Essere ingrati nella vita precedente vi ha portato ora ad essere servi in questa.
L'abitudine di distorcere la realtà vi farà soffrire di cecità nella prossima vita.
Avere una lingua velenosa è dovuto al tuo intenzionale spegnere le candele davanti alla statua del Buddha nella tua vita passata.
Vituperare i propri genitori ti porterà a rinascere sordomuto nella tua prossima reincarnazione.
Essere gobbo è la punizione per aver schernito i seguaci del Buddha nella tua vita precedente.
Aver commesso del male con le proprie mani è la causa per cui ora hai mani disabili.
Il tuo essere zoppo è attribuibile al tuo esser stato ladro nella tua vita precedente.
Rinascere cavallo o bue è il risultato dell'aver negato i propri debiti nella vita precedente.
Rinascere maiale o cane è la punizione per aver ingannato e ferito gli altri nella vita precedente.
Aver offerto carne a monaci nella tua vita precedente ha dato origine ora alla tua costante malattia.
Essere sani è una ricompensa per aver offerto farmaci e cure per salvare i malati e i feriti nella tua vita precedente.
Perpetrare il male senza tregua nella tua vita precedente è la causa della tua prigionia attuale.
Aver spinto il topo nelle fauci del serpente vi farà morire di fame nella futura incarnazione.
Avvelenare volontariamente un corso d'acqua o una sorgente porterà a farvi morire avvelenati nella futura vita.
Essere abbandonato e senza amici è la punizione per essere stato infedele e subdolo verso gli altri nella vita precedente.
Mancare di rispetto all'insegnamento del Buddha ti porterà ad avere sempre fame nella tua futura rinascita.
Vomitare sangue è la punizione per aver mangiato mentre si pregava il Buddha.
Aver seguito gli insegnamenti del Buddha con leggerezza nella tua vita precedente è la causa per la tua sordità attuale.
Essere afflitto da ulcere è la punizione per aver offerto carne davanti l'altare di Buddha nella tua vita passata.
Avere uno sgradevole odore corporeo è la punizione per aver venduto profumi con disonestà nella tua vita precedente.
Cacciare gli animali con reti e corde ti predestinerà a morire impiccato nella tua prossima vita.
Essere geloso e invidioso oltre misura nella tua vita precedente è il motivo per cui ora sei solo o rifiutato da tua moglie.
Essere colpiti da un fulmine o bruciare nel fuoco è la punizione per aver gestito con disonestà i propri affari.
Essere feriti da bestie o serpenti ti rammenta che quegli esseri sono stati tuoi nemici nella tua vita passata.
Qualunque cosa tu farai tornerà a te, per questo accetta ogni giustizia e vendetta che si abbatte su di te.
Non pensare erroneamente che il Karma sia fallace. Vivrai per sopportare queste conseguenze, sia nel tempo rimasto in questa vita sia in quello della prossima.
Qualora tu dubitassi della virtù di praticare il Buddhismo, non vedi la felicità dei seguaci del Buddha?
Il Karma passato determina il tuo attuale destino. Il Karma presente modellerà la tua vita futura.
Chi calunnia questo Sutra non rinascerà essere umano.
Per chi lo accetta, questo Sutra gli farà conoscere la verità.
Chi scrive questo Sutra prospererà nelle vite successive.
Chi trasporta questo Sutrà sarà esente da imprevisti.
Chi predica questo Sutra diventerà una persona molto intelligente nelle vite successive.
Chi recita questo Sutra sarà ben rispettato dalle persone nella prossima reincarnazione.
Chi distribuisce liberamente questo Sutra a tutti diventerà un condottiero dell'umanità nella sua prossima vita.
Seguo sempre con interesse i tuoi articoli, ho messo anche un link nel mio blog.
RispondiEliminaPosso farti un piccolo appunto? I colori usati per sfondo e testo rendono, almeno per me faticosa la lettura.
