Sinonimi: ricercatore spirituale, iniziato, lavoratore su di sé, illuminato, discepollo ecc.

Superlativi: Maestro, Illuminato, Guru, Guida spirituale, Risvegliato, Divulgatore, Scemano ecc.



  • “Lei è un credino, s'informi.”

14 dicembre 2013

La Sacra Sindrome: L'Anatomia Del Credino



La sindrome, o disturbo, di depersonalizzazione è la più significativa manifestazione nella gamma dei disturbi dissociativi, esso sembra svolgere la funzione di un meccanismo di difesa per proteggere una persona da un evento traumatico di natura reale.

Depersonalizzazione e derealizzazione sono due aspetti dello stesso atteggiamento psicologico, quello che cambia è la messa a fuoco dell'attenzione. La prima implica un appannamento del senso di sé; la seconda un offuscamento del senso della realtà, ovvero un distacco o estraniamento da se stessi o dal mondo esterno. Entrambi si osservano di solito nelle depressioni, e sono rilevabili anche come precorritori della schizofrenia e del disturbo bipolare. La dissociazione causata da questo disturbo può essere temporanea, molto frequente, spesso costante, cronica e terminale.
La depersonalizzazione è un fenomeno piuttosto comune in quanto è una risposta fisiologica dell'organismo per richiamare l´attenzione e salvaguardare l'integrità della psiche, con la tendenza a usare difese psicologiche immature di fronte ad un evento doloroso o stressante. Essendo l'uomo esposto dalla notte dei tempi all'implacabile incertezza della vita e all'inesorabile certezza della morte, la probabilità di venire colpiti da tale disturbo è... assai probabile.

ll meccanismo per il quale accade è il seguente:
Una situazione che apporta dolore, ansia e stress innesca nel soggetto uno squilibrio chimico, un dispositivo per cui le proprie risorse mentali sono assorbite dal sistema limbico, in particolare dall'amigdala, che stimola una messa a fuoco concentrata sull'obiettivo considerato pericoloso. Il sistema limbico è fondamentale nella connessione tra impulsi e motivazioni, influenzando le conseguenti reazioni e come esse vengono imparate e sviluppate.
Infatti l'amgidala è alla base dell'apprendimento emozionale connesso in special modo con la sopravvivenza, ed inoltre è responsabile della determinazione di quali memorie vengono immaganizzate e dove all'interno del cervello a seconda dell'impatto emozionale creato da un determinato evento. La consapevolezza e con essa il senso di sé e di realtà viene momentaneamente diminuita e distolta dal centro dell'attenzione per permettere di attirare tutte le risorse sullo stimolo pericoloso e contemporaneamente desensibilizzare la risposta emotiva riducendo il possibile conseguente danno psichico.

Ogni qualvolta si ricevono informazioni dall'ambiente circostante, dapprima sembrerebbe realizzarsi una decodificazione cognitiva, ovvero una valutazione razionale di immagini, suoni, parole ecc. e poi avverrebbe una risposta emotiva a livello del sistema limbico. Quindi l'interpretazione razionale degli eventi precederebbe la risposta emotiva.
Questa parte del cervello combina i differenti impulsi sensoriali e, connettendo stimoli esterni a quelli interni, produce la cosiddetta "sensazione istintiva" riguardo a ciò che soggettivamente è bene o male. Di fronte ad uno stimolo ritenuto "pericoloso" la funzione dell'amigdala è quella di costruire una nuova memoria emotiva.

Per cui se accade qualcosa che arreca stress o sofferenza, essendo incapaci di gestire tale disagio, la mente s'inventa una giustificazione, creando letteralmente una realtà alternativa. Avendo creato una nuova memoria emotiva allora si è in grado di analizzare ogni esperienza contingente confrontando quanto sta accadendo nel presente con quanto già accaduto in passato: da quel momento in poi le osservazioni e le esperienze vengono immagazzinate secondo il nuovo metro di apprendimento.
Questa dissociazione pare faccia entrare il credino in un circolo vizioso per il quale l'amigdala è perennemente eccitata innescando un processo di autoalimentazione positiva dove tutto il resto, quindi sia sé stesso che l'ambiente circostante viene relegato nel background dando quella sensazione di estraneità.


Questa dissociazione, o anche Endofrenotomia (dal greco éndon=all'interno; phrenòs=mente; témnin=tagliare), è un letterale tagliarsi via il raziocinio dall'interno, un vero e proprio Seppuku mentale, per cui nel credino si viene a creare una scissione, così che i contenuti mentali esistono in una coscienza parallela. Questa alienazione non è che il prodotto dell'estrapolazione di una presunta parte migliore di sé che viene concretizzata e di conseguenza percepita e immediatamente adorata come verità "esterna".  Questo salvagente, questa "verità" prende questa o quella forma a seconda di come la si sente meglio addosso (Dio, Buddha, Gesù, Consapevolezza, Sé, Presenza, ecc.). Una volta "presa" l'ovvia decisione di voler rimanere nella "verità" questo disturbo provoca sentimenti di estraneità da sé accompagnati dalla sensazione di guardarsi dall’esterno. Tutto viene avvertito col dubbio che la percezione di sé e della realtà circostante sia qualcosa di artificiale, di non vero e reale. Questa cognizione, mirata ad ovviare la paura e il dolore creati dall'atavica incertezza della propria vulnerabile esistenza, viene così ad essere considerata l’espressione della "vera" identità, del vero sé innescando una reazione a catena in un circolo vizioso: "Ciò che vedo è irreale; ciò che lo vede è reale."

Le rappresentazioni delle due "coscienze", tra loro contrapposte o discordanti, sono separate in modo tale che questa dissonanza cognitiva (che in condizioni normali un'individuo cercherebbe automaticamente di ridurre o annullare a causa del malessere psicologico che essa comporta) nel credino non viene percepita proprio grazie alla netta separazione tra le due creata dal meccanismo della dissociazione. Le due logiche non sono antagoniste in quanto esistenti in due separati universi paralleli, per cui durante l’esperienza di depersonalizzazione, il credino sembra tuttavia essere cosciente e consapevole di quello che accade intorno a sé anche se il suo ragionamento non dimostra alcuna vera consapevolezza del proprio stato. Per questo gli aggettivi più azzeccati che si adattano meglio al credino sono "anestetizzato" o "narcotizzato".


Questo nuovo tipo di comportamento, con la propria logica e le sue nuove associazioni, pare possa durare anche una vita intera, poiché la motivazione viene incentivata da un premeditato, prestabilito, telecomandato benessere.
Il vero ruolo di un guru o di un insegnamento è quello di personificare la verifica della veridicità della nuova bugia. I guru sono coloro che hanno cristallizzato tale stato alienato, che credono visceralmente nella favola raccontata dalla loro dissociazione e ne rappresentano il raggiungimento. Per poter vendere una bugia è necessario crederci profondamente e nello stesso ambito questo viene tradotto in "carisma" o "magnetismo". Lo stato di adorazione del credino per questa apparente sicurezza di sé va a rinforzare la propria fantasia e contemporaneamente va ad incentivare la motivazione del guru, imboccando una strada apparentemente senza uscita. Così pure per l'insegnamento: il credino lo legge, lo assorbe, lo impara e lo verifica e la vita vissuta senza "verità" spirituali diventa di conseguenza scialba, insignificante e ritenuta inutile da vivere.
L'invenzione del mondo spirituale può aver senso soltanto in quella parte creata esclusivamente per ovviare all'insostenibile brutale semplicità della vita. La depersonalizzazione fa sì che il credino trovi il senso della vita al di fuori d essa e... esclusivamente nella propria mente. Il paradosso di credere di essere addormentati viene esclusivamente creato per esserlo, sognando di non esserlo. La crescita spirituale richiede chiusura mentale e la fabbricazione di un'esperienza reale e incontrovertibile capace di trastullare la mente e farla giocare indisturbata con sé stessa come il gatto fa col topo.

Prendiamo per esempio il ricordo di sé, esso non è che un'altra forma in cui si modella questa dissociazione. Il ricordo di sé è un ammennicolo creato appunto per "ricordarci", e quindi sostenere e nutrire suddetta percezione creata dal sistema limbico. La lusinga del ricordo di sé sta proprio nel dare l'illusione di sentire di più, sentire non solo se stessi, ma anche gli altri. In realtà ogni cosa viene inesorabilmente filtrata da quell'atteggiamento psicotico egoistico attraverso lo sviluppo di una marcata tendenza maniacale all'autosservazione per cui tutto viene immediatamente ridiretto all'interno: la freccia biforcuta dell'attenzione divisa punta in realtà solo doppiamente verso di sé. Guardare un opera d'arte diventa trovarne il simbolismo; invece di ascoltare la musica si pensa di essere presenti. Il "self-remembering" diventa più che altro "self-absorbing". Per questo nei testi spirituali paradossalmente non si fa altro che spiegare metodi per sentire se stessi sempre di più, le proprie emozioni e tutto quello che riguarda il proprio mondo interiore, per comprendere la complessità e la debolezza dell'uomo nel mondo. Ogni testo spirituale sembrerebbe il frutto dello stesso disturbo, ed è strutturato per plasmare le proprie emozioni e il mondo intorno a sé in quello stesso stampo. Ogni metodo promuove e alimenta la dissociazione, anche solo per il fatto di mettersi già di mezzo. L'assurdità è che la mente ha creato una coscienza alternativa per ovviare al "male di vivere", e all'interno di questo mondo alternativo ci si concede di pensare un'esistenza al di fuori della mente, o a una divinità fuori della logica, ma il tutto sempre dettato e racchiuso nei propri schemi mentali.


Altro esempio è quella che viene definita "mindfulness" ovvero la pratica della concentrazione sul momento presente con cui si può sgusciare fuori dalla mente per immergersi nella consapevolezza, nel proprio sé, nella propria anima ecc. Il credino si concentra, e la sua mente si supera per perdersi nelle "percezioni" di quel luogo fantastico dove non ci sono le preoccupazioni che lo legano al passato e lo catapultano nel futuro, ma solo la bellezza di vivere nella favola del presente senza tempo che è sempre la mente a raccontargli cullandolo per tenerlo addormentato. Mindfulness dovrebbe essere una vigile presa di coscienza consapevole della realtà delle cose come antidoto alle illusioni create della mente, mentre in realtà è l'illusione creata dalla mente come antidoto alla consapevolezza della realtà delle cose. "When it comes to mindfulness, the mind is full of it."


Il disturbo della depersonalizzazione del credino non deve essere giudicato usando lo stesso metro da esso creato, ovvero come una "conspiracy" della mente come entità diabolica, ma soltanto come la condizione naturale dello stato delle cose. Riguardo all'entrare, restare o uscire dallo smarrimento, non c'è una regola o una formula, e niente che non possa trovare esempi e prove pro o contro ciò che si vuole dimostrare. Se ci fosse un metodo non sarebbe che un prodotto dello stesso modo di pensare, farebbe parte dello stesso circolo vizioso, sarebbe un altro anello della catena e si andrebbe a sommare ai milioni di metodi ed espedienti capaci di "curare" dal mal di vivere.


Il processo è estremamente personale, ognuno reagisce a modo suo e in modo diverso. Bisogna tenere in considerazione le diverse circostanze e vedere se veramente si è toccato il fondo per cui le scelte che vogliamo fare non sono più disponibili. 

Quando s'innesca questa dissociazione sembra proprio non esserci alcuna possibilità di scelta. Anche dietro al procedimento inverso pare non esserci alcuna decisione presa intenzionalmente. Non c'è scelta... eppure c'è. Infatti, a parte ovvie eccezioni, in ogni momento della nostra vita c'è un sacco pieno di scelte a disposizione, e ancora prima di prendere una decisione sappiamo già quello che vogliamo. Una volta nel sacco la nostra attenzione viene guidata dal nostro desiderio. Appena presa la decisione tutte le altre possibili scelte per incanto passano in secondo piano fino a sparire completamente, lasciando visibile soltanto quella già adottata. Una volta indossata la scelta tutto svanisce: selezione, alternative, distinzioni. Tutto converge per forza nell'unica possibilità plausibile, che in realtà è l'unica possibilità tollerabile e soddisfacente, e che ripetiamo a noi stessi essere unica e inevitabile. Forse si può dire che fin che c'è scelta... non c'è scelta. Spesso, affermare che non c'è stata scelta è solo un modo per cercare di evitare la responsabilità delle proprie decisioni e delle conseguenti azioni.

Finché il credino rimane in questa totale alienazione, ovvero finchè interiormente vive indisturbata una coscienza parallela, nessun cambiamento può aver luogo. (nulla che comunque non sia curabile con una buona, sana, vecchia, scientifica
 lobotomia.)

È solo possibile osservare come improvvisamente qualcosa faccia breccia. Da un momento all'altro qualcosa cambia nell'atteggiamento rispetto alle idee e alle cose che mantenevano la continuità dell'ipnosi. Qualcosa, invece di somministrare un'altra dose di sonnifero mistico, suona il campanello d'allarme, e da lì comincia a farsi largo un modo di percepire le cose non più manipolato e distorto. Si solleva il velo e si notano le palesi contraddizioni dell'insegnamento, si vedono gli occhi stralunati degli amici godere nell'anestesia, si riconoscono gli impressionanti ammiccamenti nel condividere la follia... tutto si rivela come un allestimento di cartapesta che al più leggero tocco non può che crollare. Ogni cosa di cui per anni ci si è circondati viene messa alla prova. Dal momento in cui ogni arredo e materiale scenico comincia a sbriciolarsi, non può più essere sostenuto: la scelta diventa quella di assistere allo spettacolo. Tutto quello che è stato costruito su una fantasia creata e nutrita dall'immaginazione inesorabilmente si sgretola.

Una volta cominciato l'effetto domino può tornare assai utile pensare che il mistero spirituale non sia affatto un mistero, né tantomeno qualcosa di speciale o straordinario, ma soltanto una semplice funzione mentale per ovviare al "mal di vivere", una funzione (o disturbo che dir si voglia) della mente che la fa rifugiare nel bozzolo di una realtà immaginaria. 


Il senso dell'umorismo rimane senza dubbio un toccasana e con esso la capacità di ridersi addosso.


251 commenti:

  1. Caro amico smormerdatore, provo a farmi un'idea divertente di te.
    Forse tu sei uno che è stato costretto a studiare troppo in gioventù. Avrai avuto un'educazione rigida, se non autoritaria e violenta. Hai fatto quasi sicuramente il liceo classico, e il tuo sentirti inadeguato nei confronti della vita e dei tuoi compagni di classe ti ha probabilmente spinto ad infarcirti furiosamente di nozioni della tua materia preferita, che immagino sia la filosofia. La sensazione di disagio e inadeguatezza che ti ha sempre accompagnato sin da bambino, ha instillato in te una potente intolleranza nei confronti degli aspetti culturali dell'umanità dove la la logica e il buon senso non vanno apparentemente d'accordo.
    Ma il problema qui, forse, non è la razionalità, né gli aspetti filosofici di essa. Temo invece che il problema sei tu, il problema è il tuo atteggiamento!
    Ma c'è un altro problema che scaturisce dal tuo atteggiamento problematico.
    Sostanzialmente sei inattaccabile. Come un abilissimo spadaccino, sfoderi le tue inappellabili inferenze, e direzioni i tuoi fendenti nel modo sempre più congeniale al messaggio che vuoi trasmettere e alla posizione che vuoi difendere. Sebbene la qualità delle tue speculazioni sia alta, non è altrettanto elevato il livello del messaggio che vuoi trasmettere con questo tuo blog.
    Le tue considerazioni logiche sono buone solo per gettare discredito su quasi tutti gli aspetti dello scibile umano.
    Il tuo livore, il tuo odio represso, hanno creato un modo di ragionare che potrebbe teoricamente attaccare anche se stesso. I tuoi scabrosi articoli si basano su fallacie di deduzioni che spesso nascono da tue interpretazioni erronee e superficiali di testi e fonti che usano molto spesso il linguaggio della poesia, non della ragione.
    Ma al di là di questo, sostanzialmente il tuo argomentare è potenzialmente un cancro. Dico potenzialmente perché potrebbe benissimo attaccare se stesso. Quello che scrivi potresti screditarlo con un altro tuo intervento. Potresti morderti la coda, se tu lo volessi. Ma non lo fai, e non perché non sei un cane, ma perché non ti conviene.
    Qual è infine la direzione di tutte queste tue elucubrazioni mentali?
    E' forse la direzione del tuo egoismo, del tuo disagio esistenziale?
    Vuoi forse giocare a fare quello-che-detiene-la-parola-ultima?
    Intravedo il tuo vero problema: ti piacerebbe essere Dio, ma questo blog è il massimo che, al momento, riesci a fare.
    Hanno più umiltà e dignità i "credini", almeno quelli non fondamentalisti e fanatici.
    Tu sei solo uno che trova da ridire gratuitamente, solo per avere la conferma che i tuoi studi forzosi e coatti non siano stati tempo sottratto inutilmente alla masturbazione.
    Tu dici che la tua è satira. Ma la vera satira è guidata da un irriverente e sofisticato senso critico. E il vero artista della satira intesse nelle trame della sua prosa il beneficio del dubbio. Perché quando la critica è di altissimo livello, prede per il culo ironicamente e sottilmente anche se stessa. Per fare ciò ci vuole padronanza dell'arte e una buona dose di "cuore", che si esterna emozionalmente anche con il dileggio, ma non solo!
    Tu invece, usi come unico strumento di satira solo quest'ultimo.

    Per concludere, mi pare di capire che dietro i tuoi lunghi periodi e le tue opulente argomentazioni, il messaggio di base è: "non c'è limite alla stupidità umana"

    Su questo sono d'accordo con te.

    Alessandro.

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    1. Caro Alessandro,
      grazie di "cuore" del commento, delle critiche e dell'analisi assolutamente azzeccate. (ma che, mi conosci?)

      Ho solo un appunto da darti, ho cancellato la seconda copia del tuo commento, avevo già apprezzato la prima.

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  2. Tu scrivi: "Mindfulness dovrebbe essere una vigile presa di coscienza consapevole della realtà delle cose come antidoto alle illusioni create della mente, mentre in realtà è l'illusione creata dalla mente come antidoto alla consapevolezza della realtà delle cose"
    Guarda che la Mindfulness è esattamente la prima e non la seconda.
    O non hai capito un cazzo della Mindfulness, o ti piace fare disinformazione.
    Entrambi le ipotesi sono gravi.

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    1. Caro Alessandro,
      ho scritto "Mindfulness dovrebbe essere una vigile presa di coscienza consapevole della realtà delle cose come antidoto alle illusioni create della mente" perché è chiaro che è così che la mente del credino se l'è inventata. Ho scritto "mentre in realtà è l'illusione creata dalla mente come antidoto alla consapevolezza della realtà delle cose"
 perché è chiaro che è così che la mente del credino se l'è inventata.

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  3. Il punto è proprio questo...
    Ti muore un figlio e vivi il presente..
    Che fai? senti il tocco della pianta del piede nel suolo e il respiro che entra e che esce dalle narici..
    Le persone ti parlano e tu non capisci nulla perchè sei angosciato dal dolore, allora ti sforzi di vivere il presente, porti l'attenzione sulle persone che ti parlano, sul contatto dei vestiti sulla pelle, la temperatura corporea e le vibrazioni che nascono, vivono e svaniscono nel tuo corpo, così scopri l'impermanenza o la legge del sette
    Mentre la realtà è che se ti muore un figlio è normale che rifletti è normale che pensi, è normale che avviene un processo doloroso che và elaborato anche dal pensiero stesso, invece di sentire l'io che osserva la mente che mente, che crea la sofferenza inutile, perché tu sei solo un dispositivo o una macchina addormentata.
    Allora vai nella non mente, arriva la consapevolezza che ti fa intuire che tutto è uno e uno è tutto e di 28 c'è ne uno e tutti gli altri ne han 31

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    1. …allora abbandoni il raziocinio e incontri la consapevolezza che ti fa… bù-bù-settete.

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  4. credo di avere qualcosa in comune con te smod, magari è solo la mia immaginazione, ma chissenefrega. Per quanto io stimi la tua intelligenza e capacità di accogliere le critiche, sento che non le prendi abbastanza in considerazione...non ci pensi sul serio, forse sto parlando a me stesso, ma sento che il tuo cuore è duro, si protegge e si priva di quell'affetto che tanto vorrebbe e che rimpiazza con il compiacimento di se stesso e delle proprie elucubrazioni. Ok, sono io che parlo a me stesso, non c'è dubbio, è un momento di sconforto in cui vorrei mettermi a piangere pensando al male che mi sto facendo da solo. Mi fai spesso pensare a me. Lascia perdere quello che ho detto, in realtà vorrei "salvare" te perché voglio salvare me.

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    1. Francesco,
      La stragrande maggioranza delle critiche che mi vengono fatte sono per difendere qualcosa di infondato, sono guidate dal fastidio di chi mi/si prende troppo sul serio, dal prurito di chi deve obbiettare questa o quella mancanza... mancando il punto.
      Si deve sparare al messaggero, perché il suo problema è il metodo che potrebbe o dovrebbe... perché il suo vissuto è carente e duro, immaginato per alleviare il disagio. È la mente dissociata che agonizza per trovare una giustificazione, uno stralcio di prova, ma le uniche prove zampillano dalla stessa fonte di follia, l'evidenza non è che un suo prodotto vestita di infelici e sterili analogie. L'unica cosa invulnerabile è l'inevitabilità della vita. La persona che amo di più è la persona che non me ne fa passare una liscia. (Mia moglie ancora ride per il commento di Ale su in cima... ne avesse azzeccata una)
      Non tutte le critiche vanno prese su serio, molte vanno solo prese per i fondelli, ma tutte vanno prese in considerazione per quello che sono.

