuto qui ma non si ricorda il nick.
Caro Anonimo che eri già intervenuto qui ma non ti ricordi il nick., ho letto con piacere il tuo post portatore di ottimi spunti ed intervengo soltanto per dire che va bene che il credino rimanga tale se lo fa star bene e fin che lo fa star bene. Ma credo che l'utilità di questo blog sia proprio quella di supportare i credini che dopo aver avuto il loro momento di gloria nel quale credevano che tutto fosse cambiato, che il mondo dentro e fuori fosse nelle loro mani e a loro piacimento modificabile, che avevano dei poteri e .... e poi un bel giorno si svegliano nel peggiore degli incubi e non sanno più come uscirne. E' quando cominci a dubitare di quel divulgatore, maestro, guru che ti rendi conto che hai bisogno di sapere che qualcuno c'è cascato prima di te e si è fatto molto male. ma poi ha svoltato. E' proprio quando sei finito nella peggiore delle reti ad aver bisogno di credere nel cambiamento.
EliminaFinchè il credino si ostina ad usare sempre lo stesso metro, "essere quel che siamo" e "vivere alla giornata", significa "accettare (e con accettare qui intendo un tono di rassegnazione negativa) di restare l'essere inevitabilmente condizionato che siamo."
EliminaÈ ovvio che desidero che il credino resti tale, dove sarebbe il divertimento?
"Tanto di cappello a chi ne fa serenamente un business..."
Beh, tanto di cappello per cotanta perla di "buonsenso".
Sia la credinite che l'anticredinite ragionano per estremi, e quindi rischiano di condurre nello stesso baratro del fanatismo, che sia iperpompato o rassegnato.
RispondiEliminaLa soluzione è (forse) prendere anche alcune perle di buonsenso esoterico, tipo "vivi nel qui ed ora", pelarle come patate e tenere solo il nucleo buono, spogliato di tutta la roba supermagicomistica anche se si traveste da sottile psicologismo.
Insomma: del "maiale" non si butta via niente. Se c'è qualcosa che può migliorare la nostra vita è il buonsenso, la capacità di saper prendere dove capita, anche dagli improbabili insegnamenti dei guru della domenica se per caso ci fosse qualcosa di realmente utile. Siamo abitudinari, siamo cocciuti e scardinare vecchie corazze è cosa che richiede tempo e lavoro. Inevitabilmente.
@ fandelblog: hai ragione, ma il rischio è che l'ex credino sprofondi nel "tutto è inutile", rimuovendo dalla sua agendina dei buoni propositi la possibilità di una "crescita", o addirittura uccidendo l'agendina.
Se il "guru" ci ha condotti (tramite esperienza devastante) al cambiamento dobbiamo comunque ringraziarlo: è questo il senso della "discesa agli inferi": a volte per vedere quanto siamo stupidi dobbiamo affondare nella marmellata/melma, finchè ne sentiamo solo l'odore è tutto troppo facile.
Per quel che mi riguarda ho "frequentato" dei "guru", ma oggi non ci riuscirei. Non reggo tutta l'impalcatura devozionale, le magie che alla fine non si vedono mai, la serialità prevedibile dei "discepoli". Eppure riconosco che, senza un certo tipo di "lavoro", non avrei fatto delle cose nè capito delle cose di me. Magari uno psicanalista avrebbe sortito lo stesso effetto, ma che importa: tutto può essere terapeutico e rivelatore, quel che è stato ci rende ciò che siamo ed è inevitabile, il passato sono soltanto le tracce di sentiero che abbiamo seguito perchè, al momento, le altre tracce ci erano oscure allo sguardo.
Non si va da nessuna parte, non si arriva da nessuna parte. Ma intanto possiamo sorridere, e credere di migliorarci partendo anche da cose banali, senza aspirare necessariamente alle stelle :)
Anonimo che era già intervenuto qui ma non si ricorda il nick (Acegiqmnsrin)
Beh, tanto per cominciare la credinite non ragiona...
Elimina"Se c'è qualcosa che può migliorare la nostra vita è il buonsenso", peccato che il buonsenso del "qui ed ora" sia così selettivo e capriccioso. Peccato che il "qui ed ora" di questo blog non ti faccia sorridere. Peccato che il "qui ed ora" non ti renda capace di saper prendere dove capita, tipo "qui ed ora". Peccato che il "qui ed ora" non ti faccia mettere la follia del credino nella credenza del miglioramento. Il "buonsenso" del credino rende il "qui ed ora" più che altro un "dove gli pare e quando gli fa più comodo". Tramite esperienza devastante la convinzione del credino trasforma il "dopo e altrove" nel santo "qui ed ora".
@ osvaldo colaroma
RispondiEliminama veramente, hai proprio ragione... come si permettono di chiedere tutti questi soldi??? guru, santoni, ciarlatani, tutti a caccia di soldi... pensa che vuoi far dire una messa per tua nonna ti chiedono 40 euro, se ti vai a sposare in chiesa poi è un salasso!! signore aiutaci tu...