Ciao Bombarda,
EliminaGrazie della visita e dell'interesse. Grazie anche dell'appunto. Ho provato ad aumentare il contrasto, spero che questo ne faciliti la lettura.
Caro Smoderatore,
RispondiEliminabeh come sempre grazie per aver affrontato in maniera brillante, inconfutabile e anche divertente questo tema del Karma e insieme quella cosa strana della legge di attrazione. Troppa gente, scemani, life coach, "guide spirituali" stanno lucrando su questi argomenti da qualche decennio imbrogliando i poveri malcapitati che però, se la sono tirata da soli la sciagura della sofferenza come di essere stati fregati e imbrogliati dai vari Joe Vitale, Hew Len come dai sottoprodotti del BelPaese quali i vari Garbuio, Brizzi, Zeland, Caterina Shakti Maggi o quell'altro paraculo del decimo Toro cui mi sfugge il nome. L'Italia di questi Life-coach e criminali ne produce tanti quanti tutta l'Europa messa assieme. Bisogna stare attenti, la disperazione sovente porta a cercare consolazione e speranza nell'acquisto di libri che promettono di tutto, a dei Satsang che invece di rilassare lasciano l'amaro in bocca e che fanno precipitare ad una depressione ancora maggiore perché nulla aveva funzionato e uno aveva speso qualche centinaio o migliaio di euro per regalarli a questa gentaglia senza scrupoli. Se non ci fosse la Legge che protegge anche i criminali, io questi individui li andrei a cercare di persona e li sbatterei in galera buttando la chiave. Sì lo so me lo avevi già scritto, siamo noi che ci prendiamo in giro da soli, questi tipi qua non fanno altro che aiutarci a dare terreno alla nostra follia. Peccato che chi è in profonda depressione non arriva alla lucidità necessaria per analizzarsi in maniera razionale comprendendo tale verità facendosene una ragione e rialzarsi rifiutandosi di farsi schiacciare dai problemi ma come chi sta affogando cerca un ramo cui aggrapparsi. Avrò tutti i torti ma quello che io non perdonerò mai a questi esseri auto-definitisi "Coach" è che stanno usando la vulnerabilità come la mancanza di lucidità delle persone sofferenti. È questo è un crimine, e per questo devono pagare. Un caro saluto da Attila
Ciao Attila,
EliminaNonostante il fatto che a far prosperare la loro 'attività' ci sia comunque il permesso e il sostegno delle persone "sofferenti", "vulnerabili" e con "mancanza di lucidità", questi 'Allenatori' non vanno e non possono essere perdonati.
(Il perdono: mi chiedo se esista davvero una cosa del genere...)
Il fatto è che è estremamente difficile, se non impossibile, stabilire l'entità della responsabilità riguardo a un possibile reato di plagio.
Fino a che punto questi 'abilitatori' credono anch'essi in quello che dicono e fanno?
(Ovvero, fino a che punto sono soggiogati loro stessi dal fetente tarlo spirituale?)
Fino a che punto sono 'consapevoli' di sfruttare queste persone afflitte da quello stesso male?
Fino a che punto le vittime sono responsabili del loro harakiri spirituale?
Quale autorità sarebbe in grado di stabilire ciò?
In ogni caso il "Coach" è e rimane un facilitatore in questa associazione a delinquere che è la 'ricerca spirituale'.
Saluti anche a te.
"Associazione a delinquere che è la ricerca spirituale",
Eliminanell'impaginazione del sito foto del Buddha di fianco a quella di Charles Manson... mah mi pare un po fare di tutta l'erba un fascio senza una giusta discriminazione e corretta collocazione delle appartenenze e delle motivazioni che muovono le singole personalità!
Comunque sono d'accordo:
è" impossibile, stabilire l'entità della responsabilità riguardo a un possibile reato di plagio.
Fino a che punto questi 'abilitatori' credono anch'essi in quello che dicono e fanno?
(Ovvero, fino a che punto sono soggiogati loro stessi dal fetente tarlo spirituale?)