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    2. Tu Prancesco sei il Tyler Durden di Smoderatore.Ma mentre breddo pitti nel filmo era un gran chiavatore tu sei Il suo doppio un po' renato zero un po' raffaella carra' ahahahahahahah
      Non e' una critica al blog molto ben fatto e che sta facendo una ottima opera di informazione ma a te che stai sempre in mezzo ai coglioni a trollare con commenti insipidi.Guarda che stai rovinando il blogghe.
      Eric Cantona

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    3. "La stragrande maggioranza delle critiche che mi vengono fatte sono per difendere qualcosa di infondato, sono guidate dal fastidio di chi mi/si prende troppo sul serio, dal prurito di chi deve obbiettare questa o quella mancanza... mancando il punto".

      No, sei anche chiaramente guidato dall'astio, come osservai tempo fa (uno dei tanti anonimi). La satira pungente e intelligente (anche brillante) non ti manca, ma c'è anche troppo del personale, e si sente. Ha commentato giusto Panella, seppur troppo emotivamente: c'è davvero troppo del tuo a livello emotivo in questi tuoi articoli. Raggruppi troppa roba nella definizione di "credino", arrivando a mettere sullo stesso piano del matto paranoico autoconvinto il fanatico religioso e il libero e curioso esploratore della propria coscienza. Parti dal presupposto che tu sei la mente disincantata, mentre il "credino" un allucinato strafattone di placebo mentali. Scansi il dialogo con la presa in giro pretendendo prove, quando nemmeno la scienza ufficiale ne ha. Anche la fisica è un puro costrutto teorico dove termini come "materia oscura" e "energia oscura" sono lì solo per pontificare sul "non ne sappiamo quasi nulla, ma sentiamo che potrebbe essere così". In tutto questo "grigio forse" beato te che puoi essere così sicuro da poter certificare anche quello che sta nelle coscienze ed esperienze altrui, etichettandolo come malattia mentale...

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    4. Ciao Anonimo e bentornato.

      Hai ragione, la stragrande maggioranza delle critiche che mi vengono fatte sono per difendere qualcosa di infondato, sono guidate dal fastidio di chi mi/si prende troppo sul serio, dal prurito di chi deve obbiettare questa o quella mancanza... mancando il punto.

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  5. Hi hi, divertente e anche acuto, come al solito.
    Golem parlava di "sequestro neurale", riferendosi all'improvvisa sospensione della nostra capacità di pensare razionalmente dovuta all'azione pervasiva del nostro sistema limbico.
    Ritengo l'intera disamina condivisibile, eccetto il rimando alla soluzione lobotomica, che sinceramente non proporrei a nessuno (se non in veste di provocazione, come ipotizzo tu abbia voluto fare).
    Piuttosto che farsi violentare chirurgicamente o asportare barbaramente pezzi del cervello, meglio vivere da credino fulminato fino all'ultimo dei propri giorni, seppur rapiti da trip consolatori e scappatelle fuori da Matriss, che in fin dei conti possono essere trattate con l'antico - ma sempre attuale - metodo del ceffone XD. Anche se c'è da ammettere che alcuni non rinsaviscono neppure schiantandosi contro un Tir

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    1. AA, ipotizzi bene: il riferimento alla lobotomia era solo una sarcastica illustrazione della legittimata brutalità a cui può arrivare la sciemenza umana. Condivido il metodo del ceffone, io conoscevo quello del manrovescio.

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    2. " sciemenza"?

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  6. Il tuo miglior pezzo. Condivido tutto.
    Perchè non ci si rende conto che un vero e buon libro di filosofia (magari occidentale) e psicologia, attraverso una profonda e sincera analisi interiore (il fatto è che non sarebbe possibile per molti fare questo in quanto servirebbe una certa cultura, intelligenza ed onestà intellettuale) può davvero molto rispetto alle prese per i fondelli di tanti ciarlatani pseudo-carismatici.
    Ah, forse proprio perchè questi ultimi si approfittano appunto delle persone tontolone! Se poi ci si mettono di mezzo le disgrazie della vita allora la frittata è fatta e l'abbindolamento perfettamente riuscito!
    Comunque rimane sempre il fatto che disgrazie varie o meno, un pò gonzi (cioè ignoranti e poco intelligenti) bisogna comunque esserlo.

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  7. Da un Blog ho preso questo scritto.
    Può adattarsi al discorso del vero insegnamento di vita rispetto ad un falso approfittatore delle altrui disgrazie.

    Il brano è tratto dal racconto “Potassio ” uno degli elementi del “Sistema Periodico” di Primo Levi.

    E’ un racconto denso di significati in cui ogni riga può diventare spunto di riflessione.

    Fra le tante cose, l’autore descrive l’incendio da lui innescato per aver trattato il potassio, utilizzato nella distillazione del benzene per i suoi effetti disidratanti al posto del sodio non disponibile nel vecchio laboratorio, senza le dovute precauzioni. Il suo racconto si conclude così:

    “Io pensavo ad un’ altra morale più terrena e completa, e credo che ogni chimico militante la potrà confermare: che occorre "diffidare del quasi-uguale" ( il sodio è quasi uguale al potassio ma col sodio non sarebbe successo nulla) del praticamente identico, del pressapoco, dell’oppure, "di tutti i surrogati e di tutti i rappezzati".
    Le differenze possono essere piccole ma portare a conseguenze radicalmente diverse, come gli aghi degli scambi; Il mestiere del chimico consiste in buona parte dal guardarsi da queste differenze, nel conoscerle da vicino, nel prevederne gli effetti.
    Non solo il mestiere del chimico.”

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    1. Il fatto è che non sarebbe possibile per molti fare questo in quanto servirebbe una certa cultura, intelligenza ed onestà intellettuale...che tu hai naturalmente...e sei anche capace di una profonda e sincera analisi interiore...a detta tua. Vi sono stupidaggini ben mascherate, al pari di sciocchi molto ben vestiti.

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    2. Condivido in pieno quello che hai scritto. Fortunatamente di tutto quello che hai scritto, non c'e niente che possa essere smentito.

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    3. fandelblog20/12/13, 18:40

      Il fatto è che non sarebbe possibile per molti fare questo .... vero, ma capire che è fondamentale riconoscere il reale dal simile è già un buon passo avanti. La mistificazione (verrà da qui il termine "mistico" ...???) è il fondamento di questi guru citati e non in questo blog. illusionismo allo stato puro e non a fin di bene e nemmeno privo di effetti collaterali. quello di cui si parla in questo post è uno degli effetti collaterali noti e assai frequenti. Occorre fare molta attenzione. il fatto che per molti non sia possibile distinguere il "quasi uguale" è la condizione favorevole al proliferare dei fantaguru che in condizioni diverse sarebbero costretti a trovarsi un lavoro serio per campare! e cmq adoro Primo Levi.

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  8. Per il Signor Panella:
    Mi scusi se chiedo, ma Lei in che cosa crede, professa o altro?
    Trova interessanti gli individui analizzati su questo sito?

    Io li trovo soltanto pittoreschi ma purtroppo per molti sono decisamente dannosi.

    Comunque se ad uno piace Pascal o Camus rispetto a tutti questi signori, sicuramente è una colpa da espiare.

    Io ho poco di quelle tre cose citate ma secondo Lei, se uno acquista talismani, prega su candele con fattezze umane, beve strani intrugli (contenenti tutto, tranne succo di frutta o qualsiasi altro ingrediente magari della farmacopea ufficiale),
    salta e balla in strani posti che non sono balere o centri di danza, come deve essere visto o rispettato?

    Semmai piuttosto deve essere curato o evitato.

    E' triste vedere persone giovani ed anziane che si attaccano morbosamente a questi esseri.

    Un libro se riesce a trasformati facendoti attaccare al concetto piuttosto che al maestro allora è tutto.
    Mi viene da gridare: Bravo Rousseau! Bene Thoureau!
    E poi via verso un altro autore. Questo è un continuo scoprire e mettersi in discussione sempre e fortemente.

    Non sono superiore io, sono gli altri che purtroppo si danno la zappa sui piedi.

    Sentirsi superiore è dire: fate così come io vi dico!
    Essere superiori è dire: ho letto così, mi sembra giusto e migliore, leggete questo anche voi e poi ognuno per la propria strada, come amici che come nemici.

    Osho, per esempio, ha scritto cose molto buone secondo me, vogliamo anche però riconoscere della sua ridicola e buffonesca condotta di vita?

    E poi mi scusi, ma se non avessi scritto quelle tre cose da lei attaccate, i concetti espressi (tra l'altro non tutti miei) allora
    sono dunque tutti e completamente esatti, giusto?

    Per ultimo:

    Io sono un ateo forte e mi sento di giudicare queste cose folli e pericolose, magari fossero soltanto stupide.

    Se però fossi un credente cattolico, il mio giudizio sarebbe lo stesso.

    E comunque anche se ateo, e per cui non condivido il fatto di "credere in/un/tanti Dio/Dei", il rispetto è massimo (se non si è fanatici) e mi sento appunto di difendere queste categorie di uomini amanti dell' "onestà intellettuale" (ripeto, sia che siano cattolici, che musulmani, che buddisti, ecc.) da questi altri individui da cabaret del cattivo gusto.

    Anche Chesterton sarebbe d'accordo.

    Saluti.

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    1. ma perché tutta questa formalità? Non sono mica un intellettualoide che vanta di avere l'"onestà intellettuale", puoi sbottonarti con me e lasciarti andare al rutto libero. Mi spiace di averti dato l'impressione di averti detto di sentirti superiore, volevo dire che tu sei superiore, le tue parole esprimono cultura, intelligenza, chiarezza, e molta umiltà, il che mi sembra giusto e migliore e credo che ogni persona speciale, di quelli che fanno parte di un élite culturale di un certo livello, sarebbe d'accordo. Scusami se non mi dilungo ma sta iniziando una puntata del bagaglino...pippo franco mi fa morir dal ridere e pamela prati mi accende i bollenti spiriti, poi ognuno per la propria strada, come amici o come nemici.

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  9. Senti! Ma sei sicuro che l' "essere" abbia un'io che possa considerarsi superiore o inferiore? Lo supponi? Bravo! Lo hai letto e ci hai creduto. Che te possino....!!!
    Apparte Chesterton, il merito di un idiota e quello di farti notare un aspetto: "essere" un idiota. Un genio non riuscirebbe sicuramente a fare di meglio.
    Cosi mentre fai "razionali" inchini dalla parte del genio che succeda dall'altra?

    L'idiota trova piacere.

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  10. Avete ragione entrambi, è la troppa spocchia che mi frega.

    Mai discutere con un idiota. Ti trascina al suo livello e ti batte con l'esperienza.
    (Oscar Wilde)

    Sono fin troppo consapevole del fatto che si vive in un'epoca in cui solo gli ottusi sono presi sul serio, e io vivo nel terrore di non essere frainteso.
    (Oscar Wilde)

    Ci sono imbecilli superficiali e imbecilli profondi.
    (Karl Kraus)

    Sono di quest'ultimo tipo, dato che sono potente in tutte le mie espressioni.

    E per dirla veramente, il concetto principale che intendevo con "superiorità" non è quello che poi su cui si è andato a parare.

    La stupidità deriva dall'avere una risposta per ogni cosa. La saggezza deriva dall'avere, per ogni cosa, una domanda.
    (Milan Kundera)

    Questi Santoni raccontati nel Blog sembrano avere tutte le risposte.
    Ma soltanto noi ce le possiamo dare a fronte di altrettante domande.

    E poi sei proprio anacronistico con il Bagaglino (anche a me però piace Pippo) meglio Luttazzi e Crozza.

    Ma su un Blog non si dovrebbe parlare dell'argomento del Post?
    Che strane divagazioni.

    Ciao a tutti e grazie.

    Buurrppp!

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    1. mi ricordi tanto quei credini che citano frasi dei loro santoni preferiti e sotto scrivono il loro nome. Comunque invece di porsi un sacco di domande al quale non è possibile dare risposte certe, è meglio alzare le spalle e ognuno per la propria strada, come amici o come nemici. Ciao e tante care cose, anzi bon natale.

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  11. fandelblog20/12/13, 18:29

    Smoderatore è stato un piacere leggere e rileggere questo post: ottima trattazione e di grande utilità per chi ha un vissuto da credino.

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  12. Grazie anche da parte mia a Smoderatore per questo post nel quale è descritto con chiarezza tutto quello che ha contagiato il credino di mia conoscenza. Voglio illudermi che anche per questo supercredino "improvvisamente qualcosa faccia breccia"....

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  13. Ma "breccia" de che?
    Per sapere che succede senza cibo una settimana, lo devi fare.
    Una strada alternativa: puoi "credere" alla moderna scienza dell'alimentazione ...(ma anche a quella un po' meno moderna) o meglio, alle puntuali parole spesso vuote della moderna scienza dell'alimentazione.
    Ma tu, a parer mio, sei uno che mangia per abitudine...Vero?
    Adesso pensi che il cibo e' una medicina e che ne abusiamo, non e' cosi.
    Forse non ne troverai mai conferma.

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  14. s ero che cos'è il cibo?

    U.

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  15. Ciao brutti finocchi come state?
    Ogni tanto passo per un saluto.
    Ciao.

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    1. tutto bene tesoro, che zuccherino che sei. Ciao bambolo.

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  16. Ciao Francesco, un saluto anche dalle tue cugine
    http://www.bestofsicily.com/mag/art245.gif

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  17. Come dire... non serve la censura quando si sceglie la corsia autoreferenziale.

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  18. Ciao, io ho sofferto e soffro di depersonalizzazione. E' una patologia legata alla depressione o a disturbi da attacchi di panico. Non è una bella esperienza vivere un episodio di depersonalizzazione, lo so io e lo sa tanta altra gente che come me l'ha vissuto. Non capisco come tu possa legare un disturbo come questo con le persone che tu chiami i " credini" . Io non seguo nessuna setta, ne via, ne altre cose del genere e tanto meno mi identifico con ciò di cui parli e che tanto critichi. Percui sarei interessata a capire come relazioni il disturbo di depersonalizzazione con le altre cose , più o meno condivisibili ,chehai scritto

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    1. non prenderla sul personale, la depersonalizzazione di cui lui parla non c'entra nulla con quella di cui parli tu, è solo un suo modo ironico (che a me sembra un tantino azzardato) di parlare dell'estraneazione dalla vita reale che il seguace di una setta vive, suo malgrado, come qualcosa di positivo. Ma tu perché te la prendi?

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    2. Ciao Silvia,

      come posso legare un disturbo come questo con le persone definite "credini"?
      Proprio come ho fatto.

      A questo punto ho due risposte per te: una breve, e una mica tanto... vedi tu.

      Questa è quella breve:
      La depersonalizzazione può essere improvvisa e passeggera, essa può avere vari gradi e diversa intensità a seconda del soggetto e delle circostanze.

      Questa è quella mica tanto:
      Ognuno di noi possiede un senso di realtà legato alle emozioni che catalogano le proprie personali percezioni e conoscenze.
      Le emozioni sono la chiave di volta della nostra interpretazione della realtà, La depersonalizzazione ostacola il senso di appartenere a una data realtà interferendo sulle emozioni, e questo non è assolutamente da considerare un'anomalia del cervello.
      Il senso del proprio "essere" è un database di affetti, esperienze e conoscenze che costituiscono il proprio mondo. Nell'eventualità che un qualsiasi evento esterno o pensiero venga a turbare quell'equilibrio, la depersonalizzazione è il dispositivo di difesa che agisce allontanando quel senso dal suo mondo. Tale meccanismo può essere attivato in ogni tipo di anatomia, comprese le personalità patologiche. Se il proprio happy place non è per nulla "happy", ovvero nel caso di dinamiche fobiche o depressive, la depersonalizzazione si manifesta in modo ansioso in relazione a crisi e cambiamento delle proprie familiari "certezze". Se si pensa che qualcosa si sia rotto nei propri organi sensoriali o nel proprio cervello, questo non può che provocare una reazione di angoscia e di depressione.
      Più si è radicati nel proprio mondo abituale, più la depersonalizzazione produrrà fenomeni di ansia e di panico. Nel caso in cui, invece, non ci si sente minacciati dai segnali che provengono dal mondo interno, allora non si avrà paura dell’apparente anomalia dell'allontanamento emozionale e percettivo dal mondo esterno. La depersonalizzazione può essere improvvisa e passeggera, essa può avere vari gradi e diversa intensità a seconda del soggetto e delle circostanze. La semplice estraniazione emotiva è una forma elementare, come anche il sognare a occhi aperti che ci allontana temporanemente dalla realtà. Può arrivare spegnere/accendere l'interruttore e poi sparire. Allo stesso tempo, però, essa può anche accompagnare stabilmente precise sindromi psicopatologiche come attacchi di ansia, attacchi di stress e DOC.
      Il mio primo "incontro" con la depersonalizzazione è stato quando avevo 24 anni. Ricordo perfettamente il giorno, il luogo, l'attimo e l'esatta sensazione fisica e psichica. Non ho mai sofferto di depressione, di attacchi di panico o ansia. Quel primo episodio durò per due settimane; non ero né intimidito, né spaventato, ma rispettosamente affascinato.

      Tutte le persone hanno una sensibilità differente rispetto ad altre nella percezione del proprio senso della realtà, per cui la depersonalizzazione può essere considerata una calamità, un castigo o una seria malattia, ma può anche essere vista come una capacità della mente di creare un percorso inconsueto, seppure irreale, nelle proprie percezioni.

      Ora una domanda per te: Come ci sei arrivata su questa pagina?

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    3. non credo di aver mai avuto un episodio realmente serio di depersonalizzazione, anche se ho provato la più reale sensazione di non essere coinvolto con tutto lo stress, l'ansia e la depressione in momenti particolari, e molto spesso ho la sensazione di essere solo un automa che funziona da se...come se non avessi reale scelta in ciò che faccio...ma a parte questo, sono uscito con una ragazza che ne soffriva, e dai suoi racconti, non posso dire di aver vissuto un vero episodio di depersonalizzazione...quello che non capisco è...cosa c'entra con il credino? Voglio dire, esisteranno senza dubbio credini depersonalizzati e nell'accezione più denigratoria, lo sono un po tutti, ma non capisco proprio il nesso, che secondo me non c'è. Vivere di frottole e tentare di realizzarle è sicuramente un caso di rimbambimento ma scomodare la depersonalizzzione...mi suona un po strano.

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    4. Capisco che andare a "scomodare" la depersonalizzazione sia per alcuni un pò troppo, d'altronde il suo meccanismo sembra perfetto per descrivere quello che succede al cervello quando s'inventa la sacra bugia. "If it looks like a duck, swims like a duck, and quacks like a duck, then it probably is a duck". Ma se proprio dobbiamo rendere la questione depersonalizationally-correct, allora possiamo inventarci un nome come protologoschemia, o endoneurotomia, o anche apoalitifrenia, così... tanto per darle un tono ancora più scientifico.

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  19. Ciao a tutti, mi interessava sapere la vostra opinione su uomini che appartengono ad epoche passate, ma su le cui teorie e studi si basano gli studi dei " credini " che a voi proprio non stanno simpatici, e neanche a me ad essere sincero. Platone e Socrate in primis. Grazie.

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  20. Ciao interessante anche questo:
    http://www.treccani.it/enciclopedia/depersonalizzazione_(Universo-del-Corpo)/

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  21. Smoderatore le scuole esoteriche ai nostri tempi non sono scomparse, si sono date una nuova identità più consona ai tempi. Oggi i maestri del lavoro su di se sono dei "seri professionisti" con tanto di legittimazione accademica. Molti di loro sono medici psichiatri o comunque operano nel campo della psicanalisi e danno vita a delle vere e proprie organizzazioni settarie con tanto di testimonials eccellenti (da registi a politici per esempio). Ti sei mai interessato dei maestri del pensiero contemporaneo? E' incredibile vedere cosa esce dal cilindro di insospettabili professionisti.

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    1. Esatto anonimo!! Ma qualche nome fallo...fai il nome esatto di queste scuole esoteriche,dei maestri del lavoro su di se,dei medici psichiatri,delle organizzazzini settarie che presiedono,dei testimonial eccellenti registi o politici che siano...fai questi nomi cazzo non rimanere nella "strategica narrazione impersonale" che fa di un commento come il tuo un commento popolar-complottista che non serve a niente...cazzo fai questi nomi,ce le hai le palle? Fai questi nomi!!
      V.P. dalla russia con furore

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  22. Semplifico subito qualcosa: sono un credino... Ma come altri vorrei tentare delle precisazioni.
    Traggo spunto dai filosofi citati il 14/01 per negare l'accusa di irrazionalità ad alcuni di "quegli" argomenti. Platone (vero o presunto iniziato), come discepolo di Socrate ed "erede" di Pitagora, dava alla ragione molta importanza, il che nella struttura dei suoi Dialoghi è evidente. Di nuovo, può essere solo una pretesa ma con certe discipline si vorrebbe perfino raggiungere una super-razionalità.
    Almeno psicologicamente, un determinato approccio ale teorie e pratiche spirituali (tranne quelle di più bassa lega) invece che far impazzire può condurre a sensazioni di pulizia interna, equilibrio e sicurezza.