Fino a che punto sono 'consapevoli' di sfruttare queste persone afflitte da quello stesso male?
Fino a che punto le vittime sono responsabili del loro harakiri spirituale?
Quale autorità sarebbe in grado di stabilire ciò?
Ad esempio fa parte del "plagio":
- l'ora di religione a scuola
-il catechismi in parrocchia
-i discorsi e le messe del Papa in televesione
-la morale cattolica che condiziona le scelte in merito a leggi nel nostro parlamento etc. etc.?
L'educazione cattolica che riceviamo in famiglia, l'essere spesso "costretti" per una questione di rapporti comunitari a sposarsi in chiesa etc sono i guru indiani o i life coach che ce lo dicono?
P.S.: chi scrive non è un cattolico praticante, non si è sposato in chieda, non ha battezzato i propri figli ne li manderà catechismo.
Per quanto riguarda il Karma, a me è parso di capire che è simile alla legge di gravitazione che, come ogni altra legge naturale, non mostra riguardi per persone, e non fa morale, o questione di bene o di male.
EliminaAd esempio, se un bambino mette una mano su una stufa accesa, questo è male perché arreca dolore per quanto non sia né morale né immorale.
La mia interpretazione è che si tratti dell'entrare in empatia con la natura e il suo corso ma il discorso è complesso dovrei spiegarmi meglio su cosa intendo per natura etc. etc...
Secondo questa concezione non può esistere ricompensa né punizione nell'uso comune del termine.
Ma subito, specie gli indiani, ampliarono questa idea originale del Karma, e i sacerdoti dell'India cominciarono a considerare che il Karma operasse come un grande dispensatore di ricompense per il bene, e punizioni per il male.
Così i preti indù corrispondentemente alle punizioni e alle ricompense del mondo cristiano, inculcavano nei peccatori il terrore per il Karma, spingendo i buoni, nel desiderio della ricompensa a compiere azioni rispondenti all'etica che predicava quella dottrina.
Lo stato futuro dell'uomo, si insegnava, nella futura incarnazione o in molte altre, dipende dalla sua bontà secondo le leggi di quella determinata Chiesa, e l'effetto di questo insegnamento è palese tra le masse indiane poco colte, e molto desiderose di acquistare merito compiendo buone azioni come elargire elemosine ai mendicanti, fare offerte ai templi, ecc... Mentre tutto questo può avere l'effetto di indirizzare le masse ignoranti verso un comportamento che vorrebbe essere edificante, tende però anche ad alimentare la superstizione e l'imposizione.
Quello che mi par di aver capito a me è che il Karma trae la sua forza dall'osservazione che in natura tutto è ciclico e che quindi come Krishna diceva ad Arjuna :
“Come l’anima incarnata passa, in questo corpo, dall’infanzia alla giovinezza e poi con la vecchiaia, così l’anima in un altro corpo all’istante della morte. La persona saggia non è turbata da questo cambiamento.” (Bhagavad-gita 2:13)
“Come una persona indossa abiti nuovi e lascia quelli usati, così l’anima si riveste di nuovi corpi materiali, abbandonando quelli vecchi e inutili.” (Bhagavad-gita 2:20)
Certo si deve partire dall'accettazione del concetto hindu di anima etc etc...
Io non lo so se è vero e di certo non posso accettare ciecamente i dogmi religiosi hindu, buddhisti etc sulle leggi del Karma, trovo stimolante però riflettere su questa ciclicità tipica del pensiero orientale in relazione con la linearità tipica invece del pensiero occidentale.
Sul fatto che la meditazione bruci il karma e via dicendo mi sento di dire che al di la di tutto la saggezza ci pone sempre con uno sguardo "altro", per così dire al di fuori della centrifuga degli eventi contingenti, forse è questo che si vuole dire.