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  23. Da bob
    X lo smoderatore. (ho altri post, prego di rispondere)
    Bè, credo di aver capito tante cose in questo post. Non conosco gran parte della medicina che hai citato quindi non posso confutarla. Forse è un bene, altrimenti mi metterei ad argomentare e non la finiremmo più.
    La prima cosa che noto è l'autoreferenzialismo. Non si cita nessuno, nè studi, nè studiosi nè prove. In questo modo ognuno deve credere a priori o non credere a ciò che legge. Quindi siete tutti credini, anche voi. Si, triste realtà. Fatevelo andar bene.
    Ma andiamo oltre
    Sa seconda cosa è il giudizio. Noto che c'è una voglia, un impulso inarrestabile a giudicare i "credini", come li vuoi/ete chiamare. Perchè? Non capisco l'utilità di giudicare persone che possono, o meno, essersi rincitrullite. Questo comportamento reale in psicologia (che ti piace tanto) è sintomo di problemi irrisolti. Anzi, è la prova. Lui è credino (cretino, imbecille, che dir si voglia, non dire "ah non l'ho mai detto" perchè è sottinteso) perchè io sono sano. Lui non può aver capito più di me, non posso essermi fatto tutto sto culo per niente, non può essere felice, soddisfatto di quello che ha, sempre e comunque, non deve esistere!! Piuttosto meglio che li eliminino (da quello la lobotomizzazione "scherzosa", fidati a me è arrivata come ben altro che scherzosa!!) perchè sono malati e vanno curati.
    Hanno una patologia
    Terzo, arrivati a patologia mi viene spontanea la domanda Ti sei mai chiesto il significato di Patologia? Dal greco, Patos e Logos, le 2 facce della nostra medaglia. Una indica la razionalità e l'altra l'emozione. Quindi? Sono le razionalità dell'emozione? O le emozioni della razionalità? Non mi sembrano malattie.
    E che cos'è la mallatia? Un nome scritto da qualcuno che ha identificato, tramite sintomi comuni, uno stato diverso dalla normalità della salute. Un cambiamento dello stato fisiologico tale da modificare negativamente le funzioni normali.
    Bene, andiamo avanti.
    Cos'è la normalità e la salute? La normalità è una convenzione. Io prendo 1000 persone, faccio una statistica, mi esce una bella gaussiana, prendo la % centrale che mi interessa, che ritengo normale (tanto è convenzione, che me frega) e dico "questi sono normali". Gli altri non sono normali. Sono fuori dalla zona che ritengo o riteniamo normale. Autoreferenzialismo? Mah, così pare. In pratica puoi dire qualsiasi cosa e metterci scritto "normale". Posso dire che chiunque o qualunque cosa è normale. Basta prendere la gaussiana in toto o non fare proprio la statistica. Che poi, prendere una % cos'è se non credersi Dio? Gli stai dicendo che qualcosa non è normale? Non ci deve essere?
    Se mi citi la deviazione significativa sappi che serve un campione neutro che rispecchia gli stessi parametriche ti ho appena citato. Quindi se non parliamo di cose reali e sostanziali (che ne so, la % di rame nel suolo) tutto iltuo bel castello (marcondirondirondello) cade fragorosamente in un cumulo di macerie ideologiche.
    Se vuoi ti presto una scopetta. Ma piccola, non ti meriti altro.

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  24. Da bob (continua)
    Salute. Toh, un'altra definizione!!!
    stato di completo benessere fisico, psichico e sociale e non semplice assenza di malattia (copiato pari pari). Che vordì? Boooh. Secondo me non lo sanno nemmeno quelli che l'hanno partorita.
    In pratica devi stare bene con il tuo fisico, con la tua psiche e con tutto ciò che ti circonda. A me viene in mente la parola equilibrio che dà molto l'idea. (che dici, sono stato troppo autoreferenziale?). Mi sembra ben posto.
    Quindi nessuno è normale, l'equilibrio è salute e la malattia è di chi non è normale ed equilibrato. Ma dato che "normale" non esiste (se non convenzionalmente) allora nessuno è malato.
    Sto usando il tuo amato raziocinio caro smoderatore, come ben vedi il sig Kant l'aveva detto, con il pensiero si arriva a 2 conclusioni opposte che non danno sbocco.
    Ti garba così? Meglio vivere nella dualità? Prego, ci stia pure nelle sue convenzioni, sappia solo che si sta dando del credino. Sta dicendo cose senza fondamento come chi critica, anche se non sa nemmeno cosa critica.
    Se per caso dopo questa lettura dà in escandescenza o le prende un attacco d'ansia chiami il suo psichiatra/cologo e si faccia dare una ragione.
    Buon proseguimento di credineria.
    P.S. Un dottore (medico) in un laboratorio analisi mi disse, una decina d'anni fa che le analisi di ognuno possono esulare dalla normalità. Ci sono dei valori convenzionali che si mettono ma ognuno è diverso. Uno può avere la glicemia a 15 (mi pare avesse detto, prendiamola per buona, non è essenziale nel discorso) ed essere in coma, l'altro giocare a pallone in un prato.
    Quindi il dottore aveva capito. Semplici cose ma chiare.

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    1. bob ma quindi è nato prima l'uovo o il formicaio?

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    2. Da Bob
      Per me è nato prima il cammello.

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  25. Caro Da bob,

    hai ragione avrei potuto citare prove di ricerche e studi studiosi come D. Marazziti, A. Rossi, e G. B. Cassano dell'Università di Pisa, e H. S. Akiskal dell'Università della California a San Diego, per la loro scoperta che, biochimicamente, l'amore romantico risulta indistinguibile dall'avere un forte disturbo compulsivo maniacale.
    O anche B. Wilson dell’Università del British Columbia, L. Dill della Simon Fraser University [Canada], R. Batty dell’Associazione Scozzese di Scienze Marine, M. Whalberg dell’Università di Aarhus [Denmark], e H. Westerberg della Commissione Svedese dell’Industria Ittica per aver mostrato che apparentemente le aringhe comunicano per mezzo delle scoregge.
    Oppure J. Johnston della R.J. Reynolds, J. Taddeo del U.S. T., A. Tisch del Lorillard, William Campbell della P. M., E. A. Horrigan del Liggett Group, Donald S. Johnston della A. T. C., e il defunto T. E. Sandefur, Jr., presidente della Brown e Williamson T. C. per la loro irremovibile scoperta, come testimoniato davanti al U.S. Congress, che la nicotina non dà dipendenza. O qualsiasi altra cosa contro il pro a favore dello sfavore di qualsiasi altra cosa. So che parlo di cose molto difficili, ma mi appello a quel 5% di te che ha capito e che che leggerà solo evitando di perderci altro tempo.

    Ma andiamo oltre, perché poi c'è il giudizio.
    Al di là degli azzeccati sottintesi fai da te, dei gravitoni e del vuoto con la febbre, ricordiamoci che hai già debellato tutte le malattie, dalla malaria all'AIDS, fino alla leucemia. Purtroppo soffri ancora di forte allergia al giudizio, ma d'altronde, per quanto riguarda le 'theories', sei arrivato solo alla 'M'.
    Vedrai che quando supererai il quadro, troverai il livello libero dal giudizio, e poi chissenefrega del cancro, pensa un mondo dove nessuno giudica!

    Quindi se non parliamo di cose reali e sostanziali (che ne so, che ci sono 11 dimensioni e infiniti universi paralleli) allora... bisogna cominciare a darci del lei perché il tu cade fragorosamente in un cumulo di macerie ideologiche, in quanto nella scienza, come ben sai, spessissimo le teorie o le cose date per certe vengono smontate ed erano certe fino all'attimo precedente, oppure no.

    Dopo questa lettura ho dato un po' in escandescenza e mi ha preso un attacco d'asma, ma sappiamo tutti benissimo che non è vero niente ed è tutto "normale".


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    1. Da Bob
      Non hai colto che il mio ragionamento, che metteva come primo caposaldo il fatto che non hai citato nessuno, era poi superato nei successivi perchè, come hai ben notato, ha smontato a prescindere qualsiasi tizio avresti poi citato. Sapevo che li avresti citati, ti è rimasto solo quello, le scoregge delle arighe (tra l'altro interessante, per un etologo).
      Vedi, anche qua non hai colto. Non ho debellato le malattie, ti ho dimostrato che con il tuo metodo infallibile si arriva alla conclusione che o tutti sono malati o nessuno è malato.
      Non lo dico io, lo dici te.
      Non sai quanto sono stato ossessionato dalle malattie, non ero un ipocondriaco grave, quello no, ma studiando poi pensi. E non dico nemmeno che bisogna andare in giro senza lavarsi le mani o a leccare i pomelli delle porte dell'ufficio tal dei tali. Non lo accetteresti e non lo accetterei nemmeno io.
      Però ci sono degli esempi che possono avvalorare la mia tesi solo che so già essere inutile in quanto sarebbe smontabile quanto la tua.
      Quindi se parliamo di cose sostanziali c'è solo da dire che te non accetti il "credino", hai scoperto da poco di essere il primo di questi, visto che vivi nella dualità e hai un sacco di problemi ad accettarti/accettare tante cose quindi avresti bisogno di un'ottimo psicologo.

      Lo so che non lo accetti, per me puoi fare quello che vuoi. Sai benissimo che i fatti stanno così e quindi devi solo fartene una ragione.
      Sai anche che lo psicologo, in fondo in fondo, non ti darà risposte ma solo contribuirà a farti tornare un po' più sano, a farti vedere quei problemi che non accetti da solo e a farteli accettare.
      Potresti farlo da solo ma sei troppo orgoglioso per gettare la spugna.
      Devi scegliere, pillola rossa o pillola blu?

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    2. Caro Da thingamabob,

      Ti ringrazio, ma niente pillole. Blu, rossa, duale, non-duale... fa tutto parte dello stesso copione di film adolescenziale, frutto dello stesso ingenuo schema mentale.

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    3. Smod, ma che sei un rapper?

      U

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  26. Da bob
    Ah, per la cronaca, non ho mai avuto esperienze extracorporee nè mi vedo come se fossi da un'altra parte. Ci sono arrivato in altri modi, a quanto pare.
    Quella tecnica però dovrebbe essere molto utile per automigliorarsi senza che un'altro ti dica cosa non va. Ma se trovi qualcuno così bravo e sincero, gratis, che faccia quel ruolo perchè no.
    Mai fatto meditazione, mai fatto sedute spiritiche o cose di quel tipo, mai assistito dal vivo a qualche convegno o lezione o discussione di Brizzi o altri considerati tali.

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    1. Caro Da thingamabob,

      Per la cronaca, era chiaro che tu abbia fatto tutto da solo. Permettimi di congratularmi: sei arrivato (in altri modi) e adesso sei qui, punto. Ognuno è libero di fare quello che vuole... ma non giudicare. Questa è la verità, e la verità ti fa bene lo so. Non sei pazzo, sei solo un credino; se non fossi felice allora sì che saresti pazzo.

      Senza la presenza di persone come te questo blog non sarebbe lo stesso. Peccato che non ti sia possibile coglierne l'ironia.

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    2. Da bob
      Si ho colto. Veramente machiavellico, sfrutti il fatto che, chi tu chiami credino, ti risponda perchè lo insulti. In pratica è una prova per chi tu chiami credino. Sei una prova. La prova è ringraziarti. Ti ringrazio. "Tieniti stretti gli amici ma ancora di più i nemici", senza "nemici" non impareremmo nulla.
      Senza fortuna la sfortuna non esisterebbe e così via.
      Spero che molti altri, che tu chiami credini, passino di qua e capiscano la lezione. Lo spero anche per te altrimenti rimarrai solo.
      Lo sai che senza di te i credini non esisterebbero? ;-)
      Addio! Buona fortuna.

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    3. Ahhhh, l'annunciazione dell'addio... non smette mai di commuovere.

      Non c'era bisogno di dirlo, è ovvio che non avevi nulla da dire e che dicendolo hai capito che ti servirà.

      Visto che stai comunque ancora svolazzando qui sopra, colgo l'occasione per dirti che se questa è una prova, tu l'hai superata con successo. Non è mica cosa facile: ci vuole disciplina, convinzione e stamina. In molti si son provati e... ci sono riusciti. Vorrei ribadire che la tua presenza qui è (stata) tutt'altro che infruttuosa, ed è (stata) fonte d'ispirazione.
      Il mondo è dei credini. "Pensa che bello, dicevi, "un mondo senza giudizio" ...senza credini non riesco a immaginarlo.

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  27. fandelblog25/01/14, 14:56

    Quello che sfugge agli utenti di questo blog che intervengono usando la modalità di Bob è che smoderatore è già passato per tutte le elucubrazioni mentali che portano a pensare che un percorso di crescita personale è quello che farà di te un dio (un dio piccolo scritto con la minuscola ). quindi ribadire all'infinito le motivazioni e gli strepitosi risultati di chi intraprende un certo percorso è inutile perché sono argomentazioni stranote a tutti coloro che ci sono già passati. Del resto se chi si incammina sul percorso della "Verità" avesse la capacità di intuire la grande trappola che si nasconde nessuno sarebbe così pazzo. Ho trovato un'ottima sintesi di quello che intendevo trasmettere nel testo di una canzone che tutti conosciamo : Hotel California. la finalità di questo blog è dare un alert agli incauti pionieri. poi ognuno resta cmq libero di fare quello che gli pare.

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    1. Da Bob
      No, lo smoderatore non è passato da un bel niente, ha un sacco di problemi suoi e critica "qualcosa" (in questo caso i credini) perchè nn accetta. Non ci è mai entrato nella verità, non la vuole nemmeno vedere, per lui è un paura o un vecchio rancore.
      La grande trappola? Perchè te invece sei passato e ne sei uscito a causa della "grande trappola"? Tagliole per orsi? Io sarei pazzo?
      Il testo di Hotel California parla del successo. Una volta che sei nel giro non ne esci più, ti inghiotte, sei parte di lui.
      Sentiti Jhon Lennon "God", vedrai che parla di quello che intendi te.
      La finalità del blog è insultare a destra e a manca senza rendersi conto che i primi credini sono quelli che credono di sapere tutto.
      E si, ognuno è libero di fare quello che vuole. Ma se insulti gli altri nn fai più quello che vuoi, sei andato oltre.

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    2. Smoderatore non accetta...e quindi? sei venuto per salvarlo o per salvare le tue idee? Ascoltati il suono di una mano che colpisce la tua faccia, li troverai le sagge risposte.

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    3. Da Bob
      Sappi che non posso "salvare" nessuno ma lui non può "salvare" te. Nè altri.
      Ciao buon proseguimento

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    4. Sì, smoderatore è senza speranza, e siccome giudica si è giocato la chance di poter essere libero di fare quello che vuole.

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    5. Cacchio smoderatore non può salvarmi...e ora? Con una frase hai fatto crollare tutte le mie speranze, forse dovrei darmi da fare come te e armarmi di cazzuola, calce, caschetto e paraocchi per tentare di rafforzare il muro delle mie strampalate credenze, convinzioni e illusioni attaccando il mostro cattivo che con un soffio fa traballare l'intera struttura di paglia.

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  28. fandelblog25/01/14, 18:30

    E qui ti dirò in modo perentorio che ti sbagli di grosso: smoderatore conosce molto bene le cose di cui parla ed è in una fase successiva alla tua. Probabilmente al tuo stadio la pensava come te. perché non penserai mica che il tuo sia un pensiero originale vero?
    Hotel California parla di tutte quelle cose che si presentano con una faccia per intrappolarti ed intossicarti la vita e quando te ne accorgi è troppo tardi. per alcuni è il successo, per altri la droga, per altri ancora è la ricerca di se.
    Quello che ti posso dire è: se sei così determinato procedi pure e tra una decina di anni mi piacerebbe che postassi la tua esperienza. Perché la differenza tra infatuazione e grande amore la si vede nel lungo periodo, in tutte le cose. anche nella ricerca del tuo dio interiore che poi saresti tu stesso (..pensa un po' ..).
    In questo blog -a parte i soldati del guru vivente- nessuno insulta nessuno.

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  29. Da Bob
    Caro fandelblog (il tuo nome dice molto di te, non ci vuole un saggio a capirlo :-D ) parliamo due lingue diverse. Bada bene, non ho detto "la mia lingua è migliore". Semplicemente non ci capiamo. Te dici che sbaglio e sai meglio dello smoderatore stesso quello che sa lui. Capisci che, per quanto tu possa conoscerlo, la tua affermazione è quantomeno divertente? Dici che sbaglio ma ne sai più di entrambi. E che ci stai a fare qua maestro?
    A parte le sarcasticherie che amo tanto (si sono dipendente) ti lascio alle tue credenze e a quello che tu credi sia una mia "infatuazione o grande amore" nella ricerca del mio dio interiore. Lo dicono anche le religioni, o hai fede o non ce l'hai e nessuno te la può dare. Incredibile quanto sia cristallino il fatto.
    Me l'avevano anche detto "non parlare con loro, non capiranno". Sono uno zuccone, ho questo istinto irrefrenabile.
    Dai, fra 10 anni ti faccio sapere! Magari lo trovo hahahaha

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    1. chiama le cose con il proprio nome diventa più facile capirsi. Se tu usi il termine fede, evochi tutta una serie di sensazioni e pensieri che solo il credino può vivere. Fede vuol dire credere a qualcosa perché qualcuno te ne ha convinto senza avere alcuna base per accettare o rifiutare alcunché, quindi è irrilevante proprio prendere in considerazione cose del genere, perché sono di seconda mano e nessuno ne sa nulla per se stesso. Ma il credino è così ironicamente presuntuoso che arriva a dire: "non parlare con loro, non capiranno" in quanto solo se sei d'accordo con il suddetto credino sarai considerato un essere consapevole, se non sei d'accordo con i deliri del rintronato quanto infantile credino, sei solo un povero scemo che purtroppo non ci può arrivare, la tua consapevolezza è troppo primitiva per assaporare le fini nozioni del credino cercatore di se e del suo senno perduto. So che non posso misurarmi con la tua svista interiore, ma almeno non farmi sentire così inferiore, ho una sensibilità anche io.

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    2. Da bob
      Rispondo anche a te e ti saluto, non ho più nulla da dirvi. Anzi, non avevo nulla da dirvi ma dicendovelo ho capito qualcosa che mi servirà. Quindi addio
      Allora...i termini sono molto importanti. Sopratutto il loro significato che, se frainteso, porta ad incredibili fraintendimenti o a dire cose sbagliate. In pratica non ci si capisce. Non è un bene non capirsi.
      Fede non vuol dire credere a uno che ti dice di avere fede in. No, hai preso una cantonata e non da poco. Nessuno mi ha detto di credere in qualcosa nè mi ha convinto. Fino a poco tempo fa (e lo sono stato per anni senza saperlo) ero gnostico. O una cosa molto simile.
      Quello che intendi te è la religione che per mezzo di un sacerdote (chi ne compie i riti) dice al fedele che deve avere fede. Spero tu sappia cosa vuol dire fedele, riti e religione, oltre che sacerdozio. Sapere il significato delle parole è molto utile.
      Quella frase l'ho sentita e capita da poco (ieri sera). Diciamo che "l'avevo capita" ma non ci credevo molto. Però ora vedo che è vera, parliamo 2 lingue diverse.
      Non credo che tu comprenda il russo (nemmeno io). Dire "non capiresti il russo" non mi sembra offensivo. Mi sembra una constatazione. Se ti è arrivato come offensivo è un problema tuo. Risolvitelo, se vuoi farlo.
      Non si può convincere e non si deve convincere nessuno proprio perchè è "impossibile" (virgoletto perchè nn è proprio vero). Si può solo dare una mano a chi accetta o ha intravisto qualcosa. Altrimenti è una perdita di tempo di entrambe le parti.
      Da quando ho "capito" riconosco "credini" praticamente ovunque. Molti artisti, anche passati, per esempio. Prima non potevo saperlo. Non comprendevo realmente ciò che dicevano. Ma sai, nelle canzoni a volte un verso strano o poco chiaro lo bolli come "poesia" o "arte" e sei a posto, pronto ad andare avanti.
      Mi spiace urtare la tua sensibilità che non è altro il fatto che non accetti di poter essere qualcosa che tu consideri negativo. (e questo, sia il fatto sia che sia negativo te lo sei imposto te). E in più cerchi maestri perchè non credi a te stesso. Li cerchi nei libri o qua, su internet. Tutte scuse.
      Mi spiace essere brutale e mettere la tua psicologia al vento ma vorrei farti notare quanto il tuo essere frustrato o irritato od offeso dipenda da te, non da me.
      Hai trovato lo smoderatore che ti fa da maestro (per te, non per lui, a lui nn interessa) che si crea delle scuse le quali tu accetti (non aspettavi altro) per evitare di affrontare in voi stessi (ognuno di voi) i problemi.
      Cmq Vlad z aveva già detto tutto bene, fin troppo bene. L'ha detto allo smoderatore, prenditi un foglio, scrivici fallito e attaccatelo in fronte. (parole sue, cercale).

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    3. fandelblog26/01/14, 18:32

      (il tuo nome dice molto di te, non ci vuole un saggio a capirlo :-D )
      ma che c'è da capire? te l'ho proprio detto. più chiaro di così.
      Il tuo intervento è provvidenziale perché sei la fotocopia di un'ombra del passato per molti di noi. in molti, come me, si saranno riconosciuti nelle tue parole. soprattutto nel dictat : non parlare con loro non capiranno.
      niente di nuovo sotto il sole.
      L'unica incongruenza che colgo tra quello che sostieni e quello che traspare è che se c'è qualcuno che ti ha consigliato di" non parlar con loro che non capiranno" vuol dire che sei già dentro ad un gruppo settario con un maestro o capo carismatico. o non te ne sei ancora accorto?
      In ogni caso ci sentiamo tra 10 anni.

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    4. non ho più nulla da dirvi. Anzi, non avevo nulla da dirvi...ogni credino smentisce le sue parole con i fatti nell'istante che le dice.

      La tua tiritera alquanto scontata non mi meraviglia, questo mistero del dico e non dico (altrimenti poi faccio una figuraccia) di cosa sia la fede è alquanto di moda, esprimiti e mettiti in gioco, prima di poter dire che gli altri non possano capire il russo (che ne sai che non lo parlo?).

      Fino a poco tempo fa eri gnostico, poi sei diventato un credino, succede a molti, non sei speciale. Tutti qui dentro erano gnostici e poi loro malgrado sono diventati credini, ma che ce vuoi fa, i periodi brutti ce li hanno avuti tutti. Il credino prende talmente sul serio le scempiaggini della sua fede che non si rende nemmeno conto quando uno scherza.

      Tu come Vlad z (quello che diceva di sentire la potenza o misericordia di Dio scorrere nelle vene) soffrite della stessa malattia, ossia lo Special C (special credin, popolarmente conosciuta come sindrome der mejo), quelli che hanno capito, più di altri nello stesso sentiero, e vedono la gente scema, ma senza offesa, è solo una costatazione. Farfugli qualcosa, ma non dici niente, ma lasci intendere: io so più di voi, ma non puoi comprendere, e non provo neanche a spiegarlo perché neanche io ho la più pallida idea di cosa accidenti sto dicendo.

      quando dici: "Mi spiace urtare la tua sensibilità che non è altro il fatto che non accetti di poter essere qualcosa che tu consideri negativo. (e questo, sia il fatto sia che sia negativo te lo sei imposto te). E in più cerchi maestri perché non credi a te stesso. Li cerchi nei libri o qua, su internet. Tutte scuse" è bello vedere che non ti rendi conto che stai solo parlando di te stesso.

      No ti prego, non essere brutale, così mi distruggi, ho una sensibilità anche io, non puoi permetterti di calpestarla in questo modo, dov'è la fratellanza?

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    5. Il credino arriva indispettito in codesto loco ed ingenuamente esprime così il suo giudizio:

      "Mi spiace urtare la tua sensibilità che non è altro il fatto che non accetti di poter essere qualcosa che tu consideri negativo. (e questo, sia il fatto sia che sia negativo te lo sei imposto te)"

      Che tradotto vuol dire "Come sei suscettibile... Se dico che sei (per esempio) un idiota, a urtarti non è il mio giudizio (perché è assente), ma il fatto che non accetti di esserlo, perché ti sei imposto di considerare l'essere un idiota come qualcosa di negativo.

      "Mi spiace essere brutale e mettere la tua psicologia al vento" ribadisce brillantemente il credino, "ma vorrei farti notare, quanto il tuo essere frustrato o irritato od offeso dipenda da te."

      Un credino si deve valutare sempre con due pesi e due misure.

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  30. Ma su Francesco, in fondo questo è l'ennesimo esempio (che riporta anche smoderatore nei suoi post) di dissonanza cognitiva. La normalità è solo un concetto, l'equilibro è solo un paramentro sociale.
    Ma la fede NO. quella o c'è l'hai o non c'è l'hai..
    Quella non si tratta di un invenzione sociale, di un concetto inventato, quella o è insita dentro di te o no.
    Poi se arriviamo ad una credo razionale, stiamo proprio avanti.

    U.

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    1. Uuu...fatti un giro in ospedali psichiatrichi dove la gente urla e soffre e vagli a spiegare che l'equilibrio è solo un parametro sociale. Schiariscimi le idee, che cos'è la fede? fammi un esempio di credo razionale e irrazionale.

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    2. A francè, era riferito a Da Bob, che parla di normalità come un concetto come di patologia, mentre la fede non è un concetto, o c'e l'hai o non.
      Rilassati.

      ps. Ma tu ci sei stato negli spedali psichiatrici?

      U

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  31. Ciao smoderatore, sono un credino e non ho molta voglia di dilungarmi in interminabili discussioni. Io faccio la mia vita,tu fai la tua,mi sta bene tutto e poco me ne frega di CHI sceglie COSA......
    Desideravo solo condividere con te parte della mia storia.

    Studio psicologia all'università, vado in piscina a nuotare e mi piace andare in bicicletta in giro, con la musica nel lettore mp3. Mi piacciono i film di gangster americani, ne vado pazzo (scarface, quei bravi ragazzi, gangs of new york, etc). Gioco ai videogiochi, ho l'xbox. Leggo romanzi, esco con gli amici, non bevo birra perchè non mi piace, bevo vino perchè mi piace. Fumo sigarette. Mi piacciono, purtroppo.
    Non mangio carne, non mi piace, mangio il pesce, perchè mi piace.
    Diciamo che preoccupo e faccio storcere il naso sia ai vegetariani che agli onnivori.
    Ho una fidanzata, da 6 anni. Andiamo al cinema, facciamo sesso, parliamo, usciamo, litighiamo, ci riappacifichiamo, etc.
    Ho una vita normale.

    Ah, non ti ho detto tutto, c'è tutta l'altra metà.

    Ho parlato e parlo con entità angeliche e anche con entità demoniache. Guide spirituali. Ho sentito la luce e l'amore di Dio su di me, ho avuto accesso a emozioni, ricordi, idee, realtà. Vedo i "colori", insomma ho le allucinazioni ;)
    Guarisco con l'imposizione delle mani, faccio meditazione, guarisco il mio corpo facendo esercizi assieme legati alla meditazione. Vedo le cose, sento le cose. E si rivelano vere di solito.
    Viaggi astrali, sogni lucidi.. Altro che acidi.

    Faccio un sacco di cose ben poco scientifiche, ben poco apprezzabili dalla "massa", ben poco spiegabili.


    E sinceramente non me ne fotte un cazzo. (Scusa il francesimo :D )

    Io alla vita di "prima" non ci torno manco se mi pagano. Non mi interessa, mi annoiavo come un matto. Era tutto inutile, tutto piatto. Dovevo alzarmi la mattina... Andare a scuola... Ascoltare i professori... Studiare cose che non mi interessavano minimamente. Poi magari università, mi prendo una laurea e finalmente mi sento "qualcuno".

    Signore e signori, guardate qui, IO sono laureato. Eh si.

    Entro a lavoro e inizio a impegnarmi seriamente per costruirmi una carriera. Trovo donna, ci faccio figli, compro casa, macchina, ogni tanto magari qualche viaggio. Magari sono un genio oppure ho qualche colpo di fortuna e divento ricco, e allora vai con la pacchia...
    E poi dopo tutto questo giro, arriva la morte. Muoio. E ciao.

    Che vita noiosa.

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    1. "Ciao smoderatore, sono un credino e non ho molta voglia di dilungarmi in interminabili discussioni. Io faccio la mia vita,tu fai la tua,mi sta bene tutto e poco me ne frega di CHI sceglie COSA...."

      Peccato, c'eri andato così vicino...

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    2. Ok ok touche ;)

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    3. fandelblog29/01/14, 17:28

      No tutto bene. non fa una grinza. spero di non darti una brutta notizia confutando la teoria che :
      "Faccio un sacco di cose ben poco scientifiche, ben poco apprezzabili dalla "massa", ben poco spiegabili."
      Solo per farti notare che la self spirituality è a tutti gli effetti sport di massa, molto più dei reality show. basta vedere DOVE vengono venduti i libri di guru contemporanei (supermercati, autogrill, librerie di massa) e QUANTE copie vendono (più delle 50 sfumature di variopinto).

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    4. Ah bhe, mi dici cose che sò ovviamente... Non vivo chiuso in casa mia, esco, ogni tanto, tra un'illuminazione e l'altra :D
      La mia frase è poco chiara e stupidamente generalizzante, direi che lo posso ammettere. Che importanza ha? Ho scritto molto, e ti attacchi a una frase?

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  32. Ora mi diverto un mondo. Tutti i giorni c'è qualcosa di nuovo da scoprire, sul mondo, su di me, sulle persone, sull'universo. Su tutto.
    Poi magari arriva il giorno in cui realizzo che ho passato la vita nelle illusioni, scopro di essere schizofrenico, che vedo "gli angioletti". Il solito fesso e contento insomma. La verità fà male, beata ignoranza, dicono :D
    Eh già.
    Machissenefrega, se arriva quel giorno, ben venga. Avrò qualcosa di nuovo da sperimentare. Intanto, mi sono divertito un mondo.

    Non mi importa fare cose "scientifiche". Non mi importa perseguire ciò che è giusto. Non mi importa dire a tutti ciò che vedo come "vero".
    Io frequento gente "credina". Qualcuno è allucinato, andato, shockato. Capita eh...!

    Qualcuno invece è incredibile. Dovresti conoscerli.

    Poi frequento anche persone "non credine". Non posso parlare di TUTTO, solo di una parte della mia vita, ma va bene. Vedo le loro emozioni, i loro pensieri, i loro circoli, le loro trappole.. E ovviamente non glielo posso dire. Ma va bene.
    Qualche anno fà, da adolescente, cercavo di convincere tutti, ovviamente. Ma perchè io stesso non ero convinto, ero solo in questo. Ora accetto... E va bene cosi.

    Per concludere vorrei invitarti a ragionare, e farti delle domande.
    Prova a chiederti perchè hai creato un blog simile. Nel momento in cui ti fai questa domanda, riceverai tante risposte nella tua testa. Tanti pensieri, di qualsiasi tipo. E normale, succede a tutti quanti.
    Prova a scriverli tutti quanti in un foglio. E guardali.
    Non è facile scriverli tutti, alcuni sono troppo scomodi per essere presi in considerazione. Appena arriva il pensiero, o la sensazione scomoda, viene subito ricacciata e mandata via. Meccanismi di difesa automatici.
    Se vorrai provare, e ci metterai la giusta dose di volontà, vedrai quante cose escono fuori.

    Buona vita...!


    G.

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    1. Ma scusa G., sei tu che parli con entità angeliche e demoniache; sei tu che senti la luce e l'amore di Dio su di te; sei tu che vedi le cose, senti le cose che di solito si rivelano vere; sei tu che vedi le emozioni, i pensieri, i circoli e le trappole degli altri; sei tu che fai i viaggi astrali, i sogni lucidi... visto che sei atterrato qui... dimmelo tu.
      Lo so che lo sai... dai che non resisti...

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    2. Dirti io che? Non è chiara la domanda.
      No non è sarcasmo, sono sincero...!

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  33. Azz, ho visto ora che hai chiesto di non firmarci come ANONIMO. Sono sempre io, lo stesso dei due commenti precedenti (che è uno solo diviso in due... Ho fatto un po di casino, chiedo scusa).

    G.

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    1. caspiterina che vita curiosa...e che ti dicono gli angeli?

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    2. Che moriremo tutti.
      L'avresti mai immaginato? ;)

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    3. ...vuoi dire che non andremo in paradiso?

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    4. Ahahah, no sto facendo lo scemo e basta.

      No, non parlerò di questo.
      L'ho scritto prima, non ho il minimo interesse a creare una lunghissima discussione, e non ho interesse a dimostrare niente a nessuno, o a convincere qualcuno... Cosa impossibile tralaltro, sono uno qualunque che scrive, nascosto da internet.
      E' la mia parola, "assumetela" come vera se volete, tutto qui.
      La mia vita continua che voi siate convinti o meno di ciò che vivo io, in ogni senso...

      Semplicemente tentavo di proporvi un punto di vista differente dall'abituale fruitore di new age e altre cazzate pseudoreligiose di pseudosalvezza e pseudoilluminazione. Credo fosse differente almeno.
      Se così non è stato, ho fallito nel mio intento

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    5. non si tratta di convincere nessuno, o fare discussioni interminabili, semplicemente hai lanciato il sasso, ed io sono curioso di sapere quello che vivi. Se poi non mi ritieni capace di poter capire o semplicemente indegno di sapere dell'altra metà della tua vita, lo accetterei...ma dammi una possibilità!

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    6. Se io adesso ti rispondo, e ti convinco, probabilmente vinco il premio nobel. Per l'esoterismo. Verrebbe creato proprio per l'occasione. Cambia il mondo intero, e io diventerei famossissimo.

      No, non posso convincerti. Non perchè non sei capace di capire, ma perchè proprio non si può... Provo a farti un esempio.
      Domanda a bruciapelo... Dimmi che emozioni hai se io ti chiedo di pensare a tua madre.
      Innanzitutto la cosa ti darebbe un pò fastidio, è personale. Se riesci a fregartene e ad aprirti, allora inizieresti a tirarmi fuori diverse emozioni, le scriveresti qui. E io ti direi semplicemente che tutte queste emozioni, sono connessioni neuronali, sinapsi, e quant'altro. Dimostrami che non è cosi, dimostrami che le hai "provate" veramente, dimostrami che è vero tutto quello che dici, che non stai enfatizzando queste emozioni distorte dai ricordi o da eventuali rabbie o dolori che hai ricevuto o subito.
      Stiamo parlando del rapporto tra te e tua madre, delle emozioni, e io sono qui davanti a te, indagatore, pronto a coglierti in fallo.
      Per me è esattamente cosi, mi stai chiedendo di raccontarti certi episodi miei, di descriverti certe emozioni, e cosi via... Ma non serve. Non farei altro che scrivere tutto quello che puoi trovare anche tu nei vari libri o siti new age, è pieno zeppo.
      E se lo facessi, questa discussione diventerebbe inutile, dozzinale, come mille altre discussioni tra credini e non credini.

      E' questo che intendo con "inutili discussioni interminabili". Posso scrivere qui mille commenti, va benissimo.. Ma se inizio a darti presunte prove e esperienze su cio che ho vissuto per farti "capire"... Sai anche tu molto bene che non andremo da nessuna parte.

      Immagina uno che non ha mai mangiato funghi, e devo descrivergli il sapore del fungo. Come faccio? Non ci riesco. Assaggia, gli dico.

      Certo, il fungo è reale e "provabile" e ciò che dico io no... Si lo so. Non è questo il punto. E' un esempio per farti capire più o meno la condizione in cui mi trovo

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    7. mia madre è una credina e una perbenista, ho sempre avuto un forte attaccamento nei suoi confronti, un grande amore, l'ho sempre voluta difendere dalle ingiustizie che subiva da mio padre, e volevo diventare il marito buono che non ha mai avuto. Poi in terapia, mi hanno aperto gli occhi, e fatto ragionare sul fatto che non è sano voler diventare il marito di propria madre e difenderla come un cavaliere bianco, perché mia madre è adulta e se ha scelto un marito che non ama e che la tratta male sono affari suoi, nessuno l'ha mai obbligata. Quindi l'amore è diventato rabbia perché gli addossavo le colpe di tutte le cose che non andavano della mia vita e provavo fastidio per il suo stupido perbenismo, che pur di non comportarsi in maniera aggressiva, si lascia prendere in giro dai furbi e subire le angherie dei prepotenti. Anche il suo permessivismo, infatti non ho un minimo di disciplina sono stato viziato e non abituato a prendermi le mie responsabilità. Ovviamente addossare la colpa ai genitore vuol dire non prendersi la responsabilità della propria vita. In realtà, voglio molto bene a mia madre, la stimo molto, è una persona capace di una grande empatia e attenzione verso gli altri, ha una forza d'animo particolare, non ce sono tante come lei, e non lo dico perché è mia madre, ma non riesco più a relazionarmi a lei in maniera normale, sembra che io abbia paura di lasciarmi avvicinare. Mia madre è così e non cambierà solo perché a me danno fastidio alcune sue ingenuità che in fin dei conti assomigliano molto alle mie. Mi manca a dirti la verità, mi manca quella vicinanza che c'era prima, e a volte penso che me ne pentirò perché quando non ci sarà più non potrò più vivermi nulla con lei. Gli voglio bene, ma io non sto bene, e faccio fatica a permettere a qualcuno di avvicinarsi veramente, ecco perché dico che me ne pentirò. Sicuramente è la persona più importante della mia vita, e non me ne sono ancora staccato.

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    8. Il mio era un esempio, non un invito ad aprirti...! :D
      Non è importante per me che mi dimostri qualcosa,davvero.
      Poi se hai voluto farlo, bene, mi fa piacere

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    9. Intendo che abbiamo un'attimo spostato il punto del discorso.
      Provo a riallacciarlo.
      La mia visione della vita, è abbastanza serena dal punto di vista "credenze".
      Io non credo, io sperimento.
      Non ho la capacità di dimostrare o scientificizzare ciò che vivo e sperimento.
      Einstein mi pare ci fosse riuscito invece. Aveva idee, intuizioni, ed è riuscito a metterle nero su bianco e dimostrarle. Parliamo di fantascienza, fantasia, assurdità! Prima che lo dimostrasse, era tutto cosi assurdo.

      Io non ci riesco a dimostrarlo, credo di non riuscirci almeno, magari chissà un giorno. Ma non mi importa molto farlo.

      Ma io sò ciò che vivo e ho vissuto, è tutto cosi chiaro. Chiaro come l'amore che tu provi per tua madre, ma mica puoi "dimostrarlo". Lo provi, lo vivi, lo sai solo tu. Io posso farmi solo un'idea, che può essere più o meno vicino alla tua personale realtà di "amore". Ma niente più.

      A me non piace vedere la realtà come una rete di connessioni sinaptiche, è limitante e deprimente riassumere tutto con un paio di impulsi elettrici cerebrali. L'amore che tu provi per tua madre, è un impulso elettrico del cervello, che si attiva, e si trasmette al tuo cuore. Niente di più, niente di meno.

      A me questo non basta. Voglio vivere altro, e vivo altro. Se poi ciò che vedo, vivo, sperimento, non è altro che una capacità del mio cervello, ben venga, che bel cervello che abbiamo allora!

      Non sò cosa è, so solo che lo provo, ed è vero. Vero quanto è vero l'amore che posso avere per mia madre. O per la mia ragazza.

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    10. il punto è che non ti ho parlato di mai madre per convincerti, e anche se sono convinto che sono solo sinapsi del cervello, sarebbe stupido vederlo come "deprimente" e immaginarsi altro, semplicemente perché la spiegazione non è la cosa che vivo. Se tu vuoi dire e non dire, per me fa lo stesso, ma è il classico atteggiamento di chi vuol lasciar il sapore di qualcosa di grandioso che non può essere detto, e che lo fa sentire migliore della "massa", perché si sa: solo il mistero può essere grandioso.

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  34. Tu non "immagini" il tuo amore per tua madre, tu lo provi.
    Io non ho mai detto di immaginare qualcosa, io vivo qualcosa.

    Comunque ti ho spiegato prima che non ha senso fornirti esempi per me, ti basta andare a guardare i siti new age, come ti ho detto prima. Niente di misterioso e grandioso, è tutto scritto... Quello è ciò che ho vissuto. Ho tolto il mistero?

    Ho solo detto che non volevo raccontare le mie esprienze perchè è inutile, ogni esperienza è ovviamente spiegabile come "connessioni sinaptiche cerebrali". Tutte, dalla prima all'ultima. Nessuna esclusa.

    Semplicemente, cerco di porvi il mio punto di vista su tali esperienze. Il mio modo di vederla.

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    1. "A me non piace vedere la realtà come una rete di connessioni sinaptiche, è limitante e deprimente riassumere tutto con un paio di impulsi elettrici cerebrali."

      in realtà nessuno lo vede in questo modo, questo è quello che ci hanno spiegato gli scienziati, se vedo la vita attraverso le nozioni che spiegano gli scienziati sono ugualmente credino, possono avere ragione oppure no, ma quello che vivo ogni giorno è completamente diverso da ogni loro luminare scoperta del cervello e del corpo umana, anche se vera. Non penso sia deprimente appunto perché anche se fossi un robot creato in laboratorio, non cambierebbe di una virgola quello che vivo.

      "L'amore che tu provi per tua madre, è un impulso elettrico del cervello, che si attiva, e si trasmette al tuo cuore. Niente di più, niente di meno.
      A me questo non basta. Voglio vivere altro, e vivo altro"

      Vuoi vivere altro da una spiegazione? nessuno può vivere una spiegazione, non sei speciale.

      "Non so cosa è, so solo che lo provo, ed è vero. Vero quanto è vero l'amore che posso avere per mia madre. O per la mia ragazza."

      Che sia vero chi te l'ha detto? Ma ci importa? so solo che lo provo, ma non capisco tutto questo mistero, quando ogni essere umano prova quello che prova.

      Tutti i credini provano quello che provano senza che sia reale, hanno una possibilità di provare qualcosa di diverso? io dico di no, perché quello che provi sono fondamentalmente pensieri, e i pensieri li fai perché li credi reali, anche se non è così, e non voglio scomodare l'assurdità della non-mente, semplicemente se penso che i negri sono inferiori provo realmente disprezzo, così se penso che un guru è un santo provo realmente amore verso uno che dice fregnacce.

      Quando uno si accorge che i pensieri governano le sensazioni e che tali pensieri non sono reali? A questo non ho risposta, non lo so, succede e basta.