Credo sia quello che i greci chiamavano ataraxia, ossia «la perfetta pace dell'anima che nasce dalla liberazione delle passioni» e che poi i latini tradussero in tranqullitas,
Seneca scrisse il De tranquillitate animi in merito.
Ci rifletto spesso... quando mi incazzo ... ah ah ah
Ciao Ragnar, benarrivato.
EliminaSì, anche a me è parso di capire che la mia interpretazione è che si tratti di quello che mi par di aver capito a me.
"Come il vento che con vigore traina l'armento di somari, così è l'anima."
(Il-Credino 3:14)
"Come l'unghia affronta il peso del fato avverso, così l'anima s'incarna."
(Il-Credino 6:1)
Sì, forse è meglio voltare lo sguardo altrove.
Si... e il Karma è "chameleon" come ci insegnano i Culture Club:
Eliminahttps://www.youtube.com/watch?v=JmcA9LIIXWw
... e il camaleonte è famoso per la sua vista a 360°.
D'altronde che ha una vista più "aperta" di Boy George!
Buondì smody come andiamo? La vita è difficile, tocca pijarla co karma 😁 oblivia
RispondiEliminaObblivia!
EliminaChi nun more s'arivede...
Sì, la vita è difficile, e talvolta la si pija 'nder karma.
Ben ritrovata.
Eh si... nel caso del Karma Chameleon,
Eliminacredo Boy George lo pija proprio 'nder karma.
El Chapo, capo del cartello messicano quando fu catturato qualche anno fa ha confessato l'uccisione di circa quattromila persone.
RispondiEliminaNel mentre ha figliato, ha guadagnato soldi a palate, ha dominato il Mexico, ha speso, ha trombato, ha mangiato. Ha fatto tutto quello che gli pareva. Ma alla fine è stato catturato. Si vabbe a quasi 60 anni.
Questo Karma non ci vede bene....
Tu del Karma non ci hai capito niente
RispondiEliminaCaro Smoderatore,
RispondiEliminaLeggere le tue chirurgiche dissertazioni, frutto di ben anni quindici di (presunte) pratiche "spirituali" poi rinnegate, è molto divertente e penoso al tempo stesso, ciò prova del fatto che la non-dualità esiste eccome (del resto, un individuo può essere al tempo stesso brillante e ottuso).
E' un po' come osservare un pilota di Formula Uno (tu), al volante di una potentissima e iper tecnologica automobile (la tua logica), che guida con lo scopo di andarsi a schiantare ad ogni giro di pista contro un palo di cui non si accorge, sempre lo stesso.
Anzi, no...Meglio ancora: le tue pregiate elucubrazioni ricordano tanto le avventure di Willy il Coyote, che cerca disperatamente di catturare Beep Beep con le più ardite e ingegnose trovate, per poi finire - sempre lui - in fondo ad un burrone. E anche per Willie proviamo tutti, genuinamente, pena e affetto insieme.
Quel palo e quel burrone sono la tua ottusità sui temi di cui parli vanagloriosamente, così manifesta e luminosa da risultarti accecante. Una torcia puntata dritta sui tuoi occhi apertissimi.
Del resto, chi meglio di Flaiano ebbe a parlare di questo fenomeno:
"Niente è più pericoloso di uno stupido che afferra un'idea, il che succede con una frequenza preoccupante. Se uno stupido afferra un'idea, è fatto: su quella costruirà un sistema e obbligherà gli altri a condividerlo"
E tu, magari non stupido ma solo "molto arrabbiato sotto sotto", hai creato un "Sistema" che ha come fondamento la negazione di qualunque fatto che non soddisfi tuoi chiari e precisi presupposti, in maniera del tutto analoga ai "Sistemi" che sottoponi a spietato giudizio. Non è diverso da ciò che intendi confutare.
Devo darti atti che mi trovo per affinità mentale sulle tue posizioni quando si tratta di smontare la paccottiglia New Age e il modo in cui essa snatura e mortifica insegnamenti del passato preziosi per "ammaestrarsi" nel percorso accidentato della vita.