      I pensieri, la maggior parte delle volte, vengono dall'esterno, sono dei parassiti, che ci hanno inculcato e che governano le nostre sensazioni e quindi il nostro sentire, la nostra esperienza.

      io non mi preoccuperei se tutto questo è reale o no visto che lo provo, ma qualcuno che non ha ricevuto lo stesso sacco di parassiti magari si preoccupa. Ma comunque, alla fine, possiamo provare qualcosa di diverso da quello che proviamo nel momento in cui lo proviamo? Io dico di no.

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    2. Allora diciamola diversamente. Io mi drogo, ok?
      Solo che la mia droga non è una sostanza chimica da ingerire, ma una connessione sinaptica data da un pensiero parassita che mi crea realtà illusorie che mi fanno star bene.

      Sono un fesso? Bhe, probabile.

      Ma seguendo il tuo discorso, ne deduco che ovviamente anche tu puoi essere contaminato da pensieri che ti creano realtà illusorie.

      La mia vita esterna però non cambia tanto, come altre persone che magari sono completamente allucinati dal concetto di "amore e pace eterna per tutti". Continuo a studiare, cercherò di prendermi una laurea per poter avere un "certificato di approvazione sociale" che mi permette di trovare un posto di lavoro adatto alle mie esigenze. Non spendo molti soldi, non vengo derubato da santoni, mi godo tutto ciò che il mio cervello può darmi.

      Da questa discussione non si può ricavare molto, solo un confronto. Per quello che parlo di esperienze.
      Tu è come se fossi un attivista di sinistra, e io un attivista di destra. O viceversa, poco importa. Impossibile che uno dei due si converta all'idea dell'altro.

      Ciò che cerco di fare io, è dire "fanculo sinistra e destra, fanculo a tutti, tutto ciò mi fa star bene, mi incuriosisce da matti, mi diverte, faccio la mia strada, e che sinistra e destra continuino a litigare quanto vogliono"

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  35. Mi son confuso con una frase prima, ho scritto male. Ripeto.

    "Da questa discussione non si può ricavare molto, solo un confronto. Per quello che parlo di esperienze."

    Volevo scrivere

    "Da questa discussione non si può ricavare molto, solo un confronto. Per quello che NON parlo di esperienze."

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    1. non parli di esperienze perché sai benissimo che verresti massacrato qui dentro.

      Ovviamente io vivo le mie illusioni, su questo ci metto la mano sul fuoco.

      Comunque sia, non mi sembra di averti detto di votare per me, o di iscriverti al mio partito, secondo poi mi trovo d'accordo con quello che dici, solo che io non parlo con gli angeli ed ero curioso di sapere cosa di dicevano (con l'intento di prenderti un po in giro dopo).

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    2. "non parli di esperienze perché sai benissimo che verresti massacrato qui dentro."

      E' esattamente quello che ho detto...

      Che ci fa un fascista in una tana di comunisti?
      Sarei un'idiota se mi metto a raccontare esperienze, solo per il puro gusto di essere preso per idiota e poter poi rivendicare con rabbia quanto "io ne so piu di voi, non capirete mai."
      No non vivo cosi, e non la penso nemmeno cosi, è idiozia.

      L'hai detto tu stesso adesso, vuoi sentirmene dire un paio per poi prendermi in giro... E perchè mai dovrei avere questo masochistico bisogno? :D
      L'epilogo della vicenda sarebbe molto prevedibile...

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  36. G.

    Le parole che non hai proferito riguardo alla tua esperienza mi hanno molto colpito. Ma più che le cose non dette, è stato il loro significato, perché io non ti credo: io ti sperimento.
    Il modo in cui hai dato il tuo punto di vista su tali esperienze, mi ha fatto vedere il tuo modo di vedere.

    A te non piace vedere la realtà come una rete di connessioni sinaptiche, non tanto perché è solo una nuova parola imparata a scuola, ma perché è limitante e deprimente riassumere tutto con un paio di impulsi elettrici cerebrali.
    Tu vivi altro, e quello che sperimenti, non è altro che una capacità del tuo cervello, ma ben venga.

    Tu non hai mai detto di immaginare qualcosa, tu lo vivi.
    Mangiare un fungo è reale e "provabile", tutti possono provare il provabile, ma provare emozioni... ma non è questo il punto.

    Io so che tutto ciò che vivi e hai vissuto è cosi chiaro. Non ti limitare a immaginare che non puoi "dimostrarlo". Non è vero, che non hai la capacità di dimostrare o scientificizzare ciò che vivi e sperimenti, perché l'hai vissuto. Il fatto è che prima di dimostrarlo, tutto è così assurdo; guarda Einstein...
    Ma tu lo provi, lo vivi, lo sai solo tu, ma ora grazie a te lo sappiamo anche solo noi. Se era quelllo che volevi, così è stato: hai coronato il tuo intento.
    Quello che vivi è incredibile e credo che tu debba riuscirci e che un giorno ci riuscirai, perché ci sei già riuscito. Quello che ci hai vissuto qui lo puoi vivere sempre, ovunque e in nessun luogo. È molto importante, ne va del futuro di un'umanità cieca all'invisibile, soggiogata al provabile, e ostinata a non voler dimostrare l'indimostrabile.

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    1. Io non sò se quello che sperimento è una capacità del mio cervello, o è una connessione con altri presunti piani dimensionali. O chissà che altro.
      A me vanno bene entrambe le spiegazioni, ciò che mi importa è continuare a vivere in questo modo. Se un giorno verrò a sapere che tutto quello che ho vissuto è solo opera del mio cervello, sicuramente ci rimango un pò male. Ma sicuramente non smetterò di vivere in questo modo.

      Non sò se un giorno vorrò trovare spiegazioni e effettuare studi, in modo da poter divulgare alla massa. Ora come ora non mi interessa, magari più avanti, chissà...

      Ci tengo a dirvi che non sono l'unico cosi, ne conosco altri che vivono parecchio con i piedi per terra pur essendo accerchiati da angioletti, mostriciattoli, energie, visioni, blablabla. Solo che queste persone non appaiono. Non si vedono, non si esprimono. Hanno amicizie "credine", con loro si lasciano andare a ogni tipo di discorso, ma sono persone normalissime. Possono essere colleghi di lavoro, professori, impiegati postali.

      Il concetto di "pace amore e benevolenza eterna" adottato da molti credini, è una fuga dai problemi. E' difficile vivere in quel modo senza perdersi TOTALMENTE. E ne ho visti davvero tanti persi.
      Anche io però la penso cosi, o meglio, non lo penso ma lo vivo come dicevo. Lo provo.
      Però i "credini" che vengono a scrivere su questo blog, sono un pò andati... Con rispetto parlando. Che bisogno hanno di convincere voi? Che gliene frega?

      Io sono venuto qui per mettermi alla prova, capire come confrontarmi con chi è un "non credino". Nella mia vita non ho mai avuto una discussione seria su ciò che vivo con i "non credini". Ho provato quindi a buttarmi dentro la gabbia dei leoni, e vedere cosa ne usciva fuori. Prima o poi dovrà accadere nel mondo reale, mi sono quindi testato su internet.


      Per finire... Ma sei serio? :D
      E' andata bene per davvero? Non mi prendi in giro? Lo chiedo perchè il tranello è a ogni angolo qui dentro ;)

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    2. G. per prima cosa voglio dirti che mi sei simpatico, e se anche mi piace un po ruggire, lo faccio solo per giocare.

      Secondo: poi voglio dirti che non mi convince la storia del confronto con i "non credini", penso invece che è un tuo modo per dire: "io ho visto cose che voi umani non potete neanche immaginare" e ancor più velatamente (ma neanche troppo) dire:"io ne so più di voi, non capirete mai" quindi ti senti più figo di noi poveri "non credini".

      Terzo: mi sembra che tu prenda le tue passeggiate con angeli e spiritelli come un divertissemant...come uno annoiato dalla vita, ma meno male che ci sono gli angioletti che mi tengono compagnia e mi fanno vivere cose magiche se no la vita sarebbe troppo piatta. Non mi sembri diverso da uno che va tutti i sabati a sballarsi il sabato sera.

      Quarto: salutami nonno carlo, e chiedigli se gli serve qualcosa.

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  37. Guarda... Dopo i primi anni di shock, sentirmi superuomo, migliore di tutti, "ho visto cose che voi umani"... Sono decisamente cambiato.

    Ero anche un ragazzino, ora non lo sono più.. Sò che magari è difficile a credersi, ma non ho nessun motivo per venire qui a sentirmi più figo di voi. Sarei solo uno sfigato. Magari lo sono per altre cose, certo... Ma non per questa.

    Per quanto riguarda il divertimento... Si, è un motivo, ma non è l'unico. Però c'è!

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  38. Bhe, le tecniche che ho imparato e utilizzo tutti i giorni mi fanno stare molto bene. Quindi, il benessere.
    Ho anche guarito qualche mio problema fisico che mi assillava da un bel pò.
    Poi soddisfo la mia curiosità.
    In più, imparo a conoscere me stesso, i miei limiti, le mie possibilità. Ciò che faccio non è l'unico modo vero e universale per conoscere se stessi, ma è un modo per farlo.
    E con me, funziona :D

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    1. perdonami ma anche andare a correre, mangiare leggero, uscire con gli amici e l'intimità con quelli veri è una tecnica che genera benessere e la relazione è il modo in cui ci si conosce. Ma qui si parla di viaggi astrali, angeli, lettura del pensiero e stregoneria...in che modo questo è migliore?...e come posso parlare con un angelo? devo fare una preparazione adeguata oppure solo certi eletti ne sono in grado?

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    2. Ciao G. congratulazioni per i tuoi bellissimi viaggi, almeno non sono una spesa economica.
      Scherzo un po', ma effettivamente quello che dici non mi sorprende granché, perché, sono sincero che quando mi sparo una sega, io vedo Angiolina Joly e credimi, quando vengo, lo sento l'orgasmo. Eccome se lo sento. Chissenefrega se la Joly non è qui vicino a me, io la vedo.
      Quando osservo i miei amici, mi dico: minchia che trip mentali si fanno con il fantacalcio, il sesso, la famiglia e vorrei aiutarli. Ma poi mi viene anche da riflettere: Ma vedo solo quello? Perché gli stessi amici sono capaci anche di altro. Allora torniamo al solito, al cane che si morde la coda, sono io che vedo solo quello e non vedo altro o non vi è dell'altro?
      Un'altro aspetto he mi incuriosisce molto:
      E' importante lasciarsi andare? perché in fondo chissenefrega, ste cose io le provo! è sono mie. Questo mi ricorda il teatro, per interpretare una parte, devi percepire quella cosa, sentirla, allora la recitazione arriva fino ad un certo punto perché in fondo a trasmettere qualcosa sei tu.
      Poi c'è l'altro filone, quello che vede la realtà per ciò che è ! che in fondo si esprime con "la realtà è questa" quindi tutto il resto non è realtà. E cosa ancor peggiore, chi sa di possedere questa realtà oggettiva crea un metodo, un esercizio, una scuola, un lavoro. Chi entra a far parte di questo lavoro tutto quello che ha vissuto, sentito, percepito in passato è finto perché è addormentato, quello che ha vissuto non l'ha vissuto perché lui ma una macchina, non vi era l'IO ma la falsa personalità. Chi non fa questo lavoro, o meglio ci si affaccia e poi rinuncia, perde la possibilità, addirittura a livello cosmico.
      Il blog dello smoderatore è interessante, perché mette il punto proprio su questo.
      Rilassati e viviti la vita, senza cercare chissà che cosa, magari lo trovi, ma avresti potuto trovarlo in cose assai più semplici, quelle cose definite dai quarta sviati "ordinarie".
      Osservare è sentire una semplice espressione di gioia di una persona a cui si vuole bene è una cosa estremamente semplice,ma considerata sentimentale. Eppure puoi viverla con una certa intensità, invece quelle sensazioni possono darle solo gli Angeli, Arcangeli e compagnia bella, mentre l'uomo no, egli è chiuso nei sui conflitti emozionali e mentali.
      Per quanto riguarda la guarigione, di cosa parli? guarito di cosa? che farmaci avresti dovuto prendere?
      Quando si parla di guarigione bisognerebbe essere precisi.

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  39. Mi scordo spesso di firmarmi, il post sopra è scritto da me, sono U.

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  40. "Perdonami ma anche andare a correre, mangiare leggero, uscire con gli amici e l'intimità con quelli veri è una tecnica che genera benessere e la relazione è il modo in cui ci si conosce."

    Certo! Infatti faccio anche quello. L'ho scritto nel mio primissimo commento. E mi piace anche fare altro.
    Mi chiedi come fai anche tu a "vedere" e vivere certe cose? C'è una letteratura immensa a tal proposito, sia commerciale che non commerciale. Se ti interessa, inizia pure da dove vuoi, tutto è uguale e va bene tutto. Segui qualche corso, parla con qualche allucinato, va bene tutto. L'importante è iniziare. Non ci credi? Difficilmente riuscirai a fare qualcosa. Ma non è niente di trascendentale questo.. Vale per tutto. Se io non ci credo alla mia laurea, non me la prenderò mai.

    U. adesso rispondo a te.
    Rilassarmi e vivermi la vita? Direi che lo faccio... Il fatto che faccio tutte ste cose poco scientifiche e strane, non vuol dire che non sia rilassato e non me la vivo tutta. A me piace far tutto, da giocare all'xbox, cazzeggiare su internet, far sesso, uscire con gli amici, parlare con entità, sentire le energie, vedere le auree, viaggetti astrali,e quant'altro. Se lo posso fare e lo faccio, mi piace, mi fa star bene, perchè mai dovrei evitare di farlo?
    Anche giocare ai videogiochi è un'illusione di felicità, eppure mi piace. Non passo ore intere tutti i giorni, non vivo per i videogiochi, ma lo faccio. Solo che nessuno dice niente a chi gioca ai videogiochi, è nella "norma".

    Mi chiedi delle guarigioni? Parliamo di somatizzazioni psicosomatiche. Stavo male di pancia, molto male. Eppure ero clinicamente sano, ho fatto tutte le analisi mediche (eh si,anche io vado dal medico.).
    Eppure stavo male. Crampi forti, diarrea o stitichezza, intolleranze alimentari di ogni tipo. Per i medici però non avevo nulla, e potevo mangiare tutto.
    Son guarito da questo, ora sto benone e mangio quello che voglio.
    Niente che una buona psicoterapia non possa risolvere... Ma parliamo di anni di psicoterapia. Io me la son risolta in pochi mesi.
    Però ti ripeto, non voglio dimostrare, andare nello specifico, parlare di esperienze.. Non mi importa. Per ogni cosa che dico, c'è la risposta pronta ovviamente. Lo capisco

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    1. non è fatto di credere o non credere, è che ho passato già questo periodo, dove mi sono letto un immensità di sletteratura sui viaggi astrali...lo facevo solo per la scoperta del magico, dell'oltre la vita quotidiana, così come anche ho iniziato a drogarmi pesantemente, non sono mai andato a caccia di alieni, ma il passo era dietro l'angolo, non mi interessa, non cerco altro dalla vita che possa farmi evadere, proprio perché non voglio evaderla, voglio viverla così com'è, come fanno tutti...ma l'impresa eccezionale, dammi retta, è essere normale.

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  41. Da Bob
    Leggo con interesse i post di G, che parla con angeli, vede aure, si cura. ecc
    Non voglio sapere e capire, tanto so che nn capirei. Lo accetto? Nn saprei, forse non del tutto ma mi va bene così.
    Sulle auree ti chiedo se per caso hai letto "Insomnia" di Stephen King dove le auree ci sono e parecchio.
    P.S. cercavo di convincere perchè credevo si potesse. In pochi giorni ho capito che è impossibile, meglio così, mi son messo il cuore in pace. Non so se scappo dai problemi ma di sicuro se ti svegli ti rendi conto che tutto il "male" è causato da noi stessi per problemi nostri.
    Tanto che ci sei e che fai psicologia aiuta Panella.

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    1. Da bob,

      Se uno è "sveglio" o meno, le chiacchere stanno sempre a zero.
      Quando uno è "sveglio" si rende ancora meno conto delle baggianate che dice.
      Se uno è "sveglio" dice cose come: "Mi rendo conto che tutto il "male" è causato da noi stessi per problemi nostri."
      Se uno è "sveglio" risponde: "Ecco, questa è una delle poche cose che quasi definirei come "universali" e sempre vere."
      Un'affermazione di questo calibro è tanto stupida, quanto inutile.
      Uno si "sveglia" perchè ha una fifa matta dell'incertezza.
      Uno si "sveglia" per poter sognare di avere più "controllo".
      L'illusione del controllo sull'incertezza allevia la paura, ma non cura dall'incertezza.

      Credine, cura te ipsum

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    2. Tanti sottili attacchi, tessuti in una raffinata ragnatela, uno dopo l'altro.. Costruzioni logiche che si interfacciano perfettamente e si attaccano con estrema precisione. Sei una fortezza inespugnabile...! :D

      L'illusione del controllo sull'incertezza allevia la paura, ma non cura dall'incertezza.
      Sono d'accordo! Ma ne sono fuori.
      NO! Non ne sono fuori... Altrimenti adesso verrei etichettato come superuomo (quale io forse sono, ma chi lo sà, il giudizio ai posteri ;) )


      Cerco di darmi calci in culo tutti i giorni. Incertezza,controllo,paura... Idiozie. Prenditi una bella strizza, ma di quelle grosse... Sicuramente ne avrai avuto, tutti ne hanno avuto. Incertezza controllo e paura spariscono. Conta solo la sopravvivenza, e senti solo il cuore che batte forte. Il sistema si attiva. E agisce. Come meglio può.

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  42. Se parli di normalità, allora dobbiamo capire cosa intendi tu per "normalità". Ciò che è normale è relativo. Ma io eviterei di iniziare un discorso simile, non finirebbe più!

    Per quanto riguarda l'evadere, io penso che anche tu abbia un tuo modo di "evadere" dalla cosidetta "realtà". Come tutti, come faccio pure io.
    Non è importante evitare di "evadere", è importante vivere. Avanzare. Risolvere. Ognuno lo fà a modo suo.

    Io ho affrontato molto mio padre per un'anno intero, tirando fuori le palle. Dopo una vita. Questo mi ha fatto crescere. Mica vedere gli angioletti.
    Ho cercato di risolvere la lontanza con mia madre, questo è ancora un pò difficile per me, ma ci stò provando. Questo mi fà crescere. Non vedere le energie.

    Non mi prendo per culo, io avanzo... Vivermi tutte le potenzialità del mio lato destro del cervello, non preclude il mio lato sinistro. E non preclude la terra in cui poggio i piedi. Non preclude niente. Sempre che sia tutto cervello ciò che "vedo".

    Ma ho anche avuto molti aiuti in tal senso, provando e vivendo tutte quelle cose non scientifiche. Ma ripeto, non è la "legge". Ma è una via. E mi piace.

    Non mi importa la scienza, ma non significa che non ringrazio le scoperte scientifiche. Mi hanno reso la vita decisamente comoda.
    Non mi importano i muratori e capire come lavorano, ma non significa che non sia estremamente grato di avermi costruito la casa in cui abito.

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    1. ...su questo hai pienamente ragione, questo tuo modo di pensare è funzionale, e vorrei anche io affrontare e vivere e finalmente crescere, anche se ho più difficoltà di te in questo. Che dire, hai ragione tu, chissenefrega degli angioletti però sono d'accordo con quello che dici.

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    2. Da Bob
      La normalità è una convenzione. Non esiste. Tutti sono normali e nessuno è normale.
      Certo, fai bene ad affrontare i problemi e a vivere senza preoccuparti di vedere cose "strane". Il lato destro è essenziale...
      Il fatto che non ti importi nulla anche se sei felice di tutto è una tua scelta che però contrasta con le tue parole di qualche post fa dove dicevi che I credini si perdono in un mondo di amore e benevolenza eterna. E non hai chiarito il mio quesito "se ti svegli ti rendi conto che tutto il "male" è causato da noi stessi per problemi nostri".
      Forse dovresti chiarirti e chiarirmi quella parte (se ti va)
      Si leggiti Insomnia se ti va, IT l'ho letto ed è molto "allucinogeno", molto bello. Anche altri. Adoro King.
      Peccato per il fatto che nn sei ancora psicologo anche se, ultimamente, considero sempre meno i "pezzi di carta". Se uno vuole imparare la psicologia lo può fare senza prof, ne sono convinto.
      Dovrebbero accettare di dare lauree a persone che nn frequentano, sarebbe un passo in avanti. Ovvio, con esami.

      Voglio capire dove vuoi arrivare parlando su questo blog, visto che dai dell'andato ai credini ma ne fai parte (o no?).
      Alla fine mi sa che siamo tutti credini e nessuno è credino. ehehe

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  43. Bob,
    Non ho letto insomnia, penso che lo leggerò presto. King è un maestro della scrittura, o almeno lo era. Quando lessi IT, ne rimasi tanto affascinato quanto shockato. Uno dei romanzi più belli che ho mai letto.
    Parli di psicologia e di aiutare panella? Purtroppo non posso. Non ora almeno. Sto per concludere la triennale, e la mia formazione come psicologo è decisamente scarsa per ora!

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  44. Ogni credino che viene a scrivere su questo blog, è andato... qualcuno è anche tornato per vivere e sperimentare di più. (un saluto a Da Bob)

    Non rimanerci male se quello che sperimenti sono altri presunti piani dimensionali proiettati dal tuo cervello, perché tu lo vivi e non vuoi smettere di viverlo in questo modo.
    Parlare con entità, sentire le energie, vedere le auree, viaggetti astrali,e quant'altro. Se lo puoi fare lo fai, ti piace, ti fa star bene, perchè mai dovresti evitare di farlo? Se non ti rendesse felice saresti solo pazzo.
    Magari è un'illusione di felicità, eppure ti piace, ne sei dipendente. Niente che una buona psicoterapia non possa risolvere... Ma parliamo di anni di psicoterapia. Tu te la sei risolta in pochi mesi, in realtà è stato un attimo.
    Stavi male di pancia, eppure eri clinicamente sano, Crampi forti, diarrea o stitichezza, intolleranze alimentari di ogni tipo... non importa che tu vada nello specifico, che tu parli di esperienze, ora sei guarito: lo capisco.
    Non ti prendi per culo, altrimenti non avanzeresti, ti tireresti solo indietro.

    Penso che tu sia pronto ad uscire dal closet spirituale e spiegare le ali per affrontare il mondo reale, perché lo fai tutti i giorni. Sappiamo che non sei l'unico, ce ne sono tanti, che provano, che vivono, visibili e invisibili, tutti incredibili.
    Penso che tu sia ancora giovane e un po' acerbo, insomma... sei perfetto. Lo sai che è difficile vivere in quel modo senza perdersi TOTALMENTE. Tu lo hai visto, tu lo pensi, tu lo vivi: lo provi.
    Questo è stato un ottimo test, una prova reale che hai provato realmente. Non hai niente da spiegare e nulla da dimostrare. Vivi come sai vivere tu, prova e sperimenta, perché anche senza dire nulla non ci sarà alcuna ombra di dubbio.

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  45. Non sopporto le religioni, il solo fatto che siano fondate su una fede le mette su un piano parallelo a quello del mio ragionamento.
    Ma è anche difficile pensare che tutto il reale sia solo ed esclusivamente fisico. Affermarlo sarebbe un atto di fede nè più e né meno di quello che si fa recitando il credo.
    In realtà ci sono diverse esperienze che lasciano perlessi e che sembrano indicare che l'uomo partecipa di una duplice natura.
    Del resto se alziamo gli occhi al cielo e ci riflettiamo su, comprendiamo che il mondo è ben differente da come ce lo hanno prospettato le Tv e la scuola.

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    1. Ciao Corrado,

      Geoengineering? Capelli d'angelo?
      Qualsiasi cosa siano, dietro sicuramente c'è la scelleratezza umana.

      Comunque chiedi a G.: è lui che vola.

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    2. "Pensieri felici, pensieri felici...!"

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    3. dire che le scie chimiche sono originate dalla scelleratezza umana ha poco senso, anche perchè il contesto in cui si inseriscono è quello di "cure" per il cancro che accorciano la vita dei pazienti, vaccini che avvelensano invece di prevenire le malattie etc.

      Che tutto questo sia riconducibile a semplici interessi umani è davvero molto difficile anche perchè qui si parla di genocidio depopolazione programmata. Chi guard ail cielo con ocstanza e si informa sulle analisi compiut ein tutto il mondo sa che hanno letteralmente inzuppato questo porco mondo di bario e di alluminio (per non parlare del resto)

      Approfondimenti

      cancro e vaccini

      La chemio funziona al due per cento

      scie chimiche


      Vaccini tossicie sterilizzanti

      Geoingegneria e scie chimiche

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    4. "dire che le scie chimiche sono originate dalla scelleratezza umana ha poco senso"

      intendi dire che ci stanno sotto forze oscure, spiriti, rettiliani, alieni, satana? chiedi sempre a G. è lui il pr.

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    5. Da bob
      Ma battitene il belino, se nn ti va bene vai in Tibet e sei a posto.
      Non si può vivere pensando che c'è qualcuno che ci intossica ecc. Non sto dicendo che non bisogna cercare di fermare sti matti, se la cosa sussiste (sussiste? A parte i vaccini il resto per me sono teorie un po' "eccentriche" ).
      Inutile andare contro al sistema, meglio cambiarlo.

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    6. Cambiare il sistema significa andare contro il sistema.
      Cambiare se stessi, significa allontanarsi dal sistema.
      Essere flessibili, malleabili, liberi. Pur mantenendo la tua concretezza interna. E' questa la "libertà". Non saremo mai "liberi", ma possiamo avvicinarci alla libertà... Non avendo bisogno di cambiare il sistema.

      Tutto va come deve. Tralaltro non va nemmeno cosi male. Io la fame non la soffro. Io la guerra non la vivo. Ho un posto caldo nel quale dormire.
      Di che ti lamenti?
      Non è cosi difficile star bene qui. Se fossi nel terzo mondo, capirei

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    7. Da Bob
      Il meglio cambiarlo era più o meno quello che hai detto te. Per cambiarlo devono cambiare tutti, dentro, noi. Non credo sia possibile che uno cambi gli altri, credo sia irrealistico. Ma di sicuro andare contro al sistema è dargli credito, è farlo vivere. Però a volte è difficile ignorare certi atteggiamenti, certi fatti. Cambiare vuol dire anche fare fatti.
      Quando uno è se stesso tutto andrà come deve, comunque ed in ogni caso.
      Si può sempre migliorare ringraziando quello che abbiamo. Altrimenti prendi baracca e burattini, trasferisciti in un eremo sperduto, vivi come un'eremita contemplativo e cerca la saggezza. Nessuno ti fermerà.

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    8. Corrado,

      mi avevi già conquistato all'esordio, dicendo che non sopporti una cosa che sia messa dalla fede su un piano parallelo a quello del tuo ragionamento, e che in realtà ci sono diverse esperienze che sembrano indicare che l'uomo partecipa ad una duplice natura.
      Genocidio? Depopolazione programmata? WMDs? Chi sta facendo tutto questo?

      Forse è come dice Dabob: lui non vive pensando che ci sia qualcuno che ci intossica, ma pensa che bisognerebbe cercare di fermarlo; senza andare contro il sistema, s'intende, ma solo cambiandolo.

      Forse è come dice G., che tutto va come deve, ma bisogna cambiare se stessi per raggiungere la rigida flessibilità, per essere liberi; quella libertà che non raggiungeremo mai e comunque lui sta bene, e degli altri... chissenefrega (posizione peraltro condivisa da ogni psicoligo e terapista)

      Basta non sapere di cosa non si sta parlando, perché quando uno è se stesso, è un altro, oppure non è, tutto andrà come deve, comunque ed in ogni caso.

      P.S. "Chi guarda il cielo con costanza" è G.: Giannino guard'in aria. Se non lo sai di già, chiedi a lui.

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    9. Da Bob
      No smoderatore, quando uno è presente è, fine. Non c'è nessun non è, se nn fosse non sarebbe presente, sarebbe senza libero arbitrio e nn avrebbe controllo su di sè, non starebbe seguendo quancosa che sente ma solo impulsi emotivi, emozioni, pensieri non partoriti consciamente.

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    10. Uno che vive in Palestina, in questo momento si chiede se domani le bombe possono cadere di nuovo, si chiede se stanotte può dormire bene nel suo letto senza sentire la sirena di allarme.
      Uno che vive nel nord della Svezia si chiede se domattina potrà uscire di casa o se la sua porta è bloccata dalla neve. Magari arriverà tardi a lavoro e il suo capo gli romperà i coglioni.
      Un'africano che vive la fame si chiede se domani mangerà ancora formiche.
      Io mi chiedo se finalmente riuscirò a prendermi questa benedetta laurea.
      Francesco Panella, di questo forum, si chiede se un giorno riuscirà a camminare con le sue gambe.
      Probabilmente ogni problema che ho qui indicato ha la stessa gravità per chi lo stà vivendo. Non è importante l'entità del problema, ma il punto di vista da dove lo stai guardando...
      Le scie chimiche, se effettivamente sono un complotto e se effettivamente è tutto vero ciò che dicono gli allarmisti, sono un grosso problema. Ma io non lo sò se cosi è. Ma una cosa è certa... Ci lamentiamo troppo. Delle scie chimiche. Di Berlusconi. Di Letta. La crisi. Disoccupazione. Soldi. Siamo i più poverini del mondo. Che mondo crudele, tutto a noi deve succedere.

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    11. Da Bob
      Vi chiedete troppe cose. Il palestinese vuole vedere l'alba e dorme sereno, lo svedese vuole arrivare in orario e sta sereno, l'africano vuole un po' di cibo e sta sereno (forse è quello messo peggio), panella vuole camminare sulle sue gambe? te vuoi la laurea?
      Io voglio un po' di cose, domani voglio un lavoro. Vado a trovarlo.

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    12. Sì Dabob,

      quando uno è presente, è presente, punto e allora?
      Credere che quando uno è presente assume superpoteri, e che essere presenti permette di aver controllo su tutto quello che andrà come deve, comunque ed in ogni caso... fâ rïe u belin!

      Se vuoi continua a leggere qui:

      L'Attimo Fuggito

      Elimina
    13. Da Bob
      Letto. Non vogli addentrarmi nella cosa, tanto nn ne cavo un ragno dal buco.
      Il presente è presente, il passato è stato accettato, non si hanno più rimorsi, ci siamo perdonati tutto, non c'è l'ossessione per il futuro, quello lo creiamo noi se ci crediamo, non esiste più ansia, paura, ecc. Non è facile, certe paure rimangono, forse si possono eliminare faticosamente, non lo so e nn è questo il punto.
      Il presente è semplice, non dà problemi. Te infatti lo trasformi nel passato perchè non vuoi coglierlo (credo). I problemi sono nel passato o nel futuro. Ognuno è libero di decidere come vivere...
      Te la crei te la dualità, non c'è. Se sei sei e basta. Lo accetti, fine dei problemi.

      Elimina
    14. "Basta non sapere di cosa non si sta parlando, perché quando uno è se stesso, è un altro, oppure non è, tutto andrà come deve, comunque ed in ogni caso."

      Ciao Smod che intendi con questa frase? che tutto si muove da un preciso determinismo?

      U

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    15. ...che è inutile chiedersi se tutto si muove da un preciso determinismo.

      Elimina
  46. Per Bob.

    "se ti svegli ti rendi conto che tutto il "male" è causato da noi stessi per problemi nostri".

    Bhe direi che sono assolutamente d'accordo... Ho vissuto parecchio in una realtà nella quale il "male" era esterno a me. Ma che vuoi che pensi un bambino? O un adolescente?
    Crescendo,e facendo esperienza, ricevendo aiuti, etc etc... Ho imparato che se vuoi cambiare il mondo esterno a te, devi cambiare il mondo interno a te. Tutto l'esterno cambierà di conseguenza.
    Passavo anni pensando "quando cambierà mio padre, quando smetterà?"
    Quando sono cresciuto, ho potuto tirare fuori i coglioni, cambiare IO, e prendermi il mio posto nel mondo. Nel mio mondo.
    Quindi per riassumere, si, tutto il "male" è dentro di noi.
    Ecco, questa è una delle poche cose che quasi definirei come "universali" e sempre vere.

    Mi hai chiesto anche come mai giudico tanto i credini che scrivono in questo blog, pur essendo io stesso credino. L'ho scritto qualche post più su. Mi sto fondamentalmente testando e mettendo alla prova, qui su internet. Non ho mai parlato seriamente con un non credino di cose credine :D

    Riguardo alla psicologia, e all'aiutare gli altri... Io credo che un buon psicologo sia uno che ha vissuto. Non uno che ha studiato. Senza togliere l'importanza allo studio, che è sacrosanta, ma sicuramente dando il giusto spazio all'esperienza di vita, che viene totalmente messa da parte.

    Io posso aiutare qualcuno sul conflitto paterno, non perchè l'ho studiato, ma perchè l'ho vissuto, e sono in via di risoluzione e accettazione.

    Posso studiare invece tomi interi sul conflitto materno, ma son consapevole di non averlo ancora affrontato e vissuto come si deve. Di conseguenza non ci metto un attimo ad aiutare qualcuno che mi chiede consigli sul conflitto materno. Il paziente avrebbe bisogno di venire da me, che sarò un futuro terapeuta(forse), per anni interi, e io lo potrei aiutare seguendo studi effettuati da altri che hanno studiato sulle esperienze di altri. Solo allora si avrebbe qualche risultato.

    Se io ho vissuto e risolto il conflitto materno, il paziente in questione potrebbe beneficiare della mia diretta esperienza. E la cosa sarebbe molto più efficace, veloce e risolutiva.

    E' come fare il vino... Non sò se farei mai un buon vino leggendo libri, facendo corsi, e cosi via. Ma affidandomi a qualcuno che FA il vino, e lo fà anche bene.

    Francesco Panella, vuoi imparare a fare il vino come si deve? Vai da uno che sa fare il vino, sbagliando e riprovando,e ha imparato a farlo vivendo nella sua azienda agricola tutti i giorni.
    Non andare da uno che ha studiato come fare il vino, e ha la certificazione in tal senso. Non sò se è chiaro l'esempio.

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    1. G. non andrò da nessuno, i miei problemi devo affrontarli io, nel mio modo, un altro mi può far vedere che ho un problema, ma non come risolverlo, quello spetta a me, perché devo risolverlo nella mia modalità e non con la modalità di un altro. Sono contento che tu abbia affrontato i tuoi problemi in perfetta fase con la tua età, avrai si e no 22 anni, e sono contento che hai iniziato a trovare il tuo posto nel mondo come un individuo indipendente dalla famiglia, almeno emotivamente, e questo è perfettamente normale, intendendo con normale un valore statistico e niente più. Questa è l'età in cui si affrontano questi problemi in genere, cosa diversa è per me, alcuni hanno più difficoltà e si trovano a doverli vivere in età più avanzata, io ne ho 28 e sto affrontando la separazione emotiva dalla famiglia, con l'aggravante di doverla trovare anche economicamente vista l'età. A dirti la verità non mi sembro migliorato molto, sto sempre in lotta con mio padre, e mi escludo sempre dalla famiglia, non riesco ancora ad avere un rapporto maturo, in famiglia, e ovviamente questo si ripercuote anche all'esterno. Sto andando in terapia, ma non c'è psicologo che possa camminare con le tue gambe, le tue gambe sono uniche, e si devono muovere nel loro modo unico.

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    2. Anni ne ho 25. Sono in ritardo con gli studi, ho sempre avuto difficoltà a studiare.
      Non c'è psicologo che possa andare con le tue gambe, assolutamente no, non è questo ciò che voglio dire. Sempre per tornare all'esempio, prima o poi dovrai pur provare a farlo da te il vino.

      Intendo che a volte ci si perde nelle parole, nelle soluzioni, nelle confessioni e nei tentativi di risoluzione, quando darsi un (positivo) calcio in culo, e agire, può essere la soluzione migliore. A volte si è bloccati dal farlo, e quindi si parla, si trovano soluzioni, si chiedono consigli. E' un circolo infinito

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    3. Cio che mi ha aiutato molto, è stato realizzare che alla fine.... Non ho davvero niente da perdere.
      Non avendo niente tra le mani, non posso perdere nulla!
      Solo guadagnare.

      Ed ero bloccato eh. Cazzo se ero bloccato.

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    4. Non avendo niente tra le mani, non puoi perdere nulla!
      Non hai niente tra le mani.

      Ammazza quant'eri bloccato.

      A Francé, ma lo vuoi fa' sto vino o no?

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    5. Certo....!
      Esistono situazioni nella quale, appunto "ammazza quanto ero bloccato" ;)

      Ci hai beccato proprio in pieno.

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    6. Certo che c'ho beccato, non era poi così difficile... lo hai appena detto...

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    7. Giri di parole su circoli ripetitivi senza uscita... Ma alla fine l'hai capito ciò che intendo. O no? Ma si, dai, io credo che tu l'abbia capito.
      Sarà solo retorica la tua... Credo.. Spero!

      O.o

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    8. G. 0.0,

      sì, giri di parole su circoli ripetitivi senza uscita... è dall'inizio che ho capito ciò che intendi. Tu sei fuori... dal giogo dell'incertezza della vita.
      Cerchi di darti calci in culo tutti i giorni... beh, diceva qualcuno: "Se quello che fai funziona, fanne di più".

      Sei venuto a testarti, a metterti alla prova, a capire come confrontarti con chi non è un credino, a lasciare la tua scia chimica... non credevi veramente di venire preso sul serio, vero?

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    9. Non sò effettivamente quanto sia importante per me essere preso sul serio.. Mi chiedo piuttosto quanto sia importante per te non prendermi sul serio!

      In ogni caso, non credevo mica di venire preso sul serio! Anzi! Per quello che ero rimasto piuttosto colpito e dubbioso quando hai scritto quel bel messaggione, dove mostravi interesse per il fatto che non ho raccontato esperienze.
      Sono qui per testarmi, come mi hai appena ricordato e hai ricordato ai tuoi lettori, non per far discepoli o per essere soddisfatto del mio buon lavoro da essere luminoso. O per sentirmi superiore. O per sfogare un pò di incertezze sul primo che mi risponde.
      Per quanto mi riguarda... Il test è andato abbastanza bene. Non ho grosso interesse a convincere qualcuno, quanto ad osservare le mie reazioni in merito alle vostre provocazioni.
      Sai no? Rabbia, fastidio, rivalsa... Ne ho provato un pò ogni tanto, durante queste discussioni.
      E' stato utile, per me...! :)
      Per voi non sò, presumibilmente posso essere un succulento bocconcino da spolpare. Un blog simile prende molti "punti" in più se ci sono Credini che vi scrivono. Diventerebbe un blog di divulgazione scientifica come molti altri, ma questo ha qualcosa in più, si chiama ironia. E quest'ultima attira chi ne viene colpito...!

      Smoderatore, e sciogliti un pochetto... Dai.
      Sei cosi serio, duro, punzecchioso. Fai copia/incolla molto spesso per rispondere, fai molti giri ripetitivi appunto.
      Qualche sorriso ogni tanto...? No? :)
      Dev'essere faticoso vivere in quel modo...!

      :) :p :]


      (='_'=) :D

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    10. Da Bob
      "La malizia è nell'occhio di chi scoreggia" (Guzzanti)
      Fidati, nn si scioglierà, non troverai risposte qua. Loro non cercano risposte, quello lo sai, sono cacciatori bramosi di sangue fresco (si sa un po' di horror, forse ho esagerato) per motivi loro.
      In Apocalypto lo diceva lo sciamano all'inizio, tutti gli animali donano all'uomo quello che hanno ma poi capiscono che l'uomo ha un buco dentro, impossibile da riempire. Fantastico che mi sia venuto in mente adesso.
      Bell'accostamento. Bene, noi che abbiamo scoperto che quel buco è in realtà una cascata possiamo evitare chi per scelta vuole essere buco. Ci farà solo perdere slancio perchè vuole la nostra acqua...
      Loro sanno che è faticoso ma nn accettano, problemi loro, l'hai detto te "non si può svegliare nessuno".
      Ciao, nemastè.

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    11. Non voglio risvegliare nessuno, anche se ammetto che per qualche istante ho sperato in qualche cambiamento. In ogni caso risvegliare qualcuno è possibile solo se sono risvegliato io. Sinceramente non mi vedo risvegliato. Ma mi sento nella strada.
      Un cosidetto "risvegliato", se sveglio è, qui non ci entra e non ci scrive.

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    12. G. condivido la tua compulsione a rispondere e fare il maestrino (anche io quando ho iniziato a scrivere qui ero così). State farneticando, cambiamento, risvegliare, metafore, sciamani, tutte cose che fanno parte della forma mentis del credino arruolato.

      Il blog (o almeno come piace ricordarlo a me) offre semplicemente un punto di vista diverso, più cinico, spietato e ragionevole di quelli che sono i cult leader seguiti da masse igenue, il tutto in chiave tragi-comica.

      Non so quello che sperate di trovare qui dentro, è tipico del credino cercare cose al di là...che non tutto sia condivisibile è certo, visto che nessuno è perfetto, lo smoderatore non è perfetto, e il blog non è perfetto.

      Per il resto, quando smetterai di voler un cambiare te stesso, smetterai di voler cambiare il mondo o gli altri.

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    13. E perchè dovrei smettere di cambiare me stesso? Quando ho iniziato a farlo, dopo le difficoltà iniziali, ho iniziato a star bene.
      Voler cambiare il mondo e gli altri è solo un'incertezza del cambiamento che si intraprende per se stessi.
      Se sono incerto di me, voglio cambiare il mondo.
      Nessuno è perfetto appunto ;)

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    14. nessuno ti impedirà di "cambiare te stesso", ma in te sarà sempre acceso quel motorino che tende verso il futuro in cui sta la meta che ti sei prefissato, in cui diventerai come vuoi diventare, e forse raggiungere qualcosa di stabile. Il fatto che tu dica di voler cambiare te stesso è quanto meno buffo, perché anche se non lo farai cambierai lo stesso, e non troverai mai niente di stabile. Ma il credino educato, ha in mente già la meta che vuole raggiunge e il desiderio è sempre li in fondo ai suoi pensieri e quello che vuole è la meta, vedendo il presente come un mezzo per raggiungere un fine che si trova altrove, perché adesso non si sente perfetto così com'è.

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    15. Da Bob
      Panella, hai mai visto un fiume che non cambia mai? E hai mai visto una goccia d'acqua preoccuparsi di dove sarà trasportata?
      Chi non cambia mai è già morto sulle sue convinzioni e certezze.
      Te ti preoccupi di dove arrivare, la goccia è perfetta, il fiume altrettanto. La frana che cade, il sasso che rotola, l'albero che resiste.
      Una domanda però volevo fartela. Ma voi che avete creato la parola "credino", come classificate i credini? Se li classificate ovvio. Mettete dentro tutto, cristiani, cattolici, protestanti, ebrei, musulmani, buddhisti, ecc o solo una parte? Cioè, uno è credino quando crede a cosa? grazie, magari c'era scritto, se così fosse linkate.