Ma devo anche dire che, Karma o non Karma, tu hai anche sviluppato da un articolo all'altro una certa precisione, un certa regolarità, direi una precisa ineluttabilità nell'incagliarti sempre sullo stesso punto. Sempre e solo sullo stesso punto, che ovviamente non vedi.
Perciò, e te lo garantisco, non tornerò qui a vedere se hai replicato perché non ho altro tempo da perdere con te. Voglio solo darti una dritta: forse è ora che il dubbio socratico torni ad albergare seriamente nella tua mente già-saputa.
Non è un insegnamento spirituale, non è un invito a "credere" in qualcosa, è solo un'indicazione logico-matematica.
Il teorema di Goedel dice che non è possibile costruire un sistema logico che non preveda azioni pre-dimostrate. Prova a smontare questo, intanto.
Dopo, qualora dovessi accorgerti onestamente che quel teorema non è scalfibile dalla tua superba logica, prova un po' a sottoporre il tuo "Sistema anti-credini" alla prova del teorema medesimo.
Forse potresti trovare la strada per uscire dalla prigione dorata della tua mente.
Cordiali saluti
Caro ennesimo Anonimo senza nome,
EliminaSiccome hai garantito di non tornare qui a leggere la mia replica, ho voluto essere sicuro di trovare il tempo per scriverla.
Sono d’accordo con te: leggere le mie dissertazioni, frutto di ben quindici anni di pratiche "spirituali” può essere divertente e penoso al tempo stesso. Sono “presunte”, come specula il tuo scriteriato giudizio, perché se non ha funzionato evidentemente non era “vera pratica”, "vera ricerca”, "veri sforzi”, "vera disciplina" ecc. ecc...
Purtroppo altrettanto divertenti e, ahimé, ancor più penosi sono coloro che ancora ci credono, e con essi i loro sfortunati interventi.
Tutti i credini che sono calati su questo blog condividono la stessa caratteristica: le loro confuse e sballate analogie.
Queste ultime, sebbene apparentemente necessarie, riescono sempre ad essere inutili, inaccurate, maldestre e completamente fuori bersaglio.
Secondo te io avrai creato un “Sistema”...
Ma di quale ”Sistema” parli?
Dici che è un "Sistema" del tutto analogo ai "Sistemi" che sottopongo a spietato giudizio.
Ma dire che questo mio “Sistema” non è diverso da ciò che intendo confutare, è come dire che l’ateismo è una religione.
C’è veramente bisogno di spiegare la differenza tra un pensiero sostenuto da prove e un pensiero basato sulla mancanza di esse?
Non fumare è un vizio?
Non giocare a calcio è uno sport?
Dici che questo “Sistema” ha come fondamento la negazione di qualunque fatto che non soddisfi i miei chiari e precisi presupposti… E quali sarebbero questi presupposti?
Perché paradossalmente, quelli che tu definisci "i miei presupposti” o la mia “ottusità" non sono altro che non prendere nulla per scontato, senso critico, pensiero analitico, buon senso e proprio quel dubbio socratico a cui tu fai riferimento…
Su ogni pagina di questo disgraziato blog non ho fatto altro che mettere in dubbio l’infondata convinzione che regna nella psicologia dei credini come te.
Se questa mia ottusità è rappresentata dal confutare argomentazioni prive di fondamento, evidenza o raziocinio, beh... Allora sono ottuso.
"Se uno stupido afferra un'idea, è fatto: su quella costruirà un sistema e obbligherà gli altri a condividerlo”.
Flaiano sembra dare l’ennesima, esatta ed efficace descrizione del credino.
Spassoso il diabolico tentativo di provare ad usarla contro di me, per cercare di discreditare e deflettere questo mio presunto illecito.
È come quando il bue dice cornuto all’asino.
(Io sono l’asino)
Quando si cerca di addebitare ad un’altra persona un difetto o una colpa che è propria di chi accusa, questo tipo di proiezione psicologica viene anche definita più semplicemente disonestà o ipocrisia.