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    16. Ecco si, questa domanda mi interessa. Effettivamente, chi è un "credino"?

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    17. Comunque. Dici che non troverò mai nulla di stabile. Ed effettivamente è proprio il mio scopo, destabilizzarmi.
      In ogni caso, chi ha mai trovato qualcosa di stabile? Si può trovare qualcosa di parzialmente stabile. Che male c'è a ricercare l'instabilità? Parliamo di concetti e basta... E' il punto di vista che conta.

      Alla fine, tanto, moriremo tutti.
      No, non è humor nero! E' un mio modo di vivere. Il "chiessenefotte style".
      Potrei morire anche tra 5 minuti.

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    18. x bob

      "Panella, hai mai visto un fiume che non cambia mai? E hai mai visto una goccia d'acqua preoccuparsi di dove sarà trasportata?"

      quale punto non ti è chiaro di

      "Il fatto che tu dica di voler cambiare te stesso è quanto meno buffo, perché anche se non lo farai cambierai lo stesso"

      leggi invece di leggere le tue convinzioni nei miei confronti.

      io non sono l'autore della parola credino, come non sono l'autore del blog, il merito è dello smoderatore, ed è lui che vi ha risposto proprio con l'incipit del blog:

      Credino: [cre-dì-no] agg., s.m.(f. –a) – persona colpita da smarrimento fulminante causato dal credere con grande entusiasmo in concetti, dogmi o assunti in base alla sola convinzione personale o alla sola autorità di chi ha enunciato tali concetti o assunti, al di là dell'esistenza o meno di prove pro o contro tali idee e soprattutto al di là del proprio buon senso. (Inglese: Creedin)

      ...a voi tirare le conclusioni.



      x G.

      " Che male c'è a ricercare l'instabilità? "

      i credini hanno sempre uno scopo da ricercare e raggiungere, e indovina quando lo raggiungeranno? ma credi che non ne vorrai un pochino di più?

      "Alla fine, tanto, moriremo tutti."

      queste frasi non hanno alcun senso, sono la classica credinata...alla fine moriremo tutti....potrei morire anche tra 5 minuti.


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    19. Leggendo la definizione di Credino, sinceramente non mi ci ritrovo.
      Io non credo in niente e non perseguo nulla.
      Vivo, vedo, sento.
      Al massimo sono pazzo, schizofrenico, avrò qualche grave disfunzione cerebrale, ma di certo non sono Credino

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    20. leggi pure questa:

      in realtà il credino ‘ricercatore’ é più che altro già un ‘trovatore’, ossia nel 99.3% dei casi egli ha già trovato preconcetti, assunti e convinzioni che lo stanno portando verso il tanto agognato ‘risveglio’, unica cosa che, a parte casi di incurabile arroganza, non ha ancora trovato. Nella maggior parte dei casi il credino è già sui binari della sua ricerca; ciò che conosce risulta non essere abbastanza, ma sufficente per cercare qualcosa che, fino a prova contraria, non esiste. Il credino é alla caccia del senso o segreto della vita che ironicamente, più che paradossalmente, non considera appartenere a quest’ultima. Essendo il credino già sui binari della ricerca, a lui non resta che percorrerli: egli non ha alternativa.
      Quando non si conosce la dinamica di qualcosa che si incontra per la prima volta nella propria vita, non si possiede il lusso della scelta. Quando si sta cercando una strada alternativa e ci si imbatte in un sentiero sconosciuto, la scelta di percorrerlo, o meno, non è giustificabile da nulla in nostro possesso, ma non si ha scelta, proprio perché si è già deciso di ricercare una strada alternativa: si ha fiducia in tale ricerca ed il ‘sentiero’ serve allo scopo. Una volta trovatisi su tale sentiero, non si ha che la scelta di percorrerlo. Anche il decidere di continuare o abbandonare, sembra non essere in nostro potere.

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    21. No, non mi sono spiegato bene allora...
      Io non ho trovato niente. Tutto ciò che potrei avere trovato, sono concetti, illusioni, convinzioni, idee. Esattamente come tutti i credini. Esattamente come voi non credini. Esattamente come ogni altro essere umano al mondo.
      Tutti viviamo di idee concetti e convinzioni.

      Io stò proprio dicendo che ho le allucinazioni.
      Sono fuori di testa. Ok?
      Non è che ho "trovato" chissa cosa. Io vedo.
      Vado a farmi una tac al cervello e non mi stupisce se mi trovano un tumore grosso come un pugno.

      Nel momento in cui "vedi"... I casi sono due. O contatti uno specialista. O ti fai qualche idea e inizi a cercare. Ma son tutte idee. Sarei pronto domani stesso ad abbandonarle tutte se le sperimento come idee errate.
      In ogni caso non stò male ora come ora, quindi lo specialista non lo contatto.

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    22. Da Bob
      Scusa Panella, avere un concetto, dogma o assunto e prenderlo per buono per convinzione personale o per autorità di chi li ha enunciati, aldilà dell'esistena o meno di prove, è la descrizione di te e lo smoderatore. Perfetta tra l'altro, nn credo che qualcuno avrebbe potuto fare di meglio. Quindi siete voi i credini?

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    23. …"Non voglio risvegliare nessuno, anche se ammetto che per qualche istante ho sperato in qualche cambiamento. In ogni caso risvegliare qualcuno è possibile solo se sono risvegliato io. Sinceramente non mi vedo risvegliato. Ma mi sento nella strada.
      Un cosidetto "risvegliato", se sveglio è, qui non ci entra e non ci scrive."..

      Visto che ne ho conosciuti di risvegliati,quelli DOC, quelli della quarta via. posso dirti due cose a tal proposito.
      Intanto, non si riconoscono "risvegliati" gli uni con gli altri. Considerano risvegliato solo il proprio maestro, che comunque non ritiene risvegliato MAI il proprio discepolo. Tra risvegliati si giudicano e si insultano, sprezzanti anche con i maestri di discipline diverse. Qualche vecchio maestro può passare, in fondo è morto, non dà fastidio a nessuno, ma non tutti.
      Con un IO ipertrofico, vivono secondo il proprio credo, senza inserire nulla di nuovo, qualsiasi cosa al di fuori della quarta via è merda.
      Anche se si sono svegliati attraverso un sistema, cioè la quarta via, se la sono (anche in minima parte) aggiustata su misura. Chi segue Gurdjeff, chi Ouspensky. Burton per esempio si è svegliato con un maestro che faceva teatro, che non era un risvegliato ma che fece un corso breve di risveglio da Bennet che non era un risvegliato. Lo stesso Burton fu cacciato perché molestava gli altri studendi, cosa che continua a fare tutt'ora con i discepoli. Ma lui si è risvegliato! Senza tener conto che nella quarta via è impossibile svegliarsi se non hai una guida cosciente. (frammenti di un insegnamento sconosciuto di P.D. Ouspesky)
      Tutto ciò che obietta il loro credo, li fa incazzare. Internet li fa incazzare.
      I BLOG li fanno incazzare.
      Quando strillano, non sono incazzati, ma stanno recitando una parte. Quando sono sprezzanti, è perché il maestro non può essere buono, risulterebbe dannoso per lo studente.
      Una cosa li accumuna tutti, che questo risveglio a livello sociale non gli da niente, ed allora aprono una scuola, scrivono un libro, fanno conferenze. In qualche modo…il Maestro...a da campà..
      Qualcuno si apre un conto all'estero, qualcun altro finge di avere una associazione culturale dove si pagano le rette mensili ma non si fanno fatture.
      Hanno studenti/allievi/amici che lavorano senza essere pagati, bensì pagando.
      Giudicano la vita ordinaria (perché ovviamente la loro è straordinaria), che in realtà a detta loro non giudicano ma si tratta di un osservazione OGGETTIVA che viene da influenza C.
      I risvegliati sanno amare e gli altri no
      i risvegliati vedono il mondo e gli altri no
      i risvegliati sono oggettivi e gli altri no
      i risvegliati hanno ragione e gli altri no
      I risvegliati hanno compreso di non sapere e gli altri no
      I risvegliati quando muoiono diventano eterni per il sistema solare e gli altri vanno a verificare se realmente la nasa è stata sulla luna.
      Ma sopratutto: Dopo questa piccola classifica che fa un pochino intendere la distanza che esiste tra un risvegliato e un uomo ordinario che viene puntualmente esternata, precisata e puntualizzata, c'è la parte più bella.
      Il risvegliato ha compreso di "ESSERE UNA NULLITA", ma gli altri… no.

      U

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    24. Bello... Ok.
      Quindi?
      Tutto questo excursus, per dire cosa...?

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    25. ...per dire che questo è un blog di matti.

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    26. Bravo Giannino!

      Ti ricordi quando ancora Anonimo arrivasti al grido di: "sono un credino e non ho molta voglia di dilungarmi in interminabili discussioni"?

      ...40 commenti dopo... tutto questo excursus, per dire cosa...? Bello...Ok. Quindi?
      Mi pare che il test sia andato abbastanza bene.

      Due punti chiusa parentesi.

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    27. Beh, Dabob,

      come dice lo scemano: "Non tutti gli uomini riescono col buco."

      Advaita, il non-dualismo

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    28. U,

      ma che hai conosciuto R. E. B.?

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    29. Le "interminabili discussioni" erano riferite alle presunte mie esperienze. Non ho descritto esperienze, per discuterne all'infinito! Questo intendevo con interminabili discussioni.
      L'ho anche precisato poi, dopo che qualcuno mi aveva già fatto notare una cosa simile.

      Detto questo, vado a farmi un viaggetto su alpha centauri. Vediamo che mi dicono stanotte

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    30. Da Bob
      Ma si hai ragione, meglio credersi delle nullità e piangersi addosso, criticare qualcuno e incolpare queste figure per tutto.
      No, non sono credino. Ho smesso.

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    31. Sto ripensando al tuo modo di rispondere ai commenti Smoderatore.
      Usi questa intelligentissima cattiveria celata... Logica e attenta a ogni dettaglio.
      Sarebbe interessante incontrarti di persona.

      Sei un pò come il brucaliffo, non dai mai risposte dirette, vanno sempre interpretate... Un profeta dell'era moderna insomma

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    32. Da Bob
      Si o un serial Killer dell'era moderna...auguri G! Se mette un telo plasticato in terra preoccupati!

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    33. Ma no ma no dai, non esageriamo....! Non per forza essere sferzanti a tutti i costi significa essere assassini... Avremo un pianeta pieno di serial killer allora...

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    34. Smoderatore ti ORDINO subito di rispondere alla richiesta di Toto' Peppino e la Malafemmina che puoi trovare nel commento in data 02/02/14 21:42.
      Abbiamo fatto una buona panoramica in questo blog delle fregnacce gurdjieeffiane,abbiamo discettato su insipidi conferenzieri new age,tracciato le derive orientaleggianti di mediocri e nevrotici spiritual-populisti,accennato a zen-radical chic seduti su cuscini di Kashmere,strizzato l'occhio al Lavoro su di Se della massaia di voghera...ma quando cazzo ci fai un articolo sull'ufologia di asthar sheran altrimenti conosciuto come ashella pezzata? O un bell'articolo sullo sciamanesimo della tribu' dei froceyenne che tanto va di moda oggi?
      Cerchiamo di concentrarci anche su quello che va piu' di moda oggi e non parlare sempre e solo di vintage.
      Mi aspetto un buon lavoro da te,mi raccomando non ci deludere.
      Gennarino O' Vibrione

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    35. Alieni? Si dai, sarebbe un'ottima cosa. Ci ho parlato con qualcuno, non tanto amichevole a dir la verità. Anzi. Vediamo se le cose corrispondono :D

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    36. Mo tu che centri punto G dei poveri..ops scusa G punto.Il Namasthe' te lo sei scordato questa volta?Mi raccomando al limone ma anche alla pesca va bene.Non fare il prezzemolino di ogni minestra...e se lo devi fare un po' di creativita' non essere noioso e scontato come sempre.Eh ne devi fare di strada ancora Prezzemolino G punto ehehheheheeh
      Ritornando a Smoderatore..facci un cazzo di articolo sugli alienati ufologi e compagnia bella..su dai non mi far fare i nomi che il web e' pieno,penso che ne sei capace di prenderne per il culo un paio no?Dai non fare il timido.Poi ti prego anche lo sciamanesimo e' una bella fogna dalla quale tirare quelche ratto puzzolente ahhahah che ne dici della mia proposta?Dai sbrigati che il blog sta languendo nell'immobilismo e nella ripetivita'...lista della spesa:
      Ufologia Alienante
      Sciamanesimo della tribu' dei Froceyenne tutto pace e amore
      Reiki-Sushi per i palati piu' fini
      Dai non ci deludere e banna G punto che veramente e' di una noia..
      Gennarino O' Vibrione

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    37. :'(

      Oh Gennarì, un paio di cozze me le mangerei... Non crude magari :D

      http://www.youtube.com/watch?v=X6Sav31BPDI

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    38. Va bene per questa volta ti perdono...organizzero' una pepata di cozze in tuo onore,basta che non te ne esci con un namasthe' alla pesca che noi beviamo solo birra peroni gran riserva che accompagna benissimo il nostro amato mitile.
      Chiusa la parentesi conviviale,siete invitati a non distogliere l'attenzione dalla richiesta di modernizzare un attimo il lavoro informativo di Smoderatore che sta perdendo inutilmente tempo inserendo nel blog video demenziali come l'ultimo dal titolo "Lo spettro del credino".Che dobbiamo fare Smoderato'? Vogliamo trattare il mondo dei Credini a 360 gradi,inserendo articoli su raggruppamenti di idioti che conquistano ogni giorno sempre piu' consensi come gli sbandati del 48 ufologico,o ci dobbiamo inflazionare sempre con il solito spiritual-vintage che non smuove piu' interesse perche' gia' abbondantemente trattato?
      Ti ho fatto la lista della spesa,mi aspetto una performance alla "Italian Chef",la giuria sara' impietosa ahahahahaah
      Gennarino O' Vibrione

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    39. Da Bob
      Vai Gennariè, vedrai che, se ti impegni, il giudice ad XFactor o a qualche altra consumizzata televisiva te la fanno fare! ;-)

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    40. Bob?! Ma che cazzo di nome tieni ahahahahahahah Si il giudice a XFactor e quando verrai a cantare lo sai dove te lo devi mettere il microfono ahahhaahaha
      Gennarino O' Vibrione

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    41. Ahahahaha ma qui scadiamo con comicità di serie B!

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    42. La comicita' di serie B e' la sola che puoi comprendere..tocca abbassarsi ogni tanto per permettere anche a un Namasthe' alla pesca come te di ridere...ma secondo me il Namasthe' lo preferisci alla banana ahahahahah
      Gennarino O' Vibrione comico di Serie B

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    43. The Smod (fa più figo) vorrei realmente scambiare due parole con te al di fuori del blog, c'è modo di avere una tua email?
      Semmai ne creo una e te la inserisco.

      Grazie.

      U.

      Elimina
    44. Smoderato' non fornire nessuna email soprattutto a quelli che te lo chiedono tutti comPunti ahahahahah sono in fin dei conti solo estrattori di quintessenza informativa eheheheh
      Smoderatore allarga la tua opera di controdisinformazione anche ad altre nicchie(e ormai non piu' cosi nicchie) spiritual-deliroidi.
      Non rimanere fermo al prodotto che ebbe fortuna negli anni 70,quello per intenderci dei guru oceanici di tipo orientalizzato...oggi la strategia di marketing e' cambiata:maggiore scelta di gruppi ma di piccola-media grandezza ,con leader meno carismatici ma piu' versatili,con tendenza al coordinamento e alla confederazione tra leader differenti.L'utente spiritual-deliroide di oggi invece, a differenza di quello di ieri,concepisce l'interattivita' con il gruppo e piu' in generale con il movimento come quel luogo dove poter essere capaci di inventare realta' ed esserne protagonisti(la vera sindrome dell'eletto o del maestro).Chi e' piu' capace in questo atto immaginativo-persuasivo guadagna ruoli e spazi mentali-altrui.Prima si aggregava gente per dare pressione a un tessuto sociale,oggi al contrario si disaggrega il tessuto sociale in piccoli gruppi deliranti per alleggerire le difese e la forza culturale di un paese.
      Gennarino O' Vibrione comico di serie C1

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    45. E certo che non fornisce i suoi dati personali perchè altrimenti una bella denuncia da parte di persone, associazioni e gruppi in questo sito DIFFAMATE non gliela toglierebbe nessuno....

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  47. FANDELBLOG31/01/14, 16:20

    "Ho scritto molto, e ti attacchi a una frase?"
    Hai scritto molto si! Mi attacco alle frasi più significative altrimenti non finiamo più.

    "Ora mi diverto un mondo. Tutti i giorni c'è qualcosa di nuovo da scoprire, sul mondo, su di me, sulle persone, sull'universo. Su tutto."
    E fin qui siamo alla propaganda sulla scia del ma quanto sono figo ora e quant’ero sfigato prima (il che implica anche pensare quanto siano sfigati quelli della massa non esoterica. Non come quelli della massa esoterica che invece ….),

    Ora veniamo al milieu esoterico così composto:
    "Io frequento gente "credina". Qualcuno è allucinato, andato, shockato. Capita eh...!

    Qualcuno invece è incredibile. Dovresti conoscerli."
    Purtroppo tutte le tipologie su menzionate le ho conosciute. L’allucinato è pericoloso per se stesso, il tipo incredibile è pericoloso per gli altri. In ogni caso vale per tutte le tipologie il motto: se li conosci li eviti.

    "Poi frequento anche persone "non credine". Non posso parlare di TUTTO, solo di una parte della mia vita, ma va bene. Vedo le loro emozioni, i loro pensieri, i loro circoli, le loro trappole.. E ovviamente non glielo posso dire. Ma va bene"
    Questa situazione è frequente direi: tutti vediamo le dinamiche perverse degli altri ma fatichiamo a vedere le nostre. Il credino fatica talmente tanto a vederle da pensare, anzi da essere convinto, di esserne esente, di averle superate o di averle addirittura trascese. Convinzione che deriva anche dal fatto che lavorando su di sé è un gradino superiore agli altri quindi quello che vede lui è frutto di illuminazione e quello che vedono gli altri è frutto di sonno di coscienza.

    Poi citi i" meccanismi di difesa automatici", ossia quello stratagemma che riprenderai più tardi quando parlerai di non focalizzarsi sui nemici esterni , ma di concentrarsi su quelli interni. In fondo dire che se cambi tu cambia tutto il mondo intorno a te ha sicuramente una base di verità ma la self spirituality, abituata a soluzioni magiche in tempo zero, e ad effetti speciali ti dice: invece di lamentarti che non serve a niente inserisci nelle tue dinamiche un bel meccanismo di difesa così niente e nessuno potrà ferirti. Ora – visto che sei abiutato ad analizzare le dinamiche perverse in chi ti circonda – ti invito a cercare in quei soggetti INCREDIBILI di cui parli, dietro la facciata di amore universale, una profonda anaffettività e anestesia emozionale che li rende totalmente incapaci di empatizzare col prossimo. Certo devi avere una grande capacità di analisi perché sono molto abili a mostrarsi per quello che non sono (altrimenti di certo non li definiresti INCREDIBILI).
    FINE PRIMA PARTE

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  48. Accidenti! Mi hai sconfitto, smascherato, distrutto!
    Sono spalle al muro.
    Ora corro a piangere sotto le coperte perchè mi sono appena resto conto di non essermi mai ascoltato e capito, mentre perdevo tempo ad ascoltare e capire angioletti e altre persone nei loro circoli ripetitivi...!

    Devo affrontare i miei problemi. Hai ragione. Non devo più perdere tempo a vivere di fioche illusioni di salvezza, correre dietro presunti santoni INCREDIBILI che in realtà rivelano anaffettività patologica, e mi fanno credere di essere "unico e speciale" in un mondo di pecore dove nessuno, e dico nessuno, può assolutamente capirmi.
    Che tristezza. Che dolore! Mondo crudele!
    Come ho fatto a non pensarci prima!?

    Mi hai propinato una scarrellata di luoghi comuni uno di seguito all'altro, come una mitragliatrice. Ho perso. Non sò cosa dire, non ho parole...!

    Scusa se mi permetto ma... Il tuo discorso mi sembra molto simile a quello di un Credino che risponde a un Non credino. Sbaglio?

    Mh si probabile, sbaglio. Anzi adesso presentami un'altra carrellata di attentissime analisi psicologiche per rispondere a ciò che ti ho appena chiesto. Così magari posso crescere e imparare da te, unico detentore di verità incontrastabili :D

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  49. fandelblog31/01/14, 17:47

    "Accidenti! Mi hai sconfitto, smascherato, distrutto!"
    IO???
    Sono spalle al muro.
    TU???
    Io, come te del resto, semplicemente tentavo di proporti un punto di vista differente dall'abituale fruitore di new age e altre cazzate pseudoreligiose di pseudosalvezza e pseudoilluminazione.

    Va bè visto che me lo chiedi preparerò un'altra carrellata di attentissime analisi psicologiche nonostante il tuo atteggiamento di superiorità mi induce a pensare che farei meglio a preparare la formazione del fantacalcio.
    Ma non avendo nulla da insegnare né verità inconfutabili rimanderò il fantacalcio per dedicarmi al mio blog preferito.

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  50. Ti sembro troppo superiore ora se ti dovessi dire qualcosa tipo...
    "Magari mi comporto da superiore, ma tu lo fai più di me. Sono uno specchio nel quale ti ci stai ben bene specchiando!"

    Azz, si forse sono esageratamente superiore.
    Mi dispiace.
    Ma sai, me l'hanno detto gli angeli ;)
    Non sono stato io a dirlo...
    Ho una missione...
    Non sono superiore, mi hanno SCELTO per una missione...
    Non prendertela con me, prenditela con loro...

    Pace e Amore fratello.
    Namastè.

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  51. fandelblog31/01/14, 19:29

    Ah va bè ma allora mi dedico al fantacalcio !
    Love is the answer.

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  52. No.
    Hate is the only answer, love is the root of cancer.

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  53. Ciao Smoderatore,a quando un articoletto sugli "alienati dell'ufologia"?
    Mi pare che i tempi siano maturi per ampliare le tematiche.
    Firmato:
    Toto' Peppino e la Malafemmina

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  54. Una volta che ti rendi conto che la realtà non è una tua proiezione,ma che esiste indipendentemente dalle tue idee, ne divieni libero.La credenza che la realtà sia un'illusione sarà fra le prime menzogne di Satana che verranno svelate,i tempi sono ormai vicini,figli miei.
    (Ehladah Serah, 32c, Tosephoth)

    -Sathya Sai Baba (Sathya Narayana Raju)

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  55. Il giorno in cui avrete una persona malata, vostra amica o forse la vostra stessa mamma... che sul letto di morte guarderà la croce alla ricerca di una speranza... fategli vedere questo sito web.

    E ditegli: "non lo fare! Non sarai mica una credina!"

    Togliete la foto di Gesù Cristo dalla striscia in basso...

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  56. Ciao smoderatore. Ho letto qualche tuo articolo e devo dire che sono interessanti speculazioni, sebbene non sia d'accordo con quello che dici. Quello che mi chiedo è, perché tanta opposizione verso un modo di vedere la vita? Personalmente seguo una via spirituale e non sto vivendo nessuna dissociazione, anzi sto iniziando a vedere parti di me stesso che prima ignoravo e che mi impedivano di vivere serenamente. Conosco tante persone che stanno realmente cambiando le loro vite, e non è un'illusione, le vedo cambiare davanti i miei occhi e realizzare cose magnifiche.
    Inoltre vorrei dire che una massima della psicologia è che l'essere umano non può conoscere la realtà perché ogni volta che tenta di farlo crea una descrizione. La descrizione, ovviamente, non è la realtà, la mappa non è il territorio, ma spesso li confondiamo. A mio parere (che può essere anche sbagliato, ma chi può dire cosa è giusto e cosa non lo sia?) finché il nostro modo di conoscere la realtà sarà basato sulla ragione, creeremo sempre una descrizione della realtà, e quindi una separazione. Come conoscere davvero il Reale, allora? Io sto seguendo la mia via personale, tu la tua, altri come me seguono vie simili alla mia e altre seguono vie simili alla tua, ognuno ha il suo percorso. Inoltre, se è un qualcosa che può davvero migliorare la qualità della vita, perché combatterlo? Attraverso le esperienze che sto facendo mi sento sempre più legato alla vita, aperto verso gli altri e sempre più cosciente di me stesso, quindi che male c'è?
    Ad ogni modo, ti auguro buona fortuna per il tuo percorso, in modo sincero.
    Saluti :)

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    1. Ciao Anonimo Sincero,
      condivido l'aver realmente vissuto l'illusione di cambiare la mia vita, il vedere il cambiamento con i miei occhi, il realizzare cose magnifiche, il descrivere le descrizioni come risultato del tentativo di conoscere la realtà...
      La descrizione, ovviamente, non è la realtà, la mappa non è il territorio, eppure si segue una via che percorre... questi luoghi comuni della ricerca spirituale.
      L'essere umano non può conoscere la realtà, ma c'è una via tracciata sulla mappa del territorio del Reale.
      Una volta imboccato il cammino del percorso della via, vediamo il territorio, ne studiamo la mappa, ne descriviamo il panorama.

      Nel crederti sempre più legato alla vita, aperto verso gli altri e sempre più cosciente di te stesso, se non fa male né a te né agli altri non c'è assolutamente niente di male.
      Quello che ti chiedi è, perché tanta opposizione verso un modo di vedere la vita?
      Ognuno è libero di credere a quello che vuole, come ognuno è libero di criticarlo.
      Non è opposizione o conflitto, è solo un modo di vedere la vita.

      Ti auguro anche a te sinceramente buona fortuna.

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  57. Salve Smoderatore: Che bell'articolo! finalmente un pò di genuina spiegazione razionale a mesto sfavore di sciorinate spiritose... ah ! no! spirituali!
    L'anatomia del credino è un articolo davvero interessante , direi abbastanza completo...ma si può forse approfondire un pò di piu?.
    Se mi è concesso.... (e non quello di ceramica dotato di sciacquone dove ci si siede a "meditare" ), ebbene: Posto una piccola filippica di risposta all'articolo.
    Scavicchiando come le talpe un pò più al dì sotto dei concetti esposti riguardanti quali zone del cervello oramai riconosciute vengano adibite a determinate funzioni , e al dì là di quali configurazioni neurali si attivino a determinate stimolazioni nei soggetti dichiarati sani rispetto a coloro dichiarati affetti da dpd...
    Ci sono almeno due punti un pò oscuri ma che perlominimo a mio parere non sono affatto trascurabili....
    Parto premettendo che :La morte cerebrale di una persona viene dichiarata quando vi è totale assenza di attività elettrica all'interno del cervello: Anche se le cellule cerebrali sono ancora in buona misura intatte , magari ossigenate artificialmente da una macchina di mantenimento: Ok, detto questo, se ne deduce che il fenomeno dichiarato vita , non risieda nell'apparato cellulare neurale a sè stante ma appunto nell'attività elettrica che si genera all'interno.
    Non ritengo quindi errato vedere il cervello come una sorta di particolare computer biologico alimentato a corrente , tale computer è strutturato in più sezioni peculiari ma interconnesse tra di loro come una grossa griglia autostradale , le sinapsi dei neuroni sono le strade in cui si trasmettono e si generano e a singhiozzo gli impulsi della corrente. Le connessioni sinaptiche tra neuroni sono diverse per ogni persona, possiamo dire che ognuno ha una sua mappa di reti autostradali creata da diverse esperienze di stimolazione sensoriale , diverse esperienze di vita e diversa genetica.......

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  58. .....A partire da particolari e individuali stimoli : Si creano quindi in ogni persona delle "corsie preferenziali" all'interno della mappa neurale a seconda delle esperienze vissute.
    L'esempio classico del bimbo morso dal cane che da grande sviluppa una fobia nei confronti dei cani , il tizio in questione da adulto avra più interconnessa la parte del cervello dove è immagazzinato il ricordo del concetto di cane con l'amigdala o magari con il sistema motorio ; perchè cane diventa uguale a pericolo e quindi fuga per la sopravvivenza , di contro una persona che adora i cani e che ne ha tratto solo esperienze positive avrà una mappa cerebrale diversamente configuarata.
    Questa di corsia preferenziale mi sembra una buona definizione scientifica di quel fenomeno che viene generalmente definito ego , o demone psicologico , o anche complesso , ossia una rete neurale oramai ben configurata che associa lo stimolo alla reazione in base a configuarazioni apprese con l'esperienza e l'istinto : il topo che tocca il formaggio e prende la scossa , non toccherà più il formaggio anche se l'elettrodo è stato tolto dal pezzo di formaggio e non c'è più tensione elettrica , perchè ormai si è creato la sua connessione , o piccola rete a sistema chiuso: Formaggio uguale scossa : Ossia un piccolo ego.
    Detto questo , non è strano se individuato un meccanismo ripetitivo :(Stimolo uguale reazione automatica ), si possa coscientemente scegliere di abbandonare la meccanicità di tale rete chiusa: Soprattutto se magari ci è dannosa , ad esempio se la fobia incontrollata nei confronti dei cani ci fa fare brutte figure , o se quel sorcio volesse ora finalmente mangiarsi quel formaggio oramai privo di tensione elettrica: Esso dovrebbe di fatto uscire dall'ego che si è precedentemente formato.
    Chi esce dall'ego? Nessuno, ma si può scegliere di smettere di farci scorrere la corrente... come? Semplicemente lasciandolo cadere in disuso: Per scelta volontaria si smette di prestare attenzione al vecchio ritornello automatico: Azione \ reazione : Per poter compiere tale azione però bisogna per forza osservarsi con un minimo di distacco imparziale dal soggetto dell'osservazione: L'ego, altrimenti si è troppo presi a recitare il solito teatrino prefigurato per accorgersi che si stà seguendo il solito vecchio ritrito copione. Avrei molto da "ciaccolare ma stò già scrivendo troppo , il secondo punto che volevo approfondire riguarda appunto il parallelismo tra l'assenza di corrente elettrica all'interno di una rete neurale e la dichiarazione di morte cerebrale .......ma se sono troppo pedante ci dò un taglio........No, scherzavo...
    semplicemente il mio ego della pigrizia è così comodo e soffice! lo vedo davanti a mè splendido e invitante come un piatto di marshmallow rigirati nel burro e fritti.
    Semmai mi divertirò a impegolarmi in discussioni in un altro post , prima i miei marshmallow. E per chi teme i cani : Bau!.

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    1. Si può coscientemente scegliere di abbandonare la meccanicità di tale rete chiusa se individuato il meccanismo ripetitivo: stimolo uguale reazione automatica? Come si sceglie? Come si individua? Uscendo di fatto dall'ego che si è precedentemente formato?
      Chi esce dall'ego? Nessuno, ma si può scegliere di smettere di farci scorrere la corrente... come? Semplicemente lasciandolo cadere in disuso: per scelta volontaria si smette di prestare attenzione al vecchio ritornello automatico Azione \ reazione... in che modo, facendo finta di niente? Ricordandosi di scordarselo? È questa l'osservazione con un minimo di "distacco imparziale dal soggetto dell'osservazione"? L'ego? È proprio questo l'essere già troppo presi a recitare il solito teatrino prefigurato per accorgersi che si stà seguendo il solito vecchio ritrito copione "coscienza vs. meccanicità"?

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  59. Salve smoderatoratore , che piacere sentirti! O meglio....Leggerti! : Ammetto che la stoccata dell' ultima riga del tuo post di risposta è davvero un opera d'arte.
    Porre domande anzichè argomentare , sbrigativo e pratico: Ottimo e molto funzionale : in pratica lasci a me la fatica dell'argomentazione!....Proprio a me che adoro la pigrizia! Sadico! : Mi sà che prima o poi proverò anch'io la tua tecnica letteraria... (Scherzo).
    in realtà le tue domande le stai ponendo a tè stesso: Sbaglio? e io interpreto per tè il ruolo temporaneo della Sibilla.
    E dire che temevo l'articolo fosse ormai troppo vecchio per ricevere attenzione se ci postavo un commento : invece eccoti quì piccante e fragrante come una pizza alla diavola! Ok... Adesso che ho goduto dei piaceri della buona tavola , inforno: Quella pizza della mia risposta.
    Azione\reazione: Ad un argomentazione ne segue una risposta , oppure il clichè dell'antagonista in una discussione: Anche questo è un modo di interpretare un ruolo , e non c'è assolutamente nulla di male, è del tutto normale compiere azioni meccaniche: Lo stò facendo anch'io in questo esatto momento : Anch'io stò interpretando un ruolo nel rispondere a mia volta: Questo susseguirsi di post è un esempio classico del ciclare all'interno dello stesso circuito chiuso : Qualunque azione possiamo intraprendere è in fin dei conti classificabile e quindi ascrivibile ad un circolo di meccanicità : Come appunto tu facevi notare citando il solito vecchio ritrito copione: "coscienza vs meccanicità ....D'altra parte il mondo materiale è sottoposto a una cronologia temporale e all' inevitabile derivato della legge di causa effetto: Ergo la meccanicità e il susseguirsi di cicli causa effetto chiusi sono un fenomeno del mondo in cui viviamo.
    Ti dò totale ragione in questo: La differenza sostanziale però secondo mè stà nella Possibilità di Scegliere: Conoscenza è libertà e potere, perchè Conoscenza reca a chi la possiede il dono della Scelta... Citando la tua frase : È proprio questo l'essere già troppo presi a recitare il solito teatrino prefigurato per accorgersi che si stà seguendo il solito vecchio ritrito copione "coscienza vs. meccanicità"?
    Esatto! è proprio questo! Questo è un buon esempio di meccanicità psicologica e quindi di ego: Vedi che sai benissimo cos'è un ego e come individuarlo?(Cit: come si sceglie? come si individua?) tutto ciò che è un ciclo meccanico è di fatto l'espressione di un ego .....

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    1. "In realtà le tue domande le stai ponendo a tè stesso: Sbaglio?"
      Non saprei, dipende dall'interpretazione a seconda del circuito in cui ti sei chiuso.

      "La differenza sostanziale però secondo me stà nella Possibilità di Scegliere: Conoscenza è libertà e potere, perchè Conoscenza reca a chi la possiede il dono della Scelta..." Conoscenza di cosa? Mamma mia, quante maiuscole...

      "Tutto ciò che è un ciclo meccanico è di fatto l'espressione di un ego"
      Andiamo oltre, questo ce lo ritroveremo più sotto...

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  60. ......Solo che per l'appunto dopo aver compiuto un individuazione come quella che tu hai appena compiuto , ossia dopo aver ottenuto la conoscenza di quello che prima dell'individuazione era un meccanismo inconscio , si aprono le porte alla possibilità di Scegliere se lo vogliamo ancora recitare o se è il caso di smetterla : Appunto di lasciarlo andare piano piano in disuso . Normalmente facendo una media tra le persone , la maggior parte della gente non è a conoscenza degli argomenti di cui stiamo discutendo: Di certo non te li insegnano sui banchi di scuola a fianco del Pascoli e del Montale: in questo caso in particolare: La conoscenza di tale tecnica psicologica ci reca il dono di poter scegliere tra tutte le varie azioni meccaniche che possiamo intraprendere in risposta a una determinata circostanza : Quale reazione preferiamo mettere in scena.
    in sostanza ci permette una valutazione razionale in risposta alle circostanze in tempo reale : Senza subire un pesante condizionamento inconscio da parte delle nostre precedenti esperienze di vita che hanno segnato un solco di corsie preferenziali nella nostra rete neurale.... E tutto questo si effettua appunto imparando a conoscere quali sono le nostre corsie preferenziali , osservandole manifestarsi ogni volta che si ripresentano nel nostro quotidiano, esattamente come tu hai appena fatto.
    Coscienza vs Meccanicità , è un ciclo psicologico meccanico e quindi fa parte di un ego: Ma: Coscienza , preso singolarmente , senza il vs Meccanicità che lo segue Non è un ciclo meccanico , perchè è al di fuori della legge di causa effetto: E' infatti Solo un Effetto della Conoscenza .
    Ritengo quindi che avere conoscenza (cum\ scire) e quindi coscienza (cum \ gnos\ scire) di quali siano i nostri meccanismi inconsci ( già la parola meccan-ismi racchiude in sè il concetto di meccanicità ) ci conceda per l'appunto l'agognato dono della libertà di Scegliere........

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  61. ........Che poi sceglieremo appunto in base ad altri nostri meccanismi inconsci non è di fatto un mistero , ma almeno innanzitutto in questo modo possiamo scegliere di liberarci di quei meccanismi che ci sono più dannosi e che magari ci rendono la vita un inferno da ormai troppo tempo (e chi non ne ha?) : Poi per i restanti meccanismi si vedrà il da farsi: Alcuni ego possono anche svolgere la funzione di alleati.... Alleati di chi? beh! ma è ovvio! di Nessuno!.
    (Cit: Chi esce dall'ego? Nessuno) Ammetto che il mio Nessuno del post precedente era un pò il Nessuno di Polifemo: Avevo scelto il termine Nessuno apposta in caso mi ci chiedessi sopra una spiegazione, diciamo che speravo di risparmiarmi di scrivere il papiro necessario a spiegare razionalmente chi sia quel Nessuno , ( l'ho già detto che adoro la pigrizia? e ci nuoto dentro come in un mare di marshmellow fritti?) , tuttavia se possiedi la pazienza sufficiente a sorbirti un altro mio papiro e hai una vena di sadismo nei miei confronti (vedo già i marshmellow che mi dicono addio da un treno diretto in Russia)... Ebbene posso argomentare un post su chi sia quel Nessuno... in caso contrario: Me lo risparmio.
    Ah gia! mi hai anche chiesto come si fa ad uscire da un ego una volta individuato vero? ok ti rispondo : E molto semplice , l'ego fa presa sul lato emotivo....Quindi come si fa fare sì che quell'ego vada piano piano in disuso? beh, bisogna far andare in disuso il lato emotivo che alimenta quell'ego, e che ci tiene attaccati ad esso come una cozza si attacca allo scoglio: Ed è questo il distacco al quale mi riferivo nel mio post precedente...... C'è intensa attività elettrica nei neuroni quando si stà provando un emozione come sottolineano anche le immagini di tac che hai postato: Per questo ho scritto che bisogna smettere di farci passare la corrente.
    Faccio un esempio rapido : E' l'emozione della Paura che lega il bimbo morso dai cani al suo complesso canino: Tolta l'emozione della paura , ossia il condizionamento emotivo appreso con l'esperienza : Ciò che rimane da fare al tizio è solo una Valutazione Obbiettiva della situazione in cui di volta in volta si trova: Non più condizionato dal ciclo meccanico : Azione \ reazione : (Cane uguale PAURA uguale Fuga) ossia : (Esperienza vissuta \- memoria emotiva \- reazione automatica condizionata dalla memoria emotiva).
    Come si fa quindi materialmente e praticamente ad agire sul condizionamento emotivo che genera l'ego e conseguentemente ad eliminarlo?....

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  62. .......A questo proposito tu stesso hai dedicato un intero articolo a spiegare le delizie della sindrome da depersonalizzazione e il ruolo dell'amigdala sulla costruzione di una memoria emotiva e anche sulla desesensibilizzazione che essa può generare dalla risposta emotiva stessa: Ti suonano famigliari gli aggettivi :"anestetizzato" o "narcotizzato" in associazione alla figura del credino?.
    ( Cit: Un particolare sintomo comune della depersonalizzazione (dpd) è il distaccamento emozionale dal mondo circostante ....bla bla bla...eccetera eccetera... più le immagini della tac sui cervelli .)
    Una persona narcotizzata ha forse un intensa attività elettrica cerebrale o una forte risposta emotiva?.
    insomma; per usare parole tue :L'alienazione che viene a crearsi, la coscienza parallela: Donano la possibilità di un distacco emotivo: Ecco che il bimbo morso dai cani abbandona così il lato emotivo che alimenta l'ego (abbandona la paura).... Non stò suggerendo di vivere in una costante condizione di dpd , nè tanto meno di divinizzarla , a meno che ad uno non piaccia (gusti) , ma dopo aver individuato un ego che si vuole eradicare perchè dannoso: Per eradicarlo la tecnica è semplice: Basta appunto entrare in una transitoria condizione di dpd : Così non serve: (Cit): (Far\ facendo) finta di niente? Ricordandosi di scordarselo?: Semplicemente l'ego passerà automaticamente alla nostra sezione: indifferenza emotiva , e dopo breve tempo , smettendo quindi di percorrere la vecchia autostrada neurale:( cane \ PAURA\ fuga ) , al ripresentarsi della medesima situazione (il tizio fobiaco incontra un cane per la strada ) il cervello in assenza del vecchio stimolo emotivo (paura) , sarà costretto a reagire in modo differente (niente paura, ninte fuga: E facciamogli una carezza a questo benedetto cane!, cambiamo copione! ) e quindi a creare un nuovo e diverso percorso neurale al posto del vecchio , ecco come si esce da un ego precedentemente formatosi .
    Ecco come uscire da un ego dannoso! : Ossia creando volontariamente una nuova corsia neurale (alleggerita dai vecchi condizionamenti emotivi), e una volta configurata e consolidata una nuova rete neurale di nostro gradimento (in questo caso , priva dello stimolo emotivo della paura) : Possiamo anche tranquillamente uscire dalla condizione di dpd, perchè oramai il vecchio percorso è sceso in disuso a favore del nuovo: insomma , abbiamo sovrascritto la vecchia mappa neurale, costruendoci sopra una nuova autostrada.
    Possiamo ripetere la tecnica ogni volta che abbiamo desiderio di apportare una modifica nella nostra rete neurale dove essa ci crea problemi nel quotidiano :Così si possono superare i molti traumi che ci legano grazie all'emotività e in più si ha appunto come ho largamente sottolineato prima la beneamata liberta di Scegliere , ossia di perfezionare a nostro piacimento la nostra stessa mappa neurale, normalmente invece di solito le mappe neurali di una persona sono banalmente create a a casaccio dalle esperienze di vita (insomma sono caotiche ,schizofreniche e non ordinate ).

    Ho passato la verifica Prof? ? Ho risposto bene a tutte le domande? in caso contrario attendo il prossimo compito in classe. .... e abbi pietà di mè se ho il vizio di scrivere troppo.

    RispondiElimina

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