Tu quoque, Anonime, credini mi!
Goedel dice che non è possibile costruire un sistema logico che non preveda azioni pre-dimostrate? E allora?
Perché dovrei cimentarmi nello smontare il suo teorema?
Il come lo chiami tu "Sistema anti-credini" non è nient’altro che il prendere il “sistema logico” del credino e rimbalzarglielo diligentemente addosso.
(Il tutto condito con del sano sfottò, dolce piacere peccaminoso di cui non posso fare a meno.)
Ti ringrazio per l’intervento e per l'augurio di trovare la strada per uscire dalla prigione dorata della mia mente, ma in tutta sincerità non ho nessuna intenzione di evadere.
Molto divertente e penoso, al contrario, è credere di poterlo fare.
A te, invece, non posso augurare la stessa cosa, poiché è alquanto risaputo che, essendo il credino un passo avanti, egli è già fuori di mente.
Caro Smoderatore,
Eliminarivolgo queste considerazioni a te, dal momento che il nostro interlocutore (novello Paganini) non concede repliche. Probabilmente sarà impegnato nel voler capire meglio cosa voleva dire Goedel, visto che è molto discutibile la grossolana e fuorviante sintesi (per usare due eufemismi) in cui presenta il teorema: “Il teorema di Goedel dice che non è possibile costruire un sistema logico che non preveda azioni pre-dimostrate ”.
Goedel si riferisce a sistemi matematici deduttivi, logico-formali. Decontestualizzare le ricerche dal proprio specifico ambito ed estenderle in altri campi è sempre un'operazione che presenta un rischio di distorsione notevole. Tralasciando questo aspetto (che comunque rimane indicativo di una forma mentis) ed andando a quella che sembra essere la questione, il nostro amico forse vuole dirci (sulla scorta delle conseguenze del teorema di completezza di Goedel) che esistono delle verità che sono indimostrabili e che si può scindere la 'verità' di qualcosa dalla sua 'dimostrabilità'. In altre parole: non tutto si può dimostrare con la logica, ma ciò non significa che non sia vero.
Del resto nel mondo dei credini è ben nota la massima: "La mente illuminata distingue il vero dal falso", che è un modo per dire: “lo so perché lo so”.
Questo del tirare per la giacchetta costrutti scientifici (in senso lato) - come si fa con la fisica quantistica - per avere una pezza d'appoggio alle proprie convinzioni o 'esperienze', è un'operazione classica dei 'credini intellettuali' e viene spesso presentata come una sorta di “experimentum crucis”. Ad una mente un po' più accorta (socratica, per citare il nostro anonimo-Paganini) appare in tutto il suo aspetto puerile e patetico.
p.s. Comunque, ho apprezzato la metafora dell'auto iper tecnologica che si schianta contro i pali, perché l 'ho trovata in linea con la foto della tua immagine del profilo...
Bravissimo è quello che penso anche io e mio marito. Ero una ex credina, indottrinata da una madre che mi diceva: non pensare a cose negative che te le tiri addosso. Quanto ho sofferto a forza di sensi di colpa, paure e spaventi, senso di potenza sia quando succedeva bene, che quando succedeva male. Tutto il tuo scritto fa capire quanto siamo stati ammaestrati da questo egocentrismo onnipotente vestito di bianco. Solo gli animali e vegetali vivono la vita pura e semplice senza bisogno di spiritualità e di seguire dettami. Scrivi un libro sul tuo scritto che sono la prima a comprarlo.
RispondiEliminaCiao Anonima-col-marito,
EliminaGrazie tanto della visita e del commento.
Di niente figurati. Ho appena scritto un' altro mini pensiero sull' articolo l' attimo fuggito. Li sto leggendo tutti un po alla volta. Sono sempre io anonima col marito :) detti anche mike e sally (dal cartone animato monster university)
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